VCM - Volontari Clown In Missione - Torre del Greco 2007
Diario di Missione
DOMENICA 10 GIUGNO Ore 6,45
La nave è arrivata e i nostri eroi siciliani (Dolly-Piripicchio-Lelina-Didì-Forrest e Pink) sbarcano lentamente ancora un po’ rinc…… ma felici di essere arrivati… poverini ancora non sanno cosa li aspetterà!!! Pochi Chilometri, attraversando Napoli che ancora dorme ed eccoci davanti il cancello delle suore a Torre del Greco…. bussiamo ma dopo un po’ ci aprono … forse anche per loro domenica!!!!Scarichiamo le auto che sono strapiene di valigie, cose da mangiare e ….lasciamo perdere! Il bello sta per arrivare… ebbene sì le suore sono andate a messa, così rimaniamo in attesa distesi sul piazzale antistante il convento per circa un’ora. Piripicchio prende il libro delle condivisioni e così iniziamo a scrivere le cose più strane che ci sono capitate e nell’occasione dedichiamo anche una canzone alle suore nella speranza che ci aprano... Il nostro stato di “decomposizione” si sente fortemente nell’aria fin quando le suore mosse a pietà ci aprono le camere e così via a disfare le valigie. Vorrei aprire un capitolo a proposito della valigia di Lelina: “Ma quante cose ti sei portata, bada che la missione dura solo due settimane”...Risponde lei: “Ho portato un abito per ogni giorno sempre diverso e colorato per evitare di lavare”…. No comment!Il sole si alza all’orizzonte e il caldo diventa sempre più insopportabile ma ancora pieni di energie andiamo in parrocchia per depositare tutto nella stanza laboratorio e parlare con Don Pasquale che oggi mi sembra un po’ “nervoso”, poverino dopo la messa delle comunioni deve ancora fare un battesimo e sono già le 12,45. Mi comunica che da domani ci sarà un cuoco che ci cucinerà a pranzo … “bella storia” commenta Dolly “chissà quanti chili prenderemo visto che qui non si saziano mai”…Pranziamo velocemente giusto per correre velocemente verso i letti e riposare in vista del pomeriggio che ci aspetta.Sono le 16,00 e ancora non si vede nessuno DEI CLOWN all’orizzonte…andiamo al laboratorio per ordinare il materiale e stabilire il lavoro per l’indomani. Non facciamo in tempo ad aprire che subito siamo letteralmente assaliti dai nostri cari ragazzi e bambini di Torre che entrano come uragani dentro il laboratorio in cerca di non si sa che cosa. Toccano tutto e per fortuna non rompono nulla ma…. Fanno in tempo a comunicarci che Don Pasquale non ha detto alla Messa che lunedì inizieranno i laboratori con i clown. In un istante realizziamo che per far si che lunedì ci siano tutti i ragazzi è meglio andare in giro a far pubblicità. In ben che non si dica ci “armiamo” dei nostri attrezzi colorati e con una carovana capitanata da una bellissima fanciulla tornese ci avventuriamo nei vicoli vicino la chiesa a suon di fischietti suonati da Mensolina e Dolly e le urla di Sbadamè, Peperone e Zorra…Ebbene si anche i nostri sono arrivati e si uniscono alla sfilata lanciando i loro attrezzi. Sono le 19,30 i nostri piedi già fumano per la stanchezza e facciamo ritorno alla nostra casa base per organizzare la cena a base di prodotti tipici regionali: Sicilia, Lazio, Marche, Piemonte, Veneto e Lombardia. Dopo un’abbondante cena ci organizziamo per l’inizio dei lavori di domani. Tutti abbiamo da fare sia a casa (cucina, bagni, colazione,piatti……) che ai laboratori…. Stanchi e quasi con gli occhi chiusi facciamo i letti (per chi c l’ha) e ….zzzzz……zzzzzzz. Ore 01,00A domani!Dolly
LUNEDI’ 11 GIUGNO 2007
Buongiorno compagnia!! Tutti giu dal letto accompagnati dal flauto di Peperone che intona buon compleanno. Si si, infatti oggi è il compleanno di Sbadamè quindi tutti insieme: Buon compleanno a te, buon compleanno a te, buon compleanno a Sbadamè buon compleanno a te!!!!Inizia cosi ufficialmente la missione: prima giornata coi ragazzi.Ore 9 tutti in laboratorio.Iniziano le registrazioni, distribuzione dei cartellini, bimbi un po' emozionati nello scrivere il proprio nome clown, altri che ricordano fieri quello dell'anno precedente, altri ancora che boicottano ma solo x non tradire tradizione. Alla fine tutti in cerchio coi nomi in bella vista pronti x farsi coinvolgere in giochi e balli.Apriamo le danze con il cavallo di battaglia di quest anno: "Annacati" con la "Gallina" che egli fa compagnia. Le ragazze del muretto sono un po' di più; le bimbe dell'anno scorso sono cresciute!!Tutti gli altri, anche quelli solitamente piu restii ci sono e a modo loro partecipano attivamente. Un matrimonio ci ha costretti a rinunciare alla nostra solita postazione nella piazza davanti la chiesa ma ci siamo consolati presto…ecco che senza pensare 2 volte invadiamo... iniziamo a rotolare sul verdissimo campo di calcio; un colpo bellissimo di colore x gli occhi e x il cuore. Il caldo non manca! I ragazzi e tutti noi cerchiamo di sfuggire al colpo di calore... Appaiono i primi cappelli, si forma la fila x bagnarsi alla fontanella ma senza grande risultati… impossibile non finire in bellezza coi gavettoni!!!Pausa pranzo e x mangiare e recuperare le energie prima del pomeriggio. Ci riappropriamo della nostra piazza nuovi ragazzi appaiono qua e là e le signore si riuniscono sul muretto portando e incitando i bimbi piu piccoli. Presentiamo i laboratori per le prossime giornate: giocoleria, acrobatica, gags, magie, balli, mimo. I bimbi entusiasti cominciano a pensare cosa fare..alla fine faranno un po tutto.Nuova proposta dell'anno: “il confessionale clown”. Dopo i primi “volontari”, si forma la fila dietro la porta del laboratorio in attesa di condividere le loro emozioni, impressioni e attività che vogliono fare.Tutti a casa x concludere così come abbiamo iniziato festeggiando Sbada insieme a due buonissime torte preparate con le sue manine: Complimenti!!Condivisione: siamo tutti di comune accordo, contenti per la giornata, fiducia ed entusiasti per quello che sarà. Finalmente a nanna….. Buonanotte!!!Didì e Lelina
MARTEDI’ 12 GIUGNO 2007
Mattina iniziata all’insegna della “gioia e del buonumore”: lo Zummolo ci allieta con le dolci note gioiose sempre in LA MINORE (le soliti canzoni storpiate con un velo di tristezza….. AIUTOOOOO!!!), e nonostante gli innumerevoli tentativi di dissuaderlo dal canto, il claun in questione ha chiuso il momento della colazione con il pezzo forte del repertorio originario di Al Bano e Romina: “Felicità” (che fino a quel momento era convinto fosse un pezzo dei Ricchi e Poveri)… Vabbè! Partiamo quindi tutti felici e spensierati verso l’oratorio, ma prima dell’ arrivo, Zummolo, Sbadamè, Peperone e Fiammella fanno esibire la mitica bambola di Zorra, Carlotta, in una scommessa: “ CONSTATIAMO INSIEME LA CORDIALITA’ A TORRE DEL GRECO”. Sostanzialmente si fa sporgere Carlotta dal finestrino della macchina, e cordialmente saluta i passanti. Ogni volta che le persone la salutano si vince 1 punto.. In due giornate siamo arrivati a quota 7 saluti!! Ma siamo fiduciosi in un prossimo recupero del punteggio... ehehehehehehehhehe.Parcheggiamo tutti nel cortile e si da inizio alle attività (stamattina si fa sul serio ragazzi!!). La mattinata si è svolta con balli di gruppo e primi passi verso l’acrobatica, e in questo la nostra Peperone si è lanciata proponendo giochi ed esercizi come capriole, ruote etc… Bellissimo è stato vedere questi bimbi tutti sparsi per il cortile con un pezzo di cartone sotto le ginocchia.. Che tenerezza!!! Soddisfatti, non vedono l’ora di cimentarsi in super-piramidi, compresi i più piccoli. In laboratorio invece le claun architette trascorrono gran parte della mattinata tra righelli, squadre e cartelloni colorati per fare un portafoto da regalare ai ragazzini alla fine della missione... (ma loro non lo sanno, è una SORPRESAAA WOW!!!). I ragazzini più grandicelli, impazienti, cominciano a reclamare i famosi e ambiti trampoli, e quest’anno abbiamo avuto la bella furbata di far iscrivere i ragazzini in turni giornalieri, per poter accontentare tutti. Ma dovranno aspettare il pomeriggio poiché, reduci dell’anno precedente, hanno bisogno di una ritoccata, poveri trampoli!! Sigh! Ma nessun problema, la situazione è sotto controllo, e i nostri due eroi Crostino e Radicchio, dopo essersi rifocillati dopo pranzo, sono rimasti in laboratorio ad imbastire i trampoli con il velcro, al posto dello scotch. Il resto della troupe invece ritorna a casa e…invece di godersi il meritato riposo si rimettono al lavoro, con gommapiuma e colla per sfornare 5 meravigliosi cappelli da Cappellaio Matto, da utilizzare durante lo spettacolo.E così, in un batter d’occhio, ci ritroviamo al pomeriggio, intenso ed infinito… Oggi infatti li vediamo impegnati più che mai nella costruzione del Totem fatto di cartone e colorato con tempere.. Dall’altro lato del cortile invece, una massa di bambini diventati dei piccoli Gulliver, ricominciano a salire sui trampoli: che emozione guardare questo via vai di neo-claunetti sfilare alcuni con fierezza e altri con un pizzico di terrore di cadere… Noi però ce la mettiamo tutta per fargli sentire che ci siamo e che non gli staccheremo mai la mano… Il tempo vola a purtroppo qualcuno di loro dovrà attendere l’indomani per sfoggiare ai piedi gli ambitissimi attrezzi...Altri di noi invece si guardano e si chiedono come mai passa così in fretta il tempo quando ci si diverte... che bellezza!Ritorniamo a casa soddisfatti e siamo pronti per rifocillarci, dopodichè passiamo per la condivisione e poi all’organizzazione della giornata successiva, entusiasti in attesa che arrivi nuovamente una sprizzata di emozioni positive.. e non vediamo l’ora!!!!Fiammella
MERCOLEDI’ 13 GIUGNO 2007
Mezzanotte e pochi minuti… questa nuova giornata inizia soffiando sulle candeline per festeggiare Radicchio…questo le ricorda che un altro anno è passato ma è una specie di anniversario anche per chi si ritrova a Torre per il secondo anno… per gli amanti dei resoconti ci sono un sacco di cose da confrontare. Al mattino il sole illumina la nostra terza giornata ma a scaldarla ci sono Dolly e Zummolo con una serie di giochi e balli che occupano il sagrato. Noi clown siamo divisi, e qualcuno rimane in laboratorio per continuare la costruzione di portafoto, kiwido, trampoli, decorazione magliette, ecc…Come in un grande spettacolo c’è chi lavora sul “palco” e chi si da da fare dietro le quinte… per noi è anche un modo per alternarci e dosare bene le energie. Consumiamo il pranzo in parrocchia poi ci spostiamo nuovamente dalle suore…chi per riposare, chi per continuare qualche lavoretto ma le quattro e mezza arrivano in men che non si dica.Ecco allora che il corteo di auto riparte insieme a noi in parrocchia arrivano musiche e danze mentre i ragazzi e i bambini portano quel vociare e quella sana confusione che danno vita al cortile. E’ un via vai dal laboratorio, forse qualcuno cerca un po’ di fresco, qualcuno lo ha scambiato per il bar chiedendo acqua e bibite, altri invece cercano di esercitarsi in anticipo con motociclo e palline.Dopo il ritocco finale è l’ora di tirar fuori i trampoli… qualcuno trema all’idea. Kinder Garten, kiwido, motociclo e trampoli, c’è l’imbarazzo della scelta così come per le scene che hanno luogo durante i vari laboratori… ma questo ve lo racconteremo.Riordiniamo tutto, qualche saluto, due calci ad un pallone e poi di nuovo dalle suore…questa sera per continuare a festeggiare, Radicchio ci porta a cena fuori: le chiacchere, le foto, gli scherzi, le canzoni… tutto si conclude con la condivisione e la programmazione… poi senza tanta fatica si dorme.Crostino
GIOVEDI’ 14 GIUGNO 2007
Buongiorno da Torre…la mattina il cerchio di inizio si va popolando a poco a poco….iniziamo alle 9/ 9 :15 e mano a mano arrivano i pulcini chi a piedi chi accompagnato dalla mamma…ed il cerchio si allarga ….nel frattempo i dissidenti già hanno formato il loro cerchio per fare un gioco con il pallone che si chiama il toro in cui uno di loro sta nel mezzo e gli altri si passano la palla e chi la fa toccare quello che sta nel mezzo entra al posto suo….a turno alcuni i noi hanno partecipato a questo gioco …io ho rimediato un polso contuso e graffiato grazie ad una spinta energica di Totti (al secolo Franceso) contro il muro. La mattina continua con giocoleria acrobatica motociclo e trampoli e squaglia la mattinata…Nel pomeriggio prima di dividerci nelle varie attività pre spettacolo i giochi per di gruppo fanno impazzire tutti grandi e piccoli: l’uomo di ghiaccio e un insieme di giochi con le corde con due squadre di scalmanati ed entusiasti bambini che si contendono il premio: un pacco di caramelle mou…vince la squadra di zummolo nonostante il primo svantaggio….Da oggi si comincia a dividersi in gruppi e montare i vari pezzi dello spettacolo acrobatica giocoleria gags trampoli e lo spazio di babysitteraggio dei under 3/5 anni….ovvero se tutti sono impegnati nelle attività i pulcini che fanno? E allora Dolly Pucci e Lelina si dedicano senza tregua a questa attività coinvolgendo Scassatutto e Giovanni un ragazzo down e le signore del muretto (nonne mamme e zie) in balli i primi e in canti partenopei i secondi.L’atmosfera è di intimità c’è aria di casa di familiarità. Ormai ci conoscono ci aspettano ci ringraziano per questi pochi giorni 15 su 365 in cui i loro figli e nipoti respirano un'altra esperienza alla quale quest’anno in un modo in un altro partecipano tutti…ci sono! Sono li con noi…non altrove!!!! C’è chi ha un ruolo nello spettacolo chi lo ha trovato inaspettatamente all’ultimo minuto ….Quindi di pomeriggio arrivando dalla stradina di fronte al piazzale della parrocchia vedreste: al centro Dolly Lelina e Pucci con i più piccoli a sx i trampolieri + avanti gli acrobati i giocolieri e a dx i motociclisti e sul muretto intorno i dissidenti le mamme e le nonne. Che spettacolo!!! Che bellezza….non si può spiegare…e in mezzo a loro parte di loro…noi claun….Aspetto da un anno di vederli…lo aspetto come l’estate…le voci l’accento gli sguardi i sorrisi le tenerezze la curiosità l’interesse e la rabbia di sapere come è la vita quando fra pochi giorni andremo via….Oggi abbiamo fatto il totem….E’ un cumulo di cartoni scocciati insieme e ricoperti da carte di patatine bottiglie di plastica cartaccie varie residui della merenda da Franco il mitico salumiere alle spalle della parrocchia…E poi s quel totem i bimbi hanno attaccato dei fogliettini con su scritto:i loro desiderile cose che gli piacciono di più di questa esperienza.Il totem è di tutti ed anche le emozioni che proviamo insieme sono di tutti accettarle condividerle è il modo in cui creiamo il legame ed il loro modo di accettare questo legame…Lo abbiamo lasciato fuori…in balia della furia distruttiva di questi geni del Vesuvio… potremo raccontarvi a fine missione che mai nessuno l’avrà toccato…PIRIPICCHIO
VENERDI’ 15 GIUGNO
Buon giorno buon giorno!!
Dopo una breve colazione con le sempre più emozionanti melodie di Zummolo, si parte x andare al mercatino di Torre Annunziata; Bello si, ma visitato per troppo poco tempo.Alle 9:30 infatti siamo gia in parrocchia. Si comincia il riscaldamento x poi passare alle prove dello spettacolo.Prima il “caos” tutti insieme e poi suddivisione in gruppi x le varie categorie di artisti.Le squadre di acrobatica si sfidano con piramidi e acrobazie ( sempre nei limiti, sono sempre bambini!! ). I giocolieri con una, due, tre palline; alcuni si esercitano anche con cinque.La mitica magia di Crostino ha mostrato le grandi qualità di alcuni bambini.E ne vogliamo parlare della squadra del mimo capitanata da Dolly? Assolutamente perfetta!! Questa ha come vice indovinate chi? Ma ovviamente “Scassatutto” che tra un’offesa e l’altra, chiede la mano all’amore suo (Dolly). E che dire dei giganti buoni! Vedere dei ragazzi così giovani già pratici nel portare i trampoli è una cosa fantastica e pensare che hanno imparato la coreografia in un solo giorno.Le allegrie e le attività del pomeriggio, vengono disturbate da un litigio tra due bambini che ha creato un clima di tensione. Molti di noi hanno cercato di far ragionare i bambini, soprattutto uno, Poliziotto, che non sentiva ragioni e partiva sempre verso l’altro, Simpson, per picchiarlo.Dopo un po’ di trambusto, riusciamo a distrarre Poliziotto con delle “carriole” di cartone che trasportavano delle bambine più piccole.Questo episodio ci ha fatto capire che bisogna coinvolgere le mamme, che in tutto ciò sembravano assenti, quasi indifferenti; forse perché non accettano il contesto in cui vivono i loro figli, che spesso si ripercuote sulla vita quotidiana del bambino che può diventare un “gioco” pericoloso che potrebbe concludersi in malo modo.Dopo tutto ciò una dolcissima mamma ci regala dei bellissimi braccialetti in segno di gratitudine.Arrivati a casa con l’arrivo di Zorra e Mensolina, doccia, cena, condivisione e poi tutti a nanna.
Domani altro giorno altro arrivo; giunge da noi Cartoonia, un’altra maga ( e non solo ) .Finalmente il gruppo si allarga!!!Buonanotte. Lelina
SABATO 16 GIUGNO 2007
La mattinata comincia con una lieta sorpresa in cucina: Cartoonia, clauna di Palermo che già l’anno scorso aveva partecipato alla missione torrese, si è aggiunta al gruppo. Baci, abbracci, colazione comune e partenza per l’oratorio. Il programma di stamattina prevede, oltre al riscaldamento e ai balli di rito, la prova generale di alcune parti dello spettacolo, in particolare: il caos, il mimo, la giocoleria, l’acrobatica e i trampolieri.Prima del riscaldamento Mensolina inventa una sfida di calcio-tennis che, in attesa dell’arrivo del grosso del gruppo, contribuisce a surriscaldare non tanto gli animi, quanto i fisici, visto che il tutto avviene sotto un sole mattutino abbastanza cocente. Dopo il riscaldamento vero e proprio, che gli infaticabili Mensolina e Dolly infarciscono di gustosi esercizi ginnici, ma anche simpatici esercizi claun (saluti, camminate ecc.) si comincia con la prova generale.Forse perché è sabato mattina e ci sono meno ragazzi o forse perché i ragazzi si stanno adeguando alle regole/abitudini giornaliere fatto sta che la prova generale avviene in un clima di relativa calma, eccezion fatta per l’incursione di alcuni soliti bulletti che, in particolare durante la prova del numero di giocoleria, creano momenti di caos (naturalmente non previsto dallo spettacolo).La questione incursione “bulletti in bicicletta” che giornalmente rappresenta un problema, pare essere stata momentaneamente se non risolta almeno sospesa grazie a Crostino che con uno stratagemma: ha promesso loro di organizzare una gara in bicicletta se loro stessi si occuperanno di tenere il piazzale libero dagli incursionisti in bicicletta... vedremo.Alla fine delle prove generali durante l’allenamento dei trampolieri, diamo il via ad un momento di libera giocoleria.La novità di quest’anno, il monociclo, comincia a dare i suoi frutti: sono già 4 i ragazzi che a vari livelli, riescono ad andare discretamente, se calcoliamo che il laboratorio di monociclo è iniziato martedì per un’ora al giorno, possiamo solo complimentarci con questi ragazzi per la loro abilità.Alcuni di questi sono gli stessi incursionisti in bicicletta che in altri momenti della giornata infastidiscono non poco il lavoro degli altri, ma le contraddizioni e i voltafaccia qui sono all’ordine del giorno, fanno parte del loro vivere quotidiano, siamo noi a doverci adattare.Don Pasquale, il parroco con il quale portiamo avanti il nostro progetto, qualche giorno fa parlando con Piripicchio ha detto che questa città, come molte altre realtà simili, non ha bisogno di eroi o di superuomini, ma solo di ragazzi normali che si adeguino alle regole del vivere civile.Noi proviamo a “combattere” sul nostro e sul loro campo, alternando giocoleria, monociclo e trampoli a gare di palleggi, bicicletta e partite di calcetto. Se percorrendo il loro stesso sentiero della competitività e del culto delle super abilità, riusciamo a trasmettergli anche solo un poco della nostra “normalità” e dei nostri valori questo è già un buon risultato.Ritornando a noi essendo sabato la giornata in oratorio si conclude la mattina. Alle cinque del pomeriggio riprende il lavoro in casa famiglia dove siamo ospiti: c’è da finire i cappelli di gommapiuma, le magliette (da colorare e da stirare e i portafoto di cartone. Si creano i gruppi di lavoro a catena di montaggio e tutti tranne il sottoscritto (che ha chiesto una deroga per emicrania da insolazione) partecipano indefessamente ai lavori.La serata si conclude con un invito a cena a casa di Spinocchio, un ragazzino fra più assidui e abili. Trattasi di cena pantagruelica sotto un pergolato estivo in una casa in campagna con chitarrata finale: a volte la missione è proprio dura.Zummolo
LUNEDI’ 18 GIUGNO
E’ la mattina che precede il primo spettacolo di quest’anno; il tempo sembra esser stato poco e non si nasconde una certa preoccupazione anche dopo la prova generale che lascia alcune perplessità; alcune cose sono cambiate rispetto all’anno scorso ed altre avrebbero bisogno di aggiustamenti, ma la macchina va avanti lo stesso con velocità supersonica. Non siamo venuti per fare una performance ma per vivere questa meraviglia ancora una volta, per fare la scorta di sensazioni, di colori, di odori, per riuscire a riportarci a casa i loro volti, le loro voci , le espressioni, i modi, spesso contrastanti, irritanti ma sempre talmente veri da toccare dal vivo le nostre “corde”. E questo è proprio quello che stiamo facendo, per cui non ci stiamo preoccupando più del dovuto se tutto non è perfetto, non lo sarà mai ma questa è la sua perfezione !Ore 13: arriva il pranzo; come ogni giorno ci fermiamo nelle sale dell’oratorio. A volte non diamo importanza alle piccole cose, ma credetemi trovare tutto pronto è bellissimo, siamo tutti molto grati ( io mi kiamo Francesco Sannino e faccio la 2d b.v.rom. queste sono le mie memorie ), piccola intrusione di Totti che con il fiato sul collo mi dice “ fammi ssscrive ‘na cosa , dicevo, siamo tutti molto grati alle “ pie donne” che hanno deciso di ospitarci tutti i giorni per il pranzo regalandoci così momenti preziosi per poter ricaricare le batterie. Grandiose veramente.Tutti a casa, doccia e riposo.Ore 16 ci dividiamo in due gruppi: Dolly, Crostino, Zummolo ed io andiamo a preparare il cortile per lo spettacolo, tutti gli altri passano dal laboratorio per andare a prendere i bimbi, ci raggiungeranno da lì a poco. Arriviamo in questa parrocchia dove nel pomeriggio ci sarà il cardinale che darà la sua benedizione ai nuovi locali dell’oratorio ed insieme ad essa una triste rappresentazione di ciò che vuol dire “politica e potere … “ !!!! omissis !!!!I preparativi sono lunghissimi, ci adoperiamo perché tutto funzioni al meglio, ma ecco che all’improvviso una splendida folata di vento rovescia la scenografia e con essa una cassa di Crostino che ci saluta definitivamente. La piazza si sta riempiendo e il magnifico suono che fino a pochi momenti prima echeggiava soave e pieno risulta zoppo !!! cazzzz ### Lo sgomento si fa improvvisamente spazio e serpeggia per un attimo lo sconforto ( altra interruzione: Fiammy ha appena fatto il suo record di volteggi con le tre palline che mentre scrivo si riflettono sul video, grandissima, 18 ), per un attimo solamente perché d’incanto arrivano altre due casse in prestito che ci permettono di andare avanti.
Ore 17, 18, 19, 20 i ragazzi non si “ tengono” più per cui rappresentanti clown diplomatici …. Salk e Mensolina partono alla volta della giugulare cardinalizia: ok si può cominciare!!!Come direbbe il mitico Galeazzi.. “ non ci prendono più, non ci prendono più … da adesso in poi il sogno, quello per cui siamo, sono venuto di nuovo a Torre, quello che ci ripaga delle mille magliette sudate, delle dita rotte, speriamo non proprio rotte di Dolly, della stanchezza che ogni giorno arriva, della fatica che ci accompagna. Solo il sogno, i loro volti mischiati con i nostri, gli abbracci che a fine spettacolo ci scambiamo, le lacrime che si sono nuovamente affacciate come l’anno passato, i sorrisi pieni che ci regaliamo. Uno dei tanti piccoli presenti, non dei nostri, mi si avvicina seguito dallo sguardo del padre e mi chiede: come faccio a far parte del vostro gruppo ?...Grazie, Torre.Mensolina.Ps: saluti da Simpson, Ciro e Pippo che sono accanto a me e mi seguono con gli occhi, grazie anche a voi, vi abbraccio.
