martedì 29 gennaio 2008

Dalla Missione di Santa Fe - Argentina


Vi scrivo questa mail per raccontarvi tutto di VIP Santa Fe.
VIP Santa Fe ha compiuto 4 mesi. Abbiamo lavorato duramente per poter compiere la bella missione che voi avete trasmesso ad ognuno di noi. E' nostro enorme desiderio portare a ciascun bambino un sorriso con il naso rosso.
A partire dal 25 agosto ci siamo formati per spettacoli clown e clownterapia. Lo abbiamo fatto con professori di teatro, professori di clown, attraverso incontri con specialisti ospedalieri. E perché il gruppo cresca in unità abbiamo lavorato molto a fondo sulle dinamiche di fiducia, non perché lo spettacolo sia più realistico, ma perché ognuno confidi nell'altro in modo nolto speciale; cercando ogni giorno l'unità del gruppo. Perché se una persona impara ad aver fiducia nell'altra in ogni momento dello spettacolo la fiducia si trasmette.
Dopo tre mesi di formazione avevamo già fatto 6 spettacoli e dopo 4 mesi di formazione abbiamo realizzato la nostra prima esperienza nell'ospedale infantile del nostro barrio [quartiere].
E' stato molto bello vedere che in ogni istituzione per bambini in cui siamo stati si realizzava l'obiettivo. Giocare con il bambino e farlo sorridere.
Ciascuno di noi è stato molto felice dopo essere riuscito a portare gioia ai bambini con il solo camice clown, i suoi disegni, il viso dipinto e il naso rosso. E' stato un compito che ci è costato molto imparare, ma ne è valsa la pena quando abbiamo visto i bambini sorridere.
Dopo 4 mesi è arrivato il compito più difficile per noi, però sentivamo un grandissimo desiderio di realizzarlo, la visita all'ospedale infantile. Nei sostri visi si rifletteva il timore perché non sapevamo a che cosa saremmo andati incontro, ma nello stesso tempo non importava perché sapevamo che nonostante tutto avremmo condiviso un bel momento gioioso con i bimbi in ospedale e avremmo sorriso con loro.
E' stata un'esperienza molto grande, ci ha fatto molto bene. Ciascuno di noi ha trascorso momenti molto belli nelle corsie. Posso dire con entusiasmo che il gruppo VIP Santa Fe non ha fallito nella sua prima visita all'ospedale perché Dio è stato al nostro fianco dandoci la forza e perché sentivamo l'appoggio fraterno di tutta VIP Italia.
In 4 mesi abbiamo imparato moltissimo ma sappiamo che ci manca molto altro da imparare e in così poco tempo sentiamo che amiamo essere clown poiché ci permette di fare del bene ai bambini.Impariamo che il sorriso è il più bel sentimento POSITIVO in una persona e soprattutto in un bimbo, sappiamo che la vita va colmata di sorrisi perché tutto il mondo si animi e dica: VIVIAMO IN POSITIVO!!!
Krauta [Vip Torino] grazie per il tuo appoggio e per trasmetterci tutto il tuo amore.
Ti racconto che il gruppo è composto di 25 persone, 17 sono quelli che si impegnano con spettacoli e servizi in ospedale.Le quattro persone che al momento non indossano il naso rosso ci accompagnano costantemente in tutto ciò che ci serve. Per esempio: trucco, abiti, scenografie, ecc.
Come vedrai è un gruppo numeroso e VIP Santa Fe si pone come obiettivo di continuare a crescere con esperienza attraverso professionisti e come numero di soci affinché di volta in volta siano più numerosi coloro che svolgono la bella missione che Dio ci ha inviato attraverso voi.
Ci incontriamo una volta alla settimana per imparare, talvolta due volte perché abbiamo uno spettacolo. Siamo tutti molto amici e ci vogliamo molto bene. Suor Rossana è molto vicina al gruppo VIP e ci sostiene moltissimo.
Aspettiamo con ansia il tuo ritorno in Argentina nel mese di agosto.
Saluti a te e a tutti i nostri fratellini d'Italia.
Baci e abbracci!!!!

Kalabaza-RamonVip clown Santa Fe, Argentina.

lunedì 28 gennaio 2008


Roma, 24 gennaio 2007

Susdai matn! Tanyà so sap bay tè?

eccomi di ritorno e un saluto cambogiano è d’obbligo.
Ho voglia di condividere con voi le emozioni di questo mio ultimo viaggio in terra cambogiana nei panni di clown Spring.
Fatico un po' a rielaborare il vissuto...alcune storie sono entrate dentro di me e le devo ancora sudar fuori...
Questo paese ti entra nelle ossa... il suo popolo è sorridente ma silenzioso, uno strano silenzio come se lo choc dell’orrore vissuto con Pol Pot non fosse ancora superato.
Gli anni bui della dominazione dei khmer rossi (1975-1979) sono indelebilmente incisi negli occhi e nel cuore dei cambogiani di oggi e rivivono nel museo degli orrori che abbiamo visitato, il Tuol Sleng, la scuola dove furono ammazzati e torturati avvocati insegnanti medici e tutte le persone con gli occhiali! Il mostro di Pol Pot aveva deciso di ricominciare da zero, tabula rasa facendo fuori tutti quelli che leggevano e sapevano scrivere. E’ agghiacciante e non dimenticherò mai le migliaia di foto dei prigionieri che come in un album di fantasmi ti guardano con lo sguardo disperato e perso. Sono stati fotografati pochi momenti prima della loro esecuzione. Tutte le foto sono in bianco e nero….chi non moriva in questa scuola veniva giustiziato nei campi di sterminio con l’accusa di essere intellettuale o controrivoluzionario. E questo inferno è terminato meno di 30 anni fa…la sera riflettiamo su quanto possa esserci di brutto nell'essere umano ricordando gli altri olocausti nel mondo quelli passati e quelli presenti (ebrei, armeni, tootsi in ruanda, palestinesi…).

Luminose emozioni le ho ricevute dallo splendore della civiltà dei khmer (non quelli rossi!), splendore che rivive oggi e si riflette nei templi buddisti visitati…vere oasi di solitaria meditazione, le torri di Angkor Vat, l’affascinante Ta Prom dove monumenti di proporzioni giganti sono inghiottiti dalla vegetazione e ricevono tanti abbracci da enormi radici d’albero, gli stessi che fanno da cornice al film Tomb Raider interpretato da Angelina Jolie.

I primi giorni della nostra missione sono stati dedicati ad un turismo responsabile che si è concluso con una splendida immersione nell’acquaticità di questa terra: sei ore di navigazione sul Mekong, il fiume che dopo aver attraversato mezza asia arriva nel suo affluente Tonle Sap trasformandolo in un mare interno quando le piogge e lo scioglimento dei ghiacciai tibetani innescano il moto di interi villaggi di palafitte fatte di bambù e foglie intrecciate. Wau!
Osservando queste case galleggianti tocchi l’infinita povertà di questo angolo di mondo che circonda la ricchezza come l’oceano fa con le isole…

Il 31 dicembre ci trasferiamo in quel di Sihanoukville giusto il tempo di arrivare e passare il capodanno sulla spiaggia e che spiaggia…..serendipity beach…non è uno scherzo! Per chi mi conosce bene sa l’effetto che ha su di me la parola serendipity per darvi un’idea….lo stesso effetto di quando ci hanno comunicato che avremmo dormito alla SPRING Guest house. Ci ho messo un po’ a capire che non ero uno scherzo ma semplicemente… serendipity!

Non è stato facile incontrare sul nostro cammino una miriade di uomini occidentali attratti da questa terra per motivi esattamente opposti a quelli nostri...ragione in più per noi clown per seminare tanti semi di buon umore con la speranza che possano diventare piante robuste con l’aiuto degli operatori locali ai quali abbiamo trasferito i nostri strumenti e competenze (nel nostro caso…circensi).

Sulla spiaggia di Sihanoukville tanti bambini di strada cercano rifugio e si addormentano sotto un grande albero “Tapang” che significa appunto albero nella lingua khmer. Questo albero dalla forma ad ombrello offre rifugio e protezione “m’lop” nella lingua khmer a questi bambini. Francesco Caruso è un italiano che da consulente di banca in Canada, "casualmente" arriva in Cambogia e conosce una ragazza inglese, Maggie, con la quale decide di fare qualcosa per quei bambini e fonda quattro anni fa la ong Mlop Tapang che funziona benissimo ed è un vero modello di cooperazione e sviluppo. Francesco ha una sorella in italiana che è una clown Vip come me e da meno di un anno, VIP - Viviamo in Positivo - la onlus di cui sono socia dal 2004 - lancia una nuova sfida: missione cambogia!

Insieme agli altri 7 clowns (Smilzo, Ermione, Maggiolina, Aureola, Krauta, Donji e Spillo) abbiamo trasferito a chi quotidianamente lavora con quei bimbi di strada proteggendoli dagli abusi di ogni tipo, il linguaggio e le tecniche clown e questo per dare continuità ai nostri laboratori. Una bella formazione formatori. Abbiamo creato con tanta fatica sotto un caldo umido un ambiente di gioco e un'atmosfera di fiducia reciproca nel gruppo: laboratori di giocoleria, acrobalance e clownerie.

Tutti insieme abbiamo fatto rivivere il clown che è in noi, quella persona sensibile che è capace di giocare con le proprie emozioni ascoltando realmente le persone ed il mondo che ci circonda. Abbiamo preparato i bambini delle due bidonvilles a trasformarsi in protagonisti di uno spettacolo tutto loro di cui noi otto clowns insieme ai loro educatori eravamo spettatori. E’ stato indimenticabile! Soprattutto perché i protagonisti dei due spettacoli e dei nostri laboratori non erano i bambini che frequentano abitualmente il centro Mlop Tapang, centro bellissimo che è stato inaugurato lo scorso ottobre 2007, un centro che offre alimentazione equilibrata, acqua potabile, alloggio, servizi igienici, cure mediche, attività didattiche (inglese, computer), attività ricreative (disegno, danza, teatro) e di counselling alle famiglie dei bambini che frequentano il centro stesso….no! I protagonisti dei due spettacoli e cioè i bambini con i quali abbiamo lavorato quotidianamente erano quelli di due slums (baraccopoli) dove le condizioni di vita sono estreme. Francesco ci ha detto che il 25% dei bambini con i quali abbiamo lavorato morirà. A Sihanoukville non ci sono ospedali e se non hai i soldi è impossibile raggiungere la Thailandia e farsi curare. In questi slums non c’è acqua, luce, fogne…i bambini ci accolgono in gran parte nudi, sporchi e naturalmente non si fanno problemi a fare i loro bisogni all’aria aperta. Iniziamo a lavorare consapevoli che questi bambini non hanno mai visto i clowns e dopo aver sciolto il ghiaccio (come sempre accade con quasi tutti i bimbi del mondo) queste creaturine cominciano a saltarci addosso con tale foga che la gestione diventa difficile ma alla fine ci riusciamo! Li dividiamo in gruppi e diamo il via a laboratori di giocoleria, acrobatica, kiwido, e clown.

Io decido di dar vita al gruppo cantanti e mimi. Comincio a cantare Smile di Chaplin lentamente parola per parola…… SMILE.... though your heart is aching....SMILE even though it's breaking…When there are clouds in the sky, you'll get by…If you SMILE trough your fear and sorrow, SMILE and maybe tomorrow, you'll see the sun come shining through for you..i bambini sono attentissimi, non sanno il significato di quelle parole, non ho l’interprete che mi traduce in khmer ma non importa…vado avanti, li correggo, mi fermo, ripeto e loro con spettacolare mimica facciale sembrano capire il senso di quelle belle parole…fanno il volto triste per poi passarvi sopra una mano e trasformarlo in un volto allegro…mi imitano, sono dei mimi fantastici, drammatizzavano all'estremo per poi scoppiare in una risata...e urlare SMILE con ironia.

Arriva il giorno del nostro spettacolo. Il MlopTapang ha un partner francese che vive in Cambogia da quattro anni e ha dato vita al centro "Bhor all in art Center", dove si sviluppano attività di arte terapia molto interessanti. Ci offrono di presentare il nostro spettacolo al suo centro. Quando siamo arrivati a Sihanoukville si stava svolgendo una mostra per sensibilizzare sulle dipendenze (droghe, fumo, gioco, alcool, cellulari, soldi). Abbiamo quindi proposto a Bob (il francese) di fondere il tema della sua mostra con il nostro spettacolo e mettiamo così in scena la bambola triste. Inizia la storia, io sono la bambola, il mio ingresso è lento, pesante perché porto addosso tutte le “dipendenze” (alla mia cinta è stata attaccata una lattina di birra, un pacchetto di sigarette, soldi e carte, un cellulare, un sacchetto per sniffare colla). Parte la musica della parata circense ed entrano tutti i miei amici clown che con assoli spettacolari si esibiscono con acrobazie e giocolerie…3,4,5,6,7 palline volano sulla mia testa poi passing di clave il tutto per distrarmi e portarmi via la tristezza. Se ne vanno togliendomi a turno una dipendenza ed io resto sola in scena truccata da mimo triste, non cambio espressione fino alla fine quando il mago mi regalerà il naso rosso che mi farà risvegliare e tra bolle di sapone musica e balli si accendono i sorrisi di tutti. Quasi mille le persone in strada ad osservarci. Senza parole..

