mercoledì 31 agosto 2011

Missione Brasile 2011

VIP Italia Onlus

Missione Brasile 2011



Diario di Viaggio

“...anche il più lungo dei viaggi inizia con un piccolo passo.” Lao Tse

Primo giorno 26/08/2011
Ebbene sì, ci siamo. Pink, Boop,Terry, Canticchio, Sciocolat, Topa e Ciclaun.. e la mascotte Glamour...
Ci incontriamo all’aereoporto di Roma e la nostra luce negli occhi già parla più di ogni nostra parola.
Non vediamo l’ora di essere lì. Dopo un viaggio molto lungo all’aereoporto di Florianopolis abbiamo incontrato Padre Vincenzo, persona meravigliosa e particolare. Mancava ancora qualche ora di pullmam da florianopolis per arrivare a Criciuma, nello stato di Santa Caterina, a sud di Florianopolis e San Paolo.
Le teste spuntavano a malapena dai bagagli, ma già intravedevamo i colori e la natura caratteristici della terra di cui siamo ospiti.


Al nostro arrivo al Barrio do Joventude siamo accolti con molto calore da tutti coloro che incontravamo sul nostro cammino, e a ogni contatto si apriva un sorriso fatto di occhi e sguardi felici e nuovi.


Dopo esserci sistemati nelle stanze abbiamo fatto conoscenza della struttura, veramente grande e accogliente per tutti i ragazzi della comunità di Criciuma. Qui si trovano “casa” e speranze di oltre 1450 bimbi dai 3 mesi ai giovani di 18 anni circa. Quindi dalla scuola materna all’asilo, elementari, medie e centro formativo per avviamento al lavoro. E’ stato già emozionante incontrare così tanti piccoli che ci sorridevano e un momento particolare ci ha colpito: l’incontro in refettorio con varie classi, dove diversi bimbi si sono attaccati a noi, per una nostra piccola gag o magia, e entusiasti della nostra presenza non volevano ce ne andassimo più, ed è stato particolare sentire il loro profondo e intenso bisogno di attenzioni, carezze e Amore.
C’erano occhi che ti risucchiavano dalla realtà e ti catapultavano in una parte di mondo e storia a volte dimenticata, e che ti facevano capire ancora di più dei motivi che spingono a chi sta bene,
a chi ha tutto a cercare qualcosa di più, e sentire cosa sia giusto fare, anche se magari per pochi giorni, ma per donare un seme che può fiorire.
Dopo il giro in struttura abbiamo fatto il punto della situazione con una responsabile e Padre Vincenzo e gettato un piccolo piano per come operare in questo micro mondo.La sera abbiamo cenato assieme e siamo andati a nanna molto presto..provati dal viaggio a dalle mille emozioni ...
Scene di vita vissuta:
Appena arrivati a recuperare le valigie ci siamo accorti che Topa non aveva portato una valigia, ma la lavastoviglie e il frigo a due ante, montone pelliccia e moon boot...

Parola del giorno: esperanza

Alla prossima condivisione!
Boa noite a todos do mundo do nariz vermelho!

Sabato 27 Agosto 2011
Poiché durante il fine settimana i bambini non frequentano il Barrio, e non essendoci stato tempo per organizzare le visite agli ospedali dedichiamo il tempo a conoscere il posto che ci ospita e a organizzare il lavoro per la settimana che ci aspetta. La mattina comincia con l’apertura della pergamena data a Terenzia dallo staff-missioni. La lettera ci commuove un po’ tutti e mettiamo i primi pezzi del puzzle. Padre Vincenzo ci porta a visitare la città di Criciuma, giriamo per un grazioso mercatino nel centro della città e poi ci infiliamo nell’elegante centro commerciale. Criciuma è una città ricca di contraddizioni. Benestante e povera allo stesso tempo. Qui, accanto a strade semi-costruite ed edifici maltenuti si ammirano vetrine dove un paio di Nike costano 300 euro, il doppio che in Italia a parità di modello! Facciamo una super spesa ricca di frutta tropicale e torniamo al Barrio. Nei fine settimana e tutte le mattine a colazione mangiamo nel refettorio dove mangiano i preti e i seminaristi, che già ci guardano incuriositi. Il pomeriggio buttiamo giù la scaletta dello spettacolo e iniziamo a riflettere su come organizzare i laboratori dei giorni a venire.Ci godiamo anche una mezz’oretta di sole…perché qui fa freddo! Oggi siamo premiati dalla visita di due cicogne, di una specie rara da queste parti e da un tramonto che ci porta serenità e pace. Padre Vincenzo ci porta a mangiare la pizza a Criciuma e dopo una condivisione in cui siamo tutti stanchi andiamo a dormire!

Scene di vita vissuta:
- Canticchio propone un gioco che riesce sempre!!! La catena umana…ragazzi si scioglie …si scioglie…è un lavoro di gruppo…..siamo rimasti intrecciati nel refettorio per ben due volte! Questo gioco per ora non lo proponiamo!

- Alla terza volta che saliamo in macchina con il padre, Pink dice: “Come mai oggi hai la macchina di cortesia?” . Padre: “Ma come Pink, è la solita macchina” Pink: “Ma no, dietro c’è scritto macchina di Cortesia”…Padre:”ma no Pink, c’è scritto Padri Rogazionisti....!!!”
....boa dia e..alla prossima condivisione!!

Domenica, 28 Agosto 2011
Stamattina il gruppo si divide. Terenzia, Pink e Boop seguono padre Vincenzo che va a dire messa in due centri rurali vicini a Criciuma. Le nostre clownine verranno chiamate all’altare a presentarsi alla comunità, raccontando del progetto. Padre Vincenzo sta supportando molto la nostra missione. Infatti gli altri 4, Canticchio, Sciocolat, Topa e Ciclaun, si recano ad una radio locale dove verranno intervistati lungamente nell’ambito della trasmissione “Italia Nostra” , condotta da due oriundi veneti rigorosamente in veneto! Pare sia molto seguita nella zona, e comunque noi siamo piuttosto soddisfatti.
Non ci possiamo esimere dal seguire Padre Vincenzo che ci porta a mangiare il churrasco , ma subito dopo iniziamo a provare qualche gag e a stendere una scaletta per il giorno successivo. La sera poi, mentre proviamo i bans ci raggiungono i seminaristi, che in un attimo sono parte del gruppo, e senza un particolare aiuto da parte nostra dopo pochi minuti oltre a ballare divertiti giocolano con tutti gli attrezzi che abbiamo portato!
Questi ragazzi, e la pubblicità di Padre Vincenzo ci fanno pensare che qui ci potrebbero essere le basi per….ma non diciamo niente di più per scaramanzia!
La condivisione ci vede tutti d’accordo nel non vedere l’ora che sia domani per lavorare finalmente con i bambini.

Scene di vita vissuta: Siamo alla radio. Alla domanda del conduttore su cosa stiamo per cantare, Canticchio dice: E’ Battisti, un cantautore italiano. Dopo qualche secondo, Pink: “l’è morto”…
Boa dia e alla prossima condivisione!

Criciuma, mercoledi 31 Agosto
Le nostre mattine cominciano ormai con l’accoglienza calorosa dei bambini alla nostra entrata al Bairro. Ci riconoscono e ci vengono incontro, ci chiamano per nome e ci abbracciano…e reclamano a gran voce il magico!!! L’acrobatica ha un bellissimo impatto sui ragazzi. Si divertono un sacco, e anche Sciocolat prova le sue prime figure!! E’ bello vederli cimentarsi in varie pose e provare e riprovare finchè non riescono..e sono tanti quelli che riescono! Bans e altri giochi di gruppo condiscono il tempo restante. Le giornate sono sempre più intense. Con i piccoli sperimentiamo anche una gag! Grande successo dell’invadente con Boop e Ciclaun..è sempre emozionante sentire le risate sguaiate di questi piccoli cuccioli. Inoltre proviamo un percorso con gallerie e scivoli e loro sono contenti, e dopo un po’ prendono confidenza ed è difficile staccarli da scivoli e dal percorso inventato. Si è creato un bel clima d’intesa tra noi e loro, e ci seguono con fiducia in giochi, animazione e magie. Lezione con gli insegnanti. Si presentano con quasi un’ora di ritardo….vabbè non fa niente. Superata la delusione iniziale siamo subito ripagati dal loro entusiasmo e partecipazione. Sono un po’ titubanti ma poi si lasciano andare e al momento della condivisione ci regalano una grande soddisfazione, dicendoci che gli esercizi gli hanno fatto provare serenità, pace interiore e contatto con loro stesse. Siamo strafelici, perchè delle persone sconosciute, che parlano un’altra lingua, che hanno altre abitudini e che vedono la luna in un altro modo...beh, si sono messe in gioco come noi anni fa...e ora possono iniziare a vedere il mondo dai nostri occhialoni clown...e col nostro naso rosso. Rimandiamo a domani le prove dello spettacolo perchè siamo molto stanchi ma soddisfatti e felici dell’intensa giornata, piena di fiori da raccogliere e di semi piantati nel terreno speciale e ricco del Brasile.
Boa noite!

Criciuma, Giovedi 1 settembre
Oggi ripetiamo gli stessi laboratori di ieri. Ci iniziamo a sentire parte di questa struttura …. sappiamo dove andare, cosa fare..e sembra che tutto avvenga come se fossimo sempre stati qui..e, soprattutto, i bambini ci aspettano… Dimostrano sempre la loro agilità e dinamismo con l’acrobatica..ci emozioniamo assieme con momenti di relax, e regalandoci attenzioni l’un l’altro..ed è bello e gratificante vedere che anche i più piccoli sanno coccolarsi e prendersi cura del prossimo, con una carezza, un abbraccio..tenendo occhi chiusi e ascoltando musica soft. Sanno regalarci attimi da ricordare. Con i bans incontriamo classi veloci e che amano ballare e altre più tranquille e meno dinamiche! Dopo la mattinata ci spostiamo in biblioteca per fare il punto della situazione, capire in cosa migliorarci, e sviluppare il lavoro pomeridiano e serale e organizzare quello del giorno dopo. Siamo ben supportati da tutti coloro che incontriamo e non c’è metro che facciamo senza sentire “os pajassos!os pajassos!!” e sentirci abbracciare e placcarci..fermandoci proprio fisicamente..e a volte è proprio dura staccarsi da questa moltitudine di braccia che ci cercano. Capita qualche volta di fare una magia, o un pezzo di mimo...è fantastico vederli sognare davanti a noi...e chiederci il bis “otra vez otra vez!” o improvvisare loro stessi i nostri movimenti. Coi bimbi della scuola materna è sempre particolare lavorare perchè sono una continua sorpresa...si alternano bimbi affettuosi e espansivi ad altri chiusi e tristi...e non è difficile capirne i motivi. Ci sono bimbi con scarpe messe al contrario, o scarpe con la suola rotta...calze bucate e rotte
per chi le ha...e pian piano scopriamo chi viene da una favela o da una famiglia povera...e..sono in tanti...e il barrio cerca di dargli una speranza, un’opportunità..una piccola luce da inseguire... Anche oggi la soddisfazione più bella ci arriva dagli insegnanti. A proposito, al corso partecipano una quindicina di professoresse, esatto tutte donne! Va bene, per ora ci accontentiamo. La prima grande soddisfazione sta nel fatto che oggi arrivano tutte puntuali! La seconda nel fatto che alla nostra proposta di prolungare il corso accettano contente e fissiamo di fare altre due giornate! Come l’altro giorno si mettono in gioco e si lasciano andare ed è piacevoli incontrarsi e far parte di questo piccolo cammino..e un po’ sorreggerle e tenerle per mano, cercando di trasferire ciò che di prezioso abbiamo appreso nei nostri percorsi.. Sono le 7 di sera quando finiamo il mini corso con le professoresse e abbiamo giustoi il tempo d andare a prepararci la cena. C’è anche un rospo reale che ci fa compagnia...ma non abbiamo un naso rosso sufficientemente piccolo da donargli..sarà per la prossima volta! Dopo cena andiamo in teatro a fare le prove per il giorno dopo e per cercare di far andare tutto al meglio. Proviamo e riproviamo, con musiche e movimenti e siamo certi che tutto andrà benone (ehm..dita incrociate)!! La luna ci saluta sempre col sorriso, come avete potuto vedere dalla scorsa condivisione!!
Boa noite!

