domenica 13 gennaio 2008

MISSIONE TORRE DEL GRECO - 2006

VCM - Volontari Clown in Missione - Torre del Greco 2006

Volontari: Dolly (PA), Geppetto (TO), Svampita (TO), Fiammella (TO), Crostino (VE), Zummolo (MI), Piripicchio (PA), Didì (PA), Cartoonia (PA), Pucci (ROMA), Mensolina (Roma), Sbadamè (Roma), Zorra (Roma), Cin Cin (NA), Ania (NA), Opopomoz (NA).

10/06/2006 - Ore 9:45

Il gruppo proveniente da Torino composto dai mitici Geppetto, Svampita e Fiammella arriva nel cuor di Milano dove incontra Zummolo (di VipMilano) e Crostino + Crostone (rinominato Ettore, ovvero il babbo di Crostino). Dopo i gioiosi saluti il gruppo claunesco si cimenta nell’ardita impresa di sistemazione dei bagagli, operazione che richiede tempo, fatica e soprattutto ingegnose doti di incastro, nonché molta pazienza da parte di Ettore. Tutta la mole di materiale veniva riposto nel mitico furgoncino soprannominato “ PULMINO DELLA SPERANZA” concessoci gentilmente dai proprietari di un oratorio di San Donà di Piave.
Eccone il contenuto (giusto per rendervi l’idea….):
- materiale di giocoleria (kiwido, diablo, palline, clave)
- un saccone di coriandoli
- scatolone di palloncini
- una svariata quantità di nasi rossi
- UNA CASSA DI ZUCCHINE!!!, + FRUTTA VARIA
- Borsone trucchi
- Tappi e legni per costruire strumenti fai da te
- Cassetta degli attrezzi di Geppetto
- Trampoli (svariate paia)
- Chitarra di Zummolo
- Tutto il materiale di cancelleria (quaderni, pennarelli, cartelloni, colla, scotch, etc etc..)
Ed inoltre le rispettive valige claun e valige personali di:
Fiammella (1° valigia abnorme), Geppetto, Zummolo, Svampita, Crostino.
In aggiunta, poiché date le dimensioni non si poteva farla rientrare nel precedente elenco, la BORSA FRIGO DI SVAMPITA (manco partissimo per il Vietnam).
Il viaggio verso Jesi è stato rallentato da numerevoli code autostradali, durante le quali abbiamo sperimentato, ma non spifferatelo ad Aureola ed alle morose, la nuova iniziativa di Vip Italia: I Clown Artisti di autostrada, con gags e distribuzione di palloncini dal finestrino del pulmino in corsa.

Si riparte quindi alla volta di Jesi per recuperare claun Radicchio (di Senigallia).
Durante il lungo tragitto sul pulmino nascono vicende alquanto stravaganti per sopperire alla mancanza dell’autoradio. Nasce così la radio nazional-claun CIRCO…FACENDO.
L’emittente, che viaggiava su un canale multi-frequenza, aveva come capisaldi Geppetto e Zummolo improvvisati dj per l’occasione. Come ogni radio che si rispetti, ben articolata da rubriche e interventi del pubblico, vi si alternavano intervalli musicali e dibattiti interculturali.
Lo sponsor ufficiale della radio è la famosa e rinomata ditta SCAVAZZA.
Quest’ultima è un’ importantissima e conosciuta azienda di pompe funebri, la quale offre innumerevoli servizi, premi e omaggi ai radioascoltatori.
Esilaranti anche le soste all’autogrill in cui non siamo passati inosservati e dove a grande richiesta ci hanno scattato foto a volontà .
E così che, tra un radio-quiz e una suonata di chitarra (con incursioni di claun Anonimus che capirete in seguito di chi si tratta…..), il pulmino della speranza giunse a Jesi.

Ore 16:40…. Si riparte alla volta di Napoli dopo aver caricato sul pulmino le seguenti cose:
- claun Radicchio;
- Nello (l’asinello creatura di gommapiuma sfornato da Radicchio);
- 5 sacchetti di stoffe varie per realizzare costumi;
- 3 sacconi enormi di GOMMAPIUMA COLORATA..
- Valigia abnorme (2° valigia abnorme) di Radicchio
- 4 pannelli plastificati di Pulcinella
L’emittente radiofonica conquista quindi un nuovo radioascoltatore: scatta quindi il quiz musicale, a cui partecipano 3 concorrenti: la nina, la pinta e la santamaria. Finito anche il quiz è la volta della rubrica “IL CASO UMANO” il cui protagonista, Crostino (un uomo, un pezzo di pane), racconta le sue vicende personali strappalacrime.
Di seguito si susseguono i collegamenti della radio ai suoi inviati e si aprono i microfoni su vari avvenimenti: il reality “IL GRANDE PULMINO”, la gara di rutti e puzzette che si svolge in contemporanea con i mondiali di calcio. Viene inoltre aperto il collegamento con PAPA RATZINGHER (si scrive così? Boh!). Si susseguono scherzi di cattivo gusto in quanto, approfittando dell’assenza temporanea di Radicchio, abbiamo pensato bene di fare spazio dentro la catastrofe immensa del pulmino, togliendo giusto qualcosina (i 3 SACCONI DI GOMMAPIUMA E I 4 PANNELLI DI PULCINELLA).

Al suo ritorno, facendo ovviamente finta di nulla, stavamo per ripartire quando lei ingenuamente ha notato la mole di roba vicino al cassonetto… segue ehm…..NDR
Il viaggio prosegue sereno, con le continue incursioni dei piedi di Zummolo avvolti nelle preziose calze marroni di microfibra che, a quanto dice lui, non emanano odori.. povero illuso (purtroppo per le tre malcapitate che sedevano davanti).
Dopo uno sciopero radiofonico proclamato per protestare contro l’assenteismo dei radioascoltatori, e per permettere di schiacciare un pisolino ai dj, sono riprese le trasmissioni con importanti rubriche culturali: una di queste è la posta di Donna Moderna con i preziosi consigli della psicologa Wanga sponsorizzata sempre dalla ditta SCAVAZZA. L’interpretazione del personaggio espresso da Zummolo, ha in qualche modo subito delle mutazioni e le conseguenze sono state le seguenti:
- continue intromissioni della psicologa Wanga durante le riunioni di gruppo;
- continue crisi di identità;
- espressioni e movenze non consone al suo personaggio
Per dar vita al dibattito culturale con la psicologa Wanga, abbiamo letto come spunto di discussione, le rubriche e alcuni brani scritti da Sveva Scavezza Modignani.
Alle ore 10.45, dopo appena 13 ore di viaggio, il pulmino della speranza giungeva finalmente a destinazione e il gruppo prendeva posto nelle camerate per la notte.
Nella stanza delle ragazze prendeva subito scena una gag per l’apertura del terzo letto, costituito da una poltrona apribile, che non aveva nessuna voglia di aprirsi! Tiravi di qua veniva su di là…tiravi di là veniva su di qua…nemmeno il dolce peso di svampita è riuscita a domarla…quindi è stato optato per lo scambio con una rete e materasso.
Nella stanza dei ragazzi invece, una delle reti ha ceduto, trasformandosi così in simil loculo, ovviamente sponsorizzato dalla la ditta Scavazza.
Buona notte da: Ettore (padre di crostino), Zummolo, Crostino, Geppetto, Svampita, Radicchio, Fiammella, Dolly, Forrest e Barbie. Cartoonia e Piripicchio ci raggiungeranno più tardi, motivi di lavoro le hanno bloccate a Palermo, beh pazienza quando arriveranno avranno un bel da fare!!!!!