E’ stata proprio una bella missione umanitaria e ringrazio VIP FORMAZIONE (http://www.clownterapia.it - http://www.vip-missione.org) per avermi dato la possibilità di mettermi in gioco con sentimento ed entusiasmo. Abbiamo portato gioia, amore e speranza attraverso l'arte che più sentiamo nostra......il clown...il suo naso rosso.
Abbiamo lavorato al fianco di chi dedica la propria vita a lottare contro le brutture della pedofilia e del turismo sessuale. A loro va il mio più grande ringraziamento ai cambogiani come Vann Ti, Navy, Cham…..operatori della ong Mlop Tapang , pieni di amore per quei bambini che come tutti i bambini del mondo, non mi stancherò mai di ripeterlo, chiedono solo e soltanto di essere bambini!

Okun, Lihaiiiiiiiiiii! (grazie e arrivederci in cambogiano)
Con affetto, Simona…..clown Spring (VIP Roma - http://www.clownterapia-roma.it/ )
:o)

domenica 13 gennaio 2008

MISSIONE CAMBOGIA 2008

VCM (Volontari Clown in Missione) - Missione Cambogia 2008

Partecipanti: Aureola (TO), Donji (TO), Ermione (VR) - Krauta (TO) - Maggiolina (TO) - Smilzo (SS) - Spillo (TO) - Spring (Roma)

DIARIO MISSIONE CAMBOGIA 2008

12 gennaio 2008, l'aereo atterra a Malpensa, piove ci sono 2 gradi...
Come in un video scorrono nei miei occhi le immagini di centinaia di volti di bambini indimenticabili, il vero patrimonio della Cambogia e il ricordo più bello che mi porto nel cuore dopo questa missione.
Bambini che danzano con noi al canto di "Hey baby"... bambini che mimano con Spring "Smile" e con la manina sul volto prima fanno un visino triste e poi sorridono...
Bambini che si impegnano a fare piramidi di acrobatica fino a poco prima mai nemmeno immaginate...
Bambini che mi abbracciano, che stringono le loro manine alle mie...
Bambini che indossano il nostro naso rosso...
Chanda che mi guarda triste quando sa che domani non torneremo...
Okun che mi salta in braccio e poi unisce le manine e continua a ripetere "okun, okun"...
Il bimbo disabile che sorride sempre e lancia la palla con una precisione incredibile...
Il bimbo disabile bellissimo che l'ultimo giorno, quando passiamo a salutarli balla dalla gioia e mi abbraccia forte forte...
ll bambino che danza con l'oola-oop
La bambina che lancia le due palline senza fermarsi per più di un'ora
La bambina con la borsetta che non sorride
I bambini della spiaggia che sniffano colla...
I bambini della spiaggia che mi vendono un pesciolino fatto a mano...
Tanti occhi a mandorla... tanti sorrisi che non scorderò più...
Possa ognuno di questi bambini avere l'opportunità di essere felice!


31/12/2007
Ultimo giorno dell''anno, siamo a Phnom Penh. Stamattina abbiamo visitato il Palazzo Reale e in Tuk/Tuk (mezzo di trasporto locale costituito da una moto con una portantina per 4 persone) siamo tornati all'hotel. Pranzo al ristorante cinese e alle 14.00 ora locale prenderemo il bus per Sihanoukville, dove il 2 gennaio inizieremo la missione. Questi due giorni sono stati di turismo, abbiamo visitato i templi di Angkor, ieri abbiamo vito il museo degi orrori della Cambogia. Il popolo appare gentile, silenzioso e sorridente. Tutti sono molto gentili tranne automobilisti e motociclisti che ti mettono sotto senza alcun problema se non ti scansi a tempo. Il "popolo VIP clown" è ancora sano, nonostante quasi 6 ore di barca da Angkor a Phnom Penh, tranne Spillo che ha avuto una indigestione da templi e ha la febbre. Abbiamo già potuto notare una povertà immensa soprattutto nella zona del porto, dove a gente vive in capanne/palafitte con nulla... Gli hotel sono essenziali e stiamo mangiando spendendo circa 4 dollari a testa.
Un felice anno nuovo a tutti!

31-12-2007 - Lunedì
Phnom Penh/Sihanoukville
Il Bus che ci portera' a Sihanoukville (Mekong Express) è molto bello e confortevole, le strade sono asfaltate, qui l'influenza del turismo si sente. Arriviamo in anticipo verso le 18.00 e troviamo ad attenderci Francesco (fondatore insieme a Maggie del Centro M'lop Tapang - http://www.mloptapang.org/) il quale ci annuncia che per una notte avremo un altro hotel rispetto a quello prenotato e che staremo una sola notte per poi spostarci. C'e' un piccolo disguido, non si trova la chiave della stanza di Maggiolina e Spring e cosi rimangono per un bel po' ad aspettare... poi si trova e... la porta non si apre... Le Guest house cambogiane, equivalenti ad una locanda, sono costruite velocemente per business, spesso da stranieri che poi ne affidano la gestione a personale locale che non ha mai saputo nulla di come si gestisce un hotel... con i risultati facilmente immaginabili.
Il tempo di lasciare i bagagli e andiamo al Centro "Bhor all in art Center", fondato da un francese che vive in Cambogia da circa 4 anni, in arte Bob Passion (al secolo Eric). In qesto centro si sta svolgendo una mostra per informare sulle dipendenze (droghe, fumo, gioco, alcool, cellulari, soldi), una art-therapy molto interessante.
Iniziamo il percorso della mostra e veniamo accolti da un "fantasma" vestito di nero che ci spaventa... poi attraversiamo sale dove si vedono gli effetti dell'alcool, delle droghe, del fumo sul corpo... infine nell'ultima sala troviamo un cadavere (finto) riverso per terra con la faccia sul suo stesso vomito... e per uscire passiamo attraverso un tunnel con una serie di ostacoli che hanno lo scopo di dimostrare la difficoltà di uscire dalle dipendenze...
Rimaniamo molto colpiti da questa mostra e ci riproponiamo di tornare a filmarla.
Andiamo a cenare e finiamo in un locale pieno di turisti sessuali... In un primo tempo ci chiediamo se restare o andarcene... ma poi pensiamo che qui purtroppo molti locali sono pieni di turisti che abbordano le ragazze locali... e poi siamo in periferia, è la notte di Capodanno e non sapremo dove altro andare...
Francesco ci ha lasciati ed è andato a cena dai suoceri, lui ha sposato una ragazza cambogiana (Sophia), inoltre è tornato oggi dall'Italia ed è stanco. Cosi ceniamo li e, a turno ci ricordiamo di non guardarci troppo intorno perché quel che vediamo ci fa stare male...Dopo cena torniamo al centro di Bob e troviamo che lui e il suo gruppo suonano Rock dal vivo... restiamo un po' sentendoci spaesati, non conosciamo nessuno... loro bevono birra, fumano, alcuni bambini di strada giocano lì itnorno... cosi dopo un po' salutiamo tutti, auguriamo loro buon anno e, Aureola torna in Hotel perche' Spillo è rimasto a letto con la febbre... e gli altri vanno a passare il Capodanno in spiaggia...

1 gennaio 2008 - martedì
Mattina libera, andiamo in spiaggia e ci godiamo ancora un momento di relax. Alle 12.30 Francesco viene a prenderci e ci spiega che nel pomeriggio ci porteranno a fare un sopralluogo per vedere dove andremo ad operare con i nostri laboratori negli slum. Ci dice che vorrebbe che lavorassimo negli slum (bidonville) dove i bambini non hanno nessun tipo di attività e proprio per questo gli piacerebbe che insegnassimo loro qualcosa sulle arti circensi e li aiutassimo a preparare uno spettacolo che poi potranno mettere in scena dopo il laboratorio e usarlo anche per il Carnevale. Pranziamo al mare, ma nel ristorante il tempo per servirci supera ogni aspettativa: 2 ore circa (non esagero...) e usciamo senza che abbiano portato il piatto di Spillo, il quale rimane digiuno... Qui funziona cosi, uno straniero investe e compra un locale per fare un ristorante, poi prende personale del luogo per gestirlo, e come accade per gli hotel, queste persone non hanno la minima idea di cosa voglia dire avere un ristorante e non hanno la preparazione per portarlo avanti.

Ore 15.00
Andiamo al primo slum: strada sterrata (qui piove molto e quando piove è tutto allagato), non c'è acqua nelle baracche, la luce è poca, non ci sono fogne (nemmeno a cielo aperto)... gli escrementi vengono fatti (credo) all'aperto... Vediamo una situazione talmente difficile che restiamo senza parole: bambini nudi per terra, baracche senza la minima idea di igiene... bambini sporchissimi... la poverta' non è tangibile, è immensa! Mentre camminiamo i bambini si uniscono a noi... la nostra guida, che fa parte dello Staff del M'Lop Tapang, si chiama Wan Tea (non so se si scrive cosi) è un ragazzo di 27 anni, dolcissimo, con molto amore per i bambini. Arriviamo nel Play Ground, una sorta di cortile con giochi per bambini (uno scivolo, dei copertoni, un'altalena, ecc.) con una stanza in legno dove gli educatori del Centro M'Lop Tapang preparano i bambini all'inserimento nel centro stesso per poi, in un secondo tempo, inserirli nelle scuole locali. E' qui che si svolgeranno i nostri laboratori.
Giochiamo un po' con i bimbi, alcuni sono molto piccoli, i ragazzini e le ragazzine più grandi (5/6 anni) tengono in braccio i fratellini di 1/2 anni... I bimbi si affezionano subito a noi e diventano come le piccole "cozze" birmane (termine con il quale avevamo definito le bambine dell'orfanotrofio Bonetta a Kengtung in Birmania che si attaccavano ad ognuno di noi e non ci lasciavano più il braccio... con reciproca soddisfazione!)... si appiccicano ad ognuno di noi...
I bambini piu grandi di giorno vanno in spiaggia a vendere (al mattino al mare abbiamo visto che ne arrivano a frotte... e non ti lasciano facilmente se non compri qualcosa)...

Dopo aver visitato il primo slum, andiamo al Centro M'lomp Tapang dove troviamo ad attenderci Francesco. Il centro è bellissimo, nuovo, è stato inaugurato ad ottobre 2007.
Prima, ci dice Francesco, erano in una piccola stanza e facevano attività per lo piu' fuori, ora hanno uno staff di 62 persone. Nel centro che è solo diurno preparano i bambini di strada ad inserirsi nella scuola ed offrono loro varie attività: computer, danza, Inglese, teatro...
Sulla spiaggia un operatore del centro istruisce i bambini sull'abuso sessuale e crea una rete di bambini stessi che tra loro si aiutano e riferiscono a lui...
In 2 centri notturni viene dato asilo a bambini che non hanno dove dormire la notte.
Francesco ci racconta che da consulente di banca in Canada, "casualmente" è arrivato in Cambogia e ha conosciuto una ragazza inglese, Maggie, con la quale hanno poi deciso di fondare una Ong (Organizzazione non Governativa) per aiutare i bambini di strada.
Ora la Ong, M'Lop Tapang, è grande e funziona, a quanto abbiamo visto, veramente bene.
Tornando in hotel programmiamo il laboratorio di domani suddividendo i compiti.
Ceniamo in un buon ristorante e giochiamo con i camerieri a fare un po' i clown...