Criciuma, Venerdi 2 Settembre
E’ arrivato il giorno! Oggi andiamo in scena nel teatro della scuola. Sono previsti 4 spettacoli, due la mattina e due il pomeriggio. Il primo è alle otto e mezza circa!! In questo modo tutti i ragazzi della scuola potranno assistere! Qualcuno di noi esce prima dalla nostra struttura per andare ad allestire il palco, usando principalmente il paracadute multicolore ch epotete vedere nelle foto. Il colpo d’occhio è decisamente d’effetto, anche perchè con opportune pieghe sembra un tendone del circo!wow!Siamo pronti, abbiamo preparato uno spettacolo di un’oretta. Il primo alle 8.30 circa, poi alle 10.30, poi dalle 14.30 alle 16..e il pomeriggio non in teatro ma nello spazio della scuola materna. All’inizio di ogni spettacolo Juliana, braccio destro di Padre vincenzo, ci introduce spiegando chi siamo e presentandoci uno ad uno, e ad ogni fine spettacolo viene raccontato cosa facciamo negli ospedali e la nostra filosofia di volontariato..infatti ci vestiamo di tutto camice e ci trasformiamo come quando siamo in corsia! Il primo spettacolo va bene, i ragazzi rispondono, ridono alle gags e si emozionano con il mimo e la magia! Alla fine Juliana ci viene a dire che hanno pensato bene di aggiungere un altro spettacolo per i ragazzi più grandi..... Alle 13!!! La domanda sorge spontanea: di quale giorno?ehm, già..di quale giorno Juliana? Ma di oggi........no?????! Ma certo, “no è problema”. Evvai con il quinto spettacolo, siamo molto contenti perché gli spettatori saranno gli adolescenti, con i quali fino ad ora non abbiamo avuto contatti diretti. Il secondo spettacolo va meglio del primo e il terzo meglio del secondo a parte qualche problemino tecnico alla fine irrilevante per la riuscita complessiva. Ma anche il quarto ed il quinto spettacolo fatto per i più piccini non sono da meno. Non perdiamo mai la concentrazione. Andiamo in scena in questo teatro neanche troppo male considerando il
luogo, abbiamo anche una mega cassa di supporto e qualche luce. Ci presentiamo al pubblico con una parata claun ed è bello sentire come il pubblico ci supporti e stia ai nostri tempi. Insceniamo gags varie, dalla donna di campagna e donna di città, all’equilibrista..alla valigia...e..in alcuni casi abbiamo dovuto improvvisare per mancanza di tempi o mezzi..ma la riuscita è stata quasi sempre azzeccata..ed è stato un continuo crescendo. Chiudono lo spettacolo la poesia del mimo e la spettacolarità della magia..e a seconda dell’età del pubblico abbiamo avuto risposte diverse..ma sempre soddisfacenti e gratificanti. Non è stato semplice far combaciare cambi di vestito, musiche, giocolerie e quant’altro, ma d’altronde siamo clown, e anche gli errori sono dei doni, che ci fanno improvvisare e arricchire il nostro repertorio. Ognuno di noi ha messo un pezzetto del proprio cuore e della propria energia per superare le proprie paure, i propri limiti artisitici e non e il calore del pubblico è stato tanto. Ad ogni fine spettacolo è stato difficile lasciare giù dal palco i più piccolini che ci chiamavano a gran voce. Oramai ognuno di noi ha qualche “fedelissimo” che non perde nessun secondo per strappare un abbraccio o un bacio. La giornata è volata..siamo riusciti a malapena a pranzare...ma si sa, noi artisti affermati e di successo siamo così, un charter dopo l’altro..e la meta è il cuore....ehehheheh. Alla fine di tutto siamo molto soddisfatti e contenti dell’armonia che ci ha sostenuti nella lunga giornata. Questa sera ci meritiamo una bella cenetta al ristorante e una bella capirinha…scherzetto…solo acqua e coca cola!!!:) E’ stata forse la giornata più stancante di tutta la settimana da quando siamo arrivati, ma di certo la più gratificante...più si faceva difficile la cosa e più aumentavamo la nostra intensità..e ha cementato le nostre forze e il significato della parola gruppo. Ci porteremo sempre nel cuore questo momento lungo un giorno!

Criciuma, Sabato 3 Settembre
Questa mattina ci dividiamo in 2 gruppetti perchè non possiamo andare in molti in favelas: Ciclaun, Sciocolat, Canticchio e Terenzia vanno in favela mentre Pink, Boop e Topa vanno in città per fare qualche spesa per le provviste.Ci muoviamo intorno alle 9.30 in macchina con padre Vincenzo per andare a fare visita ad alcune famiglie povere dei bambini del Barrio, per consegnargli i così detti pacchi basici: olio, riso, burro, uova etc che il padre consegna a volte patteggiando con loro delle cose, come una maggiore cura dei bambini, piuttosto che l’assicurazione che il tale ragazzo seguirà un corso di avviamento professionale. Dopo aver preso 5 pacchi basici iniziamo il nostro cammino. Le 3 favelas sorgono alla periferia della città vicino a quelle che erano le miniere di carbone. Il carbone è ancora a cielo aperto; oggi entreremo nella casa di 5 famiglie, e ogni volta conosciamo qualcosa in più dei bambini che vediamo ogni giorno al Barrio. Ci sono tante situazioni diverse anche qui, case più curate e vere e proprie topaie, ma l’elemento comune è una grande povertà. Il padre conosce bene alcune famiglie, ed è solo per questo che possiamo entrare (ed uscire indenni!) da questo posto, fare foto, parlare con le persone. E’ curioso andare di casa in casa, entrare nell’intimità e nella vita di
queste persone, e capita di trovarsi di fronte a realtà che solitamente vediamo solo in televisione o ascoltiamo in qualche racconto. E’ un’altra esperienza toccare con mano la povertà, gli stenti e la mancanza dell’essenziale da parte di altri esseri umani...solo per il fatto che sono nati in un altro paese, hanno avuto un’altra famiglia e...il caso, o la storia o la cultura o qualcosa a noi sconosciuto, ha fatto sì che altri esseri umani, che hanno solo il colore della pelle, la lingua e alcuni tratti somatici diversi da noi, vivessero in condizioni di non vita..Ma ecco il mini racconto. Nelle favelas si alternano case colorate a vere e proprie catapecchie. Le strade non sono asfaltate, e il fango spesso la fa da padrone...assieme a pozzangherone, dislivelli e buche. Abbiamo abbandonato la parte di civiltà che oramai è lontana, alle spalle. Nella prima casa ci sono 7 bimbi che quasi coprono tutte le fasce di età fino ai 16 anni. La casetta avrà circa 25mq, cemento a vista e tetto in eternit. Nonostante la dignità con cui la donna di casa cerca di tenere pulito e ordinato, non è difficile notare il degrado di tutto ciò che ci circonda. Ora sembra veramente lontano ciò che siamo abituati a vivere nel nostro “calore” occidentale. Il tetto lascia intravedere diversi buchi e subito pensiamo:”ma quando piove?” La realtà è molto più dura di ciò che la fantasia lascia immaginare. Nonostante tutto questo, è incredibilmente emozionante l’abbraccio di questi bimbi, che non ti fanno mancare un sorriso o un abbraccio. Ci hanno riconosciuto subito e per il poco che possiamo cerchiamo di farli stare bene. Cic improvvisa qualche magia e il muro e i bimbi sono stupiti. Di certo quegli occhi che ti guardano così sono “sleali”...come si fa a deluderli? Il fratello più grande è cimentato nella riparazione di qualche bicicletta fuori casa, perchè tempo addietro padre Vincenzo gli ha regalato degli attrezzi utili. Facciamo il giro della casa, ci sono due cagnolini legati a una
catena non troppo lunga e una lavatrice “a cielo aperto”. Dopo qualche foto buffa fatta con la famiglia al completo, li salutiamo calorosamente e ci dirigiamo alla seconda casa. Forse pensavamo di aver visto già una decisa condizione di degrado ma la seconda casa ci ricorda che si può sempre peggiorare..che ci può non essere un limite alla povertà di un uomo. Prima della seconda casa i ragazzi davanti il muretto perimetrale ci vedono e un aragazza scappa alla vista del padre...forse perchè tempo fa frequentava il barrio e ora forse si prostituisce. Per quanto sia dura e cruda questa è la realtà..e in tanti vorremmo cambiarla e raccontarvi un’altra storia, ma..questo è ciò che accade e forse è meglio esserne consapevoli. Scarichiamo il pacco basico dentro casa...e appena lo poggiamo in terra un topo ci scappa alle spalle. Le condizioni di questa struttura sono a dir poco fatiscenti: topi in giro e sul letto, ante che cadono a terra, non esiste la porta d’entrata..ma la cosa che più ci lascia tristi è la mancanza di...non sappiamo neanche noi come definirla..c’è spazzatura ovunque, fuori e dentro casa..e si sente che non cè la minima voglia di cambiare le cose. Ed è triste vedere due bimbi che la abitano..e che girano a piedi nudi... Salutiamo il gruppetto di giovani e andiamo dalla nonna di questi perchè Padre Vincenzo vorrebbe trovare un compromesso e “salvare” i bimbi. Qui la casa è decorosa con addirittura un orto nel retro. La famiglia e dignitosa e addirittura ci chiedono di fermarci a pranzo. Ma siamo trafelati e ci dirigiamo verso un’altra casa nella seconda favela. Lungo il tragitto notiamo che il paesaggio cambia e pian piano le case sembrano essere sempre peggio. Ogni tanto da qualche casa spuntano cartelli tipo: manicure, barbiere, bar...come se la città fosse tutta lì...Si vedono sempre gruppi di persone in giro, alcuni potrebbero fare tranquillamente i clown da come sono vestiti, e diversi ragazzini giocano per strada. Entriamo a casa di una famiglia con 3 sorelline, un fratellino e una mamma. La casa è sempre particolare: legni accatastati fuori, cemento a vista, materiale vario in giro e per terra, da riviste a bambole rotte a mille cose strane che non si sa bene il perchè occupino un posto in quella
casa, ma come in tante case delle favelas. La famiglia è simpatica e anche qui i bimbi si ricordano di noi. Scambiamo due chiacchiere con la mamma e i bimbi e dopo il loro calore ci dirigiamo altrove.
Pian piano ci addentraimo in favelas più pericolose e degradate. Bisogna stare attenti alle strade per non rimanere fermi con la macchina, perchè le buche enormi ci fanno sballottolare e Padre Vincenzo si dimentica di avere un’utilitaria e pensa di guidare un fuoristrada 4x4! La famiglia che visitiamo ora è numerosa e in diversi sono intenti a fare le pulizie.Anche qui lasciamo il pacco basico e dopo diverse foto e chiacchiere e coccole con la più piccola rientriamo in auto pronti per l’ultima casa. Le strade sembrano peggiorare con il peggiorare dela vista..le case sembrano sempre più abbandonate...i ragazzi che vediamo in giro sfoggianon diversi tatuaggi e a gruppetti stazionano negli angoli in cui passiamo, ci scrutano e il Padre ci chiede di non fare foto. Capiamo che il posto in cui siamo è diverso dalle altre favelas e che anche la gente che è qui è diversa. Qui le case colorate sono sempre meno e in alcuni tratti sembra un a vera e propria baraccopoli.Andiamo in una casetta proprio vicina a case che sembrano cadere a pezzi..gente scalza per strada e occhi che ti seguono. Anche qui la casetta sarà di 10-15mq, e ci accolgono due occhioni emormi di una bimba piccina. Possiamo fare qualche foto sempre facendo attenzione a ciò che c’è intorno. Di fronte a noi c’è una casa in legno che semrba stare in piedi per bontà divina, con travi storti come mura, e gli occhi azzurri e dolci di una bimba che quasi ci chiama da una finestra. Cosa avremmo dato per darle un abbraccio. Eppure c’erano due ragazzi davanti l’entrata e non sembravano per nulla amichevoli, forse intenti a fare altro di poco legale. Anche l’ultima casa è stata raggiunta e ora ci dobbiamo dirigere verso casa anche perchè il resto del gruppo ci aspetta per fare pappa. Si sono fatte le 14 e il tempo è volato e porteremo sempre con noi questa profonda e intensa esperienza. Lungo il nostro viaggio nelle favelas incontriamo anche un caravan del municipio che fa animazione e servizio sociale nelle zone vicino. Ci fermiamo a curiosare e chiaccherare. Anche qui tutti conoscono Padre Vincenzo, che ci presenta. Loro ci offrono di fare uno spettacolo in piazza il prossimo sabato, appoggiandoci alla loro iniziativa. Per noi è l’opportunità che stavamo cercando per poter fare uno spettacolo in piazza per le persone delle favelas! Dopo un giro di più di quattro ore siamo un po’ provati ed è bello tornare a casa e trovare le nostre compagne, che visiteranno le favelas la prossima settimana, sorridenti e accoglienti e che hanno già messo il pranzo in tavola...e ci fa ricordare il senso di “famiglia”...il senso di appartenenza..e ciò che tanti altri, forse meno fortunati, non hanno...e
apprezzare un piatto di pasta caldo e il calore di un abbraccio fraterno. Il pomeriggio lo dedichiamo a riposarci un po’, ognuno a modo suo e dopo cena nella condivisione ci scambiamo le nostre impressioni, forti, sulla giornata. Al di la delle sensazioni di ognuno ci accomuna il senso che diamo a quello che stiamo facendo e la soddisfazione che ne traiamo. Sono forti i ricordi e le impressioni della giornata e forse ci vorrà del tempo per sviluppare i moti interiori per ciò che si è vissuto oggi.
Boa tarde famiglia clown!