11/06/2006
Apriamo o tentiamo di aprire i nostri occhi, perché ancora stanchi e distrutti dal viaggio del giorno prima, e ci rendiamo conto che fuori PIOVE e se “il buon giorno si vede dal mattino”: oggi siamo messi proprio bene!!!!
Beh pazienza, dice qualcuno, tanto oggi dobbiamo solo fare poche cose e la pioggia non ci fermerà. Poche cose? Adesso vedrete: un incubo si materializza davanti i nostri occhi a mala pena aperti IL PULMINO da scaricare, non solo, c’è anche la macchina di Dolly che sembra quella dei "Vu’ cumprà" (senza offesa a nessuno).
Alla buon ora 9,30 dopo la prima abbondante colazione (torneremo 5 o 6 kg in più) andiamo verso quello che sarà il luogo del nostro progetto: IL LABORATORIO ubicato accanto la Parrocchia di Don Pasquale.
Neanche il tempo di scaricare che già si materializzano i primi bambini, sbucano da ogni parte e iniziano a curiosare tra le nostre cose. Immaginate l’aria smarrita di alcuni di noi che tentano invano di difendere la propria postazione ma soprattutto il materiale che c’è in ogni angolo. Ebbene sì, la stanza è piccola e riesce a stento a contenere la mole sconsiderata di ogni genere di roba.
Zummolo si esibisce in una delle sue performance da equilibrista e quando inizia a giocolare tutti rimangono in silenzio e incantati, peccato che il silenzio viene subito rotto da Raffaele che testualmente dice:”anch’io i tengo e palle a casa sono quelle che ho fregato l’anno scorso al vostro laboratorio”. Bene, che bello, come siamo felici. Immediatamente ci rendiamo conto che dobbiamo attivare tutti i sensi per salvare il salvabile.
Organizziamo la stanza creando le postazioni dei laboratori e così appendiamo al muro grandi fogli e li personalizziamo con foto, colori,ecc…..
La mattinata si conclude con una seduta fiume attorno il tavolo del pranzo per dividerci i compiti e ricordare gli obiettivi che dobbiamo raggiungere (o tentiamo) nelle due settimane che ci aspettano.
Abbondante, come la colazione, sarà il pranzo cucinato per l’occasione da Dolly (pasta e lenticchie) e Svampita (tacchino al vino rosso, quello bianco non c’è). Trascorriamo le prime ore del pomeriggio chi riposando chi intrattenendosi davanti la tv sintonizzata su Tele Capri che proietta per l’occasione un film, indovinate con chi? Nino D’Angelo in persona…… siamo messi proprio bene!!!!!
Alle 17,00 arriva Don Pasquale che ci accompagna a vedere gli itinerari lungo i quali si snoderanno le nostre sfilate e le nostre esibizioni in piazza.
Primo itinerario: partenza dalla villa comunale, strada Nazionale (superaffollata di macchine e motorini che sfrecciano come pazzi), piazza Leopardi dove uno spacciatore viene garbatamente mandato a quel paese da Don Pasquale che ci rassicura che il giorno dello spettacolo tutto sarà a posto e che nessuno ci disturberà!!!!!
Secondo itinerario: partenza dal piazzale di un lido, lungomare in lungo e largo (ossia due passaggi) e traversina (larga si e no due metri) con arrivo nel piazzale delle chiesa di Don Pasquale (qui lui gioca in casa!!!!)
Terzo itinerario: partenza da una strada che ci immette nel quartiere più popolare di Torre, chissà come usciremo, penso da quello che si vede, forse NUDI, comunque…..Questo è il percorso più duro perché la strada è antica (basole di porfido) e ci sono diversi dislivelli da superare: salite e discese e una rampa di scale quasi come Trinità dei Monti. Geppetto prova a contarne i gradini saltanto velocemente tra un commento e l’altro degli abitanti che si stupiscono infierendo con frasi “ma che c…… salta” Beh, noi ci proviamo poi come la pensano pazienza! La fine del percorso è la bellissima piazzetta del porto di Torre del Greco un effetto scenico meraviglioso, mi vengono i brividi al solo pensiero che ci esibiremo in questo teatro naturale.
Concludiamo il tour al mitico bar dell’angolo dove degustiamo: il caffe con cioccolato e granella di noccioline, poi davanti il banco dei dolci, Svampita ha un sussulto alla vista di un mega babà (forse un kilo). Lo compriamo o non lo compriamo? Dolly distoglie i golosi dal dubbio e così forse lo compreremo un altro giorno.
Trascorriamo così la prima serata tutti insieme appassionatamente condividendo le impressioni del primo giorno.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Buona notte zzzzzzzzzzzzzzzzzzz


