martedì 28 agosto 2012

Missione Brasile 2012 - VIP Italia ONLUS


BRASILE 2012

Viaggio di andata 27 agosto 2012 

Venezia, Pavia, Alessandria, Jesi, Torino … finalmente ci incontriamo a Madrid, Gate U, destinazione Rio de Janeiro. Non pensavamo che Madrid avesse un aereoporto cosi grande... abbiamo addirittura dovuto
prendere un trenino p e r a r r i v a r e a l terminal giusto!!!
Ci incontriamo, baci e abbracci e... da subito viziati con un sacco di regali!!!!!
Ma g l i e t t e , f o t o , origami, spille...tanti pensierini fatti da noi e dagli altri clown che ci fanno sentire super coccolati e ancora più carichi di energia!!!!! yeahhhh!!!
Finalmente saliamo in aereo ma i nostri posti sono tutti spaiati... nooooooooooo come faremo 10 ore di viaggio a stare lontani???! No problem ci pensa la magica Volerò a cacciare con scioltezza il povero sfortunato a cui era per caso venuto in mente di sedersi vicino a loro!! ..
Ma g o C a n t i c c h i o corrompe la hostess con il suo savoir faire e cosi senza che nessuno
in aereo se ne accorga ( s i amo un gruppo molto silenzioso e poco riconoscibili con 8 magliette uguali
c o l o r a t e ! ! ! ) c i spostiamo tutti e 8 v i c i n i … e s i decollaaa!!!
Il viaggio passa veloce tra chiacchiere, dormite, partite a carte...finalmente dopo appena 10ore e mezza di aereo atterriamo a Rio.
Abbiamo 2 ore di tempo per recuperare le valigie e rimbarcarle sull'ultimo aereo per Florianopolis
...passano 20 minuti e tutte le valigie di Venezia presenti, passano altri 10 minuti e i t r a m p o l i d i B r o n z e t t a arrivano, passano altri 20 minuti e a fatica ma anche le valigie da Milano ci sono...
non proprio tutte ma almeno 4 su 5 sono salve.
Passata un'ora e delle valigie della povera Puff non c'è traccia. Attendiamo fiduciosi ancora fino a quando non spengono il nastro trasportatore...le valigie di Puff sono proprio scomparse, quella di Baloo è almeno solo ferma in dogana.
Contando che il tempo passa inesorabile e che l'aereo per Florianopolis non ci avrebbe aspettato decidiamo
saggiamente di dividerci: Baloo, Patato, Bronzy, Voly e Maki vanno in dogana a recuperare la valigia di Baloo e si dirigono verso il check in, Puff Terry e Cant pazientemente aspettano per fare la denuncia di
smarrimento degli altri bagagli.E' impressionante con quale calma l'addetta pigiasse i tasti sul pc, nonostante il nostro sollecito per dover prendere un altro aereo da lì a 40 minuti non si smuove di una virgola. Non ci resta che aspettare e iniziare a credere di passare la notte nell'aereoporto di Rio.
Ore 19,30 finalmente denuncia terminata , partenza aereo prevista per le 20,07.
Ormai la disperazione lascia spazio alla rassegnazione e consideriamo praticamente impossibile la missione
aereo... nonostante ciò però tentiamo il tutto e per tutto e iniziamo a correre per questi lunghissimiii e infiniti
corridoi, ovviamente IN SALITA e con le scale mobili FERME!!!!!
Nella corsa Terry perde il cappello regalato da Teguina, rischiamo di cadere rovinosamente più volte ma
arriviamo agli imbarchi...ore 19,50 sudati e senza fiato saliamo sull'aereo: ce l'abbiamo fatta!!!!!!!
Viaggio verso Florianopolis passa veloce, dormiamo tutti sfatti da queste imprese titaniche.
A r r i v o a Florianopolis alle 21,40. Un o m i n o c i attende con un pullmino con un CAPIENTISSIMO baule dove ci stanno al max 2 bagagli a mano … vabe noi abbiamo appena 13 valigie (meno male che 2 le abbiamo perse!!!), 8 bagagli a mano e 1 valigia- frigo (pesa appena 34 kg... brava Terry!!!) … a fatica riusciamo a far stare tutto quanto... e finalmente ore 22,30 si riparte, direzione Criciuma!
Ore 1.30 arriviamo a destinazione.

28 agosto 2012
Grazie al fuso alle 8 di mattina siamo già tutti svegli e più o meno arzilli.
Patato e Baloo si lamentano che hanno fame (strano!!!!) … per fortuna i loro desideri sono esauditi: gli altri missionari sono cosi gentili che ci fanno trovare la colazione pronta: panini di crema di leite, panini al p o m o d o r o e insalata, caffé elatte. A l l e 1 2 c i incontriamo con J u l i a n a (coordinatrice del Ba i r r o , b r a c c i o destro di Padre Vincenzo, punto di riferimento essenziale per la missione) che ci fa fare un giro della segreteria presentadoci alle ragazze e alla direttrice...sono tutte entusiaste di conoscerci. Poi ci porta in refettorio per presentarci ai bambini.
Primo impatto per i novellini P u f f , M a k i , Baloo, Patato,Volerò: PELLE D'OCA!
Primo impatto per i più esperti Canticchio, Terry e B r o n z y : PELLE D'OCA lo stesso!
800 bimbi che esultavano al nostro arrivo, ci salutavano, ci acclamavano con gioia, felici semplicemente per la nostra presenza. Usciamo dal refettorio, con le ginocchia che ci tremano (a Bronzy tremavano cosi
tanto che è riuscita ad inciamparsi nel p r imo e  u n i c o gradino di 1 cm che ha trovato!!!!) e J u l i a n a c i
accompagna nelle classi dei bimbi più piccoli, dai tre mesi ai 5 anni... dormono tutti, nelle posizioni più assurde!
Di fronte a noi c'è un campo sportivo con dei ragazzini che giocano a calcio, si interrompono per venire da noi e ci chiedono di dove fossero Buup, Chocolat, Topa, Pink e Ciclaun... pazzesco pensare di come questi ragazzini si ricordassero perfettamente di ognuno di loro!!
Poi torniamo verso il refettorio, dove pranziamo con riso, fagioli e carne... appena finito di pranzare, restiamo un po' con i bambini: moltissimi sono q u e l l i che s i avvicinano a noi, ci abbracciano, ci baciano, e toccano il nostro naso rosso... non facciamo niente, ma loro sono felicissimi!
Poi c i incontriamo con Juliana per definire le attività che faremo durante le tre settimane... e scopriamo che secondo lei dovremo aiutare un gruppo di teatro e il coro... non sapevamo di saper fare tutte queste cose!!! Ma... siamo fiduciosi: faremo del nostro meglio! :-) 
Verso le 15, c'è una festa che ci aspetta: si festeggiano tutti i compleanni del mese di agosto Compresi quelli di Patato, Bronzetta e Baloo!! Aiutiamo le insegnanti a distribuire la torta, le pizzette al cioccolato (specialità da copiare assolutamente!!), le tartine tra i bambini. Sono tutti felici e mangiano con grande soddisfazione, i più piccini hanno i piatti più grandi di loro ma mangiano gelosamente i loro dolcetti.
Prima di mandarli a casa consegnano loro i regali di compleanno: un pallone da calcio per i maschietti,
un pallone da pallavolo per le femminucce. Al settimo cielo tornano a casa felici.
Noi clown torniamo in cortile e passiamo un'altra oretta a giocare, chiacchierare con i bambini.
Baloo, Canticchio e Patato si improvvisano fantastici calciatori, le femminucce clown passano
tra il giocare a pallavolo … in modo magistrale!!...
e il chiacchierare con le bimbe che scopriamo essere fantastiche insegnanti di portoghese!!!
Cristiny ci insegna divertita i numeri da 1 a 10, noi li insegniamo a lei in italiano … lei è ovviamente
molto più brava di noi ad apprendere!!!
Si fanno le 16,30, i bambini devono tornare nelle loro case. Terry chiede chi di noi ha piacere di accompagnarli a casa salendo con loro negli scuolabus, come potersi rifiutare!!!
Bronzy, Maki e Puff salgono su un onibus, Voly, Baloo e Patato salgono su un altro onibus.
Tutti i bambini facevano a gara ad averci seduti vicino a loro, poco importava se sul sedile erano già
in 4.
Baloo intrattiene “silenziosamente” come suo solito i b a m b i n i improvvisando una fantastica guerra di
solletico, Patato fa il reportage di tutto quello che vede, Voly ripassa le tabelline del 2 con Ottavio, Puff si fa
mettere il mascara d a u n a b i m b a bellissima, Maki chiacchiera in italiano con un bimbo che ovviamente parla solo il portoghese, Bronzy fa addormentare un piccino.
Mentre noi facciamo tutto ciò scopriamo solo dopo c h e Te r r y h a g e n t i l m e n t e p r o p o s t o
obbligatoriamente il p o v e r o C a n t a i n t r a t t e n e r e 7 0 b amb i n i s e d u t i , immobili senza che
si facessero male perché dopo le 17 non è prevista la copertura sanitaria del Bairro.Cant ovviamente riesce nell'impresa  con grande destrezza incitato al grido “ Di novo” (= di nuovo) Sera al bairro: Padre Vincenzo ci invita alla “ Noite de a massas” (= festa della pasta), a fine serata torniamo in camera e finalmente ci laviamo
dormiamo...Buonanotte mondo.

Sabato 25 agosto - Giornata in famiglia
Oggi il Bairro è chiuso e i bimbi sono a casa, peccato perché siamo carichissimi e ci dispiace dover aspettare 2 giorni prima di rivederli!!! Approfittiamo cosi della giornata per fare la spesa e un giretto per la città di Criciuma.
Ci muoviamo proprio come una allegra famigliola con mamma Terry che si preoccupa delle piccole Puff e Maki che non sono in formissima e che controlla che nessuno di noi si perda.
Abbiamo la fortuna di incappare in una manifestazione folkloristica in cui si esibiscono varie scuole di ballo tra cui un gruppo di capoeira davvero eccezionale... con tanto di berimbau di sottofondo!!!!
Si fa sera e Padre Vincenzo ci organizza la serata: partecipiamo alla sfilata delle maschere a Nova
Venezia, un paesino che imita la nostra Venezia e che proprio in questa serata organizza una sorta di
Carnevale. Ci troviamo coinvolti in balli con maschere bellissime ed eleganti, noi ci accontentiamo di coprire i nostri meravigliosi abiti clown con mantelli e maschere.
Improvvisamente ci troviamo in prima fila nel salone da ballo e il Padre orgogliosamente ci presenta a tutta la sala.
Intanto si fa tardi, inizia a piovere e noi siamo stanchi, infreddoliti, affamati e ancora un po' scombussolati dal fuso orario... ma dobbiamo adeguarci alla volontà e ai tempi di Padre Vincenzo che appare assolutamente rilassato e sereno.
I tempi di attesa e i tempi morti creano un po' di malumore tra i nuovi... per fortuna ci sono Terry, Cant e Bronzy che cercano di spiegarci il punto di vista di Padre Vincenzo e di come per lui sia motivo di orgoglio averci presenti agli eventi a lui cari.
Tornati a casa tardissimo avremmo tanto voluto andare a dormire... la condivisione però è d'obbligo... soprattutto stasera ci rendiamo conto di quanto sia importante questo momento per evitare che i malumori si trascinino nella giornata successiva.
Alla fine della condivisione ci sentiamo più leggeri e sempre più parte di una famiglia!
Buonanotte dalla famiglia clown brasileira!!!


Domenica 26 agosto 2012 – Domenica in famiglia
Anche oggi il Bairro è chiuso, dedichiamo quindi la mattinata per i lavori di casa.Grazie alla meravigliosa tabella fatta da Bronzy ognuno di noi sa perfettamente che compito dover svolgere: Terry, Puff, Maki, Baloo e Volerò si dedicano alle pulizie, Canticchio e Patato si occupano della colazione, Bronzy è alle prese col
pc.
Alle 13 Padre Vincenzo viene a prenderci, vuole farci assaggiare il churrasco (tipo carne allo spiedo)... buonissimo!!!
Dedichiamo il pomeriggio all'organizzazione della settimana che finalmente sta per iniziare!
Anche oggi siamo in perfetta sintonia, ognuno dà il suo contributo rispettando i tempi degli altri...
vengono fuori mille idee e un sacco di spunti utili!!!!
Abbia mo u n a grande voglia di c o m i n c i a r e, sappiamo quanto i bambini ci stiano a s p e t t a n d o e
proprio per questo v o g l i a m o fortemente che t u t t o s i a organizzato nel minimo dettaglio... ovviamente siamo pronti ad affrontare gli inevitabili imprevisti!!!!!
Cena con minestrone caldo, dato il tempo umido che continua a farci compagnia, condivisione e nanna... carichi ed energetici per domani!!!!

Lunedì 27 agosto - E ora si incomincia...



Pronti... via!!! finalmente si incomincia a lavorare con i bimbi del bairro, un bel programmino ci aspetta!!!
Oggi segunda-feira (lunedi) lavoriamo dalle 8.00 alle 9.40 e dalle 10 alle 11.40 con i fundamental 1, cioè bimbi dai 6 ai 10 anni. Nel vespertino (pomeriggio) invece con i fundamental 2, ragazzini cioè dagli 11 ai 15 anni.
Visto il programma settimanale da bravi, anzi bravissimi missionari ci siamo anticipatamente preparati facendo liste di bans, giochi e laboratori per creare una scaletta adeguata in modo da avere sotto controllo le ore da occupare... ma facciamo un piccolo passo indietro...
L'emozione e un po' la preoccupazione in casa Mission du Brasil questa mattina si sentiva assai forte... era talmente frizzante che tutti, MA PROPRIO TUTTI, siamo stati puntualissimi nella sveglia!!!
Colazione preparata da Bronzy e Puff (grazie alla sudata tabella fatta da Bronzy!!), in tavola non mancava niente perchè una botta di energia risultava indispensabile per affrontare i bimbi!!!!
Tutti, MA PROPRIO TUTTI, puntuali siamo usciti di casa per raggiungere l'aula dove si sarebbero svolte le nostre attività.
Prima di raggiungere l'aula, ci aspetta il consueto “bagno di folla”: non appena mettiamo il naso rosso fuori di casa, i bambini ci vengono incontro, ci salutano, ci abbracciano, vogliono giocare con noi! Iniziamo le attività alle 8: I ROUND: sono una quindicina di bimbi, a nostra sorpresa attenti e collaborativi. Ci danno addirittura una grande mano nel tradurre il nostro imbarazzante portoghese!!
Con coinvolgente energia abbiamo per un'ora e quaranta giocato, cantato, ballato e riso ininterrottamente!!! yeahhhhhhhhhhh!!!
Concludiamo con una super foto di gruppo!!
II ROUND: in un primo momento ci troviamo con una classe di soli maschietti, le bimbe erano ad una prova costume. Al raggiungimento di queste ultime si è completato il clima festaiolo ed è esplosa la loro energia vitale con tanto di competizione!!!
La stanza era un po' piccolina contando che questa volta i bimbi erano circa 25 … ma la voglia di stare con noi e noi con loro ha reso la stanza magicamente spaziosa tanto da averci permesso di realizzare il nostro programma!!!
Questo gruppo è stato talmente bravo che Mago Canticchio decide di premiarli con un paio di giochi di magia!!

Nella mattinata in particolare ci ha emozionato vedere le reazioni dei piccini che giocavano “all'albero appiccicoso”. Il gioco consiste nell'evitare di finire “incollati” alla persona-albero che è nel centro del cerchio... nonostante avessero perfettamente capito lo scopo del gioco molti bimbi volontariamente si appiccicavano al tronco solo per la gioia di ricevere un abbraccio! Che amori!
Ore 12.20 pranzo con riso, fagioli e avanzo di pasta del giorno prima.

Alle 13.00 si ricomincia con la lezione del Vespertino. Speravamo che la classe fosse collaborativa come quelle della mattina... errore!!! Ci siamo infatti ritrovati con una ventina di ragazzini scatenati, collaborativi a modo loro e con una capacità di attenzione molto breve!!! Noi ci siamo comunque impegnati al massimo, e finchè siamo rimasti in aula, il risultato non sembrava così deludente... purtroppo però, quando abbiamo finito le attività, e i ragazzini hanno iniziato a lasciare l'aula, si è verificato un episodio di rabbia e violenza tra uno di quelli della nostra classe, ed un altro che lo aspettava fuori dall'aula, episodio che ci ha lasciato scossi e dispiaciuti.  Speriamo comunque di aver lasciato un piccolo segno del nostro passaggio, almeno per alcuni dei ragazzi.

Finite le attività in aula, ci riuniamo per preparare la scaletta per il giorno dopo. Poi Bronzy, Maki e Baloo fanno il giro sull'onibus che riporta a casa i bambini, mentre gli altri si occupano di faccende pratiche che riguardano la gestione della casa, e l'organizzazione di altre attività da svolgere.

La serata si conclude con un'ottima cena preparata da Baloo e Volerò, che è solo l'ennesimo esempio dei tanti piccoli gesti di attenzione che caratterizzano il nostro fantastico gruppo! E infine la condivisione, in cui, oltre alle mille emozioni che proviamo, emerge la consapevolezza che, per quanto possiamo cercare di descrivere quello che stiamo vivendo, non riusciremo mai a rendere giustizia alla magia del bairro. E'come quando si cerca di fotografare la luna e le stelle: puoi avere la migliore macchina fotografica del mondo...ma vederla dal vivo è tutta un'altra emozione!



Lunedì 27 agosto – E ora si incomincia…

Pronti... via!!! finalmente si incomincia a lavorare con i bimbi del bairro, un bel programmino ci aspetta!!!
Oggi segunda-feira (lunedi) lavoriamo dalle 8.00 alle 9.40 e dalle 10 alle 11.40 con i fundamental 1, cioè bimbi dai 6 ai 10 anni. Nel vespertino (pomeriggio) invece con i fundamental 2, ragazzini cioè dagli 11 ai 15 anni.
Visto il programma settimanale da bravi, anzi bravissimi missionari ci siamo anticipatamente preparati facendo liste di bans, giochi e laboratori per creare una scaletta adeguata in modo da avere sotto controllo le ore da occupare... ma facciamo un piccolo passo indietro...
L'emozione e un po' la preoccupazione in casa Mission du Brasil questa mattina si sentiva assai forte... era talmente frizzante che tutti, MA PROPRIO TUTTI, siamo stati puntualissimi nella sveglia!!!
Colazione preparata da Bronzy e Puff (grazie alla sudata tabella fatta da Bronzy!!), in tavola non mancava niente perchè una botta di energia risultava indispensabile per affrontare i bimbi!!!!
Tutti, MA PROPRIO TUTTI, puntuali siamo usciti di casa per raggiungere l'aula dove si sarebbero svolte le nostre attività.
Prima di raggiungere l'aula, ci aspetta il consueto “bagno di folla”: non appena mettiamo il naso rosso fuori di casa, i bambini ci vengono incontro, ci salutano, ci abbracciano, vogliono giocare con noi! Iniziamo le attività alle 8: I ROUND: sono una quindicina di bimbi, a nostra sorpresa attenti e collaborativi. Ci danno addirittura una grande mano nel tradurre il nostro imbarazzante portoghese!!
Con coinvolgente energia abbiamo per un'ora e quaranta giocato, cantato, ballato e riso ininterrottamente!!! yeahhhhhhhhhhh!!!
Concludiamo con una super foto di gruppo!!
II ROUND: in un primo momento ci troviamo con una classe di soli maschietti, le bimbe erano ad una prova costume. Al raggiungimento di queste ultime si è completato il clima festaiolo ed è esplosa la loro energia vitale con tanto di competizione!!!
La stanza era un po' piccolina contando che questa volta i bimbi erano circa 25 … ma la voglia di stare con noi e noi con loro ha reso la stanza magicamente spaziosa tanto da averci permesso di realizzare il nostro programma!!!
Questo gruppo è stato talmente bravo che Mago Canticchio decide di premiarli con un paio di giochi di magia!!

