lunedì 27 agosto 2012

Missione Kiev 2012 - Vip Italia Onlus


IL SEME CRESCE E MOLTIPLICA I SORRISI: 
Kamminiamo Insieme E Voliamo
Missione Kiev: 20 agosto- 2 settembre

Alakara-vip Varese,
Avvì-vipPV,
Caracol-vip Perugia,
Cuscino-vipPv,
Febe-vipPerugia,
Fefè-vipSiena, 
Fricchio-vipSenigallia/vipVallesina,
Issima-vipPv,
 Zizù-vipPv 

20 AGOSTO
Primo giorno di missione:
si parte! Viaggio verso Malpensa scortati da NonnoDillo e da papàZizù, con i nostri compagni perugini sconvolti dalla immensa pianura pianeggiante.
Pranzo al volo (letteralmente!) e via di corsa sull’aereo.
Arrivati a Kiev, mentre il pulmino ci accompagna in ostello, siamo tutti silenziosi con gli occhi sgranati a studiare il paesaggio e a raccogliere le idee.
Sperimentiamo la guida spericolata locale e ci sistemiamo in ostello, dove ci accoglie Olla (scritto come si pronuncia!), la nostra folle e adorabile ospite che ci lascia bigliettini dolcissimi sulla porta della camera.
Ora di fuoco per organizzare il materiale per i laboratori poi pappa, doccia e nanna.
Durante la notte “attacco di ridarola” dovuto alla finestra basculante: aperta fa freddo, chiusa ci si affida alla selezione naturale!

21 AGOSTO
Le sveglie suonano molto presto (tanta era la paura di far tardi che ci siamo ritrovati tutti pronti con più di un’ora di anticipo!),l’ incontro con Iana ci da l’occasione di prendere contatto con Zaporuka, la nostra associazione partner, e con la realtà più povera della città, fortemente in contrasto con la ricchezza del centro.
Iana ci spiega che uno dei loro compiti è addirittura girare il Paese e informare i pediatri sui primi sintomi del cancro che il più delle volte non sono conosciuti, né vengono scoperti, in particolar modo nei villaggi più poveri.
La mattinata prosegue nel dormitorio: Micail prima si nasconde sotto il cuscino, poi gioca con noi tra palloncini e palline e quando gli diciamo“ci vediamo domani” lui grida “oggi oggi oggi!!!!!” (il tutto ovviamente in ucraino!).
Ala vince la timidezza e passa la mattina facendo origami e giochi di magia. “Ma come mai siete qui?” chiede, “per te!” rispondiamo. Lei non ci crede ma ci ringrazia con un meraviglioso sorriso. I baci della piccolissima Adriana, prima restia al naso rosso,  hanno concluso la mattina.
Al pomeriggio ci dividiamo in due gruppi: Alakara, Avvì, Caracol, Fricchio, Issima e Zizù vanno in oncologia, Cuscino, Febe e Fefè vanno in casa famiglia.
In reparto si respira aria di nuovo, tutto magicamente si è trasformato e si evoluto, pareti con disegni, stanze più grandi e senza sovra-affolamento di utenti e una piccola sala giochi!
Gli sguardi dei bambini  che iniziano a fidarsi dei nostri giochi donano ai nostri cuori emozioni uniche ma… continuano ad esserci sguardi di bambini e ragazzi che si ricordano del nostro passaggio esattamente un anno fa e si affidano totalmente a noi come se non ci fossimo mai salutati!
Nel frattempo l’altro gruppo è impegnato a giocare con il paracadute in casa famiglia e il cielo inizia a colorarsi di mille colori proprio come un arcobaleno!
Preparazione dell’ape nostra amica di cammino e poi via ognuno nella sua branda, peccato che in 10 in una stanza sembrasse di essere ad un concerto in “lingua russa!”