12 GIUGNO - ORE 6,45
Vi ricordate il primo giorno di scuola? Vi ricordate che non riuscivate a dormire per paura di non svegliarvi? Vi ricordate ancora quello strano movimento al basso ventre? Ebbene si tutti questi sintomi e altri ancora si manifestano da questa notte in previsione del PRIMO giorno di Missione a Torre!!! ( O saranno state le lenticchie bollite di Dolly e le mele cotte?!). Dopo aver visto ieri pomeriggio i luoghi teatro delle nostre PERFORMANCE di strada vi assicuro che a tutti verrebbe quelle sana “paura” mista ad ansia da prestazione: comunque sia come sia oggi si inizia anche se PIOVEEEEEEEEEEEEE, però come dice Don Pasquale”a Torre in un giorno ci sono le quattro stagioni….” Se lo dice lui, va bene l’importante è che INIZIAMO, io non vedo l’ora di riabbracciare tutti.
Dopo la solita abbondante colazione, ci carichiamo tutti sul mitico 9 posti di Suor Amalia e ci dirigiamo, scampando quasi inermi al traffico napoletano (ma non dalla guida di Geppetto che oramai si è ambientato benissimo) e arriviamo all’oratorio.
Tra l’intimorito e la voglia di fare conoscenza con i bambini dell’oratorio, piombiamo sul sagrato della chiesa facendo un casino infernale con i nostri fischietti!
Diamo inizio al nostro repertorio, passando la mattinata tra giochi, bans, numeri di magia, gags e gavettoni di alcune “simpaticissime” creature che non trovando altro modo di rompere le b… ehm, il ghiaccio, passavano il tempo a inzupparci…
Giunti finalmente alla poppata delle 13, riusciamo ad arrivare a casa, per prendere un po’ di fiato. I commenti sulla mattinata sono piuttosto buoni, non ci aspettavamo una risposta così positiva e una partecipazione di tutti quei bambini. Che a fine giornata erano ben 55!!! (che culo! Di cui 4 che si erano attaccati al furgone mentre andava….deve essere il loro modo di salutare…)
Ore 16.30 dopo aver studiato a tavolino la strategia per contenere i gavettoni torniamo un po’ assonnati all’oratorio. Lì ad attenderci, troviamo già entusiasti i bambini che nel frattempo avevano studiato la contro-strategia, ovvero avevano amorevolmente riempito le bottiglie prima di pranzo per tenerle in frigo tutto il pomeriggio (ovviamente per un discorso ecologico, le bottiglie le avevano prese nei cestini della spazzatura e l’acqua era di fogna!!!).
Prima della presentazione dei laboratori, all’orizzonte vediamo arrivare il primo special guest del pomeriggio: SCASSATUTTO!!! Un nome un programma…
Per non parlare di poliziotto, un metro di altezza per 76 kg e ben 7 anni di età, si presenta vestito di azzurro con il cappello con il distintivo e alla fine che ti tira fuori?! Una pistola!!! Fiuuuu… per fortuna giocattolo!
A fatica riusciamo a farci ascoltare per la presentazione dei lavori, ma poi presi da un entusiasmo generale… tutti sui trampoli! Abbiamo passato il pomeriggio così, tra km di scotch e schiene sfasciate a reggere bambini leggermente in soprappeso che tentavano di stare in equilibrio.
E a fare il tifo per noi, vicino all’angolo beauty center la curva delle signore del the! Speriamo che da domani inizino a portare anche i biscottini!
Ah! L’angolo del trucco ha un piccolo problema… ci hanno mandato i colori ad olio x truccare i bambini, non va via nemmeno con l’acqua ragia! Crediamo che domani avremo delle rappresaglie da parte delle mamme dei bambini truccati…
C’è anche l’angolo baby parking dove abbiamo bimbi dai 2 ai 5 anni, il pomeriggio con loro lo abbiamo trascorso tra balli e disegni con i gessetti sul piazzale… veramente qualcuno ha esibito le sue qualità di pittore anche sul muro della chiesa…
Terminiamo la giornata con la televendita di Dolly di frigoriferi, lavatrici, macchine per il gas e ombrelli.
E ora tutti a casaaaaaaa! Gioca l’Italia! Ovviamente per la partita non è che saltiamo la cena, anzi…
Le energie utilizzate per il tifo ci spingono a tirare fuori alla fine della cena una vaschetta di gelato da 2 kg, accompagnata da 4 o 5 ciliegie ( 4 o 5 kg, ovviamente!) che Zummolo ha tirato fuori dal frigo e non riesce più ad infilare dentro… quindi ci tocca magiarle!
Sono le 23,56 e strisciando arriviamo nelle nostre stanze per “spalmarci” sui nostri i letti….zzzzzzzzzzzz. A domani!


13 06 06
San Radicchio
Il sole sorge, per altro a nostra insaputa, alle 5,59 e tramonta non si sa bene quando, di sicuro prima che noi cominciamo a cenare.
Per altro prima che il sole sorgesse il nostro risveglio è stato allietato non dalle note di Grieg bensì con un motore a scoppio proveniente, non dai pistoni arroventati della minimoto da gran premio della suora, ma dal soffiatore che il nerboruto e prestante giardiniere utilizzava per spostare gli aghi di pino del bosco secolare che ospita il convento delle suore, nel quale alla sera si possono incontrare sia Hansel e Gretel dispersi che Cappuccetto Rosso.
Cresce la presenza di ragazzi, ora anche di genitori (parenti ed affini direbbe Antonio de Curtis) e di gradi centigradi sul sagrato della chiesa.
Dai laboratori cominciano a fuoriuscire artisti che mescolano molteplici capacità circensi: lancio del gavettone a piedi o in bicicletta, baggagiamping, ( o come diavolo si scrive) dai trampoli e spiaciccatori contro i muri di palline auto costruite in vera sabbia vulcanica.
Ma il vero sport dell’anno sembra ormai essere il climbing sul portellone posteriore del furgone della speranza 2 che la onni paziente suor Amalia sembra aver immolato alla causa.
Bans e danze miste ad esercizi di mimo e clownerie opportunamente mascherati da giochi e simil staffette sembrano cogliere nel segno laddove viene fuori l’ottima verve interpretativa dei giovani astanti.
Siamo ormai giornalmente testimoni della rinomata abilità tragicomica dei giovani torresi che per riuscire a spuntare un sorso di gatorade un giro in più sui trampoli o recuperare un paio di palline in più sono in grado di inventarsi storie incredibii e ricolme di tristezza infinita che non fanno che alimentare la verve in La minore del nostro chitarrista esistenzialista triste francese Zummolò.
Ogni sera anche i più…. ci pongono la domanda di rito: “ma domani tornate?“
E molti si avventurano addirittura a prenotare la nostra presenza per l’anno prossimo: possibile che si stiano già affezionando così ? E poi i vari “ ia…ti voglio bene” e quant’altro sono dovuti a ruffianeria o c’è altro ?
E noi quanto ci stiamo affezionando ? Non sono passati che pochi giorni e qualcuno te lo porteresti a casa o per lo meno vorresti poterci essere anche in altri momenti dell’anno oltre questa missione che via via che i giorni passano sembra maledettamente breve…
Sarebbe bello nei prossimi giorni fare un laboratorio di magia che ci permetta di vedere cosa ne sarà dei nostri nuovi piccoli amici che anche se a volte ci manifestano il loro “affetto” con espressioni colorate ormai sono veramente la fonte della gioia che viviamo in positivo in questa missione.
Ma dopo la scorpacciate di calcio italico della giornata di ieri un altro avvenimento dalla portate epocale si staglia sul calendario. Il compleanno di Radicchio: cui la triade (Crostino Geppetto e Zummolo) non macherà di dedicare particolari attenzioni fra le quali salta all’occhio anzi all’orecchio una simpatica canzuncella.
Dopo aver mangiato come ippopotami alla chiusura dello zoo, evitando di assaporare la caviglia di Geppetto con le lenticchie in quanto non ancora abbastanza grande nonostante le ripetute storte, raggiungiamo carponi i letti in attesa che cominci il lieto concerto notturno per fiati trattorizzati e ugole sconnesse in Do minore.