Nella mattinata in particolare ci ha emozionato vedere le reazioni dei piccini che giocavano “all'albero appiccicoso”. Il gioco consiste nell'evitare di finire “incollati” alla persona-albero che è nel centro del cerchio... nonostante avessero perfettamente capito lo scopo del gioco molti bimbi volontariamente si appiccicavano al tronco solo per la gioia di ricevere un abbraccio! Che amori!
Ore 12.20 pranzo con riso, fagioli e avanzo di pasta del giorno prima.

Alle 13.00 si ricomincia con la lezione del Vespertino. Speravamo che la classe fosse collaborativa come quelle della mattina... errore!!! Ci siamo infatti ritrovati con una ventina di ragazzini scatenati, collaborativi a modo loro e con una capacità di attenzione molto breve!!! Noi ci siamo comunque impegnati al massimo, e finchè siamo rimasti in aula, il risultato non sembrava così deludente... purtroppo però, quando abbiamo finito le attività, e i ragazzini hanno iniziato a lasciare l'aula, si è verificato un episodio di rabbia e violenza tra uno di quelli della nostra classe, ed un altro che lo aspettava fuori dall'aula, episodio che ci ha lasciato scossi e dispiaciuti.  Speriamo comunque di aver lasciato un piccolo segno del nostro passaggio, almeno per alcuni dei ragazzi.

Finite le attività in aula, ci riuniamo per preparare la scaletta per il giorno dopo. Poi Bronzy, Maki e Baloo fanno il giro sull'onibus che riporta a casa i bambini, mentre gli altri si occupano di faccende pratiche che riguardano la gestione della casa, e l'organizzazione di altre attività da svolgere.

La serata si conclude con un'ottima cena preparata da Baloo e Volerò, che è solo l'ennesimo esempio dei tanti piccoli gesti di attenzione che caratterizzano il nostro fantastico gruppo! E infine la condivisione, in cui, oltre alle mille emozioni che proviamo, emerge la consapevolezza che, per quanto possiamo cercare di descrivere quello che stiamo vivendo, non riusciremo mai a rendere giustizia alla magia del bairro. E'come quando si cerca di fotografare la luna e le stelle: puoi avere la migliore macchina fotografica del mondo...ma vederla dal vivo è tutta un'altra emozione!

Martedì 28 agosto – Le emozioni continuano

Mattinata fredda e piovosa.
Mentre scendiamo le scale di casa  ci sono già i bambini che ci aspettano nel cortile gridando i nostri nomi, pronti ad abbracciarci e a giocare con noi!
E’ bello essere accolti con gioia già di buon mattino e incrociare gli sguardi sorridenti dei bimbi felici di averci con loro anche per questa giornata!
Superato l’impatto iniziale del primo giorno oggi siamo un po' più tranquilli: abbiamo preso un po’ di confidenza con l’ambiente e così puntualissimi iniziamo la giornata.
Alle 8 iniziamo con i teneri piccini della Fundamental 1, per loro abbiamo preparato una nuova scaletta, adattiamo però il programma in base alle loro reazioni perché ci accorgiamo che alcuni giochi non sono adatti alla loro età.  
La timidezza iniziale viene subito superata con il primo gioco di conoscenza e con il primo ballo... scatenano tutta la loro energia … e ne hanno da vendere!!
Tra i tanti bimbi oggi abbiamo anche la fortuna di conoscere Gabriel, un ragazzino con un braccino amputato. Gabriel spicca per la capacità di trascinare il gruppo, ha un guantino con le dita con cui copre il moncherino, partecipa a tutti i giochi senza alcuna difficoltà proprio come se avesse due mani!
Probabilmente ci siamo fatti più problemi noi rispetto a quanto non abbia fatto lui, che pensava solo a giocare e a divertirsi con una forza incredibile!!!
Difficilissimo mettere nero su bianco le emozioni che questo bimbo e tanti altri ci hanno regalato, cosi come difficilissimo è raccontarvi le emozioni che il Brasile ci sta facendo vivere.
Alle 11 dopo l'intervallo arriva il secondo gruppo della Fundamental 1, hanno un'energia pazzesca, adorano la musica e su ogni bans o gioco ci ripetono “DI NOVO” ...hanno una carica pazzesca tanto da mettere a dura prova le nostre energie!!!
E' per noi di fondamentale importanza ed è davvero incoraggiante constatare la disponibilità , la voglia di mettersi in gioco e lo spirito di collaborazione delle insegnanti. Ci aiutano a spiegare i giochi, giocano anche loro con noi … tutto ciò ci fa pensare che la nostra cultura del Vivere in Positivo stia contagiando anche loro!!

Alle 12.20 tutti a pranzo con i bambini che ci accompagnano in refettorio, qua ci aspetta il nostro ormai affezionatissimo piatto di riso e fagioli... oggi però ci sono anche le uova strapazzate, è festa!!! Ad incrementare il nostro clima festaiolo si aggiunge la splendida notizia che finalmente le valigie di Puff sono arrivate!!!!!!!!!!!!!!!

Alle 13 iniziamo le attività, memori del pomeriggio precedente siamo un po' titubanti su come approcciare con i due gruppi dei Fundamental 2.
Ci ritroviamo invece a giocare con ragazzini splendidi ed educati che si lasciano coinvolgere dalle attività che proponiamo loro godendosi questo momento.
L'entusiasmo è tale che tre ragazzine chiedono di fermarsi anche con il secondo gruppo.
Alle 14,30 Patato e Baloo lasciano l'aula per iniziare a raccogliere materiale che verrà utilizzato per realizzare un filmato che testimoni la realtà del bairro. Intervistano alcune dottoresse italiane volontarie che si occupano di valutare le condizioni fisiche dei bambini del bairro.
Il loro obiettivo è quello di monitorare la reale situazione in cui i bambini vivono.
Intervistano poi anche Juliana e Padre Vincenzo che danno maggiori informazioni sulla gestione e l'organizzazione della struttura.
Intanto gli altri 6 proseguono con le attività, la divisione del gruppo è stata “sofferta” poiché ai due reporter è dispiaciuto lasciare il gruppo e contemporaneamente il gruppo ha sentito la loro mancanza.
Nel secondo gruppo dei Fundamental 2 c'è un ragazzo che si presenta con una felpa col cappuccio alzato e un'aria di sfida. Non partecipa ai giochi rimanendo in un angolo tutto il tempo, Volerò con la sua silenziosa dolcezza cerca di avvicinarlo e riesce piano piano ad ammorbidire la sua durezza... Voly è cosi brava a raggiungere il suo intento che riusciamo a coinvolgerlo nella foto finale!

Nel frattempo viene a farci visita l’addetta alle pubbliche relazioni del Bairro che ci fotografa, ci intervista e manda il materiale raccolto alle testate giornalistiche locali e nazionali!!
Subito viene pubblicato un articolo su un portale nazionale www.engeplus.com.br che parla di noi e del nostro operato in  missione. Siamo proprio dei veri VIP!!!

Cena preparata da Bronzy e Terry che ci viziano con amore (dessert con macedonia e torta al cioccolato!!!)
Alle 21.30 puntuali (come Patato suggerisce con diplomazia!) iniziamo la condivisione della giornata. E' stata una condivisione particolarmente sentita, si sfoga l'accumulo di emozioni delle giornate trascorse con lacrime rigeneratrici.
Oltre a ciò riflettiamo su quanto sia importante il lavoro svolto negli anni precedenti al Bairro: se oggi riusciamo a godere di questa accoglienza e di cosi tanta collaborazione è soprattutto grazie a ciò che è stato seminato dagli altiri missionari gli anni passati!!

Stasera siamo più svegli del solito nonostante l'intensità della giornata... prima di dormire quindi personalizziamo le pareti bianche della sala da pranzo con i cartelloni del VCM che Terry ha diligentemente portato nella sua valigia! La casa è subito più accogliente cosi tutta colorata!
Appendiamo anche il fantastico camice dei clownini di Pavia (in attesa di indossarlo!!!) e il calendario dei clownini di Torino (che finalmente è arrivato nelle valigie di Puff!!!)
Grazie amici, vi sentiamo vicini!!!!!!! :)


Mercoledì 29 agosto – Dagli Indios

In questa giornata le attività al barrio vengono sospese perchè abbiamo la visita agli Indios.
Poiché il gruppo è numeroso (a noi si aggiungono altre 3 volontarie italiane) Baloo e Patato vanno insieme a padre Vincenzo a prendere le macchine a noleggio.
Arrivati in fretta saliamo nelle macchine con i nostri bagagli clown tra cui gli improbabili ed ingombranti trampoli di Bronzy!! Terry scopre che 1,70m di trampoli nel baule della macchina non entrano e cosi escogitano un modo bizzarro per sistemarli!!! Per ulteriori dettagli chiedete alle interessate!!!!
Si parte tra chiacchiere, condivisioni e ronfate... dopo due ore di viaggio ci fermiamo a mangiare un panino al volo... anche qui si nota l'adattabilità del nostro fantastico gruppo missionario.
Finalmente alle 13, dopo 3 ore di viaggio, arriviamo al villaggio Indios.
Data la giornata di sole decidiamo di visitare il villaggio sfidando la natura selvaggia, i pontili di legno, il fiume che inganna la povera Bronzy che ci cade dentro!!! Ci sono anche simpatici pappataci che procurano a Bronzy e a Volerò strane reazioni allergiche... niente di grave comunque!

Dopo la visita inizia il nostro spettacolo all'aperto, le maestre radunano i bambini in cerchio.
Dopo un paio di bans Canti inizia il suo spettacolo di magia... lasciando a bocca aperta i piccini!
Incomincia a piovere, siamo cosi costretti a proseguire lo spettacolo in un'aula.
Nonostante il disguido meteorologico lo spettacolo ha un grande successo... valore aggiunto dato dall'ingresso della mitica Bronzy sui trampoli!!!!!!
I bambini sono incantati da questo gigante buono che dispensa sorrisi e baci dall'alto dei suoi 2 metri e 70... intanto, nonostante la sicurezza di Bronzy, gli altri clown sono in ansia per lei (il pavimento su cui si muove è bagnato e sdrucciolevole!!)
Lo spettacolo si conclude tra gli applausi, i complimenti della gente e innumerevoli palloncini!!!!!

Viaggio di ritorno sotto l'acquazzone e in mezzo al fango su strade e macchine poco sicure!!!
Nonostante questo arriviamo a casa stanchi, bagnati ma felici dell'esito della nostra visita e di aver avuto la possibilità di conoscere la popolazione originaria del Brasile!

Cena, condivisione e nanna 

Giovedi 30 agosto –  Emozioni in libertà

Oggi siamo felici di poter tornare dai nostri bambini del Bairro, mattinata ancora con i Fundamental 1 tra giochi, bans e tante coccole. Nonostante ci sia qualche bimbo particolarmente esuberante le insegnanti ci aiutano a svolgere le attività con serenità.
Dopo pranzo iniziamo le attività con i Fundamental 2, oggi la classe è numerosissima... si presentano davanti a noi 31 ragazzini che ci sembrano più “grandicelli” del solito: molte ragazze sono truccate e curate, i maschi ci guardano quasi allibiti non appena iniziamo con il primo bans... per dare ancora meno nell'occhio Maki, Puff e Bronzy decidono di mettersi in mezzo al cerchio affinché i ragazzi ci seguano nelle danze... i primi bans non hanno un grande successo. Tentiamo allora con il gioco di fiducia “cerchio alla cieca” e da qua in poi i ragazzini iniziano a sciogliere le loro timidezze. Si crea un clima cosi magico che alla fine del gioco riusciamo anche a fare un momento di condivisione con loro: chiediamo quali siano state le loro sensazioni, che emozioni hanno provato durante i giochi e nonostante le difficoltà della lingua alcuni intervengono e ci esprimono il loro pensiero.

Alle 15 arriva il secondo gruppo Fundamental 2, rimangono con loro solo Maki, Canticchio, Terry e Bronzy perché Baloo, Patato, Puff e Voly vanno con Padre Vincenzo a visitare le favelas.
La maggior parte dei ragazzini di questo secondo gruppo aveva già fatto attività con noi i giorni precedenti, per questo motivo cerchiamo di proporre loro giochi nuovi in modo che non si annoino!!! Il pomeriggio procede bene anche se essendo solo in 4 abbiamo bisogno di più energie e la stanchezza inizia a farsi sentire!!
Nonostante la stanchezza non ci perdiamo d'animo e puntuali come sempre alle 17.00 Bronzy e Maki salgono sull'onibus con i piccini per riaccompagnarli a casa.

Intanto Baloo, Patato, Puff e Voly arrivano alle favelas con Padre Vincenzo e la sua proverbiale  “cauma” (=calma!!)
Durante il viaggio il Padre Vincenzo racconta la storia delle favelas, ci spiega che sorgono sulla vecchia miniera di carbone e per questo sono ancora oggi terreni molto contaminati.
Dopo un giro di perlustrazione in macchina, incontriamo un uomo dagli occhi buoni che è incuriosito dalla nostra presenza e con cui iniziamo a chiacchierare.
Gli facciamo omaggio di un pacco basico di vivande, lui per ringraziarci ci racconta la sua storia e poi ci invita ad entrare insieme a 2 dei suoi 10 figlioletti!
Patato gli regala la sua “Nariz vermelho” (=naso rosso), commossi torniamo verso la macchina.
Tornati al barrio Puff e Baloo si aggiungono a Maki e Bronzy per l'ultimo giro sull'onibus.
Gli altri rimangono a casa a preparare la cena... ma per mangiare bisogna attendere... stasera infatti è previsto un evento speciale: ci hanno chiamato a parlare in un'emittente radio locale!!! … ci sentiamo sempre più VIP!!!
L'emittente Radio dce è una radio dell'università, trasmette musica e programmi culturali.
Ci accolgono con entusiasmo e curiosità, siamo intervenuti spiegando il nostro operato e pubblicizzando le attività del bairro... ci esibiamo addirittura con canti italiani e ci chiedono di spiegare le nostre attività di clown terapia in Italia.
Contenti del nostro intervento, ci chiedono di mantenere i contatti per il futuro per poter divulgare il nostro vivere in positivo anche in altre realtà di Criciuma.

Cena e torta in onore della nascita della nipotina di Maki, condivisione e nanna.

Un abbraccio a tutti dai vostri volontari brasileiri!!!!
  
Venerdi 31 agosto – Il debutto del paracadute al Bairro

Sveglia alla solita ora, colazione e tutti pronti per un'altra giornata in compagnia dei nostri amati bimbi.
Canticchio per preparare un kit di magia improvviso, in accordo col gruppo, ritarda di qualche minuto; gli altri intanto iniziano le attività della mattina con la Fundamental 1.
Presi dai giochi e dalle danze attendono l'arrivo di Canticchio... che però non arriva!! Dopo poco più di un'ora Terry finalmente decide di andare a vedere cosa gli sia successo... il povero mago è affacciato alla finestra con naso rosso e cappello...accidentalmente è stato chiuso dentro casa dalle altre tre volontarie che, non accorgendosi della sua presenza in un'altra stanza, chiudono a chiave per andare al bairro!
Sconsolato Canticchio dall'alta finestra cerca di catturare l'attenzione dei bambini spiegando loro la situazione... probabilmente per il troppo rumore non viene capito e riceve quindi in cambio solo saluti e sorrisi!!....grazie a Terry Canti finalmente si ricongiunge al gruppo!


Finalmente oggi c'è il sole, cosi ne approfittiamo per far giocare i bimbi all'aperto con il paracadute!!!
Bronzy e Canti dirigono con grande successo, i bimbi tra i colori e il magico mare del paracadute giocano di gusto, ridono estasiati e felici di aver scoperto questo nuovo gioco meraviglioso!!
Siamo cosi contagiati dai bimbi che anche noi clown decidiamo di tuffarci dentro e lasciarci andare alle emozioni del gioco.

Nel pomeriggio lavoriamo con la Fundamental 2, fortunatamente sono due classi di adolescenti collaborativi e curiosi di scoprirci. Decidiamo cosi di sperimentare con loro nuovi giochi di fiducia e di lavorare sull'approccio emozionale... funziona!!!! I ragazzini quasi commossi sciolgono le loro iniziali titubanze... concludiamo cosi con il cerchio dei massaggi che riscuote successo nonostante i ragazzini non siano probabilmente abituati a questo genere di coccole reciproche.

Non ancora sufficientemente stanchi dalla giornata, decidiamo di intrattenere i bambini per qualche minuto in attesa dei loro onibus... in un attimo siamo circondati da una settantina di gnomi urlanti e mai stanchi di stare con noi!!! Ci sorprendiamo renderci conto che bimbi che non hanno ancora lavorato con noi conoscono perfettamente i nostri giochi e i nostri bans!!! Evviva il passaparola del bairro!

Concludiamo la giornata rispettando la tradizione locale: partita di calcio del Criciùma!!!!
Purtroppo non siamo al completo perché Voly non sta bene e quindi decide di stare a casa in compagnia di Terry.
Il Criciùma vince, noi impariamo i cori da stadio e a partita finita, all'alba delle 21.55 Baloo, Canti e Patato (forse esaltati dalla vittoria!) decidono di fare tappa al supermercato!!!!! Facciamo spese per la cena rischiando di rimanere chiusi dentro e finalmente ci dirigiamo verso casa.

Condivisione nonostante la stanchezza che incombe su di noi e finalmente nanna rigeneratrice.
  
Sabato 1 settembre – Il naso rosso senza confini

Oggi è il secondo weekend brasileiro, i bimbi del bairro sono a casa e cosi approfittiamo della mattinata libera per tornare in centro città per fare un giretto.
Mangiamo al volo e torniamo a casa per le 13 per prepararci “con cauma” per la visita all'ospedale pediatrico di Criciùma, Santa Caterina. Purtroppo il gruppo non può essere al completo perché Voly non è in forma e quindi saggiamente decidiamo che è meglio che stia a casa a riprendere le energie per la settimana. L'ospedale è situato in collina per far respirare più agevolmente i bambini, per questo motivo Padre Vincenzo ci presta la sua auto per raggiungerlo. Dobbiamo fare due giri perché noi siamo tanti e la macchina è piccola... il primo giro parte con Patato alla guida, Terry e Puff che riescono a perdersi numerose volte prima di raggiungere la meta.
Mentre aspettiamo che Patato faccia il secondo giro con gli altri, Terry e Puff intrattengono i bimbi nella sala d'attesa del Pronto Soccorso, intanto arriva Hermana Elena ad accoglierci. Lei collabora con l'ospedale, ci accoglie con grande piacere... è una suora dolcissima, ci accompagna durante tutta la visita e alla fine del servizio ci offre anche la merenda.
Il servizio in ospedale è meraviglioso: i bambini e i loro genitori, il personale sanitario e i medici ci accolgono con entusiasmo e stupore. La considerazione del gruppo è che davvero il naso rosso abbatte ogni barriera... nonostante la difficoltà della lingua, del paese diverso, della cultura delle persone che abbiamo incontrato la nostra “Nariz Vermella” ci ha permesso di portare il sorriso anche in questa realtà.