22 AGOSTO
Questa mattina si inizia con la puntualità che fa quasi paura e ciò rende tutto più semplice e tutti pieni di energia da portare in ospedale con noi!
Si arriva in dormitorio e il buon giorno viene dato da Micael che con il suo gigante coccodrillo ci vuole mangiare come segno d’affetto!Si corre avanti e indietro nel corridoio: ebbene quel corridoio successivamente si è trasformato in un cielo ove volano gli aquiloni costruiti con i ragazzi più grandi!
Non vogliamo andare via ma è ora di pranzo e tutti sentiamo la necessità di mangiare verdura e frutta che pare sia difficile trovare ma rimaniamo fiduciosi!
Fricchio oltre ad indossare cappelli unici che gli donano tantissimo fa notare che i nostri piedini fino ad oggi hanno fatto ben 12120 gradini considerando solo quelli per raggiungere i nostri condomini!complimenti ai tuoi conti!
Il pomeriggio prosegue con Cuscino,Fefè,Febe,Alakara,Avvì che dopo km percorsi a piedi giungono in neurochirurgia e … in ogni stanza ognuno si dona, e si ricevono emozioni.
Già a partire dal giardino incontriamo bambini con evidenti segni di operazioni subite, che li rendevano più impacciati nei movimenti.
Abbiamo reso tutto il gruppo un’unica entità con il giro giro tondo… che unisce tutto il mondo!!!
L’altra parte del gruppo ha fatto volare e sognare le famiglie accolte nella casa famiglia costruendo dei magnifici aquiloni, frutto di alta ingegneria.
E finalmente all’alba delle 20 di nuovo insieme per raccontarci le emozioni della giornata proseguendo con passi -questa volta più lenti- per le strade di Kiev conditi da incontri con compatrioti.
Mamma saura senza orgoglio!

23 AGOSTO
Dopo aver dormito solo 5 ore, un gruppo nella mattinata  si occupa dell’acquisto delle provviste per colazione, biscotti per il laboratorio e soprattutto per l’agoniata Evacuazione(!!!).
Fefè, Issima, Febe, Cuscino e Avvì, i mattinieri, vengono accolti con l’esclamazione: “Mamma mamma sono arrivati i Clown!” e proseguono tra un vocabolario e l’altro a farsi smorfie con le emoticons e ballando bans che hanno permesso di creare una profonda sintonia tra i ragazzi diffidenti tra di loro.
Post pranzo con calzari e mascherine ci aspettano i bimbi oncomalati che impazienti fanno capolino dalla vetrata di ingresso del reparto. Alcuni si dedicano alle singole stanze ed altri in sala giochi lasciano spazio alla fantasia per creare paesaggi con forme di vario genere e giochi collaborativi di gruppo. Qualcuno addirittura con la cartina di Kiev ha cercato il tesoro nei corridoi del reparto facendo divertire anche il personale medico!
L’altro gruppo dopo un tragitto articolato tra varie linee metropolitane e lunghe camminate vengono catapultati in una nuova realtà con l’imprevisto di lasciare fuori tutto il materiale preparato accuratamente per l’evento! Superato il panico iniziale veniamo informati che i bambini per la maggior parte sono allettati e non possono raggiungerci nella sala comune. Quindi due di noi entrano nelle stanze e altri due giocano con bambini che arrivano in tempi diversi, età ed interessi differenti!Vista la varietà dei soggetti sperimentiamo la difficoltà nel trovare stimoli adeguati che soddisfino le aspettative dei bambini!Riscontriamo l’attenzione di alcuni di loro che in un non nulla scoprono i nostri piccoli trucchi di magia!
E anche questa sera i condomini vengono abitati -comprensivi di panni stesi- alle ore 3.
Perché tifi Lazio?l’Amore non si può spiegare!


24 AGOSTO
(Quinto giorno)
Oggi facciamo i biscotti in casa famiglia! I nostri cuochi Alakara e Fricchio iniziano ad impastare e i piccoli bimbi subito si siedono a tavola per divertirsi con le loro piccole manine e poi con le formine!i biscotti sono riusciti e sapete il perché?la ricetta è stata tradotta anche in ucraino per le super mamme che per ringraziarci ci offrono, come merenda il “comput”tipico tutti a tavola!Il pomeriggio si conclude con l’impacchettamento dei biscotti da donare ai bimbi del dormitorio e in reparto…una vera e propria catena di montaggio e i nostri occhi rimangono sbalorditi dalla precisione dei genitori a creare fiori,trecce, farfalle, coccinelle con la carta crespa, per arricchire con colore i pacchettini!
L’altro gruppo dopo un breve servizio in metro tra sguardi stupiti degli autoctoni ricevono tanti tanti pollici in su come ringraziamento, giungono al dormitorio dove sbirciando nelle camere scoviamo Micail che salta sul letto dalla felicità e poi subito eccolo il suo coccodrillo affamato!Facciamo in salto nel passato per giocare a quintana all’incontrario e finire con la sua VITTORIA contro il mostro costruito con molta fantasia ed inventiva.
Ebbene quella VITTORIA ha toccato i nostri cuori, tutti noi vorremmo che i bambini di qui continuino ad avere la forza di lottare e vincere contro questo mostro chiamato tumore!
Guarda il cielo e respira!
Ricordate Toto Cotugno?qui va per la maggiore tant’è che siamo tornati in ostello senza voce per i super concerti nelle stanze oppure chi rientra dopo i soliti 101 gradini dichiarando amore a Romeo!