Criciuma, Domenica 4 Settembre
La nostra seconda domenica a Cricuma. Le nostre attività hanno preso il via, e abbiamo un’agenda fitta..e siamo contenti di poterci confrontare con la realtà cicrcostante. La mattina comincia lenta, qualcuno segue il padre per la messa; anche in questa occasione i clowns vengono presentati alla gente e ricevono subito ingaggi…iniziamo a declinare gentilmente!:) C’è un bel sole e le temperature sono quasi estive. Programmiamo un po’ le attività della giornata nel cortile della struttura che ci ospita e siamo sereni e fiduciosi come il tempo. Oggi finalmente mettiamo piede in ospedale, che era un altro degli obiettivi di questa missione.Per le tre abbiamo appuntamento all’ospedale San Josè di Criciuma, un ospedale pubblico ma di proprietà delle suore. Sembra una contraddizione, ma il padre ci spiega un po’ come funzione il sistema sanitario da queste parti. Capiamo quindi che questo è un ospedale interregionale, che serve un bacino di 500.000 persone. E’ l’ospedale dove vengono le persone più povere, che non possono permettersi la sanità privata.
La suora ci accoglie contenta e ci porta in giro per i reparti. Ci sono solo 3 ospiti nel reparto pediatrico, e quindi poi continuiamo visitando anche le stanze dell’oncologia pediatrica dove rincontriamo alcuni dei bambini visti a Casa Guido e 3 affollati reparti di adulti. Siamo ben accolti, facciamo palloncini, chiacchieriamo (ormai abbiamo rotto il ghiaccio con il portoghese) e cantiamo in italiano. Nel corridoio del reparto e in qualche stanza riecheggiano il cavallo di battaglia internazionale Volare e addirittura Un Mazzolin di Fiori. Facciamo un vero e proprio servizio, due ore volano e poi le suore ci offrono caffè e dolci e ci raccontano un po’ la storia e il funzionamento dell’ospedale. Per l’occasione abbiamo assoldato anche Padre Vincenzo e due dei seminaristi, che sono ormai dei nostri! Il servizio è stato molto particolare per qualcuno, perchè si è trattato di fare servizio agli adulti. In diversi momenti in cui entravamo a contatto con i
degenti sembrava fossero un po’ abbandonati e trattati non con il dovuto rispetto. Abbiamo trovato molta sporcizia e in alcuni stanzoni gli anziani erano anche in 10! In altre stanze di 4 x 4 erano in 5, con tutti i letti vicino. E’ stato difficile gestire la sensibilità, provare tristezza e contenerla, aspettando di esser da soli per condividerla e sfogarsi. In certi momenti ci rendevamo conto di essere in una struttra molto povera, sostenuta per lo più dalle suore e dalle offerte. Infatti passare dalla sporcizia e dalla particolare condizione di acluni reparti, bui e in cui si respirava quasi sofferenza, al candore e luce della stanza delle ecclesiaste. Ha fatto specie che fosse come una condizione normale e abbiamo dovuto accettarlo e cercare di portare la nostra positività, a qualsiasi costo.
Rientriamo al Barrio, e ci prendiamo qualche momento di libertà. Intanto la pasta della pizza preparata da Pink, Topa, Boop e Terenzia questa mattina sta lievitando e tra poco andremo a preparare la cena.
La nostra condivisione è incentrata ovviamente sull’esperienza in ospedale!
PS: la pizza è venuta benissimo e respiriamo anche qui un po’ di Italia!
Vi abbracciamo forte! A presto!

Criciuma, 05 Settembre
Oggi inizia la nostra seconda settimana qui in Brasile.
Quando scendiamo per la colazione ci accoglie un caldo sole brasileiro, è incredibile fino a due giorni fa dovevamo indossare la felpa e talvolta pure la giacca e oggi siamo in maniche corte . Per la prima volta ci muoviamo tutti assieme (la puntualità di gruppo non è ancora il nostro forte) e raggiungiamo la classe dove faremo attività.
I bimbi di oggi sono di seconda elementare e sono circa una decina. Iniziamo come di consueto con la canzone dell’urlo, che questa volta pare non scatenarli particolarmente. Proseguiamo con bans e giochi e concludiamo l’attività con la doccia a gruppi di tre. Quando i bimbi non reagiscono molto ci sentiamo in colpa perché pensiamo di non aver dato loro abbastanza e questo talvolta ci crea disagio. E’ anche vero che non tutti i bimbi sono scatenati, ve ne sono anche di timidi e se non saltano o non si scatenano non è detto che non apprezzino quel che facciamo.
Dopo una breve pausa riprendiamo l’attività con una nuova classe. Stavolta i ragazzi sono molti di piu’ e piu’ grandicelli per cui si lasciano andare molto di piu’. Un bans che riproponiamo sempre (quello dell’urlo) è il nostro termometro per capire che livello di carica ha la classe. Anche l’Auanagana, illustrato con molta cura da Canticchio, coinvolge sempre e ci permette di capire se i bimbi han voglia di mettersi in gioco.
Proseguiamo con il gioco delle anfore e quello del fazzoletto, inframmezzati da balli. I bimbi sono molto contenti di ballare e seguire i passi. Come conclusione facciamo far loro la doccia a gruppi di tre. A differenza della prima classe, i cui bimbi erano piu’ piccoli e facevano massaggi d’urto, qui i bimbi un po’ piu’ grandi imitano i nostri movimenti e riescono a fare una “doccia” piu’ lieve e chissà rilassante. Si chiude con un abbraccio in cerchio. Al termine delle nostre attività i bimbi vengono da ognuno di noi per abbracciarci e questo ci apre il cuore, qualcuno ci dà un bacio sulla guancia. Anche quando ci vedono passare attraverso i corridoi o lungo i marciapiedi del Bairro i bimbi ci corrono incontro e ci abbracciano forte e ci chiamano addirittura per nome.
Per pranzo solitamente mangiamo qui al bairro, nella stanza dove pranzano gli insegnanti. Il menu comprende quasi sempre riso e fagioli e dopo dieci giorni iniziamo a non reggerli piu’ . Dopo pranzo torniamo nelle stanza per rilassarci un po’ ed inviare la condivisione (con le quali siamo molto in ritardo ). Per le 14.30 si riprende l’attività, che come tutti i pomeriggi coinvolge i bimbi della materna. Questi bimbi sono molto teneri, ci prendono subito per mano (nei casi migliori) nei casi peggiori ci si appendono. Con loro è un po’ piu’ difficoltoso fare attività perché sono molto piccini e qualche volta non riescono a seguire bene i bans. Oggi dopo due bans abbiamo preparato un piccolo percorso con i nostri cerchi, le clave, la corda… Al termine i bimbi
dovevano intingere le manine nel colore e stamparle sul camice di Sciocolat…ne è risultata un’opera d’arte ricca di manine gialle e blu. Dopo il percorso il nostro mago Canticchio ha fatto uno spettacolino con l’aiuto di un assistente nuovo di zecca: Ciclaun.
I bimbi sono incantati e partecipi soprattutto quando c’e’ da urlare “um, dois, treis ABRACADABRAAAA” . Dopo Canticchio assistiamo allo show del mimo Ciclaun. Concludiamo con il bans del coccodrillo e salutiamo i bimbi.
Alle 17.30 iniziamo l’attività con il gruppo di insegnanti della materna. Arrivano tutte sorridenti e sembra sempre che ce ne sia qualcuna in piu’. Come inizio il bans dell’urlo della nostra bansista professionista Boop che ci sta sempre  e carica d’energia!
Topa spiega in eccellente portoghese il gioco della bomba e dello scudo. Per ben due volte si creano due file che si rincorrono, tutte urlanti e divertite. Poi facciamo il gioco che ci porta ad intrecciarci ad occhi chiusi per poi slegarsi. La prima volta c’e’ stato qualche intoppo e non siamo riusciti a sbrogliare la matassa. Al secondo giro pur di arrivare a soluzione siamo passati tutti e venti dentro l’anello fatto da Ciclaun e Sciocolat…momenti di panico….e il nodo non si è sbrogliato!!  Infine abbiamo fatto l’esercizio della bambola, in cui una persona al centro si fa dondolare, sostenuta dai compagni che le stanno attorno..
Piccola condivisione e sotto una pioggerellina un pochino fastidiosa, facciamo rientro alla base.
A presto!

Ciao Cari ClownVip di tutta Italia,
Qui a Criciuma siamo arrivati al nostro 12° giorno di missione. Ci si alza al mattino presto e dopo una doccia rigenerante e una buona colazione si parte per andare a piedi al Bairro per svolgere con entusiasmo le nostre attività con i ragazzi.
Sappiamo che qui in Brasile i programmi possono venire modificati anche velocemente e giusto appunto, parlando con l’insegnante di riferimento ci omunica che c’è una variazione e che andremo tutti nel teatro perchè i bambini faranno una rappresentazione sul palco di tutti i laboratori che stanno portando avanti con i vari insegnanti della scuola.
Prima di spostarci però in teatro, ci infiliamo tutti e sette in una classe vicina piena di bimbi che stanno guardando la TV, programmi interessanti? Pare proprio di no, c’e’ il cartone animato Scooby Doo, strano eh?! Ma qui capita anche questo e questi bambini sempre desiderosi d’affetto ci vengono incontro anche solo per ricevere una carezza, un abbraccio o semplicemente per schiacciare il nostro naso rosso e senrire magari se fa qualche suono strano. Qui Ciclaun vede le marionette con i personaggi di Cappuccetto rosso, questo potrebbe andare a pennello per uno spettacolo con i più piccoli.
Passano alcuni minuti e si va in teatro. I bimbi sono carinissimi anche quando sono in scena perchè ci mettono impegno!!
Al termine di questo spazio teatrale per le 10 ritorniamo nella classe assegnataci per iniziare l’attività mattutina con un’altra classe, sono una ventina e dopo le presentazioni iniziali e con un po’ di timidezza da parte di alcuni piccoli, ci addentriamo nel clou delle attività iniziando con il grande tormentone: la canzone dell’urlo.
Stamattina invece di finire per le 11.30, terminiamo un quarto d’ora prima per poter andare in stanza a prendere i camici e dirigerci per la seconda volta a “Casa Guido”, una piccola struttura che accoglie dei piccoli ospiti che stanno affrontando problemi oncologici e qui loro possono trascorrere i momenti in modo confortevole quando non fanno le terapie di chemio. Siamo invitati e attesi perchè oggi pomeriggio i bimbi faranno una sfilata in passerella, preparata per l’occasione nello stanzonfe dei giochi. Prima dell’evento ci offrono un lauto pranzo che condividiamo tutti insieme in un clima sereno e desideroso di allegria: bhè siamo qui per questo!
Verso le 13.30 si accendono le luci della ribalta della passerella e i teneri bimbi vengono presentati come modelli per stilare con abiti vari, tra lo stupore, forti emozioni e le risate dei presenti, genitori, Amici clown e non solo e proprio noi abbiamo l’onore e l’emozione forte di accompagnarli per mano in una delle uscite in passerella, mentre i bambini si calano nella parte e assumono pose da modelli, tutto questo ripreso da una TV, giornalisti e tanti flash di macchine fotografiche. Dopo la sfilata decidiamo in gruppo che ci starebbe bene per i presenti e soprattutto per i bimbi uno
spettacolo di magia, quindi il mago Canticchio si mette all’opera coadiuvato dalla simpatia dell’assistente Topa. Ne scaturiscono belle risate perchè nello spettacolo il mago si fa aiutare nell’esecuzione dei giochi da due modelle di professione e poi da Roberto, uno dei volontari piu’ attivi di casa Guido e proprio questa persona ci raccontava come si era avvicinata a questa realtà, proprio mentre suo figlio era in ospedale per altri problemi; un giorno tornando a casa in macchina la radio trasmetteva una intervista proprio al dottore che si occupa di questa struttura chiamata “Casa Guido”, singolare la cosa visto che suo figlio si chiama proprio guido. Quindi ha trovato il modo di poter conoscere questa persona per capire se c’era serietà nel progetto e da qui è entrato a farne parte.
Terminato lo spettacolo di magia ci presentiamo tutti noi clown e via a festeggiare con i dolci brasiliani. Pensiamo comunque in qualche modo, durante questa giornata di aver rapito la loro attenzione e i loro pensieri negativi, seppur per pochi istanti dalla loro malattina, grazie anche ai nostri palloncini colorati e miss Boop che insegnava anche a noi le forme piu’ strane oltre che ai giochi, la magia e la simpatia di tutti noi clown VIP.
Quando si esce da casa Guido un gruppetto di noi si dirige con Roberto verso casa, mentre Topa e Pink decidono di andare verso il centro per accompagnare Terenzia ad un bancomat, ebbene ce ne vogliono ben otto prima che Terry riesca a prelevare.
Dei claun che sono andati a casa, Sciocolat e Boop decidono di accompagnare con il pullman i bimbi del Bairro che devono andare a casa. Erano sormontate da bambini che chiedevano magie e coccole con domande di tutti i tipi. Le emozioni sono tante e la giornata intensa. Ma non finisce tutto qui perchè alle 20.00 siamo invitati ad una festa nel bairro, organizzata dai professori, Padre Vincenzo e la direttrice scolastica. Ci accolgono con un churrasco di ottima carne brasiliana che tutti aprezziamo e in particolare Ciclaun, tra sorrisi e bella armonia. Accade però che a metà serata un qualche cosa che ci fa rimanere tutti a bocca aperta e questo perchè hanno avuto il pensiero di regalare ad ognuno di noi, una bellissima maglietta con il nostro nome clown stampato e la frase “E bello sorridere con voi (in portoghese) e al centro la foto in cui siamo circondati dai bambini.
Tornando a casa sarà molto difficile far passare o descrivere certe emozioni che stiamo provando qui, ma siamo felici che voi ne facciate parte.
Boa noite amici clown