Concludiamo la giornata assistendo a “Asas de um sonho” (=le ali di un sogno), uno spettacolo circense ispirato al “Cirque du Soleil”... e sorpresa delle sorprese Baloo viene chiamato dai clown protagonisti per partecipare a una delle loro gag!!!! E' stato bello poter incontrare alcuni bimbi del bairro, ancora più bello il fatto che abbiano visto partecipare uno di noi allo spettacolo!!!
Torniamo a casa soddisfatti, cena preparata da Maki e Bronzy, condivisione e nanna... domani è domenica ma abbiamo un sacco di lavoro da fare!!!!! Buonanotte mondo clown!!



Domenica 2 settembre – Ritiro emozionale

La sveglia suona ben due ore dopo il solito orario, ad attenderci finalmente c'è una splendida giornata di sole che ci mette tutti di ottimo umore!!!
Oggi è un gran giorno perché partecipiamo alla festa conclusiva del ritiro organizzato per i ragazzi che hanno concluso il percorso al bairro.
Trascorriamo la mattinata a preparare dei pensierini da regalare ai ragazzi: 32 nasini rossi confezionati con dell'elegantissimo raso rosso e contententi delle frasi sul vivere in positivo.
Il ritiro dura 3 giorni durante i quali i ragazzi partecipano a incontri formativi su tematiche fondamentali per la loro vita futura come l'amicizia, l'educazione sessuale e il rapporto con la famiglia. Durante l'intero soggiorno gli insegnanti si prendono cura dei ragazzi cucinando, rassettando e facendo una serie di attività “dietro le quinte” a loro insaputa.
Oggi è il giorno conclusivo in cui i ragazzi scoprono ciò che gli insegnanti hanno fatto per loro, Juliana ci invita per il pranzo.
Quando arriviamo raggiungiamo i professori, l'emozione è già alle stelle e contagia immediatamente anche noi.
E' meraviglioso rendersi conto dell'amore con cui questi professori accudiscono e guidano i ragazzi per tutto il loro percorso. Si dedicano a loro con passione e affetto quasi come se fossero i loro genitori, li accompagnano fin dall'infanzia lungo il loro periodo di crescita.
Il momento è molto commovente: i professori intonano una canzone per i ragazzi, entrano nella sala per mano e consegnano loro una rosa rossa. Ogni professore poi esprime il proprio pensiero e ringrazia i ragazzi per i momenti trascorsi insieme.
Juliana ci presenta commossa, con un discorso meraviglioso sul senso del naso rosso e del vivere in positivo. Ogni ragazzo con la “Nariz vermella” può portare il sorriso nella propria famiglia, tra i propri amici, nella propria vita. 
Torniamo al bairro con l'onibus che accompagna anche i ragazzi... il viaggio più lungo e faticoso della missione!!!! (forse peggio del viaggio di andata!!)
Trascorriamo infatti più di due ore ad accompagnare ragazzo per ragazzo nella propria casa passando in rassegna tutte le favelas di Criciùma... tutto ciò su strade non asfaltate e decisamente disconnesse!!! evviva gli ammortizzatori!! 
Tornati a casa prepariamo il programma per la giornata di domani e iniziamo ad abbozzare la scaletta per lo spettacolo. 
Cena preparata da Puff e Voly, condivisione e nanna.


 Lunedì 3 settembre 2012
Inizia la seconda settimana piena al bairro! Il programma cambia, e per la mattinata di oggi prevede attività con due classi della “maternal” (che accoglie bimbi da 6 mesi a 5 anni), mentre nel pomeriggio ci incontreremo con i ragazzi del coro.
La mattina, il primo gruppo di bimbi che ci raggiunge nell’area giochi, è formato da piccolini che hanno meno di 3 anni, e conquistare la loro fiducia richiede un po’ di tempo. A poco a poco sciogliamo il ghiaccio con bans e giochi, per arrivare a conquistarli con il paracadute, e poi con un mini-laboratorio in cui dipingiamo le loro manine e loro le imprimono su un telo bianco. Alla fine, anche i bimbi più diffidenti si sciolgono e si lasciano coinvolgere!
Anche il secondo gruppo è formato da bimbi della stessa età, e decidiamo di riproporre da subito il paracadute, che aveva avuto un gran successo con l’altro gruppo… in questo caso però l’entusiasmo non è grandissimo… e riflettiamo sul fatto che probabilmente l’abbiamo proposto troppo presto, perché bimbi così piccoli devono entrare un po’ in confidenza prima di lasciarsi coinvolgere del tutto!
Nel pomeriggio facciamo attività con il coro. Juliana ci aveva anticipato che stanno preparando uno spettacolo da portare in Italia l’anno prossimo, e quello che ci avevano chiesto era di assistere allo spettacolo (anche se non ancora perfettamente messo in piedi), per valutare se potesse piacere ad un italiano che andasse a vederlo. Ci presentiamo in aula e l’insegnante ci chiede di farle vedere quali attività avevamo fatto con gli altri ragazzi… e così proponiamo bans e giochi, puntando in particolare sulla fiducia. Di nuovo alla fine invitiamo i ragazzi a condividere le emozioni provate durante i giochi, e l’insegnate ci è di grande aiuto, perché partecipa attivamente a giochi e discussione!
Quando manca un quarto d’ora alla conclusione, chiediamo alle ragazze di cantarci qualche canzone del  loror spettacolo… sono bravissime e ci cantantano anche “Volare” e “La montanara” in un italiano perfetto!
Per concludere in bellezza, la nostra Bronzy, un po’ intimidita ci regala “Heal the world” accompagnata inizialmente dal coro, che poi rapito dalla sua interpretazione magistrale resta in silenzio ad ascoltarla, per regalarle poi un applauso scrosciante!
Salutate le ragazze del coro, ci prepariamo per andare in onibus, mentre Terry e Patato restano a casa… 6 clown su un autobus sono un sogno per i bimbi! Anche l’insegnante che in genere è molto composta e mantiene la disciplina, si lascia andare in canti e balli! E accenna anche qualche parola di italiano!
Al rientro Maki e Baloo restano a casa a cucinare, mentre  gli altri vanno in cerca della gommapiuma e di altri materiali per i laboratori dei giorni successivi.
Cena, condivisione e nanna! Boa noite!!!


Martedi 4 settembre – Adolescenti e laboratori

Altra mattinata di sole, iniziano le attività Puff, Bronzy, Patato, Canty e Voly mentre Terry, Maki e Baloo vanno alla ricerca della gommapiuma per i laboratori pomeridiani.

Oggi continuiamo il lavoro con i bimbi della Maternao, stamattina sono un po' più grandicelli di quelli di ieri. Giochiamo con loro tutta la mattina riuscendo ad interagire meglio rispetto a ieri, si dimostrano entusiasti del paracadute e delle impronte colorate.
Ci affiancano due tirocinanti dell'Università di Psicologia perché la direttrice della maternità desidera far conoscere loro la nostra associazione affinché possano avere gli strumenti adatti necessari per fondare un'associazione simile alla nostra.

Pranzo oggi con riso, carne e barbabietole e alle 13 si ricomincia con le attività.
Il primo gruppo sono le ragazzine della Coral, altre rispetto a quelle di ieri, con le quali entriamo subito in sintonia e riusciamo a svolgere le attività programmate con energia e positività.
Concludiamo l'incontro con un paio di magie fatte da Canticchio e  facendo loro cantare tre canzoni del loro repertorio, tra cui Acquerello di Toquinho... davvero emozionante!!!

Alle 15 tutti pronti per il primo giorno di laboratorio!!!!
Abbiamo 1 ora e mezza per lavorare con un gruppo di adolescenti.
Decidiamo di realizzare strumenti musicali con materiali riciclati (tappi, bottoni, spaghi)
Alcune ragazzine dimostrano subito grande interesse proprio per i tappi!!!!! Sono infatti molto incuriosite nel rendersi conto che sono tappi colorati di bottiglie italiane!!!
Ci dividiamo in gruppetti e iniziamo a lavorare con loro.
Allo scadere del tempo a disposizione tutti realizzano con successo il loro “sonaglio”, alcune ragazze si mettono in gruppo e iniziano a ballare dandosi il ritmo con il loro nuovo strumento!!
E' davvero apprezzabile vedere l'impegno di questi ragazzi anche in attività meno dinamiche!!!

Concludiamo il pomeriggio salendo sull'onibus con i bimbi... per la prima volta tutti e otto insieme!!! Trascorriamo il viaggio cantando, giocando e coccolando questi meravigliosi cuccioli!!
… è assolutamente percepibile di quanto ogni giorno che passa si affezionino a noi sempre di più cosi come noi a loro!!

Cena con inimitabili polpette fatte da Bronzy e Terry, condivisione e nanna.


Mercoledì  5 settembre
Il gruppo improvviso
Sveglia alle 8 perché si inizia con la maternal alle 8.45. La prima classe che incontriamo è scalmanata ma riusciamo lo stesso a fare bans e giochi e come sempre il paracadute non  delude…  conquista tutti i bambini, che rapiti dai suoi colori giocano ridono e saltano come pazzi!! Dopo aver giocato iniziamo a fare il truccabimbi, però il tempo a nostra disposizione finisce e purtroppo non riusciamo a truccarli tutti, ma la cosa non sembra sconvolgerli più di tanto. Questo piccolo errore di calcolo ci permette di organizzarci meglio con la seconda classe,decisamente più calma. Si parte con un bans tutti insieme  poi Terry Maki e Puff si mettono al truccabimbi, mentre Bronzy,Canti, Vole, Baloo e Patato dj  giocano e intrattengono tutti i bimbi!!! Esperimento riuscitoo!!!  Tutti  in breve tempo sono truccati e riusciamo a tirare fuori il paracadute con il quale giochiamo e interagiamo in maniera fantastica, maestra compresa!! Sono talmente collaborativi che uno di quei splendidi gnomi ci chiede di fare auana gana o (come dice puf  aguana nana). Veramente strepitoso oltre ogni nostra più rosea aspettativa. Oggi pranzo super veloce perché la voglia di giocare con i bimbi è veramente tanta e non vogliamo perdere nemmeno un minuto per stare con loro. Alle 13 c’è un cambiamento di programma  dovevamo avere il gruppo improvviso ma invece si inizia con il laboratorio di gomma piuma con gli adolescenti, riusciamo a realizzare un sole un cane e un pesce!! Un vero successo!!! Continuiamo il pomeriggio incontrando per la prima volta il gruppo “improvviso” , un gruppo di adolescenti che hanno intrapreso la strada dell’improvvisazione teatrale. Partiamo con l’ormai tradizione 007 e poi chiediamo loro di mostrarci alcuni esercizi d’improvvisazione… e rimaniamo  sbalorditi di quanto siano bravi spontanei ed espressivi, poi proponiamo alcuni esercizi anche noi e li svolgiamo insieme a loro fino ad insegnargli Pop Corn (una gag clown italiana)!!  Molto bella la sintonia che riusciamo a creare con loro sembra quasi di essere un unico gruppo. Come premio finale per noi e per loro una mega partitona a Niiiiiiiinja con vincitore Baloo!! Mezz’ora di riposo e via tutti in onibus ma questa volta siamo separati Bronzy, Canti, Puff e Terry salgono nell’onibus per boa vista  mentre Patato, Volerò e Baloo salgono sull’altro che accompagna gli adolescenti. Come sempre stare con loro è un’emozione indescrivibile e malgrado la stanchezza ci caricano per affrontare la giornata successiva. Cena succulenta preparata da Canti e Patato, partita a ping pong  condivisione, Niiiiiiiiiiiinja della buonanotte con vincitore Patato e poi subito nanna.
Boa noite.

Giovedì 6 settembre
Il gruppo improvviso e laboratorio di magia
Anche questa mattina incontriamo due classi della maternao. Nella prima, ci sono molti bambini piuttosto indisciplinati, e facciamo davvero molta fatica a catturare e mantenere la loro attenzione, soprattutto in assenza del maestro, che si era allontanato dall’aula per comunicare che una tubatura perdeva in sala. Ci troviamo addirittura costretti a smettere di giocare con il paracadute. Un po’ stanchi e con il morale non proprio alle stelle per non essere riusciti a lavorare con i bambini come desideravamo, ci prepariamo ad accogliere il secondo gruppo, che è anche l’ultimo della maternao, con cui facciamo attività quest’anno. I bimbi sono vivaci, ma attenti e molto svegli, e riusciamo a farli ballare e giocare in modo costruttivo e piacevole, sia per loro che per noi!
Nel pomeriggio incontriamo ancora i ragazzi del gruppo improviso, che ci mostrano alcune gags… e sono davvero molto bravi! Si percepisce, che sia loro, sia il loro insegnante mettono molto impegno e passione in quello che fanno! Per questo motivo chiediamo loro di partecipare allo spettacolo che metteremo in scena al Bairro settimana prossima, e loro accettano con entusiasmo la nostra proposta!!!! Per creare sintonia nel gruppo, facciamo alcuni  esercizi di improvvisazione insieme a loro e alla fine ci concediamo un momento di puro gioco, con una bella sfida a Ninjaaaaaaa!!!
Proseguiamo con un laboratorio di magia di cui si occupano prevalentemente Canticchio, Baloo e Patato. Spiegano piccoli e mirabolanti effetti di micromagia, lasciando a ogni ragazzo una busta”top secret” contenente un kit magico per poter stupire parenti e amici! I ragazzi si stupiscono, si divertono, e apprendono rapidamente!
Concludiamo il pomeriggio con l’ormai consueto giro sull’onibus, di nuovo tutti e otto insieme!
Cena, condivisione e preparativi per la giornata di domani in cui ricorre la festa d’Indipendenza del Brasile!!! Noi siamo invitati a partecipare alla parata delle scuole con  i ragazzi del Bairro!! Ci dedichiamo quindi a preparare un cartellone con scritto “Clown Vip Voluntàrios italianos no bairro da Juventude” … che emozione!!!!!

Venerdì 7 Settembre

Festa nazionale

Oggi sveglia alle 6... che fatica!!! Ieri sera abbiamo fatto tardissimo per riuscire a finire nel migliore dei modi lo stendardo che ci rappresenta in sfilata con il colori del bairro e del brasile. . Alle 7 si parte con 2 onibus. Puff, Maki, Baloo e Canti da una parte Terry, Bronzy, Vole e Patato dall'altra. Armati di camici (la nostra alta uniforme), trampoli e tanta gioia di partecipare ad un evento così importante andiamo di favela in favela a prendere i bambini selezionati per partecipare a questa parata. Ogni attività svolta nel bairro oggi ha una delegazione di rappresentanza che sfila con la propria uniforme (clacio, calcio femminile, pallavolo, basket, giugitzu, tennis, atletica, ping pong, chitarra, corale, spagnolo, orchestra e guardia forestale) ad aprire il corteo della nostra scuola (che sfila per prima) alcuni bambini con la divisa comunale del bairro (tuta blu e rossa e magliettina bianca). Tutti i bimbi sono stra emozionati sono tutti puliti, profumati e ben curati. L'evento richiede infatti compostezza e serietà in quanto si sfila di fronte alle maggiori autorità locali.
Entriamo anche noi nella parte, mlto onorati di eseere insime a loro. Bronzy per essere ancora più all'altezza decide di sfilare con las pernas de pau (trampoli) e tutti sono in trepidazione e con le mani in aria pronti a sostenerla!!! Noi siamo in coda a chiudere il gruppo del bairro, Baloo e Canti sostengono con fierezza lo stendardo, Vole, Patato e Terry sono in prima fila seguiti da Bronzy con i suoi angeli custodi Maki e Puff. Finiamo la parata sfiniti dal caldo e dall'alzataccia, ma con gioia riaccompagnamo a casa i ragazzini e poi finalmente siamo a casa anche noi.
Pranzo all'italiana preparato da Puff e Patato e poi il meritato riposino. Svegliati da banane e gelato al morango iniziamo a lavorare allo spettacolo. Impostiamo la scaletta, scegliamo le varie gag e le musiche adeguate. Cena preparata da Terry e Bronzy condivisione e nanna Boa noite.

“ La barca è più sicura nel porto. Ma non è per questo che le barche sono state costruite”
“Ricordati di guardare il cielo... tu che arrivi a toccarlo”
“E' il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”


Sabato 8 e domenica 9 settembre
In questi due giorni erano previsti diversi appuntamenti: Casa Guido(residenza per bambini oncologici) e l’ospedale sao Josè, purtroppo sono saltati a causa dell’assenza di padre Vincenzo trasferitosi a Sao Paulo. Senza di lui, nonostante avessimo preso accordi verbali, non siamo più stati contattati, né siamo riusciti a ricontattare  queste strutture.
Comunque a  noi clown brasiliani le cose da fare non sono mancate!! Sabato siamo andati in giro tutto il giorno a reperire il materiale per realizzare il nostro spettacolo scovando persino un fantastico negozio di maschere che abbiamo saccheggiato!!  Tornati a casa si inizia con la traduzione del “se fossi” in portoghese (che poi abbiamo deciso di lasciare parzialmente in italiano). Cena preparata da Terry e Maki, condivisione e serata giochi… è bello condividere anche questi momenti ludici tra di noi!
Domenica, intera giornata dedicata alla preparazione dello spettacolo: trascorriamo la mattinata ad assemblare i pezzi per la scenografia, i costumi e i materiali di scena… e ci divertiamo tantissimo! Con un sacco dell’ìmmondizia creiamo un gilet da hostess, con giornali e carta di gomma assembliamo cappelli, palette, fiori, e tante altre piccole cose!
Trascorriamo il pomeriggio a cercare di integrare le gags preparate dai ragazzi del gruppo improviso nel canovaccio dello spettacolo. Prima e dopo cena proviamo e riproviamo la nostra scaletta ed è’ bello vedere che tutti si mettono in gioco dando il meglio di sé e cercando di superare i propri limiti! Cena preparata da Voli e e Puff, condivisione e nanna! Boa noite!
  

Lunedì 10 settembre

Iniziamo la giornata sotto una pioggia scrosciante, che ci ha impedito di mettere in scena il primo spettacolo. Il bairro infatti per la pioggia intensa caduta tutta la notte è quasi tutto inagibile e lo spazio che ci era stato assegnato risulta essere allagato. Siamo così costretti a modificare la programmazione dei prossimi giorni. Lo spettacolo al bairro lo faremo mercoledì per dare il tempo ai responsabili di rendere agibile una stanza.
Arrivata l'ora di pranzo ci dirigiamo come sempre in refettorio. Il pavimento oggi è zuppo d'acqua ed è molto scivoloso... non basta l'estrema cautela usata... Bronzy infatti, non si sa ancora bene con quale dinamica, cade rovinosamente a terra. Non c'è niente da fare... La perna es quebrada!!!! (=la gamba è rotta!!!) Trascorre il pomeriggio in ospedale con Terry e torna a casa con il suo nuovo amico brasiliano chiamato Gesso!!!
Intanto gli altri 6, nonostante la preoccupazione per l'accaduto … the show must go on!!!... ancora più difficile perché NO Bronzy NO trampoli... dobbiamo cosi lavorare per inventarci un'alternativa che sia “all'altezza” del numero che avrebbe dovuto fare Bronzy!!! Oltre a questo dobbiamo anche provare le gag con i ragazzi del gruppo improviso cercando di coordinarci nel migliore dei modi!
E' faticoso e tutto ciò ci richiede grandi energie ma alla fine siamo soddisfatti del risultato!!!
Ottimo lavoro ragazzi!