14 Giugno
La domanda che ci coglieva ogni giorno all’angolo della strada nazionale che ci separa dalla stradina che ci conduce per un viottolo poco più che asfaltato che Don Abbondio-Geppetto avrebbe percorso breviario alla mano in attesa dell’infausto incontro coi bravi, al secolo Zummolo e Crostino, era da qualche giorno la seguente: Ma che significa “Anguria al cioccolato“?
Così recitava un cartello atto ad attrarre passanti, posto in bella vista di fianco ad uno degli innumerevoli banchetti che incorniciano le strade dalla calma caotica di Torre del Greco.
Fu dunque l’intrepida Fiammella che con forte accento sabaudo pose la questione all’avvenente venditore di frutti prodigiosi sporgendosi soave, come Giulietta dal balcone, dal finestrino del furgone… Lo sguardo dell’uomo riempitosi di furbizia atavica fu “ Sono angurie cinesi…” sottolineando così o la proverbiale capacità dei popoli orientali di compiere prodigi agricoli con ardite sperimentazioni botaniche, oppure, più probabilmente, l’idiozia della domanda che ci eravamo posti.
Così rigenerati, rinfrancati e pregni di nuova autostima, raggiungiamo il sagrato della chiesa dove ad attenderci troviamo i nostri dolci pargoli il cui affetto si manifesta ormai quotidianamente attraverso il rito dell’aggrappaggio al furgone con aggiunta di simpatico accompagnamento di percussioni sul tetto e lancio di sassolini ( new entry ).
Qui nel pomeriggio durante una giornata bollente gruppi di incrocianti mimi giocolieri acrobati si inseguivano sull’ombra della chiesa, ma nel pomeriggio, fra kiwido svolazzanti, palline, cerchi e diablo ( ma don Pasquale approverà ?) gli oggetto in volo parevano molti di più degli umani a terra.
I primi accenti di nervosismo si fanno sentire, ma non erano al decimo giorno? O saranno state le melanzane all’aglio che le signori ci donano come cespi di fiori? Dolina, Cacio, Cin Cin e Pucci, con una pazienza che farebbe impallidire Giobbe, si prodigano nella gestione dei gruppi di scalmanati che più che alternarsi si catapultano sui trampoli.
Sul finale della giornata una dj improvvisata nonché schizofrenica ci allieta con sequenze improbabili di brani inascoltabili. Nonostante ciò sembra che i ragazzi non abbiano voglia di andarsene, e, pur se stanchi per le fatiche della giornata, anche noi indugiamo con i più affezionati a qualche scherzo in più e a qualche battuta.
Ci poniamo la domanda ( stavolta forse un po’ meno idiota delle solite): "e se facessimo una cena qui sul sagrato?" (cena in umido con gavettoni?)...Vedremo... soprattutto se si staccano dal retro del furgone…

15/06/06
Ormai al quarto giorno di missione cominciamo a porci domande più profonde. No non è ironica la cosa, il fatto è che, approssimandosi ormai la data del primo dei tre spettacoli che i ragazzi andranno a fare e diventando un po’ più forte il legame e la relazione con loro, ci permettiamo di cercare il "lavoro di fino".
A parte qualche istinto omicida che coglie qualcuno di noi, tutto procede sotto il sole cocente. Ormai bene o male tutti trovano il loro spazio, ma il nostro amato lanciatore di petardi e gavettoni assortiti cosa potrebbe fare ? Ovviamente non vogliamo escludere nessuno, visto che oltretutto i ragazzi sembrano assumere maggiore interesse e responsabilità se messi di fronte a questo prossimo impegno.
Qualcuno che all’inizio era protagonista di nefandezze varie inizia a caricarsi di piccole parti del lavoro giornaliero.
I gruppi vanno a delineare i numeri degli spettacoli e solo vederli esercitarsi nei vari laboratori ci sembra già una piccola ma notevole svolta, in fondo sembra che basti che loro scelgano il loro ruolo e che ci sia qualcuno che valuti importante quello che fanno…
Episodio sintomatico: ”Oggi come altre volte siamo andati dal nostro spacciatore di salumi ed affini (Franco) per la pausa di mezza mattinata dove i ragazzi si rifocillano e noi respiriamo per 10 minuti. Qui avevamo bisogno di recuperare alcuni cartoni per poter completare la pista per la break dance. Un ragazzo incaricato di portare detto cartone al laboratorio viene quasi alle mani con un altro per portare a termine il proprio compito.”
Ci è sembrato importante perché sottolinea quanto ci tengono a quello che stanno realizzando anche se spesso lo esprimono attraverso forme poco ortodosse.
Ma il “Re” dei forti contrasti , in questo spettacolo è Scassatutto (Salvatore) che dopo aver aiutato a realizzare il bastone coloratissimo del Tacabanda guardandolo si è espresso dicendo “ora lo scasso…”. Bene, e così quando terminiamo?
Quello che fino a ieri sembrava un tentativo di riunire schegge impazzite per mettere insieme un laboratorio oggi quasi per magia sta prendendo una consistenza inaspettata e confortante per noi. Provare per credere...
Veniamo al faceto.
La domanda idiota di oggi spetta a Svampita che è riuscita a chiedere al carretto dei gelati, con il solito accento sabaudo: “Scusi neh, cosa vende?”. E visto che le domande idiote sembrano esclusiva dei torinesi presenti in missioni siamo in attesa della domanda idiota di Geppetto che non può nemmeno contare sul vantaggio di sapere che è già successo agli altri torinesi… ( l’alzheimer incombe).Posto che riesca a parlare nei pochi attimi in cui le donne della missione tacciono. Però ci sono buone speranze da oggi Radicchio è senza voce…. E’ la prova che Dio esiste !!!!!
Crostino continua suo malgrado a spezzare cuori con la sua opera impenitente di latrin lover nel sottobosco Vesuviano… Il suo numero di cellulare è richiesto ormai anche da Ischia e Procida (due isole ?). Oggi pomeriggio abbiamo terminato un po’ prima (15 minuti) perché arrivava la processione e così ci siamo dedicati a riordinare il laboratorio che a prima vista sembra più un deposito merci varie... ma in effetti è un disordine voluto. Vi chiederete perché? Dovete sapere che ogni volta che si apre la porta una flotta di bambini tenta di entrare e così lasciamo tutte cose alla rinfusa in modo che entrando si confondono anche loro!!!
Quindi mentre riordiniamo, tra di noi si materializza il nostro supporto psicologico, la nostra carissima dott.ssa Vanga che si lascia fotografare con i maschietti della missione.
Speriamo che le foto della dottoressa Vanga non ci precedano di troppo in lista Vip Italia onde evitare che la buon costume ci ingabbi tutti quanti. ( soprattutto Zummolo )
Ci stiamo forse divertendo ? Decisamente sì.
Il laboratorio di scenografia continua il suo lavoro fino a notte fonda e quando il silenzio finalmente scende tra di noi, improvvisamente si ode il pedale della macchina da cucire azionata da Radicchio che tra una pedalata e l’altra si ferma a contare: quarantotto, quarantanove….cinquanta. Ma cosa cinquanta? Ebbene sì ha già cucito 50 cappelli per i pulcinella, tutti bianchi e pendenti (chissà quanto dureranno così bianchi!!!!).
E adesso vi proponiamo il nuovo glossario in missione:
“ueh guaggliò’ maggia a mettere i STRAMPOLI”
“mi fa male il MENISCHIO”
“posso anch’io fare i Kway”
Buona notte per voi, noi continuiamo a ………. “Se lo volete sapere venite a trovarci, sarà indimenticabile……”. Ops, scusate ma questa è la frase che c’è scritta sul volantino che domani saggiamente distribuiremo alle persone che vanno al mercato (pubblicità mirata!!!)