MARTEDI’ 19 GIUGNO
Oggi di colpo mi ricordo che io non vivo qui. Noi non siamo di qui…me ne accorgo perché non c’è Zorra che è tornata a Roma e questo mi infastidisce perché ho bisogno di tutti come le figure familiari l’una chiama l’altra.E mentre scrivevo un messaggio proprio a Zorra mentre ero seduta fuori da Franco e guardavo i bambini, cominciano a scendermi le lacrime (come adesso) di un addio che fra pochi giorni saremo costretti a dire ai bambini ma anche tra di noi. E non mi va proprio di separarmi da voi da loro da noi con loro…mi sento così bene così a mio agio libera di essere me stessa di fare di non fare di dire di scherzare di sbagliare di piangere di emozionarmi di arrabbiarmi (vd Piri Vs Ciok al VCM) addirittura di suonare e cantare … Ed allora ricordo che l’anno scorso vivevo le emozioni con l’anestesia più tramite le foto riviste dopo che sul momento mentre da domenica dopo avere condiviso questo blocco con i miei nuovi amici di naso mi sento liberata e sciolta e finalmente eccomi arrivata al punto in cui non reggo al pensiero che tutto questo finisca…Mentre scrivo eccomi affiancata dal dolcissimo Sabri nome clown Dodò che scopro essere uno dei fratelli maggiore di Maruan il neonato di due mesi che ho conosciuto un anno fa e che ho cullato tra le mie braccia e di cui mi ero fatalmente innamorata di quel sentimento unico e puro senza nome e senza perché che se ce l’hai dentro magicamente e d’improvviso ti viene fuori e ti senti madre senza esserlo. E la prima volta per me è stato quel giorno di febbraio in casa famiglia con le sue urla acute che per la prima volta non mi davano fastidio …. e lui ha il suo stesso odore … e neanche a farlo apposta due persone diverse questo pomeriggio mentre ero con lui che non mi si è staccato un attimo di dosso mi hanno detto…è tuo figlio? Risposta:…magari!...Nel mentre me lo guardo mentre fiero e sicuro va sui trampoli appoggiandosi a me….Ma lasciamo stare…sono le 19 e Zorra sta tornando…la famiglia si ricompone…PiripicchioDopo la serata “spettacolare” di ieri oggi la giornata inizia a rallentatore…le attività con i ragazzi inizieranno mezz’ora dopo, quindi possiamo sonnecchiare qualche minuto in più…MA NON TUTTI !!! Zorra, infatti, è costretta a svegliarsi notte tempo per fare un salto a Roma dove una giornata di lavoro la aspetta.
La colazione viene consumata in perfetto stile partenopeo: con calma e per piacere…e per la prima volta Zummolo non inforca la chitarra per l’allegro (!) count down con cui ci allieta (!!) gli ultimi minuti di colazione…”..hai un minuto per fare colazione, altrimenti sparecchio…..hai solo 20 secondi per finire il the…” ad libitum !!!Anche i ragazzi si sono alzati più tardi e quando arriviamo non ci sono ancora tutti…ma non bisogna aspettare molto perché nel piazzale di formi un cerchio…si inizia con Salk che intona “sono un fungo UACCI UAA, velenoso UACCI UAA…” e si prosegue con i balli che ci ha insegnato Lelina in questi giorni…ma c’è qualcosa di diverso questa mattina…qualcosa di veramente speciale è accaduto ieri sera e già si vedono i primi segni. NEL CERCHIO CI SONO TUTTI…piccoli, grandi, intermedi (!), bulli e dissidenti la cui attività prevalente è disturbare durante il riscaldamento mattutino…certo non mancano le loro battute, ma, seppur cantando in falsetto, oggi HANNO DECISO di essere dentro il gruppo !Ma questo non sarà l’unico momento speciale della mattinata; le emozioni vissute durante lo spettacolo di ieri hanno bisogno di “parlare agli altri” e, passandoci un semplice gomitolo di spago, si dà spazio alla condivisione di tutti, anche di chi – come Francesco, il biondo – non era presente ma dice ironicamente “Lo spettacolo m’è piaciuto assai pure a me”. E poi la frase di Fiammella – “mi è piaciuto l’abbraccio di Michele” (uno tra i più bulletti) - che lo ha fatto arrossire; Simpson che ci ha fatto sciogliere dicendo “voglio ringraziare tutti i clown”; e ancora Spinocchio “mi hanno colpito i fuochi d’artificio perché non me li aspettavo”; il piccolo Ivan, che ci conosce solo da due giorni ma già si è ritagliato un ruolo nello spettacolo, con il suo “mi è piaciuto quando ho portato i cartelli [in scena]; e che dire del giocoliere di punta che ci ha spiazzato dicendo “la gag di Zummolo non mi è piaciuta”…fiato sospeso di tutti noi…“perché ha sporcato tutto con la schiuma da barba e le palline scivolavano”!!!; e poi Poliziotto (la peste pestifera di 6 anni) che non si smentisce mai e dal nulla se ne esce urlando “Chi ha visto un posto al sole???”.La condivisione finisce ma una gigantesca ragnatela fatta di impressioni, timidezza, sentimenti e gioco riempie quasi tutto il piazzale ad indicare che le emozioni provate ieri durante lo spettacolo hanno creato un legame tra di noi difficile da sciogliere (nonostante Peperone e Fiammella insistano nell’opera di smatassamento dello spago recuperato dopo la pausa merendosa)…e sono servite le impressioni di tutti per formare una rete così grande e fitta.La mattinata prosegue con la merenda da Franco e anche in questo momento si avverte che il clima del gruppetto critico è più rilassato dei giorni passati…cercano il contatto con noi…e questa volta per fare due chiacchiere e scherzare e non per “sfidarci”.Prima di riprendere le attività invitiamo Simpson in laboratorio per una sorpresa..visto il suo amore smodato per New York e l’America con i suoi grattacieli, gli doniamo un cappellino con scritto CHICAGO…non saprei dire se era più felice lui che lo ha ricevuto o noi nel vederlo così contento commentare “Se eravate altri clown non me lo regalavate”...per non parlare della ripresa video della sua strepitosa performance canora: una canzone che fa concorrenza a “Snappy, il piccolo coccodrillo”, inventata da lui in cui un po’ tutte le città americane con grattacieli trovano il loro posto…anche Chicago di notte !?!?Mentre le attività riprendono, Peperone e Fiammella, impavide eroine dei rompi-capo, iniziano a sciogliere la ragnatela che ormai appare come un groviglio deforme di spago…ma loro non si danno per vinte e per essere coerenti con il gioco che lo aveva originato, invitano un po’ tutti a “condividere” la gioia districante…alcuni stranamente (!!) fuggono !Nel frattempo i più piccoli si esercitano sui trampoli, visto che gli ultimi due giorni ha avuto la precedenza chi doveva preparare il numero trampolato per lo spettacolo…troppo belli…anche se qualcuno ci fa notare che “però pesano assai”!Salk e Totti – sotto un sole rovente - trovano insieme un passaggio dinamico a due con il monociclo da inserire nello spettacolo.E Fiammella riesce a stabilire il suo nuovo record con le tre palline…18 passaggi !E così, tra matasse, monocicli, e chi più ne ha più ne metta, arriva l’ora del pranzo..si dà appuntamento ai ragazzi per il pomeriggio e via di corsa a mangiare che oggi le pie donne e il pio uomo ci hanno preparato pasta con le cozze, pasta e fagioli e pollo e patate…insomma un pranzo leggero leggero…ma non è avanzato molto !Anche Don Pasquale si accorge della nostra stanchezza e ci consiglia di riposarci…non ce lo facciamo dire due volte: appena il tempo di tornare dalle suore e fare un briefing per organizzare le attività del pomeriggio e crolliamo…neanche la “simapticisssssssima” animatrice dell’acquapark qui di fronte riesce a disturbarci più di tanto quando, con puntuale perfidia, alle 15 inizia a gracchiare nel microfono !Il pomeriggio inizia, sotto un sole bollente, con un momento creativo; i ragazzi – divisi a seconda dei laboratori fatti durante la settimana – dovranno montare da soli un numero, utilizzando le tecniche acquisite…il tempo a loro disposizione per parlarne, decidere cosa fare e provare il tutto è di 45 minuti…poi tutti i numeri verranno uniti e si farà uno spettacolo solo per noi nel pomeriggio. Vedere i ragazzi nei vari cerchi che parlavano fra di loro per scegliere i ruoli, le movimentazioni, le musiche, la storia dietro ad ogni numero e via dicendo, è stato interessante e divertente allo stesso tempo stesso.Durante la pausa per la merenda il lavoro di sgomitolamento nel laboratorio riprende…ma questa volta le vittime cambiano ed è proprio il caso di dire che Piripicchiocchio e Didi cadono nella rete (!). Per non battere la fiacca, mentre aspettiamo che tutti finiscano di fare la pausa, organizziamo un’intervista doppia tra Giorgio (il più accanito dei dissidenti) e Zummolo al fine della quale il confessionale clown riprende a pieno ritmo.
Verso le 19 tutti seduti nel piazzale che inizia lo spettacolo…Zorra è tornata appena in tempo…e così si passa dal numero di acrobatica con tanto di Vesuvio in eruzione, passando per la giocoleria e le gag di Pulcinella (interpretate questa volta dai ragazzi), fino all’improvvisazione di clownerie…solo il video rende giustizia a quanto hanno saputo creare ed improvvisare in così poco tempo ! Siamo fieri di loro…tranne Zummolo, che dovendo abbandonare il ruolo di Pulcinella, essendo stato sostituito dal bravissimo Ciro, con un po’ di malinconia organizza un addio del suo tanto amato ruolo…filmati documentano il tragico passaggio di testimone…finito in una schiumata (da barba) di gruppo !Anche oggi la giornata con i ragazzi è terminata..il clima venutosi a creare è fantastico: oggi sono tutti più collaborativi (mi riferisco in particolar modo ai bulletti e ai dissindenti) e non perdono occasione per essere coinvolti in ciò che facciamo per aiutarci…sempre con un po’ di sfottò in sottofondo…ma a me sembra un sogno !Gli diamo appuntamento a domani…noi torniamo agli alloggi per lavarci...c’è chi - come Fiammella - ha schivato un attentato di Mensolina ai danni di Forest, salvandosi all’ultimo momento e chi, invece, fa il bucato…ma l’attività prevalente nel pre-pasto è sicuramente il tormentone della missione: il “MANDA A QUEL PAESE IL TUO COMPAGNO CLOWN GUARDANDOLO NEGLI OCCHI !”…e in questo Forest è un campione e la sfida con Mensolina e Zummolo è ormai aperta da giorni…guai a capitare in mezzo alla faida !Dopo aver evitato la commozione cerebrale da pigna durante la cena, condividiamo le emozioni della giornata e ci organizziamo per le attività dell’indomani e mentre mi accingo a raccogliere tutti i pinoli che sono caduti nell’ultima ora, Piripicchiocchio legge a ritroso il diario di viaggio scritto finora…sembriamo i cugini di una grande famiglia riuniti intorno al focolare nel periodo delle feste che ascoltano i grandi che gli raccontano le fiabe……è quasi mezzanotte e il mio tempo sta per scadere…ma prima di passare la parola a Zorra per condividere le prossime 24 h voglio lasciarvi con un componimento di Simpson.SPETTACOLO“Ieri abbiamo fatto lo spettacolo. Abbiamo fatto la acrobatica, il giocoliere e Zumbolo e Crostino hanno fatto il gag…”Da Torre è tutto per oggi !Peperone
MERCOLEDI’ 20 GIUGNO
00.00 è già il mio turno di condivisione e come iniziare se non cantando ‘TANTI AUGURI” a PIRIPICCHIO?Ebbene si terzo compleanno di un clown in missione qui a Torre..ma ci hanno scelto come gruppo vedendo le date di nascita?Finito i festeggiamenti e il riordino della cucina ci intratteniamo un po’ per i corridoi delle stanze… ormai la “lotta” tra Mensolina e Forrest ha contagiato tutti ed ogni occasione è buona per farsi un agguato…ne sa qualcosa Fiammella!!Dopo la spiegazione del Pirishatsu, andiamo a letto tutti più “tranquilli”.. più o meno..… ore 8.00 la mattinata è iniziata con una serie di scherzi da parte dei clown anagraficamente “uomini”..meno male che oggi potevamo dormire di più e rilassarci… è la guerra!L’arrivo ed il saluto di Gospelina ci tranquillizza e porta ad una tregua … o meglio la vendetta è un piatto che si serve freddo.. Gospelina è carica e pronta con tante domande sulla missione..Via si parte ognuno con un suo compito.. la spesa da fare, le magliette da comprare per la sfida di pallone di venerdì, le torte per il Piriday ed il resto del gruppo va al laboratorio…Mentre fuori iniziano i balli, io e Peperone siamo alle prese con l’identikit di tutti i bambini..infatti a fine missione regaleremo ai ragazzi un portafoto da noi realizzato con la loro foto ed una di tutto il gruppo… e quindi dobbiamo collegare i nomi ai volti…e non è per niente facile!Le attività fuori proseguono ed io ascolto…e a volte osservo dalla finestra…i volti, le loro voci, le risate, le musiche.. dentro di me sento la voglia di uscire, di stare in mezzo a loro..ma so che ora non posso..Forse la giornata di rientro alla “normalità” lavorativa a Roma di ieri mi ha lasciato dentro un po’ di amaro, quel distacco anche se passeggero mi ha “rubato” un giorno dove potevo conoscere meglio i ragazzi …e stamani dentro il laboratorio mi ritrovo di nuovo con quella sensazione di amarezza…Comunque passa presto.. un piccolo incidente ci lascia un po’ di preoccupazione, infatti si è rotto un trampolo ed Elena cade..ma fortunatamente mentre mangiamo abbiamo la notizia che non c’è nulla di rotto.. solo una forte contusione al braccio ..anzi 2 anche Dolly si fa controllare il dito…e il referto riporta una contusione anche per lei.Rientriamo in casa famiglia e qui continuiamo i festeggiamenti di Piri..2 torte buonissime, girandole colorate, cannoli siciliani (arrivati direttamente con Gospelina) ed un’unica e sola canzone che si è ripetuta per tutti e 3 i compleanni..BRUTTA!Riposo pomeridiano….se così si può chiamare infatti alle 15 come ogni giorno parte l’animazione dell’acquapark … e per alcuni di noi risulta impossibile dormire.Prepariamo le borse con tutta l’attrezzatura che ci servirà per il nostro spettacolo di gag di questa sera e si riparte..il pomeriggio passa fra piccoli laboratori di mimo, di magia, di gag e per gli altri facciamo disegnare i “clown”.Verso le 18.30 ci prepariamo per il nostro spettacolo.. tutti i bambini quelli più piccoli seduti a terra, quelli più grandi seduti sul muretto… qualcuno sembra essere “distratto” da altro .. alla fine ci guardano tutti..grandi, piccoli, genitori …hanno tutti i loro occhi puntati su di noi!Ci divertiamo molto tra di noi..scopriamo nuove gag e nuovi modi di realizzarle…è stato un bel momento di condivisione per tutto il gruppo!Finito lo spettacolo, balli di gruppo per tutti e poi via si prepara tutto per la cena in parrocchia. Stasera infatti tutti i bambini o meglio i genitori hanno portato qualcosa da mangiare..pizza, torte rustiche, dolci..Wow quante cose..io e Sbadamè ci ritroviamo da sole a tagliare tutto…a respingere i bambini/genitori affamati ..ma dove sono finiti tutti i clown?Ce lo ripetiamo più volte..alla fine iniziano ad arrivare tutti struccati con indosso la maglietta della missione..ma noi? Va beh..ci andiamo a cambiare e al ritorno le danze sono già iniziate…Assisto un po’ incredula alle modalità di “approvvigionamento” del cibo…non tanto dei bambini, ma da parte dei grandi…hanno sempre 2 pezzi di ogni cosa in ogni mano!Un momento molto bello è stato quando abbiamo aperto la torta fatta dal papà (pasticciere) di Holly e Baby ..la torta oltre un disegno rappresentante i clown riportava la scritta “GRAZIE CLOWN”!Ci godiamo questo momento…Stanchi..ma felici..riprendiamo la strada del ritorno..Anche oggi è stata una giornata piena di emozioni…che si fanno spazio nella mia mente e nel mio cuore..ma non sono mai stata brava a tirarle fuori..son così..Zorra è come un libro chiuso difficilissimo da sfogliare..ma Torre è magica..è una parte viva di me.E’ una missione dove l’anno passato ho partecipato solo per pochi giorni e quest’anno anche se non al completo delle 2 settimane sono riuscita a viverla bene fino in fondo..a capire la società che circonda questi ragazzi..le difficoltà che incontrano..il loro modo di essere e sono FELICISSIMA di esserci.Grazie ai ragazzi di Torre e grazie al bellissimo gruppo che si è creato…anche se ci siamo persi per strada qualche clown..ed ancora ci chiediamo il perché e che fine abbiano fatto invece altri clown..Finisco la condivisione con un racconto scritto da una bambina di Torre oggi pomeriggio dedicato a noi…riporto testo con tanto di errori..“Cari clown in questi 15 giorni ho imparato molte cose ma la cosa più bella che ho imparato e ad amare e per questo vi ringrazzio molto perché mi sono divertita tantissimo io vogli ringrazziarvi tutti perché siete stati molto affettuosi con me e per questo vi ringrazio il disegno si e un po sporcato ma non fa gniente sono molto contenta di stare con voi e voglio che veniate anche l’anno prossimo ciao Goccia”p.s. Il Pirishatsu non è stato realizzato.. e visto l’ora buon NON compleanno a TUTTI !!!Zorra
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domenica 13 gennaio 2008
MISSIONE TORRE DEL GRECO 2007
MISSIONE URUGUAY 2007
VCM - VOLONTARI CLOWN IN MISSIONE - URUGUAY 2007
Volontari: Bretella, Donji, Furia, Nano e Peldicarota
Hola!!!
Dopo una stancante attesa all’aeroporto di Roma (10 ore…), il gruppo Uruguay e Argentina parte finalmente per Buenos Aires il giorno 04 agosto 2007.
Le due ore di ritardo sulla partenza non scalfiscono il morale dei nostri!
Si arriva quindi a Buenos Aires il giorno 5 agosto e qui ahimé, il gruppone si divide: una parte proseguirà in pullman alla volta di Santa Fé, per completare il lavoro iniziato lo scorso anno e sostenuto da Vip Torino (Krauta, Pozzanghera, Canticchio, Basilico, Pau e Acchiappasogni, valido supporto in loco), l’altro gruppo, a causa dell’alluviMione che mesi fa ha colpito Santa Fé, non potendo essere ospitato in Argentina, prosegue per l’Uruguay (Bretella, Donji, Furia, Nano e Peldicarota).
Per cui…ecco il diario di bordo dell’….URUGRUPPO!!!!!
Si arriva in aereo a Montevideo.
La mancata puntualità della partenza dall’Italia rischia di farci perdere la coincidenza, ma affidatici ad un esperto tassista (leggi: pazzo…) riusciamo a raggiungere il secondo aeroporto di Buenos Aires dal quale partono i voli interni e per l’Uruguay…
Al nostro arrivo Suor Augusta ci attende e dopo baci e abbracci, ci rifocilliamo e ci sistemiamo (leggi: finalmente ci laviamo….) ma soprattutto ci copriamo: qui è pieno inverno e ci sono temperature fisse sui 5°…praticamente ci sono i pinguini per strada.
E’ un freddo molto più umido di quello a cui siamo abituati. Eravamo preparati come bagaglio…ma passare da 35° a 5° è una botta…
Siamo accolti stupendamente da queste suore di Montevideo, dove torneremo per gli ultimi 2 giorni della missione.
La nostra missione è però per la maggior parte del tempo prevista a Rivera, una città al confine col Brasile.
Partiamo per Rivera lunedì 6 agosto, un viaggio di 7 ore in pullman.
Suor Angela viene ad accoglierci e finalmente arriviamo a destinazione, nello specifico saremo nel quartiere di Mandubì.
Qui a Rivera ci sono due comunità che pacificamente e allegramente dividono i loro spazi: il confine col Brasile è fatto da una semplice strada…da una parte si parla spagnolo e dall’altra portoghese (la città gemella in Brasile si chiama Santana).
I contatti sono ovviamente frequenti e costanti, tanto che le suore ci dicono che soprattutto i giovani parlano il portugnol…un misto di portoghese e spagnolo…
Sistemati i bagagli e soprattutto consegnato tutto il materiale raccolto da donare (cancelleria varia, magliette, giochi, palloni, etc.), con Suor Isabel si procede a stilare il programma (che alleghiamo): le ultime celle vuote verranno riempite nei prossimi giorni. Il programma è molto intenso.
Le attività saranno sia spettacoli in scuole e parrocchie, visite ai locali ospedali, laboratori a bambini, ragazzi e adolescenti e anche ai genitori, nel tentativo di aiutarli a divertirsi per e con i propri figli, che troppo spesso vengono abbandonati a se stessi.
Alla prossima per le URUcondivisioni!!!
Un URUabbraccio da:
Bretella, Donji, Furia, Nano e Peldicarota…gli URUVIPmissionari
Ciao!!!
Eccoci con la seconda URUcondivisione!!!
Dove eravamo rimasti?
Ah sì…al nostro arrivo a Rivera, la cittadina dove staremo fino al 22 agosto a fare sevizio.
Siamo sistemati dalle Suore della Provvidenza…Le splendide Suor Angela e Suor Isabel ci coccolano e ci fanno sentire come a casa.
Sentiamo forte il loro calore…e anche il costante abbraccio dei clown vip sparsi per tutta l’Italia naturalmente…
Qui il freddo è pazzesco…non avendo i termosifoni stiamo battendo i denti…ma facciamo buon viso a cattivo gioco come si suol dire…e con allegria portiamo il nostro messaggio ben delineato dal nome della nostra associazione, che stiamo facendo conoscere a tutti gli uruguayani, portando in scena lo spettacolo della bambola triste e raccontando le nostre esperienze di vita: non abbiamo la presunzione di dare la risposta a tutti i grandi problemi delle persone che incontriamo, saremmo degli stupidi e degli incoscienti altrimenti, ma raccontiamo la nostra vita, cosa ci ha portato ad essere clown e come il naso rosso che portiamo al collo ci ha portato a superare i nostri piccoli grandi problemi.
La cosa è apprezzata, soprattutto il nostro modo di porci alla pari con allegria.
Purtroppo, in Europa come in Sud America, in Italia come in Uruguay le suore ci hanno spiegato che il più grande male che si incontra qui a Rivera è la depressione, con molti casi di suicidio in ragazzini di 11-12 anni.
Siamo stati intervistati anche alla radio locale, dove il nostro Nano ha spiegato con il suo impeccabile spagnolo chi siamo e cosa facciamo…
Beh, non ci crederete, quando siamo andati in ospedale al reparto pediatrico locale abbiamo trovato persone ad aspettarci per conoscerci meglio.
Giriamo in moltissimi posti (scuole, ospedali, case di riposo, etc…) …. Ma andiamo con ordine…
Martedì 7 agosto:
Il nostro primo risveglio a Rivera coincide con lo spettacolo che i bambini dell’Obra Social (la struttura gestita dalle suore dove ci sono bambini che vanno dai pochi mesi di vita ai 12 anni circa) hanno preparato per noi: balli locali, risate, abbracci e primo contatto.
Noi ci presentiamo, conosciamo tutte le volontarie e le educatrici che si occupano dei bambini e visitiamo il centro. Poi giochiamo un po’ con loro fino a pranzo.
Al pomeriggio facciamo le prove dello spettacolo e finiamo di preparare i trampoli per i laboratori con i ragazzi: un loro falegname li ha costruiti secondo i disegni che abbiamo inviato via mail, ora fissiamo il velcro e i lacci di sicurezza per poterli usare.
Bretella e Peldicarota tagliano le fettucce, Donji fa i buchi nel velcro, Furia e Nano fissano le viti nei trampoli.
Mercoledì 8 agosto:
Al mattino prestiamo servizio alla casa di riposo Santa Fé.
Prima occasione per presentare lo spettacolo (con solo 5 elementi…è tutto un entrare e uscire di scena…), i nonnini sulle prime sembrano un po’ bloccati, poi alla fine stiamo con loro e dimostrano di aver colto il messaggio e…si illuminano letteralmente!!!
Credeteci…è stata una trasformazione incredibile…cominciano a farci domande, a donarci splendidi sorrisi e ci ringraziano di cuore.
Stiamo con loro, scherziamo e facciamo qualche palloncino: la direttrice è molto contenta perché questi nonnini stanno progressivamente perdendo la manualità e vederli giocare coi palloncini può essere di aiuto (badate bene…non li scoppiano…).
Al pomeriggio andiamo all’ospedale locale di Rivera: visitiamo il reparto pediatrico, rimesso a nuovo da poco, pochi bambini, soprattutto ragazze madri (13-14 anni) con i loro bebè, altri bimbi coi quali giochiamo insieme ai genitori.
Passiamo poi al reparto di medicina adulti, molto fatiscente, grandi stanzoni con letti in legno e non molta igiene…Ma gli infermieri sono molto disponibili coi pazienti e si prodigano un sacco.
Andiamo poi nel reparto di chirurgia infantile, e qui la caposala chiama una cinquantina di studenti infermieri: vuole che capiscano il nostro approccio coi malati. Anche questi giovani infermieri sono molto contenti della nostra vita e hanno apprezzato il nostro intervento.
Giovedì 9 agosto
Al mattino torniamo in ospedale al reparto psichiatrico: facciamo lo spettacolo e poi i pazienti ci fanno vedere il loro.
Infatti stanno facendo un laboratorio di teatro e sono seguiti da operatori che cercano di praticare con loro i primi insegnamenti di Teatro dell’Oppresso di Augusto Boal. Ci confrontiamo su questo punto, sul quale ci siamo formati anche noi per prepararci alle missioni, e forse la prossima settimana ci incontreremo per fare una serata di allenamento comune.
Al pomeriggio alle 14 andiamo dai bambini dell’Obra Social, l’istituto delle suore dove stiamo.
Ci dividiamo in due gruppi: Nano, Peldicarota e Furia si dedicano ai bambini dai 2 ai 4 anni mentre Donji e Bretella fanno giochi di gruppo coi ragazzini dai 6 ai 10 anni circa.
Passiamo con loro circa un’oretta e mezza, poi andiamo in un asilo in città a far giocare una ventina di bimbi dai 3 ai 5 anni circa.
Ultima tappa della giornata è un centro di accoglienza in un quartiere della città molto povero, dove i genitori possono avere la merenda per i propri bambini.
Il nostro spettacolo nelle intenzioni dei referenti di questo centro (che si chiama Renacer 1) è quello di spingere le ragazze madri e i padri a passare del tempo coi propri figli, che vengono solitamente abbandonati a se stessi per tutta la giornata, sperando che la cosa possa essere un incentivo a farlo quotidianamente.
La cosa funziona!
C’è un buon numero di madri e anche qualche papà…il messaggio della bambola triste arriva forte e chiaro e ne siamo felicissimi, così come le responsabili del centro!