Alle 15.30 Canty, Maki, Baloo e Terry (appena tornata dall'ospedale!) vanno in un'emittente radio brasileria a parlare del nostro progetto qua al bairro. Gli altri intanto a casa accolgono affettuosamente Bronzy e il suo amico Gesso e terminano gli ultimi preparativi per il debutto della serata. L'Università di psicologia di criciuma ci aspetta  infatti alle 19,30 per assistere al nostro spettacolo!
Data la assidua presenza di Gesso, Bronzy decide di stare a casa a fargli compagnia... Voly dall'alto del suo altruismo decide a sua volta di fare compagnia ad entrambi!!!
Gli altri 6 intanto si dirigono verso l'Università. Appena arrivati i responsabili ci fanno vedere “l'auditorium”:  una stanza piccola, circondata da specchi con un tasso di umidità pari al 200%!!!! Ma la location non ci intimorisce: montiamo il paracadute per la scenografia indossiamo i costumi e ci trucchiamo alla velocità della luce... e finalmente “ciak si giraa!!!”
Lo spettacolo che mettiamo in scena è la storia della bambola triste, si susseguono gag, magie, giocoleria per più di un'ora...  catturiamo l'attenzione di tutti strappando applausi a scena aperta sorrisi e addirittura qualche lacrimuccia!!!! Dopo la presentazione ufficiale con la nostra alta Uniforme Clown trascorriamo quasi un'ora a rispondere alle domande degli studenti, si dimostrano davvero molto interessati non solo al nostro progetto locale ma anche delle nostre attività in Italia!Stanchi e bagnati arriviamo a casa alle 22.30.  Bronzy, Voly e Gesso ci aspettano con una cenetta meravigliosa.
Mangiamo affamati, finalmente doccia, condivisione e nanna.

Martedi 11 settembre

Parabeince Puffy!!! (=buon compleanno!!!)
Oggi giornata superintensa: Terry, Bronzy e Gesso rimangono a casa a finire di sbrigare le pratiche di assicurazione e trasporto in Italia di Bronzy e del suo nuovo amico.
Intanto Puff,Maki,Baloo, Pato, Voly e Canti iniziano la giornata con uno spettacolo a Casa Miguel. E' una struttura costruita in mezzo alle favelas che fornisce assistenza sociale, si occupa principalmente del rispetto dei diritti dei bambini e delle loro famiglie. In questa Casa i bimbi possono avere il supporto di psicologi, insegnanti di educazione fisica e pedagogisti messi a disposizione per loro.
Svolgiamo lo spettacolo all'interno di un garage perché piove anche oggi, il campetto destinatoci è infatti inagibile ancora per la troppa pioggia che continua ad accompagnarci insistentemente!!!!
Gli spettatori sono circa una quarantina di bambini (vero Voly??!) dai 6 ai 15 anni con le loro insegnanti. Lo spettacolo va alla grande, riusciamo a gestire ottimamente i tempi e lo spazio (anche se piccino)... i bimbi ci ammirano divertiti, incantati poi dalle magie del Magico Canty!!!!
Terminiamo con qualche bans e pranziamo insieme a loro, ci viene offerto del pesce fritto fantastico!!!

Alle 13 di ritorno a casa per riprendere un po' di energia per i due spettacoli che ancora ci aspettano!!!!

Ore 14.30 secondo spettacolo della giornata. Finalmente la pioggia ha smesso e Bronzy riesce a scendere di casa e a venire a dare il suo essenziale contributo: la nominiamo dj ufficiale!!!!
Questo secondo show è dedicato ai più piccini. I bimbi della Maternao vengono radunati in uno stanzone (decisamente più grande e comodo rispetto a quelli precedenti!), sono una settantina di cuccioli curiosi di vedere cosa avevamo in serbo per loro!!!!
Modifichiamo leggermente lo spettacolo affinché fosse più interessante e divertente per la loro tenera età!!! E' un gran successo!!
Lo spettacolo viene interrotto a metà da una fantastica sorpresa: Juliana regala a Puff un cd dei bimbi della Coral per il compleanno e tutti quanti intonano per l'ennesima volta (è da ieri che le cantiamo la canzone!!) tanti auguriiiii a Puff (per niente imbarazzata tra l'altro!!)

Terminato anche questo, ritorniamo a casa per prepararci per il terzo e ultimo spettacolo della giornata. Con grande gioia di tutti riusciamo ad organizzare il trasporto con un capientissimo pullmino cosi che anche Bronzy e Gesso possano partecipare alla serata!!!!
Alle 18,30 arriviamo alla “Primera Linha”, una piccola comunità organizzata veramente in maniera eccelsa!!! L'esterno della struttura è molto curato, un giardino immenso è a disposizione per i bambini e soprattutto abbiamo un salone gigantesco per lo spettacolo!!!!!!!
I responsabili della struttura sono entusiasti della nostra presenza! Ci accolgono a braccia aperte offrendoci caffé, panini e un torta fantastica!!! Hanno addobbato le pareti della sala con palloncini variopinti e un cartellone in nostro onore scritto in italiano!!!
Emozionati ci caricano di nuova energia!!!
Inutile dire che è un successone anche stasera, sempre con la nostra Bronzy DJ!!!
A fine spettacolo la responsabile ci presenta... e ovviamente anche qua tutti sanno del compleanno di Puffy e intonano per la 150esima volta la canzoncina in suo onore!!!!!!!

Arriviamo a casa tardissimo e veramente stanchi dalla giornata cosi intensa.
Cena con torta al cioccolato, candeline e un meraviglioso presente (si legge “presensci”= regalo in italiano!!!) per Puff che è commossa per questo meraviglioso compleanno brasileiro!
Penultima condivisione e penultima nanna qui, nei letti della casa del Bairro.
Nessuno di noi ha voglia di tornare a casa!


12 settembre

… e cosi l'ultimo giorno che sembrava cosi lontano è arrivato. Oggi ultimo giorno al Bairro, ultimo giorno in cui stiamo con i nostri bimbi!!
Trascorriamo l'intera giornata a fare spettacoli per il Bairro. Ci mettono a disposizione la sala cinema: una sala piccina con moquette ovunque, un po' buia ed angusta a dir la verità!!! Come sempre però non ci facciamo intimorire dall'ambiente... siamo lì per dare il meglio per i nostri bambini, per far vivere loro uno spettacolo indimenticabile!!!
Per dare la possibilità a tutti i bambini di assistere, ci chiedono di accorciare lo spettacolo a 30-40 minuti l'uno affinché riescano a partecipare più classi possibili... riusciamo a ripetere lo spettacolo  ben 5 volte!!! E' davvero stancante ma è meraviglioso vederli ridere a crepapelle, divertirsi e sorridere!!! Alla fine di ogni spettacolo passiamo 10 minuti ad abbracciare e baciare decine di bimbi!!!! Tutti sanno che partiamo il giorno dopo, tutti vengono a salutarci.
Durante l'intervallo Juliana ci chiama in refettorio... e qui abbiamo vissuto uno dei momenti più emozionanti della missione:  il coro intona canzoni meravigliose dedicate a noi... e noi iniziamo a piangere come fontane! Cantano con le loro vocine, ballano a ritmo di musica... solo per noi!!! Juliana fa il discorso di arrivederci, tutti i bimbi presenti in refettorio ci urlano all'unisono buon viaggio e tutti insieme recitano il “Padre Nostro” per noi e per il nostro viaggio di ritorno.
E' davvero commovente... sono momenti che resteranno per sempre impressi nella nostra mente.
Dopo il pranzo facciamo ancora uno spettacolo a cui partecipano anche i ragazzi del gruppo improvviso con 2 delle loro gags!!! Sono riconoscenti per l'aiuto che abbiamo offerto loro, talmente riconoscenti che ci regalano matite meravigliose costruite da loro e dal loro professore!
Alle 5 siamo tutti nel cortile davanti agli onibus. Non saliamo con loro oggi perché dobbiamo andare a preparare le valigie, stiamo lì a giocare con loro fino a quando non salgono sui loro onibus. Passiamo gli ultimi minuti a giocare, ad abbracciarli, a baciarli... se ne vanno via salutandoci sventolando le loro manine dietro i finestrini del pullman. Ciao bimbi, grazie per il vostro amore, per i vostri abbracci e per tutto l'affetto che ci avete dimostrato!
A casa a far le valigie e cena dalla professoressa Andreza e marito con Juliana e il suo futuro marito. Ci accolgono in casa loro come se fossimo amici da sempre, trascorriamo la sera a chiacchierare e a ridere mangiando uno squisito churrasco!!!
Ci salutano facendoci dono di 8 fantastici cuoricini di panno verdi e gialli... hanno ragione: il nostro cuore d'ora in poi sarà anche un po' brasiliano...
Tornati a casa chiudiamo le valigie e ultima condivisione.
Condivisone un po' diversa dal solito: Terry infatti ci legge le schede che ha scritto su di noi, commentando insieme il meraviglioso andamento della missione.
Nanna per tutti che domattina la sveglia suona all'alba, ormai la partenza è impellente.

13 settembre
Sveglia all'alba, il pullmino alle 6 è lì puntuale per portarci verso Florianopolis.
Carichiamo le valigie, cerchiamo una sistemazione comoda per Bronzy e il suo inseparabile Gesso e partiamo verso Florianopolis.
Per fortuna partiamo presto, il Bairro è ancora deserto... lo salutiamo cosi, vuoto senza bambini...
ci allontaniamo dal Bairro ognuno con i propri pensieri...
Trascorriamo le 3 ore di viaggio sonnecchiando, arriviamo a Florianopolis, impacchettiamo le valigie e saliamo sul primo aereo.
Arriviamo a San Paolo e ci imbarchiamo per il viaggio intercontinentale.
Purtroppo l'aereo è pieno, non riusciamo cosi a stare tutti vicini... anche Bronzy povera non riesce a viaggiare comodissima: non riescono a trovarle 2 posti vicini per poter alzare la gamba, le facciamo noi un rialzo di fortuna con un paio di valigie impilate una sull'altra.
Trascorriamo le interminabili 10 ore di viaggio mangiando, dormendo, scaricando foto e pensando ai nostri bambini che già ci mancano terribilmente.
Fusi dal fuso arriviamo finalmente a Barcellona alle 5,30 di mattina e qua ci dobbiamo salutare... Canti, Terry, Patato e Voly vanno a Venezia, Puff, Maki, Baloo e Bronzy vanno a Milano.
Ci salutiamo e ci abbracciamo veloci senza soffermarci troppo... è solo un arrivederci il nostro, cerchiamo di non stare abbracciati per troppo tempo: le lacrime sono di nuovo lì che fanno capolino nei nostri occhi...










lunedì 27 agosto 2012

Missione Romania 2012 - VIP Italia Onlus

MISSIONE ROMANIA 2012

25/26.08.2012

Caro diario…
la nostra missione è iniziata con una caccia al tesoro…trovare una mucca in via Marsala a Roma. Questa era la legge imposta dall’alto tramite tele-iphone..ma trovata la legge trovato l’inganno.. erano tutti (o quasi) là che ci aspettavano!

Dopo aver affittato una gru per sollevare lo zaino di GiòGiò, che al posto degli strumenti di giocoleria aveva inserito delle pietre all’interno, ci siamo diretti a casa di Pacone. Il clown in questione ridendo e scherzando si tratta bene, visto che abita in una villa immersa nel cemento 20000 leghe sotto i mari. Dopo una lauta cena e qualche sonora risata, la notte dopo vari discorsi sulla solennità della nostra missione abbiamo deciso di dormire nel nostro campo improvvisato. Bello guardare le stelle quando l’emozione per la partenza arriva, peccato solo per quelle zanzare vampiro in assetto da guerra.

La mattina presto, freschi come una rosa, ci siamo diretti verso il povero Jabrel che per arrivare prima è giunto a nuoto dalla Sardegna. L’incontro all’aeroporto sembrava degno di una telenovela argentina, ma il primo intoppo era alle porte, anzi al check-in. La gentile signorina, che prima dispensava sorrisi gratis ai valigiati viaggiatori, divenne improvvisamente un tiranno alla notizia che Maiastrello aveva il ciclo! Esatto, avete capito bene…aveva un monociclo non pagato nel biglietto.. Meno male Pataja e GiòGiò avevano un passato da maratonete, e percorrendo l’aeroporto in lungo e in largo hanno risolto in men che non si dica il problema. Risolto questo, prima della vera partenza, tutta la troupe ha assistito ad un omicidio di un’anguria,

gentilmente portata da Funiculà arrivata al fotofinish. Non ne abbiano a male gli animalisti… comunque l’atto è stato persino immortalato da fotografie che a breve potrebbero persino girare su internet.Il volo per la Romania pare invece sia andato tutto liscio, a parte un tentativo da parte delle hostess di ibernarci.
Ma questo non ci ha di certo fermato, vista la nostra determinazione!

All’arrivo l’aeroporto di Bucarest era molto accogliente, a parte quello da cui avevamo noleggiato le macchine, che cercava in tutti i modi di spillarci soldi, visto il nostro regal aspetto. Alle 21 locali, sbrigato il problema del noleggio, iniziammo il viaggio della speranza…tre macchine in fila capaci di sbagliare TUTTE le rotatorie della Romania, giusto per allungare un po’ il tragitto…altrimenti troppo noioso. Alcuni guidatori sono stati vittima di un miraggio…giurano di aver visto delle lasagne che suademente chiamavano gli ignari verso vie sbagliate. State attenti se capitate da quelle parti. A mezzanotte l’arrivo a Panciu, un bellissimo paesino molto accogliente. Ancora più accoglienti sono state le volontarie del servizio civile, che ci hanno accolto con un VERO piatto di lasagne, per cui China ha percepito in alcuni di noi del talento per le premonizioni.

Alla notte siamo passati indenni dalle mitragliate e dalle imboscate, e la mattina seguente abbiamo preparato lo spettacolo, la cui prima era prevista per il pomeriggio in una comunità di disabili sieropositivi.Il pomeriggio abbiamo eseguito le nostre performance in una stanza probabilmente adibita a sauna per visitatori.

E’ stato un gran successo, la gioia trasudava da tutti i pori, e tra bans, canti e balli abbiamo sentito una sola parola: “Multumesc”!! (Grazie!!).

Purtroppo questo diario segreto verrà cancellato a breve, ed inoltre mi hanno impedito di inventare la restante parte perché ancora non vissuta. Lascio ai posteri questo scampolo di vita, promettendo alla persona che lo cancellerà che la prossima volta le porterò lo scontrino!!!
La revedere
Vostro Maiastrello XD



27.08.2012

“….se pioverà e il trucco laverà il sorriso,
saprà confondere il tuo viso
la pioggia con le gocce agli occhi.”

E mentre la pioggia cade sulle strade polverose di Panciu, ci avviamo verso casa consapevoli che la missione è iniziata a tutti gli effetti.
Ed eccola qui la Missione Romania che porta con sé i suoi mille imprevisti a noi tanto cari, che ti fanno sentire aggrappati a questa terra con tutto te stesso.

Considerato il gruppo numeroso abbiamo deciso di scegliere come tema della missione e simbolo del nostro cammino, la carovana. E così da tutta Italia, Giògiò Funiculà China Pataja Pacone Sciarpina Piumò Gegge Pacioc Maiastrello e Jabrel, si sono messi in viaggio e sono arrivati in questa piccola cittadina della regione della Vrancea, a nord di Bucarest: Panciu.

Qui lavora una organizzazione non governativa, IBO Italia, la cui mission è creare le condizioni per l’accesso all’educazione e alla formazione nei paesi in via di sviluppo, con il coinvolgimento e la partecipazione delle comunità locali e di sviluppare una coscienza sociale nei giovani tramite esperienze di condivisione, lavoro concreto e gratuito a favore delle persone in stato di bisogno.
A Panciu IBO ha contribuito alla fondazione dell’associazione “Rom pentru rom” (i rom per i rom), associazione no-profit i cui scopi principali sono quelli di contribuire alla promozione e allo sviluppo dei rom in tutte le dimensioni possibili.

Le attività dell'associazione Rom pentru Rom hanno avuto inizio nel 2001, attraverso opere di ricostruzione delle case di alcune delle famiglie rom più povere di Panciu.

Su una popolazione di circa 10000 abitanti, circa 700 sono rom raggruppati in 6 aree ai margini della città e in luoghi degradati del tessuto urbano: vivono in quartieri carenti di infrastrutture e di servizi pubblici; le abitazioni fatiscenti non permettono il mantenimento di standard sufficienti a garantire una qualità di vita dignitosa e la scarsa considerazione riservata all'istruzione come fattore qualificante per l'individuo generano una diffusa ignoranza aggravata dalla difficoltà di reperire un lavoro stabile e duraturo, anche a causa delle forti discriminazioni nei confronti dei rom. Conseguenza di questo sono l’elevato tasso di abbandono scolastico minorile e il fenomeno della non-iscrizione, uniti ad una mancanza di motivazione verso la scuola, diffusa sia fra alunni che genitori. I bambini rom, mancando di un sostegno familiare, hanno spesso difficoltá nell'apprendimento e vengono quindi discriminati dai compagni.

L'Associazione ha lavorato anche per ospitare bambini e adolescenti provenienti dall'orfanotrofio di Panciu (Casa de Copii), in modo da offrire loro ospitalità e una sorta di supporto e formazione che permettesse loro di ottenere un lavoro e inserirsi nella società.

Noi alloggiamo nella casetta dei volontari del Servizio Civile Internazionale: infatti, con noi ci sono tre ragazze italiane che ci affiancheranno nelle attività e ci aiutano ad entrare nella realtà di quello che, dallo scorso anno, abbiamo ribattezzato il nostro “villaggio zucca”.

Panciu per quanto sia una cittadina, rimane comunque una piccola cittadina della Romania, con tutte le sue difficoltà, lo capiamo dalle piccole attenzioni che dobbiamo tenere a mente nella vita di tutti i giorni, a partire dalla rete fognaria non attiva, all’acqua che è presente solo per poche ore al giorno, le strade non asfaltate e tutto ciò porta ad una serie di regole abbastanza ferree in casa.

Il primo giorno qui è iniziato con una visita in un centro per ragazzi disabili sieropositivi a Golesti, vicino Focsani. Dopo aver preparato lo spettacolo durante la mattina, abbiamo esordito al centro ancora non del tutto consapevoli di cosa ci attendesse.

I ragazzi erano una ventina e presentavano varie disabilità, non sapevamo quanto ci avrebbero seguito, ma sentendo il fragore delle loro risate e il loro incitamento da dietro il sipario, abbiamo iniziato a gasarci e la prima dello spettacolo, che per noi era in assoluto la prima prova (non avendo avuto il modo di provarlo) è andata alla grande. Dopo lo spettacolo siamo rimasti insieme a loro tra canti e balli, ma soprattutto siamo rimasti con loro, chiacchierando, conoscendoli, costruendo un contatto a tratti davvero toccante. Una ragazza ci ha detto che la giornata era molto bella perché diversa dalla solita routine, fatta probabilmente di solitudine ed indifferenza.

Questa mattina, invece, mentre Pacone Piumò e Sciarpina si sono imbarcati nell’odissea della spesa infinita, noi altri siamo rimasti a casa ad organizzare le attività della settimana e ci siamo dedicati ancora un po’ di relax, poiché, consci che da questo pomeriggio in poi non avremo probabilmente più un attimo di respiro, ci siamo muniti di chitarre, ukulele, maracas, sonagli, grattugie e abbiamo fondato la nostra band “I rom per caso”.

Nel pomeriggio, prima prove e poi vestiti e truccati in parata ci siamo avviati per le strade di Panciu: destinazione La casa di cultura per il nostro spettacolo.