Buongiorno Italia!


Anche oggi ci svegliamo con una piccola pioggerellina..ma siamo lo stesso positivi perchè sappiamo e sentiamo che vivremo un'altra bella esperienza, particolare, e lontana dalla vita cittadina e vicina al....cemento. Eh sì, proprio perchè oggi andremo a visitare un villaggio dove vivono gli Indios. Non è vicino a dove siamo ospitati ma il viaggio e ciò che faremo valgono la pena di iniziare questa nuova nostra avventura. L'appuntamento è in mattinata con Padre Vincenzo e nonostante qualche piccolo ritardo (ci siamo proprio allineati coi tempi brasileiri), partiamo per questo villaggio. La pioggia ci fa compagnia e il viaggio dovrebbe durare circa un'ora e mezza ma, tra tappe per la benzina e per comprare dolciumi per i bambini del villaggio e il tempo non agevole, impieghiamo circa 3 ore!!!!..eppure avevamo capito che il viaggio sarebbe stato molto più breve.. Non siamo tanto avvezzi a comprare dolci e caramelle per farci amici i bambini, ma il Padre ci dice che normalmente lui le compra per fargli un piccolo dono e rallegrarli, sapendo che loro ne sono ghiotti. Arriviamo comunque per mezzogiorno e mezza. Il paesaggio si è man mano trasformato durante il tragitto e le strade asfaltate hanno lasciato il posto a strade di terra e fango..casettine colorate e steccati in legno..piantagioni di caffè..mandrie di mucche..e incontriamo anche un pony lungo la strada!Al villaggio ci accolgono diverse famiglie e uno dei capi della "tribù" e pian piano il luogo dove siamo si popola sempre di più di volti nuovi e luminosi, di occhi che scrutano e sorridono e di tante persone che, curiose, hanno voglia di conoscerci e vederci. Questi indios non sono proprio come alcuni di noi se li immaginavano. In tanti hanno sì i piedi scalzi...ma hanno pantaloni e magliette da "civilizzati"..e in alcune casette si vede pure la parabola pe rla televisione. E' strnao vedere questa differenza tra particolari selvaggi e liberi di un
popolo non civilizzato e altri elementi che riconducono proprio alla città e all'era moderna. Ci portano in un enorme capanna con travi di legno e un ambiente molto spazioso all'interno. Iniziamo ad allestire il nostro spettacolino e a organizzare ciò che vogliamo fare con loro. Il posto in cui siamo è circolare e tanti bimbi si siedono di fronte a dove abbiamo messo la cassa e parte del nostro materiale. Ci sono anche diversi adulti che ci guardano dubbiosi. Per rompere il ghiaccio facciamo un sacco di palloncini colorati e tranquillizziamo l'ambiente. I bimbi sono molto scalmanati ed è anche difficile fare un cerchio, anche perchè loro non parlano portoghese come gli altri bimbi brasiliani, ma la lingua nativa degli indios. Ma si sa, noi clown quando indossiamo il naso possiamo parlare un sacco di lingue sconosciute, anche quelle dimenticate...basta solo respirare e...giocare!!Decidiamo allora di fare un bans per far sfogare la loro energia...e, come per magia,appena la nostra bansista professionista Boop inizia "annacati" i bimbi la seguono e sono totalmente attratti da movimenti, danze e salti!parte quindi la sfilza di bans perchè sfruttiamo la scia positiva..e li facciamo divertire da matti!Addirittura in certi bans, come Indiani e Cowboys, si sono aggiunti degli adulti che forse non aspettavano altro che lasciarsi andare a unirsi ai più piccoli!Eh già, forse gli indigenti sono più abituati a interagire e comunicare col corpo perchè così a contatto con la natura e sono consapevoli che si trasmette prima di tutto col corpo, con l'energia e col..cuore. Dopo i bans tocca a Ciclaun col suo spettacolino di mimo e anche qui è sorprendente notare come, più che in ogni altra situazione, i bimbi seguono con incredibile attenzione i movimenti e le gag, a volte ridendo a crepapelle su certe pose e comprendendo profondamente la pulce e la corda. Infine il sipario si apre per mago Canticchio che ancora una volta stupisce grandi e piccini. L'assistente in questo caso è Boop che a volte aiuta a volte combina pasticci divertenti al mago. I bimbi sono stradivertiti e in qualche magia partecipano anche i più grandi, a volte spaventati prima e increduli poi, all'avverarsi di un gioco o di un numero particolare di Canticchio!Che dire,ci siamo divertiti un sacco e dopo il nostro inchino e saluto distribuiamo altri palloncini!E' stato molto bello e particolare anche vedere che durante qualche numero, o gioco, essendo in una capanna, potevano avvicinarsi e stare con noi anche animali...mai fatto un bans o un gioco con partecipanti anche cani e gatti...addirittura in cerchio con noi!!!In certi momenti queste piccole cose, questi piccoli momenti e particolarei, fanno capire che anche altri esseri viventi stanno bene e si vogliono unire al gruppo!!!Dopo aver fatto lo spettacolo gli indios ci hanno mostrato dei loro manufatti vari e abbiamo comprato qualcosa. La giornata è proseguita con la visita ad altre capanne (e Ciclaun affamato:ma non
mangiamo?Io pensavo mangiassimo con gli indios!). Lungo le stradine di fango è stato bello vedere la natura libera attorno a noi..con bananeti, mandarini...mamma chioccia e pulcini...tacchini...e un bellissimo tucano come animale da compagnia!già, noi abbiamo cani e gatti e criceti o conigli...e loro...i tucani!!!fantastico anche perchè non tutti ne avevamo mai visto uno dal vivo!e poi era così, libero in casa...proprio come un animale da compagnia!L'ambiente attorno è piacevole..e capiamo che si può vivere in armonia con la natura selvaggia e libera.Arriviamo fino a un fiume con un piccolo ponticello fatto di tronchi di legno sul letto del fiume. Purtroppo causa la pioggia, il fiume è grosso e non è agevole il passaggio sul ponte. Lo scorcio che vediamo è comunque unico e degno di nota. Sembraun piccolo angolo di paradiso, lontano da civiltà e cemento. Ci sembra di vedere un piccolo pezzo di quei film in cui qualcuno si perde e finisce in un luogo incantato, in cui la antura è regina. In condivisione in molti rievoceheremo quel posto e quei momenti..ricordando quanto sia rigogliosa e generosa la natura, quando la sai amare. Dopo numerose foto e tante emozioni provate, decidiamo di far ritorno a casa, anche perchè ci aspettano diverse ore di viaggio. Lungo il tragitto ci fermiamo in un panificio molto semplice e ci rifocilliamo (finalmente) e respiriamo un po' di quotidianità paesana. La giornata è stata molto intensa, ma è stata veramente una profonda esperienza e a lungo rimarranno impresse nelle nostre momenti i volti e gli occhi di questi "stranieri", forse un po' meno lontani di ciò che pensiamo. Vi mandiamo un abbraccio dalla terra selvaggia e libera del brasile! A presto!