25 AGOSTO
(Sesto giorno)
Servizio in neurochirurgia, come direbbe Gloria (la nostra compagna di est onlus)…TANTA ROBA. L’ospedale già da fuori fa letteralmente a pugni con lo sfarzo del centro di Kiev.
C’è un gatto che entra tranquillamente nel corridoio.
Iniziamo il giro delle stanze, ci sono tanti bambini che stanno tanto male. Si va di bolle di sapone da scoppiare anche se si è a letto e non ci si riesce a muovere, si fanno combattimenti con le spade anche se le gambine non stanno bene, ma ci si muove lo stesso come si riesce, si regalano nasi rossi quando la testa fa tanto male e non si ha voglia di giocare, ma per un sorriso c’è sempre spazio.
Eccolo l’imprevisto, non manca neanche a Kiev…ci presentiamo in dormitorio e mentre si pittura comprensivo di stampini sulle fronti dei clown, arrivano i catechisti che con la freddezza tipica del posto ci invitano a capire che è orario del loro intervento!
In reparto, le stanze rimangono chiuse ma nella sala giochi è Festa!giochi, magie, biglie, palloncini, nasi rossi portano gioia e tanto bel rumore da rallegrare tutto il corridoio!
La giornata non è finita perché il nostro intervento è stato richiesto anche in casa famiglia dove Issima e Fefè propongono lavoretti con argilla naturale e …non ci crederete un bimbo dagli occhi azzurri come il cielo ci porta un libro appositamente ideato per la creazione di animali, cosi prima di rientrare in Italia andremo anche in libreria ucraina!
Torniamo in ostello stanchi, accaldati e sudatissimi, ma con tanti occhi spalancati scolpiti nel cuore.
Le pecore le conosce chi le bada!

26 AGOSTO
Giorno libero: lo trascorriamo tra mercatini, chiese ortodosse e parchi, ognuno è libero, ma ci troviamo tutti insieme per pranzo…come al solito tutte le vicissitudini della cucina si abbattono su Avvì, non gli arriva la carne. Poi non lo contano per il dolce. Infine è costretto a ri-ordinare il caffè, che arriva solo dopo che tutti noi abbiamo abbondantemente finito di berlo.Avvi sei il solito ritardatario,sei lento, ma per una volta non è colpa tua!
Siamo proprio un bel gruppo,  tanto bello che anche sulla metro ci fissano tutti…chissà perché poi, cosa ci sarà mai di strano in un clown con scolapasta e collant rosse come copricapo? O in uno con un cappello da ippopotamo e occhiali psichedelici? O in un’altra con due conigli in testa che fa foto, bolle e palloncini a tutto spiano?!? Mah gente strana questi ucraini… ;-)

27 AGOSTO
(Ottavo giorno di missione)
Oggi inizia una nuova settimana: dopo la domenica libera per ricaricare le batterie Alakara, Avvì, Issima e Zizù passano la mattina in dormitorio con Micail che ci accoglie  felicissimo col solito coccodrillo affamato. Oggi ci sono nuovi bimbi, conosciamo una piccola timida e dolcissima bimba che poi si scatena con le bolle di sapone. Oggi ci diamo all’improvvisazione seguendo le voglie dei nostri piccoli amici: mentre le bimbe  dipingono, Micail cerca di mettere ko Zizù, e al termine del match, si siede in braccio ad Avvì a costruire coccodrilli di spugna…la scena più bella è quando il piccolo lottatore stampa inaspettatamente un mega bacio sul naso rosso di Avvì!
Siamo a metà di questa stupenda missione che aspettavamo con ansia e preparavamo da  tantissimo tempo…ora vorremmo fermarlo questo tempo che sta passando troppo in fretta!
Nel pomeriggio ci aspetta il reparto di oncologia: Issima e Alakara fanno il giro delle stanze e subito nasce un ottima intesa e via…è giornata di insegnamento cagnolini “pes” con i palloncini  e ci accorgiamo che la loro manualità insieme all’apprendimento ci lascia senza parole, ma non solo per i maschetti grandicelli invece OGGI è il tempo di giocare con palline grandi piccole morbide ruvide e con i cerchi da un letto all’altro eravamo proprio al circo di giocoleria comica!!!
Nella saletta dei giochi David (un piccolo boss con una spiccata propensione al…comando) arriva con una cassetta di attrezzi e mette a lavorare Avvì per aggiustare prima la casetta di plastica, e poi un’automobile costruita al momento con dei cuscini. E’ un capo intransigente e il nostro povero Avvì lavora senza sosta!
Inizia ad essere sempre più difficile uscire dai reparti per tornare in ostello, perché ormai i bambini hanno imparato a conoscerci: quando li salutiamo si fermano subito e non fanno storie (sono molto ligi al rigore) ma i loro occhietti vispi  cambiano velocemente espressione mentre un po’ tristi salutano “pakà pakà”…
In neurochirurgia l’altro gruppo ha portato colori e sorrisi proprio oggi che il cielo è grigio e piove (cosi non si vedono le lacrime!) e il paracadute è lo strumento che più ha attirato i bambini!