2 gennaio 2008 - mercoledì
Ore 08.30 vengono a prenderci e iniziamo i laboratori con i bambini: Smilzo/Ermione/Donji: Acrobatica (dentro la stanza), Krauta/Maggiolina: kiwido-pois (fuori), Aureola/Spring: gioco con i piccoli, Spillo: foto/video.
E' parecchio faticoso per me che sono partita già stanca, giocare con i bambini piccoli, sono tanti, si attaccano e litigano tra di loro... ma sono anche intelligentissimi e hanno una capacità grande di recepire ciò che spieghiamo loro. Imitano e ripetono ogni cosa che proponiamo e imparano subito.
Al mattino va molto bene, i bambini imparano bene nel laboratorio di acrobatica e giocoleria, Smilzo ed Ermione sono molto soddisfatti. Mentre al pomeriggio notiamo molta più dispersione: i piccoli hanno preso più confidenza e calmarli non è facile...
Aureola e Spring truccano i bambini tra mocci e facce piene di sabbia (per terra c'è sabbia) e... nel giro di 2 minuti sono tutti un mascherone... Ci facciamo insegnare le loro canzoni e noi insegnamo loro i nostri bans (il solito "pollice destro avanti e sciusciuscià"...), va alla grande e con divertimento Spillo riprende due bambini che a loro volta, dentro la stanza lo insegnano ad altri loro coetanei ...
Terminiamo il laboratorio nel pomeriggio e torniamo al M'Lop Tapang, dove abbiamo appuntamento con Bob, il francese per organizzare lo spettacolo che si svologerà appunto da lui sabato prossimo.
Il venerdi sera faremo noi uno spettacolo davanti al suo centro in strada su un palco e sabato si esibiranno anche i bambini del laboratorio, i quali, a detta di Smilzo ed Ermione, sanno già fare anche il... Trapezio...
Si torna in Hotel e ci si riunisce subito per organizzarci per domani: costruzione di palline (abbiamo comprato il materiale) laboratori e organizzazione spettacolo dei bambini...
Ora sono le 22.30... abbiamo ancora la condivisione della giornata da fare...a proposito:
BUON 2008!!!

3 gennaio 2008 - giovedì
Ieri sera la condivisione è durata tanto ed è finita oltre mezzanotte e mezza per alzarci alle 06.00. Colazione alle 7.00 e pronti per un'altra giornata di laboratori con i bambini degli Slum.
Arriva Wan Tea e ci dice che stanotte verso le tre ha preso fuoco il mercato grande, detto “Old Market” perché stanno costruendo il mercato nuovo e pare che gli ambulanti non volessero trasferirsi… così forse qualcuno ha risolto il problema…
Con la camionetta passiamo nella zona del mercato e i pompieri sono ancora all’opera lanciando grossi getti d’acqua.
Quando arriviamo agli Slum Wan Tea ci dice che molta della gente che abita lì non ci sarà perché quando accadono disgrazie come quelle del mercato si precipitano a fare saccheggio. Per una povertà come questa che stiamo vedendo ogni giorno capiamo che non ci sono molti modi per sopravvivere.
Arriviamo e abbiamo uno spettacolo nuovo che i bambini fanno a noi: quasi tutti indossano vestitini nuovi, ancora con l’etichetta, mangiano cose strane e capiamo da dove provengono…Questi bambini sono in condizioni disastrose, l’igiene non esiste e vediamo ogni sorta di dermatite e di sporcizia sui loro volti e corpicini.
Al pomeriggio una infermiera arriva e mette qualche cerotto sulle ferite più grosse… Immaginate che i bambini sono a piedi nudi e certamente è facile ferirsi…
Oggi ci siamo scambiati di ruolo: Smilzo viene affiancato da Aureola e Spring alla giocoleria (palline), Krauta e Donji dirigono il laboratorio di Pois (Kiwido), mentre Ermione e Maggiolina si dedicano all’intrattenimento dei bambini piccoli.
Nell’intervallo di pranzo abbiamo costruito palline e pois con la sabbia, lo scotch e la corda di nylon, in modo da poter far giocare tutti e lasciare loro anche il modo per costruirsi da soli gli strumenti.
Il laboratorio di Giocoleria si svolge al chiuso, anche se i piccoli entrano ed escono… acchiappano palline, vogliono partecipare tutti, anche i piccolissimi… Una piccolina di un anno e mezzo circa, tutta di “nuovo” vestita entra e ci lascia come ricordo una bella pipì… così alcune palline cadendo si inzuppano…
Di mattina fuori nel cortile Maggiolina e Ermione intrattengono i bambini con il tiro alla fune, balli, giochi, nel pomeriggio abbiamo la musica e così nasce il “Villaggio vacanze Slum”: i bambini piccoli ballano con piacere e imitano tutte le mosse delle nostre fanciulle, a Mag e Ermione si è unita anche Spring.
Alcuni bambini già tengono in aria tre palline e un paio di bambini sono veri e propri talenti nel girare i pois.
Finito il laboratorio pomeridiano, passiamo da Bob, al suo centro e Smilzo parla con lui per organizzare lo spettacolo di domani.
Un’ora per una doccia (siamo puzzolenti da far schifo…) e si prova lo spettacolo.
Cena, condivisione e… eccoci qui a spedirvi il nostro diario.

ERMIONE
Ciao a tutti i clown…siamo in missione… ancora, ed è da tanto che non vi scrivo…che non parlo con voi di me e del clown che tutti insieme ogni giorno portiamo avanti! In questi luoghi in Cambogia ho ascoltato tanti “senti(e)re” diversi, questo luogo ci sta pulendo forse, non vi racconto della missione fuori ma di quella dentro che ci fa piangere e ridere dietro tutto, la dove ancora credo che solo il clown riesca a “toccare”…ad “esistere” e farci crescere come dice il motto vip ["Uniti per crescere insieme"].Siamo già qui tutti in camera pronti a ricominciare, vi lascio perché vi raggiungo…insieme qui, ora! Grazie…

SPRING
Cari amici…clownini di vip Roma e non…. è appena finita la nostra condivisione quotidiana e tra mille emozioni in corto circuito è difficile trasferirvi immagini di quello che sto vivendo in questi giorni. Mi viene in mente una frase del libro di Marco Baliani “Quando la povertà entra dalla porta l’amore scappa dalla finestra e non c’è tempo per amarsi bene”. Mi piace vivere lo scambio d’amore con chi ha inventato il paradiso in terra ...i bambini….quelli cambogiani di questo slum non chiedono né più né meno degli altri che di essere bambini! Ringrazio tutti i miei compagni di viaggio, il nostro essere clown è meraviglioso, ringrazio anche tutti gli amici clown di vip roma che mi stanno mandando forti energie positive. E’ grazie a voi che posso comunicare con il cuore caldo di questi bambini! E l’avventura è appena cominciata! Ci mancano 8 ggg ancora .Lihaiii( arrivederci in cambogiano!):o)

SMILZO
Ecco lo Smilzo asiatico! Come state tutti voi bellissimi clownini? Qui l’avventura è fantastica! Per me è speciale, primo viaggio intercontinentale, 10 ore di volo seduto vicino a due milanesi fighetti che non conoscevo, lontano dai miei compagni di missione, ma solo durante il volo ehh! E poi la Cambogia, il popolo asiatico, pacato, silenzioso, nelle tre città visitate tantissimi motorini che stranamente non fanno rumore, capanne sull’acqua, case galleggianti, il Mekong, templi paurosamente belli e imponenti e tutti i visi incrociati, i sorrisi e i bambini! Belli bellissimi!
Oggi 3 gennaio 2008 eccomi a condividere con tutti voi parti della giornata appena trascorsa. La sveglia è stata tragica, la carovana guidata dallo Smilzo, una moto invisibile con 8 sedili occupati da clown che pian piano diventano sempre di più con l’arrivo di tutti i bambini dello slum che si uniscono alla marcia verso il centro dello slum.
Iniziano le attività, all’interno della classe io, Aureola e Spring teniamo il laboratorio di giocoleria (tutto in inglese) mentre fuori i nostri Donji, Maggiolina, Krauta, Ermione e Spillo si dilettano a insegnare ai bambini i kiwido, i bans e giochi vari!
Il laboratorio mattutino è stato proprio bello, l’educatrice ha contribuito tanto oltre alla traduzione, i bambini si sono impegnati e nonostante la barriera linguistica siamo riusciti a trasmettere quello che volevamo: le palline volavano e volteggiano, i bambini si impegnavano al massimo e ridevano alla grande, Smilzo si destreggiava tra loro cercando di spiegare il tutto in inglese al meglio e azzardando qualche parola di Cambodiano, wow! Le due ore prima di pranzo le abbiamo dedicate a mettere a posto la scaletta delle musiche per lo spettacolo di domani qui a Sihanukville e a costruire kiwido e palline.
Si va! Eccoci ancora li, allo slum, ancora una presentazione per divertirci e permettere a Wan Tea, il nostro referente/traduttore/grande/giovane uomo di scegliere i bambini che avrebbero seguito i laboratori di giocoleria, kiwido e giochi vari ed eventuali.Mi ritrovo con Aureola all’interno della classe, c’è molta più confusione della mattina, comunque si va, procediamo tra un moi, pei, bai, buan, pran (ossia uno, due, tre, quattro e cinque) che scandivano i vari esercizi da me proposti. La confusione aumenta tanto che Aureola si ritrova a fare la bodyguard e a non permettere ai bambini piccoli, quelli veramente piccoli di un anno suppergiù! Il gruppo di “alunni” diminuisce e rimaniamo pochi, ma molto buoni. Gli esercizi da uno passano a due palline e poi finalmente e tre.
Magia! Tre dei giovani cambogiani erano li ad impegnarsi al massimo, ad ascoltare i consigli, i miei consigli finalmente in un cambodiano molto basilare, ma efficace. Finchè eccoli che ci riescono e assieme ai primi lanci con le tre palline vedo le loro facce, sorridenti, ma soprattutto oltre alla tanta felicità trasmettevano l’orgoglio, la soddisfazione personale per esser riuscito in una così ardua e divertente impresa.
Tutti bravi compresi coloro che non hanno mollato davanti al mio moi, pei, bai, buan con le 2 palline!! grandissimiiiiiiiiiii.
Sinceramente non so come ho fatto a trattenere le lacrime per la felicità, li guardavo, felici, contenti per aver imparato una cosa così strana e allo stesso tempo divertentissima! Poco dopo si va via, saluto i volontari del centro ‘M Lop Tapang che ci accompagnano e ci aiutano in questi giorni e con un bel Lihaiiiiiiiiiiiiiiiiiiii salutiamo i baldi giovincelli dello slam, mettiamo in moto il nostro motorino invisibile e partiamo alla volta del fuoristrada che ci riporterà alla guest-house dove pernottiamo!
La missione continua… alla prossima puntata! Ajò. Smilzo

4 gennaio 2008 - venerdì
Anche oggi l’attività con i bambini è stata intensa: Ermione, Maggiolina e Spring hanno proposto varie attività ma hanno fatto una grande fatica: i bambini sono per lo più molto piccoli, litigano tra di loro, mollano pugni (Donji si è preso un bel pugno sullo stomaco…), si buttano sulla terra, sono sporchi all’inverosimile… ma sono bambini, i loro occhi sono meravigliosi, i loro sorrisi speciali! E, come tutti i bambini del mondo giocano, si spingono, litigano...
Al mattino si è riusciti ad avere la musica (l’impianto è molto rovinato e provato, infatti al pomeriggio non ha più funzionato) e, dopo un primo momento iniziale di osservazione, i bambini hanno poi ballato con noi divertendosi loro e noi…
Nel pomeriggio Spring li ha fatti cantare in italiano, dicendo loro le parole delle canzoni una per volta, loro ripetevano facendo i gesti e si divertivano… Il gioco del “Ruba bandiera” e dello “Scalpo” è durato pochi minuti, poi si sono azzuffati tra di loro…
All’interno della stanza Smilzo ha fatto provare acrobatica e giocoleria in vista dell’esibizione dei bambini domani. Tanti bambini desiderosi di imparare, ma anche qui poca concentrazione e mira al risultato finale. Questi bambini imparano subito, ripetono qualunque cosa/gesto e alcuni sono veramente dotati.
Nel pomeriggio abbiamo fatto l’esperienza del“lapidatore”: un “cosino” di circa 3 anni prendeva a sassate la porta della stanza dove si faceva attività e le persone, con una foga incredibile…
Mentre cercavo di dissuaderlo l’ho guardato negli occhi, e in quel momento ho visto un piccolo uomo arrabbiato con il mondo intero… Spero che questa rabbia da adulto si trasformi in energia che gli permetterà nella sua vita di superare la difficoltà e creare qualcosa di bello.
Le foto: a fine attività, mentre Smilzo con l’insegnante sceglievano i bambini per l’esibizione, ho pensato di fare un po’ di foto sparse ai bambini fuori… anche qui è stato un delirio, tutti volevano essere fotografati: chi mi strattonava, chi voleva una foto, chi voleva vedere come era venuta la foto, chi metteva la mano davanti all’obiettivo per non far fare la foto all’amico-a, chi si azzuffava strappandosi ciocche di capelli…
Credo che dopo questa missione ne avremo abbastanza di bambini per qualche mese… (eheheh!!!)