16/06/06
Questa mattina doppia incursione dei commandos clown provenienti da Torre del Greco in quella di Torre Annunziata. Obiettivo dichiarato il mercato del paese per pubblicizzare le prossime uscite spettacolari dei ragazzi che si stanno preparando col nostro ausilio.
E mentre le dolci fanciulle hanno approfittato dell’occasione per scovare fra un mucchio e l’altro vestiari vari clown o meno i nostri inossidabili maschietti si sono esibiti con trampoli, megafono e volantini, con l’ausilio di trucco colante per l’immane calura, sul porfido traditore che insiste nell’area del mercato. E in più in gran segreto improvvisa incursione in un plesso scolastico onnicomprensivo dove si allevano dai pulcini in grembiule ai pre-universitari…
Mentre stavamo risalendo sulla clown mobile che suor Amalia ormai dispera di poter utlizzare almeno fino alla fine della missione ( pregate per le ragazzi è una vera forza della natura), veniamo poi avvicinati da una sedicente insegnante che ci chiede se saremmo disposti a fare qualcosa nelle scuole. Il veneto (Crostino), il quasi lombardo(Zummolo), lo pseudo piemontese (Geppetto) e il piccolo parlemitano (Forrest) si guardano con la consapevolezza di chi pensa che in certe zone, senza cadere in preconcetti sempre pericolosi, anche una piccola cosa come quella che facciamo noi può essere un’enormità, e non possono fare altro che spiegare la situazione e che senza dubbio noi in persona non potremmo fare molto ( la lontananza sai…) ma che insomma se ci fosse un gruppo di Napoli….
Insomma il nostro in pubblicità abbiamo cercato di darlo.
Il pomeriggio prosegue con alcune gags, tanto per ricordarci che siamo anche clown. Incredibile il samurai di Dolly coadiuvato da una Radicchio afona ma indispensabile. Ah proposito i ragazzi che lavorano con lei Svampita e Ania stanno tirando fuori dei pulcinella di scena per gli spettacoli che sono a dir poco stupendi!
Chiusa nel laboratorio Pucci svolge un servizio “anomalo” e a dir poco Missionario, ebbene sì tenta invano di far ripetere a Raffaele (il boss) le materie che domani dovrà portare all’esame di licenza media…… Pucci si prodiga ma lui ad un certo punto guardandola negli occhi afferma “… chillo ‘o professore nu mme chiede tutta a lezione!” Morale della favola studia solo i primi righi della materia.
Fiammella condisce il tramonto con le scie dei kiwido… (aggiunta al glossario oggi erano diventati k-way) e le ragazzine ed anche qualche ex turbolento per la verità, la seguono incantati.
Pucci e brum brum saltellano a coadiuvare e supportare il tutto. Il mago Crostino fa sparire coppie di gemellini ( ben due) fra la disperazione dei genitori mentre ballerine improvvisate e oggetti volanti non identificati pilotati fra le mani dei ragazzi dal comandante Spock Zummolo, circondano il cono vulcanico del Vesuvio. Insomma ammettiamolo, alzando la testa e osservando il sagrato della chiesa questa sera il posto non mi pareva lo stesso di soli 5 giorni fa.
Ragazzi che tendevano al “ fan…” ora decidono di assumersi piccole responsabilità, portano fuori dal laboratorio e riportano integro e in numero esatto il materiale, chi vi scrive lo ammette questa sera venendo via ha finito per innamorarsi di questa situazione. Che fare ?
I ragazzi sono già tristi perché sanno che domani pomeriggio e domenica non ci saremo e devo ammettere che almeno per domani pomeriggio anche il sottoscritto lo è….
Per domenica non so persino Dio il settimo giorno si riposò…
Arrivano i primi rinforzi direttamente dalla capitale: Zorra e Mensolina si aggiungono al gruppo ma sono ospiti di Pucci fino a lunedì, dopo si vedrà!!!!

17 giugno 2006
Da Palermo….la missione comincia alla stazione con l’arrivo stentato (ore 19) dei quattro claun appena prima della partenza (prevista per le 20:40)….quando la voce isterica nervosa ed minacciosa della signorina del megafono tra un “allontanarsi dalla linea gialla” e “chi sarà trovato senza biglietto la pagherà cara” si lascia scappare un ritardo in partenza del ns. treno di 1 h !!!!! A quel punto il claun che è in noi deve assolutamente intrattenere fino alla fine i genitori gli amici i parenti i nonni i vicini di casa i fidanzati i datori di lavoro e le colleghe accorse per dare un saluto affettuoso…finalmente arriva zoppicante il ns. treno che ci carica e ci scaraventa in località campana…..
Al nostro arrivo stordite assonnate affamate accaldate il ns. capo gruppo gentilmente ci informa che abbiamo 3 nanosecondi per :
saluto suore
sistemazione stanze
disinfestazione corpi
vestizione
alimentazione corpi
saluto compagni
etc….
Arrivati in parrocchia….un bambino (pronipote di spiderman)si attacca al cofano della macchina di Dolly e noi sbalordite a guardare iniziamo a prepararci alla mattinata che ci aspetta:si inizia con il riscaldamento e poi il caos…ma che avete capito????il caos è la prima parte dello spettacolo. Dopo di che si prova la parte della giocoleria…e poi continuiamo con i laboratori!La mattinata si conclude con i ragazzi sui trampoli e davanti a loro geppetto-coreografo che diceva “destra,sinistra ,avanti,ecc.”.. Il pomeriggio continua invece al laboratorio per colorare le magliette dello spettacolo,colorare maracas e strumenti musicali,costruzione dello spettacolo di magia,ecc….tutto tentando di fare il meno rumore possibile per evitare che i ragazzi lì intorno ci
scoprissero…..evidentemente non siamo stati molto bravi…eccolì tutti lì attorno a noi!
Riusciamo in due ore a colorare tutte le magliette per lo spettacolo a e creare una scenografia meravigliosa stendendole tutte sull’inferriata della parrocchia. E’ un colpo d’occhio e di colore.
Questa è la catena di montaggio:
Svampita al rosso
Piripicchio al verde assistita da Gospelina
Didì e Cartoonia al nero e al blu
Pucci al giallo
Ania all’arancione
Dolly un po’ al rosso, un po’ al giallo, un pò dovunque
Zorra e Mensolina a stendere