27.08.2012
“….se pioverà e il trucco laverà il sorriso,
saprà confondere il tuo viso
la pioggia con le gocce agli occhi.”
E mentre la pioggia cade sulle strade polverose di Panciu, ci avviamo verso casa consapevoli che la missione è iniziata a tutti gli effetti.
Ed eccola qui la Missione Romania che porta con sé i suoi mille imprevisti a noi tanto cari, che ti fanno sentire aggrappati a questa terra con tutto te stesso.
Considerato il gruppo numeroso abbiamo deciso di scegliere come tema della missione e simbolo del nostro cammino, la carovana. E così da tutta Italia, Giògiò Funiculà China Pataja Pacone Sciarpina Piumò Gegge Pacioc Maiastrello e Jabrel, si sono messi in viaggio e sono arrivati in questa piccola cittadina della regione della Vrancea, a nord di Bucarest: Panciu.
Qui lavora una organizzazione non governativa, IBO Italia, la cui mission è creare le condizioni per l’accesso all’educazione e alla formazione nei paesi in via di sviluppo, con il coinvolgimento e la partecipazione delle comunità locali e di sviluppare una coscienza sociale nei giovani tramite esperienze di condivisione, lavoro concreto e gratuito a favore delle persone in stato di bisogno.
A Panciu IBO ha contribuito alla fondazione dell’associazione “Rom pentru rom” (i rom per i rom), associazione no-profit i cui scopi principali sono quelli di contribuire alla promozione e allo sviluppo dei rom in tutte le dimensioni possibili.
Le attività dell'associazione Rom pentru Rom hanno avuto inizio nel 2001, attraverso opere di ricostruzione delle case di alcune delle famiglie rom più povere di Panciu.
Su una popolazione di circa 10000 abitanti, circa 700 sono rom raggruppati in 6 aree ai margini della città e in luoghi degradati del tessuto urbano: vivono in quartieri carenti di infrastrutture e di servizi pubblici; le abitazioni fatiscenti non permettono il mantenimento di standard sufficienti a garantire una qualità di vita dignitosa e la scarsa considerazione riservata all'istruzione come fattore qualificante per l'individuo generano una diffusa ignoranza aggravata dalla difficoltà di reperire un lavoro stabile e duraturo, anche a causa delle forti discriminazioni nei confronti dei rom. Conseguenza di questo sono l’elevato tasso di abbandono scolastico minorile e il fenomeno della non-iscrizione, uniti ad una mancanza di motivazione verso la scuola, diffusa sia fra alunni che genitori. I bambini rom, mancando di un sostegno familiare, hanno spesso difficoltá nell'apprendimento e vengono quindi discriminati dai compagni.
L'Associazione ha lavorato anche per ospitare bambini e adolescenti provenienti dall'orfanotrofio di Panciu (Casa de Copii), in modo da offrire loro ospitalità e una sorta di supporto e formazione che permettesse loro di ottenere un lavoro e inserirsi nella società.
Noi alloggiamo nella casetta dei volontari del Servizio Civile Internazionale: infatti, con noi ci sono tre ragazze italiane che ci affiancheranno nelle attività e ci aiutano ad entrare nella realtà di quello che, dallo scorso anno, abbiamo ribattezzato il nostro “villaggio zucca”.
Panciu per quanto sia una cittadina, rimane comunque una piccola cittadina della Romania, con tutte le sue difficoltà, lo capiamo dalle piccole attenzioni che dobbiamo tenere a mente nella vita di tutti i giorni, a partire dalla rete fognaria non attiva, all’acqua che è presente solo per poche ore al giorno, le strade non asfaltate e tutto ciò porta ad una serie di regole abbastanza ferree in casa.
Il primo giorno qui è iniziato con una visita in un centro per ragazzi disabili sieropositivi a Golesti, vicino Focsani. Dopo aver preparato lo spettacolo durante la mattina, abbiamo esordito al centro ancora non del tutto consapevoli di cosa ci attendesse.
I ragazzi erano una ventina e presentavano varie disabilità, non sapevamo quanto ci avrebbero seguito, ma sentendo il fragore delle loro risate e il loro incitamento da dietro il sipario, abbiamo iniziato a gasarci e la prima dello spettacolo, che per noi era in assoluto la prima prova (non avendo avuto il modo di provarlo) è andata alla grande. Dopo lo spettacolo siamo rimasti insieme a loro tra canti e balli, ma soprattutto siamo rimasti con loro, chiacchierando, conoscendoli, costruendo un contatto a tratti davvero toccante. Una ragazza ci ha detto che la giornata era molto bella perché diversa dalla solita routine, fatta probabilmente di solitudine ed indifferenza.
Questa mattina, invece, mentre Pacone Piumò e Sciarpina si sono imbarcati nell’odissea della spesa infinita, noi altri siamo rimasti a casa ad organizzare le attività della settimana e ci siamo dedicati ancora un po’ di relax, poiché, consci che da questo pomeriggio in poi non avremo probabilmente più un attimo di respiro, ci siamo muniti di chitarre, ukulele, maracas, sonagli, grattugie e abbiamo fondato la nostra band “I rom per caso”.
Nel pomeriggio, prima prove e poi vestiti e truccati in parata ci siamo avviati per le strade di Panciu: destinazione La casa di cultura per il nostro spettacolo.

Lo spettacolo ci darà la possibilità di avvicinare i bambini rom con i quali dovremo lavorare questa settimana; purtroppo, per quanto abbiamo programmato nei minimi dettagli, solo giorno per giorno sapremo effettivamente chi parteciperà alle attività. Infatti, per questa settimana siamo pronti a tutto e abbiamo preventivato mille attività alternative, tra cui varie visite a centri diurni e case famiglia, dato che dopo il nostro intervento di ieri al centro di Golesti, la protezione minori ha contattato Rom pentru Rom, richiedendo la nostra presenza anche in altri centri.
Appena arrivati alla casa di cultura siamo stati travolti da decine di bambini rom che ci sono venuti incontro gioiosi, ed è bastato un attimo per averne tre a testa che ti abbracciavano e ti stringevano, un’accoglienza unica.

Il nostro spettacolo pian piano prende quota: “Il circo del poeta matto”, che con le sue magie, la sua domatrice di leonesse addormentate, i suoi trapezisti, il suo mago, il suo equilibrista e il suo Guglielmo Tell incanta e fa sognare tutti. Si sa che nel circo ognuno può avere il suo spazio ed è accolto, ognuno con la sua unicità e il suo essere.
E sotto la pioggia che bagna i nostri visi e scioglie le nostre emozioni ce ne torniamo a casa.

SCENE DI VITA VISSUTA:
Nella casa come abbiamo detto non siamo soli, oltre alle tre ragazze ci sono anche tre cuccioli di cane. Soprattutto Peco e Tino stanno mettendo a dura prova la nostra pazienza: non appena entrano in casa rubano tutto ciò che si presenta davanti il loro naso, dal primo giorno si divertono a mordicchiare i nostri calzini, si appropriano delle nostre scarpe. Oggi la scena più bella al nostro rientro: il marsupio di Piumò giace a terra svuotato, le sue cuffiette mancano di pezzi, smangiucchiate chissà da quale dei due cuccioli. I trucchi di China e Pacone sono sparsi per tutto il giardino.

Sempre a proposito di cani, considerato il forte randagismo nelle strade, sul ciglio della strada c’era un cane che sembrava morto e attirava l’attenzione dei passanti. Sempre steso ad un passo dalla morte, fa tremare una zampa, ma all’improvviso avviene il miracolo: non appena Benny, una delle volontarie dello SCI, prende un mici (non un gatto, ma una tipica salsiccia romena) il cane resuscita magicamente.
Durante un attacco d’arte fotografica dei nostri China e Piumò, “Natura morta con mostarda”, il cameriere sottrae proprio il centro focale dell’intera opera: la mostarda!

Ieri sera mentre tornavamo a casa dopo essere stati a cena con le ragazze, due tipi in motorino tentano di investire Pacone e Giògiò, tipi simpatici che si fermano un attimo dopo a chiacchierare e uno di loro si innamora perdutamente della nostra Gegge. Rubacuori!

Lungo la strada durante la parata, Funiculà si avvicina a due signore anzianotte cercando di interagire e con loro e viene chiaramente mandata a quel paese! Saranno state ingaggiate da qualcuno di noi?!?! ahaha
Per un attimo abbiamo pensato di perdere il nostro capomissione, che con aria spavalda si dilettava a fare l’equilibrista su un muretto poco prima dello spettacolo, il fato ha voluto che il piede si sia poggiato nel vuoto e la caduta è stata inevitabile, un volo quasi di un metro, miracolosamente l’osso sacro è salvo. L’avrà graziata il suo processo di beatificazione iniziato lo scorso anno?!?!

Da registrare un momento storico per il nostro Piumò e noi abbiamo l’onore di esserne stati testimoni, nel degenero post spettacolo riesce a fare la verticale per ben 5 secondi.

28.08.2012
Parole in libertà…
Freddo, Mancanza di coperta, Vetril, Moralizzatore, Bans che fa girare gli ananas, Acqua fredda,,Cani fuori, Laboratori, Poeta matto, Matto da legare, Ananas, Parata, Gioco, Caos, Colore, Caffè doppio, Doppia cottura per il riso, Riso abbonda sulla bocca degli stolti, Canzone stonata, Stonato ma efficace, Peruviano,
Un po’ venusiano, Cazziatone, djake, BVPOEB.

La temperatura finalmente si è abbassata, piove tutta la notte, ma al nostro risveglio ci accoglie un raggiante sole. Maiastrello e Piumò portano i segni di una notte passata al freddo, ma le coperte erano al caldo dentro uno sconosciuto armadio al piano inferiore. L’acqua per la doccia è più fredda che mai e alle dieci già non ce n’è più. Nonostante le difficoltà, tutti sono in piedi all’ora stabilita, i cambiamenti di programma sono all’ordine del giorno e a noi va bene così. Ci prepariamo ai primi laboratori al “Centro Pinocchio”, centro diurno per bambini nella ridente Panciu, quest’oggi un po’infangata.
Sciarpina, Pacioc, China e Maiastrello vanno alla ricerca di materiali di riciclo per la costruzione di strumenti musicali che verranno suonati dai bambini del centro. Eh si... progetto ambizioso ma alla luce dei risultati ci sembra fattibile.
Gegge, Jabrel , Piumò e Pataja si occupano dell’organizzazione del laboratorio di giocoleria mentre GiòGiò, Pacone e Funiculà sono impegnati nel laboratorio clown. Al centro i bimbi aspettano impazienti il nostro arrivo e appena giunti ci accolgono tra i sorrisi e le feste. I bimbi, divisi in tre gruppi in base alla fascia di età, sono di sicuro molto energici e dimostrano un discreto interesse verso le varie attività. Inoltre, anche se inconsapevolmente, ci mostrano le loro preferenze, in modo tale che nei prossimi giorni sapremo come dividerli per lo spettacolo. Ci accorgiamo durante le attività che l’integrazione tra i bambini Rom e i rumeni è un processo in corso ma ancora da affinare, le cui cause sono di sicuro riconducibili al background in cui vivono quotidianamente. Nonostante in Romania sia presente da moltissimo tempo la più grossa comunità Rom dell’Europa, le due etnie cercano di rimanere due entità separate, con usi, costumi e forma mentis chiaramente distinte. Detto questo, è encomiabile il lavoro svolto dalle educatrici del centro che puntualmente (anche durante i nostri laboratori) intervengono ogni qualvolta avvertono fenomeni di discriminazione.
Giunti a casa, cosa può esserci di meglio per recuperare le energie che un bel riso cotto un pelino più del necessario (modalità pappa per cani)? A parte i dettagli culinari, comunque sopraffatti dall’indicibile numero di caffè assunti, siamo partiti per l’incontro con i ragazzi adolescenti. Il laboratorio si è svolto principalmente su esercizi basati sulla fiducia e sulla reciproca conoscenza. Fino alla mattina non sapevamo il numero dei ragazzi partecipanti o, addirittura, se ci sarebbe stata la loro presenza. Invece il numero ha superato ogni aspettativa.
Finito l’incontro con gli adolescenti abbiamo scaldato i motori e via a tutta birra verso Focsani per lo spettacolo presso il parco centrale nell’ambito della manifestazione “La settimana della biblioteca all’aperto”. Dopo la consueta parata nel parco della cittadina per raccogliere quanto più pubblico possibile, fiato alle trombe: che lo spettacolo abbia inizio! Il nostro “Circo del poeta matto” ritorna ancora una volta ad incantare i presenti curiosi: scope diventano fiori profumati… capelli di donna da baciare… coriandoli tra il pubblico. Mangiafuoco e leoni svogliati si alternano davanti ai colori del tendone- sipario alle nostre spalle.
I giochi con i bambini seguono lo spettacolo ed è festa, una festa che travolge tutto e tutti. Sono canti che si mischiamo a sorrisi, sono balli e mani che si incontrano, sono le nostre quinte colorate che diventano onde del mare e risacca di battigia. Ora chiunque è coinvolto,deride e viene deriso dai clown, ma il tempo è tiranno, la nostra strampalata carovana deve lasciare Focsani, anche se le mani tese dei bambini ci trattengono come radici!
Con l’arrivo a casa sopraggiunge anche la stanchezza, ma ciò non ci impedisce di preparare una meritata cena e di passare un po’ di tempo insieme, anche per scrivere il diario ed organizzare al meglio la giornata successiva, che si preannuncia intensa!

SCENE DI VITA VISSUTA:
L’immancabile sequestro dei pupazzi impedisce l’incontro tanto atteso tra quello di Maiastrello (Pompu) con il pupazzo di Funiculà (Pimpi). I due infatti, a parte le dimensioni, sono perfettamente uguali, comprati entrambi in Romania ma in posti e tempi diversi.

La faccia di GiòGiò all’arrivo di un omone abbastanza irrequieto che protestava per il sequestro della macchinetta a pedali della figlia. Fortuna che i clown hanno mezzi infallibili per scusarsi, come ad esempio un palloncino a forma di cane, o un cane a forma di palloncino.

Il posto di blocco della polizia sulla strada per Focsani che ferma un serissimo Pacone truccato per bene. Interessante l’intervento in aiuto da parte di Funiculà, che con spirito da crocerossina si ferma volontariamente, rendendosi successivamente conto che guidava senza patente.

Il passaggio per Foscani ad un’autostoppista d’eccezione, una signora anziana che non credeva di aver avuto tutta questa fortuna. Purtroppo anche l’autista era d’eccezione, ossia China, la quale ha pensato bene di partire con solamente mezza signora dentro la macchina sotto gli occhi di un poliziotto alquanto perplesso.

I cani addestrati da Pacone che, stressati poiché non possono più entrare in casa, si sfogano a tradimento con le palline da giocoleria di Pataja. Non contenti hanno scelto la pallina che le aveva regalato Trottolo per la missione Romania dell’anno scorso (dopo che la sua era stata lanciata sul tetto di Braila).

La preghiera del bambino Rom (“te rog iertame” – traduzione: ti prego perdonami –in Romania questa locuzione è comunemente utilizzata in chiesa per chiedere pubblica ammenda!!) che di sua spontanea volontà chiede perdono dopo aver sputato l’acqua in faccia ad una Funiculà alquanto offesa.

Come si può dimenticare l’occhio clinico di GiòGiò che sceglie tra una cinquantina di persone un sordomuto da mettere in mezzo durante il passing con le clave…

Ah… vi informiamo che il nuovo gruppo musicale creato ieri mattina, i “Rom per caso”, ha iniziato la composizione della prima e probabilmente unica canzone della missione… a breve ne vedrete (anzi sentirete) delle belle!!


29.08.2012
Oggi secondo giorno di laboratori con i bimbi che frequentano l’associazione, nonché quinto giorno a Panciu e sesto giorno passato insieme.
Sveglia alle 8, si fa colazione e ognuno di noi si dirige verso mete diverse: Giogiò e Jabrel vanno via prima perché oggi è previsto un laboratorio di clownerie con i più grandi al “Bazart”, sala comunale messa a disposizione dell’Associazione Rom Pentru Rom, mentre tutti gli altri si recano con più calma in “associatia” per il completamento dei laboratori avviati il giorno prima.
Tuttavia gli imprevisti sono all’ordine del giorno: non appena girato l’angolo a pochi metri da casa, infatti, notiamo subito una netta diminuzione dei bambini, ma ciò non ci scompone né demoralizza, anzi!! Cassandrina ( la cassa mobile della missione concessa gentilmente da Mondovip) inizia a suonare il tormentone ricorrente al quale i bambini si sono tanto affezionati: Plug and Play. Li lasciamo sfogare con alcuni balli e bans e poi iniziamo i vari laboratori. Girati tutti i gruppi si passa alla costruzione dello spettacolo per il quale ogni bambino sceglie la disciplina che più gli piace.
Nel frattempo, sganciandosi dal gruppo dei laboratori con i piccoli, Funiculà e Pacioc raggiungono GiòGiò e Jabrel alla Casa di Cultura in compagnia di Fernando ed Eddy, appassionato di wrestling e musica rock. I ragazzi ad attenderli erano inizialmente pochi ma, sorpresa delle sorprese, nell’arco della mattinata se ne sono presentati più del previsto.
Gli esercizi proposti erano inizialmente molto semplici, essenziali per sciogliere il ghiaccio e per portare i ragazzi a liberarsi delle inibizioni e convenzioni e prendendo confidenza con il proprio clown che, nascosto dentro di loro, attende di uscire. Questa cosa accade alla fine della mattinata davanti ad un esercizio ad alto impatto emotivo in cui i ragazzi, tutt’altro che frenati, si sono lanciati spontaneamente e divertiti moltissimo. Essenziale in tutti i laboratori di questi giorni la presenza ed il supporto delle ragazze volontarie che ci stanno accompagnando in questo percorso oltre che come traduttrici, anche attraverso una partecipazione coinvolta ed attiva.
Pausa pranzo time: il cuoco della mensa di casa volontari, Pacone, continua a deliziarci e a viziarci: la chicca del giorno sono le crocchette di patate… ma non quelle congelate, bensì quelle fatte a mano la notte prima da lui e dalla sua assistente, chef Giògiò. E, dulcis in fundo…le GOGOS calde calde!!
Nel pomeriggio il Bazart si trasforma in una vera e propria scuola di piccolo circo: i ragazzi invadono ogni angolo della sala, provando e sperimentando qualunque oggetto di giocoleria: clave, cerchi, palline e piatti cinesi, mentre qualcuno più audace tenta persino il monociclo. Un piccolo appunto va alle invidiabili capacità linguistiche di Piumò che, incurante delle facce interrogative dei ragazzi che non capiscono la nostra lingua, imperterrito continua a spiegare gli esercizi in un aulico e tecnico italiano.
Andati via i ragazzi, siamo noi ad impossessarci dello spazio, ed è il degenero totale : ci lanciamo in ardite prove acrobatiche, nelle quali coinvolgiamo anche le ragazze che ci ospitano qui a Panciu, proponendo loro di unirsi a noi nel finale del nostro spettacolo: nasce così una nuova piramide a quindici, mai vista in una Missione Romania Vip! Il momento finisce con un volo verso il sogno ad occhi chiusi, un delicato esercizio di fiducia che ci aiuta a ricordare l’importanza del sostegno reciproco.
Si è fatto tardi, torniamo a casa prima che tolgano l’acqua per poterci rilassare con una veloce doccia calda ed un lauto banchetto a base di “pasta al ketchup”.
Un’altra giornata, intensa e stancante, si è conclusa e lo spettacolo da fare con i ragazzi del centro si avvicina…
Tra uno sbadiglio ed un altro vi auguriamo una noapte buna !
SCENE DI VITA VISSUTE :
Nel nostro momento di degenero al Bazart Sciarpina, durante la sua prima figura di acrobazia, sprezzante del pericolo poggia il suo piede sulla caviglia del povero Pacone. Non contenta, mentre sperimenta un piedi-mano con Piumò prende a capocciate il povero Pacone che tentava di aiutarla!
Continua la guerra tra i pupazzi missionari ! Anzi si evolve! Nuovi personaggi vengono coinvolti in questa guerra, infatti anche le ragazze volontarie del centro vengono prese di mira da un implacabile Pacone che non ha rispetto neanche per i loro oggetti cari:
- Felpe dei clown: Pacone cerca inutilmente per tutta la camera delle ragazze la sua felpa, sequestrata successivamente alla sparizione dei loro affetti (non avendo pupazzi).
- Pupazzi volanti appesi in varie zone della casa, visibili o meno, fotografati e sbattuti sullo sfondo del
desktop dei computer utilizzati da tutti i volontari senza essere riconosciuti.
Venusiani e marziani: Maiastrello, ascoltando conversazioni esterne su Marziali, Venusiani, Saturnini e Doppioespansi, tira fuori il meglio di sé sputando l’acqua che aveva appena bevuto per tutta la sala pranzo.
Viene ideata una nuova telenovela, intitolata “Panciuville”, chi non la fa l’aspetti!
China abbandona l’antica arte del nastro in favore dell’ultimo ritrovato in fatto di giocoleria: il piatto cinese!
Anche Cristina, responsabile di Rom Pentru Rom, si lascia contagiare e si butta nel mondo dell’acrobatica!