Venerdì 10 agosto
Per oggi sono previsti 2 spettacoli, nella stessa scuola elementare, la escuela 128, dove ci sono 2 distinti turni, quello del mattino e quello del pomeriggio, con circa 200 bambini a turno (anche se una forte pioggia caduta nella mattinata ha tenuto a casa dei bambini).
I bambini si divertono un mondo…e noi con loro.
Ci fanno sorridere ed emozionano le espressioni dei bambini che commentano il risveglio della bambola dopo aver indossato il naso rosso, così come quando sottolineano le magie oppure la giocoleria…
Domenica prossima, 12 agosto sarà El dia del niño, la giornata nazionale del bambino: sono previste in tutto l’Uruguay feste e momenti di incontro per tutti i bambini.
Siamo felici che quest’anno i bambini di Rivera e del Barrio (quartiere) Mandubì avranno lo spettacolo dei vip clown!!!
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Scene di vita vissuta….
Peldicarota ormai sa lo spagnolo perfettamente…infatti ieri ha cercato di fare ad una bambina una magiscia…(anziché una magia…che in spagnolo si legge màchia)…risultato….crediamo che nel giro di poco tempo sarà più facile sentire i bambini uruguayani parlare fiorentino piuttosto che sentire lei imbroccare una sola parola di spagnolo!
Ha imparato a dire forchetta-cucchiaio-coltello…e continua a dirlo anche se ovviamente non ha il minimo senso con quello di cui si sta parlando…
Furia per combattere il freddo ogni notte si mummifica la testa nella sciarpa…sembra una versione claun di un tuareg…dopo si addormenta di colpo.
Oggi Nano si è finalmente fatto la barba: infatti oltre al freddo…oggi piove pure…
Furia, promosso mago professionale della missione, sta diventando sempre più come Canticchio…è preso dall’ansia dei giochi di magia è vive ormai col finto pollice sempre in mano.
E ora…
Le barzellette di Peldicarota…
Informiamo i lettori che Peldicarota è solita raccontare barzellette assurde dalla comprensione….diciamo un pochino ermetica…per cui se non le capite è assolutamente normale e se non vi fanno ridere non preoccupatevi…la cosa divertente è vedere lei che ride delle sue battute contorcendosi come una posseduta…se ci cacceranno dall’Uruguay è perché sta cercando di raccontarle con il suo fiorentin-spagnolo…)
1.
Pinocchio sotto il tavolo si alza di scatto, batte la testa e dice: “Maremma che legnata!”
2.
Al bar, un pidocchio dice ad un altro pidocchio che non offre da bere: “Maremma quanto sei pidocchioso…”
3.
Un’oca dice ad un cane: “ Fa un freddo cane!”
Il cane risponde: “ Ci credo…ho la pelle d’oca…”
Ciao a tutti dagli URUmissionari!!!
Terza URUcondivisione…
Ogni sera dopo cena ci raduniamo intorno al fuoco del camino della sala da pranzo e facciamo le nostre condivisioni…un ottimo modo per fare gruppo, rendersi conto di quanto fatto, buttare fuori le proprie emozioni e calibrare il lavoro futuro.
Sentiamo la presenza intorno al fuoco di ognuno di voi, clown vip, che condividete i nostri stessi valori e, ne siamo sicuri, ci sostenete coi vostri sorrisi!!!
Ma ecco l’agenda di quanto fatto…
Sabato 11 agosto
Per la giornata nazionale del bambino (el dia del niño) di domenica 12 agosto, in tutto l’Uruguay si organizzano feste.
Nella struttura delle suore sono stati invitati i ragazzi di tre parrocchie ai quali abbiamo presentato il nostro spettacolo. Il coinvolgimento è stato totale, sia da parte dei bambini che da parte nostra, e più passa il tempo più riusciamo a divertirci improvvisando piccole gag aggiuntive.
Gli animatori ci hanno poi chiesto di organizzare dei giochi per i bambini.
I circa 300 bambini presenti sono stati divisi in due gruppi per fascia di età: Donji, Bretella e Peldicarota hanno organizzato giochi per i bambini dai 6 agli 8 anni mentre Nano e Furia per quelli dai 9 ai 12 anni.
Prima di cena abbiamo fatto un laboratorio di giocoleria con gli adolescenti del barrio Mandubì dove stiamo, una quindicina di ragazzi, tra cui alcuni casi di ragazzi che frequentano poco le attività organizzate per i giovani nel quartiere.
Siamo famosi in Uruguay: hanno parlato di noi i giornali locali e anche un quotidiano nazionale, domenica prossima saremo di nuovo in radio.
Ovviamente non siamo qui per questo…lo facciamo presente nel raccontare chi siamo e cosa facciamo, puntiamo l’attenzione quindi anche sul come lo facciamo…senza clamore e con la massima attenzione al paziente, bambino di strada o altro, loro sì veri protagonisti…
Domenica 12 agosto
Al mattino partecipiamo alla messa con la comunità.
Poi si è organizzato un mini laboratorio di giocoleria per i ragazzi e un “truccabimbi volante”...
Nel pomeriggio andiamo a fare uno spettacolo in un centro di ragazzi adolescenti in un barrio vicino al nostro.
Fortunatamente il sole oggi scalda la temperatura e riusciamo, per quanto sempre coperti da un paio di maglioni, a fare lo spettacolo all’aperto.
Grazie al contatto avuto al reparto psichiatrico dell’ospedale, siamo invitati al carcere (sia maschile che femminile) a fare lo spettacolo: oggi i detenuti possono ricevere la visita delle loro famiglie, bambini compresi.
Siamo perquisiti all’ingresso in maniera…sudamericana: dopo aver lasciato i passaporti, ci portano in una stanza (solo gli uomini) e controllano che non abbiamo niente addosso. Peccato che non abbiano minimamente controllato i nostri zaini!!!
Ovviamente non avevamo nulla di pericoloso ma la cosa è stata abbastanza ridicola…Furia aveva anche uno spillone per fare un numero di magia…ma per evitare problemi abbiamo preferito non utilizzarlo…
La festa si è svolta nel cortile dove i detenuti sono soliti fare l’ora d’aria, uno spazio di circa 20 metri per 20, all’interno del quale ci saranno state almeno 200 persone, ammassate una sull’altra.
Abbiamo fatto avanzare i bambini, che si sono messi in prima fila, ma anche gli adulti hanno apprezzato lo spettacolo.
Nel procedere verso il cortile abbiamo visto enormi stanzoni dove i detenuti vengono rinchiusi, e all’interno dei quali ogni detenuto cerca di farsi “la stanza singola” facendo le pareti con le coperte e le lenzuola appese a file e corde sul soffitto.
E’ andato tutto bene e avremo ancora occasione di collaborare con l’associazione capitanata da Michel Croz, che svolge attività all’interno del carcere e con altre difficili realtà della zona.
Lunedì 13 agosto
La giornata si presenta impegnativa: al mattino andiamo in un asilo (Emir Ferreira) dove ci sono una cinquantina di bambini dai 2 ai 5 anni: si divertono un mondo a vedere lo spettacolo, che cerchiamo di fare in punta di piedi, adattandoci alle esigenze dei piccolini.
Le educatrici sono entusiaste e poi con loro parliamo un po’ della situazione dei bambini in Uruguay.
Dopo pranzo andiamo in un centro che accoglie ed aiuta ragazze madri di un barrio vicino; sono circa una quarantina, molto chiuse, abbiamo alcune difficoltà ad interagire con loro, ma la spontaneità dei bambini ci aiuta e fa da tramite.
Dalle 19.30 alle 21.30 siamo invitati dal gruppo di teatro condotto da Michel Croz, l’educatore del reparto psichiatrico dell’ospedale: proponiamo loro giochi di fiducia e un minicorso sul personaggio clown. Mercoledì prossimo proporremo un laboratorio di giocoleria e trampoli.
Martedì 14 agosto
Oggi prima giornata di quasi caldo: al sole all’aperto si riesce a stare solo col maglione e senza giaccavento!!!
Al mattino e al pomeriggio presentiamo lo spettacolo in una scuola di Rivera, la Escuela 1, con circa 400 bambini al mattino e ben 700 al pomeriggio!!!
Un delirio…di allegria!!!
Furia e Donji decidono di proporre il trucco delle mutande che escono dai pantaloni al direttore della scuola, cosa che fa impazzire gli alunni!
Nella tarda mattinata andiamo a fare servizio in un altro centro che accoglie e supporta ragazze madri, il Caif Mi salita.
Esistono molti centri CAIF (centro per l’aiuto e l’integrazione della famiglia) sulla base di un programma nazionale governativo decennale: si cerca di dare sostentamento e aiuto alle ragazze madri e a questi bambini che altrimenti non avrebbero altro).
In ogni centro vi è la possibilità di avere educatori, psicomotricista, e psicologi: sono persone che si prodigano un sacco e girano da un centro all’altro perché ovviamente i fondi non sono molti…
Nel tardo pomeriggio andiamo in una scuola/asilo: spettacolo e…spupazzamento bambini!!!
Poi piacevole chiacchierata con le mamme presenti: chiediamo sempre alla fine degli spettacoli se ci sono domande che desiderano porci, sia i bambini che gli adulti ne fanno molte, ed è un’occasione in più per far passare il nostro messaggio.
Mercoledì 15 agosto
Al mattino andiamo nuovamente in un Caif, scuola asilo in cui siamo andati ieri prima di pranzo: ci sono altri bambini di un turno differente.
Al pomeriggio andiamo a Santana, in Brasile, la città che si trova sulla frontiera opposta, frontiera che come già detto non è segnalata né visibile, ma solo burocratica.
Facciamo servizio in una scuola con 150 bambini brasiliani letteralmente scatenati!!!
Alle 19.30 facciamo un laboratorio di giocoleria, trampoli e mimo al gruppo di teatro condotto da Michel, l’educatore del reparto psichiatrico dell’ospedale.
Ci è piaciuto molto questo scambio di competenze e allegria tra di noi, ci siamo divertiti molto e abbiamo anche testato i trampoli che poi lasceremo ai ragazzi adolescenti che frequentano il centro delle suore.
Giovedì 16 agosto
Spettacolo al mattino in una scuola elementare, la Escuela 94.
Ci sono una cinquantina di bambini, molti sono rimasti a casa per la forte pioggia e il freddo che è tornato a farci visita...
Gli insegnanti sono molto interessati e anche i loro alunni sono contenti: alla fine ci fanno molte domande su quello che facciamo.
Al pomeriggio andiamo a fare servizio in un centro che accoglie adolescenti con situazioni a rischio (Cecap).
Partecipano alle attività di questo centro molti adolescenti con problemi di depressione; l’altro ieri una ragazza di 12 anni si è suicidata buttandosi da uno dei palazzi più alti della città: la cosa ha scosso molto l’opinione pubblica (tra l’altro la madre di questa ragazza è insegnante in questo centro).
I ragazzi sono una cinquantina circa, dai 15 ai 20 anni, alcuni vivono in strada, l’assistente sociale ci dice che tutti hanno alle spalle esperienze drammatiche
Al nostro arrivo fanno i bulletti, gli sciocchi, prendendoci quasi in giro: esitiamo un attimo…ma ci riprendiamo subito e decidiamo di adattare un po’ lo spettacolo a loro.
Un successo!
Dopo facciamo un grande cerchio e gli raccontiamo cosa ci ha portato a fare i clown e cosa ci fa essere vip clown nella vita quotidiana e cosa voglia dire vivere in positivo, anche e soprattutto senza il naso rosso al collo..
Li agganciamo, un’esperienza indimenticabile…
Ci ringraziano per aver portato il messaggio del Vivere in Positivo: se ne sente la necessità, soprattutto in questo momento.
Come dirà Bretella in condivisione la sera, oggi siamo stati veramente missionari della gioia a 360°!!!
Un enorme abbraccio dagli URUmissionari!!!
Bretella, Donji, Furia, Nano e Peldicarota
Scene di vita vissuta…
Per il gran freddo sabato 11 abbiamo dovuto rimandare la doccia…il bagnoschiuma era ghiacciato (giuro!)…e la condensa dalla bocca in casa testimoniava il fatto!
Nano e Peldicarota sono ormai diventati dei professionisti del passing nella giocoleria…si stanno esercitando in ogni momento…anche a tavola…(rigiuro!)
Bretella si dimentica quanto mangia…ogni tanto dice di aver saltato il pranzo…ormai Donji e Furia nello spettacolo non la presentano più come la mugñeca…ma come la mugñequita gorda!!!(la bambola grassottella)
Peldicarota ormai si è autoconvinta di sapere lo spagnolo: ieri sera quando una volontaria del centro le ha detto di essere allergica ai detersivi e prodotti per l’igiene della casa, lei ha capito che era allergica all’acqua calda, esclamando: “Maremma…e nun ti lavi mai???”
Per spiegare un disegno rappresentante il volto triste della bambola protagonista dello spettacolo, Furia si è autodefinito un pittore…e intitolando la sua ultima creazione “Tristezza”, partendo poi per un discorso in itagnolo (italiano con le s in fondo…) non colto dagli adolescenti…
Donji, vedendo dello zucchero di guarnizione su una torta, cosa che gli ricorda il mercurio del termometro, esclama: “Sembra mercuro cromo!!!”
Peldicarota è convinta che esista il verbo “scancellare” in italiano: stiamo cercando di farle capire che non è così ma lei si ostina a dire che non è vero…
E ora…a grande richiesta…
Le barzellette di Peldicarota
Ricordo ai lettori che non conoscessero le potenzialità della nostra Peldicarota che la super claun fiorentina è solita raccontare barzellette assurde che non hanno un senso…finito e compiuto…non capirle o non ridire è sintomo quindi di assoluta normalità…
1.
Due tartarughe fanno una gara: una dice all’altra:
“Muoviti, altrimenti arrivi ultima…!”
2.
I vigili del fuoco vengono chiamati da una nonnina, la cui casa sta andando a fuoco.
Arrivati sul posto il capovigile esclama:
“I che c’è?” (cosa c’è? Ndr)
“La mia casa…va a fuoco!!!” risponde la nonnina.
Replica il vigile: “E che…dobbiamo spegnerlo noi?”
Ciao a tutti dagli URUmissionari!!!
Quarta URUcondivisione…
Venerdì 17 agosto
Fortissima pioggia e gran freddo, siamo intorno ai 5 gradi centigradi.
La visita alla scuola programmata per questa mattina è rinviata a lunedì prossimo a fine mattinata dopo il già programmato turno in altra scuola.
Ne approfittiamo per fare l’inventario di tutta la roba che abbiamo portato: cancelleria varia, magliette e palloni. Abbiamo ordinato tutto e l’abbiamo consegnato alle suore.
Nel pomeriggio abbiamo fatto visita ad un centro di bambini del barrio dove stiamo.
Sabato 18 agosto
Giochi di gruppo con i bambini del centro delle suore.
Una sessantina di bambini dai 6 ai 10 anni circa, che abbiamo animato con giochi di gruppo all’aperto. Muoverci ci ha scaldato un po’…
Al pomeriggio abbiamo svolto servizio raccontando la nostra esperienza ai genitori dei bambini/adolescenti che svolgono le loro attività nel centro Obra Social delle Suore della Provvidenza che ci ospitano; dopo un breve saggio di giocoleria di Nano.
Domenica 19 agosto
Messa al mattino.
Al pomeriggio laboratorio con gli adolescenti della parrocchia nel salone dell’oratorio.
Ci siamo divisi per competenze ed abbiamo svolto laboratori di giocoleria (palline e kiwido), magia e trampoli.
I ragazzi si sono dimostrati subito interessati ed è stata una giornata molto intensa e positiva.
Alla fine abbiamo donato un naso rosso a tutti i partecipanti.
Lunedì 20 agosto
Due incontri al mattino: alle 9 al centro Tren de Chocolate, dove siamo già stati ma dove torniamo per fare servizio ad altro gruppo di bambini, una trentina dai 6 ai 10 anni.
Alle 11 siamo invece in una scuola elementare in un quartiere dall’altra parte della città, il barrio Sacrificio di Sonia: fa un freddo micidiale e con grande gioia, visto l’elevato numero di bambini, dobbiamo fare lo spettacolo nel campo da calcio all’aperto…
Ma le emozioni sono fortissime…
Alla fine un professore della scuola si presenta a noi dicendo di aver partecipato alla giornata svolta in carcere due domeniche prima.
Ci dice che il messaggio di positività del nostro spettacolo passa in maniera incredibile: ha visto madri e bambini presenti quella domenica piangere ed emozionarsi quando la bambola inizia ad animarsi e ritrova il sorriso grazie al naso rosso. E anche i bambini di questa mattina sono entusiasti!
Nel pomeriggio andiamo in una scuola media/superiore: spettacolo e poi laboratorio di magia e giocoleria.
Dopo cena siamo invitati in una scuola dove discendenti di italiani fanno lezioni di italiano: è molto divertente, una signora truccatissima, non sa se preferire Donji, Nano o Furia e cerca di sbaciucchiarli tutti e tre a più non posso!!!
Siamo simpaticamente assaliti e tutti ci raccontano la storia del proprio nonno o papà, illustrando per benino le loro origini (a parte un mitico signore che continua a chiedere a Donji dove sia nato su nonno dicendogli che è nato in Piemonte in montagna e senza dare ulteriori indicazioni…Donji gli spiega che servirebbe qualche informazione in più…ma lui insiste…diventando il tormentone della serata!).
Nel frattempo Bretella e Peldicarota svolgono un prezioso laboratorio di sculture di palloncini per le suore in modo tale che possano divertire i bimbi e addobbare i saloni per le prossime occasioni di incontro: gli lasceremo tutti i nostri palloncini e un paio di polpette, abbiamo già visto dove possono comunque trovare i palloncini lunghi ad un prezzo accettabile.
Martedì 21 agosto
Questa mattina siamo andati in un centro per bambini abbandonati o che le famiglie non possono mantenere; molti sono a scuola, ma una quindicina di bambini sono presenti.
Rimaniamo non molto tempo ma giochiamo insieme e ci divertiamo tutti un sacco!
Nel pomeriggio facciamo il nostro spettacolo in un centro che accoglie bambini e ragazzi disabili,
Anticipo il programma dei prossimi giorni non potendo poi più connettermi in rete…
Mercoledì 22 agosto
Si rientra a Montevideo (6 ore circa di pullman).
Abbiamo in programma per domani, Giovedì 23 agosto, un paio di spettacoli nelle scuole elementari gestite dalle suore.
Venerdì 24 agosto
Partenza nel pomeriggio per il ritorno in Italia.
Si partirà per il primo scalo a Buenos Aires, dove ci riuniremo con il gruppo Argentina, e di lì tutti insieme per Roma (dove scende Peldicarota), per il resto del gruppo altro volo con seguente arrivo a Torino nella serata di Sabato 25 agosto
Fine missione….anzi no…
La nostra missione VIP (di chi scrive e di chi legge) continua!!!!!
Un enorme abbraccio dagli URUmissionari!!!
Bretella, Donji, Furia, Nano e Peldicarota
Scene di vita vissuta…
Donji ha trovato una incredibile ed invidiabile (da parte di Peldicarota…) regolarità corporea: ogni giorno dopo il pranzo esattamente tra le 13.25 e le 13.35 si assenta…
Nano è diventato ormai un tutt’uno con il suo mate, il tè che in sud america tutti prendono in continuazione, girando per le strade con il proprio thermos e il contenitore apposito dotato di cannuccia in ferro.
Per la rubrica di prossima apertura “L’Italiano di Peldicarota” facciamo presente che è veramente convinta che si dica appinzatrice invece di pinzatrice…
Cerchiano di farle capire che possono essere sue espressioni dialettali locali, ma lei insiste…Viene o non viene dalla terra di Dante?
Nano, dopo vari giorni di freddo e pioggia incessante, guardando fuori dalla finestra esclama: “In Uruguay quando piove…piove…”
E ora…a grande richiesta…
Le barzellette di Peldicarota
Ricordo ai lettori che non conoscessero le potenzialità della nostra Peldicarota che la super claun fiorentina è solita raccontare barzellette assurde che non hanno un senso…finito e compiuto…non capirle o non ridire è sintomo quindi di assoluta normalità…
1.
Un pinguino uruguayano chiede ad un pinguino dell’Antartide:
“Dove è l’Antartide”
Il pinguino dell’Antartide risponde:
“La prima rotonda a destra”
2.
Un pipistrello va a cenare in un ristorante.
Quando il cameriere torna al suo tavolo con il piatto per lui, il pipistrello risponde:
“No grazie, per me senza sale”
3.
C’è uno scoiattolo che va al supermercato, compra delle noccioline, poi va alla cassa e paga.
(è finita…)
Volontari: Bretella, Donji, Furia, Nano e Peldicarota
Hola!!!
Dopo una stancante attesa all’aeroporto di Roma (10 ore…), il gruppo Uruguay e Argentina parte finalmente per Buenos Aires il giorno 04 agosto 2007.
Le due ore di ritardo sulla partenza non scalfiscono il morale dei nostri!
Si arriva quindi a Buenos Aires il giorno 5 agosto e qui ahimé, il gruppone si divide: una parte proseguirà in pullman alla volta di Santa Fé, per completare il lavoro iniziato lo scorso anno e sostenuto da Vip Torino (Krauta, Pozzanghera, Canticchio, Basilico, Pau e Acchiappasogni, valido supporto in loco), l’altro gruppo, a causa dell’alluviMione che mesi fa ha colpito Santa Fé, non potendo essere ospitato in Argentina, prosegue per l’Uruguay (Bretella, Donji, Furia, Nano e Peldicarota).
Per cui…ecco il diario di bordo dell’….URUGRUPPO!!!!!
Si arriva in aereo a Montevideo.
La mancata puntualità della partenza dall’Italia rischia di farci perdere la coincidenza, ma affidatici ad un esperto tassista (leggi: pazzo…) riusciamo a raggiungere il secondo aeroporto di Buenos Aires dal quale partono i voli interni e per l’Uruguay…
Al nostro arrivo Suor Augusta ci attende e dopo baci e abbracci, ci rifocilliamo e ci sistemiamo (leggi: finalmente ci laviamo….) ma soprattutto ci copriamo: qui è pieno inverno e ci sono temperature fisse sui 5°…praticamente ci sono i pinguini per strada.
E’ un freddo molto più umido di quello a cui siamo abituati. Eravamo preparati come bagaglio…ma passare da 35° a 5° è una botta…
Siamo accolti stupendamente da queste suore di Montevideo, dove torneremo per gli ultimi 2 giorni della missione.
La nostra missione è però per la maggior parte del tempo prevista a Rivera, una città al confine col Brasile.
Partiamo per Rivera lunedì 6 agosto, un viaggio di 7 ore in pullman.
Suor Angela viene ad accoglierci e finalmente arriviamo a destinazione, nello specifico saremo nel quartiere di Mandubì.
Qui a Rivera ci sono due comunità che pacificamente e allegramente dividono i loro spazi: il confine col Brasile è fatto da una semplice strada…da una parte si parla spagnolo e dall’altra portoghese (la città gemella in Brasile si chiama Santana).
I contatti sono ovviamente frequenti e costanti, tanto che le suore ci dicono che soprattutto i giovani parlano il portugnol…un misto di portoghese e spagnolo…
Sistemati i bagagli e soprattutto consegnato tutto il materiale raccolto da donare (cancelleria varia, magliette, giochi, palloni, etc.), con Suor Isabel si procede a stilare il programma (che alleghiamo): le ultime celle vuote verranno riempite nei prossimi giorni. Il programma è molto intenso.
Le attività saranno sia spettacoli in scuole e parrocchie, visite ai locali ospedali, laboratori a bambini, ragazzi e adolescenti e anche ai genitori, nel tentativo di aiutarli a divertirsi per e con i propri figli, che troppo spesso vengono abbandonati a se stessi.
Alla prossima per le URUcondivisioni!!!
Un URUabbraccio da:
Bretella, Donji, Furia, Nano e Peldicarota…gli URUVIPmissionari
Ciao!!!
Eccoci con la seconda URUcondivisione!!!
Dove eravamo rimasti?
Ah sì…al nostro arrivo a Rivera, la cittadina dove staremo fino al 22 agosto a fare sevizio.
Siamo sistemati dalle Suore della Provvidenza…Le splendide Suor Angela e Suor Isabel ci coccolano e ci fanno sentire come a casa.
Sentiamo forte il loro calore…e anche il costante abbraccio dei clown vip sparsi per tutta l’Italia naturalmente…
Qui il freddo è pazzesco…non avendo i termosifoni stiamo battendo i denti…ma facciamo buon viso a cattivo gioco come si suol dire…e con allegria portiamo il nostro messaggio ben delineato dal nome della nostra associazione, che stiamo facendo conoscere a tutti gli uruguayani, portando in scena lo spettacolo della bambola triste e raccontando le nostre esperienze di vita: non abbiamo la presunzione di dare la risposta a tutti i grandi problemi delle persone che incontriamo, saremmo degli stupidi e degli incoscienti altrimenti, ma raccontiamo la nostra vita, cosa ci ha portato ad essere clown e come il naso rosso che portiamo al collo ci ha portato a superare i nostri piccoli grandi problemi.
La cosa è apprezzata, soprattutto il nostro modo di porci alla pari con allegria.
Purtroppo, in Europa come in Sud America, in Italia come in Uruguay le suore ci hanno spiegato che il più grande male che si incontra qui a Rivera è la depressione, con molti casi di suicidio in ragazzini di 11-12 anni.
Siamo stati intervistati anche alla radio locale, dove il nostro Nano ha spiegato con il suo impeccabile spagnolo chi siamo e cosa facciamo…
Beh, non ci crederete, quando siamo andati in ospedale al reparto pediatrico locale abbiamo trovato persone ad aspettarci per conoscerci meglio.
Giriamo in moltissimi posti (scuole, ospedali, case di riposo, etc…) …. Ma andiamo con ordine…
Martedì 7 agosto:
Il nostro primo risveglio a Rivera coincide con lo spettacolo che i bambini dell’Obra Social (la struttura gestita dalle suore dove ci sono bambini che vanno dai pochi mesi di vita ai 12 anni circa) hanno preparato per noi: balli locali, risate, abbracci e primo contatto.
Noi ci presentiamo, conosciamo tutte le volontarie e le educatrici che si occupano dei bambini e visitiamo il centro. Poi giochiamo un po’ con loro fino a pranzo.