18 giugno 2006
Domenica..Giornata di riposo (si fa per dire) siamo andati in giro in una delle zone dello spettacolo a pubblicizzare il primo spettacolo di mercoledì: il porto ! Davanti una chiesa siamo stati colpiti dai confetti che gli invitati lanciavano ai bambini in abito bianco…. Che dolore!!! Peccato che non siamo riusciti a prenderne qualcuno al volo per mangiarli. Dopo pranzo, a base di friselle napoletane o come qualcuno le ha definite (senza fare nomi….DIDI’!) “pane raffermo”…..ovviamente divine, ci concediamo un breve riposo…..zzzzzzzzzzzzz in vista del pomeriggio che ci riserva la prova generale dello spettacolo che faremo vedere lunedì ai ragazzi.
I più “Fortunati” , si fa per dire, accompagnati da Pucci (che conosce sempre tutti) vanno all’acqua park una mega struttura che confina con la casa famiglia
Svampita si reca insieme a Zummolo a Napoli, per la comunione della nipotina ( di zummolo) , dove entrambi fanno incetta al mercatino davanti alla stazione di alcuni Gilet, per arrivare poi alla chiesa…. con le borse della spesa. Dopo la cerimonia ( molto particolare e toccante) gustano una meravigliosa torta, e ritornano in quel di Torre utilizzando la Circumvesuviana, treno particolare che collega tutto il circondario di Napoli, però sbagliando il treno. I due, che sono certamente dei clown, mentre aspettano un giusto collegamento per rientrare alla base, fanno amicizia con coloro che aspettano sulla banchina della stazione, e si scattano stupende foto con perfetti sconosciuti in attesa del treno.
Zummolo, per il caldo si infila uno dei gilet appena acquistati ( fiorato stile quadro naif) ed un incantevole paio di occhiali con montatura Rosa anch’essi appena comprati a Napoli. Ovviamente indossati gli occhiali è subito posseduto dalla psicologa Wanga.
Di rientro dalla stupefacente avventura Napoletana, subito a fare una doccia per essere puntuali alla prova spettacolo.
La prova spettacolo è un’occasione per capire tempi e modi di svolgimento, affinché lo vedano e lo capiscano anche i bambini, perché comprendano meglio cosa e come devono fare.
Decidiamo di provare sotto il balcone della casa famiglia e così il nostro pubblico si dispone sul balcone a godersi il nostro primo spettacolo….. finalmente sentiamo bene i tempi di entrata ed uscite e definiamo meglio alcuni dettagli perché domani il nostro pubblico saranno i ragazzi!!!!!

19 giugno
Lunedì, giorno di prove e perfezionamenti: dopo il riscaldamento ci prepariamo per far vedere lo spettacolo ai bambini. Posizioniamo il tutto, pronti si va in scena.
I ragazzi hanno seguito lo svolgimento di questa sequenza e si sono divertiti molto soprattutto nel vedere le gag. Durante le gag Zummolo ha chiaramente capito che avrà un pubblico molto partecipe, perché se lo sono stato i bimbi, lo saranno anche i grandi spettatori.
Anche noi ci siamo divertiti molto a vedere lo spettacolo nel suo complesso.
La giornata prosegue facendo esercitare i bambini nei vari laboratori, la sarta (radicchio) fa gli ultimi ritocchi ai pantaloni dei trampolieri, e prosegue nel cercare di capire come mettere il collo alla giacca del Tacabanda (zummolo).
Alla sera, cena tutti insieme come sempre, e poi a letto!

20 giugno

Come ogni mattina si comincia con il riscaldamento di Dolly che, come dice Zummolo, non si è accorta che ci sono 40°. E’ difficile comprendere per chi non la conosce, che in un corpicino così esile, ci siano così tante energie.
Si inizia a fare sul serio, proviamo e riproviamo con i ragazzi le scene iniziali dello spettacolo. Si fatica a contenere il gruppo dei Rapper perché scalpitano per entrare a ballare durante la prima scena.I ragazzi incominciano a capire dove devono mettersi e cosa devono fare, anche se è difficile farli stare dietro le quinte, in silenzio e tranquilli.
Segue dal profondo cuore di Mensolina ( per lui il 4°giorno di missione):
Ebbene sì, al quarto giorno è arrivata la “botta”; i primi sintomi si erano in realtà già avvertiti il giorno prima, ma, molto furbescamente, avevo provato a far finta di niente.
La botta sì, quella scarica di adrenalina mista a tutto, quella voglia pazza di fare tutto e sentire tutto, quella pazzia che ti pervade senza preavviso; è stato un attimo, un attimo e via; le gambe si sono messe a correre da sole, non comandate, non controllate non fermate proprio da niente. Giravo e correvo, andavo incontro a tutto quello che incontravo, toccavo ogni cosa e ogni persona, e più lo facevo e più mi sentivo dentro a quel cortile, più lo facevo e più mi sentivo quel cortile, con tutte le persone, con tutti i colori, con tutti i suoni, con tutte le risate.
Fare una cosa del genere nel mondo “normale” sarebbe stato pazzia pura, poi rifletto un attimo e mi viene da dire che, forse,non farlo è pazzia pura. E’ sicuramente difficile far scendere su questo pezzo di carta tutto quello che in questo momento ho dentro, difficile e forse non del tutto desiderato perché c’è il timore di far scappare via qualcosa che in realtà voglio trattenere il più possibile, voglio conservare per poterci attingere quando questa settimana sarà finita
I colori, i suoni, gli odori, le voci del cortile, il sudore, le magliette completamente fradice; …… come ti chiami? Mensolina; no, non il tuo nome clown, come ti chiami veramente? No, no, mi chiamo Mensolina, questo adesso è il mio nome, l’altro c’è ma ora veramente è un’altra cosa, non serve in questo momento, mi chiamo proprio Mensolina. E poi ti senti chiamare da un altro bambino che mi vuole fare una foto, un altro mi dice .. allora ci vediamo domani non è o vero ? Certo che ci vediamo domani, come potrebbe essere altrimenti …..
Andando via questa sera ci siamo trovati una corda legata da una parte all’altra del cancello, non per non farci entrare, ma per non farci andare via.

… segue dal profondo del cuore di DOLLY
Rincorrerlo è stata una sensazione meravigliosa, era come se sulla scia si sentissero i loro pensieri misti alla mia voglia di vivere anche un momento le loro sensazioni… e così “ho disturbato” come hanno fatto loro in alcuni momenti in cui tentavamo di farli lavorare…. E così abbiamo rubato e fatto cadere palline e cerchi, siamo passati tra i kiwido, abbiamo fatto slalom tra le loro giocolerie senza far male a nessuno…credo di aver sentito come non mai le mie gambe libere, leggere e birichine. Un bel gioco, un gioco dove ho giocato con tutti, un gioco
di suoni, voci, colori e TANTISSIME RISATE !!
Ci rechiamo a pranzo in parrocchia come ogni martedì ( e giovedì) e poi dalle suore per la siesta pomeridiana. Nel pomeriggio abbiamo deciso di far giocare i ragazzi per non stressarli ulteriormente con l’ansia per lo spettacolo. Oggi è anche il compleanno di Piripicchio, che viene festeggiato con la presenza di tutti al buffet organizzato in tavernetta, con tanto di regalo, torta, e canzoncina di Crostino, che per la festeggiata è una vera tragedia ( la canzone è “Brutta “ di un cantante di cui non ricordiamo il nome..).
Alla serata partecipa anche claun Opopomoz di Napoli, che suona i cucchiai, e canta insieme a Piripicchio un medley di canzoni napoletane e non.