Il nostro spettacolo da Bob: Bob ha fatto un lavorone, quando arriviamo alle 19.00 il palco sulla strada è già montato e le luci ben sistemate, ci ha fornito il materiale che volevamo ed è stato veramente disponibile.
Dopo esserci truccati e vestiti, alle 20.10 iniziamo lo spettacolo. C’è parecchia gente e moltissimi bambini.
Smilzo inizia le sue performance tenendo in equilibrio uno sgabello, una sedia e una scala… poi giocoleria con i cerchi e le palline… quindi inizia la storia: la bambola triste, interpretata magistralmente da Spring è “pesante perché porta addosso tutte le “dipendenze” (alla sua cintura abbiamo attaccato i simboli delle dipendenze, per riprendere il discorso della mostra sulle dipendenze di Bob): una lattina di birra, un pacchetto di sigarette, soldi e carte, un cellulare, un sacchetto per sniffare colla.
Parte la musica della parata circense ed entriamo tutti… la musica cambia ed entra Spring vestita di rosa, ma coperta da un mantello nero, la faccia truccata da mimo triste… tutti ci fermiamo a guardarla e mentre lei entra noi usciamo… lei si trascina a centro palco e si siede…
Tutti i claun che entreranno interagiranno con lei per farla sorridere e uscendo le toglieranno una "dipendenza", buttandola nel cestino della spazzatura che è in scena…
Al finale il mago le metterà il naso rosso e a questo punto la bambola si risveglierà, decidendo lei stessa di buttare via l’ultima dipendenza rimasta: la droga…
E’ andato tutto bene, il pubblico si è divertito e noi siamo soddisfatti.

05 gennaio 2008
DONJI
Ciao sorelline e fratellini claun!!!Eccomi qui a condividere con voi le emozioni di questa nuova missione in Cambogia a Sihanoukville. Caldo umido incredibile.
Questa mattina abbiamo fatto fare lo spettacolo ai bambini: dopo un po’ di acrobatica, giocoleria varia e canti (e un sindacale delirio coi bimbi più piccoli) li abbiamo preparati per lo show. Una parte di ogni gruppo (palline, kiwido, acrobatica, canti) ha presentato agli altri quanto fatto. Con oggi terminiamo il primo ciclo di laboratori in una bidonville (Phom Kiu), da lunedì andremo a fare un analogo progetto in un’altra parte della città, sempre con bambini in particolari condizioni di disagio.
Oggi pomeriggio i bambini verranno portati con un camion in un altro centro e offriranno alla popolazione lo spettacolino fatto al mattino, per loro sarà come andare a giocare una partita importante in trasferta… Gli educatori sono contenti che loro si sentano per la prima volta fieri di sé e i bambini sono super eccitati! Questa mattina,oltre agli educatori, erano presenti anche Francesco e Maggie (fondatori dell’associazione M’lop Tapang con la quale collaboriamo) e una delegazione di partners che sovvenzionano il centro M’lop Tapang (un signore giapponese, una giornalista svedese e un altro paio di persone).
E’ stato bello vedere i visi di questi ultimi stupiti per quanto siamo riusciti a fare in così poco tempo (laboratori in tre giorni su due turni, quindi al massimo 8-9 ore con ogni bambino). Ma ancora di più sentirli dirci che quello che abbiamo fatto è in piena sintonia con lo scopo principale della loro associazione: era la prima volta che venivano organizzati dei laboratori e attività direttamente nello slum, nella mini scuola in mezzo alla bidonville, e non come sempre fatto, raccogliendoli tutti nel centro che si trova distante dalle loro case. Siamo stati noi ad andare da loro, non loro a doversi muovere, cosa che molte volte non gli è possibile, con la naturale dispersione quindi di possibilità per loro.
Francesco ci ha detto che ha sentito alcuni bambini andare dagli educatori fieri ed orgogliosi si se stessi, dicendo: “Finalmente so fare qualcosa anche io!!!”.
Beh…credo possiate capire la soddisfazione che proviamo in questi momenti…ancora di più perché ci sentiamo di condividerla ovviamente con tutti voi, Vip claun… noi ci siamo abbracciati forte per questo… e in quell’abbraccio c’eravate anche voi…
E ora…a grande richiesta…

Scene di vita vissuta:
1. Un bambino si avvicina a me e mi si para davanti, imitando tutto quello che faccio. Inizia un gioco a specchio: faccio un salto, e lo fa anche lui, io gonfio le guance, così fa lui, io alzo un braccio, e lui mi copia, alzo l’altro, lui idem, poi io faccio un sorriso con le mani ancora in alto, lui mi sorride e ‘sto acciughino di bambino mi tira un pugno nella bocca dello stomaco, cogliendomi totalmente di sorpresa… Giuro…nonostante la botta… mi sono divertito un mondo… Mi sono detto: sei sveglio e mi hai fregato bene, sei un genio, ti servirà in questo ambiente difficile…e mi sono fatto una bella risata…(certo, se invece di un bambino di 4 anni fosse stato un omone di 90 chili mi avrebbero portato in infermeria ma…1. l’infermeria qui non esiste e 2. di omoni di 90 kg neanche l’ombra)

2. Ormai ogni volta che saliamo sulla camionetta che ci porta nello slum abbiamo la nostra sigla: Smilzo attacca con il suono della batteria e poi cantiamo la sigla del telefilm A-Team…saliamo tutti velocemente sulla camionetta, aspettando Maggiolina, la versione Inps dell’A-Team…ci mette un po’ di più…ma ci riesce…

3. Le nostre fanciulle hanno appena fondato il gruppo "Padellone": i bambini cambogiani continuano a dare loro dello botte sul sedere. Le educatrici hanno detto che toccare i “culotti” grandi porta fortuna… siccome Smilzo, Donji e Spillo non hanno dimensione apprezzabili…la fortuna sta tutta nel Padellone Team…

4. Grande exploit della mitica Spring, datata di qualche giorno, ma meravigliosa…Eravamo ancora a Siam Reap e aspettando una camionetta che ci riportasse in albergo, Spring comincia a giocolare con le palline. Due turisti da una ventina di metri si fermano ad osservarci.Spring ci dice, mantenendo un tono alto sicura di non essere capita, avendo uno dei due gli occhi leggermente a mandorla:“Ah regà, ce stanno li giapponesi che me fanno na foto, nun mé mai capitato…belli li giapponesini…”I turisti continuano a guardare.Spring: “Aho…ma questi me stanno sempre a guardà…anvedi ‘sti giapponesini…”Il turista, con accento piemontese: “Guarda che sono di Torino…”Noi tutti, ridiamo…Spring non capisce e aggiunge: “Vedi…stanno a parlà strano…”Un mito!!!

SMILZO
Eccomi qua ancora davanti al pc per condividere assieme a voi la mattinata appena trascorsa. Avete appena letto la salita sulla camionetta da parte dell’A-Team (naturalmente tutto filmato by Spillo), poi una volta arrivati al centro dello slum con la nostra motoretta invisibile, colpo si scena per me dato che ero l’autista: i bambini coordinati da Navii (una delle educatrici del M’ Lop Tapang) si esercitavano già con le piramidi, ma non cose facili, bensì una bella piramidona a 5 piani, con un totale di 15 bambini!
Diciamo che il risultato per 3 o 4 volte è stato il crollo totale della piramide, però si poteva ammirare il loro divertimento, la loro voglia di fare e nonostante tutte le botte che incassavano durante il crollo non si lamentavano, ma ridevano e subito a ritentarci.Wan Ti e Navii organizzavano i piccoli gruppi di bambini che si sarebbero esibiti nello spettacolo, si provavano nuove piramidi e prese di acrobalance e chi si sarebbe esibito con le palline e con i kiwido si preparava per il proprio momento.
Poco prima di entrare in scena, aiutato da Navii e dal maestro, ho dato le ultime dritte ai bambini: “Eccoci qua, fra pochi minuti tocca a voi, siete pronti, siete preparati e sapete ripetere gli esercizi provati. Se per caso vi cade una pallina, cadete da una presa di acrobalance o da un piramide, non succederà niente, respirate, pensate all’errore e rieseguite con calma l’esercizio! Ultima cosa, la più importante, DIVERTITEVI, perché se lo fate voi si divertirà anche chi vi sta a guardare”.
Dopo la traduzione eccoli pronti ad entrare in scena, carichi, un po’ preoccupati ed imbarazzati. Entrano in scena, si preparano e prima di iniziare Wan Ti accanto a me mi chiede se voglio introdurre la piccola esibizione. Così sfodero il mio inglese e spiego a tutti i presenti, bambini, mamme, organizzatori, educatori e alla delegazione di partners, cosa stanno per vedere, spiego che è stato tutto creato dopo sole 9 ore scarse di laboratorio in 3 giorni, che i bambini sono forti e preparati e auguro buona visione a tutti.
Bai, pei, moi (3, 2, 1) Via!
Ecco la prima piramide a gattoni a tre piani formata da 12 bambini, poi un’altra in piedi e con due verticali alle estremità formata da 7 bambini e poi il bilanciamento a due con tutti bambini sul palco, 16 in tutto.
E’ la volta della giocoleria, solo due di loro, un bambino e una bambina, si buttano nell’impresa, sono molto bravi, ci credono e soprattutto ascoltano (dopo una dovuta traduzione) i consigli dati dallo Smilzo. Così eseguono, con qualche errore che non fa mai male, la cascata a tre palline e uno di loro (Wannaa) esegue un giochino bloccando la palla sotto il mento e con un lancio sotto la gamba; escono tra gli applausi ed è la volta dei kiwido e della bandiere, 9 bambini si alternano sul palco dimostrando a tutti i vari trick insegnati dalla nostra Krauta, bravissimi!! Chiudiamo l’esibizione cantando la sigla di questo laboratorio, Hey Baby!
Tutti i bambini in scena sui tappeti, tutti in piedi a ballare e a divertirci, cantando la canzone e ballandola coordinati da Spring, fantastico!Durante le varie esibizioni, si potevano notare i visi emozionati dei bambini dopo gli applausi appena ricevuti, la felicità era proprio tanta e anche stavolta sono riuscito a trattenere un paio di lacrime..
Quante emozioni solamente in questa mattinata… e la giornata è ancora lunga!

KRAUTA
Questo paese ti entra nelle ossa… Intorno a te vedi miseria e la vergognosa presenza degli ‘orchi’. Sono immagini che difficilmente ti escono di mente.Il sorriso dei bambini, però, è uguale in tutti i posti del mondo, e quando vedi che devi cavartela con un bel gruppone di terremoti prima ti spaventi, poi pensi che per fortuna sono bambini, ancora possono esserlo, nonostante vivano nella sporcizia e nella miseria tra le peggiori che abbia visto finora.Abbiamo lavorato tre giorni con loro, mattino e pomeriggio, tra polvere, odori più svariati (che vi lascio immaginare), piccole scimmiette che ti si arrampicano addosso ogni momento, botte sul sedere, sotto il sole e con un buon livello di umidità. Se in questi tre giorni ci siamo chiesti che cosa avremmo lasciato loro, stamattina abbiamo ricevuto la risposta più bella.Tanti bambini hanno partecipato al laboratorio di pois. Da subito vedi la costanza, l’attenzione e la pazienza di chi vuole assolutamente imparare. E anche bambine davvero piccole stamattina roteavano i loro pois con grazia ed eleganza. Alcuni, poi, sono davvero eccezionali: basta mostrare loro un movimento che subito sono in grado di ripeterlo, e allora provi con un altro, e un altro ancora.Così, un’oretta di prove per ripassare i movimenti. Il rito propiziatorio per caricarsi prima dello show, e poi in scena: due gruppi di quattro bimbi, e poi il gran finale con il mio “allievo” più promettente che fa roteare le bandiere… Che emozione! E i bambini così orgogliosi!!!Un abbraccio, amici claun: anche qui abbiamo seminato un piccolo naso rosso, un seme di gioia!!!!!