Al pomeriggio facciamo le prove dello spettacolo e finiamo di preparare i trampoli per i laboratori con i ragazzi: un loro falegname li ha costruiti secondo i disegni che abbiamo inviato via mail, ora fissiamo il velcro e i lacci di sicurezza per poterli usare.
Bretella e Peldicarota tagliano le fettucce, Donji fa i buchi nel velcro, Furia e Nano fissano le viti nei trampoli.
Mercoledì 8 agosto:
Al mattino prestiamo servizio alla casa di riposo Santa Fé.
Prima occasione per presentare lo spettacolo (con solo 5 elementi…è tutto un entrare e uscire di scena…), i nonnini sulle prime sembrano un po’ bloccati, poi alla fine stiamo con loro e dimostrano di aver colto il messaggio e…si illuminano letteralmente!!!
Credeteci…è stata una trasformazione incredibile…cominciano a farci domande, a donarci splendidi sorrisi e ci ringraziano di cuore.
Stiamo con loro, scherziamo e facciamo qualche palloncino: la direttrice è molto contenta perché questi nonnini stanno progressivamente perdendo la manualità e vederli giocare coi palloncini può essere di aiuto (badate bene…non li scoppiano…).
Al pomeriggio andiamo all’ospedale locale di Rivera: visitiamo il reparto pediatrico, rimesso a nuovo da poco, pochi bambini, soprattutto ragazze madri (13-14 anni) con i loro bebè, altri bimbi coi quali giochiamo insieme ai genitori.
Passiamo poi al reparto di medicina adulti, molto fatiscente, grandi stanzoni con letti in legno e non molta igiene…Ma gli infermieri sono molto disponibili coi pazienti e si prodigano un sacco.
Andiamo poi nel reparto di chirurgia infantile, e qui la caposala chiama una cinquantina di studenti infermieri: vuole che capiscano il nostro approccio coi malati. Anche questi giovani infermieri sono molto contenti della nostra vita e hanno apprezzato il nostro intervento.
Giovedì 9 agosto
Al mattino torniamo in ospedale al reparto psichiatrico: facciamo lo spettacolo e poi i pazienti ci fanno vedere il loro.
Infatti stanno facendo un laboratorio di teatro e sono seguiti da operatori che cercano di praticare con loro i primi insegnamenti di Teatro dell’Oppresso di Augusto Boal. Ci confrontiamo su questo punto, sul quale ci siamo formati anche noi per prepararci alle missioni, e forse la prossima settimana ci incontreremo per fare una serata di allenamento comune.
Al pomeriggio alle 14 andiamo dai bambini dell’Obra Social, l’istituto delle suore dove stiamo.
Ci dividiamo in due gruppi: Nano, Peldicarota e Furia si dedicano ai bambini dai 2 ai 4 anni mentre Donji e Bretella fanno giochi di gruppo coi ragazzini dai 6 ai 10 anni circa.
Passiamo con loro circa un’oretta e mezza, poi andiamo in un asilo in città a far giocare una ventina di bimbi dai 3 ai 5 anni circa.
Ultima tappa della giornata è un centro di accoglienza in un quartiere della città molto povero, dove i genitori possono avere la merenda per i propri bambini.
Il nostro spettacolo nelle intenzioni dei referenti di questo centro (che si chiama Renacer 1) è quello di spingere le ragazze madri e i padri a passare del tempo coi propri figli, che vengono solitamente abbandonati a se stessi per tutta la giornata, sperando che la cosa possa essere un incentivo a farlo quotidianamente.
La cosa funziona!
C’è un buon numero di madri e anche qualche papà…il messaggio della bambola triste arriva forte e chiaro e ne siamo felicissimi, così come le responsabili del centro!
Venerdì 10 agosto
Per oggi sono previsti 2 spettacoli, nella stessa scuola elementare, la escuela 128, dove ci sono 2 distinti turni, quello del mattino e quello del pomeriggio, con circa 200 bambini a turno (anche se una forte pioggia caduta nella mattinata ha tenuto a casa dei bambini).
I bambini si divertono un mondo…e noi con loro.
Ci fanno sorridere ed emozionano le espressioni dei bambini che commentano il risveglio della bambola dopo aver indossato il naso rosso, così come quando sottolineano le magie oppure la giocoleria…
Domenica prossima, 12 agosto sarà El dia del niño, la giornata nazionale del bambino: sono previste in tutto l’Uruguay feste e momenti di incontro per tutti i bambini.
Siamo felici che quest’anno i bambini di Rivera e del Barrio (quartiere) Mandubì avranno lo spettacolo dei vip clown!!!
.
Scene di vita vissuta….
Peldicarota ormai sa lo spagnolo perfettamente…infatti ieri ha cercato di fare ad una bambina una magiscia…(anziché una magia…che in spagnolo si legge màchia)…risultato….crediamo che nel giro di poco tempo sarà più facile sentire i bambini uruguayani parlare fiorentino piuttosto che sentire lei imbroccare una sola parola di spagnolo!
Ha imparato a dire forchetta-cucchiaio-coltello…e continua a dirlo anche se ovviamente non ha il minimo senso con quello di cui si sta parlando…
Furia per combattere il freddo ogni notte si mummifica la testa nella sciarpa…sembra una versione claun di un tuareg…dopo si addormenta di colpo.
Oggi Nano si è finalmente fatto la barba: infatti oltre al freddo…oggi piove pure…
Furia, promosso mago professionale della missione, sta diventando sempre più come Canticchio…è preso dall’ansia dei giochi di magia è vive ormai col finto pollice sempre in mano.
E ora…
Le barzellette di Peldicarota…
Informiamo i lettori che Peldicarota è solita raccontare barzellette assurde dalla comprensione….diciamo un pochino ermetica…per cui se non le capite è assolutamente normale e se non vi fanno ridere non preoccupatevi…la cosa divertente è vedere lei che ride delle sue battute contorcendosi come una posseduta…se ci cacceranno dall’Uruguay è perché sta cercando di raccontarle con il suo fiorentin-spagnolo…)
1.
Pinocchio sotto il tavolo si alza di scatto, batte la testa e dice: “Maremma che legnata!”
2.
Al bar, un pidocchio dice ad un altro pidocchio che non offre da bere: “Maremma quanto sei pidocchioso…”
3.
Un’oca dice ad un cane: “ Fa un freddo cane!”
Il cane risponde: “ Ci credo…ho la pelle d’oca…”
Ciao a tutti dagli URUmissionari!!!
Terza URUcondivisione…
Ogni sera dopo cena ci raduniamo intorno al fuoco del camino della sala da pranzo e facciamo le nostre condivisioni…un ottimo modo per fare gruppo, rendersi conto di quanto fatto, buttare fuori le proprie emozioni e calibrare il lavoro futuro.
Sentiamo la presenza intorno al fuoco di ognuno di voi, clown vip, che condividete i nostri stessi valori e, ne siamo sicuri, ci sostenete coi vostri sorrisi!!!
Ma ecco l’agenda di quanto fatto…
Sabato 11 agosto
Per la giornata nazionale del bambino (el dia del niño) di domenica 12 agosto, in tutto l’Uruguay si organizzano feste.
Nella struttura delle suore sono stati invitati i ragazzi di tre parrocchie ai quali abbiamo presentato il nostro spettacolo. Il coinvolgimento è stato totale, sia da parte dei bambini che da parte nostra, e più passa il tempo più riusciamo a divertirci improvvisando piccole gag aggiuntive.
Gli animatori ci hanno poi chiesto di organizzare dei giochi per i bambini.
I circa 300 bambini presenti sono stati divisi in due gruppi per fascia di età: Donji, Bretella e Peldicarota hanno organizzato giochi per i bambini dai 6 agli 8 anni mentre Nano e Furia per quelli dai 9 ai 12 anni.
Prima di cena abbiamo fatto un laboratorio di giocoleria con gli adolescenti del barrio Mandubì dove stiamo, una quindicina di ragazzi, tra cui alcuni casi di ragazzi che frequentano poco le attività organizzate per i giovani nel quartiere.
Siamo famosi in Uruguay: hanno parlato di noi i giornali locali e anche un quotidiano nazionale, domenica prossima saremo di nuovo in radio.
Ovviamente non siamo qui per questo…lo facciamo presente nel raccontare chi siamo e cosa facciamo, puntiamo l’attenzione quindi anche sul come lo facciamo…senza clamore e con la massima attenzione al paziente, bambino di strada o altro, loro sì veri protagonisti…
Domenica 12 agosto
Al mattino partecipiamo alla messa con la comunità.
Poi si è organizzato un mini laboratorio di giocoleria per i ragazzi e un “truccabimbi volante”...
Nel pomeriggio andiamo a fare uno spettacolo in un centro di ragazzi adolescenti in un barrio vicino al nostro.
Fortunatamente il sole oggi scalda la temperatura e riusciamo, per quanto sempre coperti da un paio di maglioni, a fare lo spettacolo all’aperto.
Grazie al contatto avuto al reparto psichiatrico dell’ospedale, siamo invitati al carcere (sia maschile che femminile) a fare lo spettacolo: oggi i detenuti possono ricevere la visita delle loro famiglie, bambini compresi.
Siamo perquisiti all’ingresso in maniera…sudamericana: dopo aver lasciato i passaporti, ci portano in una stanza (solo gli uomini) e controllano che non abbiamo niente addosso. Peccato che non abbiano minimamente controllato i nostri zaini!!!
Ovviamente non avevamo nulla di pericoloso ma la cosa è stata abbastanza ridicola…Furia aveva anche uno spillone per fare un numero di magia…ma per evitare problemi abbiamo preferito non utilizzarlo…
La festa si è svolta nel cortile dove i detenuti sono soliti fare l’ora d’aria, uno spazio di circa 20 metri per 20, all’interno del quale ci saranno state almeno 200 persone, ammassate una sull’altra.
Abbiamo fatto avanzare i bambini, che si sono messi in prima fila, ma anche gli adulti hanno apprezzato lo spettacolo.
Nel procedere verso il cortile abbiamo visto enormi stanzoni dove i detenuti vengono rinchiusi, e all’interno dei quali ogni detenuto cerca di farsi “la stanza singola” facendo le pareti con le coperte e le lenzuola appese a file e corde sul soffitto.
E’ andato tutto bene e avremo ancora occasione di collaborare con l’associazione capitanata da Michel Croz, che svolge attività all’interno del carcere e con altre difficili realtà della zona.
Lunedì 13 agosto
La giornata si presenta impegnativa: al mattino andiamo in un asilo (Emir Ferreira) dove ci sono una cinquantina di bambini dai 2 ai 5 anni: si divertono un mondo a vedere lo spettacolo, che cerchiamo di fare in punta di piedi, adattandoci alle esigenze dei piccolini.
Le educatrici sono entusiaste e poi con loro parliamo un po’ della situazione dei bambini in Uruguay.
Dopo pranzo andiamo in un centro che accoglie ed aiuta ragazze madri di un barrio vicino; sono circa una quarantina, molto chiuse, abbiamo alcune difficoltà ad interagire con loro, ma la spontaneità dei bambini ci aiuta e fa da tramite.
Dalle 19.30 alle 21.30 siamo invitati dal gruppo di teatro condotto da Michel Croz, l’educatore del reparto psichiatrico dell’ospedale: proponiamo loro giochi di fiducia e un minicorso sul personaggio clown. Mercoledì prossimo proporremo un laboratorio di giocoleria e trampoli.
Martedì 14 agosto
Oggi prima giornata di quasi caldo: al sole all’aperto si riesce a stare solo col maglione e senza giaccavento!!!
Al mattino e al pomeriggio presentiamo lo spettacolo in una scuola di Rivera, la Escuela 1, con circa 400 bambini al mattino e ben 700 al pomeriggio!!!
Un delirio…di allegria!!!
Furia e Donji decidono di proporre il trucco delle mutande che escono dai pantaloni al direttore della scuola, cosa che fa impazzire gli alunni!
Nella tarda mattinata andiamo a fare servizio in un altro centro che accoglie e supporta ragazze madri, il Caif Mi salita.
Esistono molti centri CAIF (centro per l’aiuto e l’integrazione della famiglia) sulla base di un programma nazionale governativo decennale: si cerca di dare sostentamento e aiuto alle ragazze madri e a questi bambini che altrimenti non avrebbero altro).
In ogni centro vi è la possibilità di avere educatori, psicomotricista, e psicologi: sono persone che si prodigano un sacco e girano da un centro all’altro perché ovviamente i fondi non sono molti…
Nel tardo pomeriggio andiamo in una scuola/asilo: spettacolo e…spupazzamento bambini!!!
Poi piacevole chiacchierata con le mamme presenti: chiediamo sempre alla fine degli spettacoli se ci sono domande che desiderano porci, sia i bambini che gli adulti ne fanno molte, ed è un’occasione in più per far passare il nostro messaggio.
Mercoledì 15 agosto
Al mattino andiamo nuovamente in un Caif, scuola asilo in cui siamo andati ieri prima di pranzo: ci sono altri bambini di un turno differente.
Al pomeriggio andiamo a Santana, in Brasile, la città che si trova sulla frontiera opposta, frontiera che come già detto non è segnalata né visibile, ma solo burocratica.
Facciamo servizio in una scuola con 150 bambini brasiliani letteralmente scatenati!!!
Alle 19.30 facciamo un laboratorio di giocoleria, trampoli e mimo al gruppo di teatro condotto da Michel, l’educatore del reparto psichiatrico dell’ospedale.
Ci è piaciuto molto questo scambio di competenze e allegria tra di noi, ci siamo divertiti molto e abbiamo anche testato i trampoli che poi lasceremo ai ragazzi adolescenti che frequentano il centro delle suore.
Giovedì 16 agosto
Spettacolo al mattino in una scuola elementare, la Escuela 94.
Ci sono una cinquantina di bambini, molti sono rimasti a casa per la forte pioggia e il freddo che è tornato a farci visita...
Gli insegnanti sono molto interessati e anche i loro alunni sono contenti: alla fine ci fanno molte domande su quello che facciamo.
Al pomeriggio andiamo a fare servizio in un centro che accoglie adolescenti con situazioni a rischio (Cecap).
Partecipano alle attività di questo centro molti adolescenti con problemi di depressione; l’altro ieri una ragazza di 12 anni si è suicidata buttandosi da uno dei palazzi più alti della città: la cosa ha scosso molto l’opinione pubblica (tra l’altro la madre di questa ragazza è insegnante in questo centro).
I ragazzi sono una cinquantina circa, dai 15 ai 20 anni, alcuni vivono in strada, l’assistente sociale ci dice che tutti hanno alle spalle esperienze drammatiche
Al nostro arrivo fanno i bulletti, gli sciocchi, prendendoci quasi in giro: esitiamo un attimo…ma ci riprendiamo subito e decidiamo di adattare un po’ lo spettacolo a loro.
Un successo!
Dopo facciamo un grande cerchio e gli raccontiamo cosa ci ha portato a fare i clown e cosa ci fa essere vip clown nella vita quotidiana e cosa voglia dire vivere in positivo, anche e soprattutto senza il naso rosso al collo..
Li agganciamo, un’esperienza indimenticabile…
Ci ringraziano per aver portato il messaggio del Vivere in Positivo: se ne sente la necessità, soprattutto in questo momento.
Come dirà Bretella in condivisione la sera, oggi siamo stati veramente missionari della gioia a 360°!!!
Un enorme abbraccio dagli URUmissionari!!!
Bretella, Donji, Furia, Nano e Peldicarota
Scene di vita vissuta…
Per il gran freddo sabato 11 abbiamo dovuto rimandare la doccia…il bagnoschiuma era ghiacciato (giuro!)…e la condensa dalla bocca in casa testimoniava il fatto!
Nano e Peldicarota sono ormai diventati dei professionisti del passing nella giocoleria…si stanno esercitando in ogni momento…anche a tavola…(rigiuro!)
Bretella si dimentica quanto mangia…ogni tanto dice di aver saltato il pranzo…ormai Donji e Furia nello spettacolo non la presentano più come la mugñeca…ma come la mugñequita gorda!!!(la bambola grassottella)
Peldicarota ormai si è autoconvinta di sapere lo spagnolo: ieri sera quando una volontaria del centro le ha detto di essere allergica ai detersivi e prodotti per l’igiene della casa, lei ha capito che era allergica all’acqua calda, esclamando: “Maremma…e nun ti lavi mai???”
Per spiegare un disegno rappresentante il volto triste della bambola protagonista dello spettacolo, Furia si è autodefinito un pittore…e intitolando la sua ultima creazione “Tristezza”, partendo poi per un discorso in itagnolo (italiano con le s in fondo…) non colto dagli adolescenti…
Donji, vedendo dello zucchero di guarnizione su una torta, cosa che gli ricorda il mercurio del termometro, esclama: “Sembra mercuro cromo!!!”
Peldicarota è convinta che esista il verbo “scancellare” in italiano: stiamo cercando di farle capire che non è così ma lei si ostina a dire che non è vero…
E ora…a grande richiesta…
Le barzellette di Peldicarota
Ricordo ai lettori che non conoscessero le potenzialità della nostra Peldicarota che la super claun fiorentina è solita raccontare barzellette assurde che non hanno un senso…finito e compiuto…non capirle o non ridire è sintomo quindi di assoluta normalità…
1.
Due tartarughe fanno una gara: una dice all’altra:
“Muoviti, altrimenti arrivi ultima…!”
2.
I vigili del fuoco vengono chiamati da una nonnina, la cui casa sta andando a fuoco.
Arrivati sul posto il capovigile esclama:
“I che c’è?” (cosa c’è? Ndr)
“La mia casa…va a fuoco!!!” risponde la nonnina.
Replica il vigile: “E che…dobbiamo spegnerlo noi?”
Ciao a tutti dagli URUmissionari!!!
Quarta URUcondivisione…
Venerdì 17 agosto
Fortissima pioggia e gran freddo, siamo intorno ai 5 gradi centigradi.
La visita alla scuola programmata per questa mattina è rinviata a lunedì prossimo a fine mattinata dopo il già programmato turno in altra scuola.
Ne approfittiamo per fare l’inventario di tutta la roba che abbiamo portato: cancelleria varia, magliette e palloni. Abbiamo ordinato tutto e l’abbiamo consegnato alle suore.
Nel pomeriggio abbiamo fatto visita ad un centro di bambini del barrio dove stiamo.
Sabato 18 agosto
Giochi di gruppo con i bambini del centro delle suore.
Una sessantina di bambini dai 6 ai 10 anni circa, che abbiamo animato con giochi di gruppo all’aperto. Muoverci ci ha scaldato un po’…
Al pomeriggio abbiamo svolto servizio raccontando la nostra esperienza ai genitori dei bambini/adolescenti che svolgono le loro attività nel centro Obra Social delle Suore della Provvidenza che ci ospitano; dopo un breve saggio di giocoleria di Nano.
Domenica 19 agosto
Messa al mattino.
Al pomeriggio laboratorio con gli adolescenti della parrocchia nel salone dell’oratorio.
Ci siamo divisi per competenze ed abbiamo svolto laboratori di giocoleria (palline e kiwido), magia e trampoli.
I ragazzi si sono dimostrati subito interessati ed è stata una giornata molto intensa e positiva.
Alla fine abbiamo donato un naso rosso a tutti i partecipanti.
Lunedì 20 agosto
Due incontri al mattino: alle 9 al centro Tren de Chocolate, dove siamo già stati ma dove torniamo per fare servizio ad altro gruppo di bambini, una trentina dai 6 ai 10 anni.
Alle 11 siamo invece in una scuola elementare in un quartiere dall’altra parte della città, il barrio Sacrificio di Sonia: fa un freddo micidiale e con grande gioia, visto l’elevato numero di bambini, dobbiamo fare lo spettacolo nel campo da calcio all’aperto…
Ma le emozioni sono fortissime…
Alla fine un professore della scuola si presenta a noi dicendo di aver partecipato alla giornata svolta in carcere due domeniche prima.
Ci dice che il messaggio di positività del nostro spettacolo passa in maniera incredibile: ha visto madri e bambini presenti quella domenica piangere ed emozionarsi quando la bambola inizia ad animarsi e ritrova il sorriso grazie al naso rosso. E anche i bambini di questa mattina sono entusiasti!
Nel pomeriggio andiamo in una scuola media/superiore: spettacolo e poi laboratorio di magia e giocoleria.
Dopo cena siamo invitati in una scuola dove discendenti di italiani fanno lezioni di italiano: è molto divertente, una signora truccatissima, non sa se preferire Donji, Nano o Furia e cerca di sbaciucchiarli tutti e tre a più non posso!!!
Siamo simpaticamente assaliti e tutti ci raccontano la storia del proprio nonno o papà, illustrando per benino le loro origini (a parte un mitico signore che continua a chiedere a Donji dove sia nato su nonno dicendogli che è nato in Piemonte in montagna e senza dare ulteriori indicazioni…Donji gli spiega che servirebbe qualche informazione in più…ma lui insiste…diventando il tormentone della serata!).
Nel frattempo Bretella e Peldicarota svolgono un prezioso laboratorio di sculture di palloncini per le suore in modo tale che possano divertire i bimbi e addobbare i saloni per le prossime occasioni di incontro: gli lasceremo tutti i nostri palloncini e un paio di polpette, abbiamo già visto dove possono comunque trovare i palloncini lunghi ad un prezzo accettabile.
Martedì 21 agosto
Questa mattina siamo andati in un centro per bambini abbandonati o che le famiglie non possono mantenere; molti sono a scuola, ma una quindicina di bambini sono presenti.
Rimaniamo non molto tempo ma giochiamo insieme e ci divertiamo tutti un sacco!
Nel pomeriggio facciamo il nostro spettacolo in un centro che accoglie bambini e ragazzi disabili,
Anticipo il programma dei prossimi giorni non potendo poi più connettermi in rete…
Mercoledì 22 agosto
Si rientra a Montevideo (6 ore circa di pullman).
Abbiamo in programma per domani, Giovedì 23 agosto, un paio di spettacoli nelle scuole elementari gestite dalle suore.
Venerdì 24 agosto
Partenza nel pomeriggio per il ritorno in Italia.
Si partirà per il primo scalo a Buenos Aires, dove ci riuniremo con il gruppo Argentina, e di lì tutti insieme per Roma (dove scende Peldicarota), per il resto del gruppo altro volo con seguente arrivo a Torino nella serata di Sabato 25 agosto
Fine missione….anzi no…
La nostra missione VIP (di chi scrive e di chi legge) continua!!!!!
Un enorme abbraccio dagli URUmissionari!!!
Bretella, Donji, Furia, Nano e Peldicarota
Scene di vita vissuta…
Donji ha trovato una incredibile ed invidiabile (da parte di Peldicarota…) regolarità corporea: ogni giorno dopo il pranzo esattamente tra le 13.25 e le 13.35 si assenta…
Nano è diventato ormai un tutt’uno con il suo mate, il tè che in sud america tutti prendono in continuazione, girando per le strade con il proprio thermos e il contenitore apposito dotato di cannuccia in ferro.
Per la rubrica di prossima apertura “L’Italiano di Peldicarota” facciamo presente che è veramente convinta che si dica appinzatrice invece di pinzatrice…
Cerchiano di farle capire che possono essere sue espressioni dialettali locali, ma lei insiste…Viene o non viene dalla terra di Dante?
Nano, dopo vari giorni di freddo e pioggia incessante, guardando fuori dalla finestra esclama: “In Uruguay quando piove…piove…”
E ora…a grande richiesta…
Le barzellette di Peldicarota
Ricordo ai lettori che non conoscessero le potenzialità della nostra Peldicarota che la super claun fiorentina è solita raccontare barzellette assurde che non hanno un senso…finito e compiuto…non capirle o non ridire è sintomo quindi di assoluta normalità…
1.
Un pinguino uruguayano chiede ad un pinguino dell’Antartide:
“Dove è l’Antartide”
Il pinguino dell’Antartide risponde:
“La prima rotonda a destra”
2.
Un pipistrello va a cenare in un ristorante.
Quando il cameriere torna al suo tavolo con il piatto per lui, il pipistrello risponde:
“No grazie, per me senza sale”
3.
C’è uno scoiattolo che va al supermercato, compra delle noccioline, poi va alla cassa e paga.
(è finita…)
MISSIONE TORRE DEL GRECO - 2006
VCM - Volontari Clown in Missione - Torre del Greco 2006
Volontari: Dolly (PA), Geppetto (TO), Svampita (TO), Fiammella (TO), Crostino (VE), Zummolo (MI), Piripicchio (PA), Didì (PA), Cartoonia (PA), Pucci (ROMA), Mensolina (Roma), Sbadamè (Roma), Zorra (Roma), Cin Cin (NA), Ania (NA), Opopomoz (NA).
10/06/2006 - Ore 9:45
Il gruppo proveniente da Torino composto dai mitici Geppetto, Svampita e Fiammella arriva nel cuor di Milano dove incontra Zummolo (di VipMilano) e Crostino + Crostone (rinominato Ettore, ovvero il babbo di Crostino). Dopo i gioiosi saluti il gruppo claunesco si cimenta nell’ardita impresa di sistemazione dei bagagli, operazione che richiede tempo, fatica e soprattutto ingegnose doti di incastro, nonché molta pazienza da parte di Ettore. Tutta la mole di materiale veniva riposto nel mitico furgoncino soprannominato “ PULMINO DELLA SPERANZA” concessoci gentilmente dai proprietari di un oratorio di San Donà di Piave.
Eccone il contenuto (giusto per rendervi l’idea….):
- materiale di giocoleria (kiwido, diablo, palline, clave)
- un saccone di coriandoli
- scatolone di palloncini
- una svariata quantità di nasi rossi
- UNA CASSA DI ZUCCHINE!!!, + FRUTTA VARIA
- Borsone trucchi
- Tappi e legni per costruire strumenti fai da te
- Cassetta degli attrezzi di Geppetto
- Trampoli (svariate paia)
- Chitarra di Zummolo
- Tutto il materiale di cancelleria (quaderni, pennarelli, cartelloni, colla, scotch, etc etc..)
Ed inoltre le rispettive valige claun e valige personali di:
Fiammella (1° valigia abnorme), Geppetto, Zummolo, Svampita, Crostino.
In aggiunta, poiché date le dimensioni non si poteva farla rientrare nel precedente elenco, la BORSA FRIGO DI SVAMPITA (manco partissimo per il Vietnam).
Il viaggio verso Jesi è stato rallentato da numerevoli code autostradali, durante le quali abbiamo sperimentato, ma non spifferatelo ad Aureola ed alle morose, la nuova iniziativa di Vip Italia: I Clown Artisti di autostrada, con gags e distribuzione di palloncini dal finestrino del pulmino in corsa.