21 giugno
Oggi giorno delle spettacolo. Noi siamo carichi e pronti, ed anche i ragazzi sono molto emozionati.
Ormai non si verificano più gli assalti al nostro arrivo, gli scherzi e tutto il resto…
Si sente nell’aria che oggi è una giornata importante. Dopo il solito riscaldamento, a cui partecipano sempre più numerosi i ragazzi, inizia la prova generale coordinata attentamente da Piripicchio nelle vesti di regista.
Ognuno di noi ha un compito ben preciso, tutta la situazione dovrebbe essere sotto controllo, chi si mette alla regia, controlla le musiche, i minuti, fischia le entrate, chi controlla i gruppi dei ragazzi, i trampolieri, i giocolieri, le ragazze del mimo, gli acrobati. Zummolo, Crostino e Svampita ripassano le gag, Radicchio, Fiammella e Geppetto controllano che tutto sia dove deve essere, soprattutto i bambini. I cappelli dei capigruppo per il caos sono pronti e ben visibili da lontano.
Mensolina, Cartoonia, Didì e Gospelina sono di supporto a tenere a bada i ragazzi, insieme a , Cin Cin e Ania. Dolina fa la principessa tra il pubblico, che verrà conquistata da Pulcinella. Ve lo abbiamo detto che la nostra sartina ha cucito ben 80 cappelli da Pulcinella?
Scriverà presto delle dispense dal titolo SARTA SUBITO. Finite le prove mandiamo i ragazzi a casa, oggi dovranno ritornare alle tre del pomeriggio, in modo da poterli truccare, vestire ed organizzare. Sono tutti da portare al porto, insieme a tutto il materiale, ai 4 pannelli di Pulcinella, ed a un sacco di altre cose. Schizziamo a mangiare un boccone anche noi e a prepararci, tranne Crostino e Geppetto che si fermano in laboratorio per mettere i gommini sotto ai trampoli (utilizzando un copertone di auto che uno dei ragazzi non si sa dove abbia preso…).
Alle tre puntuali eccoci di ritorno al laboratorio, dove allestiamo quattro postazioni trucco, e due di vestizione.
I ragazzi entrano a gruppi, poiché il trucco è stato pensato proprio in base a cosa fanno nello spettacolo.
I mimi sono truccati di bianco e nero, gli acrobati di rosso, arancio e giallo, i giocolieri di rosso, arancio, giallo e verde, ed il mago ha in più l’indaco ( o blu/violetto).
Il caldo non agevola sicuramente il nostro lavoro, anche con le più assidue raccomandazioni di non tocarsi.
I bambini prima del trucco, vengono man mano vestiti con la maglietta che riporta proprio il sole (anzi più di uno) dello stemma di VIP ITALIA. Ogni sole è dei colori del trucco, e le magliette hanno un sole per colore in base al make-up che hanno i bambini.
Una volta vestiti e truccati, vengono caricati sul furgone per essere portati al porto.
Tutto fila liscio, ed alle 16.40 le truccatrici, gli ultimi bambini rimasti, Scassatutto ( che ne frattempo abbiamo recuperato) e Geppetto partono per il porto(abbiamo collaudato il furgone 9 posti delle suore affinchè ci possano portare almeno 15 persone).
Dolly, Crostino e Puccy sono già in piazza per organizzare tutto al meglio. Pucci è riuscita a far spostare un sacco di auto che sostavano proprio dove doveva andare in scena lo spettacolo.