6 gennaio 2007 22.00 ora cambogiana
Maggiolina: Piccoli Grandi CircoStanze Cambogiane
Appunti e spunti di clown in cammino...per condividere ovvero vivere con voi...
Cambogia: terra di piccoli grandi uomini e donne, terra senza una generazione perchè falciata da un genocidio, terra di grande spiritualità, templi, monaci arancioni a piedi nudi, terra di dollari, prostituzione, turismo sessuale, terra che piano piano noi 8 clown stiamo cercando di conoscere, scoprire ed amare...
Non è facile incontrare sul nostro cammino una miriade di uomini occidentali che sono attratti da questa terra per motivi esattamente opposti a quelli nostri...non è facile vivere 3 giorni di lavoro intenso con un gruppo di piccole creature di uno slum cambogiano, giocare con loro, giocolare, vederli diventare acrobati all'età di 2 anni e poi sentirsi raccontare da Francesco che 1 su 4 di quei bambini non arriverà ai 4 anni di vita...
Non è stato facile trattenere le lacrime di gioia ieri quando con il camion giallo siamo andati allo slum, lungo il ciglio della strada i bambini ci aspettavano...e via tutti su...che meraviglia!!!Tutti insieme...davvero uniti per crescere insieme...il pupo più piccolo avrà avuto circa 2 anni...uao!Arrivati al centro di Bob abbiamo immediatamente invaso la zona con trucchi clown, palline, pois e clown!Dopo una piccola performance di noi Clown per richiamare e riscaldare il pubblico ecco salire sul palco (nuovamente allestito per l'occasione) i bambini..ed allora via all'acrobatica, la giocoleria, i pois, le bandiere...
Non pensavo fosse possibile tutto cio'...in un totale di circa 6/8 ore di laboratori insieme questi piccoli esseri hanno raggiunto un livello di preparazione incredibile...ed i loro sorrisi su quel palco..i loro occhi luminosi...
1°Diapositiva di un' emozione: alcuni bambini tra i più piccini hanno proposto un loro numero con gli hula hoop, il più piccolo tra loro prima di iniziare ad esibirsi si è inginocchiato all'interno del cerchio con le mani giunte in segno di preghiera e ringraziamento... pelle d'oca...e poi via..si è scatenato in una danza da sballo!
Dopo aver fatto il pieno di gioia e soddisfazione con lo spettacolo..abbiamo salutato i bambini ricaricandoli sul mitico camion giallo e luminosi come non mai siamo stati invitati da Francesco ad assistere ad uno spettacolo di danza cambogiana.
2°Diapositiva di un'emozione: le ballerine sono ragazze del centro M 'Lop Tapang, alcune di loro sono anche ospiti del centro di accoglienza notturno perchè momentaneamente allontanate dalla famiglia. Il centro propone spettacoli di danza e a di arti varie e con i soldi raccolti viene creato un fondo cassa per i ragazzi che vi partecipano in modo da poterli sostenere negli studi o in caso di necessità da parte della loro famiglia ( problemi di salute, ricostruire il tetto della casa, ecc)Non stò a dirvi l'eleganza, la grazie e la bellezza di queste piccole donne eteree, delicate...
La serata si è chiusa con una condivisione un pò assonnata causa grande stanchezza e pieno di emozioni!
Oggi...giorno della Befana la banda degli 8 si è recata in spiaggia a porre i Padelloni al sole!!! Ma non per troppo tempo!!!
Subito dopo pranzo abbandoniamo il costume e gli abiti clown tornano in scena! andiamo tutti al "campetto" del centro per passare la domenica pomeriggio con i ragazzi delle due "case di accoglienza" del M'Lop Tapang!
Fuori ci aspetta già il camioni giallo carico di ragazzi e ragazze...visi nuovi ma energie simili... in un men che non si dica siamo un gruppone e giunti al campo scatta il gioco... dopo poco gli educatori raggruppano i ragazzi e scatta lo spettacolino: "Bambola triste" in versione breve!Spring è la nostra bambolona!!! che a stento riesce a non ridere dinanzi ad una Aureola versione Pierino va a scuola con tanto di codini, salopette e zainettino!i ragazzi di sbellicano dalle risate e noi pure improvvisando gag e scherzi per far ridere la nostra bambola romana!Finito lo spettacolino ci dividiamo in sottogruppi e diamo il via a piccoli laboratori di giocoleria e acrobatica mentre Aureola con Krauta si danno al truccabimbi! Per l'ennesima volta rimaniamo di stucco (come un barbatrucco!!!) di fronte a bambini che in un men che non si dica si trasformano in acrobati e giocolieri..che magia!!! e domani si torna negli slum...nuovo slum... nuove circostanze...nuovo Circostanza!!!ah..dimenticavo...
3°diapositiva di un'emozione: il giorno dell'incendio al mercato i bambini dello slum si sono dedicati alla ricerca di merce abbandonata fra le macerie e le botteghe non andate a fuoco, per cui quando sono giunti al laboratorio ognuno di loro aveva qualcosa di nuovo.non dimenticherò mai una creaturina che fino a poche ore prima gironzolava in mutande per le strade e l'immondizia, ora coi pantaloni nuovi e magliettina (il tutto ancora dotato di etichetta) volendosi seder sul muretto della scuola leggermente sporco di sabbia, prima ha pulito il muretto e poi ha raccattato una carta di merendina, l'ha aperta e usandola come stuoietta ci si è sedutto sopra tutto orgoglioso di non essersi sporcato!!!! Ora scappo a nanna... domani ci aspetta una lunga giornata...intorno a me i 7 compagni di missione.. stiamo crescendo... come uomini e donne, come clown...come 8 team!!!bhe..speriamo che non crescano pure i nostri padelloni!!!!
Maggiolina (in cambogiano Maiolin!!!)

7 gennaio 2008 - Lunedì
Ore 8.30 si parte per una nuova avventura al secondo slum.
Questo slum è a poche centinaia di metri dall'altro, ma la strada che facciamo per arrivarci ci presenta una parte asfaltata con capanne molto povere sì, ma almeno non poggiate sulla terra battuta.
Arriviamo all'area gioco-studio dei bambini che è decisamente più grande di quella dello slum precedente. C'è sempre una stanza in cui studiano e nella quale faremo il laboratorio di giocoleria-acrobatica.
La formazione attuale è: Giocoleria-acrobatica: Smilzo con la collaborazione di Aureola, Pois-Kiwido: Donji, Ermione, attività con i più piccoli: Krauta, Maggiolina, Spring, Spillo: riprese video e foto.
I bambini qui sono abbastanza piccoli, dopo una bella presentazione in cui Spring ha fatto la bambola triste e noi quelli che la fanno ridere... si dividono i bambini per laboratori.
Smilzo e Aureola nella stanza, gli altri fuori in cortile.
Si inizia con acrobatica e vediamo con piacere che l'operatre che ci ha seguito anche nell'altro slum inizia a preparare i bambini, a spiegare loro le posizioni delle piramidi, acrobalance, ecc. Smilzo lo lascia fare e interviene solo per correggere eventuali errori.
E' bello che si sia riusciti a trasmettere agli operatori la tecnica delle posizioni così potranno mantenere i bambini in esercizio.
I bambini qui sono più piccoli d'età e anche più mingherlini, eseguono tutto, ma con più foga e meno attenzine, così spesso le piramidi crollano rovinosamente.
Fa caldo e c'è tanta umidità, ma insistiamo e alla fine tutti gli esercizi riescono.
Si passa a giocoleria e le palline si spargono ovunque... ogni bambino piccolo e grande ne acchiappa almeno una...Nel frattempo in cortile qualche bambino usa i pois (kiwido) per darli in testa ai compagni, un altro decide che sono belli e li attacca in giro per i cortile a mo' di decorazione...
Maggiolina e Spring fanno fare mimo ai bambini, la marionetta, il muro, la corda... e loro imitano tutto...
Nel pomeriggio abbiamo la bella sorpresa di trovare alcune ragazze provenienti dallo slum dei giorni scorsi che sono venute a trovarci. Wan Tea ci dice che sono venute per noi, perché stranamente i bambini dei due slum non socializzano tra loro...
Anche questi bambini vivono in condizioni difficili, anche loro sono sporchissimi... ma anche loro sono amorevoli e affettuosi e ogni volta che riescono a fare qualcosa ci chiamano per farci vedere quanto sono bravi... Smilzo dice che già si è affezionato tanto e gli mancheranno e... non solo a lui.

Scene di vita vissuta:
Smilzo sta imparando la lingua kmer, oramai si rivolge ai bambini direttamente in cambogiano. Ermione ha preso i pidocchi e ora tutti ci grattiamo la testa... domani scopriremo se li abbiamo presi tutti. A Wan Tea cantiamo la canzone "Che ce frega del cileno noi c'abbiamo Wan Tea Gol..." lanciata da Spring e lui se la ride... La ragazza che gestisce il ristorante della Guest House ha smesso di dire "sorry" ora sbaglia molto meno (Prendiamo sempre gli stessi cibi...).
Stasera siamo andati a cena con Francesco e sua moglie, è stato piacevole. Abbiamo avuto la notizia che il ragazzo russo sorpreso in camera col bambino cambogiano, qui alla nostra guest house è stato arrestato.

8 gennaio 2008 - Martedì

ERMIONE
Dopo un'intensa condivisione emotiva e una cena con Francesco, ieri sera siamo andati tutti a letto presto. Oggi ultimo giorno di laboratori con i bambini...
La magia VIP colpisce ancora quando il mio sguardo si posa su Maggiolina, Spring e Krauta che riescono a dare il volto clown ai bambini: li vedo immaginare fili di bambole, portarsi in giro nell'ipnosi della mano che guida e infine indossare il naso pronti e sorridenti per lo spettacolo di domani. Intanto in disparte Spillo si faceva pilotare come un burattino da una bambina e dopo qualche ora scappava sorridendo inseguito da 6/7 bambini che lo volevano trascinare ovunque.
Smilzo e Donji completavano le ultime piramidi, le ultime girate di palle e giocate di vita...
In questo slum abbiamo dato più spazio a ciò che accadeva nello spazio fuori dalla stanza, siamo riusciti ad ascoltarci di più tra di noi, sia come persone che come clown e anche i ragazzi hanno giocato ascoltandoci...
Mi chiedevo ieri cosa, chi ho amato in questa missione...così strana per il posto, per i compagni, per il periodo della mia vita che sto vivendo...Ed ecco un senso di gratitudine aprire il silenzio che c'è in me...e non trovo risposta a questa domanda...così come ogni altro giorno della mia vita imparo e cresco, ma farlo qui con Vip è ancora molto importante per me...perchè mi mette di fronte a qualcuno che cammina dentro...e li vuole stare e lavorare (chissà se qualcuno capisce ciò che voglio dire).
Siamo qui,tra la sofferenza di ciò che abbiamo incontrato e la gioia di esserci Ringrazio questo gruppo; l'energia di Spring, la fiducia di Aureola, la Bellezza di Krauta, il silenzio di Spillo, la serenità di Donji, il grande cuore dell'uomo Smilzo e le verità di Maggiolina... Rinrgazio anche Ermione...che s'immerge nella vita!

AUREOLA
Anche io come Ermione oggi voglio darvi immagini che traducono le emozioni che stiamo vivendo:
SPRING che mima e canta "Smile" ai bambini, facendo il volto triste per poi passarvi sopra una mani e trasformarlo in un volto allegro, cantando "Smile" e i bambini compenetrati nella parte che drammatizzano all'estremo per poi scoppiare in una risata...
MAGGIOLINA e KRAUTA che arrivano correndo con due bambini per mano e mi dicono: "Aureola, guarda!" e i bambini (di cui uno ritardato mentalmente che unisce sempre le manine e ringrazia) con il naso rosso sul naso che mi guardano, si tolgono il naso e diventano tristi, quasi sul punto di piangere e poi se lo rimettono e scoppiano a ridere.
SPILLO: che diventa marionetta guidata da fili invisibili che i bamini portano da un lato all'altro del cortile.
ERMIONE: che danza con le clave
SMILZO che scrive sul quaderno le frasi in cambogiano che il volontario gli insegna.
DONJI che ripete la cantilena in cambogiano (che tradotta significa: "Sopra sotto in fuori") ai bambini mentre gli insegna i kiwido.
La giornalista svedese, IDA che ci fotografa e ci dice: "Great! Great!"
I volontari del Centro che hanno imparato tutte le nostre tecniche e ora solo nolo a spiegarle ai bambini...
E poi il bambino di 4 anni che arriva con in braccio il fratellino di un anno...
Le mamme con i loro bambini in braccio che ci guardano...
Smilzo che insegna a giocolare a due uomini dello slum che hanno un tanfo di alcool incredibile...
La venditrice di gelati...
La venditrice di uova di papere...
Gli odori più incredibili e a volte insopportabili...
La canionetta del Centro e Wan Tea sempre disponibile e sorridente che ci dice: "Vi torno a prendere alle 08.00 domani mattina..."
Le condivisioni interminabili in cui tutti cresciamo...
La grandezza di questa meravigliosa esperienza...
Ringraziamo VIP FORMAZIONE per questa opportunità e siamo grati ad ognuno di noi e a Chi ci permette di poter offrire i nostri talenti!
Domani è l'ultimo giorno in missione... Poi tormeremo a Phnom Penh e poi ... di nuovo con voi in Italia...