30.08.2012
La giornata è stata veramente “croccante”. Sveglia con musica a palla, tanta energia e un po’ di stanchezza. Le attività previste erano diverse, tanto che la nostra troupe si è divisa in due gruppi. La cosa non era certo il massimo, poiché tutti preferiscono assaporare i vari momenti di vita vissuta insieme, ma comunque la separazione è percepita come un male necessario per poter garantire il miglior servizio possibile.
Così Jabrel, GiòGiò, Pacioc e Funicolà sono partiti di buona lena in direzione del “Bazart”, dove hanno svolto le attività di giocoleria – clowneria e giochi di fiducia per il gruppo dei ragazzi più grandi. Tra ragazzi che vanno, nelle ore di lavoro, e ragazzi che vengono, durante la pausa con biscotti ed acqua, i progressi iniziano a vedersi e tutti sono fiduciosi per lo spettacolo.
Piumò, Maiastrello, China, Sciarpina e Pataja sono partiti alla volta del centro di cultura “Pinocchio” dove hanno incontrato i bimbi della fascia piccola e media che si sono dimostrati sempre più affettuosi e felici dell’arrivo dei clown. Finito il laboratorio i clown del “centro di Pinocchio” hanno goduto della prova dello spettacolino dei bimbi, almeno così ci assicurano.
In ogni missione c’è sempre qualcuno che si ammala, e questa pare che non faccia eccezione. Niente di serio, però la prima vittima da registrare è Gegge, colpa di qualche ingrediente poco ospitale (il sugo dolce come lo zucchero filato?). In ogni caso il buon numero di persone presente sopperisce alle inevitabili défaillance dovute al cambio di abitudini alimentari.
All’ora di pranzo il gruppo capitanato da GiòGiò parte alla volta del “Centro di Cultura” nella sala del progetto “Bazart”. Si deve capire quanti ragazzi sono presenti e di questi quanti hanno realmente voglia di partecipare allo spettacolo. Dopodiché occorre prepararli: praticamente un’impresa impossibile. Ma come sempre il buon Naso Rosso fa miracoli: i ragazzi, piccoli e grandi sono come sempre più del previsto ed inoltre si è visto qualche adolescente che ha partecipato con entusiasmo alla giocoleria. Recuperati poi tre bambini Rom da un edificio diroccato, nel retro della Casa di Cultura, il gruppo è stato diviso in squadre in base agli attrezzi scelti. Ancora una volta la grande sala si accende di voci e colori e dopo qualche ora di prove si prepara l’ingresso dei ragazzi più grandi per lo spettacolo che si svolgerà l’indomani. Strano ma vero, ma ….buona la prima…. ed i ragazzi oramai stanchi, lasciano la sala, ma non prima di aver ballato il bans finale “soku soku vira vira”, praticamente diventato il tormentone dell’estate.
Il secondo gruppo invece dopo aver finito alle tredici i laboratori al “Centro Pinocchio” parte per fare uno spettacolo in un centro per l’infanzia a Brosteni, il “centro Danut”. Il tempo di preparazione è veramente ristretto, 10 minuti o poco più, giusto per preparare i materiali di scena e fare due panini da mangiare in macchina durante il viaggio. Siccome il tempo è tiranno, i clown non riescono nemmeno a fare una prova, per cui si trovano con una incognita grande come una casa, ma l’imprevisto è il nostro mestiere!
All’arrivo l’accoglienza della responsabile è aldilà delle aspettative.. un infuso di rosa (imbevibile se non sei un insetto) e un dolce buonissimo tipico della Romania, fatto in casa, chiamato Cozonac. Tutti i clown rimangono comunque disorientati alla visione del teatrino in cui si devono esibire. Una costruzione bellissima ed a perfetta regola d’arte (a parte le finestre montate ad altezze diverse), tanti tappeti che ricoprono il pavimento e...una quantità industriale di cellofan che ricopre i tappeti onde evitare che si sporchino. Il posto aveva un aspetto alquanto sterile, decisamente diverso da come erano tutti abituati. Si respirava un’atmosfera surreale accentuata dal silenzio tombale che regnava indisturbato dentro la struttura nonostante fossero presenti ben 30 bambini. Inoltre i clown, a gruppi di quattro per non sporcare il piano superiore, sono andati a visitare una stanza ove si ergevano indisturbati i cimeli di una nostalgica Romania. Ogni cosa, perfettamente conservata al suo posto, ricordava scampoli di una vita orgogliosa. Nella stanza erano presenti inoltre bellissimi vestiti tradizionali. Ovviamente ignari della destinazione i clown avevano preparato le gag destinate a sporcare maggiormente l’ambiente circostante, per cui hanno ben pensato di non anticipare niente sul loro spettacolo alla curiosa responsabile del centro. Comunque, per la cronaca, lo spettacolo è andato benissimo e i bimbi si sono trasformati da marionette a veri angioletti scatenati e ciò ai nasi rossi non ha fatto che piacere!! Alla fine come ringraziamento i clown hanno subito 20 minuti di spettacolo in cui 6 bambini cantavano in maniera abbastanza indegna nella speranza di vincere un premio allo zecchino d’oro di Bucarest. Ovviamente i poveri clown oltre ai sorrisi hanno distribuito gratuitamente falsi complimenti alla gloriosa performance pur di non fare rimanere male
la responsabile, la quale per sdebitarsi ha tolto dalla tasca un pacco di santini come fossero figurine di calciatori.
A fine spettacolo Sciarpina, Funiculà, Maisatrello e China sono partiti verso il centro commerciale per la spesa. Durante il tragitto, ai lati della strada, decine e decine di persone tornavano dai campi con i secchi pieni di uva..eh si.. qui sono i giorni della vendemmia! Gli altri clown invece sono rientrati a casa a preparare qualcosa da mettere sotto i denti, sperando di trovare acqua corrente.
Piano piano, nonostante la stanchezza che inizia a mietere vittime, ci si abitua alla vita in Romania ed agli accorgimenti per vivere meglio. Pacone, Maastrello e Funiculà ad esempio accendono la “soba” (stufa) nel bagno ogni sera, in modo che tutti ( se non staccano l’acqua prima) possano godere di una doccia calda. In Italia sono cose normali, ma qui lavarsi ed addirittura avere l’acqua calda è una piccolezza che fa veramente tanto tanto piacere.
Scene di vita vissuta:
La caduta di una invasata Sciarpina durante la gag della radio al centro Danut di Brosteni. Se l’avessimo preparata non sarebbe mai riuscita così bene..meglio del cacio sui maccheroni!
L’infuso di rose gentilmente offerto dalla responsabile del centro Danut. Uno schifo incredibile, tanto che Maiastrello, approfittando di un momento di distrazione della signora nonché di China, ne ha versato un bel po’ nel suo bicchiere, senza che le sottoscritte si siano accorte di niente (ah..per la cronaca..China dopo un’attimo di perplessità lo ha pure bevuto tutto).
La faccia frastornata di alcuni ragazzi durante i laboratori di giocoleria. Colpa di Pacioc che si dimentica di non essere in Italia ed intavola discorsi lunghissimi con gli sventurati che avevano deciso di imparare le bolas.
La foto rubata di China e Funicolà, scattata durante un momento di solitudine nella stanza-museo allestita nel “centro Danut” di Brosteni. In particolare, rimaste sole, hanno approfittato dei vestiti tradizionali rumeni per improvvisare una foto che sa tanto di.. antico romano.
La banana strisciata sul muro del teatrino durante l’uscita di Pataja dalla sua gag. Meno male non si doveva sporcare niente..
Come non ricordare la visione della sala sterile alla nostra partenza. Chissà cosa dirà la signora quando si accorgerà della miriade di coriandoli sparsi, della farina in terra utilizzata da Maiastrello per la gag donna di campagna – donna di città , del fatto che qualcuno ha rotto il nylon che conservava degli asettici tappeti nonché della banana sapientemente strisciata sul muro ad opera di Pataja.
I panini con la frittata mangiata in macchina. Questo non fa ridere, ma è un bellissimo momento di vita vissuta!
Un mal rovescio dato in bocca a Piumò. Giocando a ninja una bambina di nome Lory si è immedesimata troppo nella situazione e credendo di essere una giapponese ha pensato di stendere un Piumò che non si faceva colpire.
Al prossimo aggiornamento care polpettine!


31.08.2012
“Se vita fosse una vita e fiore solo un fiore,
se gli occhi solo lo specchio di un viaggio senza colore,
se a muovere il mondo fosse lo scettro del potere,
avreste ragione voi… dovremmo cambiare mestiere.
Chiamateci fannulloni, artisti della materia,
noi pazzi senza catene incuranti della materia,
lasciamo che siano i sogni a condurci lungo il destino
il suono del mondo che vive la stella del nostro cammino.
Negli occhi di un mendicante, nell’alba di un altro viaggio,
nel bacio che toglie il fiato, nel vino che dà coraggio,
nel vivere senza meta l’umore di ogni momento…
lasciamo dei nostri sogni un canto portato dal vento.”

E sulle note di questa canzone dei “Musicanti del vento” si apre lo spettacolo dei ragazzi. Sono stati giorni di lavoro intenso, di ritmi serrati, gruppi formati, cambiati e riassemblati in base ad ogni necessità. È un po’ la missione del Tetris. Finalmente però potremo vedere se i semi piantati questa settimana daranno i loro frutti. Non ha importanza se sarà lo spettacolo perfetto e più bello del mondo, importante è che i ragazzi ci saranno e si lasceranno guidare da noi.
Sveglia presto e colazione veloce, abbiamo appuntamento con i ragazzi in “associatia” per poi andare tutti insieme al Bazart. Come sempre siamo accolti da baci e abbracci e manifestazioni di affetto che, anche se ormai sono consuetudine, fanno sempre molto piacere e danno la carica giusta per iniziare il lavoro. Organizzato tutto il materiale la carovana si incammina creando una vera e propria parata. Anche gli abitanti di Panciu si stanno abituando alla nostra presenza: lungo la strada tutti ci sorridono e ci salutano. La
fatica inizia a farsi sentire, gestire tutti i bambini del centro, accorsi quasi al gran completo, non è di sicuro un’impresa facile. I bimbi, per quanto calorosi e buoni, soffrono nel seguire le regole, soprattutto quando si trovano davanti tutti gli attrezzi di giocoleria (frutto della donazione cui hanno partecipato sia le varie sedi regionali V.I.P, sia gli splendidi clown che hanno comprato le famose magliette pro-missione). Purtroppo seguire le regole è necessario per preparare uno spettacolo e, alla luce dei risultati ottenuti successivamente, “è cosa buona e giusta”. Il contesto in cui vivono questi bimbi è decisamente diverso dal mondo ai più conosciuto, la maggior parte di loro quando non frequenta il centro viene lasciato in giro a bighellonare per la città, di conseguenza sono abituati alla completa anarchia dove le regole non esistono. Le volontarie del centro supportano sapientemente le nostre attività. Per noi si rivela davvero un valore aggiunto, soprattutto per la lingua nei momenti in cui sorgono dei piccoli problemi di collaborazione tra i ragazzi adolescenti (che hanno paura di sporcarsi le magliette) e i più piccolini (che di certo non vantano candore e buon odore) pronti a salire in colonna.
Riusciamo a fare due prove complete e a montare nuove parti dello spettacolo. Nonostante i ragazzi siano stanchi e non riescano a mantenere la concentrazione, seguono le nostre indicazioni e creano davvero qualcosa di bello, insperato forse fino a quel momento. Grande soddisfazione è vedere Florin e Ionut, molto più grandi di tutti, che accettano anche di fare una parte finale insieme a Saby, un fantastico cucciolo di bambino che ha l’arte del clown nel sangue e tira fuori, ad ogni prova, dei super numeroni davanti ai quali non si può fare a meno di ridere fino alle lacrime.
Dopo le prove ci spostiamo in “associatia” dove faremo lo spettacolo davanti agli operatori del centro e qualche genitore dei bambini. Purtroppo il pubblico non è così numeroso, soprattutto i genitori dei bimbi rom non ci sono, se non una, ma alcuni di noi che restano tra il pubblico e le volontarie del centro fanno sentire tutto il loro calore a questi piccoli clown che si sono tanto impegnati.
Lo spettacolo si apre con i ragazzi più grandi che pian piano si siedono su una panchina e attendono. Abbiamo voluto riportare quella che un po’ è la realtà dei giovani qui. Ogni giorno passa e se ne va così, sulla strada, su un muretto o su una panchina a far nulla, ad attendere cosa non si sa, forse un naso rosso che per un attimo sappia darti una possibilità, un’alternativa, un pretesto…
Su questa panchina ci si annoia, ma improvvisamente ecco un piccolo circo che arriva nella città, una piccola banda capitanata dalle nostre dolcissime China e Sciarpina apre le danze: ecco Piumò con la sua squadra di piccoli giocolieri, con i loro numeri incuriosiscono i ragazzi della panchina e scoprono quindi qualcosa di interessante e divertente da poter fare. È così che attraverso i piccoli anche i grandi scoprono quanto sia bello tornare a giocare e tornare, o essere per la prima volta, bambini. È così che, quasi per sdebitarsi, i più grandi aiutano i piccoli a volare in alto: in un attimo piramidi e colonne prendono forma e si innalzano.
Abbiamo voluto riportare anche nello spettacolo dei ragazzi il messaggio che nel circo ognuno può trovare il suo spazio, ognuno è importante e grazie alle singolarità di ognuno si può dar vita a qualcosa di importante insieme.
E poi il momento dei saluti. Però non ci si può salutare prima di un momento importantissimo per noi: la consegna dei nasi. Così raggruppiamo tutti in una stanza, in cerchio e guardandoci negli occhi, qualcuno ringrazia e condivide le emozioni vissute in questa settimana. Momento toccante quando Lory, una delle ragazzine un po’ più grandi, ci dice che in questa settimana ha imparato che da solo difficilmente si può fare qualcosa e che, invece, tutti insieme si può dar vita a grandi cose; e poi ancora Iulian, Justin per noi, ci ringrazia e ci dice che la nostra presenza è stata importante, nonostante sia stato uno di quelli che più ci ha fatto penare. Dopodiché tutti occhi chiusi, musica di sottofondo e… la tanto attesa nasizzazione.
Ci salutiamo centinaia di volte, la domanda che ognuno ci porge è sempre la stessa: Mai venit? (ritornerete?) e allora restiamo ancora con loro in un momento di balli e giocoleria libera.
Ritornati a casa, stanchi ed affamati come non mai, Maiastrello e Maria (una delle volontarie) preparano il “gratar” (barbecue), che poi è lo sport nazionale della Romania. Così mentre tutti gli altri imbandiscono la tavola e preparano la “mamaliga” (la polenta) dal cortile piovono “mic e carnati” (salsicce tipiche rumene).
La serata si conclude tra le risate, mentre il morfeico divano a turno miete vittime.
Noapte buna!

SCENE DI VITA VISSUTA:
Dopo diversi giorni trascorsi in Romania la domanda sorge spontanea… Dove sono i gatti? Non abbiamo visto un gatto randagio a Panciu… magari sarà un caso.
In compenso una mantide religiosa ha deciso di occupare la camera di Maiastrello e Piumò. Si comincia a stare stretti in quella camera, speriamo che non chieda pure lei delle coperte perché in Romania continua a fare freddo la notte. In ogni caso Piumò se ne approprierebbe senza farsi assai problemi,come già fa con quella di maiastrello.
Lory, dopo essere tornati a casa, viene ancora a salutarci portando dei “cadou” (regali) per noi: delle sue foto in super posa e dei braccialetti con i segni zodiacali. Dolcissima.
Andrei, uno dei piccoli, dice alle ragazze volontarie di non mandarci via e suggerisce loro di rubarci le chiavi della macchina.
Dopo una settimana Funiculà si accorge finalmente che la sua Pimpi è appesa alla porta d’ingresso malconcia.
La serata trascorre tra indovinelli a giochi malefici di noi clown ai danni della ragazze. Ormai fanno parte del gruppo e non possiamo di certo risparmiarle.