Si riparte quindi alla volta di Jesi per recuperare claun Radicchio (di Senigallia).
Durante il lungo tragitto sul pulmino nascono vicende alquanto stravaganti per sopperire alla mancanza dell’autoradio. Nasce così la radio nazional-claun CIRCO…FACENDO.
L’emittente, che viaggiava su un canale multi-frequenza, aveva come capisaldi Geppetto e Zummolo improvvisati dj per l’occasione. Come ogni radio che si rispetti, ben articolata da rubriche e interventi del pubblico, vi si alternavano intervalli musicali e dibattiti interculturali.
Lo sponsor ufficiale della radio è la famosa e rinomata ditta SCAVAZZA.
Quest’ultima è un’ importantissima e conosciuta azienda di pompe funebri, la quale offre innumerevoli servizi, premi e omaggi ai radioascoltatori.
Esilaranti anche le soste all’autogrill in cui non siamo passati inosservati e dove a grande richiesta ci hanno scattato foto a volontà .
E così che, tra un radio-quiz e una suonata di chitarra (con incursioni di claun Anonimus che capirete in seguito di chi si tratta…..), il pulmino della speranza giunse a Jesi.
Ore 16:40…. Si riparte alla volta di Napoli dopo aver caricato sul pulmino le seguenti cose:
- claun Radicchio;
- Nello (l’asinello creatura di gommapiuma sfornato da Radicchio);
- 5 sacchetti di stoffe varie per realizzare costumi;
- 3 sacconi enormi di GOMMAPIUMA COLORATA..
- Valigia abnorme (2° valigia abnorme) di Radicchio
- 4 pannelli plastificati di Pulcinella
L’emittente radiofonica conquista quindi un nuovo radioascoltatore: scatta quindi il quiz musicale, a cui partecipano 3 concorrenti: la nina, la pinta e la santamaria. Finito anche il quiz è la volta della rubrica “IL CASO UMANO” il cui protagonista, Crostino (un uomo, un pezzo di pane), racconta le sue vicende personali strappalacrime.
Di seguito si susseguono i collegamenti della radio ai suoi inviati e si aprono i microfoni su vari avvenimenti: il reality “IL GRANDE PULMINO”, la gara di rutti e puzzette che si svolge in contemporanea con i mondiali di calcio. Viene inoltre aperto il collegamento con PAPA RATZINGHER (si scrive così? Boh!). Si susseguono scherzi di cattivo gusto in quanto, approfittando dell’assenza temporanea di Radicchio, abbiamo pensato bene di fare spazio dentro la catastrofe immensa del pulmino, togliendo giusto qualcosina (i 3 SACCONI DI GOMMAPIUMA E I 4 PANNELLI DI PULCINELLA).
Al suo ritorno, facendo ovviamente finta di nulla, stavamo per ripartire quando lei ingenuamente ha notato la mole di roba vicino al cassonetto… segue ehm…..NDR
Il viaggio prosegue sereno, con le continue incursioni dei piedi di Zummolo avvolti nelle preziose calze marroni di microfibra che, a quanto dice lui, non emanano odori.. povero illuso (purtroppo per le tre malcapitate che sedevano davanti).
Dopo uno sciopero radiofonico proclamato per protestare contro l’assenteismo dei radioascoltatori, e per permettere di schiacciare un pisolino ai dj, sono riprese le trasmissioni con importanti rubriche culturali: una di queste è la posta di Donna Moderna con i preziosi consigli della psicologa Wanga sponsorizzata sempre dalla ditta SCAVAZZA. L’interpretazione del personaggio espresso da Zummolo, ha in qualche modo subito delle mutazioni e le conseguenze sono state le seguenti:
- continue intromissioni della psicologa Wanga durante le riunioni di gruppo;
- continue crisi di identità;
- espressioni e movenze non consone al suo personaggio
Per dar vita al dibattito culturale con la psicologa Wanga, abbiamo letto come spunto di discussione, le rubriche e alcuni brani scritti da Sveva Scavezza Modignani.
Alle ore 10.45, dopo appena 13 ore di viaggio, il pulmino della speranza giungeva finalmente a destinazione e il gruppo prendeva posto nelle camerate per la notte.
Nella stanza delle ragazze prendeva subito scena una gag per l’apertura del terzo letto, costituito da una poltrona apribile, che non aveva nessuna voglia di aprirsi! Tiravi di qua veniva su di là…tiravi di là veniva su di qua…nemmeno il dolce peso di svampita è riuscita a domarla…quindi è stato optato per lo scambio con una rete e materasso.
Nella stanza dei ragazzi invece, una delle reti ha ceduto, trasformandosi così in simil loculo, ovviamente sponsorizzato dalla la ditta Scavazza.
Buona notte da: Ettore (padre di crostino), Zummolo, Crostino, Geppetto, Svampita, Radicchio, Fiammella, Dolly, Forrest e Barbie. Cartoonia e Piripicchio ci raggiungeranno più tardi, motivi di lavoro le hanno bloccate a Palermo, beh pazienza quando arriveranno avranno un bel da fare!!!!!
11/06/2006
Apriamo o tentiamo di aprire i nostri occhi, perché ancora stanchi e distrutti dal viaggio del giorno prima, e ci rendiamo conto che fuori PIOVE e se “il buon giorno si vede dal mattino”: oggi siamo messi proprio bene!!!!
Beh pazienza, dice qualcuno, tanto oggi dobbiamo solo fare poche cose e la pioggia non ci fermerà. Poche cose? Adesso vedrete: un incubo si materializza davanti i nostri occhi a mala pena aperti IL PULMINO da scaricare, non solo, c’è anche la macchina di Dolly che sembra quella dei "Vu’ cumprà" (senza offesa a nessuno).
Alla buon ora 9,30 dopo la prima abbondante colazione (torneremo 5 o 6 kg in più) andiamo verso quello che sarà il luogo del nostro progetto: IL LABORATORIO ubicato accanto la Parrocchia di Don Pasquale.
Neanche il tempo di scaricare che già si materializzano i primi bambini, sbucano da ogni parte e iniziano a curiosare tra le nostre cose. Immaginate l’aria smarrita di alcuni di noi che tentano invano di difendere la propria postazione ma soprattutto il materiale che c’è in ogni angolo. Ebbene sì, la stanza è piccola e riesce a stento a contenere la mole sconsiderata di ogni genere di roba.
Zummolo si esibisce in una delle sue performance da equilibrista e quando inizia a giocolare tutti rimangono in silenzio e incantati, peccato che il silenzio viene subito rotto da Raffaele che testualmente dice:”anch’io i tengo e palle a casa sono quelle che ho fregato l’anno scorso al vostro laboratorio”. Bene, che bello, come siamo felici. Immediatamente ci rendiamo conto che dobbiamo attivare tutti i sensi per salvare il salvabile.
Organizziamo la stanza creando le postazioni dei laboratori e così appendiamo al muro grandi fogli e li personalizziamo con foto, colori,ecc…..
La mattinata si conclude con una seduta fiume attorno il tavolo del pranzo per dividerci i compiti e ricordare gli obiettivi che dobbiamo raggiungere (o tentiamo) nelle due settimane che ci aspettano.
Abbondante, come la colazione, sarà il pranzo cucinato per l’occasione da Dolly (pasta e lenticchie) e Svampita (tacchino al vino rosso, quello bianco non c’è). Trascorriamo le prime ore del pomeriggio chi riposando chi intrattenendosi davanti la tv sintonizzata su Tele Capri che proietta per l’occasione un film, indovinate con chi? Nino D’Angelo in persona…… siamo messi proprio bene!!!!!
Alle 17,00 arriva Don Pasquale che ci accompagna a vedere gli itinerari lungo i quali si snoderanno le nostre sfilate e le nostre esibizioni in piazza.
Primo itinerario: partenza dalla villa comunale, strada Nazionale (superaffollata di macchine e motorini che sfrecciano come pazzi), piazza Leopardi dove uno spacciatore viene garbatamente mandato a quel paese da Don Pasquale che ci rassicura che il giorno dello spettacolo tutto sarà a posto e che nessuno ci disturberà!!!!!
Secondo itinerario: partenza dal piazzale di un lido, lungomare in lungo e largo (ossia due passaggi) e traversina (larga si e no due metri) con arrivo nel piazzale delle chiesa di Don Pasquale (qui lui gioca in casa!!!!)
Terzo itinerario: partenza da una strada che ci immette nel quartiere più popolare di Torre, chissà come usciremo, penso da quello che si vede, forse NUDI, comunque…..Questo è il percorso più duro perché la strada è antica (basole di porfido) e ci sono diversi dislivelli da superare: salite e discese e una rampa di scale quasi come Trinità dei Monti. Geppetto prova a contarne i gradini saltanto velocemente tra un commento e l’altro degli abitanti che si stupiscono infierendo con frasi “ma che c…… salta” Beh, noi ci proviamo poi come la pensano pazienza! La fine del percorso è la bellissima piazzetta del porto di Torre del Greco un effetto scenico meraviglioso, mi vengono i brividi al solo pensiero che ci esibiremo in questo teatro naturale.
Concludiamo il tour al mitico bar dell’angolo dove degustiamo: il caffe con cioccolato e granella di noccioline, poi davanti il banco dei dolci, Svampita ha un sussulto alla vista di un mega babà (forse un kilo). Lo compriamo o non lo compriamo? Dolly distoglie i golosi dal dubbio e così forse lo compreremo un altro giorno.
Trascorriamo così la prima serata tutti insieme appassionatamente condividendo le impressioni del primo giorno.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Buona notte zzzzzzzzzzzzzzzzzzz
12 GIUGNO - ORE 6,45
Vi ricordate il primo giorno di scuola? Vi ricordate che non riuscivate a dormire per paura di non svegliarvi? Vi ricordate ancora quello strano movimento al basso ventre? Ebbene si tutti questi sintomi e altri ancora si manifestano da questa notte in previsione del PRIMO giorno di Missione a Torre!!! ( O saranno state le lenticchie bollite di Dolly e le mele cotte?!). Dopo aver visto ieri pomeriggio i luoghi teatro delle nostre PERFORMANCE di strada vi assicuro che a tutti verrebbe quelle sana “paura” mista ad ansia da prestazione: comunque sia come sia oggi si inizia anche se PIOVEEEEEEEEEEEEE, però come dice Don Pasquale”a Torre in un giorno ci sono le quattro stagioni….” Se lo dice lui, va bene l’importante è che INIZIAMO, io non vedo l’ora di riabbracciare tutti.
Dopo la solita abbondante colazione, ci carichiamo tutti sul mitico 9 posti di Suor Amalia e ci dirigiamo, scampando quasi inermi al traffico napoletano (ma non dalla guida di Geppetto che oramai si è ambientato benissimo) e arriviamo all’oratorio.
Tra l’intimorito e la voglia di fare conoscenza con i bambini dell’oratorio, piombiamo sul sagrato della chiesa facendo un casino infernale con i nostri fischietti!
Diamo inizio al nostro repertorio, passando la mattinata tra giochi, bans, numeri di magia, gags e gavettoni di alcune “simpaticissime” creature che non trovando altro modo di rompere le b… ehm, il ghiaccio, passavano il tempo a inzupparci…
Giunti finalmente alla poppata delle 13, riusciamo ad arrivare a casa, per prendere un po’ di fiato. I commenti sulla mattinata sono piuttosto buoni, non ci aspettavamo una risposta così positiva e una partecipazione di tutti quei bambini. Che a fine giornata erano ben 55!!! (che culo! Di cui 4 che si erano attaccati al furgone mentre andava….deve essere il loro modo di salutare…)
Ore 16.30 dopo aver studiato a tavolino la strategia per contenere i gavettoni torniamo un po’ assonnati all’oratorio. Lì ad attenderci, troviamo già entusiasti i bambini che nel frattempo avevano studiato la contro-strategia, ovvero avevano amorevolmente riempito le bottiglie prima di pranzo per tenerle in frigo tutto il pomeriggio (ovviamente per un discorso ecologico, le bottiglie le avevano prese nei cestini della spazzatura e l’acqua era di fogna!!!).
Prima della presentazione dei laboratori, all’orizzonte vediamo arrivare il primo special guest del pomeriggio: SCASSATUTTO!!! Un nome un programma…
Per non parlare di poliziotto, un metro di altezza per 76 kg e ben 7 anni di età, si presenta vestito di azzurro con il cappello con il distintivo e alla fine che ti tira fuori?! Una pistola!!! Fiuuuu… per fortuna giocattolo!
A fatica riusciamo a farci ascoltare per la presentazione dei lavori, ma poi presi da un entusiasmo generale… tutti sui trampoli! Abbiamo passato il pomeriggio così, tra km di scotch e schiene sfasciate a reggere bambini leggermente in soprappeso che tentavano di stare in equilibrio.
E a fare il tifo per noi, vicino all’angolo beauty center la curva delle signore del the! Speriamo che da domani inizino a portare anche i biscottini!
Ah! L’angolo del trucco ha un piccolo problema… ci hanno mandato i colori ad olio x truccare i bambini, non va via nemmeno con l’acqua ragia! Crediamo che domani avremo delle rappresaglie da parte delle mamme dei bambini truccati…
C’è anche l’angolo baby parking dove abbiamo bimbi dai 2 ai 5 anni, il pomeriggio con loro lo abbiamo trascorso tra balli e disegni con i gessetti sul piazzale… veramente qualcuno ha esibito le sue qualità di pittore anche sul muro della chiesa…
Terminiamo la giornata con la televendita di Dolly di frigoriferi, lavatrici, macchine per il gas e ombrelli.
E ora tutti a casaaaaaaa! Gioca l’Italia! Ovviamente per la partita non è che saltiamo la cena, anzi…
Le energie utilizzate per il tifo ci spingono a tirare fuori alla fine della cena una vaschetta di gelato da 2 kg, accompagnata da 4 o 5 ciliegie ( 4 o 5 kg, ovviamente!) che Zummolo ha tirato fuori dal frigo e non riesce più ad infilare dentro… quindi ci tocca magiarle!
Sono le 23,56 e strisciando arriviamo nelle nostre stanze per “spalmarci” sui nostri i letti….zzzzzzzzzzzz. A domani!
13 06 06
San Radicchio
Il sole sorge, per altro a nostra insaputa, alle 5,59 e tramonta non si sa bene quando, di sicuro prima che noi cominciamo a cenare.
Per altro prima che il sole sorgesse il nostro risveglio è stato allietato non dalle note di Grieg bensì con un motore a scoppio proveniente, non dai pistoni arroventati della minimoto da gran premio della suora, ma dal soffiatore che il nerboruto e prestante giardiniere utilizzava per spostare gli aghi di pino del bosco secolare che ospita il convento delle suore, nel quale alla sera si possono incontrare sia Hansel e Gretel dispersi che Cappuccetto Rosso.
Cresce la presenza di ragazzi, ora anche di genitori (parenti ed affini direbbe Antonio de Curtis) e di gradi centigradi sul sagrato della chiesa.
Dai laboratori cominciano a fuoriuscire artisti che mescolano molteplici capacità circensi: lancio del gavettone a piedi o in bicicletta, baggagiamping, ( o come diavolo si scrive) dai trampoli e spiaciccatori contro i muri di palline auto costruite in vera sabbia vulcanica.
Ma il vero sport dell’anno sembra ormai essere il climbing sul portellone posteriore del furgone della speranza 2 che la onni paziente suor Amalia sembra aver immolato alla causa.
Bans e danze miste ad esercizi di mimo e clownerie opportunamente mascherati da giochi e simil staffette sembrano cogliere nel segno laddove viene fuori l’ottima verve interpretativa dei giovani astanti.
Siamo ormai giornalmente testimoni della rinomata abilità tragicomica dei giovani torresi che per riuscire a spuntare un sorso di gatorade un giro in più sui trampoli o recuperare un paio di palline in più sono in grado di inventarsi storie incredibii e ricolme di tristezza infinita che non fanno che alimentare la verve in La minore del nostro chitarrista esistenzialista triste francese Zummolò.
Ogni sera anche i più…. ci pongono la domanda di rito: “ma domani tornate?“
E molti si avventurano addirittura a prenotare la nostra presenza per l’anno prossimo: possibile che si stiano già affezionando così ? E poi i vari “ ia…ti voglio bene” e quant’altro sono dovuti a ruffianeria o c’è altro ?
E noi quanto ci stiamo affezionando ? Non sono passati che pochi giorni e qualcuno te lo porteresti a casa o per lo meno vorresti poterci essere anche in altri momenti dell’anno oltre questa missione che via via che i giorni passano sembra maledettamente breve…
Sarebbe bello nei prossimi giorni fare un laboratorio di magia che ci permetta di vedere cosa ne sarà dei nostri nuovi piccoli amici che anche se a volte ci manifestano il loro “affetto” con espressioni colorate ormai sono veramente la fonte della gioia che viviamo in positivo in questa missione.
Ma dopo la scorpacciate di calcio italico della giornata di ieri un altro avvenimento dalla portate epocale si staglia sul calendario. Il compleanno di Radicchio: cui la triade (Crostino Geppetto e Zummolo) non macherà di dedicare particolari attenzioni fra le quali salta all’occhio anzi all’orecchio una simpatica canzuncella.
Dopo aver mangiato come ippopotami alla chiusura dello zoo, evitando di assaporare la caviglia di Geppetto con le lenticchie in quanto non ancora abbastanza grande nonostante le ripetute storte, raggiungiamo carponi i letti in attesa che cominci il lieto concerto notturno per fiati trattorizzati e ugole sconnesse in Do minore.
14 Giugno
La domanda che ci coglieva ogni giorno all’angolo della strada nazionale che ci separa dalla stradina che ci conduce per un viottolo poco più che asfaltato che Don Abbondio-Geppetto avrebbe percorso breviario alla mano in attesa dell’infausto incontro coi bravi, al secolo Zummolo e Crostino, era da qualche giorno la seguente: Ma che significa “Anguria al cioccolato“?
Così recitava un cartello atto ad attrarre passanti, posto in bella vista di fianco ad uno degli innumerevoli banchetti che incorniciano le strade dalla calma caotica di Torre del Greco.
Fu dunque l’intrepida Fiammella che con forte accento sabaudo pose la questione all’avvenente venditore di frutti prodigiosi sporgendosi soave, come Giulietta dal balcone, dal finestrino del furgone… Lo sguardo dell’uomo riempitosi di furbizia atavica fu “ Sono angurie cinesi…” sottolineando così o la proverbiale capacità dei popoli orientali di compiere prodigi agricoli con ardite sperimentazioni botaniche, oppure, più probabilmente, l’idiozia della domanda che ci eravamo posti.
Così rigenerati, rinfrancati e pregni di nuova autostima, raggiungiamo il sagrato della chiesa dove ad attenderci troviamo i nostri dolci pargoli il cui affetto si manifesta ormai quotidianamente attraverso il rito dell’aggrappaggio al furgone con aggiunta di simpatico accompagnamento di percussioni sul tetto e lancio di sassolini ( new entry ).
Qui nel pomeriggio durante una giornata bollente gruppi di incrocianti mimi giocolieri acrobati si inseguivano sull’ombra della chiesa, ma nel pomeriggio, fra kiwido svolazzanti, palline, cerchi e diablo ( ma don Pasquale approverà ?) gli oggetto in volo parevano molti di più degli umani a terra.
I primi accenti di nervosismo si fanno sentire, ma non erano al decimo giorno? O saranno state le melanzane all’aglio che le signori ci donano come cespi di fiori? Dolina, Cacio, Cin Cin e Pucci, con una pazienza che farebbe impallidire Giobbe, si prodigano nella gestione dei gruppi di scalmanati che più che alternarsi si catapultano sui trampoli.
Sul finale della giornata una dj improvvisata nonché schizofrenica ci allieta con sequenze improbabili di brani inascoltabili. Nonostante ciò sembra che i ragazzi non abbiano voglia di andarsene, e, pur se stanchi per le fatiche della giornata, anche noi indugiamo con i più affezionati a qualche scherzo in più e a qualche battuta.
Ci poniamo la domanda ( stavolta forse un po’ meno idiota delle solite): "e se facessimo una cena qui sul sagrato?" (cena in umido con gavettoni?)...Vedremo... soprattutto se si staccano dal retro del furgone…
15/06/06
Ormai al quarto giorno di missione cominciamo a porci domande più profonde. No non è ironica la cosa, il fatto è che, approssimandosi ormai la data del primo dei tre spettacoli che i ragazzi andranno a fare e diventando un po’ più forte il legame e la relazione con loro, ci permettiamo di cercare il "lavoro di fino".
A parte qualche istinto omicida che coglie qualcuno di noi, tutto procede sotto il sole cocente. Ormai bene o male tutti trovano il loro spazio, ma il nostro amato lanciatore di petardi e gavettoni assortiti cosa potrebbe fare ? Ovviamente non vogliamo escludere nessuno, visto che oltretutto i ragazzi sembrano assumere maggiore interesse e responsabilità se messi di fronte a questo prossimo impegno.
Qualcuno che all’inizio era protagonista di nefandezze varie inizia a caricarsi di piccole parti del lavoro giornaliero.
I gruppi vanno a delineare i numeri degli spettacoli e solo vederli esercitarsi nei vari laboratori ci sembra già una piccola ma notevole svolta, in fondo sembra che basti che loro scelgano il loro ruolo e che ci sia qualcuno che valuti importante quello che fanno…
Episodio sintomatico: ”Oggi come altre volte siamo andati dal nostro spacciatore di salumi ed affini (Franco) per la pausa di mezza mattinata dove i ragazzi si rifocillano e noi respiriamo per 10 minuti. Qui avevamo bisogno di recuperare alcuni cartoni per poter completare la pista per la break dance. Un ragazzo incaricato di portare detto cartone al laboratorio viene quasi alle mani con un altro per portare a termine il proprio compito.”
Ci è sembrato importante perché sottolinea quanto ci tengono a quello che stanno realizzando anche se spesso lo esprimono attraverso forme poco ortodosse.
Ma il “Re” dei forti contrasti , in questo spettacolo è Scassatutto (Salvatore) che dopo aver aiutato a realizzare il bastone coloratissimo del Tacabanda guardandolo si è espresso dicendo “ora lo scasso…”. Bene, e così quando terminiamo?
Quello che fino a ieri sembrava un tentativo di riunire schegge impazzite per mettere insieme un laboratorio oggi quasi per magia sta prendendo una consistenza inaspettata e confortante per noi. Provare per credere...
Veniamo al faceto.
La domanda idiota di oggi spetta a Svampita che è riuscita a chiedere al carretto dei gelati, con il solito accento sabaudo: “Scusi neh, cosa vende?”. E visto che le domande idiote sembrano esclusiva dei torinesi presenti in missioni siamo in attesa della domanda idiota di Geppetto che non può nemmeno contare sul vantaggio di sapere che è già successo agli altri torinesi… ( l’alzheimer incombe).Posto che riesca a parlare nei pochi attimi in cui le donne della missione tacciono. Però ci sono buone speranze da oggi Radicchio è senza voce…. E’ la prova che Dio esiste !!!!!
Crostino continua suo malgrado a spezzare cuori con la sua opera impenitente di latrin lover nel sottobosco Vesuviano… Il suo numero di cellulare è richiesto ormai anche da Ischia e Procida (due isole ?). Oggi pomeriggio abbiamo terminato un po’ prima (15 minuti) perché arrivava la processione e così ci siamo dedicati a riordinare il laboratorio che a prima vista sembra più un deposito merci varie... ma in effetti è un disordine voluto. Vi chiederete perché? Dovete sapere che ogni volta che si apre la porta una flotta di bambini tenta di entrare e così lasciamo tutte cose alla rinfusa in modo che entrando si confondono anche loro!!!
Quindi mentre riordiniamo, tra di noi si materializza il nostro supporto psicologico, la nostra carissima dott.ssa Vanga che si lascia fotografare con i maschietti della missione.
Speriamo che le foto della dottoressa Vanga non ci precedano di troppo in lista Vip Italia onde evitare che la buon costume ci ingabbi tutti quanti. ( soprattutto Zummolo )
Ci stiamo forse divertendo ? Decisamente sì.
Il laboratorio di scenografia continua il suo lavoro fino a notte fonda e quando il silenzio finalmente scende tra di noi, improvvisamente si ode il pedale della macchina da cucire azionata da Radicchio che tra una pedalata e l’altra si ferma a contare: quarantotto, quarantanove….cinquanta. Ma cosa cinquanta? Ebbene sì ha già cucito 50 cappelli per i pulcinella, tutti bianchi e pendenti (chissà quanto dureranno così bianchi!!!!).
E adesso vi proponiamo il nuovo glossario in missione:
“ueh guaggliò’ maggia a mettere i STRAMPOLI”
“mi fa male il MENISCHIO”
“posso anch’io fare i Kway”
Buona notte per voi, noi continuiamo a ………. “Se lo volete sapere venite a trovarci, sarà indimenticabile……”. Ops, scusate ma questa è la frase che c’è scritta sul volantino che domani saggiamente distribuiremo alle persone che vanno al mercato (pubblicità mirata!!!)
16/06/06
Questa mattina doppia incursione dei commandos clown provenienti da Torre del Greco in quella di Torre Annunziata. Obiettivo dichiarato il mercato del paese per pubblicizzare le prossime uscite spettacolari dei ragazzi che si stanno preparando col nostro ausilio.
E mentre le dolci fanciulle hanno approfittato dell’occasione per scovare fra un mucchio e l’altro vestiari vari clown o meno i nostri inossidabili maschietti si sono esibiti con trampoli, megafono e volantini, con l’ausilio di trucco colante per l’immane calura, sul porfido traditore che insiste nell’area del mercato. E in più in gran segreto improvvisa incursione in un plesso scolastico onnicomprensivo dove si allevano dai pulcini in grembiule ai pre-universitari…
Mentre stavamo risalendo sulla clown mobile che suor Amalia ormai dispera di poter utlizzare almeno fino alla fine della missione ( pregate per le ragazzi è una vera forza della natura), veniamo poi avvicinati da una sedicente insegnante che ci chiede se saremmo disposti a fare qualcosa nelle scuole. Il veneto (Crostino), il quasi lombardo(Zummolo), lo pseudo piemontese (Geppetto) e il piccolo parlemitano (Forrest) si guardano con la consapevolezza di chi pensa che in certe zone, senza cadere in preconcetti sempre pericolosi, anche una piccola cosa come quella che facciamo noi può essere un’enormità, e non possono fare altro che spiegare la situazione e che senza dubbio noi in persona non potremmo fare molto ( la lontananza sai…) ma che insomma se ci fosse un gruppo di Napoli….