Ciao famiglia clown!
La mattina inizia con le classi del bairro, quindi Bans e giochi a gogò. Avendo notato che rifacendo alcune cose due volte i bimbi più piccini diventano piu attivi perchè oramai le classi ci conoscono e prendono dimestichezza coi nostri ritmi e le nostre canzoni. E' quindi un insieme di festa e danze.
Oramai siamo rodati e anche noi quasi apparteniamo a questa realtà e a ciò che il bairro vuole trasmettere a chi cerca anche una piccola speranza. Noi ne siamo entusiasti e anche se spesso i giorni sembrano simili ci sono momenti irripetibili che rimarrano sempre nei nostri ricordi. Facciamo come al solito la nostra riunione pre pranzo in biblioteca, attendendo di pranzare al bairro il nuovo piatto del giorno: riso e fejolada!!! ;) Non mancano angoli in cui l'affetto ci ricopre e a volte è sorprendente notare come si ricordano tutti nostri nomi e come fanno a gara per trasmetterci il loro calore. Ovviamente non mancano le sorprese e spesso ci capita di sapere i nostri programmi da un momento all'altro. Per il pomeriggio abbiamo già un mega appuntamento: siamo invitati alla casa Vila Miguel, che è una casa di accoglienza diurna per ragazzi con disagi e problemi sociali. Ci organizziamo recuperando il nostro immancabile paracadute scenografico, che sembra un vero e proprio tendone da circo, multicolore. Sotto una pioggia incessante ci inoltriamo verso questo quartiere di favelas di Criciuma. Nonostante attimi di stanchezza siamo ben motivati e poche cose potrebbero fermarci. Ci vengono a prendere la direttrice e una volontaria che sta facendo il mini workshop clown con noi. Appena arrivati in quattro e quattro nove allestiamo la nostra miniscenografia, recuperiamo un separè che chissà come mai stava proprio nel posto dove ci aspettano: cioè una specie di scantinato-garage con la basculante aperta. Recuperiamo ciò che possiamo attorno a noi e allestiamo tutto ciò che ci può servire...e siamo pronti. Oramai il nostro
spettacolo è rodato, dobbiamo solo decidere tempistiche d'uscita e quali gag fare a seconda del tempo e dello spazio, dato che abbiamo 2 metri per 2. Lo show procede alla grande e all'entrata notiamo una cartella con scritto "benvenuti" in italiano. Il nostro dietro le quinte è un cielo piovoso.Manca solo Clark Gable e Rossella Ohara....ehhehe ok, facciamo i seri. Il nostro show si sviluppa iniziando con la parata clown, proseguiamo con altre gag e spettacolo di mimo e magia! I ragazzi partecipano alla grande e le risate scrosciano come la pioggia..altro che "via col vento"!!!!!Finiamo e riceviamo l'abbraccio generale: per salutarci e ringraziarci ci offrono una lauta merenda e ci regalano una maglietta coloratissimissima!!! Anche oggi è fatta..e dopo mille abbracci con assistenti, direttrice, cuochi eccecc…torniamo a casa a riposare…ehm…riposare???uè, ma dove credete di essere? A un viaggio premio?? Ehehheheh, qui si devono piantare dei semi e la terra va arata..a fondo...perchè lasciare un segno tangibile è un nostro desiderio..quindi..abbiamo l’ultima lezione del workshop clown con le professoresse! Dopo essere tornati a casa e recuperato il materiale, abbiamo giusto il tempo di rilassarci quei 30 40 secondi abbondanti, anzi, cè chi è esigente e ne prende 45 ma la voglia di incontrarci coi professori per l’ultima tappa è molta e ci ritroviamo per le 5 e mezza circa nella scuola e nella classe dove abbiamo l’appuntamento. La preparazione è sempre la stessa: mettiamo dei panni sugli specchi dell’aula per far sì che non si giudichino, e li accogliamo con diversa musica. Con molta calma come è di costume qui in Brasile, si presentano attorno alle 5 e mezza e siamo pronti per partire. La nostra scaletta cambia sempre da giorno a giorno e anche questa volta sentiamo diverse emozioni e siamo paghi del lavoro svolto. E’ anche molto bello notare le differenti reazioni che si possono avere quando si propongono i medesimi giochi e attività a gruppi di adulti e gruppi di bambini...e non mancano le occasioni in cui i bambini sanno far meglio un lavoro! Ci sono stati diversi momenti legati a giochi sulla
fiducia, sul lasciarsi andare e sul divertimento puro. Verso la fine del workshop li abbiamo fatti mettere in cerchio e abbiamo chiesto di chiudere gli occhi. Con un sottofondo musicale molto soft abbiamo fatto spuntare sul loro volto ciò che per noi ha un valore profondo e intenso..il naso rosso. E’ stato molto toccante vedere che in cerchio ci fossero anche due bimbe piccole..figlie di una professoressa...e anche loro avevano gli occhi chiusi..come se si aspettassero un dono...ed è stato veramente emozionante far spuntare anche a loro la maschera più piccola del mondo e notare che mentre glielo facevamo indossare continuassero a tenere gli occhi chiusi..come se stessero capendo ciò che stava avvenendo..e dire che hanno circa 5 e 7 anni!!All’aprirsi degli occhi tutti hanno visto il regalo ed è scoppiato l’applauso di benvenuto nel mondo clown!Abbiamo poi consegnato l’attestato di frequenza al workshop e già qualcuno aveva scelto il nome clown!Beh, ora sì eravamo proprio al termine della giornata e dopo aver salutato le prof ci siamo diretti a casa a organizzare il lavoro per il giorno successivo e per il pomeriggio, perchè sapevamo che avremmo avuto a che fare con adolescenti! ...e anche oggi abbiamo avuto dei regali da portare a casa e la valigia delle emozioni sta scoppiando...vi abbracciamo forte! Alla prossima condivisione!!!
Ciao mondo clown!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Oggi è stata veramente una giornata particolare. Terry si è alzata alle 4 per accompagnare all’aeroporto Sciocolat che ritornava a casa. Siamo rimasti in cinque e sentiamo un po’ la loro mancanza. Suona la sveglia di Topa e pian piano ci alziamo. Con molta responsabilità cerchiamo di esser puntuali. Ci riesce un po’ difficile. Un po’ ma alla fine un po’ trafelati arriviamo nell’aula dove dove ci aspettano i bimbi che vediamo per la seconda volta. Consapevoli di esser in meno ci diamo da fare e questi ragazzi sembra che collaborino bene. C’è sempre quello che vuole stare in disparte, ma alla fine la cosa si anima e ne siamo contenti. Seconda classe e seconda volta che vediamo anche questi ragazzini. Ci siamo riscaldati perciò siamo tranquilli. Cosi si parte con i nostri bans e i nostri giochi, ma piano piano ci accorgiamo che questi ultimi ragazzini avevano l’argento vivo in corpo tanto che ad un certo punti ci siamo dovuti mettere a guardia delle nostre cose. Siamo davvero sfiniti e andiamo volentieri a mangiare per fermarci un po’ e riappropriarci di tutta l’energia persa, quando arriva Giuliana e ci dice che avremmo incominciato all’una con gli adolescenti, addio pausa! Ci armiamo di tanta volontà e ci consoliamo con non poche patatine fritte che era la nostra novità di questi giorni con il cibo. Si ricomincia. Abbiamo con noi una insegnante di Coscienza Corporale. Almeno questi ragazzini sono piu’ tranquilli e si può lavorare meglio. Il lavoro viene fatto in due tempi con una pausa nel mezzo, meno male!  Si comincia con il gioco di conoscenza e poi via via tutta la scaletta che ci eravamo preparati. C’e’ molta soddisfazione tra noi. I ragazzi rispondono bene e interagiscono. Siamo consapevoli di aver lavorato bene nonostante la stanchezza. Anche l’insegnante è molto soddisfatta. Ritorniamo verso i nostri alloggi. Terry ancora non si vede, credo che questo viaggio se lo ricorderà molto perchè andare via con Padre Vincenzo è sempre un’avventura (anche nella guida!  ).

Per fortuna almeno oggi c’e’ una bella giornata di sole e la prima cosa che mi viene in mente è: “caspita se ci fossero state delle giornate come questa pensa che giochi avremmo potuto fare all’aperto....pazienza”
Il gruppo si divide, Boop Pink e Topa si preparano perchè alle 9 hanno l’appuntamento con Padre Vincenzo per consegnare i pacchi basici nelle Favelas.
Intanto Ciclaun, Canticchio ed io (Terry) ci svegliamo con calma. Aprendo le finestre della camera sento il Padre con le tre giovani balde parlare e ridere ad alta voce, guardo l’ora e vedo che sono le 9.30 e mi dico “mmm la puntualità è di casa”  Va beh, oggi è sabato ed è forse il nostro primo vero giorno di relax.
Dopo poco propongo a Ciclaun e Canticchio di fare un salto in centro visto che al sabato c’e’ il mercatino, Ciclaun decide di rimanere in missione per lavorare al computer sistemando le condivisioni con le foto mentre Canticchio ed io usciamo e andiamo in centro. Quanta gente!! siamo quasi disorientati, tra il sole e tutta questa gente sembra quasi un altro mondo.
Facciamo le compere e ritorniamo in missione senza renderci conto dell’ora: erano le 14:00 e Padre Vincenzo con Topa, Boop e Pink erano tornati. Mentre prepariamo un pasto veloce, si parla e ci si scambiano emozioni, curiosi di capire se ciò che avevo provato io era simile a ciò che le ragazze hanno provato oggi visitando le favelas e ancora una volta ci si chiede se abbiamo diritto di invadere le loro case, la loro privacy per vedere il rovescio della medaglia, ma anche questo fa parte del nostro essere qui, ed è sorprendente mentre si visitano le favelas, sentirsi chiamare per nome e vedere alcuni bimbi del bairro che ci corrono incontro.
Mentre pranziamo parliamo anche del video che vogliamo far vedere ai bimbi del Bairro, con tante foto che ricordano le emozioni, le espressioni, il teatro e tutto ciò che abbiamo fatto con loro e per loro.
Poi con Padre Vincenzo definiamo la giornata di domani e nel pomeriggio andremo di sicuro in ospedale al Pronto Soccorso Pediatrico di Criciuma.
Nel tardo pomeriggio ci si divide ulteriormente e ognuno di noi fa ciò che vuole, c’è chi continua a lavorare al computer, chi scrive in brutta la condivisione, chi legge un libro.
E mentre tutto si svolge penso che forse una giornata cosi dovevamo assaporarla prima anche solo per raccogliere ed elaborare tutto ciò che finora abbiamo fatto, comunque sia in missione nell’aria si respirano tutti i nostri pensieri positivi che mescolati al sole ci hanno donato una giornata rilassante per prepararci ai lavori degli ultimi tre giorni tra ospedale e Bairro
Boa Noite a tudo el mundo VIP!

Pepepepe pe pee...Brazil
Anche se molta gente in Italia quando dici la parola “Brasile”, pensano che sei al sole con temperature da mare, vi assicuro che non è cosi! 
Qui il tempo è altalenante e dopo giorni di pioggia e umidità finalmente oggi come ieri, ci regala una bella giornata calda di sole.
Ma i danni il tempo li ha già fatti a chi piu’ e a chi meno  tutti noi abbiamo avuto mal di gola e raffreddore, per questo stiamo pensando di spostare la nostra visita all’ospedale pediatrico, che era prevista per oggi pomeriggio.
Stamane c’e’ chi va a messa con Padre Vincenzo, mentre c’e’ chi si alza con calma e si gode la mattinata approfittando per sistemare le sue cose, chi ascolta se stesso, chi scrive le valutazioni della missione.
A mezzogiorno e mezzo ci vengono a prendere per raggiungere gli altri ad una festa organizzata dalla parrocchia, con del churrasco.
Vediamo molta accoglienza e ammirazione negli occhi di questa comunità.
Ci sorprende molto sentire quanta gente ha origini italiane e soprattutto del Veneto.
Poi dopo aver dato una sbirciata all’orchestra che proseguiva con i festeggiamenti, pensiamo di rientrare.
Quando siamo a casa, c’e’ chi approfitta per fare un pisolino, chi continua a fare il video che dovremo presentare martedì per i ringraziamenti.
Topa e Pink vanno a fare una passeggiata nel quartiere adiacente al Bairro, e ci raccontano che era un quartiere alquanto benestante, viste le case, tra le quali una villetta con depandance e laghetto.
Al loro rientro decidiamo di andare ad allestire il palco dove dovremo tenere lo spettacolo domani mattina.
Questa cosa ha fatto riemergere la sintonia di gruppo, anche se mancava Ciclaun, che è rimasto in refettorio per proseguire con il video, ma era come fosse lì con noi visto che stavamo appendendo tutti i suoi indumenti clown per allestire il palcoscenico!! 
E’ stato entusiasmante vedere il palco tutto bello addobbato! 
Ceniamo, condividiamo e poi tutti a letto.... forse!! 

Oggi è il nostro penultimo giorno di missione. Le attività con i ragazzi e i bimbi del bairro le abbiamo terminate venerdì scorso.
La giornata di oggi prevede tre spettacoli per i bimbi e ragazzi del Collegio. Questi bimbi sono piu’ fortunati dei bimbi del Bairro, le loro famiglie possono permettersi di pagare loro un’istruzione migliore.
Il primo spettacolo è alle 8, siamo ancora mezzo assonnati, perchè la stanchezza dopo 18 giorni di permanenza qui inizia a farsi sentire.
Questo spettacolo è per gli adolescenti e nonostante noi dobbiamo ancora scaldarci un po’, pare che loro gradiscano molto.
Gli altri due spettacolo sono nel pomeriggio per cui rientriamo alla base per scrivere le condivisioni dei giorni precedenti, definire le ultime cose oppure riposarci.
Si riprende alle 14 con i bimbi dell’asilo, sono di un’energia travolgente seppur rispettosa e composta (non sono irruenti come i bimbi del bairro).
E’ un susseguirsi di gag, spettacolo del mimo Ciclaun e chiusura del mago Canticchio. L’apice si raggiunge quando Canticchio in una magia fa apparire la maglietta del Brazil, partono cori quasi da stadio “Brazil, Brazil”.
Finito questo spettacolo abbiamo un’ora imprevista di pausa, l’organizzazione e le comunicazioni brasileire talvolta non sono molto precise.
La pausa però è un bel regalo, ci permette di stare vicini, di condividere un po’ la nostalgia del Brasile, che domani notte saluteremo.
Guardiamo ammirati e sognanti il palco che abbiamo allestito la sera prima. Il paracadute è come un sole che scende in mezzo alle gradinate dove è collocato il nostro palco.
Ecco arrivare i bimbi che assisteranno all’ultimo spettacolo. Noi siamo molto carichi , vogliamo che rimanga per noi e per loro un bel ricordo. Tutto fila liscio, la gag della valigia che pesa 100 kg, quella della mosca, a seguire l’invadente e l’equilibrista.
Il numero del mimo con le musiche di break-dance infiamma i cuori dei nostri cuccioli d’uomo ed infine come sempre spettacolo impeccabile del mago Canticchio e della sbadatella assistente Pink.
Ai saluti finali, con inchino ed olè, i nostri cuori svettano verso l’alto del palazzetto in cui ci troviamo i bimbi inneggiano “brazil, brazil”
La direttrice del collegio ci dona una bandiera del Brasile che riporta questa dedica:
Parabens, pelo belo trabalho desenvolvido, desejanos que Deus abença voce nesta ardua tarefa de levar o sorriso e gargalhada as criancas do Brasil! Obrigada!!!
Com carinho ao grupo clown VIP Palhacos: Boop, Pink, Topa, Terenzia, Ciclaun e Canticchio. Colegio Rogacionista Criciuma –SC- Brazil Setembro 2011
La cui traduzione è “Complimenti per il bel lavoro svolto, desideriamo che Dio vi benedica in questo difficile compito di portare un sorriso e una risata ai bimbi del Brasile! GRAZIE!!!
Con affetto al gruppo clown VIP Pagliacci: Boop, Pink, Topa, Terenzia, Ciclaun e Canticchio. Collegio
Rogazionista Criciuma – SC – Brazil Settembre 2011”
Siamo colmi di gioia e di gratitudine, abbracciamo tutti i bimbi e vorremmo che questo momento non finisse piu’. Usciti dal palazzetto ci godiamo le ultime ore di sole...