9 gennaio 2008
MAGGIOLINA
"Oriente...si parte per conoscere il mondo. Si torna per conoscere se stessi..."
Che dire... Abbiamo appena concluso la condivisione di fine missione... ci siamo dedicati una intensa fetta di tempo per rielaborare vissuti ed emozioni dell'oggi... un oggi fatto di spettacolino al secondo Slum, di giochi, sabbia, abbracci, saluti, doni che giungono dal profondo del cuore di tutti noi e di ogni persona che abbiamo incontrato sul nostro cammino.
In condivisione ho desiderato esprimere ai miei compagni di cammino come in questa missione io abbia personalmente sentito forte il senso di continuità con ciò che da anni costruiamo con il progetto "Circostanza" (http://circostanza.blogspot.com) a Torino e nelle altre città d'Italia: cambiano i bambini, cambiano le condizioni di vita, combiano le stanze ma non cambia l'essenza del progetto ovvero portare gioia, crescita, amore, miglioramento della qualità della vita, speranza attraverso l'arte che più sentiamo nostra, il clown con il suo naso rosso, le palline, le magie...
Diapositive di un oggi speciale: il piccolo "Aucun" ( così soprannominato in quanto ad ogni gesto che gli viene rivolto lui ringrazia unendo le mani ed inchinandosi) oggi ha avuto il suo momento sul palco, insieme ad altri 3 piccoli si è trasformato in burattino triste che solo dopo aver indossato il naso raggiunge la felicità...uao! così piccolo quel bambino, così delicato e profondo, spirituale ed etereo nel gesti, luminoso negli occhi, nel sentire gli applausi del pubblico a lui rivolti!
la giornata è proseguita con un mini corso Vip per gli educatori e volontari del Centro che operano negli slum: abbiamo trasmesso loro il nostro modo di operare, i nostri valori, la pedagogia di Circo-stanza ma sopratutto l'amore per ciò che viviamo come clown e come uomini e donne da naso rosso!
La sensazione costante nell'osservare questi ragazzi è stata: che onore lavorare al loro fianco...ci e mi hanno insegnato davvero tanto...senza parole!
Concludo condividendo con voi che oggi mi sono sentita non una donna vestita da clown, bensì un clown vestito da donna, da sorella, da madre, da educatrice, da amica....da me stessa...ed ho amato!
maggiolina

SPRING
Finita l'ultima condivisione del gruppo... che dire? cosa cantare? ....SMILE... when your heart is aching SMILE...even though it's breaking, although a tear may be always be near...if you smile, you can keep on trying...smile what's the use of crying, you'll see that life is still worthwhile, if you just smile...mi porto a casa tanti flash....l'ultimo? le bimbe che mi salutano con un....see you tomorrow!spring

KRAUTA
Alla fine di ogni missione si scopre che si è dato molto: le poprie esperienze, la propria energia, il proprio cuore... Ma più di tutto si è ricevuto. In questa missione ho ricevuto l'umiltà e la lucidità di Francesco, che ha dato vita al M'lop Tapang e che sa farsi da parte per dare spazio agli operatori locali, mettendosi a servizio dell'organizzazione nel modo più utile. Porto con me l'esempio degli educatori che ci hanno affiancati in questi giorni, aiutandoci a spiegare ai bambini le tecniche e i giochi, e imparando loro stessi per dare continuità alle attività svolte. Ho nel cuore gli occhi dei bambini cui ho insegnato a giocolare con i pois, lo sguardo attento e concentrato, la costanza nel provare e riprovare, la gioia quando il movimento è diventato loro, la luce nei loro occhi durante lo spettacolo in città.
La dolcezza della sensazione dei piedini dei bimbi che ti si arrampicano addosso per provare le posizioni dell'acrobalance. Porto a casa l'atmosfera dura di questa città meta di turisti 'non responsabili', la consapevolezza di quanto possa esserci di brutto nell'essere umano. La speranza che danno le persone che dedicano la propria vita a lottare contro le brutture della pedofilia e del turismo sessuale.Porto nel cuore l'ulteriore conferma a quanto diceva Madre Teresa: può essere una goccia nel mare, ma senza quella goccia l'oceano ne sarebbe privato per sempre.La missione Cambogia finisce, ma inizia la missione che portiamo avanti tutti i giorni della nostra vita: essere clown nella notra vita quotidiana è una grande sfida, che voglio vincere!Krauta

DONJI
Oggi ...ultimo giorno operativo negli slum... il "noi" ...che anche oggi andiamo per la prima volta dove nessun volontario o gruppo straniero di collaboratori era stato mandato...a realizzare la magia...non quella del mago...ma quella della semplicità dell'offrirsi..."Mi avvicino ogni giorno a questo slum pensando che se non mi prendo la scabbia a 'sto giro è un miracolo...ma subito svanisce tutto...i bambini che mi saltano addosso per provare le prese di acrobatica...che vogliono col gioco provare e dare quelle emozioni che la vita gli ha rubato...statistiche alla mano Francesco ci dice che entro un paio di anni il 25% dei bambini che abbiamo incontrato potrebbe morire (a Sihanoukville non ci sono ospedali...se hai i soldi riesci a farti curare andando in Thailandia)...non ci pensi e vai avanti...lo slum nel quale vivono si vocifera verrà tirato giù entro brevissimo perché quella collina stuzzica gli appetiti edilizi dei signorotti locali...e le famiglie che ci vivono saranno costrette a ricostruirsi il nulla che hanno da un'altra parte...Beh...a volte questo "Viviamo in positivo" che accomuna chi legge e scrive è un pò difficile da mettere in pratica...Ma poi, come detto prima, scatta la magia...e gli sguardi fieri dei bambini che fanno uno spettacolo sono indescrivibili...sono vivi...pulsano energie che ti entrano dentro e ti fanno credere che forse sono solo tre palline che si alzano, forse è solo una piramide umana, forse sono solo piccole cose...ma no...su quelle piccole cose ci potranno costruire ....la forza per sentirsi forti passa anche di lì...un piccolo grande seme sul quale altri operatori locali sapranno costruire per renderli forti in questo posto rovinato dal vuoto egoista che albrega in molti dei turisti che visitano questa spiaggia cambogiana...
Guardami: sono capace a giocolare...mi sono impegnato a fare una cosa...e ci riesco...
Questo è quello che hanno fatto i bambini per la prima volta... E che nel pomeriggio abbiamo fatto con un gruppo di educatori del centro M'Lop Tapang, lasciare copetenze ed emozioni a persone affinchè queste siano loro a volta strumento, anello di una catena, da oggi, un pò più forte... poi il feed back positivo delle persone con le quali abbiamo collaborato...uniti dall'intento comune, con un solo protagonista...i bambini degli slum..Tante emozioni...la scrittura non aiuta sempre...le vedrete nei miei occhi quando ci incontreremo...
Il mio grazie va a Vip che mi permette di crescere...ai miei compagni di missione con i quali abbiamo saputo affrontare nel migliore dei modi i momenti di stanchezza che si sono creati, aiutando ogni singolo a guardarsi dentro...a scoprire nuove forze per ritrovarsi ancora più cresciuto...
Un forte abbraccio, Donji

SMILZO
Eccomi... ebbene sì, oggi è il 9 gennaio e con oggi la nostra operatività clownosa termina qui a Sihanoukville! ultimo giorno di laboratorio allo slum: oggi un pò di caos, ma era un caos simpatico e sopportabile e dal caos ecco che il pubblico inizia a sedersi, i protagonisti vengono truccati e preparati ad hoc per l'evento!pronti partenza via..eccoli in scena, belli, bellissimi e bravissimi come sempre, emozionati per i forti applausi! è ora di andare via, ma i clown non mollano e domattina per l'ultima volta faranno visita, non si può mai andar via da un posto particolarmente bello come lo slum!giornata di workshop al centro M'lop Tapang: pochi, ma non buini, ottimi! ascoltano apprendono, sperimentano, si mettono in giorno mentalmente e fisicamente!siamo un unico gruppo unito per crescere insieme anche a km di distanza! riceviamo un regalo bellissimo, una maglietta, molto significativa per tutti noi, facendola breve...una maglietta che non si può comprare! Domani altro giorno, altra corsa..e a noi piace correre!

FINE: Missione Cambogia 2008 compiuta!

MISSIONE BRASILE 2007

VCM - Volontari Clown In Missione - BRASILE 2007

Volontari: Bogus, Ghirighere, Codibugnolo, Zibibo, Giugiolon, Aleslosh, Straun, Magicondo

João Pessoa nella favela Marcos Moira

*Sexta-feira, 10 de agosto de 2007
*Palhaços: Bogus, Straun, Codibugnolo, Magicondo, Giugiolon, Aleslosh, Ghirighere e Zibibo.*
Oi palhaços!! Todo bem? Perdonate il ritardo con il quale vi scriviamo, ma siamo sempre molto impegnati e abbiamo la connessione ad internet nella casa delle suore. Mentre vi scrivo infatti il gruppo é impegnato con i laboratori ed io ne approfitto per raccontarvi un po'....
Al mattino ci svegliamo alle 6.45 per poi andare nei due centri dove facciamo laboratorio fino alle 16.30 e quando torniamo nella casetta dove le suore ci ospitano abbiamo a che fare con tutti gli altri bimbi che ci riempiono di abbracci e sorrisi. Giugiolon ha addirittura acquisito il nome di PAPAI NOEL (babbo natale), ogni sera offre spettacolo gratuito per tutti i meninhos da rua.
Il lavoro che stiamo facendo é molto apprezzato dalle suore e da tutte le persone del quartiere, siamo al centro di una povertá poco conosciuta da noi europei, a volte é anche dura da accettare, ma l'entusiasmo che ci dona questa gente ci permette di alzarci ogni giorno con una forza unica!!

Vi parlo un poco di come é l'organizzazione: in un solo anno una suora di nome Antonietta é riuscita a creare una casa che ospita quattro suore della provvidenza che ogni giorno sono impegnate a recuperare i bambini e gli adolescenti che sono in strada attraverso due centri dislocati in due punti opposti del quartiere, questi centri da loro creati e mantenuti garantiscono un pasto al giorno, una formazione professionale e soprattutto un'alternativa di vita a circa 500 giovani e ragazzi del quartiere.
I problemi maggiori da queste parti sono droga, prostituzione e povertá, ovviamente la violenza consegue a queste problematiche.Il nostro impegno é quello di far conoscer loro le coccole, la collaborazione, la gioia, la fiducia, gli abbracci, i sorrisi, la serenitá, insomma....portiamo loro un pezzetto del nostro mondo clown. Senza far piú di tanto la gente ci adora per il solo fatto che sorridiamo sempre, perché giochiamo e scherziamo con loro per tutto il giorno rispettando il loro mondo!Stiamo preparando i ragazzi ed i bimbi per uno spettacolo che faremo insieme venerdí prossimo prima di andar via, e nonostante la loro timidezza iniziale posso giá dire che sono certo sará un successone.
Vi ringrazio a nome di suor Antonietta per tutto il materiale che ci avete donato per i due centri, cancelleria, abiti, giochi, etc. Quando abbiamo aperto le valigie con dentro circa 150kg di doni era come se avessimo accompagnato una bimba al luna park, ad ogni cosa che tiravamo fuori lei sorrideva e ringraziava entusiasta.
Ancora grazie a tutti!! A presto!Um abraço muito grande da todos os palhaços brasileiros! Boa vida!J
Bogus (Senigallia), Straun (Senigallia), Codibugnolo (Senigallia), Magicondo (Siena), Giugiolon (Senigallia), Aleslosh (Senigallia), Ghirighere e Zibibo (Senigallia), .
– Bairro Marcos Moura, Santa Rita - Brasil*