28 AGOSTO
Qui a Kiev è arrivato il freddo polare, ma polare, polare, polare, polare! E noi che ce ne siamo accorti in ritardo usciamo belli freschi e leggeri brrr!!!
In dormitorio troviamo Nikita, Misha, Alla e Violeta.
La mattinata scorre tra soffici disegni colorati coi fili di lana insieme a Violeta, corse, immancabili morsi del coccodrillo e lotte, finchè spunta un nuovo amico dai denti aguzzi: il grosso squalo disegnato da Caracol, dietro precise (e piuttosto perentorie) indicazioni di Misha (“disegna, colora, tagliatagliatagliatagliataglia!!!! colora RUAAAAAAAAAUR!) che lo ha portato  a dormire sul suo cuscino. Alla, invece, ci stupisce creando un bellissimo cuore di lana, è una stupenda artista!i attendono poi alla casa famiglia, oggi c’è una nuova mamma a dir poco spumeggiante e speciale: dopo averci abbracciati uno per uno, ci fa mettere tutti in cerchio e ci insegna un  nuovo gioco: Aram shim shim. E’ una specie di “la bella lavanderina” e dopo quelle quindici o venti volte che ce lo fa rifare pensiamo proprio di aver imparato a memoria anche la canzone!
Parte poi il caraoke in cirillico, non sapendolo leggere ci difendiamo puntando sulla simpatia e iniziamo a cantare con le parole di un classico (qui in ucraina) Toto Cutugno, utilizzando un microfono….alternativo (leggi “scopino-del-bagno-color-fucsia”, anzi, FUSCHIA FASHION!).
In casa famiglia l’atmosfera è sempre più calorosa: oggi addirittura un papà è uscito senza farsi vedere per comprare dei biscottini da mangiare coi bimbi insieme a noi!
Fefè, Avvì, Cuscino e Febe vanno nel reparto di oncologia di un ospedale mai visitato prima: qui vengono curati bambini che provengono unicamente da Kiev. Esternamente la struttura appare fatiscente, ma l’interno e pulito, colorato e ben tenuto. I bambini aspettano in cerchio di assistere ad uno spettacolino e ne rimangono entusiasti! Dopo lo spettacolo Avvì e Cuscino vanno nelle camere, mentre Febe e Fefè si dedicano a laboratori di pittura e di palloncini.
Per cena Fricchio ci coccola e….spaghettata!!!!!! E’ inutile, un piatto di pasta cucinato e mangiato tutti assieme è subito casa!

29 AGOSTO
Qui a Kiev, sempre più infreddoliti, siamo pronti per la giornata pizza!
Con uno zaino pieno di farina, olio, lievito e qualsiasi altra cosa che possa rendere gustosa una pizza, partiamo per la casa famiglia. Li ci attendono, insieme a Diniel, Alina, Marina e le loro mamme, anche Alla, Adriana e Nikita che ci hanno raggiunto.
Scendiamo nella camera dei giochi e partono tuffi nella piscina di palline, i bambini si stanno divertendo tanto, soprattutto giocano tutti insieme, malgrado le svariate età. Noi ci divertiamo con loro e tanto!
Arriva il momento di preparare la pizza: i nostri chef super speciali Fricchio e Alakara  impastano e i bimbi insieme agli altri clown al grido di “moz-za-rel-la”iniziano a tagliare tutti gli ingredienti…sono davvero dei pizzaioli provetti, le pizze sono squisite!!
Il pomeriggio passa tra assaggi, balli canti e lezioni di cirillico: mentre Mamma Svetlana istruisce ed interroga Avvì, Caracol, Gloria e Zizù, nella stanza dei giochi Cuscino, Issima, Febe, Fefè, Fricchio e Alakara mettono in piedi una disco-clown scatenatissima!
E’ ora di tornare a casa, come sempre tutti ci accompagnano fin fuori dal cancello tra mille saluti, è sempre commovente questo momento, a volte anche doloroso, come quando dobbiamo rifiutarci di lasciare i nostri contatti ad una mamma.
 Ma dobbiamo farlo, perché la nostra missione è QUI e ADESSO: testa, naso e cuore.