Cari Vippini d’Italia,
eccoci giunti all’ultimo giorno della Missione Brasile! Il sole fa breccia e riscalda questo piccolo anticipo di primavera! E’ come se anche lui volesse salutarci, presentandosi nella sua forma migliore!
Questa mattina mostreremo ai bimbi e ragazzi del Bairro il video che abbiamo relaizzato, grazie alla cura e pazienza del nostro Ciclaun, che ci ha speso sopra le notti! Purtroppo Boopanji che doveva assisterlo veniva colta da un sonno profondo proprio dalle 22 alle 3 di notte!

Mostriamo il video al primo gruppo di classi, qualche lacrima appare sui nostri volti e sul volto di Juliana, che ci ha seguito in tutti questi giorni qui. Il video termina con una poesia in portoghese, donataci da Canticchio, dal titolo “Valor de um sorriso”…ci prende la commozione, che non si arresta, ma viene si amplifica nel discorso di Ringraziamento finale.

La voce ci si rimpe in gola. I bimbi ci abbracciano con un entusiasmo che ci riscalda.

Dopo questa presentazione ci rechiamo in refettorio per un caffè e….sorpresa! Ci accoglie il coro dei ragazzi che ci fa omaggio di due canzoni.

Le lacrime riprendono a scorrere. I bimbi ci salutano, ci abbracciano, piangono assieme a noi.

La saudade (=nostalgia) del Brasile inizia a farsi sentire prima ancora che partiamo.

Ritorniamo in teatro per la presentazione del nostro video al secondo gruppo di classi. Nuovamente le nostre foto scorrono e ci fanno rivivere tutte le emozioni di questi giorni.

Anche qui Juliana legge la poesia in portoghese ed i nostri cuori si commuovono. Siamo grati di aver avuto l’opportunità di conoscere i bimbi, i ragazzi e gli insegnanti del Bairro. In mezzo al loro abbiamo portato il semino VIP, che ci auguriamo il prossimo anno possa iniziare a germogliare.

Nel primo pomeriggio incontriamo i bimbi della materna per salutarli. Mostriamo anche a loro il nostro video, certo che farli stare fermi e zitti è un po’ un’impresa! J

Quando riconoscono la foto di qualche maestra o di qualche compagno di classe, ne dicono il nome tutti assieme J

Alla fine del video li salutiamo e li abbracciamo ed iniziamo a realizzare che siamo proprio giunti al termine.

Prima di rientrare facciamo un giro veloce del Bairro per salutare Renata, la simpatica e sensibile bibliotecaria, Silvia, la direttrice del Bairro, le insegnanti e Juliana.

Questa sera ci concediamo un giretto in centro per stare tra noi in tutto relax.

Facciamo qualche acquisto e poi ceniamo: frango (=pollo) fritto in quantità! J

Rientriamo a casa in autobus e ci dedichiamo alla preparazione delle valigie! Domani ci aspetta una bella levataccia, alle 3.45 passa il pulmino che ci porterà in aereoporto.

Prima di andare a nanna leggiamo la lettera di ringraziamento scritta da Padre Vincenzo, piangiamo, ci abbracciamo, le sue parole ci toccano nel profondo….

ARRIVEDERCI CARO BRAZIL!

mercoledì 24 agosto 2011

MIssione KIEV

VIP Italia
MISSIONE KIEV 2011

UN SEME FRA TERRA E CIELO
Vi presentiamo i protagonosti di questa storia:

Issima Capogita
Cuscino Er Capoccia
Scugnizzo Gesticolatore ufficiale
Carissia la vicina della porta accanto
Pentagramma la zia del gesticolatore
Sbirgola la mamma
Ginseng la vicina del piano di sopra
Ciappet la cuggina
e….Tally special guest

GIORNO 0:
Ritrovo e accoglienza a Pavia…finalmente ci siamo tutti!! Arrivo in stazione scoppiettante dove ad accoglierci troviamo un super cartellone e dietro quattro claun con una maglietta bellISSIMA ad aspettarci!
Tutti otto insieme andiamo a cenare in compagnia di alcuni clown di Vip Pavia. Si mangia e si condividono emozioni e pensieri su questa prima avventura ucraina, certi che tutti con il cuore partiranno con noi!!!

GIORNO 1 (21 AGOSTO)
pronti partenza Kiev!!….ci siamo….quasi…
Ci aspetta un lungo viaggio…
LINATE – RIGA
RIGA-KIEV
Ebbene si, Kiev non è molto lontana ma preferiamo prenderla alla larga per…….aumentare lo spirito di gruppo e di adattamento.
Giretto per Riga…sembriamo turisti fai da te..Riga è molto bella!!
Ceniamo in un bel self service dove mangiamo tortellini…(segue..)
Notte in aeroporto su “comode”sedie di metallo e temperature autunnali.
Con noi tre compagni in più: Paolo – Gloria e …Tally con la sua sodalite che per oggi fa compagnia a Scugnizzo, Cuscino, Carissia, Scugnizzo, Sbirgola e Gloria.

GIORNO 2 (22 AGOSTO)
Sveglia all’alba e rotta questa volta verso Kiev….Prima però una lauta colazione…caratteristica del gruppo: essere di buona forchetta!!
Atterriamo…
Primo impatto in terra ucraina: il sole, le espressioni “glaciali”delle persone, l’arrivo in ostello e la sorpresa della carta igienica!
Si perché qui non puoi buttarla nel gabinetto dopo averla usata causa tubature datate..si butta tutto in un comodo e profumatissimo cestino accanto alla tazza!!!!
n.d.r…molto poco stimolante, ma molto originale!!
L’apparente freddezza dei popoli dell’est viene smentita dalla nostra padrona di casa al quanto esuberante a tal punto che decide di pranzare con noi portandoci in un tipicissimo locale ucraino.
Che si mangia? Tortellini!! Meglio noti come pelmeni in tutte le salse, ma proprio tutte…
OK, è pomeriggio (con un’ora avanti) si comincia con l’ospedale.
Bella e formativa la chiacchierata con Natascha, presidente dell’Associazione, che nelle strutture qui a Kiev si occupa e si preoccupa di organizzare attività ludico- creative per i bambini e i ragazzi.
Nello specifico faremo servizio nel dormitorio, nella casa famiglia e nei reparti di oncologia e neurochirurgia. Come primo giorno ci fermiamo un po’ con i bimbi del dormitorio e visitiamo il reparto di oncologia. L’impatto con i ragazzi oncomalati è forte: la struttura si presenta parecchio fatiscente, molti dei ragazzi sono allettati e sofferenti, presentandoci iniziamo a renderci conto che comunicare è difficile…nessuno di loro sa l’inglese!!
Lasciamo l’ospedale con tante emozioni da riordinare, tanta stanchezza (vista la rilassante nottata aereoportuale) ma carichISSIMI per partire l’indomani con il servizio effettivo.
Già degna di nota l’avventura durante la cena: mentre stavamo chiacchierando, a cena non ultimata, Scugnizzo- di nota origine salernitana e quindi con comunicazione non verbale attivissima- inizia a gesticolare mentre chiacchiera…all’improvviso si presenta la cameriera con il conto convinta che Scugnizzo gesticolando lo avesse chiesto!!!
Oggi Tally è stato con Gloria, Sbirgola ed infine con Pentagramma.

GIORNO 3 (23 AGOSTO)
Ringalluzziti da una buona dormita nella camerata collettiva (dormiamo tutti appassionatamente nella stessa stanza e ospitiamo, visto che stavamo larghi, George…coinquilino temporaneo) ci avviamo in due gruppi di lavoro distinti, una parte di noi al dormitorio e l’altra in neurochirurgia.
Al dormitorio Issima, Carissia, Ciappet, Cuscino e Ginseng mentre in neurochirurgia Sbirgola, Scugnizzo e Pentagramma.
Al dormitorio troviamo alcuni dei bambini, che nonostante le cure che ricevono poco prima in reparto, si presentano scatenati e cercare di coinvolgerli in qualche attività non è immediato in quanto il loro passatempo preferito sembra essere la gara delle carrozzine nel corridoio. Esaurito il momento di super energia a bordo delle carrozzine Hot Wheels, riusciamo a coinvolgerli in varie attività.
C’è Nikita che diventa un esperto lanciatore di palline nei coni bucati…mica da tutti eh…
Anghelina, bloccata nella carrozzina, che si trasforma in Roger Rabbit dai mille cappelli diversi costruiti con i palloncini.
E poi c’è la “new entry”, clown Sasha: studia inglese per diventare capitano di navi da crociera e, già abile wall writer, disegna barche per la nostra assistente Gloria e spiderman per Cuscino usando come tela i loro avambracci…
La coppia Vova e Serjey che ci aiutano a ricomporre il puzzle di Cars insegnandoci tutti i nomi ucraini dei personaggi…sentito il doppiaggio ci chiediamo se si tratti dello stesso cartone…
Nel reparto di neurochirurgia il servizio è iniziato nella sala comune che è l’unico spazio disponibile per fare attività ma anche per attendere le chirurgie o
le visite. Arrivata la psicologa il gruppo si è diviso:due claun hanno prestato servizio nelle stanze mentre un altro claun è rimasto con le persone in sala d’attesa con il supporto di Paolo.
Nelle stanze si èprincipalmente improvvisato con l’ausilio di palloncini, gesti, linguaggio corporeo e con il tormentone di Scugnizzo che non voleva dare un bacio a Pentagramma.
In una delle stanze visitate c’erano due ragazzi di 17 anni e uno di 6 anni che particolarmente interagito con i claun, anche i familiari si sono lasciati coinvolgere nonostante le difficoltà linguistiche.
Nel pomeriggio, dopo una sana dose di brodo locale (questa volta abbiamo tradito i tortellini) ci avviamo verso la casa famiglia percorrendo la tangenziale di Kiev a bordo del noto Muduska simpatico e affollato pulmino locale.
Alla casa famiglia ritroviamo alcuni bambini del dormitorio che ci accolgono nel loro territorio: il giardino esterno. È tempo di giocare all’aria aperta!!! Allora via alle danze….via alle discese dallo scivolo, via a giochi con la palla a forma di cocomero di Halloween e via alla fabbrica di perline e braccialetti, non prima di una sana partita a memory con lezione di ucraino inclusa….ora si che se piove possiamo aprire un Parasolka!!!
Infine come non citare Maxim , già terremoto in dormitorio e campione di Hot Wheels, che durante il decoro di un cartellone decide di usare un intero tubetto di tempera sulle braccia spalmandosela come crema...ripulirlo con la canna da giardino è stato come rivivere un allenamento pieno di colori ed emozioni…
Si è fatta un certa e quindi a bordo del mitico maduska magicamente dimezzato nella dimensione ma raddoppiato nel numero di passeggeri, rientriamo verso l’ostello.
Oggi, invece tocca a Ginseg essere nominata in quanto salutando i bambini al dormitorio pronuncia più volte una parola in ucraino. Scoprendo solo dopo che così come l’aveva detta lei non significava ciò che lei era convinta cioè “domani” (nel senso di ci vediamo domani) ma bensì…saldatrice industriale!!!!!!!!!!
Ora, dopo un tris di primi cucinati dal noto cuoco “Schunz” (Scugnizzo in ucraino) ci riuniamo per riflettere su questa prima effettiva giornata di servizio.
Prima riflessione: quanto si può creare con un po’ di plastica e aria…anche senza parole…
Sembra paradossale l’interazione non è facile, ma in realtà basta poco: un naso, un palloncino, un sorriso,un braccialetto, una pallina…l’intenzione di “dare” passa in ogni gesto basta lasciarla scorrere ascoltare ed ascoltarsi e i ponti si creano.
Oggi Tally è stato con Pentagramma e da Ciappet
Paka paka :o)

si avvisa che la seguente condivisione qualora dovvesse contenere errori di ortografia o sintassi è solo per verificare che l'abbiate.. letta..attendiamo eventuali correzioni :o)

Giorno 4 (24 agosto)

Secondo giorno di servizio effettivo. I nostri eroi sbarcano nuovamente al domitorio e alla casa famiglia e per la prima volta in neurochirugia. Di oggi si narra che stranamente la piccola peste Maxim si trasformain Spiderman grazia ad un magggico truccabimbi di Sbrigola. Pentagramma, Issima,Carissia e Cuscino fanno un giro con due ragazzi del club dei winners (definitivamente guariti) occasione per fare ituristi e per raccontare ai ragazzi cosa significa per noi quelpezzetto di plastica rosso che abbia al collo...e così scopriamo che Sasha quasi quasi farebbe il claun e già sa giocalare e vuole imparare ad usare i kiwido.