La testimonianza dal Brasile di claun Ghirighere:
Il Brasile è ormai fisicamente lontano ma la testa e il cuore sembrano non voler tornare.
Non è semplice tornare alla mia vita, nonostante tutte le comodità sembra che manchi qualcosa di principale importanza, sembra che niente abbia più senso.
E' una sensazione strana che prima di ora non avevo mai avuto la sfortuna-fortuna di sentire e vivere.
Manca quella semplicità e purezza che nei paesi come il nostro sono passati decisamente in secondo piano se non addirittura dimenticati.
I bambini di Marcos Moura non hanno la play-station, in pochissimi hanno il cellulare (una ragazza l'ha barattato con la propria chitarra), non hanno soldi per salire sui giochi del Luna Park ma si divertono a vederli da terra, alcuni non hanno l'acqua, non hanno un pasto se non un piatto di riso dalle suore, spesso non hanno l'affetto dei genitori, mai quello di un papà.
A 10 anni si devono già organizzare la vita, custodire le sorelline e i fratellini più piccoli e in alcuni casi sono costretti ad imboccare una borsetta ed un rossetto e a prostituirsi (a soli 10 anni) o a spacciare droga.
Ma hanno il più grande dei doni... la purezza dei gesti più semplici.
Hanno un cuore che pulpita in modo speciale, hanno sorrisi leali e sinceri, hanno la musica che scivola libera nelle vene, hanno la voglia e la gioia di rendere tutto imprevedibile, di regalarti letterine piene di affetto, hanno la capacità di donarti degli abbracci che scoppiano di amore.
Ho nostalgia di tutto: del risveglio allegro con la musica brasiliana, dei viaggi in 9 su una macchina, dei laboratori riusciti alla grandissima, dei bulletti più vivaci che ci hanno fatto sgolare, di quelle meravigliose donne che sono le suore, di tutti gli occhioni profondi che ti sorridono, delle due fanciulle padrone di casa che ci hanno ospitati e accompagnati premurose in questa avventura, dei balli che inutilmente abbiamo cercato di imparare, dei bambini che ad ogni angolo delle strade ti salutavano e ti correvano tra le braccia (si partiva dal centro in 10 e si arrivava a casa in 40), dei fantastici compagni che hanno condiviso con me questa esperienza di vita.
Proprio a loro va la mia stima e i miei ringraziamenti: siete stati unici, un equilibrio e una sintonia che mai avrei pensato di trovare, sempre pronti e disponibili nel momento del bisogno, sempre pazienti e sensibili... ...
Grazie ad ALBY - BOGUS perché ha saputo superare nei migliori dei modi il suo ruolo di chefe, ha saputo trasmettere in modo efficace e significativo i valori del claun (o pagliaço come ci chiamavano); mi ha dato la possibilità di esplorare alcuni aspetti importanti della sua personalità.
Grazie a FELY - CODIBUGNOLO perché ho trovato in lei un'ottima compagnera di missione, grazie per le reciproche confidenze, per le chiacchierate al letto aspettando Giugiolon che ci spegneva la luce, per le sbeciaccolate da donnine.
Grazie a DANY - GIUGIOLON perché è claun dentro e ovunque, perché è stato davvero un eroe, perché ha fatto sognare i bambini con Babbo Natale, perché non passava un giorno che non combinasse qualche danno e ci faceva ridere a crepapelle.
Grazie a SIMO - ZIBIBO perché è stata un'esperienza importante per il nostro cammino di vita insieme.
Grazie a TEO - STRAUN perché ha coinvolto i più "bulletti" con l'arte della giocoleria ed ha regalato loro tenacia e autostima. E grazie perché ti brillavano gli occhi quando guardavi i ragazzi giocolare.
Grazie ad ALE - ALESLOSH perché mi hai fatto scoprire e mi hai sorpreso con la tua estrema sensibilità. Ho conosciuto una parte di te di cui mi sono molto affezionata. Grazie per le tue immancabili barzellette e la tua "arte principale".
Grazie a FILY - MAGICONDO perché sei davvero una persona stupenda, grazie per le chiacchierate che abbiamo fatto e per le mega risate. Grazie perché trasformando i fazzoletti in un naso rosso hai fatto tornare il sorriso alla bambola triste.
E GRAZIE PROPRIO A QUESTO SPLENDIDO NASO ROSSO (come direbbe Bogus un pezzo del nostro cuore) CHE MI HA FATTO VIVERE TUTTO QUESTO SOGNO MAGICO, CON LA SPERANZA E LA CONVINZIONE CHE I SOGNI PIU' BELLI TORNANO SEMPRE.
Con muito afeto
Ghirighere

MISSIONE BOLIVIA 2006

VCM Volontari Clown In Missione - Bolivia 2006


DIARIO MISSIONE VCM BOLVIA 2006
di Donji

Santa Cruz - 02 agosto 2006
Eccoci finalmente!!!Dopo svariati problemi di aereo (mega sciopero a Barcellona che ha dirottato tutti i suoi passeggeri su Madrid con perdita di circa 60.000 bagagli, questo quanto scritto sui giornali), siamo riusciti ad arrivare in Bolivia.Ogni cambio di aereo era accompagnato dalle frasi degli addetti al check in che ci dicevano che non ce l'avremmo mai fatta a vedere confermati i voli...ma nonostante questo ci siamo riusciti...Almeno noi...perche' le valigie di alcuni di noi si sono perse...compresa quella del mago Canticchio, che pero' non si e' perso d'animo e ha cominciato a ricercare per i mercati di Santa Cruz ogni cosa potesse aiutarlo (bicchieri di latta per il gioco dei bussolotti, fiori finti, spugna da bagno per fare le palline, bandiere tagliate e riutilizzate dopo attenta cucitura come sacchetti scambio...).Ahime' abbiamo trovato Don Claudio (il parroco della missione di Santa Cruz) in ospedale e di conseguenza non abbiamo potuto partire alla grande in quanto non vi era ancora un programma definitivo.Ma il nostro programma prevedeva comunque di partire immediatamente per Cochabamba e quindi siamo riusciti (fermo restando problemi logistici che sembrano caratterizzare un po' tutte le missioni vcm di questo anno...) ad arrivare sulle Ande.

3 agosto 2006 - CochabambaCochabamba il Cristo Redentor
Siamo stati accolti da Padre Nico e Suor Maddalena con il naso rosso...Bellissimo...siamo subito stati coccolati e abbiamo preparato un folto programma per i prossimi giorni: domani mattina conferenza stampa con giornalisti di quotidiani locali e televisioni, poi spettacolo (che abbiamo collaudato oggi pomeriggio in un centro per bambini di una parrocchia del fratello di Padre Nico, Padre Giuseppe). Nel pomeriggio visiteremo due ospedali di bambini e dopodomani saremo in case di riposo e ospedale psichiatrico. Cercheremo di fare anche i laboratori con le ragazze ospitate da Suor Maddalena.Il gruppo ha reagito bene alle disavventure di questi primi giorni: la condivisione e' stata molto importante e ci ha aiutato a superare alcuni momenti di sconforto. Il naso rosso aiuta...Lo sapete tutti, vero?Sono gia' avvenuti alcuni mitici scambi di battute e gag del tutto naturali all'interno del gruppo...Kasuu' che continua a dire con spiccato accento milanese...ops..rozzanese (ci tiene...): "Ma e' vero?..." E poi il dialogo tra Maniglia e Nano, con la prima che chiede a al secondo come si dica "grande" in spagnolo...insomma, piu' o meno e' stato cosi':Maniglia: "Come si dice grande in spagnolo?"Nano: Grande.Maniglia: "no...come si dice grande in spagnolo? Nano: Grande.Maniglia: No...intendo...la parola grande...in spagnolo come si dice..?Nano: Grande.Maniglia: Si...dico...ho capito...ma volevo sapere come si dice grande in spagnolo...Nano: Grande...Etc.etc. per ventidue minuti di orologio...Piu' o meno come Dustin Hoffman in Rain man...chi gioca in prima base...? Chi....
Un enorme abbraccio dal gruppo Bolivia Argentina...che in coro abbraccia via mail Aureola in attesa di farlo di persona all'aeroporto di Buenos Aires il 15 agosto...Agosto, Canticchio, Donji, Furia, Giogi, Kasuu', Krauta, Maniglia, Nano.PS: non ci crederete...ma dal primo di agosto tutti i giorni festeggiamo l'onomastico di Agosto...e' che siamo fatti cosi'...che ci volete fare...Kasuu' aggiunge...E' vero...!!!

Condivisione dal gruppo VCM Bolivia, di stanza in Cochabamba!


Venerdi’ 4 agosto (auguri Agosto):
Al mattino c'e' stata la conferenza stampa presso l'arcivescovado...decine di microfoni, videocamere e registratori poggiati su un tavolo dietro al quale il mitico Padre Nico (membro effettivo del gruppo...sempre col naso rosso al collo...) traduceva il messaggio di Vip Viviamo in Positivo che i nostri baldi claun spiegavano alla folla!
Siccome ci sembravano pochi i microfoni abbiamo pensato di aggiungere tutte le nostre clave...un bellissimo effetto...
E' stato molto bello vedere l'interesse generale di tutti...mille domande e mille sorrisi...
E' seguito lo spettacolo offerto da noi a un pubblico di circa 300 bambini delle scolaresche della zona.
Oltre ai bambini delle normali scuole erano presenti anche alcuni NAT (niños adolescentes trabajadores), una realta' che non conoscevamo e che ci e' stata spiegata da Padre Nico e altri educatori: sono dei bambini che per aiutare la famiglia sono costretti a lavorare come lustrascarpe, lavavetri e guardiani di auto e sono aiutati da un’associazione che ne cura gli interessi e cerca di permettergli di continuare gli studi elementari con lezioni serali di educatori.

Nel pomeriggio abbiamo visitato due ospedali infantili e la facolta’ di medicina.
La cosa che ha stupito tutti e’ stato notare la quasi totale assenza dei genitori dei bimbi malati, che oltre alle sofferenze fisiche devono quindi affrontare molta solitudine.
Dopo aver visitato il primo reparto di medicina e chirurgia, ci siamo spostati nel reparto degli ustionati: ne siamo usciti tutti un po’ scossi, anche perche’ le condizioni del reparto non sono proprio quelle che uno si immagina...
Tutti un po’ abbacchiati, musi un po’ pensierosi...ma per fortuna siamo stati tirati su da quella che ormai e’ la canzone di questa missione: “Let it shine”, lanciata dall’uomo del mese, claun Agosto.
E cosi’, magicamente, abbiamo cominciato a cantare a squarciagola, arrivando nel giardino della facolta’ di Medicina dove abbiamo letteralmente ribaltato i futuri medici, abbiamo tenuto pseudo lezioni sulle panchine del giardino in tipico stile claunesco.

Poi di corsa nel secondo ospedale, altro reparto di medicina generale e altra ventata di allegria claunesca.

Tornati alla base nella missione di Suor Maddalena, le ragazze ospitate hanno organizzato una partita a basket alla quale hanno partecipato anche Furia, Kasuu’ e Nano, il quale, pur essendo un mezzo professionista, ha dovuto subire la prestanza fisica della squadra avversaria nella quale comunque Kasuu’ e Furia hanno fatto piu’ casotto che sostanza...
Ops..dimenticavamo l’ingresso in campo della mitica Maniglia...che per tutta la durata della partita ha cercato di capire in quale canestro dovesse fare punto...

La condivisione serale e’ stata un ottimo momento per confrontarsi e tirare fuori le forti emozioni di questa intensa giornata.

Sabato 5 agosto (auguri Agosto):
Nella mattinata siamo andati in un hogar des ancianos (casa di riposo): abbiamo fatto il nostro spettacolo e poi ci siamo intrattenuti con i nonnini con abbracci, canti e balli.
Come fanno il trenino i nonnini di Cochabamba non potete neanche immaginarlo...per non parlare di come si buttano nel Gioca Jouer...
Abbiamo pranzato nella struttura, per quanto avremmo preferito mangiare con loro: siamo stati invece fatti accomodare in un’altra sala in cui Suor Maddalena ha continuato nella sua politica di riempirci piatti a piu’ non posso.

Nel pomeriggio siamo andati a visitare l’ospedale psichiatrico.
Durante lo spettacolo c’e’ stato un lancio di sedie...non a noi...ma comunque c’e’ stato un momento di difficolta’: siamo restati calmi e insieme a un operatore abbiamo ristabilito la calma.
Abbiamo poi trascorso alcuni momenti con i degenti, ballando con loro.
Alcuni di loro talmente affettuosi da rendere difficile staccarsi da loro (una paziente e’ stata soprannominata Zidane...).

Abbiamo poi visitato il Cristo Redentore (del quale Aureola ha gia’ inserito la foto sul blog)

Ormai lo spettacolo, che racconta la storia di una bambola triste che dopo i tentativi di tutti i claun sorride solo dopo aver ricevuto dal mago un naso rosso, e’ diventato una sfida aperta tra la bambola (Krauta) e tutti gli altri che cercano di farla ridere nelle scene in cui dovrebbe rimanere seria.
Per il momento Krauta resiste...ma il resto del gruppo sa che la missione e’ ancora molto lunga...

Alla sera abbiamo fatto lo spettacolo per le ragazze che risiedono nella missione che ci ospita.
Eravamo tutti molto stanchi ma ci abbiamo messo il cuore e tutte le nostre energie per ringraziarle per come ci hanno accolto e coccolato. E’ stata una serata magica (maggica per Manigliadiroma).

Come dicono a Cochabamba...se vedemo...
Un abbraccio da
Agosto, Canticchio, Donji, Furia, Giogi, Kasuu’, Krauta, Maniglia, Nano
...in attesa di Aureola!!!

Ps: auguri Agosto!!!

Storie di vita vissuta:
1. Stiamo cercando di far capire a Maniglia (detta anche Manigliadiroma) che “Hasta mañana” significa “A domani” e non “Stamo a magna’” come invece lei continua a sostenere...

2. Durante la condivisione:
Kasuu’: “Agosto con la sua canzone che ha tirato su di morale tutti e’ l’uomo del giorno!”
Nano: “...No...Agosto e’ l’uomo del mese...”

3. Sabato 5 agosto (auguri Agosto)
Essendoci un pappagallo in missione che in spagnolo si dice “loro”
Donji: “Andiamo dal loro”
Maniglia: “Ma loro chi?...’ando’ stanno?”
Donji: “No...dico...il “Loro”...”
Maniglia: “Ma chi? Le ragazze? Gli altri claun?”