30 AGOSTO
Oggi è un giorno speciale! Sono arrivati i frigoriferi per le medicine, i lettini, le veneziane e i cestini della spazzatura per il reparto di oncologia, donati dalla missione, ma c’è un regalo in più, dietro unanime decisione i clown comprano un bellissimo tavolino tutto colorato e delle seggioline per la casa famiglia. Quando Issima arriva a consegnare il dono, e spieghiamo ai bimbi che è un regalo per loro, la piccola Alina prende il suo piattino e corre a mangiare sul tavolino tutta sorridente, è talmente contenta che ogni 10 minuti cambia seggiolina per provare che gusto ha la pappa con ogni colore!
Il tavolino viene subito inaugurato anche con pennarelli e colla, mentre costruiamo i cembali con tappi di alluminio e bastoncini di legno e dei bellissimi braccialetti con cartoncino e stoffa. Mamma Svetlana ne è entusiasta al punto tale che posa per un “servizio fotografico” con al polso alcune delle creazioni.
Oggi siamo felicissimi perché dopo diversi giorni, finalmente riusciamo a conquistare anche la fiducia di Katia, una ragazza timidissima che oggi passa il pomeriggio giocando con noi. Prima di tornare in ostello non possiamo sottrarci al gioco, divenuto ormai di rito, Aram shim shim, oggi ci gioca anche Dinis, uno scricchiolino conquistato da pompetta e spade di palloncini.

 In oncologia il pomeriggio è piuttosto agitato: troviamo il più monello del dormitorio, il più monello della casa famiglia e il più monello del reparto tutti nella stessa stanza! Potrebbe essere un mix esplosivo, ma i nostri eroi-clown riescono a mantenere la situazione sotto controllo!
Ci avviamo in ostello, ma il turno non finisce: ormai ci sentiamo clown 24 ore su 24, e in metro causiamo l’ilarità di tutta la carrozza, oggi siamo particolarmente in forma, sarà la stanchezza che ci rende più stupidi del solito o sarà che ormai abbiamo imparato a conoscere i pendolari kievvini, sembrano seri seri, ma con un po’ di impegno ci regalano sorrisi e risate stupende!
31 AGOSTO
Nuovi sbalzi termici per la gioia delle nostra gole, è tornato un sole caldissimo.
Dedichiamo la mattinata al dormitorio: siamo tutti lì oggi. Alcuni sistemano il materiale che abbiamo deciso di lasciare (speriamo che venga usato e non si faccia un altro anno intonso nell’armadio), altri giocano con Jenia e Nikita: si fanno partite a UNO, forza 4, corse e risate a tutto spiano. Nikita ha anche imparato i nostri nomi! (Anche se alcuni vengono “liberamente riadattati” vedi “CARACUOLLA”  o “FEBI”). Nella stanza comune si crea con la creta.
C’è una stupenda novità: con noi ci sono  Nastia e  Sofia , due giovanissime volontarie alle prime armi che ci seguono per vedere che tipo di attività facciamo. Nastia, poi, è rimasta con noi tutto il giorno. Ne siamo entusiasti e soprattutto speranzosi, sembra una ragazza dolcissima e volonterosa, è esattamente ciò di cui c’è bisogno in questi reparti. In bocca al lupo Nastia, siamo con te…
Alle due siamo tutti pronti, si va in gita!!!!!!!!
Il pulmino di Zaporuka accompagna bimbi e mamme al museo di storia: i due cuccioli del gruppo sono entusiasti di spade, balestre, armature e miti, i “meno cuccioli” si guardano pensando che una gita al delfinario, forse, sarebbe stata più divertente!
Dopo il museo, tutti al parco giochi (stupendo) del piccolo principe. Tra corse sugli scivoli, giochi col paracadute tutto colorato, giocoleria e nastri, tutti si divertono. E’ stato un pomeriggio meraviglioso e ci commuove la nonna di Jenia quando, salendo sul pulmino per tornare in dormitorio, ci ringrazia emozionata per ciò che facciamo per i bambini.
La condivisione stasera è particolare, la missione sta quasi finendo e la nostra fantastica capomissione decide che è il momento per far volare La lanterna…lanterna speciale, lanterna carica di significati e di ricordi preziosi, lanterna che al primo tentativo perde del tutto lo stoppino, sembra irrimediabilmente rotta, ma non ci arrendiamo, non lo facciamo mai perché “NIENTE E’ IRRIMEDIABILE, GLI IMPREVISTI SONO ALL’ORDINE DEL GIORNO” . Lanterna che quando la prendiamo tutti insieme, la risistemiamo e  incoraggiamo con “davai davai davai!” , finalmente prende il volo…