Pelle d'oca per Ginseng Ciappet e Scugnizzo quando all'uscita dal dormitorio vengono rincorsi da Maxim che gli riconsegna la pompetta dimenticata in reparto con un gesto carino invece di lanciargliela contro.

Nel pomeriggio gli avventurieri approdano ad oncologia dove non sono mancati momenti di difficoltà dovuti al fatto che non si conosceva il reparto e ilfatto che nelle stanze ci fossero 4/5 bambini dai zero ai 18 anni insieme.
Superata l'empasse, Carissia e Issima disegnano una principessa sbriluccosa con Karina seduta sul letto. Cuscino improvvisa un canestro con un filo di lana, pallina e fondo di bottiglia e Pentagramma donna armata di stikers con Iulia si fa lunghe chiacchierate..visto che la mamma parla inglese.
Dall'altra parte della città: quattro capitani di sgaruppate scialuppe nella casa famiglia costruiscono una battaglia navale gigante e perdono miseramente la partita affogati dalle risate dell'ultimo colpo di Bova e Nastia scoprendo che H5 in ucraino si dice "je piaci".

Momento topico: Ciappet dimentica la borsetta claun in metro...che si fa?? si va dalla polizia ferroviaria dove spiegare cosa era sucesso sarebbe stata cosa da vedere al cinema pagando pure il biglietto intero. L'avventura si conclude positivamente con Ciappet che difronte ai poliziotti estrae uno ad uno tutti i suoi oggetti claun con una pioggia di scusate infiniti...
Cosa abbiamo mangiato oggi? forse dei tortellini??..oggi vi lasciamo nel dubbio!!
oggi Tally è stato con Penta, Ciappet e Issima

GIORNO 5 (25 AGOSTO)

Nottata con concerto di russo perchè stiamo apprendendo anche nelle ore notturne la lingua locale..ci svegliamo un po suonati e partiamo sempre in due squadre verso il dormitorio e verso la neurochirurgia.
Al mattino grande momento di arte con mega cartellone fiorito dimargherite e figurine incollate dove non poteva mancare un claun con il naso rosso.
Zoran convinto ad indossare il naso rosso diventa un din don ambulante chiedendo a tutti di fare naso naso con lui.

Dall'altra parte della città due claune imparano il russo con un paziente e Dolcissimo Yaroslav...risultati scarsi, ma tanti sorrisi.. il tutto mentre Scugnizzo e Pentragamma scorazzano nel corridorio con Maxim e giocano con Nickita.
Arriva il pomeriggio e il primo gruppo cambia ospedale e va in un nuovo reparto di oncologia leucemica dove non ci crederete ma troviamo una pista di formula uno creata con tappi di bottiglia e rotolo di carta.

Per i bimbi che non potevano uscire narrano che le stanze siano state riempite di magie da alcuni claun diventati dei maghi utilizzando il libro magico e le scatoline pur rimanendo sulla porta.

Gli altri quattro eroi invece vanno con i bimbi, che potevano uscire, al museo. Qui trovano bellisimi abiti da sposa dei quali non si capiva quale era l'abito della sposa e quale dello sposo...
Ma la cosa più bella da vedere è stato Maxim che ha passato tutto il tempo in braccio di Scugnizzo riempendolo di baci e senza nemmeno un pugno..che traguardo!
Un traguardo anche per Carissia che grazie alla spiegazione di una guida scopre che nell'ultima sala non erano esposte fontane ne borracce bensì statuette tradizionali con sola funzione decorativa.
Stupendo l'abbraccio di Ilona a Sbirgola una volta rientrati al dormitorio.
Al rientro in ostello scopriamo che, andato via George, forse abbiamo un nuovo inquilino...questa volta però, se c'è (siamo ancora in fase di verifica) potrebbe avere quattro zampe e chiamarsi Mickey....pregate per noi!!!
Degna di nota per oggi l'originale idea di fare condivisione seduti vicino al fiume...dove molto interessati ai nostri argomenti si avvicinano due ubriachi cantando a squarcia gola e sedendosi con noi facendoci, così, correre via.
Per oggi tally ha fatto visita a Issima e Gin

GIORNO 6 (26 AGOSTO)

Seconda puntata intensa di russo notturno con introduzione di nuovi duetti e interessanti acuti. Caffè con preoccupazione collettiva rispetto alla proliferazione della carta in bagno..che non viene tolta da un po' di tempo..procurando ventate di sciricco molto caldo.
Si parte verso il dormitorio dove oggi costruiamo mollette e giochiamo con cerchi, palline e palloncini.
Scandalosa sconfitta al biliaidino per Scugnizzo e Cuscino contro Badan e Sergej grandi campioni.
Nel pomeriggio in casa famiglia è in corso una guerra di palline di gomma, poi Issima e Cuscino costruiscono Kiwido con i ragazzi più grandi mentre Carissia e Sbirgola creano oggetti da decorazione di alto prestigio.
Si conclude la giornata guardando insime a Bova Fantozzi doppiato in russo...da vedere!!!!
Per gli altri quattro è tempo di concerto hard core in una stanza: Rokctten alla batteria Vanislao alla chittarra elettrica e Maxim (a letto per la terapia) che intona l'inno nazionale del quale capiamo solamente l'acuto"" Ucraine ucraine ucraineeeee"
Imbarrazzanti sconfitte anche nel pomeriggio: Scugnizzo perde miseramente anche a Uno.
Brividi e batticuore per Ciappet e Pentagramma che incontrano Iulia che ha disegnato i clown e glieli fa vedere.
Bonus speciale per la Capogita equilibrista che per prendere al volo la metro al grido di "dai ragazzi dai" scivola negli scalini fa un dribbling scartando Sbirgola sulla destra e Carissia sulla sinistra e rimanendo in modo spettacolare in piedi: che grande equilibrista!!!
Comunicazione di servizio: Gin questa sera ha messo i sandali!
Con chi è stato Tally oggi? Prima è andato a trovare Gin poi Ciap e infine Penta

per finire...alcune riflessioni
si parte al mattino con una valigia stracarica di materiale..si arriva li con la voglia di dare dare dare.
Spesso ci siamo trovati a fare cose molte semplici disegnare, giocare a carte...regalare un palloncino..ci siamo sentiti "inutili" o meglio ci siamo chiesti come poter sentirci più utili..
Ci siamo fermati a guardare gli occhi dei bambini e ci siamo resi conto che loro sono felici che noi ci siamo..e quindi ecco che il laboratorio lo fanno loro a noi...basta poco, basta la magia di ESSERCI. Quando ciò che sembra banale diventa essenziale ecco che il naso rosso fa la sua magia!
alla prossima puntata!!

GIORNO 7 (27 AGOSTO)

Oggi è giornata di neuro...intesa come servizio in neuro ovviamente.

E' tempo di correre alla metro per andare in reparto siamo sul portone dell'ostello quando Ciappet caccia un urletto perchè realizza di essere in pigiama..cioè non in tenuta claun ma proprio in pigiama...quello con il quale ha fatto la nanna!!!Per Carissia, Ciappet, Cuscino e Sbirgola appena atterati in reparto...sorpresa!! mega laboratorio di origami per le mamme e le infermiere al quale tentiamo di partecipare ma con risultati piuttosto scadenti...... :-)

Mille emozioni colorano invece le stanze dove interagiamo con i bambini ed i genitori; divertentissimo giocare a nascondino con Sashinka che quando si nasconde Ciappet aiuta indicando a Carissia il nascondiglio, mentre quanto tocca a Carissia, Sashinka fa completamente finta di non sapere che si sia nascosta non spiccicando nemmeno un aiutino...

Mentre dall'altra parte della città è ora di farina, burro e zucchero per impastare biscotti dalle forme più strane: alce, riccio, tartaruga, castoro e orso....tipici animali ucraini!!!

In casa famiglia le cuoche Nasti e Nastia si dilettano a decorare i sacchettini dei biscotti ancora fumanti con mollette dai mille colori e lo chef Serjey suggerisce a Scunz di aggiungere un uovo all'impasto....e menomale altrimenti che dolor ai denti!!! ;-)

Di rientro in ostello anche i nostri coinquilini si trasformano in aspiranti clown facendo delle sfilate indossando i super occhialoni colorati che abbiamo acquistato svaligiando completamente una bancarella.

Tally oggi è in compagnia di Issima e Cuscino.

GIORNO 8 (28 AGOSTO)

Domenica...giornata libera!!!

Un po’ di tempo per noi..ma i pensieri vanno sempre ai ragazzi...ah...oggi non si mangiano tortellini, quasi ci dispiace!!

Con il passare dei giorni ci rendiamo conto che dopo un primo attimo di perplessità anche i volti degli ucraini sanno illuminarsi in sorrisi spontanei quando i clown salutano… tranne oggi che salutiamo comunque senza realizzare che siamo in abiti civili!!!

Ma anche nel giorno libero non finiscono le avventure di Ciappet!!

Che facciamo oggi che abbiamo un po di tempo? " beh fotografiamo il bagno perchè tutti devono farsi un idea" pensa la nostra Ciap. Ottima idea!!! Peccato che armata di macchinetta fotografica apre la porta e trova seduto nella tazza il nuovo ospite dell'ostello, già soprannominato Mister Muscolo.....yeah!!! grande Ciap!! Ottimo messaggio "nel momento del bisogno i clown non mancano mai!!!"

Tally è stato con Cuscino e Pentagramma.

GIORNO 9 (29 AGOSTO)

Giornata full per Scugnizzo, Carissia, Issima e Pentagramma al mattino dormitorio dove ci sono state sfide di shangai con cannuccie colorate...pure di livello 2 in quanto dopo un po i ragazzi hanno pure piegato i beccucci delle cannucce per rendere le cose più complicate.

Al pomeriggio abbiamo giocato con le tempere e le spugne. Qui i bimbi hanno prontamente inventao un nuovo e divertentissimo gioco: Colora il Clown! Quindi in men che non si dica ci siamo trovati dipinti di ogni colore...in particolare Scugnizzo è stato il bersaglio preferito ed è però riuscito ad accapararsi una dedica speciale...

Ma le emozioni di oggi non sono ancora finite!! Brividi quando con Silvy e Badahan piantiamo i semini nel giardino della casa in un vaso nel quale aggiungiamo pure una bandiera con disegnato un clown e scritto Vipitalia e Vipkiev.

Per Sbirgola, Cuscino, Ciappet e Ginseng è invece giorno di reparto onco dove il servizio si anima in tutte le stanze....ed in quella dei "grandi" forse anche troppo visto che l'infermiera ci richiama a ridurre il volume......ma che partita di basket!!!

Grazie a Igor impariamo anche i giorni della settimana ed i colori in ucraino: Naso Rosso? Nose Crastney!!!!!

Nella stanza di Fiolletta, Natasha e Linda i fiori profumano ed è magia......

Si conclude la giornata con Ciappet che cerca disperatamente gli occhiali mentre li ha addosso...e siamo a quota 4!!!

Condivisione al buio, emozioni, paure, lacrime... Spesso non è facile far quadrare i conti con tutti i nostri limiti, ma siamo qui. Siamo tutti dove vogliamo essere in questo momento consapevoli di aver abbracciato insieme un sogno che anche se comporta qualche fatica di certo non ci ferma, anzi.

Decidiamo insieme che domani mescoleremo la nostra terra a quella della casa famiglia, del reparto e del dormitorio lasciandone un po' qui e portandone un po' a casa con noi per coltivare i nostri sogni!!!

TallY ha fatto compagnia a Pentagramma, Ginseng e Sbirgola.

GIORNO 10 (30 AGOSTO)

La giornata comincia alla presenza del nuovo coinquilino che batteziamo Arisa Boy!!! Ma tutti a noi??!!?? Attenzione però...dice di non parlare italiano ma di capirlo.