Condivisioni dalla Bolivia
Rieccoci!
Purtroppo abbiamo notato che non sempre gli sms che mandiamo in Italia arrivano…quelli che riceviamo arrivano a volte con ritardi di giornate…
E anche le connessioni ad internet dal computer della missione di Santa Cruz non sono state possibili in quanto il parroco è ricoverato in ospedale; gli orari dei servizi non sempre ci permettono di andare in un internet point.
Questa era una doverosa precisazione per tutti voi, amici, clown vip e soprattutto familiari…magari un po’ in ansia per la mancanza di notizie…
Non preoccupatevi: stiamo tutti benissimo e ci stiamo impegnando a fondo…
Insomma…vi sentiamo sempre vicini anche se le comunicazioni sono difficili!!!

Per cui riprendiamo questo piccolo diario di bordo…

Domenica 6 agosto (auguri Agosto)

La mattina di domenica il gruppo, ancora a Cochabamba presso l’hogar di Suor Maddalena (Maddy per tutti noi...), si è diviso: Donji, Furia e Krauta a fare un corso per le ragazze dello stesso hogar mentre gli altri (Agosto, Canticchio, Giogi, Kasuù, Maniglia, Nano) sono andati in un carcere a fare lo spettacolo.

Il corso per le ragazze è stato molto bello: dapprima tutte molto timide e impacciate, poi col passare delle ore sempre più aperte e disponibili a lasciarsi andare e a lavorare per la propria crescita. La fiducia nelle compagne e nei claun è aumentata visibilmente nel corso del pomeriggio, quando gli altri claun di ritorno dall’esperienza in carcere, ci hanno raggiunto per completare tutti insieme il corso.

Alle ore 19.30 abbiamo dovuto salutare Suor Maddalena e tutte le ragazze per recarci alla stazione degli autobus per tornare a Santa Cruz. Il saluto riservatoci dalle ragazze è stato particolarmente toccante: si sono riunite per cantarci canzoni in italiano (L’Amico è) e per abbracciarci e anche Suor Maddalena era molto commossa, così come Padre Nico, che insieme a Maddy, è stato nostro compagno di viaggio in questi giorni a Cochabamba

Esperienza al carcere: Anche questa esperienza è stata molto positiva, nonostante fosse la prima volta che dovevamo organizzarci per fare lo spettacolo in sei elementi e ha funzionato.
La cosa commovente è stata sentirsi dire dai detenuti che eravamo riusciti a fargli respirare aria di libertà.
Il carcere dove abbiamo fatto servizio è, come molti in Bolivia, particolare: infatti si dà la possibilità ai familiari (per esempio moglie e figlio) di vivere insieme al congiunto detenuto; i familiari sono liberi di uscire e lavorare o andare a scuola ma possono condividere la casa (in realtà un enorme capannone all’interno del carcere) con il familiare che deve scontare la pena.

Nella notte viaggio in pullman per Santa Cruz e…

Lunedì 7 agosto (auguri Agosto per onomastico claunesco come da abitudine ma…udite udite…anche per il compleanno canonico…)

Stravolti arriviamo in missione, si riposa e si torna in aeroporto.
In aeroporto? Sì…le valigie di Krauta, Canticchio e Donji sono arrivate!!!
Ora finalmente il mago può stupire tutti con le sue magie.
La giornata non ci ha visto visitare nessuna struttura in quanto avevamo previsto una pausa dopo lo stancante viaggio ed essendo Don Claudio ancora ricoverato in ospedale, siamo in attesa che ci comunichi il programma preparato con i luoghi dove andare.

Da martedì 8 agosto a venerdì 11 agosto (auguri Agosto)
Il gruppo si divide e così farà fino a venerdì: infatti oggi e domani (dalle 9 alle 23) , Donji, Nano e Canticchio terranno un corso al DNI per ragazzi adolescenti di Santa Cruz e dintorni.
Nei pomeriggi delle giornate di giovedì e venerdì, dalle 14.30 alle 20.30 (e non dite che non siamo precisi…) Donji, Giogi e Nano terranno invece un corso a educatori dello stesso DNI.

Cosa è il DNI? E’ un’organizzazione internazionale, con sede anche in Bolivia, che aiuta i bambini e gli adolescenti in difficoltà.

Il resto del gruppo, a seconda dei claun mancanti, ha visitato orfanotrofi della città, facendo spettacoli, animazione e giochi di gruppo, grazie al recupero del pulmino della missione che ci ospita (che giusto per non farci mancare niente…si era scassato…) secondo questo programma:

Martedì 8 agosto (auguri Agosto):
- Hogar San Lorenzo: orfanotrofio gestito dalla parrocchia che ci ospita, facciamo uno spettacolo per i bambini dai 4 ai 10 anni.
Finalmente Don Claudio è uscito dall’ospedale: programmiamo con lui l’agenda dei prossimi giorni!!!

Mercoledì 9 agosto (auguri Agosto):
- al mattino: Hogar San Lorenzo: si ritorna all’hogar per fare servizio con i bambini più piccoli, dai 2 ai 4 anni.
- al pomeriggio: Hogar Esperanza, orfanotrofio con bambini figli in prevalenza di carcerati


Giovedì 10 agosto (auguri Agosto):
- al mattino: il gruppo tutto unito è andato all’hogar Teresa de Los Andes, un centro che raccoglie orfani e disabili psichici e fisici;
- al pomeriggio (Agosto, Canticchio, Furia, Kasuù, Krauta, Maniglia): hogar collegio Sonrisa de Mariole (dedicato a Mariele Ventre, direttrice del coro dell’Antoniano di Bologna, quello dello Zecchino d’Oro, i cui fondi ne hanno permesso la costruzione)

Venerdì 11 agosto (auguri Agosto):
- al mattino: il gruppo tutto unito è andato all’ospedale oncologico infantile di Santa Cruz, dove abbiamo visitato il reparto di pediatria.
- al pomeriggio: Hogar Missionarias de la Caridad, hogar della congregazione di Madre Teresa di Calcutta, sia con anziani che bambini.


E ora…come sempre…

Storie di vita vissuta:

Martedì 8 agosto:
Donji, Nano e Canticchio finiscono intorno alle 23 la prima giornata nel complesso Fé y Alegrìa dove il DNI ha organizzato il corso per i ragazzi di cui vi abbiamo detto sopra.
L’educatrice responsabile chiama un taxi col telefono e accompagna i nostri all’uscita ma…ops…manca la chiave del portone!!!
Si scopre che la cuoca, finito il suo turno, se ne è andata chiudendo tutto e portandosi così via l’unica copia di chiavi!
Ovviamente nessuno ha il suo numero di casa…
Cosa si fa?
Dopo un’oretta di imbarazzo…pensieri vari…strategie e proposte varie per risolvere il problema…l’educatrice trova la più ovvia: scavalcare il muretto alto più di due metri, cinto da filo spinato con aggiunta di bottiglie rotte che qui in Bolivia mettono in cima ai muretti per tenere lontano ospiti indesiderati (e per risparmiare sul filo spinato).
Primo pensiero di Donji, Nano e Canticchio: “Wow…che bel lavoro che abbiamo fatto…questa qui è diventata proprio una claun!!!”
Poi ci guardiamo meglio…capiamo: Es verdad…è tutto vero!
Portano prima un vecchio tavolo traballante e poi una scala decrepita con il legno marcio e con un terzo dei pioli originali ancora al loro posto…
Increduli…
L’autista del taxi è arrivato, capisce la situazione e…con tutta tranquillità si appoggia al cofano della macchina e si fuma una sigaretta!
O mamma!!!
Via… si fa…parte Nano, arriva in cima al muretto, gli passiamo lo zaino con gli attrezzi di giocoleria, poi le altre borse.
E’ la volta di Donji (che in Bolivia avrebbe già dato e gradirebbe per una volta tornare a casa intero…), la scala sembra rompersi da un momento all’altro ma regge…
A questo punto Nano riesce a calarsi dall’altra parte, Donji resta in piedi sulla sommità del muro su una lastra mobile di cemento proprio sopra la porta del portone chiuso, mentre Canticchio si prepara a salire.
La lastra traballa e Donji mette in conto un paio di radiografie da farsi nei giorni seguenti…Canticchio è invece preoccupato più per le sue magie per le quali ha dovuto già passare una settimana di passione visto che erano state perse in aeroporto…Nano è pronto ad accogliere zaini e borse dall’altra parte…
Si passa la scala e pian pianino si scende.
Saliamo sul taxi dopo aver tirato un bel respirone…ma non è una conquista…perché è un taxi boliviano per cui non abbassiamo il tiro, restiamo vigili e pronti ad affrontare altri inconvenienti…
Riusciamo a tornare in missione…
Se non è vivere in positivo questo….

Mercoledì 9 agosto:
Uscendo con il micro (il pulmino tipico boliviano) dall’orfanotrofio, il nostro conducente ha calcolato male l’altezza di un portone in mattoni e durante i canti finali dei bambini che salutavano l’uscita dei pagliacci già sul pulmino…ha sfasciato tutto…sono cascati dei mattoni e tegole che fortunatamente non hanno ferito nessuno…
Sguardo attonito dei claun…autista che saluta e va via…
Nessuno si è fatto male…i pagliacci salutano imbarazzati…la suora assume postura con sorriso di cortesia…non realizzando completamente…pare lo abbia fatto solo qualche minuto dopo…

Giovedì 10 agosto:
Facendo lo spettacolo in orfanotrofio, Kasuù si è abbassato un po’ troppo per prendere una pallina di giocoleria che gli era caduta e…ha squarciato completamente i pantaloni proprio davanti alla bambola (Krauta)….che dovrebbe rimanere seria…è stata dura riuscirci….
Venerdì 11 agosto (auguri Agosto):
- alla sera: abbiamo fatto un laboratorio di giocoleria con i ragazzi della parrocchia San Lorenzo (dove siamo qui a Santa Cruz)…palline, kiwido, mimo e magia.
Ci aspettavano dall’anno scorso…si ricordavano dei claun che erano già stati qui, hanno conosciuto i nuovi claun alla prima missione e ovviamente salutano quelli che non hanno potuto ritornare.

Sabato 12 agosto (auguri Agosto):
- al mattino e al pomeriggio abbiamo fatto un corso alle ragazze del Renacer, un riformatorio femminile che si trova proprio nelle vicinanze della parrocchia.
Anche lo scorso hanno era stato fatto un corso di teatro dell’oppresso; quest’anno le ragazze sono cambiate, ma ci ha fatto piacere rivedere alcune di loro che sono venute a salutarci appositamente e a fare il corso con noi.
- alla sera siamo andati a Montero, un paesino a 50 km da Santa Cruz, dove abbiamo fatto uno spettacolo per tre hogar che si riunivano per festeggiare.
Finalmente anche Don Claudio ci ha accompagnato, presentando l’associazione alla comunità presente e godendosi lo spettacolo.

Domenica 13 agosto (auguri Agosto)
- al mattino: Hogar des Ancianos (casa di riposo).
Siamo tornati in questa struttura già visitata lo scorso anno, alcuni nonnini si ricordavano dell’allegria dei clown e sono stati molto contenti.
Dopo lo spettacolo abbiamo ballato e cantato con loro…anzi…come dice Maniglia…alcuni si muovevano molto meglio di noi…

Lunedì 14 agosto (auguri Agosto)
- Fortaleza, riformatorio maschile: anche quest’anno siamo tornati in questo riformatorio gestito dalla parrocchia S.Lorenzo, un riformatorio nel quale si cerca veramente di dare una seconda opportunità ai ragazzi, altrimenti abbandonati in strutture pubbliche fatiscenti.
Abbiamo proposto lo spettacolo lanciando il messaggio anche qui e la risposta è stata positiva.
Abbiamo fatto laboratori di magia (grande successo del mago Canticchio!) e giocoleria (palline, clave, diablo e kiwido.

Condivisioni finali, cena di saluto con le famiglie che hanno adottato i bambini in orfanotrofio e torneranno in Italia il prossimo mese.

Martedì 15 agosto (auguri Agosto)
E’ il giorno della partenza per l’Argentina.
In 7 siamo abbiamo l’aereo alle 10 (ma partirà alle 12.30…la compagnia aerea boliviana Lab sta fallendo…solita fortuna Vcm di questo anno…ma almeno riusciamo a partire…), Kasuù e Maniglia partono nel pomeriggio.
I 7 arrivano a Buenos Aires alle 19 circa, si recuperano i bagagli e finalmente incontriamo Aureola!!! C’è anche Suor Rosanna, una delle tre suore che gestiscono la missione dove staremo.
Veniamo subito accolti e coccolati…dopo 7 ore di pullman arriviamo a Santa Fè. Poche ore dopo arrivano anche Kasuù e Maniglia.
Il gruppo tutto unito è pronto a ricominciare una nuova avventura…
Argentina…eccoci!!!