La location, a parte i cassonetti pieni di immondizie e un odore cattivo di pesce, è davvero molto bella. Il tramonto e le barche al porto ci fanno da sfondo.
Dolly rimuove da terra tutto quello che ingombra l’area del palco scenico (uccelli morti, spazzatura, macchie d’olio, e…… meglio non soffermarci sui particolari!). Mensolina transenna la piazza nella speranza che nessuno tolga nulla per posteggiare l’auto.
I 4 pannelli di Pulcinella, che i bambini hanno colorato utilizzando i ritagli di “Famiglia Cristiana” (uniche riviste disponibili dalle suore), fanno da quinta scenica. La piazza del porto è invasa da piccoli pulcinella e soleggianti t-shirt; ai bambini vengono distribuiti gli strumenti musicali fai da te ( maracas fatte con lattine e ghiaia recuperata dal piazzale della parrocchia e bastoncini di legno con tappi di latta, chiamati “gli svampiti” dal nome del proprio inventore..) e siamo finalmente pronti per partire con la sfilata per le vie del quartiere.
Tutti seguono il tacabanda (Zummolo) che con un meraviglioso vestito, un indescrivibile cappello in testa ( sembrava la testa di una cocorita), un tamburo in spalla ed un bastone, con i campanelli, in mano, fa da apripista al corteo.
Annuncia a tutti il nostro passaggio con le seguenti parole:
ATTENZIONE !! GENTE BELLA ! E’ TORNATO PULCINELLA!
ATTENZIONE! POPOLAZIONE! FA U GIOCOLIERE, U MAGO, U BUFFONE !
GENTE MAGNIFICA DE STU RIONE ! ALLO SPETTACOLO! ALL’ESIBIZIONE!
Alternato da.. O MAMMA MAMMA MAMMA, O MAMMA MAMMA MAMMA, SAI perché GLI BATTE IL CORASON, HA VISTO A PRINCIPESSA, HA VISTO A PRINCIPESSA…HEI MAMMA’ INNAMORATO E’ !! …..
Tutti in coro ripetiamo con lui le invocazioni, la gente ci segue in motorino, in auto e si affaccia al balcone! Per fortuna abbiamo l’ausilio dei vigili per contenere il traffico..anche se qualcuno in scooter fa il zig zag tra i trampolieri.
Chiudono appunto la sfilata i nostri meravigliosi trampolieri, che hanno sfidato le strade, hanno affrontato una scalinata lunghissima in porfido, salite e discese.
Nessuno di noi ha parole per descrivere quello che sta accadendo, con quanta velocità questi ragazzi abbiamo appreso i nostri insegnamenti, quanto nulla riesca a spaventarli.
Il corteo arriva nella piazza del porto ed inizia lo spettacolo. La prima scena è “il caos” dove tutti siamo all’interno del quadrato denominato da 4 ragazzi sui trampoli. La musica è Pump It dei Black ayed peas durante la quale facciamo punto fisso, elastico e cellule che si intersecano. Sulla fine del pezzo entrano i rappers con il loro telo sul quale ballano a suon di acrobazie. Sono davvero eccezionali! La scena successiva vede i 6 mimi (Dolly,Svampita e Pucci, + le due gemelle e un’altra bimba) esibirsi sulle note di Eternity di Charlie Chaplin. Entrano poi Pulcinella e Crostino per la gag del barbiere.
Pulcinella è un personaggio molto amato a Napoli e l’idea di Dolly si rivela vincente!
Zummolo, splendido pulcinella aiutato dalle sue origini Napoletane, colpisce il suo pubblico per spontaneità e simpatia. Crostino è bravissimo nella parte dell’antagonista (promesso sposo della principessa), pronto a ricevere gli scherzi di pulcinella. Seguono poi gli acrobati che con il sottofondo musicale della Famiglia Addams, e la supervisione di Geppetto, sfoggiano piramidi umane, numerose verticali e svariate figure che sbalordiscono il pubblico.
E’ la volta poi dei giocolieri, che si esibiscono con lo splendido sfondo colorato dei Kiwido, che fanno da coreografia fluttuante per tutta la durata di “Kalashnicov” di Bregovic al susseguirsi delle varie abilità.
Palline, cerchi, diablo, piatti cinesi, ula-op, clave e poi…via !... in scena tutti insieme!
Pulcinella rientra in scena spiegando al pubblico che, ha giocolato, ha fatto acrobazie, ne ha fatte di cotte e di crude ma non ha ancora conquistato la Principessa, ma sa che potrà riuscirci perché lui HA UN SEGRETO!
Il re ( padre della principessa impersonato da Svampita) entra e insiste per capire quale sia questo segreto, ma pulcinella che è un furbacchione lo ipnotizza e addormenta. Arriva nel frattempo il promesso Genero del Re ma Pulcinella ipnotizza anche lui!
Quindi con un gioco di parole fa credere al re che suo genero sta tramando contro di lui e riesce a metterlo fuori combattimento. Resta però da intortare il Re riguardo al fatto di essere povero…cosa che gli riesce stupendamente visto che sua Maestà, un po’ sordo, non capisce ciò che gli viene detto e finisce di nuovo ipnotizzato!!!!
Chiude lo spettacolo il meraviglioso numero di magia: gli allievi di Crostino hanno superato il loro maestro!! Sapientemente guidati, hanno eseguito alla perfezione le comico-magie che avevano imparato, ed il pubblico è rimasto letteralmente a bocca aperta quando Mago Spinocchio e la Valletta Scintilla hanno fatto sparire un bambino facendolo riapparire in un altro posto!!!! ( ..sfruttando il prezioso aiuto di due gemellini!).
Chiude lo spettacolo la canzone “la città e Pulcinella” che ci vede tutti insieme per ricevere i meritati applausi, e Gente Magnifica Gente dal musical Scugnizzi quale ringraziamento al nostro pubblico.
Con emozione ed occhi lucidi, indossiamo tutti il nostro camice, Dolly spiega alla platea chi siamo e cosa facciamo e ringrazia chi è intervenuto e soprattutto i genitori dei bambini; il pubblico ha apprezzato molto lo spettacolo dei ragazzi.
Non abbiamo ne il tempo di capire, di pensare, di ragionare , di riflettere e di considerare tutto ciò che è appena avvenuto: si deve sgomberare in fretta la piazza, riportare il materiale, gli attrezzi e tutto il resto in parrocchia vista la disponibilità del furgone. Anche i ragazzi devono rientrare, sono già arrivate le 20.30.
E’ proprio vero…il tempo passa in fretta quando ti diverti!!
E, come in via col vento…domani è un altro giorno e a freddo condivideremo ciò che abbiamo percepito.
Ognuno di noi dentro di se porta emozioni e sentimenti, che non sono semplici da descrivere e spiegare, frutto anche di un percorso a tappe molto incalzante, che forse vogliamo tenere nostre, come a volerle difendere affinché restino protette nel nostro cuore per non perderne l’essenza.
La serata prosegue in pizzeria, e poi un gelato sulla spiaggia. Siamo stanchi ma molto felici.

22 giugno – La quiete dopo la tempesta
Oggi, a causa dell’incontro di calcio della nazionale, abbiamo lavorato in oratorio solo di mattina.
La mattinata è iniziata con un doveroso (dopo il caos di ieri) riordino del laboratorio; riordino degli attrezzi e delle idee; il tutto è avvenuto in un insolito clima di calma e tranquillità.
Come da programma oggi niente prove dello spettacolo e niente laboratori (magia, acrobatica etc.), oggi vogliamo solo divertirli e divertirci.
Apre le danze Dolly con gli esercizi di riscaldamento seguiti da i balli e i giochi di Crostino (conosciuto per tutte le Venezie per il suo repertorio infinito di canti, balli e bans e per la sua carica energetica antimeridiana che ha del soprannaturale).
Forse sull’onda dell’entusiasmo per lo spettacolo di ieri o forse perché giorno dopo giorno la fiducia e l’apertura dei ragazzi nei nostri confronti sono sempre maggiori, fatto sta che la partecipazione dei ragazzi è stata quasi totale: è stato fantastico vedere in questi giorni alcuni “bulletti” cantare e mimare il nostro coccodrillo e altri bans.
A metà mattina abbiamo distribuito i cartelloni (giocoleria, trucco, realizzazione scenica etc.) che erano affissi in laboratorio e le nostre magliette perché ci lasciassero i loro pensieri e le loro firme: si sono sbizzarriti con le dediche e con le frasi di affetto tanto che a molti di noi sbirciando qua e là fra magliette e cartelloni sono venuti gli occhi lucidi e non solo…
Dopo questo momento di pacata confusione (e sprazzi di commozione) e dopo la pausa di metà mattina abbiamo inscenato alcune gags: Banana bandana (Dolly e Piripicchio), La pulce acrobata (Geppetto e Crostino) e Popcorn (tutti, compresi i bambini).
Abbiamo terminato la mattinata con un “abbraccio” simbolico grazie ad un gomitolo di filo rosso che veniva lanciato di mano in mano formando una grande ragnatela.
Poi tutti a pranzo ospiti delle signore della parrocchia (le pie donne) dove abbiamo ricevuto un’altra gradita sorpresa: una coloratissima lettera da parte di due bimbe che ci ringraziavano per il nostro operato e pensavano già con tristezza alla nostra partenza.
Ritorno a casa con due mezzi separati: auto scassata di Dolly con zavorra di nove leggiadre fanciulle contro furgone nove posti con cinque baldi giovani…arrivo quasi sincronizzato…sbarco delle truppe alla base…ammutinamento dei giovanotti che attaccano con un mega gavettone…fuga delle girls in cucina per riarmo e poi…è guerra aperta!!! Non possiamo dirvi le condizioni in cui ci siamo ritrovati per risalire in camera.
Pomeriggio libero… partita, pennichella, mare, e per l’eletto anche un po’ di cagarella.
Ritrovo per la cena che si svolge nel parcheggio per fuggire al caldo soffocante…piacevolissima grazie a un capitombolo di Geppetto giù dalla sedia ma soprattutto grazie alla presenza di Cookie (da Roma).
Buonanotte

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