Le truppe si dividono in ranghi una verso la neurochirurgia al mattino e un nuovo reparto di oncologia pediatrica dell'ospedale regionale nel pomeriggio, mentre l'altra verso il dormitorio e la casa famiglia.

Oggi le stanze sono tranquille e ci danno particolare carica i sorrisi dei dottori e di alcune infermiere (ricordiamo che in questo paese sorridere non è abitudine comune in genere tanto meno in ospedale).

La pausa pranzo diventa il dietro alle quinte dello spettacolo clown in programma per il pomeriggio nel nuovo ospedale. A scaletta ultimata e pronti a partire...UN MOMENTOOOO! ci dicono che ci sono solamente tre bambini che possono accedere alla sala comune e quindi niente spettacolo ma bensì disegni, palloncini e bowling con Scugnizzo birillo vivente!

La tentazione di fare capolino nelle stanze è forte ma dato che questo ospedale non ha ancora una collaborazione assodata con il nostro partner, ci atteniamo alle indicazioni ricevute.

Anche in dormItorio il silenzio mattutino viene interrotto dal suono delle maracas appena costruite con stoffa e tappi di sughero che accompagnano il rapper Ivan durante una sua performance: in musica anche i suoni ucraini sembrano più dolci!!!

Al pomeriggio ecco spuntare nuovi personaggi: I Guardiani del Giardino. Marionette di sughero e stuzzicanti che si animano decorati dalle nostre artiste Nasti, Silvie, Ilona, Nastia e Vica.

Che grande emozione vedere i Guardiani a protezione dei semi di Vip!

Oggi la citazione spetta al Capogita: Issima dopo una cena a base di.....tortellini alla carne, al formaggio, alle patate, alle ciliegie, ai funghi e anche fritti, esce baldanzosa dal locale e…UN MOMENTOOOOO…. a porte già chiuse si accorge di aver dimenticato la borsa al ristorante.

Scena: otto clown che picchiano alle porte in vetro del locale a luci già spente senza risultati fino all'intervento dell'omino della pizza del locale accanto che telefona al self service che riapre i battenti per la caccia alla borsa: missione borsa conclusa positivamente!

Questa sera condivisione all'aperto vicino al fiume: su piccoli fogli scriviamo un nostro pensiero che appicchichiamo ad una lanterna che lasciamo volare nel cielo carica delle nostre emozioni.

Dall'alto si vedono otto puntini rossi che sono i nostri nasi rivolti all'insù mentre la lanterna scompare tra le stelle.

Tally è stato con Sbirgola e Scugnizzo.

GIORNO 11 (31 AGOSTO)

Arisa Boy ci chiede un risveglio clown e noi prontamente ci dimentichiamo svegliandoci mezz’ora dopo…italian joke!!!
Mezzo equipaggio meno uno più Oxana (membro locale dell’associazione nostra partner) si dirige verso il museo di Chernobyl con i ragazzi del Winner Club. Purtroppo però all’ultimo momento i ragazzi non ci raggiungono causa imprevisti e allora Ciappet, Ginseng e Carissia fanno le turiste con Oxana (cittadina di Chernobyl) che racconta la propria esperienza e ci guida per il museo.
Mentre visitiamo le stanze del museo nella nostra mente scorrono i volti dei bimbi che in questi giorni stiamo conoscendo. È difficile descrivere i brividi del ripercorrere gli eventi che sono poi la causa che rende questi bambini vittime innocenti di questo disastro storico.
Strane coincidenze: le turiste mattutine + Issima sono proprio in servizio il pomeriggio in oncologia… ed ecco che allora per lasciare fuori dal reparto la rabbia e la tristezza ci uniamo in un abbraccio collettivo per portare oggi un sorriso ancora più forte!
Il sorriso invade la stanza di Vova, Maximilian, Vita e Karina che si dilettano tutti insieme dai proprio letti in tiro al clown sulla fune, partitona a Uno e Memory.
Oggi anche con Maxime la piccola peste c’è stata una piccola conquista: fare il puzzle di cars con tranquillità tra cori sottovoce dell’inno ucraino…cosa impensabile qualche giorno fa.
In dormitorio si aprono i battenti con gare di pallacanestro improvvisate intrattenute da Sbirgola e Pentagramma. In saletta si riuniscono pittori improvvisati che ritraggono il nostro Poduska (Cuscino in ucraino). Continuano le sconfitte di Scugnizzo anche in un torneo di braccio di ferro battuto dal grande Ivan il rapper. Interazione coinvolgente in tutti i modi!
Alla casa famiglia, tutta al femminile quest’oggi, la mascotte diventa Scugnizzo che viene colorato dalla testa ai piedi e infine lavato con la canna da giardino.
La passeggiata di ritorno fino alla marshrutka (autobus locale) è in compagnia di Julia, Maxime e le relative mamme che proprio non ci vogliono lasciare andare.
Momento da ricordare: Carissia e Ginseng durante la partitona a Uno in oncologia insegnavamo la parola “pesca” ai bambini ogni volta che bisognava prendere una carta…dopo grosse risate dei genitori e di Vova scopriamo grazie a google translator che “pesca” in ucraino sta per “organo genitale maschile”……Grande figurone!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La serata si conclude a tavola di fronte ad un piatto di cavatelli italiani fatti in casa dallo chef Scunz e da tutto lo staff. Per non farci mancare nulla rovesciamo anche il sale sui pantaloni dello chef e cominciamo a lanciarlo dietro le spalle per scacciare la sfortuna….il tutto davanti agli occhi dei nostri coinquilini invitati a cena che esclamano “crazy italians”. La cucina italiana unisce ovunque! Chiediamo perdono ai tortellini!

Tally è con Scugnizzo

GIORNO 11 (01 SETTEMBRE)

Rieccoci alle prese con le nostre avventure in terra ucraina.
Quest’oggi si apre la giornata con grande entusiasmo: le truppe sono impegnate in missioni “speciali” in entrambe le strutture in programma.
In neurochirurgia è il giorno dell’arrivo del nostro regalo: un attesissimo mega frigorifero per l’intero reparto. Chiaramente come non clownizzare anche il frigorifero…e quindi ecco che per magia dal cilindro di Cuscino appare un clownino fiorito da attaccare alla porta ideato apposta per il suo battesimo. Da oggi non sarà un semplice elettrodomestico bensì il frigo clown Brrrrrrr!!!!!
Anche in casa famiglia è giorno di festa: oggi pasta all’italiana!!!
Ed ecco all’opera il noto chef Scunz con tutti i suoi aiutanti, Igor e Yaroslav, le mamme dei bimbi e Carissia, che con dita magiche e sorridenti creano “cavatelli” che anche Suor Germana ci invidierebbe!!! Il piatto finale è una bandiera all’italiana da leccarsi i baffi…cavatelli all’amatriciana (rosso),farfalle panna e prosciutto (bianco) e spaghetti al pesto (verde). Il tutto contornato dalle fantastiche decorazioni gialle e blu, che ricordano la bandiera ucraina, create dal laboratorio allestito in salone dalle decoratrici Vica, Natasha, Sylvie, Ilona e Julia con Ginseng, Pentagramma e Ciappet allibite di fronte alla loro fantasie!!!!
Il pomeriggio si conclude con una mangiata collettiva alla tavola imbandita dove ci raggiunge anche Natasha,la responsabile dell’associazione partner in loco.

Soddisfatti e carichi delle belle emozioni ci avviamo verso casa convinti di trascorrere una serata all’insegna della tranquillità e della preparazione delle valigie…..tadaaaannn…………..sorpresina della giorno: in ostello non c’è più acqua né gas. Giusto per rendere l’ideale, questo significa niente doccia, niente pipì & company, niente pappa, niente caffè,niente colazione….insomma niente di niente per otto clown che dopo una giornata sopra descritta profumano come fiorellini primaverili….

Mentre i nostri neuroni cercano una possibile soluzione dall’ostello ci offrono la possibilità di andare a fare la doccia dall’altra parte della città in taxi. Le prime a partire sono Ginseng e Carissia che prese dalla foga di una doccia selvaggia partono senza cellulare, senza soldi, senza documenti ma armate di shampoo & company. Salite in taxi dopo aver goduto di una visione di Kiev by night,il taxi si ferma di fronte ad uno stabile a più portoni e venticinque campanelli l’uno; quindi chiediamo all’autista: scusa neh…ma dove dobbiamo farci la doccia noi?!? E lui chiaramente in russo stretto risponde che non parla inglese…wow…ci avviamo al portone che più ci ispira, non vi è nessuna indicazione e quelle presenti, in cirillico, sembrano sempre gli stecchini dello shangai sparsi….

Scena: Gin e Cary vestite ancora da clown in infradito con asciugamano e phon in mano in mezzo ad una via sconosciuta di Kiev per una doccia che non sanno dove fare…..sopraggiunge un tizio inglese parlante, che ci avverte che siamo nel posto giusto ma che ahimè, il portone di casa è chiuso e lui non ricorda assolutamente il codice per entrare. Stanno per svanire le speranze della doccia quando appare sul portone il ragazzo dell’ostello (battezzato all’istante Badedas Boy) che ci accoglie impietosito dalla nostra condizione!!!
Missione doccia finalmente compiuta! Tornate a casa le nostre pioniere danno precise indicazione agli altri doccianti affinché non passino la notte sotto il portone ad ambire la sospirata doccia!!
La serata sembrava infinita ma valigie chiuse, finalmente si va a nanna…ronf ronf

Tally è con Scugnizzo e Ciappet.

GIORNO 12 (02 SETTEMBRE)

Ahi noi…ultimo giorno a Kiev. Riempito il pulmino di valigie, tutti insieme andiamo a fare il nostro ultimo servizio prima al dormitorio, poi in oncologia ed infine in casa famiglia.
Ah…a pranzo tappa al self service per un ultimo saluto ai brodi e zuppe locali…qui non hanno tortellini!!!
Emozioni intense scorrono tra le nostre dita quando insieme mischiamo la terra dei clown alla terra dei ragazzi lasciandone un po’ a loro (dove sono piantati i semini protetti dalle nostre marionette Guardiani del cortile) e portandone una piccola parte con noi in valigia.
Tratteniamo a stento le lacrime, anzi non le tratteniamo affatto,nel momento dei saluti.
I bambini ci abbracciano con affetto e le mamme sono commosse.
Tra un grazie e uno spasiba (grazie in russo) salutiamo anche un pezzetto del nostro cuore che lasciamo lì con loro carico delle emozioni che ci hanno regalato giorno dopo giorno.
Tally?!? Chi è Tally?!?

Salutiamo il nostro Talismano, compagno di avventure, che ha vissuto con noi questa missione!!!

GIORNO 13 (03 SETTEMBRE)

È notte ore 1.00 locale siamo a Riga (ma dai!!!!!) hanno pure appena spento le luci per crearci l’atmosfera giusta per riposare su comode poltroncine in metallo gelido con temperature polari all’esterno e anche all’interno….ci coccoliamo ancora nelle emozioni di questa avventura ma ora vi auguriamo buonanotte invidiandovi tantissimo nei vostri caldi e morbidi lettucci!

A tra pochissimo….
THE END

Hanno partecipato (in ordine alfabetico):

Carissia – nel ruolo di “altolà, ho un phon e non ho paura di usarlo”

Ciappet – nei ruoli di paparazza da bagno selvaggia, moda pigiama Kiev 2011 e “mamma ho perso la borsa…clown”

Cuscino – nei ruoli di “il bello addormentato nella condivisione” e maestro di russo notturno

Ginseng – nei ruoli della donna col sandalo e l’orecchino a forma di tortellino

Gloria – nel ruolo di ma i clown son tutti così?!?

Issima – nei ruoli di l’equilibrista in metropolitana e “mamma ho perso la borsa…coi soldi”

Pentagramma – nel ruolo della saggia del villaggio tra cui citiamo “paese che vai kebab che trovi” e “dimmi che bagno hai e ti dirò chi sei”

Sbirgola – nel ruolo di faccio e rifaccio la valigia

Scugnizzo – nei ruoli di il gesticolare folle e il lanciatore di sale

Tally – nel ruolo di il talismano

Musiche:

T’appartengo (Ambra Angiolini)
Popeye the sailor man
Gli indiano e i cowboy (sulla scala mobile in metropolitana)

Ringraziamenti:

Tutti i lettori
Tutti i clown che sono partiti con noi con il cuore
Tutti i sorrisi dei bimbi