Insomma il nostro in pubblicità abbiamo cercato di darlo.
Il pomeriggio prosegue con alcune gags, tanto per ricordarci che siamo anche clown. Incredibile il samurai di Dolly coadiuvato da una Radicchio afona ma indispensabile. Ah proposito i ragazzi che lavorano con lei Svampita e Ania stanno tirando fuori dei pulcinella di scena per gli spettacoli che sono a dir poco stupendi!
Chiusa nel laboratorio Pucci svolge un servizio “anomalo” e a dir poco Missionario, ebbene sì tenta invano di far ripetere a Raffaele (il boss) le materie che domani dovrà portare all’esame di licenza media…… Pucci si prodiga ma lui ad un certo punto guardandola negli occhi afferma “… chillo ‘o professore nu mme chiede tutta a lezione!” Morale della favola studia solo i primi righi della materia.
Fiammella condisce il tramonto con le scie dei kiwido… (aggiunta al glossario oggi erano diventati k-way) e le ragazzine ed anche qualche ex turbolento per la verità, la seguono incantati.
Pucci e brum brum saltellano a coadiuvare e supportare il tutto. Il mago Crostino fa sparire coppie di gemellini ( ben due) fra la disperazione dei genitori mentre ballerine improvvisate e oggetti volanti non identificati pilotati fra le mani dei ragazzi dal comandante Spock Zummolo, circondano il cono vulcanico del Vesuvio. Insomma ammettiamolo, alzando la testa e osservando il sagrato della chiesa questa sera il posto non mi pareva lo stesso di soli 5 giorni fa.
Ragazzi che tendevano al “ fan…” ora decidono di assumersi piccole responsabilità, portano fuori dal laboratorio e riportano integro e in numero esatto il materiale, chi vi scrive lo ammette questa sera venendo via ha finito per innamorarsi di questa situazione. Che fare ?
I ragazzi sono già tristi perché sanno che domani pomeriggio e domenica non ci saremo e devo ammettere che almeno per domani pomeriggio anche il sottoscritto lo è….
Per domenica non so persino Dio il settimo giorno si riposò…
Arrivano i primi rinforzi direttamente dalla capitale: Zorra e Mensolina si aggiungono al gruppo ma sono ospiti di Pucci fino a lunedì, dopo si vedrà!!!!
17 giugno 2006
Da Palermo….la missione comincia alla stazione con l’arrivo stentato (ore 19) dei quattro claun appena prima della partenza (prevista per le 20:40)….quando la voce isterica nervosa ed minacciosa della signorina del megafono tra un “allontanarsi dalla linea gialla” e “chi sarà trovato senza biglietto la pagherà cara” si lascia scappare un ritardo in partenza del ns. treno di 1 h !!!!! A quel punto il claun che è in noi deve assolutamente intrattenere fino alla fine i genitori gli amici i parenti i nonni i vicini di casa i fidanzati i datori di lavoro e le colleghe accorse per dare un saluto affettuoso…finalmente arriva zoppicante il ns. treno che ci carica e ci scaraventa in località campana…..
Al nostro arrivo stordite assonnate affamate accaldate il ns. capo gruppo gentilmente ci informa che abbiamo 3 nanosecondi per :
saluto suore
sistemazione stanze
disinfestazione corpi
vestizione
alimentazione corpi
saluto compagni
etc….
Arrivati in parrocchia….un bambino (pronipote di spiderman)si attacca al cofano della macchina di Dolly e noi sbalordite a guardare iniziamo a prepararci alla mattinata che ci aspetta:si inizia con il riscaldamento e poi il caos…ma che avete capito????il caos è la prima parte dello spettacolo. Dopo di che si prova la parte della giocoleria…e poi continuiamo con i laboratori!La mattinata si conclude con i ragazzi sui trampoli e davanti a loro geppetto-coreografo che diceva “destra,sinistra ,avanti,ecc.”.. Il pomeriggio continua invece al laboratorio per colorare le magliette dello spettacolo,colorare maracas e strumenti musicali,costruzione dello spettacolo di magia,ecc….tutto tentando di fare il meno rumore possibile per evitare che i ragazzi lì intorno ci
scoprissero…..evidentemente non siamo stati molto bravi…eccolì tutti lì attorno a noi!
Riusciamo in due ore a colorare tutte le magliette per lo spettacolo a e creare una scenografia meravigliosa stendendole tutte sull’inferriata della parrocchia. E’ un colpo d’occhio e di colore.
Questa è la catena di montaggio:
Svampita al rosso
Piripicchio al verde assistita da Gospelina
Didì e Cartoonia al nero e al blu
Pucci al giallo
Ania all’arancione
Dolly un po’ al rosso, un po’ al giallo, un pò dovunque
Zorra e Mensolina a stendere
18 giugno 2006
Domenica..Giornata di riposo (si fa per dire) siamo andati in giro in una delle zone dello spettacolo a pubblicizzare il primo spettacolo di mercoledì: il porto ! Davanti una chiesa siamo stati colpiti dai confetti che gli invitati lanciavano ai bambini in abito bianco…. Che dolore!!! Peccato che non siamo riusciti a prenderne qualcuno al volo per mangiarli. Dopo pranzo, a base di friselle napoletane o come qualcuno le ha definite (senza fare nomi….DIDI’!) “pane raffermo”…..ovviamente divine, ci concediamo un breve riposo…..zzzzzzzzzzzzz in vista del pomeriggio che ci riserva la prova generale dello spettacolo che faremo vedere lunedì ai ragazzi.
I più “Fortunati” , si fa per dire, accompagnati da Pucci (che conosce sempre tutti) vanno all’acqua park una mega struttura che confina con la casa famiglia
Svampita si reca insieme a Zummolo a Napoli, per la comunione della nipotina ( di zummolo) , dove entrambi fanno incetta al mercatino davanti alla stazione di alcuni Gilet, per arrivare poi alla chiesa…. con le borse della spesa. Dopo la cerimonia ( molto particolare e toccante) gustano una meravigliosa torta, e ritornano in quel di Torre utilizzando la Circumvesuviana, treno particolare che collega tutto il circondario di Napoli, però sbagliando il treno. I due, che sono certamente dei clown, mentre aspettano un giusto collegamento per rientrare alla base, fanno amicizia con coloro che aspettano sulla banchina della stazione, e si scattano stupende foto con perfetti sconosciuti in attesa del treno.
Zummolo, per il caldo si infila uno dei gilet appena acquistati ( fiorato stile quadro naif) ed un incantevole paio di occhiali con montatura Rosa anch’essi appena comprati a Napoli. Ovviamente indossati gli occhiali è subito posseduto dalla psicologa Wanga.
Di rientro dalla stupefacente avventura Napoletana, subito a fare una doccia per essere puntuali alla prova spettacolo.
La prova spettacolo è un’occasione per capire tempi e modi di svolgimento, affinché lo vedano e lo capiscano anche i bambini, perché comprendano meglio cosa e come devono fare.
Decidiamo di provare sotto il balcone della casa famiglia e così il nostro pubblico si dispone sul balcone a godersi il nostro primo spettacolo….. finalmente sentiamo bene i tempi di entrata ed uscite e definiamo meglio alcuni dettagli perché domani il nostro pubblico saranno i ragazzi!!!!!
19 giugno
Lunedì, giorno di prove e perfezionamenti: dopo il riscaldamento ci prepariamo per far vedere lo spettacolo ai bambini. Posizioniamo il tutto, pronti si va in scena.
I ragazzi hanno seguito lo svolgimento di questa sequenza e si sono divertiti molto soprattutto nel vedere le gag. Durante le gag Zummolo ha chiaramente capito che avrà un pubblico molto partecipe, perché se lo sono stato i bimbi, lo saranno anche i grandi spettatori.
Anche noi ci siamo divertiti molto a vedere lo spettacolo nel suo complesso.
La giornata prosegue facendo esercitare i bambini nei vari laboratori, la sarta (radicchio) fa gli ultimi ritocchi ai pantaloni dei trampolieri, e prosegue nel cercare di capire come mettere il collo alla giacca del Tacabanda (zummolo).
Alla sera, cena tutti insieme come sempre, e poi a letto!
20 giugno
Come ogni mattina si comincia con il riscaldamento di Dolly che, come dice Zummolo, non si è accorta che ci sono 40°. E’ difficile comprendere per chi non la conosce, che in un corpicino così esile, ci siano così tante energie.
Si inizia a fare sul serio, proviamo e riproviamo con i ragazzi le scene iniziali dello spettacolo. Si fatica a contenere il gruppo dei Rapper perché scalpitano per entrare a ballare durante la prima scena.I ragazzi incominciano a capire dove devono mettersi e cosa devono fare, anche se è difficile farli stare dietro le quinte, in silenzio e tranquilli.
Segue dal profondo cuore di Mensolina ( per lui il 4°giorno di missione):
Ebbene sì, al quarto giorno è arrivata la “botta”; i primi sintomi si erano in realtà già avvertiti il giorno prima, ma, molto furbescamente, avevo provato a far finta di niente.
La botta sì, quella scarica di adrenalina mista a tutto, quella voglia pazza di fare tutto e sentire tutto, quella pazzia che ti pervade senza preavviso; è stato un attimo, un attimo e via; le gambe si sono messe a correre da sole, non comandate, non controllate non fermate proprio da niente. Giravo e correvo, andavo incontro a tutto quello che incontravo, toccavo ogni cosa e ogni persona, e più lo facevo e più mi sentivo dentro a quel cortile, più lo facevo e più mi sentivo quel cortile, con tutte le persone, con tutti i colori, con tutti i suoni, con tutte le risate.
Fare una cosa del genere nel mondo “normale” sarebbe stato pazzia pura, poi rifletto un attimo e mi viene da dire che, forse,non farlo è pazzia pura. E’ sicuramente difficile far scendere su questo pezzo di carta tutto quello che in questo momento ho dentro, difficile e forse non del tutto desiderato perché c’è il timore di far scappare via qualcosa che in realtà voglio trattenere il più possibile, voglio conservare per poterci attingere quando questa settimana sarà finita
I colori, i suoni, gli odori, le voci del cortile, il sudore, le magliette completamente fradice; …… come ti chiami? Mensolina; no, non il tuo nome clown, come ti chiami veramente? No, no, mi chiamo Mensolina, questo adesso è il mio nome, l’altro c’è ma ora veramente è un’altra cosa, non serve in questo momento, mi chiamo proprio Mensolina. E poi ti senti chiamare da un altro bambino che mi vuole fare una foto, un altro mi dice .. allora ci vediamo domani non è o vero ? Certo che ci vediamo domani, come potrebbe essere altrimenti …..
Andando via questa sera ci siamo trovati una corda legata da una parte all’altra del cancello, non per non farci entrare, ma per non farci andare via.
… segue dal profondo del cuore di DOLLY
Rincorrerlo è stata una sensazione meravigliosa, era come se sulla scia si sentissero i loro pensieri misti alla mia voglia di vivere anche un momento le loro sensazioni… e così “ho disturbato” come hanno fatto loro in alcuni momenti in cui tentavamo di farli lavorare…. E così abbiamo rubato e fatto cadere palline e cerchi, siamo passati tra i kiwido, abbiamo fatto slalom tra le loro giocolerie senza far male a nessuno…credo di aver sentito come non mai le mie gambe libere, leggere e birichine. Un bel gioco, un gioco dove ho giocato con tutti, un gioco
di suoni, voci, colori e TANTISSIME RISATE !!
Ci rechiamo a pranzo in parrocchia come ogni martedì ( e giovedì) e poi dalle suore per la siesta pomeridiana. Nel pomeriggio abbiamo deciso di far giocare i ragazzi per non stressarli ulteriormente con l’ansia per lo spettacolo. Oggi è anche il compleanno di Piripicchio, che viene festeggiato con la presenza di tutti al buffet organizzato in tavernetta, con tanto di regalo, torta, e canzoncina di Crostino, che per la festeggiata è una vera tragedia ( la canzone è “Brutta “ di un cantante di cui non ricordiamo il nome..).
Alla serata partecipa anche claun Opopomoz di Napoli, che suona i cucchiai, e canta insieme a Piripicchio un medley di canzoni napoletane e non.
21 giugno
Oggi giorno delle spettacolo. Noi siamo carichi e pronti, ed anche i ragazzi sono molto emozionati.
Ormai non si verificano più gli assalti al nostro arrivo, gli scherzi e tutto il resto…
Si sente nell’aria che oggi è una giornata importante. Dopo il solito riscaldamento, a cui partecipano sempre più numerosi i ragazzi, inizia la prova generale coordinata attentamente da Piripicchio nelle vesti di regista.
Ognuno di noi ha un compito ben preciso, tutta la situazione dovrebbe essere sotto controllo, chi si mette alla regia, controlla le musiche, i minuti, fischia le entrate, chi controlla i gruppi dei ragazzi, i trampolieri, i giocolieri, le ragazze del mimo, gli acrobati. Zummolo, Crostino e Svampita ripassano le gag, Radicchio, Fiammella e Geppetto controllano che tutto sia dove deve essere, soprattutto i bambini. I cappelli dei capigruppo per il caos sono pronti e ben visibili da lontano.
Mensolina, Cartoonia, Didì e Gospelina sono di supporto a tenere a bada i ragazzi, insieme a , Cin Cin e Ania. Dolina fa la principessa tra il pubblico, che verrà conquistata da Pulcinella. Ve lo abbiamo detto che la nostra sartina ha cucito ben 80 cappelli da Pulcinella?
Scriverà presto delle dispense dal titolo SARTA SUBITO. Finite le prove mandiamo i ragazzi a casa, oggi dovranno ritornare alle tre del pomeriggio, in modo da poterli truccare, vestire ed organizzare. Sono tutti da portare al porto, insieme a tutto il materiale, ai 4 pannelli di Pulcinella, ed a un sacco di altre cose. Schizziamo a mangiare un boccone anche noi e a prepararci, tranne Crostino e Geppetto che si fermano in laboratorio per mettere i gommini sotto ai trampoli (utilizzando un copertone di auto che uno dei ragazzi non si sa dove abbia preso…).
Alle tre puntuali eccoci di ritorno al laboratorio, dove allestiamo quattro postazioni trucco, e due di vestizione.
I ragazzi entrano a gruppi, poiché il trucco è stato pensato proprio in base a cosa fanno nello spettacolo.
I mimi sono truccati di bianco e nero, gli acrobati di rosso, arancio e giallo, i giocolieri di rosso, arancio, giallo e verde, ed il mago ha in più l’indaco ( o blu/violetto).
Il caldo non agevola sicuramente il nostro lavoro, anche con le più assidue raccomandazioni di non tocarsi.
I bambini prima del trucco, vengono man mano vestiti con la maglietta che riporta proprio il sole (anzi più di uno) dello stemma di VIP ITALIA. Ogni sole è dei colori del trucco, e le magliette hanno un sole per colore in base al make-up che hanno i bambini.
Una volta vestiti e truccati, vengono caricati sul furgone per essere portati al porto.
Tutto fila liscio, ed alle 16.40 le truccatrici, gli ultimi bambini rimasti, Scassatutto ( che ne frattempo abbiamo recuperato) e Geppetto partono per il porto(abbiamo collaudato il furgone 9 posti delle suore affinchè ci possano portare almeno 15 persone).
Dolly, Crostino e Puccy sono già in piazza per organizzare tutto al meglio. Pucci è riuscita a far spostare un sacco di auto che sostavano proprio dove doveva andare in scena lo spettacolo.
La location, a parte i cassonetti pieni di immondizie e un odore cattivo di pesce, è davvero molto bella. Il tramonto e le barche al porto ci fanno da sfondo.
Dolly rimuove da terra tutto quello che ingombra l’area del palco scenico (uccelli morti, spazzatura, macchie d’olio, e…… meglio non soffermarci sui particolari!). Mensolina transenna la piazza nella speranza che nessuno tolga nulla per posteggiare l’auto.
I 4 pannelli di Pulcinella, che i bambini hanno colorato utilizzando i ritagli di “Famiglia Cristiana” (uniche riviste disponibili dalle suore), fanno da quinta scenica. La piazza del porto è invasa da piccoli pulcinella e soleggianti t-shirt; ai bambini vengono distribuiti gli strumenti musicali fai da te ( maracas fatte con lattine e ghiaia recuperata dal piazzale della parrocchia e bastoncini di legno con tappi di latta, chiamati “gli svampiti” dal nome del proprio inventore..) e siamo finalmente pronti per partire con la sfilata per le vie del quartiere.
Tutti seguono il tacabanda (Zummolo) che con un meraviglioso vestito, un indescrivibile cappello in testa ( sembrava la testa di una cocorita), un tamburo in spalla ed un bastone, con i campanelli, in mano, fa da apripista al corteo.
Annuncia a tutti il nostro passaggio con le seguenti parole:
ATTENZIONE !! GENTE BELLA ! E’ TORNATO PULCINELLA!
ATTENZIONE! POPOLAZIONE! FA U GIOCOLIERE, U MAGO, U BUFFONE !
GENTE MAGNIFICA DE STU RIONE ! ALLO SPETTACOLO! ALL’ESIBIZIONE!
Alternato da.. O MAMMA MAMMA MAMMA, O MAMMA MAMMA MAMMA, SAI perché GLI BATTE IL CORASON, HA VISTO A PRINCIPESSA, HA VISTO A PRINCIPESSA…HEI MAMMA’ INNAMORATO E’ !! …..
Tutti in coro ripetiamo con lui le invocazioni, la gente ci segue in motorino, in auto e si affaccia al balcone! Per fortuna abbiamo l’ausilio dei vigili per contenere il traffico..anche se qualcuno in scooter fa il zig zag tra i trampolieri.
Chiudono appunto la sfilata i nostri meravigliosi trampolieri, che hanno sfidato le strade, hanno affrontato una scalinata lunghissima in porfido, salite e discese.
Nessuno di noi ha parole per descrivere quello che sta accadendo, con quanta velocità questi ragazzi abbiamo appreso i nostri insegnamenti, quanto nulla riesca a spaventarli.
Il corteo arriva nella piazza del porto ed inizia lo spettacolo. La prima scena è “il caos” dove tutti siamo all’interno del quadrato denominato da 4 ragazzi sui trampoli. La musica è Pump It dei Black ayed peas durante la quale facciamo punto fisso, elastico e cellule che si intersecano. Sulla fine del pezzo entrano i rappers con il loro telo sul quale ballano a suon di acrobazie. Sono davvero eccezionali! La scena successiva vede i 6 mimi (Dolly,Svampita e Pucci, + le due gemelle e un’altra bimba) esibirsi sulle note di Eternity di Charlie Chaplin. Entrano poi Pulcinella e Crostino per la gag del barbiere.
Pulcinella è un personaggio molto amato a Napoli e l’idea di Dolly si rivela vincente!
Zummolo, splendido pulcinella aiutato dalle sue origini Napoletane, colpisce il suo pubblico per spontaneità e simpatia. Crostino è bravissimo nella parte dell’antagonista (promesso sposo della principessa), pronto a ricevere gli scherzi di pulcinella. Seguono poi gli acrobati che con il sottofondo musicale della Famiglia Addams, e la supervisione di Geppetto, sfoggiano piramidi umane, numerose verticali e svariate figure che sbalordiscono il pubblico.
E’ la volta poi dei giocolieri, che si esibiscono con lo splendido sfondo colorato dei Kiwido, che fanno da coreografia fluttuante per tutta la durata di “Kalashnicov” di Bregovic al susseguirsi delle varie abilità.
Palline, cerchi, diablo, piatti cinesi, ula-op, clave e poi…via !... in scena tutti insieme!
Pulcinella rientra in scena spiegando al pubblico che, ha giocolato, ha fatto acrobazie, ne ha fatte di cotte e di crude ma non ha ancora conquistato la Principessa, ma sa che potrà riuscirci perché lui HA UN SEGRETO!
Il re ( padre della principessa impersonato da Svampita) entra e insiste per capire quale sia questo segreto, ma pulcinella che è un furbacchione lo ipnotizza e addormenta. Arriva nel frattempo il promesso Genero del Re ma Pulcinella ipnotizza anche lui!
Quindi con un gioco di parole fa credere al re che suo genero sta tramando contro di lui e riesce a metterlo fuori combattimento. Resta però da intortare il Re riguardo al fatto di essere povero…cosa che gli riesce stupendamente visto che sua Maestà, un po’ sordo, non capisce ciò che gli viene detto e finisce di nuovo ipnotizzato!!!!
Chiude lo spettacolo il meraviglioso numero di magia: gli allievi di Crostino hanno superato il loro maestro!! Sapientemente guidati, hanno eseguito alla perfezione le comico-magie che avevano imparato, ed il pubblico è rimasto letteralmente a bocca aperta quando Mago Spinocchio e la Valletta Scintilla hanno fatto sparire un bambino facendolo riapparire in un altro posto!!!! ( ..sfruttando il prezioso aiuto di due gemellini!).
Chiude lo spettacolo la canzone “la città e Pulcinella” che ci vede tutti insieme per ricevere i meritati applausi, e Gente Magnifica Gente dal musical Scugnizzi quale ringraziamento al nostro pubblico.
Con emozione ed occhi lucidi, indossiamo tutti il nostro camice, Dolly spiega alla platea chi siamo e cosa facciamo e ringrazia chi è intervenuto e soprattutto i genitori dei bambini; il pubblico ha apprezzato molto lo spettacolo dei ragazzi.
Non abbiamo ne il tempo di capire, di pensare, di ragionare , di riflettere e di considerare tutto ciò che è appena avvenuto: si deve sgomberare in fretta la piazza, riportare il materiale, gli attrezzi e tutto il resto in parrocchia vista la disponibilità del furgone. Anche i ragazzi devono rientrare, sono già arrivate le 20.30.
E’ proprio vero…il tempo passa in fretta quando ti diverti!!
E, come in via col vento…domani è un altro giorno e a freddo condivideremo ciò che abbiamo percepito.
Ognuno di noi dentro di se porta emozioni e sentimenti, che non sono semplici da descrivere e spiegare, frutto anche di un percorso a tappe molto incalzante, che forse vogliamo tenere nostre, come a volerle difendere affinché restino protette nel nostro cuore per non perderne l’essenza.
La serata prosegue in pizzeria, e poi un gelato sulla spiaggia. Siamo stanchi ma molto felici.
22 giugno – La quiete dopo la tempesta
Oggi, a causa dell’incontro di calcio della nazionale, abbiamo lavorato in oratorio solo di mattina.
La mattinata è iniziata con un doveroso (dopo il caos di ieri) riordino del laboratorio; riordino degli attrezzi e delle idee; il tutto è avvenuto in un insolito clima di calma e tranquillità.
Come da programma oggi niente prove dello spettacolo e niente laboratori (magia, acrobatica etc.), oggi vogliamo solo divertirli e divertirci.
Apre le danze Dolly con gli esercizi di riscaldamento seguiti da i balli e i giochi di Crostino (conosciuto per tutte le Venezie per il suo repertorio infinito di canti, balli e bans e per la sua carica energetica antimeridiana che ha del soprannaturale).
Forse sull’onda dell’entusiasmo per lo spettacolo di ieri o forse perché giorno dopo giorno la fiducia e l’apertura dei ragazzi nei nostri confronti sono sempre maggiori, fatto sta che la partecipazione dei ragazzi è stata quasi totale: è stato fantastico vedere in questi giorni alcuni “bulletti” cantare e mimare il nostro coccodrillo e altri bans.
A metà mattina abbiamo distribuito i cartelloni (giocoleria, trucco, realizzazione scenica etc.) che erano affissi in laboratorio e le nostre magliette perché ci lasciassero i loro pensieri e le loro firme: si sono sbizzarriti con le dediche e con le frasi di affetto tanto che a molti di noi sbirciando qua e là fra magliette e cartelloni sono venuti gli occhi lucidi e non solo…
Dopo questo momento di pacata confusione (e sprazzi di commozione) e dopo la pausa di metà mattina abbiamo inscenato alcune gags: Banana bandana (Dolly e Piripicchio), La pulce acrobata (Geppetto e Crostino) e Popcorn (tutti, compresi i bambini).
Abbiamo terminato la mattinata con un “abbraccio” simbolico grazie ad un gomitolo di filo rosso che veniva lanciato di mano in mano formando una grande ragnatela.
Poi tutti a pranzo ospiti delle signore della parrocchia (le pie donne) dove abbiamo ricevuto un’altra gradita sorpresa: una coloratissima lettera da parte di due bimbe che ci ringraziavano per il nostro operato e pensavano già con tristezza alla nostra partenza.
Ritorno a casa con due mezzi separati: auto scassata di Dolly con zavorra di nove leggiadre fanciulle contro furgone nove posti con cinque baldi giovani…arrivo quasi sincronizzato…sbarco delle truppe alla base…ammutinamento dei giovanotti che attaccano con un mega gavettone…fuga delle girls in cucina per riarmo e poi…è guerra aperta!!! Non possiamo dirvi le condizioni in cui ci siamo ritrovati per risalire in camera.
Pomeriggio libero… partita, pennichella, mare, e per l’eletto anche un po’ di cagarella.
Ritrovo per la cena che si svolge nel parcheggio per fuggire al caldo soffocante…piacevolissima grazie a un capitombolo di Geppetto giù dalla sedia ma soprattutto grazie alla presenza di Cookie (da Roma).
Buonanotte
Volontari: Dolly (PA), Geppetto (TO), Svampita (TO), Fiammella (TO), Crostino (VE), Zummolo (MI), Piripicchio (PA), Didì (PA), Cartoonia (PA), Pucci (ROMA), Mensolina (Roma), Sbadamè (Roma), Zorra (Roma), Cin Cin (NA), Ania (NA), Opopomoz (NA).
10/06/2006 - Ore 9:45
Il gruppo proveniente da Torino composto dai mitici Geppetto, Svampita e Fiammella arriva nel cuor di Milano dove incontra Zummolo (di VipMilano) e Crostino + Crostone (rinominato Ettore, ovvero il babbo di Crostino). Dopo i gioiosi saluti il gruppo claunesco si cimenta nell’ardita impresa di sistemazione dei bagagli, operazione che richiede tempo, fatica e soprattutto ingegnose doti di incastro, nonché molta pazienza da parte di Ettore. Tutta la mole di materiale veniva riposto nel mitico furgoncino soprannominato “ PULMINO DELLA SPERANZA” concessoci gentilmente dai proprietari di un oratorio di San Donà di Piave.