01.09.2012
Risveglio piuttosto problematico, quello del nostro ottavo giorno di missione: sveglie che non suonano o vengono rimandate, gente che si riaddormenta in tempo zero… Insomma, la stanchezza inizia a farsi sentire, anche se, vista la giornata in programma, non possiamo permetterci di cedere. Dopo essere riusciti tutti a fare colazione, prepariamo il materiale occorrente per lo spettacolo e partiamo alla volta di Dumbraveni, dove ci aspettano una quindicina di bambini tra i 6 e i 16 anni che vivono nell’orfanotrofio che ci ospiterà per questa mattina. I bimbi sono molto calmi e ordinati (completamente diversi da quelli con cui siamo abituati a lavorare all’associatia Rom Pentru Rom), ma è evidente che non stanno nella pelle all’idea di poter giocare con noi. Successivamente scopriamo che all’orfanotrofio non c’erano mai stati altri ospiti a cercare di rompere la quotidianità a cui sono abituati, infatti la responsabile ci rivela che è lei stessa ad occuparsi personalmente di tutte le attività.
Lo spettacolo è stato supercalifragilistichespiralidoso, con un inizio inedito grazie agli ospiti internazionali accorsi per l’occasione: Nick e Brian dei Backstreet Boys, che si sono esibiti davanti ad un pubblico incredulo ed attonito. L’ottima riuscita del nostro show si deve anche ad alcune variazioni studiate in corso d’opera, come una morte sempre più originale e sorprendente del povero Piumò ed un degenero finale con acrobatica, la nostra Gegge che ci delizia giocolando con 5 palline e balli e canti con tutti i bimbi. Ci tratteniamo all’orfanotrofio fino all’una giocando, cantando, ballando, facendo saltare loro la corda e facendo provare loro tutti gli attrezzi di giocoleria che ci eravamo saggiamente portati, li salutiamo sopraffatti dalle loro continue richieste di ritornare per farli giocare ancora.
Tornati a casa ritorna prepotentemente a farsi sentire la stanchezza che miete vittime, soprattutto dopo il lauto pasto a base di pasta con melanzane e mici preparata dal nostro cuoco d’eccezione Pacone.
Nel pomeriggio ci aspetta il servizio all’ospedale di Panciu, sul quale ci hanno dirottato preferendolo a quello di Focsani, fatiscente e mal tenuto e quindi presumibilmente tenuto più nascosto rispetto a quello pulito e restaurato della cittadina che ci ha ospitato in questi giorni. All’arrivo scopriamo che al momento è ricoverato un solo bambino di pochi mesi, ma per fortuna acconsentono a farci visitare i reparti di chirurgia e medicina, così che la nostra visita non sia vana. Ci dividiamo in 3 gruppi e iniziamo il giro. Il primo gruppo, composto da China, Pataja e Funiculà, prova a dilettare quattro anziani signori ricoverati in chirurgia cantando tipiche canzoni del sud Italia, aiutate da ukulele e nacchere, prendendo un bel “forte frumos” come votazione finale, il secondo, composto da Pacone, Jabrel, Pacioc e Maiastrello si fermano ad intrattenere un paio di signore in dolce attesa trasformando il caro Pacone in un neonato piangente e bisognoso di attenzioni, mentre il terzo gruppo, composto da GiòGiò, Sciarpina, Gegge e Piumò si dirige in medicina, accorgendosi solo dopo che non avevano con sé nessuno che sapesse parlare il rumeno, fatto che ha portato non pochi problemi di comprensione e causa di parecchie figuracce. Fortunatamente alla fine, oltre a qualche poco convinto rifiuto, riescono a strappare alcuni sorrisi ai titubanti ospiti della struttura.
Al termine del pomeriggio, accompagnati dalle ragazze, ci godiamo la prima vera passeggiata per Panciu da quando siamo qua, utile per inquadrare maggiormente il contesto nel quale abbiamo lavorato e per farci un’idea delle condizioni nelle quali vivono alcuni dei “nostri” bambini. Il tour comprende, ovviamente, la visita al monastero ortodosso del paese, scenario reso molto suggestivo dalla messa che echeggiava grazie agli altoparlanti per tutta la vallata e alle campane suonate manualmente da un prete dalla lunga folta barba nera. Il monastero, composto da una decina di edifici tutti decorati da bellissimi affreschi in tipico stile bizantino e un enorme giardino curatissimo, è raggiungibile in un quarto d’ora a piedi dal centro di Panciu con una scalinata lunghissima che i bimbi rom sono abituati a fare di corsa e senza battere ciglio (o addirittura portando una bicicletta sulle spalle) così, mentre noi clown ci fermiamo a metà con il fiatone, loro ci sorpassano ridendo.
Tornati a casa ci attende una buonissima pizza impastata da Tonia, preparata come saluto per questa ultima cena a Panciu alla quale partecipa anche il nuovo ospite della struttura: Vanni, il clown che porterà avanti il progetto di circo sociale con i ragazzi e gli educatori del paese dopo la nostra partenza.
Alla fine della giornata la stanchezza si fa sentire più prepotentemente che mai, così ci infiliamo a letto pronti alla partenza di domani mattina alla volta di Roman, seconda tappa della nostra missione.
Noapte buna :*

SCENE DI VITA VISSUTA:
La guerra dei pupazzi giunge ad una svolta:
 Pacone ritrova Raglio, il suo asinello di pezza, in pessime condizioni per colpa della vendetta di Maria, una delle ragazze volontarie italiane prese di mira nei giorni scorsi.
 Pallina, la gattina peluche di Tonia viene ritrovata in una scatola nel bidone dell’immondizia grazie al nostro suggerimento sul risultato dell’indovinello datole come indizio.
 Trovatello rischia di essere dimenticato nel freezer da una poco attenta GiòGiò, che ad onor del vero si era già accertata della salute dell’altro pupazzo Gnino.
In ospedale:
 Pataja e China cercano in ogni modo di strappare l’autentica ricetta del cozonac ad ogni signora rumena incontrata, nonostante il fatto che molte di loro fingevano di dimenticare il procedimento per non rivelare i segreti della loro cucina… Vi terremo aggiornati sulla buona riuscita del dolce!
 Sciarpina, GiòGiò, Piumò e Gegge entrati nella prima stanza vedono il signore allettato che cerca di alzarsi, impiegando però troppo tempo, per cui i clown si spaventano cercando di comunicargli che poteva anche rimanere seduto ! Il signore in ogni caso alla fine li caccia dicendo “non conosco” !
 Sempre GiòGiò, Piumò, Gegge e Sciarpina nell’ultima stanza sono convinti di aver capito che la signora voglia una magia, ma solo dopo che GiòGiò inizia, capiscono che lei vuole vedere il tg in tv, intimando Sciarpina di spostarsi! Uscendo ci saluta dicendo: “Auf wiedersen!” convinta che fossimo tedeschi grazie a Piumò, il nostro biondo con gli occhi azzurri!
 Jabrel chiede con trasporto ad una ragazza che avrebbe dovuto partorire a momenti dov’era il padre del nascituro… Sentendosi rispondere che non sapeva neanche chi fosse! Dopodiché, per rimediare alla gaffe commessa, inizia a cantare la nostra composizione scherzosa intitolata “Noi siamo i rom per caso”… Ovviamente davanti a pazienti rom che credono li stiamo prendendo in giro!

02.09.2012
E’ domenica a Panciu, lo si capisce dai trattori agricoli che non passano per la strada, dal ridotto numero di auto, dai pochi passanti e da quell’atmosfera di calma tipica delle mattine dei giorni di festa.
Per i clowns della Missione Romania è il giro di boa, una settimana è passata, forse troppo velocemente, tra gli splendidi sorrisi dei bambini ed il lavoro svolto con loro, tra l’adrenalina nel conoscersi e fare gruppo (e che gruppo!!) e le fantastiche educatrici del centro di alfabetizzazione Pinocchio.
La sveglia è sempre di buon ora ma oggi i ritmi sono più lenti, un po’ di malinconia ci accompagna nel pensare di dover salutare le volontarie della Casa che ci ha ospitato e tutto il paese che è stato così caloroso. Dopo la meticolosa preparazione delle valigie e la consegna alle volontarie dei pupazzi, che abbiamo accuratamente scelto e comprato per loro, i clowns partono per una nuova avventura: destinazione Roman. Partiamo con impressa nella mente l’immagine dei bimbi che si fanno trovare fuori dal cancello di casa per augurarci un buon viaggio.
Dopo due ore di viaggio ed una piccola sosta mangereccia l’allegra carovana giunge a Roman e qui ci dirigiamo alla Fondazione Pacea, vecchia conoscenza dei clown che da quattro anni ci accoglie e con la quale abbiamo attivato vari progetti di formazione ed integrazione per minori. La Fundatia Pacea è gestita dai frati minori ed è nata con lo scopo di aiutare le persone in difficoltà, una piccola oasi che accoglie adulti bambini sia rom che romeni e che dà loro supporto sia medico che scolastico che lavorativo, oltre che aiuti alimentari. La Fondazione per poter rendere sostenibile tutte le iniziative sociali ha anche aperto una tipografia ed una fabbrica di mattoni. Il nostro riferimento è Padre Emilian (noto anche come clown Gadjo), un entusiasta ed energetico frate che ci accoglie a braccia aperte e che ogni anno rincontriamo con immenso piacere.
Sono le ore 15.30, appena in tempo per scaricare le valige, salutare Padre Emilian e si parte per Pastraveni, centro di riabilitazione per minori ed adulti disabili. Pastraveni è una piccola cittadina a 40 minuti da Roman, in un luogo leggermente isolato; il centro di riabilitazione attualmente conta circa centodieci utenti, alcuni dei quali presentano gravi disabilità sia di tipo fisico che mentale nonché pazienti sieropositivi. Questo è il quinto anno che i clown vanno a visitare i ragazzi durante le varie missioni, passando con loro un pomeriggio e presentando il proprio spettacolo, ma quest’anno un avanzamento ci aspetta per la gioia dei ragazzi e anche del centro e dei clown: ci fermeremo con loro per tre giorni consecutivi, facendo laboratori clown.
I ragazzi attendono i clown all’ingresso del centro, non appena scendiamo dalle macchine abbracci e domande ci invadono, incontriamo anche Marinela (per gli amici clown Mita) operatrice che negli scorsi anni ha fatto un corso di formazione clown con noi. Negli occhi dei ragazzi leggiamo curiosità e felicità, sensazione che ci segue per tutto lo svolgimento dello spettacolo clown, dal titolo “Il circo del poeta matto”, con cui i clown si sono fatti conoscere in tutta la Moldavia. Fragorose risate accompagnano ogni singolo numero, un’energia speciale vibra nell’aria e ci accompagna anche dopo lo spettacolo, quando ci incontriamo con i ragazzi che faranno il corso per conoscerli e fare una piccola presentazione. Concludiamo con un momento di condivisione, lasciando la “prima impronta” colorata sui quadernini che gli abbiamo regalato. Il rientro è avvenuto in tarda sera, carico di positività per l’ottima impressione che abbiamo fatto e che hanno fatto su di noi i ragazzi. Dopo un viaggio lungo e una serata impegnativa la stanchezza regna sovrana, ma ciò non ha impedito ai clowns di sistemarsi nell’alloggio (ora collettivo), di fare la condivisione, di fare una doccia e di preparare i laboratori e la logistica per il domani. Risultato: la buonanotte è stata proclamata come minimo alle 2 di notte.
SCENE DI VITA VISSUTA:
La carovana di zingari nomadi incontrata durante il viaggio verso Pastraveni. Nei carretti abbondavano tante di quelle cianfrusaglie che avremmo potuto fare almeno trenta laboratori sul riciclo. Credo avremmo potuto costruire persino le torri gemelle.
China si dispera perché si rende conto che oltre tutta la carovana si è aggiunta anche Beatrice, la tuttofare della “Fundatia Pace” chiamata per gli amici Bostik per il suo continuo stalking nei confronti di Pacone, a prenderla in giro con continui scherzi, peraltro banalissimi.
Piumò esegue scientificamente una incursione al semaforo, all’interno dell’auto guidata da Funiculà, sequestra in un colpo solo i pupazzi di Jabrel, Funiculà e China. Nel viaggio verso Roman pare che il Professor Giraffa (pupazzo di Jabrel), Pimpi (Funiculà) e Ranocchio (China) se la siano vista veramente brutta!
La messa tenuta da Padre Emilian per uno strano motivo è diventato un momento di risa per China, Funiculà e Gegge, le quali non riuscivano a contenere le risa, Funiculà ha dovuto anche abbandonare il terreno di gioco per un po’ uscendo direttamente dalla cappella.
IO SOTTOSCRITTO ANDREA PERRI, CLOWN PACONE, DECRETO IL MIO AMMUTINAMENTO DALLA MISSIONE ROMANIA 2012 A CAUSA DELL’ERRATO MESSAGGIO CHE PASSA NEI DIARI INVIATI DAGLI ALTRI MISSIONARI CHE INVECE DI METTERSI AI FORNELLI COME IL SOTTOSCRITTO TAROCCANO FOTO ABUSIVAMENTE! ECCO LA FOTO ORIGINALE!!!!

03.08.2012
Prima giornata con i bimbi di Roman. Tutti i clown si svegliano di buona mattina alquanto rilassati, visto che a differenza di Panciu questa casa sembra un albergo a quattro stelle. I bambini ci attendono prima del previsto nel parchetto della fondazione per salutare i vecchi clown e conoscere i nuovi. Momenti di lunghi abbracci e di breve conoscenza prima del lavaggio denti.
Questo è il quarto anno che i volontari VIP vengono alla Fundatia Pacea e che lavorano con i minori rom e romeni, utilizzando il clown come mezzo per l’integrazione di queste due popolazioni che, nonostante la convivenza continua, mal si sopportano. La maggior parte dei bimbi è la stessa di quattro anni fa, con qualche centimetro in più. Ogni tanto tirano fuori i nomi dei clown degli scorsi anni, chiedendo di loro con curiosità ed a volte con nostalgia. Questo sarà il nostro ultimo anno con loro e le attività iniziano con la consapevolezza che ogni minuto vissuto insieme è preziosissimo.
Pataja, GiòGiò e Funicula partono di buona lena per fare la spesa per tutta la troupe, che si è parecchio allargata visto che ci sono quasi trenta bambini che pranzeranno insieme a noi; mentre gli altri dopo una fugace colazione corrono a far divertire i piccoli che si sono radunati nel parco giochi del centro. I nuovi clowns approfittano di questo momento per prendere confidenza con i ragazzi, per cui iniziano a giocare con loro sopra le altalene e a ballare insieme i bans. Questo momento viene seguito dal laboratorio che è stato accuratamente organizzato e che è interamente basato sulla musica: i suoni e i rapporti di questi con l’essere clown. I bimbi rispondono bene agli stimoli, partecipano attivamente e sono molto più disciplinati di quel che ci si aspettava, probabilmente anche grazie al lavoro svolto negli anni precedenti. A metà mattinata si aggiungono anche gli altri clowns e la festa continua fino all’ora di pranzo tra sorrisi, abbracci e strumenti improvvisati, ma sempre efficaci. Da menzionare la traduttrice del laboratorio, la piccola Delia, che si presta come fosse un gioco alle nostre complesse istruzioni e Padre Emilian, alias clown Gadjo, che è una splendida persona oltre che un valido supporto e che ci segue in tutti i nostri spostamenti.
Dopo pranzo alcuni clowns preparano tutto l’occorrente per gli imminenti laboratori a Pastraveni, mentre Jabrel, Maiastrello, Gegge e Pacioc salgono, come fossero anch’essi scolaretti, sul pulmino per accompagnare i bimbi nelle proprie case. Autista d’eccezione: Clown Gadjo. Durante il viaggio l’allegrissima combriccola recupera una signora anziana che era caduta dalla bicicletta facendosi un po’ male. Comunque non preoccupatevi, la poveretta è stata recapitata a casa in buone condizioni con una precisione degna del miglior corriere italiano, e nel pacco era compresa persino la sua bicicletta senza freni. I clown dopo la buona azione e dopo aver accompagnato i bambini sono andati a visitare la “ferma” (fattoria) di vacche da latte che appartiene alla Fundatia Pacea: è bello sapere che esistano realtà simili (anche di buon livello tecnologico) gestite interamente da rumeni, visto che buona parte della Romania produttiva è ormai in
mano a stranieri, che possiedono la maggior parte del capitale, tecnologia e grosse estensioni di terreno frutto di operazioni immobiliari effettuate qualche anno prima (soprattutto Tedeschi, Italiani, Olandesi).
Verso le 15.30 si parte, direzione Pastraveni, per il laboratorio con i ragazzi visti ieri. L’incontro risulta veramente speciale, sentito da tutti come uno dei momenti più toccanti della missione. Gli esercizi sono stati incentrati principalmente su giochi di fiducia e giochi basati sul movimento. Le risposte del gruppo sono andate al di sopra di ogni aspettativa. E’ veramente interessante vedere che, se adeguatamente stimolate, queste persone tolgono dal cilindro cose incredibili, come ad esempio una dolcezza e una voglia di vivere che lascia basiti. Nel gruppo erano presenti persone anche con gravi disabilità ed importanti problemi di deambulazione, ma nessuno si è scoraggiato e, utilizzando le carrozzine come fossero delle moto, hanno scorrazzato per tutta la sala con un sorriso che avrebbe coperto persino il sole! Descrivere il tempo passato con loro con così poche parole risulta riduttivo, ma è stato qualcosa di magico. La maggior parte di loro nei giochi di fiducia chiudeva realmente gli occhi e si lasciava andare, alcuni di loro riaprendoli hanno persino pianto dall’emozione, ed è stata una cosa meravigliosa!
Sulla strada del ritorno le strade ancora si dividono, ma non prima di fermarsi lungo il letto di un fiume in secca e ritagliarsi dieci minuti per una breve corsa urlata che ci permette di sfogare le emozioni scatenate dalla giornata, infatti dopo queste forti esperienze rimaniamo tutti un po’ scombussolati.
Alcuni di noi prima di ritornare a casa raggiungono Suor Emila per discutere del programma dedicato ai loro ragazzi, che si svolgerà il giovedì pomeriggio. Dopo aver preso accordi sulla linea da seguire, i clown si incontrano con gli altri e si spostano nella “loro” casetta, per preparare da mangiare e discutere dei dettagli del giorno dopo che, come sempre, si prevede assai croccante!

SCENE DI VITA VISSUTA:
Un esterrefatto Jabrel che in casa delle abbottonatissime suore, a sentire il nome per esteso di Suor Emilia esclama testuali parole: “E la Madonna!”; accorgendosi della tremenda gaffe esattamente un secondo dopo!
Il signore che pescava vestito come un vero clown quando, sul letto del fiume, si scaricava l’emotività accumulata dopo l’incontro con i ragazzi di Pastraveni. A giudicare dal suo pescato, il suo abbigliamento avrà ingannato persino i pesci.
Funiculà viene lasciata sola nella mensa, con tanto di porta chiusa e luce spenta, al suo primo colpo di sonno.
Pataja e GiòGiò si recano in banca per il cambio soldi, vengono letteralmente redarguite per il loro chiacchiericcio continuo, evidentemente troppo fastidioso per l’ordinatissima impiegata.
Pacone si lancia da una brandina all’altra della camerata urlando “tanto non si rompe”, ed ecco che proprio in quel momento una doga del letto di partenza crolla sotto il suo “dolce” peso.


MISSIONE ROMANIA 2012
04.09.2012
“Caravanele ia uitati tigancile…
Caravanele cum le joaca fuste le.
Si asear-au venit…
Si asear-au venit…
Tiganii in satul meo.
Cainii toti latrau
Cainii toti latrau
Si tigancile danzau.
Carovane guardate le piccole zingare,
Carovane guardate come giocano con le gonne.
Alla sera sono venuti gli zingari nel mio paese,
tutti i cani hanno latrato e le zingare hanno danzato.”
Sulle note di questa canzone tradizionale rom risuona la mattinata… E’ il secondo giorno di laboratori a Roman e il programma di oggi prevede il proseguimento del lavoro sugli strumenti musicali: questa mattina passeremo alla costruzione di alcuni di questi.
“Dolce” sveglia a base di gallo ruspante, squillante canto proveniente dal telefono di Funiculà, la quale sostiene che tal suono non sembri provenire dal suo cellulare, bensì da un vero gallo che scorrazza fuori casa. Abbondante colazione e indispensabile caffè necessario per affrontare l’impegnativa mattinata di laboratori con i ragazzi che, puntualissimi, già in giardino, smaniano per iniziare al più presto, entusiasti di trascorrere del tempo insieme. A seguire i laboratori di quest’anno qualche ritorno, in primis Nicusior, partecipò ai nostri laboratori nel 2009, è davvero cresciuto, è ormai un piccolo uomo di diciotto anni. Oggi, con grande sorpresa e gioia, vediamo arrivare Sever, anche lui partecipò nel 2009, tra l’altro lui anni fa trascorse un periodo di tempo con Parada, infatti, è molto bravo nella giocoleria. Tre anni fa, insieme a lui, c’era anche suo fratello più piccolo, Bosdugan, per noi clown ribattezzato Bomba a mano, perché era davvero una peste; diventò la mascotte del gruppo essendo il più piccolino. Chiediamo a
Sever sue notizie e lì scopriamo che, sei mesi fa, in seguito ad un incidente, è rimasto paralizzato. Questa inaspettata notizia ci lascia un po’ di amaro per l’intera giornata, specialmente ai clown che avevano avuto odo di conoscere la sua vitalità ed energia. .
Alle nove in punto iniziamo con il solito plug and play, ormai ai primi posti della hit parade di canzoni più gettonate della missione (dopo un intramontabile Mango con la sua “rondine è andata via, stessa luna a metà sei nel cielo sbagliato” etc) e poi via ai piani alti per imparare l’antichissima arte della costruzione di strumenti musicali con materiale riciclato. Nella speranza di creare un nuovo gruppo blues-rock-swing proponiamo la realizzazione di: maracas, sonagli e –tanto per non farci mancare nulla- un sassofono. I ragazzi, forse entusiasti delle infinite possibilità musicali che gli si prospettano, ci propongono una ritmata canzone rom che diventa il sottofondo musicale durante il laboratorio di giocoleria, mentre bolas, cerchi e palline colorate volano in cielo e bimbi cercano di mantenersi in equilibrio su alti trampoli. “Caravanele” suona e racconta di donne zingare dalle belle gonne e di uomini, indefessi lavoratori, apprezzati per questo dalle donne. Qualcuno mangia le mele dagli alberi, qualcuno le tira, ci si apre davanti uno scenario rilassante ma allo stesso tempo frizzante. I ragazzi possono scegliere liberamente a quali strumenti dedicarsi, sotto la nostra supervisione.
opo pranzo, come d’abitudine, alcuni di noi accompagnano i bimbi a casa sul giallo pulmino di Gadjo e avviene l’incontro con Bosdugan e la sua famiglia; Funiculà e Giògiò alla vista del bambino seduto su una sedia, appena fuori casa, vestito con abiti sporchi e malconci, con l’espressione di chi non ha più le forze, rimangono molto toccate. Riescono ad ottenete dalla famiglia e da padre Gadjo il consenso per farlo partecipare il giorno dopo ai nostri laboratori.
Arriva presto il momento di prepararsi per Pastraveni, tentiamo di essere più puntuali possibile, visti i rimproveri fattici dai ragazzi il giorno precedente, ma l’impresa ci riesce solo a metà e non riusciamo ad evitare il quarto d’ora accademico . Casualmente, in attesa che tutti i ragazzi si radunassero, qualcuno di noi inizia la sessione massaggi: come un’onda, questa apprezzata iniziativa, si propaga a tutti i presenti che seduti a trenino si lasciano piacevolmente coccolare.
I laboratori vanno straordinariamente bene: passaggi sotto la corda, improvvisazione con oggetti, gioco di incastri ed appoggi e persino il nascondino. I ragazzi ci stupiscono e si rilassano sempre di più, lasciandosi coinvolgere con fiducia invidiabile e regalandoci preziosi spunti di riflessione che di certo ci accompagneranno nei prossimi mesi. Il pomeriggio termina, per la gioia dei ragazzi, con laboratori di giocoleria che rendono questo luogo così chiuso e lontano dal mondo, più colorato e piacevole. Anche oggi è difficile andare via perché i ragazzi che ci accompagnano fino alle macchine, fanno di tutto per poter stare il più a lungo possibile con noi, bloccandoci il passaggio e chiacchierando all’infinito. La domanda più frequente è se domani ritorneremo: “Mai veinit maine?” ed alla nostra risposta affermativa corrispondeva una generale dimostrazione di gioia.
La giornata si conclude con una parentesi culinaria di gruppo in cui la causa comune era l’arrostimento delle verdure per la creazione di un risotto artistico.
Ma il nostro attacco d’arte non finisce qui: la preparazione di braccialetti colorati per i ragazzi di Pastraveni tira fuori il meglio di noi e specialmente di Maiastrello che, non ditelo ai ragazzi, fabbricava i braccialetti tenendoli fermi con il suo piedone.