1 settembre
La giornata inizia molto presto: il programma della giornata non lascia spazio per ciò che non è indispensabile, dato che bisogna salutare tutti i bambini con i quali abbiamo condiviso le nostre giornate, volando da un ospedale all’altro e dal dormitorio alla casa famiglia. Ci siamo mossi in gruppo, ma nonostante ciò siamo stati scattanti come delle cavallette fin dalle prime luci del giorno, distribuendo sorrisi per strada e sui mezzi pubblici più degli altri giorni!
Arrivati in dormitorio giochiamo a Tombola tutti insieme e poi con i bimbi in braccio li facciamo volare nel corridoio, si volare in alto come i nostri sorrisi per loro.
Pronti si giunge in Neurochirurgia, il tempo stringe e c’è chi intrattiene alcuni bimbi nella sala giochi mentre gli altri nelle stanze entrano e lasciano un piccolo regalino con annesso naso rosso come fiocchetto e matitine colorate e nostra foto di gruppo!
Corriamo nuovamente in metro per entrare in reparto è qui il luogo dove abbiamo “lavorato di più” e sorridendo a tutti diciamo: “Zaftra italia” era il nostra frase del giorno!Sorrisi che nascondevano le lacrime, lacrime che in alcuni momenti abbiamo condiviso tutti insieme!Nonne che con i bambini sembrano durissime si sono rivelate umane e piangevano per il nostro saluto!
Paka paka, non è un addio e un arriverci!
Sulla “masrutcha”che ci porta in casa famiglia è arrivato il silenzio ognuno di noi è immerso nei propri pensieri e qualcuno indossa occhiali da sole per mascherare le lacrime!
Ma appena entrati in casa famiglia pronti a giocare al gioco ucraino insegnatoci e noi a cantare il nostro tormentone: “lo sceriffo fo con i baffi fi, il cappello lo, gli stivali li, le pistole le, ma non sa sparare ma non sa sparare, bim bum bam!!!
Apriamo i regali da donare in casa famiglia e poi…Paka paka!
Tutti fuori dal cancello compresi bimbi che avevano la febbre o in stappele e fino in fondo alla strada erano li che ci salutavano, neanche loro rientravano in casa, lasciamo a voi l’interpretazione di questa scena!
Ma non è finita qui, il caso e/o destino che dir si voglia saliamo sull’ultima “masrutcha”per il rientro in ostello e la radio ucraina è con noi…sentiamo le prime note…ebbene canzone italiana: “felicità, stammi vicino …la felicità”non potevamo non iniziare a cantare a squarcia gola, tutti ci applaudono,ci sorridono ci fanno i complimenti e cosi per tutto il tragitto abbiamo cantato e indovinate cosa?Toto Cotugno!Felicità!

2 settembre
Sveglia ore 6 e poi giungiamo in aeroporto dove per un attimo crediamo di non riuscire a partire, non ci comunicano il perché ma noi rimaniamo fiduciosi e dopo un ora di attesa (ritardo)saliamo sull’aereo dove stanchi anzi stanchissimi tutti dormiamo!
Atterrati in Italia una  parte di Vip Pavia ci accoglie con palloncini all’elio, ci emozionano nuovamente e ci salutiamo lasciando volare un palloncino e dicendoci: guarda il cielo e respira!
Il nostro cammino è arrivato al termine ma certi che di strada davanti a noi in quella TERRA non avrà mai fine!
PAKA PAKA






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