Eccone il contenuto (giusto per rendervi l’idea….):
- materiale di giocoleria (kiwido, diablo, palline, clave)
- un saccone di coriandoli
- scatolone di palloncini
- una svariata quantità di nasi rossi
- UNA CASSA DI ZUCCHINE!!!, + FRUTTA VARIA
- Borsone trucchi
- Tappi e legni per costruire strumenti fai da te
- Cassetta degli attrezzi di Geppetto
- Trampoli (svariate paia)
- Chitarra di Zummolo
- Tutto il materiale di cancelleria (quaderni, pennarelli, cartelloni, colla, scotch, etc etc..)
Ed inoltre le rispettive valige claun e valige personali di:
Fiammella (1° valigia abnorme), Geppetto, Zummolo, Svampita, Crostino.
In aggiunta, poiché date le dimensioni non si poteva farla rientrare nel precedente elenco, la BORSA FRIGO DI SVAMPITA (manco partissimo per il Vietnam).
Il viaggio verso Jesi è stato rallentato da numerevoli code autostradali, durante le quali abbiamo sperimentato, ma non spifferatelo ad Aureola ed alle morose, la nuova iniziativa di Vip Italia: I Clown Artisti di autostrada, con gags e distribuzione di palloncini dal finestrino del pulmino in corsa.
Si riparte quindi alla volta di Jesi per recuperare claun Radicchio (di Senigallia).
Durante il lungo tragitto sul pulmino nascono vicende alquanto stravaganti per sopperire alla mancanza dell’autoradio. Nasce così la radio nazional-claun CIRCO…FACENDO.
L’emittente, che viaggiava su un canale multi-frequenza, aveva come capisaldi Geppetto e Zummolo improvvisati dj per l’occasione. Come ogni radio che si rispetti, ben articolata da rubriche e interventi del pubblico, vi si alternavano intervalli musicali e dibattiti interculturali.
Lo sponsor ufficiale della radio è la famosa e rinomata ditta SCAVAZZA.
Quest’ultima è un’ importantissima e conosciuta azienda di pompe funebri, la quale offre innumerevoli servizi, premi e omaggi ai radioascoltatori.
Esilaranti anche le soste all’autogrill in cui non siamo passati inosservati e dove a grande richiesta ci hanno scattato foto a volontà .
E così che, tra un radio-quiz e una suonata di chitarra (con incursioni di claun Anonimus che capirete in seguito di chi si tratta…..), il pulmino della speranza giunse a Jesi.
Ore 16:40…. Si riparte alla volta di Napoli dopo aver caricato sul pulmino le seguenti cose:
- claun Radicchio;
- Nello (l’asinello creatura di gommapiuma sfornato da Radicchio);
- 5 sacchetti di stoffe varie per realizzare costumi;
- 3 sacconi enormi di GOMMAPIUMA COLORATA..
- Valigia abnorme (2° valigia abnorme) di Radicchio
- 4 pannelli plastificati di Pulcinella
L’emittente radiofonica conquista quindi un nuovo radioascoltatore: scatta quindi il quiz musicale, a cui partecipano 3 concorrenti: la nina, la pinta e la santamaria. Finito anche il quiz è la volta della rubrica “IL CASO UMANO” il cui protagonista, Crostino (un uomo, un pezzo di pane), racconta le sue vicende personali strappalacrime.
Di seguito si susseguono i collegamenti della radio ai suoi inviati e si aprono i microfoni su vari avvenimenti: il reality “IL GRANDE PULMINO”, la gara di rutti e puzzette che si svolge in contemporanea con i mondiali di calcio. Viene inoltre aperto il collegamento con PAPA RATZINGHER (si scrive così? Boh!). Si susseguono scherzi di cattivo gusto in quanto, approfittando dell’assenza temporanea di Radicchio, abbiamo pensato bene di fare spazio dentro la catastrofe immensa del pulmino, togliendo giusto qualcosina (i 3 SACCONI DI GOMMAPIUMA E I 4 PANNELLI DI PULCINELLA).
Al suo ritorno, facendo ovviamente finta di nulla, stavamo per ripartire quando lei ingenuamente ha notato la mole di roba vicino al cassonetto… segue ehm…..NDR
Il viaggio prosegue sereno, con le continue incursioni dei piedi di Zummolo avvolti nelle preziose calze marroni di microfibra che, a quanto dice lui, non emanano odori.. povero illuso (purtroppo per le tre malcapitate che sedevano davanti).
Dopo uno sciopero radiofonico proclamato per protestare contro l’assenteismo dei radioascoltatori, e per permettere di schiacciare un pisolino ai dj, sono riprese le trasmissioni con importanti rubriche culturali: una di queste è la posta di Donna Moderna con i preziosi consigli della psicologa Wanga sponsorizzata sempre dalla ditta SCAVAZZA. L’interpretazione del personaggio espresso da Zummolo, ha in qualche modo subito delle mutazioni e le conseguenze sono state le seguenti:
- continue intromissioni della psicologa Wanga durante le riunioni di gruppo;
- continue crisi di identità;
- espressioni e movenze non consone al suo personaggio
Per dar vita al dibattito culturale con la psicologa Wanga, abbiamo letto come spunto di discussione, le rubriche e alcuni brani scritti da Sveva Scavezza Modignani.
Alle ore 10.45, dopo appena 13 ore di viaggio, il pulmino della speranza giungeva finalmente a destinazione e il gruppo prendeva posto nelle camerate per la notte.
Nella stanza delle ragazze prendeva subito scena una gag per l’apertura del terzo letto, costituito da una poltrona apribile, che non aveva nessuna voglia di aprirsi! Tiravi di qua veniva su di là…tiravi di là veniva su di qua…nemmeno il dolce peso di svampita è riuscita a domarla…quindi è stato optato per lo scambio con una rete e materasso.
Nella stanza dei ragazzi invece, una delle reti ha ceduto, trasformandosi così in simil loculo, ovviamente sponsorizzato dalla la ditta Scavazza.
Buona notte da: Ettore (padre di crostino), Zummolo, Crostino, Geppetto, Svampita, Radicchio, Fiammella, Dolly, Forrest e Barbie. Cartoonia e Piripicchio ci raggiungeranno più tardi, motivi di lavoro le hanno bloccate a Palermo, beh pazienza quando arriveranno avranno un bel da fare!!!!!
11/06/2006
Apriamo o tentiamo di aprire i nostri occhi, perché ancora stanchi e distrutti dal viaggio del giorno prima, e ci rendiamo conto che fuori PIOVE e se “il buon giorno si vede dal mattino”: oggi siamo messi proprio bene!!!!
Beh pazienza, dice qualcuno, tanto oggi dobbiamo solo fare poche cose e la pioggia non ci fermerà. Poche cose? Adesso vedrete: un incubo si materializza davanti i nostri occhi a mala pena aperti IL PULMINO da scaricare, non solo, c’è anche la macchina di Dolly che sembra quella dei "Vu’ cumprà" (senza offesa a nessuno).
Alla buon ora 9,30 dopo la prima abbondante colazione (torneremo 5 o 6 kg in più) andiamo verso quello che sarà il luogo del nostro progetto: IL LABORATORIO ubicato accanto la Parrocchia di Don Pasquale.
Neanche il tempo di scaricare che già si materializzano i primi bambini, sbucano da ogni parte e iniziano a curiosare tra le nostre cose. Immaginate l’aria smarrita di alcuni di noi che tentano invano di difendere la propria postazione ma soprattutto il materiale che c’è in ogni angolo. Ebbene sì, la stanza è piccola e riesce a stento a contenere la mole sconsiderata di ogni genere di roba.
Zummolo si esibisce in una delle sue performance da equilibrista e quando inizia a giocolare tutti rimangono in silenzio e incantati, peccato che il silenzio viene subito rotto da Raffaele che testualmente dice:”anch’io i tengo e palle a casa sono quelle che ho fregato l’anno scorso al vostro laboratorio”. Bene, che bello, come siamo felici. Immediatamente ci rendiamo conto che dobbiamo attivare tutti i sensi per salvare il salvabile.
Organizziamo la stanza creando le postazioni dei laboratori e così appendiamo al muro grandi fogli e li personalizziamo con foto, colori,ecc…..
La mattinata si conclude con una seduta fiume attorno il tavolo del pranzo per dividerci i compiti e ricordare gli obiettivi che dobbiamo raggiungere (o tentiamo) nelle due settimane che ci aspettano.
Abbondante, come la colazione, sarà il pranzo cucinato per l’occasione da Dolly (pasta e lenticchie) e Svampita (tacchino al vino rosso, quello bianco non c’è). Trascorriamo le prime ore del pomeriggio chi riposando chi intrattenendosi davanti la tv sintonizzata su Tele Capri che proietta per l’occasione un film, indovinate con chi? Nino D’Angelo in persona…… siamo messi proprio bene!!!!!
Alle 17,00 arriva Don Pasquale che ci accompagna a vedere gli itinerari lungo i quali si snoderanno le nostre sfilate e le nostre esibizioni in piazza.
Primo itinerario: partenza dalla villa comunale, strada Nazionale (superaffollata di macchine e motorini che sfrecciano come pazzi), piazza Leopardi dove uno spacciatore viene garbatamente mandato a quel paese da Don Pasquale che ci rassicura che il giorno dello spettacolo tutto sarà a posto e che nessuno ci disturberà!!!!!
Secondo itinerario: partenza dal piazzale di un lido, lungomare in lungo e largo (ossia due passaggi) e traversina (larga si e no due metri) con arrivo nel piazzale delle chiesa di Don Pasquale (qui lui gioca in casa!!!!)
Terzo itinerario: partenza da una strada che ci immette nel quartiere più popolare di Torre, chissà come usciremo, penso da quello che si vede, forse NUDI, comunque…..Questo è il percorso più duro perché la strada è antica (basole di porfido) e ci sono diversi dislivelli da superare: salite e discese e una rampa di scale quasi come Trinità dei Monti. Geppetto prova a contarne i gradini saltanto velocemente tra un commento e l’altro degli abitanti che si stupiscono infierendo con frasi “ma che c…… salta” Beh, noi ci proviamo poi come la pensano pazienza! La fine del percorso è la bellissima piazzetta del porto di Torre del Greco un effetto scenico meraviglioso, mi vengono i brividi al solo pensiero che ci esibiremo in questo teatro naturale.
Concludiamo il tour al mitico bar dell’angolo dove degustiamo: il caffe con cioccolato e granella di noccioline, poi davanti il banco dei dolci, Svampita ha un sussulto alla vista di un mega babà (forse un kilo). Lo compriamo o non lo compriamo? Dolly distoglie i golosi dal dubbio e così forse lo compreremo un altro giorno.
Trascorriamo così la prima serata tutti insieme appassionatamente condividendo le impressioni del primo giorno.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Buona notte zzzzzzzzzzzzzzzzzzz
12 GIUGNO - ORE 6,45
Vi ricordate il primo giorno di scuola? Vi ricordate che non riuscivate a dormire per paura di non svegliarvi? Vi ricordate ancora quello strano movimento al basso ventre? Ebbene si tutti questi sintomi e altri ancora si manifestano da questa notte in previsione del PRIMO giorno di Missione a Torre!!! ( O saranno state le lenticchie bollite di Dolly e le mele cotte?!). Dopo aver visto ieri pomeriggio i luoghi teatro delle nostre PERFORMANCE di strada vi assicuro che a tutti verrebbe quelle sana “paura” mista ad ansia da prestazione: comunque sia come sia oggi si inizia anche se PIOVEEEEEEEEEEEEE, però come dice Don Pasquale”a Torre in un giorno ci sono le quattro stagioni….” Se lo dice lui, va bene l’importante è che INIZIAMO, io non vedo l’ora di riabbracciare tutti.
Dopo la solita abbondante colazione, ci carichiamo tutti sul mitico 9 posti di Suor Amalia e ci dirigiamo, scampando quasi inermi al traffico napoletano (ma non dalla guida di Geppetto che oramai si è ambientato benissimo) e arriviamo all’oratorio.
Tra l’intimorito e la voglia di fare conoscenza con i bambini dell’oratorio, piombiamo sul sagrato della chiesa facendo un casino infernale con i nostri fischietti!
Diamo inizio al nostro repertorio, passando la mattinata tra giochi, bans, numeri di magia, gags e gavettoni di alcune “simpaticissime” creature che non trovando altro modo di rompere le b… ehm, il ghiaccio, passavano il tempo a inzupparci…
Giunti finalmente alla poppata delle 13, riusciamo ad arrivare a casa, per prendere un po’ di fiato. I commenti sulla mattinata sono piuttosto buoni, non ci aspettavamo una risposta così positiva e una partecipazione di tutti quei bambini. Che a fine giornata erano ben 55!!! (che culo! Di cui 4 che si erano attaccati al furgone mentre andava….deve essere il loro modo di salutare…)
Ore 16.30 dopo aver studiato a tavolino la strategia per contenere i gavettoni torniamo un po’ assonnati all’oratorio. Lì ad attenderci, troviamo già entusiasti i bambini che nel frattempo avevano studiato la contro-strategia, ovvero avevano amorevolmente riempito le bottiglie prima di pranzo per tenerle in frigo tutto il pomeriggio (ovviamente per un discorso ecologico, le bottiglie le avevano prese nei cestini della spazzatura e l’acqua era di fogna!!!).
Prima della presentazione dei laboratori, all’orizzonte vediamo arrivare il primo special guest del pomeriggio: SCASSATUTTO!!! Un nome un programma…
Per non parlare di poliziotto, un metro di altezza per 76 kg e ben 7 anni di età, si presenta vestito di azzurro con il cappello con il distintivo e alla fine che ti tira fuori?! Una pistola!!! Fiuuuu… per fortuna giocattolo!
A fatica riusciamo a farci ascoltare per la presentazione dei lavori, ma poi presi da un entusiasmo generale… tutti sui trampoli! Abbiamo passato il pomeriggio così, tra km di scotch e schiene sfasciate a reggere bambini leggermente in soprappeso che tentavano di stare in equilibrio.
E a fare il tifo per noi, vicino all’angolo beauty center la curva delle signore del the! Speriamo che da domani inizino a portare anche i biscottini!
Ah! L’angolo del trucco ha un piccolo problema… ci hanno mandato i colori ad olio x truccare i bambini, non va via nemmeno con l’acqua ragia! Crediamo che domani avremo delle rappresaglie da parte delle mamme dei bambini truccati…
C’è anche l’angolo baby parking dove abbiamo bimbi dai 2 ai 5 anni, il pomeriggio con loro lo abbiamo trascorso tra balli e disegni con i gessetti sul piazzale… veramente qualcuno ha esibito le sue qualità di pittore anche sul muro della chiesa…
Terminiamo la giornata con la televendita di Dolly di frigoriferi, lavatrici, macchine per il gas e ombrelli.
E ora tutti a casaaaaaaa! Gioca l’Italia! Ovviamente per la partita non è che saltiamo la cena, anzi…
Le energie utilizzate per il tifo ci spingono a tirare fuori alla fine della cena una vaschetta di gelato da 2 kg, accompagnata da 4 o 5 ciliegie ( 4 o 5 kg, ovviamente!) che Zummolo ha tirato fuori dal frigo e non riesce più ad infilare dentro… quindi ci tocca magiarle!
Sono le 23,56 e strisciando arriviamo nelle nostre stanze per “spalmarci” sui nostri i letti….zzzzzzzzzzzz. A domani!
13 06 06
San Radicchio
Il sole sorge, per altro a nostra insaputa, alle 5,59 e tramonta non si sa bene quando, di sicuro prima che noi cominciamo a cenare.
Per altro prima che il sole sorgesse il nostro risveglio è stato allietato non dalle note di Grieg bensì con un motore a scoppio proveniente, non dai pistoni arroventati della minimoto da gran premio della suora, ma dal soffiatore che il nerboruto e prestante giardiniere utilizzava per spostare gli aghi di pino del bosco secolare che ospita il convento delle suore, nel quale alla sera si possono incontrare sia Hansel e Gretel dispersi che Cappuccetto Rosso.
Cresce la presenza di ragazzi, ora anche di genitori (parenti ed affini direbbe Antonio de Curtis) e di gradi centigradi sul sagrato della chiesa.
Dai laboratori cominciano a fuoriuscire artisti che mescolano molteplici capacità circensi: lancio del gavettone a piedi o in bicicletta, baggagiamping, ( o come diavolo si scrive) dai trampoli e spiaciccatori contro i muri di palline auto costruite in vera sabbia vulcanica.
Ma il vero sport dell’anno sembra ormai essere il climbing sul portellone posteriore del furgone della speranza 2 che la onni paziente suor Amalia sembra aver immolato alla causa.
Bans e danze miste ad esercizi di mimo e clownerie opportunamente mascherati da giochi e simil staffette sembrano cogliere nel segno laddove viene fuori l’ottima verve interpretativa dei giovani astanti.
Siamo ormai giornalmente testimoni della rinomata abilità tragicomica dei giovani torresi che per riuscire a spuntare un sorso di gatorade un giro in più sui trampoli o recuperare un paio di palline in più sono in grado di inventarsi storie incredibii e ricolme di tristezza infinita che non fanno che alimentare la verve in La minore del nostro chitarrista esistenzialista triste francese Zummolò.
Ogni sera anche i più…. ci pongono la domanda di rito: “ma domani tornate?“
E molti si avventurano addirittura a prenotare la nostra presenza per l’anno prossimo: possibile che si stiano già affezionando così ? E poi i vari “ ia…ti voglio bene” e quant’altro sono dovuti a ruffianeria o c’è altro ?
E noi quanto ci stiamo affezionando ? Non sono passati che pochi giorni e qualcuno te lo porteresti a casa o per lo meno vorresti poterci essere anche in altri momenti dell’anno oltre questa missione che via via che i giorni passano sembra maledettamente breve…
Sarebbe bello nei prossimi giorni fare un laboratorio di magia che ci permetta di vedere cosa ne sarà dei nostri nuovi piccoli amici che anche se a volte ci manifestano il loro “affetto” con espressioni colorate ormai sono veramente la fonte della gioia che viviamo in positivo in questa missione.
Ma dopo la scorpacciate di calcio italico della giornata di ieri un altro avvenimento dalla portate epocale si staglia sul calendario. Il compleanno di Radicchio: cui la triade (Crostino Geppetto e Zummolo) non macherà di dedicare particolari attenzioni fra le quali salta all’occhio anzi all’orecchio una simpatica canzuncella.
Dopo aver mangiato come ippopotami alla chiusura dello zoo, evitando di assaporare la caviglia di Geppetto con le lenticchie in quanto non ancora abbastanza grande nonostante le ripetute storte, raggiungiamo carponi i letti in attesa che cominci il lieto concerto notturno per fiati trattorizzati e ugole sconnesse in Do minore.
14 Giugno
La domanda che ci coglieva ogni giorno all’angolo della strada nazionale che ci separa dalla stradina che ci conduce per un viottolo poco più che asfaltato che Don Abbondio-Geppetto avrebbe percorso breviario alla mano in attesa dell’infausto incontro coi bravi, al secolo Zummolo e Crostino, era da qualche giorno la seguente: Ma che significa “Anguria al cioccolato“?
Così recitava un cartello atto ad attrarre passanti, posto in bella vista di fianco ad uno degli innumerevoli banchetti che incorniciano le strade dalla calma caotica di Torre del Greco.
Fu dunque l’intrepida Fiammella che con forte accento sabaudo pose la questione all’avvenente venditore di frutti prodigiosi sporgendosi soave, come Giulietta dal balcone, dal finestrino del furgone… Lo sguardo dell’uomo riempitosi di furbizia atavica fu “ Sono angurie cinesi…” sottolineando così o la proverbiale capacità dei popoli orientali di compiere prodigi agricoli con ardite sperimentazioni botaniche, oppure, più probabilmente, l’idiozia della domanda che ci eravamo posti.
Così rigenerati, rinfrancati e pregni di nuova autostima, raggiungiamo il sagrato della chiesa dove ad attenderci troviamo i nostri dolci pargoli il cui affetto si manifesta ormai quotidianamente attraverso il rito dell’aggrappaggio al furgone con aggiunta di simpatico accompagnamento di percussioni sul tetto e lancio di sassolini ( new entry ).
Qui nel pomeriggio durante una giornata bollente gruppi di incrocianti mimi giocolieri acrobati si inseguivano sull’ombra della chiesa, ma nel pomeriggio, fra kiwido svolazzanti, palline, cerchi e diablo ( ma don Pasquale approverà ?) gli oggetto in volo parevano molti di più degli umani a terra.
I primi accenti di nervosismo si fanno sentire, ma non erano al decimo giorno? O saranno state le melanzane all’aglio che le signori ci donano come cespi di fiori? Dolina, Cacio, Cin Cin e Pucci, con una pazienza che farebbe impallidire Giobbe, si prodigano nella gestione dei gruppi di scalmanati che più che alternarsi si catapultano sui trampoli.
Sul finale della giornata una dj improvvisata nonché schizofrenica ci allieta con sequenze improbabili di brani inascoltabili. Nonostante ciò sembra che i ragazzi non abbiano voglia di andarsene, e, pur se stanchi per le fatiche della giornata, anche noi indugiamo con i più affezionati a qualche scherzo in più e a qualche battuta.
Ci poniamo la domanda ( stavolta forse un po’ meno idiota delle solite): "e se facessimo una cena qui sul sagrato?" (cena in umido con gavettoni?)...Vedremo... soprattutto se si staccano dal retro del furgone…
15/06/06
Ormai al quarto giorno di missione cominciamo a porci domande più profonde. No non è ironica la cosa, il fatto è che, approssimandosi ormai la data del primo dei tre spettacoli che i ragazzi andranno a fare e diventando un po’ più forte il legame e la relazione con loro, ci permettiamo di cercare il "lavoro di fino".
A parte qualche istinto omicida che coglie qualcuno di noi, tutto procede sotto il sole cocente. Ormai bene o male tutti trovano il loro spazio, ma il nostro amato lanciatore di petardi e gavettoni assortiti cosa potrebbe fare ? Ovviamente non vogliamo escludere nessuno, visto che oltretutto i ragazzi sembrano assumere maggiore interesse e responsabilità se messi di fronte a questo prossimo impegno.
Qualcuno che all’inizio era protagonista di nefandezze varie inizia a caricarsi di piccole parti del lavoro giornaliero.
I gruppi vanno a delineare i numeri degli spettacoli e solo vederli esercitarsi nei vari laboratori ci sembra già una piccola ma notevole svolta, in fondo sembra che basti che loro scelgano il loro ruolo e che ci sia qualcuno che valuti importante quello che fanno…
Episodio sintomatico: ”Oggi come altre volte siamo andati dal nostro spacciatore di salumi ed affini (Franco) per la pausa di mezza mattinata dove i ragazzi si rifocillano e noi respiriamo per 10 minuti. Qui avevamo bisogno di recuperare alcuni cartoni per poter completare la pista per la break dance. Un ragazzo incaricato di portare detto cartone al laboratorio viene quasi alle mani con un altro per portare a termine il proprio compito.”
Ci è sembrato importante perché sottolinea quanto ci tengono a quello che stanno realizzando anche se spesso lo esprimono attraverso forme poco ortodosse.
Ma il “Re” dei forti contrasti , in questo spettacolo è Scassatutto (Salvatore) che dopo aver aiutato a realizzare il bastone coloratissimo del Tacabanda guardandolo si è espresso dicendo “ora lo scasso…”. Bene, e così quando terminiamo?
Quello che fino a ieri sembrava un tentativo di riunire schegge impazzite per mettere insieme un laboratorio oggi quasi per magia sta prendendo una consistenza inaspettata e confortante per noi. Provare per credere...
Veniamo al faceto.
La domanda idiota di oggi spetta a Svampita che è riuscita a chiedere al carretto dei gelati, con il solito accento sabaudo: “Scusi neh, cosa vende?”. E visto che le domande idiote sembrano esclusiva dei torinesi presenti in missioni siamo in attesa della domanda idiota di Geppetto che non può nemmeno contare sul vantaggio di sapere che è già successo agli altri torinesi… ( l’alzheimer incombe).Posto che riesca a parlare nei pochi attimi in cui le donne della missione tacciono. Però ci sono buone speranze da oggi Radicchio è senza voce…. E’ la prova che Dio esiste !!!!!
Crostino continua suo malgrado a spezzare cuori con la sua opera impenitente di latrin lover nel sottobosco Vesuviano… Il suo numero di cellulare è richiesto ormai anche da Ischia e Procida (due isole ?). Oggi pomeriggio abbiamo terminato un po’ prima (15 minuti) perché arrivava la processione e così ci siamo dedicati a riordinare il laboratorio che a prima vista sembra più un deposito merci varie... ma in effetti è un disordine voluto. Vi chiederete perché? Dovete sapere che ogni volta che si apre la porta una flotta di bambini tenta di entrare e così lasciamo tutte cose alla rinfusa in modo che entrando si confondono anche loro!!!
Quindi mentre riordiniamo, tra di noi si materializza il nostro supporto psicologico, la nostra carissima dott.ssa Vanga che si lascia fotografare con i maschietti della missione.
Speriamo che le foto della dottoressa Vanga non ci precedano di troppo in lista Vip Italia onde evitare che la buon costume ci ingabbi tutti quanti. ( soprattutto Zummolo )
Ci stiamo forse divertendo ? Decisamente sì.
Il laboratorio di scenografia continua il suo lavoro fino a notte fonda e quando il silenzio finalmente scende tra di noi, improvvisamente si ode il pedale della macchina da cucire azionata da Radicchio che tra una pedalata e l’altra si ferma a contare: quarantotto, quarantanove….cinquanta. Ma cosa cinquanta? Ebbene sì ha già cucito 50 cappelli per i pulcinella, tutti bianchi e pendenti (chissà quanto dureranno così bianchi!!!!).
E adesso vi proponiamo il nuovo glossario in missione:
“ueh guaggliò’ maggia a mettere i STRAMPOLI”
“mi fa male il MENISCHIO”
“posso anch’io fare i Kway”
Buona notte per voi, noi continuiamo a ………. “Se lo volete sapere venite a trovarci, sarà indimenticabile……”. Ops, scusate ma questa è la frase che c’è scritta sul volantino che domani saggiamente distribuiremo alle persone che vanno al mercato (pubblicità mirata!!!)
16/06/06
Questa mattina doppia incursione dei commandos clown provenienti da Torre del Greco in quella di Torre Annunziata. Obiettivo dichiarato il mercato del paese per pubblicizzare le prossime uscite spettacolari dei ragazzi che si stanno preparando col nostro ausilio.