SCENE DI VITA VISSUTA:
Finalmente la conquista e la tortura del bagarusul di Pacone è avvenuta: con la collaborazione di una scaltra Bostick, braccio destro della mente Funiculà , il povero asino paconiano è stato gettato nell’immondizia. Grande affronto per Pacone, che già sogna la vendetta.
Anche l’orrendo peluche di Piumò ha sofferto questa giornata: preso e squartato da un Pacone senza pietà, il povero Hello è stato attaccato nell’immondizia. Ironia della sorte, stessa fine per le due bestie.


MISSIONE ROMANIA 2012
05.09.2012
“C’è sempre qualcuno più a sud del mondo”
Quante volte si considera questa frase come una massima. Sembra uno di quei dogmi che hanno la verità in mano. Si è portati spesso a sentirsi meglio di qualcun altro. C’è sempre qualcuno più a sud di noi. Così ti capita di incontrare un popolo, quello romeno, ti capita di vedere con i tuoi occhi quanto sia difficile arrivare a una vera integrazione con quello rom, forse ci vorranno generazioni, forse. I rom stanno più a sud. Più a sud dei rom ci sono i ragazzi di Pastraveni. E anche tra loro c’è chi non vuole unirsi a qualcun altro, perché quello puzza, perché quello è più scemo, perché quello non ci vede, perché quello morde le orecchie, perché quello ha l’AIDS. E’ allora che ti convinci che ci sia sempre qualcuno più a sud di te. Ma a Pastraveni c’è un campo magnetico tutto particolare, un campo che raccoglie a se energie che non ti aspetti, un campo che ha in se la capacità di invertire i poli.
Dopo tre pomeriggi passati lì è il momento! Tutti seduti in cerchio con gli occhi chiusi, pronti a ricevere un piccolo naso rosso che desiderano da tre giorni, un naso rosso che completa la loro trasformazione in Super Sayan. Una volta truccati si può iniziare. Si alza il volume della cassa. Usciamo tutti fuori, siamo più di trenta clowns, si parte per la Parata. Ci aspettano tutti i ragazzi dei cinque padiglioni del centro. Arrivati al primo ecco un'altra sorpresa, i nuovi clown, appena “nasizzati”, si dimostrano essere di già Angeli di corsia, ci prendono per mano, ci conducono di sedia in sedia, ci mostrano come comportarci con ogni ragazzo o ragazza, ci dicono quando alzare o abbassare il volume, quando cambiare canzone; non ci resta che seguirli da bravi clown in formazione al loro primo servizio, che si fidano dei loro Angeli, si sentono protetti, si gustano ogni attimo, ogni sguardo, ogni emozione. Ciascun padiglione è una botta di vita assurda. Un mondo a se. Un servizio diverso da un altro. Non sai mai cosa troverai al di là di quella porta. Non sai ancora se sarai capace di sopportare tutto quello che vedrai, sai solo che sei lì per loro, che sei lì per abbattere ogni muro che puoi trovare, se lì per abbattere i muri che hai dentro. Il tempo passa velocemente, lasciamo l’ultimo padiglione per tornare nella sala dei laboratori per i saluti. Come per magia, una di quelle magie che non riesci a capire, che non hanno trucchi, che non si sanno spiegare, ecco i sorrisi trasformarsi in lacrime.
Pastraveni è il sud del mondo. Quando arrivi piangi per la rabbia che riesce a provocarti dentro, quando vai via piangi per le emozioni e la bellezza che è riuscita a muovere.

SCENE DI VITA VISSUTA:
- La rincorsa in ospedale: Funiculà e Pacone si affrettano ad accompagnare Ioana in ospedale poiché, secondo la Gioviale (doppio espansa forse) dottoressa del centro, si era lussata una spalla facendo una capriola. I due seguono le poco attendibili informazioni della dottoressa per arrivare al pronto soccorso, dopo aver girato per un bel po’ per la città Ioana esclama: ma la strada è sbagliata! io so
dov’è l’ospedale!
- L’arrivo in ospedale (la donnina dell’ascensore): giunti all’ospedale i tre incontrano una signora in ascensore che pigia tutti i bottoni (e fin qui niente di strano); dato che vengono mandati più e più volte da un piano a un altro, all’ennesima volta si decidono di chiedere alla signora cosa ci facesse lì. La scoperta è stata sensazionale: è il suo lavoro! Per 12 ore al giorno a fare su e giù su un ascensore!
- Reparto di radiologia: la saga ospedaliera termina quando i tre, in attesa che Ioana venisse chiamata per fare i raggi, vengono cacciati in malo modo dal reparto poiché avevano iniziato a ridere!
- Crisantema sbrocca di brutto contro Pacioc, Maiastrello e China che non riuscivano a pronunciare correttamente gli accenti della canzone “Caravanile” scelta per aprire la parata nello spettacolo dei bambini.


06.09.2012
“…e in un giorno di pioggia ti rivedrò ancora e saprò consolare i tuoi occhi bagnati, in un giorno di pioggia saremo vicini balleremo leggeri sull’aria di un Reel…”
In un giorno di pioggia è iniziata ufficialmente la nostra missione… una pioggia piacevole che scioglieva il trucco sui nostri visi e rinfrescava dal caldo estivo e polveroso di Panciu…
in un giorno di pioggia si conclude un altro pezzo di strada: non privo di curve che ti permettono di tanto in tanto di voltarti e guardare dietro le impronte lasciate, non privo di pietre, a volte così pesanti e difficili da sollevare, altre volte così leggere e libere da far saltellare sulla superficie di un fiume.
Ed è un’esplosione… è l’esplosione del temporale che rimbomba nel cielo di Roman, che rimbomba negli occhi dei ragazzi di Romanita, rimbomba nei cuori dei nostri ragazzi impegnati nel loro spettacolo, rimbomba nelle teste dei clown…
è l’esplosione di rabbia nel vedere ancora un altro posto più a sud del mondo, dove le persone forse hanno più le sembianze di un gregge che di persone con emozioni e capacità intellettive, solo perché diversamente abili… o almeno così considerati…
è l’esplosione di rabbia nel vedere uno dei nostri ragazzi maltrattato solo perché zingaro... ed è l’esplosione di rabbia nel sentirti impotente, perché un naso rosso e un cerone bianco ancora non riescono a mascherare da persona uguale a noi, uno zingaro.
Però il temporale ha la capacità di farti fermare e ripercorrere in un attimo tutta la giornata, iniziata con un’altra piccola sfida. Un gruppo di nove adolescenti pronti ad incontrare il mondo del clown, nove ragazze e ragazzi guidati da una suorina che vogliono lavorare con noi. Li integriamo col resto del gruppo che si allarga, trenta ragazzi che per un giorno lavoreranno insieme: bambini e ragazzini rom, ragazzini rumeni, adolescenti rumeni… un’esplosione di colori ed emozioni.
Si lasciano guidare dagli undici clown, forse un po’ folli nel credere che un’altra impresa si può compiere, ma forse è vero che solo i folli hanno coraggio. E’ così che in due ore lo spettacolo è pronto, il trucco è steso su tutti i visi e si parte. La carovana è cresciuta in maniera esponenziale e sulle note di “Caravanele caravanele” siamo pronti a partire verso il “temporale”…
E dopo il temporale siamo di nuovo tutti lì… in cerchio, occhi negli occhi… sui visi di ognuno tante storie si riescono a leggere. E’ il momento dei saluti, è il momento dei regali, delle parole ed è anche il momento delle lacrime che scendono a lavare le ultime tracce di trucco, che è riuscito a resistere alla pioggia, ma nulla può ora.
Tutto quello che c’era da fare in questo posto è stato fatto… abbiamo visto crescere questi ragazzi e siamo cresciuti con loro… ma non è per forza detto che le parole famose: “Ci vediamo il prossimo anno…” non possano essere pronunciate.
E ancora un'ultima esplosione prima di salutarci, quella di gioia, musica e ancora commozione. Accompagniamo a casa i ragazzi... Padre Emilian ci dà il permesso di salire tutti sul piccolo scuolabus, che potrebbe contenere non più di venti bambini, ma oggi conterà ben 41 persone: bambini, ragazzini, clown e tre ospiti d'eccezione: le ragazze di Panciu che sono salite a trovarci.
E così con la musica che rimbomba nel pulmino, che sembra essere un disco bus, siamo pronti a salutare ognuno: abbracci lunghissimi, lacrime che continuano a scendere, il temporale che sembra aver smesso di rimbombare...
La giornata si conclude con una cena tipica rumena e, poi, clown e ragazze di Panciu muniti di: candele, coperte e dolce, si regalano, nel campo da calcetto davanti la nostra casetta, il volo della lanterna donata da Maggiolina al Vcm. Le ragazze da Panciu hanno posta per noi: i piccoli del centro ci hanno fatto dei disegni e scritto delle lettere, anche questo è un momento molto emozionante, con la consapevolezza che in quella settimana lì un segno è stato lasciato.
È tempo di nuovo delle valige, domattina presto si partirà alla volta di Braila, per la conclusione di questo viaggio.

“Chiudi gli occhi, ragazzo, e credi solo a quel che vedi dentro
stringi i pugni ragazzo, ragazzo, non lasciargliela vinta neanche un momento
copri l'amore, ragazzo, ma non nasconderlo sotto il mantello
a volte passa qualcuno,
a volte c'è qualcuno che deve vederlo.
Sogna, ragazzo sogna...
non cambiare un verso alla tua canzone, non lasciare un treno fermo alla stazione,
non fermarti tu...
Lasciali dire che al mondo quelli come te perderanno sempre
perchè hai già vinto, lo giuro, e non ti possono fare più niente...
E la vita è così forte che attraversa i muri per farsi vedere
la vita è così vera che sembra impossibile doverla lasciare
la vita è così grande che quando sarai sul punto di morire,
pianterai un ulivo,
convinto ancora di vederlo fiorire.
Sogna, ragazzo sogna,
piccolo ragazzo nella mia memoria, tante volte tanti dentro questa storia:
non vi conto più;
sogna, ragazzo sogna, ti ho lasciato un foglio sulla scrivania,
manca solo un verso a quella poesia, puoi finirla tu.”

07.09.2012
Altro giro altra corsa...
Siamo quasi alla fine...manca un giorno e si torna a casa, ma prima di tornare ognuno nelle rispettive case, c'è la casa di tutti i clown che ci aspetta... Braila!
Sveglia presto, bisogna terminare le valige, caricarle e partire. Con noi vengono anche le ragazze di Panciu, daremo loro un passaggio fino a metà strada.
Così una volta in macchina, salutiamo ancora una volta Roman, il posto che per molti di noi rappresenta la missione degli ultimi anni, quel luogo che durante l'anno sembra si fermi in attesa dell'estate, in attesa dei clown... ogni volta che torni trovi tutto invariato, in attesa.
Nelle varie macchine si provano ad elaborare i giorni trascorsi, le emozioni vissute sino ad ora...
Arrivati al paesino dove avremmo dovuto lasciare le ragazze ci accorgiamo che Panciu dista solo otto chilometri, così decidiamo di fare una piccola deviazione e di accompagnarle a casa. Le accompagniamo fino all'associatia dove incontriamo anche tutti gli altri che tentano ancora una volta di trattenerci. Ultimi saluti, con una mezza idea di organizzarci per dicembre (Capodanno a Panciu!) e via di nuovo tutti in macchina.
Finalmente arriviamo a Braila, tutti ci aspettano e ci accolgono come sempre. A livello di attività vere e proprie la missione è finita, Braila rappresenta per noi un regalo che ci facciamo, un giorno da passare con i bimbi, le ragazze e le suore della casa.
Questa è una casa di accoglienza per bambini che hanno subito violenze, maltrattamenti e più in generale hanno problemi a livello familiare. É gestita dalle suore Clarisse ed è praticamente una tappa “obbligata” da quando è nata la missione; per di più, alcuni di noi, anche durante l'anno più volte fanno visita alla casa per godere di quella speciale quotidianità che sa donarti.
Arriviamo giusto in tempo per il pranzo e subito scatta il toto clown, è un classico venire scelti dai bimbi che iniziano col il loro tormentone: “Mangi con me?”
Dopo pranzo, stiamo un po' con le ragazze e poi arriva il momento della sveglia ai piccoli, cassa alla mano, musica a palla, iniziamo il giro delle stanze, la casa si riempie di musica e colori. Il pomeriggio prosegue tra giochi, balli, laboratori di treccine (neanche fossimo in Africa!) e poi gli regaliamo il nostro spettacolo, l'ultima uscita de “Il circo del poeta matto”.
Siamo un po' tesi all'inizio, perchè i piccoli abitanti della casa sono molto esigenti, avendo accolto tantissimi clown, avendo visto mille spettacoli ed essendo diventati loro stessi dei clown eccezionali. Inizialmente sono seri e studiano lo spettacolo, poco a poco iniziano a sciogliersi e alla fine è un super successo. Promossi a pieni voti!!
Viene apprezzata la storia dello spettacolo e del fatto che per una volta ci fosse un inizio, uno svolgimento e una fine ben collegati. Per noi è un onore aver superato questa prova.
Tutti e cena e dopo uscita con le ragazze più grandi. Andiamo a fare una passeggiata lungo il Danubio, qualche chiacchiera, il tempo di bere una bibita, di conoscersi sempre meglio, di entrare di più nel mondo di queste ragazze così mature eppure anche così fragili a tratti.
Torniamo a casa prima del “coprifuoco”, la stanchezza si fa sentire, tutti a letto che domani si prospetta un'altra giornata di viaggio.
Noapte buna!

SCENE DI VITA VISSUTA:
Visto che è la missione delle cadute in battaglia, oggi vanno distrutti: il diablo di Pacone nuovo di zecca comperato al supermercato di Roman alla modica cifra di 2 lei, ovvero 50cent di euro; il giornale per la magia con l'acqua che scompare di GiòGiò; il pomello della clava di Piumò.
Oltre gli attrezzi, cadono in battaglia anche alcuni clown: Jabrel viene costretto a letto da un virus intestinale; Gegge (rinominata da tutti i bimbi la giraffa) rimedia un colpo alla schiena nel tentativo di recuperare Iulica che dalle sue braccia voleva cimentarsi in voli acrobatici.

08.09.2012
I viaggi infiniti della “Caravana Clovnilor”...
Siamo giunti al termine della missione... ancora qualche ora in casa, colazione con i bimbi, pranzo alle h.11.30 per partire “già mangiati”.
Prima di andar via un momento “cadau” per gli abitanti della casa, regaliamo i nostri fantastici braccialetti con i colori della Romania. Un altro regalo più grande però aspetta i nostri piccoli. Lo scorso anno acquistammo per bimbi un biliardino professionale, dopo un anno di ricerche e rincorse , il biliardino è arrivato a casa proprio ieri. Un cerchio si chiude e i nostri bimbi sono felicissimi, e a dire il vero anche noi, in attesa di organizzare il grande torneo ClownVSbimbisupersayan!
Siamo un po' stretti con i tempi e i bambini ci aiutano a ritardare ulteriormente la partenza, facendo una catena umana davanti il cancello per non far uscire le nostre macchine.
Riusciamo a partire, direzione Bucarest!
Ovviamente la missione non può concludersi diversamente da come è iniziata, per cui gli imprevisti sono inevitabili.
Ci perdiamo mille volte prima di arrivare in aeroporto, e anche stavolta le infrazioni sono all'ordine del minuto.
Finalmente riusciamo ad arrivare, riconsegniamo le macchine sembra senza problemi e ci avviamo al check – in. Ecco le sorprese proprio dietro l'angolo, l'intoppo arriva con il biglietto di Pacioc, ci si accorge solo in quel momento che il suo volo era previsto per quella mattina alle h. 8.35!!!
Errore dell'agenzia, che nel cambio dei biglietti da Timisoara a Bucarest non si capisce perchè il suo viene spostato al mattino. Paghiamo una penale di 195 euro e riusciamo a non lasciare Pacioc in Romania.
Al momento dei controlli, alcune di noi vengono fermate al metal detector, lo zaino di Giògiò viene bloccato. Il poliziotto anche abbastanza infastidito inizia a svuotare il tutto, nello zaino ci sono prevalentemente trucchi di magia, qualche libro, altri giochi e alla fine l'oggetto forse incriminato, mostratogli proprio da Giògiò, ovvero un paio di forbici, il poliziotto le vede e tranquillamente le ripone nell'astuccio e insieme ad altri iniziano a giocare con i giochi e continuano a ripetere: “Cirk? Bello Cirk, bello!!” sotto gli occhi esterrefatti di tutti noi.
Dopo queste ennesime scene di vita vissuta, siamo pronti a partire di nuovo... consapevoli come sempre, che il vero viaggio ha inizio ora.

“...ahhhhhh delicato poeta, che vesti di maschera comica il tragico di questa vita,
mmmmmm improbabile acrobata disegna la luna che porti negli occhi al mio cielo di seta...”