E mentre le dolci fanciulle hanno approfittato dell’occasione per scovare fra un mucchio e l’altro vestiari vari clown o meno i nostri inossidabili maschietti si sono esibiti con trampoli, megafono e volantini, con l’ausilio di trucco colante per l’immane calura, sul porfido traditore che insiste nell’area del mercato. E in più in gran segreto improvvisa incursione in un plesso scolastico onnicomprensivo dove si allevano dai pulcini in grembiule ai pre-universitari…
Mentre stavamo risalendo sulla clown mobile che suor Amalia ormai dispera di poter utlizzare almeno fino alla fine della missione ( pregate per le ragazzi è una vera forza della natura), veniamo poi avvicinati da una sedicente insegnante che ci chiede se saremmo disposti a fare qualcosa nelle scuole. Il veneto (Crostino), il quasi lombardo(Zummolo), lo pseudo piemontese (Geppetto) e il piccolo parlemitano (Forrest) si guardano con la consapevolezza di chi pensa che in certe zone, senza cadere in preconcetti sempre pericolosi, anche una piccola cosa come quella che facciamo noi può essere un’enormità, e non possono fare altro che spiegare la situazione e che senza dubbio noi in persona non potremmo fare molto ( la lontananza sai…) ma che insomma se ci fosse un gruppo di Napoli….
Insomma il nostro in pubblicità abbiamo cercato di darlo.
Il pomeriggio prosegue con alcune gags, tanto per ricordarci che siamo anche clown. Incredibile il samurai di Dolly coadiuvato da una Radicchio afona ma indispensabile. Ah proposito i ragazzi che lavorano con lei Svampita e Ania stanno tirando fuori dei pulcinella di scena per gli spettacoli che sono a dir poco stupendi!
Chiusa nel laboratorio Pucci svolge un servizio “anomalo” e a dir poco Missionario, ebbene sì tenta invano di far ripetere a Raffaele (il boss) le materie che domani dovrà portare all’esame di licenza media…… Pucci si prodiga ma lui ad un certo punto guardandola negli occhi afferma “… chillo ‘o professore nu mme chiede tutta a lezione!” Morale della favola studia solo i primi righi della materia.
Fiammella condisce il tramonto con le scie dei kiwido… (aggiunta al glossario oggi erano diventati k-way) e le ragazzine ed anche qualche ex turbolento per la verità, la seguono incantati.
Pucci e brum brum saltellano a coadiuvare e supportare il tutto. Il mago Crostino fa sparire coppie di gemellini ( ben due) fra la disperazione dei genitori mentre ballerine improvvisate e oggetti volanti non identificati pilotati fra le mani dei ragazzi dal comandante Spock Zummolo, circondano il cono vulcanico del Vesuvio. Insomma ammettiamolo, alzando la testa e osservando il sagrato della chiesa questa sera il posto non mi pareva lo stesso di soli 5 giorni fa.
Ragazzi che tendevano al “ fan…” ora decidono di assumersi piccole responsabilità, portano fuori dal laboratorio e riportano integro e in numero esatto il materiale, chi vi scrive lo ammette questa sera venendo via ha finito per innamorarsi di questa situazione. Che fare ?
I ragazzi sono già tristi perché sanno che domani pomeriggio e domenica non ci saremo e devo ammettere che almeno per domani pomeriggio anche il sottoscritto lo è….
Per domenica non so persino Dio il settimo giorno si riposò…
Arrivano i primi rinforzi direttamente dalla capitale: Zorra e Mensolina si aggiungono al gruppo ma sono ospiti di Pucci fino a lunedì, dopo si vedrà!!!!
17 giugno 2006
Da Palermo….la missione comincia alla stazione con l’arrivo stentato (ore 19) dei quattro claun appena prima della partenza (prevista per le 20:40)….quando la voce isterica nervosa ed minacciosa della signorina del megafono tra un “allontanarsi dalla linea gialla” e “chi sarà trovato senza biglietto la pagherà cara” si lascia scappare un ritardo in partenza del ns. treno di 1 h !!!!! A quel punto il claun che è in noi deve assolutamente intrattenere fino alla fine i genitori gli amici i parenti i nonni i vicini di casa i fidanzati i datori di lavoro e le colleghe accorse per dare un saluto affettuoso…finalmente arriva zoppicante il ns. treno che ci carica e ci scaraventa in località campana…..
Al nostro arrivo stordite assonnate affamate accaldate il ns. capo gruppo gentilmente ci informa che abbiamo 3 nanosecondi per :
saluto suore
sistemazione stanze
disinfestazione corpi
vestizione
alimentazione corpi
saluto compagni
etc….
Arrivati in parrocchia….un bambino (pronipote di spiderman)si attacca al cofano della macchina di Dolly e noi sbalordite a guardare iniziamo a prepararci alla mattinata che ci aspetta:si inizia con il riscaldamento e poi il caos…ma che avete capito????il caos è la prima parte dello spettacolo. Dopo di che si prova la parte della giocoleria…e poi continuiamo con i laboratori!La mattinata si conclude con i ragazzi sui trampoli e davanti a loro geppetto-coreografo che diceva “destra,sinistra ,avanti,ecc.”.. Il pomeriggio continua invece al laboratorio per colorare le magliette dello spettacolo,colorare maracas e strumenti musicali,costruzione dello spettacolo di magia,ecc….tutto tentando di fare il meno rumore possibile per evitare che i ragazzi lì intorno ci
scoprissero…..evidentemente non siamo stati molto bravi…eccolì tutti lì attorno a noi!
Riusciamo in due ore a colorare tutte le magliette per lo spettacolo a e creare una scenografia meravigliosa stendendole tutte sull’inferriata della parrocchia. E’ un colpo d’occhio e di colore.
Questa è la catena di montaggio:
Svampita al rosso
Piripicchio al verde assistita da Gospelina
Didì e Cartoonia al nero e al blu
Pucci al giallo
Ania all’arancione
Dolly un po’ al rosso, un po’ al giallo, un pò dovunque
Zorra e Mensolina a stendere
18 giugno 2006
Domenica..Giornata di riposo (si fa per dire) siamo andati in giro in una delle zone dello spettacolo a pubblicizzare il primo spettacolo di mercoledì: il porto ! Davanti una chiesa siamo stati colpiti dai confetti che gli invitati lanciavano ai bambini in abito bianco…. Che dolore!!! Peccato che non siamo riusciti a prenderne qualcuno al volo per mangiarli. Dopo pranzo, a base di friselle napoletane o come qualcuno le ha definite (senza fare nomi….DIDI’!) “pane raffermo”…..ovviamente divine, ci concediamo un breve riposo…..zzzzzzzzzzzzz in vista del pomeriggio che ci riserva la prova generale dello spettacolo che faremo vedere lunedì ai ragazzi.
I più “Fortunati” , si fa per dire, accompagnati da Pucci (che conosce sempre tutti) vanno all’acqua park una mega struttura che confina con la casa famiglia
Svampita si reca insieme a Zummolo a Napoli, per la comunione della nipotina ( di zummolo) , dove entrambi fanno incetta al mercatino davanti alla stazione di alcuni Gilet, per arrivare poi alla chiesa…. con le borse della spesa. Dopo la cerimonia ( molto particolare e toccante) gustano una meravigliosa torta, e ritornano in quel di Torre utilizzando la Circumvesuviana, treno particolare che collega tutto il circondario di Napoli, però sbagliando il treno. I due, che sono certamente dei clown, mentre aspettano un giusto collegamento per rientrare alla base, fanno amicizia con coloro che aspettano sulla banchina della stazione, e si scattano stupende foto con perfetti sconosciuti in attesa del treno.
Zummolo, per il caldo si infila uno dei gilet appena acquistati ( fiorato stile quadro naif) ed un incantevole paio di occhiali con montatura Rosa anch’essi appena comprati a Napoli. Ovviamente indossati gli occhiali è subito posseduto dalla psicologa Wanga.
Di rientro dalla stupefacente avventura Napoletana, subito a fare una doccia per essere puntuali alla prova spettacolo.
La prova spettacolo è un’occasione per capire tempi e modi di svolgimento, affinché lo vedano e lo capiscano anche i bambini, perché comprendano meglio cosa e come devono fare.
Decidiamo di provare sotto il balcone della casa famiglia e così il nostro pubblico si dispone sul balcone a godersi il nostro primo spettacolo….. finalmente sentiamo bene i tempi di entrata ed uscite e definiamo meglio alcuni dettagli perché domani il nostro pubblico saranno i ragazzi!!!!!
19 giugno
Lunedì, giorno di prove e perfezionamenti: dopo il riscaldamento ci prepariamo per far vedere lo spettacolo ai bambini. Posizioniamo il tutto, pronti si va in scena.
I ragazzi hanno seguito lo svolgimento di questa sequenza e si sono divertiti molto soprattutto nel vedere le gag. Durante le gag Zummolo ha chiaramente capito che avrà un pubblico molto partecipe, perché se lo sono stato i bimbi, lo saranno anche i grandi spettatori.
Anche noi ci siamo divertiti molto a vedere lo spettacolo nel suo complesso.
La giornata prosegue facendo esercitare i bambini nei vari laboratori, la sarta (radicchio) fa gli ultimi ritocchi ai pantaloni dei trampolieri, e prosegue nel cercare di capire come mettere il collo alla giacca del Tacabanda (zummolo).
Alla sera, cena tutti insieme come sempre, e poi a letto!
20 giugno
Come ogni mattina si comincia con il riscaldamento di Dolly che, come dice Zummolo, non si è accorta che ci sono 40°. E’ difficile comprendere per chi non la conosce, che in un corpicino così esile, ci siano così tante energie.
Si inizia a fare sul serio, proviamo e riproviamo con i ragazzi le scene iniziali dello spettacolo. Si fatica a contenere il gruppo dei Rapper perché scalpitano per entrare a ballare durante la prima scena.I ragazzi incominciano a capire dove devono mettersi e cosa devono fare, anche se è difficile farli stare dietro le quinte, in silenzio e tranquilli.
Segue dal profondo cuore di Mensolina ( per lui il 4°giorno di missione):
Ebbene sì, al quarto giorno è arrivata la “botta”; i primi sintomi si erano in realtà già avvertiti il giorno prima, ma, molto furbescamente, avevo provato a far finta di niente.
La botta sì, quella scarica di adrenalina mista a tutto, quella voglia pazza di fare tutto e sentire tutto, quella pazzia che ti pervade senza preavviso; è stato un attimo, un attimo e via; le gambe si sono messe a correre da sole, non comandate, non controllate non fermate proprio da niente. Giravo e correvo, andavo incontro a tutto quello che incontravo, toccavo ogni cosa e ogni persona, e più lo facevo e più mi sentivo dentro a quel cortile, più lo facevo e più mi sentivo quel cortile, con tutte le persone, con tutti i colori, con tutti i suoni, con tutte le risate.
Fare una cosa del genere nel mondo “normale” sarebbe stato pazzia pura, poi rifletto un attimo e mi viene da dire che, forse,non farlo è pazzia pura. E’ sicuramente difficile far scendere su questo pezzo di carta tutto quello che in questo momento ho dentro, difficile e forse non del tutto desiderato perché c’è il timore di far scappare via qualcosa che in realtà voglio trattenere il più possibile, voglio conservare per poterci attingere quando questa settimana sarà finita
I colori, i suoni, gli odori, le voci del cortile, il sudore, le magliette completamente fradice; …… come ti chiami? Mensolina; no, non il tuo nome clown, come ti chiami veramente? No, no, mi chiamo Mensolina, questo adesso è il mio nome, l’altro c’è ma ora veramente è un’altra cosa, non serve in questo momento, mi chiamo proprio Mensolina. E poi ti senti chiamare da un altro bambino che mi vuole fare una foto, un altro mi dice .. allora ci vediamo domani non è o vero ? Certo che ci vediamo domani, come potrebbe essere altrimenti …..
Andando via questa sera ci siamo trovati una corda legata da una parte all’altra del cancello, non per non farci entrare, ma per non farci andare via.
… segue dal profondo del cuore di DOLLY
Rincorrerlo è stata una sensazione meravigliosa, era come se sulla scia si sentissero i loro pensieri misti alla mia voglia di vivere anche un momento le loro sensazioni… e così “ho disturbato” come hanno fatto loro in alcuni momenti in cui tentavamo di farli lavorare…. E così abbiamo rubato e fatto cadere palline e cerchi, siamo passati tra i kiwido, abbiamo fatto slalom tra le loro giocolerie senza far male a nessuno…credo di aver sentito come non mai le mie gambe libere, leggere e birichine. Un bel gioco, un gioco dove ho giocato con tutti, un gioco
di suoni, voci, colori e TANTISSIME RISATE !!
Ci rechiamo a pranzo in parrocchia come ogni martedì ( e giovedì) e poi dalle suore per la siesta pomeridiana. Nel pomeriggio abbiamo deciso di far giocare i ragazzi per non stressarli ulteriormente con l’ansia per lo spettacolo. Oggi è anche il compleanno di Piripicchio, che viene festeggiato con la presenza di tutti al buffet organizzato in tavernetta, con tanto di regalo, torta, e canzoncina di Crostino, che per la festeggiata è una vera tragedia ( la canzone è “Brutta “ di un cantante di cui non ricordiamo il nome..).
Alla serata partecipa anche claun Opopomoz di Napoli, che suona i cucchiai, e canta insieme a Piripicchio un medley di canzoni napoletane e non.
21 giugno
Oggi giorno delle spettacolo. Noi siamo carichi e pronti, ed anche i ragazzi sono molto emozionati.
Ormai non si verificano più gli assalti al nostro arrivo, gli scherzi e tutto il resto…
Si sente nell’aria che oggi è una giornata importante. Dopo il solito riscaldamento, a cui partecipano sempre più numerosi i ragazzi, inizia la prova generale coordinata attentamente da Piripicchio nelle vesti di regista.
Ognuno di noi ha un compito ben preciso, tutta la situazione dovrebbe essere sotto controllo, chi si mette alla regia, controlla le musiche, i minuti, fischia le entrate, chi controlla i gruppi dei ragazzi, i trampolieri, i giocolieri, le ragazze del mimo, gli acrobati. Zummolo, Crostino e Svampita ripassano le gag, Radicchio, Fiammella e Geppetto controllano che tutto sia dove deve essere, soprattutto i bambini. I cappelli dei capigruppo per il caos sono pronti e ben visibili da lontano.
Mensolina, Cartoonia, Didì e Gospelina sono di supporto a tenere a bada i ragazzi, insieme a , Cin Cin e Ania. Dolina fa la principessa tra il pubblico, che verrà conquistata da Pulcinella. Ve lo abbiamo detto che la nostra sartina ha cucito ben 80 cappelli da Pulcinella?
Scriverà presto delle dispense dal titolo SARTA SUBITO. Finite le prove mandiamo i ragazzi a casa, oggi dovranno ritornare alle tre del pomeriggio, in modo da poterli truccare, vestire ed organizzare. Sono tutti da portare al porto, insieme a tutto il materiale, ai 4 pannelli di Pulcinella, ed a un sacco di altre cose. Schizziamo a mangiare un boccone anche noi e a prepararci, tranne Crostino e Geppetto che si fermano in laboratorio per mettere i gommini sotto ai trampoli (utilizzando un copertone di auto che uno dei ragazzi non si sa dove abbia preso…).
Alle tre puntuali eccoci di ritorno al laboratorio, dove allestiamo quattro postazioni trucco, e due di vestizione.
I ragazzi entrano a gruppi, poiché il trucco è stato pensato proprio in base a cosa fanno nello spettacolo.
I mimi sono truccati di bianco e nero, gli acrobati di rosso, arancio e giallo, i giocolieri di rosso, arancio, giallo e verde, ed il mago ha in più l’indaco ( o blu/violetto).
Il caldo non agevola sicuramente il nostro lavoro, anche con le più assidue raccomandazioni di non tocarsi.
I bambini prima del trucco, vengono man mano vestiti con la maglietta che riporta proprio il sole (anzi più di uno) dello stemma di VIP ITALIA. Ogni sole è dei colori del trucco, e le magliette hanno un sole per colore in base al make-up che hanno i bambini.
Una volta vestiti e truccati, vengono caricati sul furgone per essere portati al porto.
Tutto fila liscio, ed alle 16.40 le truccatrici, gli ultimi bambini rimasti, Scassatutto ( che ne frattempo abbiamo recuperato) e Geppetto partono per il porto(abbiamo collaudato il furgone 9 posti delle suore affinchè ci possano portare almeno 15 persone).
Dolly, Crostino e Puccy sono già in piazza per organizzare tutto al meglio. Pucci è riuscita a far spostare un sacco di auto che sostavano proprio dove doveva andare in scena lo spettacolo.
La location, a parte i cassonetti pieni di immondizie e un odore cattivo di pesce, è davvero molto bella. Il tramonto e le barche al porto ci fanno da sfondo.
Dolly rimuove da terra tutto quello che ingombra l’area del palco scenico (uccelli morti, spazzatura, macchie d’olio, e…… meglio non soffermarci sui particolari!). Mensolina transenna la piazza nella speranza che nessuno tolga nulla per posteggiare l’auto.
I 4 pannelli di Pulcinella, che i bambini hanno colorato utilizzando i ritagli di “Famiglia Cristiana” (uniche riviste disponibili dalle suore), fanno da quinta scenica. La piazza del porto è invasa da piccoli pulcinella e soleggianti t-shirt; ai bambini vengono distribuiti gli strumenti musicali fai da te ( maracas fatte con lattine e ghiaia recuperata dal piazzale della parrocchia e bastoncini di legno con tappi di latta, chiamati “gli svampiti” dal nome del proprio inventore..) e siamo finalmente pronti per partire con la sfilata per le vie del quartiere.
Tutti seguono il tacabanda (Zummolo) che con un meraviglioso vestito, un indescrivibile cappello in testa ( sembrava la testa di una cocorita), un tamburo in spalla ed un bastone, con i campanelli, in mano, fa da apripista al corteo.
Annuncia a tutti il nostro passaggio con le seguenti parole:
ATTENZIONE !! GENTE BELLA ! E’ TORNATO PULCINELLA!
ATTENZIONE! POPOLAZIONE! FA U GIOCOLIERE, U MAGO, U BUFFONE !
GENTE MAGNIFICA DE STU RIONE ! ALLO SPETTACOLO! ALL’ESIBIZIONE!
Alternato da.. O MAMMA MAMMA MAMMA, O MAMMA MAMMA MAMMA, SAI perché GLI BATTE IL CORASON, HA VISTO A PRINCIPESSA, HA VISTO A PRINCIPESSA…HEI MAMMA’ INNAMORATO E’ !! …..
Tutti in coro ripetiamo con lui le invocazioni, la gente ci segue in motorino, in auto e si affaccia al balcone! Per fortuna abbiamo l’ausilio dei vigili per contenere il traffico..anche se qualcuno in scooter fa il zig zag tra i trampolieri.
Chiudono appunto la sfilata i nostri meravigliosi trampolieri, che hanno sfidato le strade, hanno affrontato una scalinata lunghissima in porfido, salite e discese.
Nessuno di noi ha parole per descrivere quello che sta accadendo, con quanta velocità questi ragazzi abbiamo appreso i nostri insegnamenti, quanto nulla riesca a spaventarli.
Il corteo arriva nella piazza del porto ed inizia lo spettacolo. La prima scena è “il caos” dove tutti siamo all’interno del quadrato denominato da 4 ragazzi sui trampoli. La musica è Pump It dei Black ayed peas durante la quale facciamo punto fisso, elastico e cellule che si intersecano. Sulla fine del pezzo entrano i rappers con il loro telo sul quale ballano a suon di acrobazie. Sono davvero eccezionali! La scena successiva vede i 6 mimi (Dolly,Svampita e Pucci, + le due gemelle e un’altra bimba) esibirsi sulle note di Eternity di Charlie Chaplin. Entrano poi Pulcinella e Crostino per la gag del barbiere.
Pulcinella è un personaggio molto amato a Napoli e l’idea di Dolly si rivela vincente!
Zummolo, splendido pulcinella aiutato dalle sue origini Napoletane, colpisce il suo pubblico per spontaneità e simpatia. Crostino è bravissimo nella parte dell’antagonista (promesso sposo della principessa), pronto a ricevere gli scherzi di pulcinella. Seguono poi gli acrobati che con il sottofondo musicale della Famiglia Addams, e la supervisione di Geppetto, sfoggiano piramidi umane, numerose verticali e svariate figure che sbalordiscono il pubblico.
E’ la volta poi dei giocolieri, che si esibiscono con lo splendido sfondo colorato dei Kiwido, che fanno da coreografia fluttuante per tutta la durata di “Kalashnicov” di Bregovic al susseguirsi delle varie abilità.
Palline, cerchi, diablo, piatti cinesi, ula-op, clave e poi…via !... in scena tutti insieme!
Pulcinella rientra in scena spiegando al pubblico che, ha giocolato, ha fatto acrobazie, ne ha fatte di cotte e di crude ma non ha ancora conquistato la Principessa, ma sa che potrà riuscirci perché lui HA UN SEGRETO!
Il re ( padre della principessa impersonato da Svampita) entra e insiste per capire quale sia questo segreto, ma pulcinella che è un furbacchione lo ipnotizza e addormenta. Arriva nel frattempo il promesso Genero del Re ma Pulcinella ipnotizza anche lui!
Quindi con un gioco di parole fa credere al re che suo genero sta tramando contro di lui e riesce a metterlo fuori combattimento. Resta però da intortare il Re riguardo al fatto di essere povero…cosa che gli riesce stupendamente visto che sua Maestà, un po’ sordo, non capisce ciò che gli viene detto e finisce di nuovo ipnotizzato!!!!
Chiude lo spettacolo il meraviglioso numero di magia: gli allievi di Crostino hanno superato il loro maestro!! Sapientemente guidati, hanno eseguito alla perfezione le comico-magie che avevano imparato, ed il pubblico è rimasto letteralmente a bocca aperta quando Mago Spinocchio e la Valletta Scintilla hanno fatto sparire un bambino facendolo riapparire in un altro posto!!!! ( ..sfruttando il prezioso aiuto di due gemellini!).
Chiude lo spettacolo la canzone “la città e Pulcinella” che ci vede tutti insieme per ricevere i meritati applausi, e Gente Magnifica Gente dal musical Scugnizzi quale ringraziamento al nostro pubblico.
Con emozione ed occhi lucidi, indossiamo tutti il nostro camice, Dolly spiega alla platea chi siamo e cosa facciamo e ringrazia chi è intervenuto e soprattutto i genitori dei bambini; il pubblico ha apprezzato molto lo spettacolo dei ragazzi.
Non abbiamo ne il tempo di capire, di pensare, di ragionare , di riflettere e di considerare tutto ciò che è appena avvenuto: si deve sgomberare in fretta la piazza, riportare il materiale, gli attrezzi e tutto il resto in parrocchia vista la disponibilità del furgone. Anche i ragazzi devono rientrare, sono già arrivate le 20.30.
E’ proprio vero…il tempo passa in fretta quando ti diverti!!
E, come in via col vento…domani è un altro giorno e a freddo condivideremo ciò che abbiamo percepito.
Ognuno di noi dentro di se porta emozioni e sentimenti, che non sono semplici da descrivere e spiegare, frutto anche di un percorso a tappe molto incalzante, che forse vogliamo tenere nostre, come a volerle difendere affinché restino protette nel nostro cuore per non perderne l’essenza.
La serata prosegue in pizzeria, e poi un gelato sulla spiaggia. Siamo stanchi ma molto felici.
22 giugno – La quiete dopo la tempesta
Oggi, a causa dell’incontro di calcio della nazionale, abbiamo lavorato in oratorio solo di mattina.
La mattinata è iniziata con un doveroso (dopo il caos di ieri) riordino del laboratorio; riordino degli attrezzi e delle idee; il tutto è avvenuto in un insolito clima di calma e tranquillità.
Come da programma oggi niente prove dello spettacolo e niente laboratori (magia, acrobatica etc.), oggi vogliamo solo divertirli e divertirci.
Apre le danze Dolly con gli esercizi di riscaldamento seguiti da i balli e i giochi di Crostino (conosciuto per tutte le Venezie per il suo repertorio infinito di canti, balli e bans e per la sua carica energetica antimeridiana che ha del soprannaturale).
Forse sull’onda dell’entusiasmo per lo spettacolo di ieri o forse perché giorno dopo giorno la fiducia e l’apertura dei ragazzi nei nostri confronti sono sempre maggiori, fatto sta che la partecipazione dei ragazzi è stata quasi totale: è stato fantastico vedere in questi giorni alcuni “bulletti” cantare e mimare il nostro coccodrillo e altri bans.
A metà mattina abbiamo distribuito i cartelloni (giocoleria, trucco, realizzazione scenica etc.) che erano affissi in laboratorio e le nostre magliette perché ci lasciassero i loro pensieri e le loro firme: si sono sbizzarriti con le dediche e con le frasi di affetto tanto che a molti di noi sbirciando qua e là fra magliette e cartelloni sono venuti gli occhi lucidi e non solo…
Dopo questo momento di pacata confusione (e sprazzi di commozione) e dopo la pausa di metà mattina abbiamo inscenato alcune gags: Banana bandana (Dolly e Piripicchio), La pulce acrobata (Geppetto e Crostino) e Popcorn (tutti, compresi i bambini).
Abbiamo terminato la mattinata con un “abbraccio” simbolico grazie ad un gomitolo di filo rosso che veniva lanciato di mano in mano formando una grande ragnatela.
Poi tutti a pranzo ospiti delle signore della parrocchia (le pie donne) dove abbiamo ricevuto un’altra gradita sorpresa: una coloratissima lettera da parte di due bimbe che ci ringraziavano per il nostro operato e pensavano già con tristezza alla nostra partenza.
Ritorno a casa con due mezzi separati: auto scassata di Dolly con zavorra di nove leggiadre fanciulle contro furgone nove posti con cinque baldi giovani…arrivo quasi sincronizzato…sbarco delle truppe alla base…ammutinamento dei giovanotti che attaccano con un mega gavettone…fuga delle girls in cucina per riarmo e poi…è guerra aperta!!! Non possiamo dirvi le condizioni in cui ci siamo ritrovati per risalire in camera.
Pomeriggio libero… partita, pennichella, mare, e per l’eletto anche un po’ di cagarella.
Ritrovo per la cena che si svolge nel parcheggio per fuggire al caldo soffocante…piacevolissima grazie a un capitombolo di Geppetto giù dalla sedia ma soprattutto grazie alla presenza di Cookie (da Roma).
Buonanotte
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