IL SEME CRESCE E MOLTIPLICA I SORRISI:
Kamminiamo Insieme E Voliamo
Missione Kiev: 20 agosto- 2 settembre
Alakara-vip Varese,
Avvì-vipPV,
Caracol-vip Perugia,
Cuscino-vipPv,
Febe-vipPerugia,
Fefè-vipSiena,
Fricchio-vipSenigallia/vipVallesina,
Issima-vipPv,
Zizù-vipPv
20 AGOSTO
Primo giorno di missione:
si parte! Viaggio verso Malpensa
scortati da NonnoDillo e da papàZizù, con i nostri compagni perugini sconvolti
dalla immensa pianura pianeggiante.
Pranzo al volo (letteralmente!) e
via di corsa sull’aereo.
Arrivati a Kiev, mentre il
pulmino ci accompagna in ostello, siamo tutti silenziosi con gli occhi sgranati
a studiare il paesaggio e a raccogliere le idee.
Sperimentiamo la guida
spericolata locale e ci sistemiamo in ostello, dove ci accoglie Olla (scritto
come si pronuncia!), la nostra folle e adorabile ospite che ci lascia
bigliettini dolcissimi sulla porta della camera.
Ora di fuoco per organizzare il
materiale per i laboratori poi pappa, doccia e nanna.
Durante la notte “attacco di
ridarola” dovuto alla finestra
basculante: aperta fa freddo, chiusa ci si affida alla selezione naturale!
21 AGOSTO
Le sveglie suonano molto presto
(tanta era la paura di far tardi che ci siamo ritrovati tutti pronti con più di
un’ora di anticipo!),l’ incontro con Iana ci da l’occasione di prendere
contatto con Zaporuka, la nostra associazione partner, e con la realtà più
povera della città, fortemente in contrasto con la ricchezza del centro.
Iana ci spiega che uno dei loro
compiti è addirittura girare il Paese e informare i pediatri sui primi sintomi
del cancro che il più delle volte non sono conosciuti, né vengono scoperti, in
particolar modo nei villaggi più poveri.
La mattinata prosegue nel
dormitorio: Micail prima si nasconde sotto il cuscino, poi gioca con noi tra
palloncini e palline e quando gli diciamo“ci vediamo domani” lui grida “oggi
oggi oggi!!!!!” (il tutto ovviamente in ucraino!).
Ala vince la timidezza e passa la
mattina facendo origami e giochi di magia. “Ma
come mai siete qui?” chiede, “per te!” rispondiamo. Lei non ci crede ma ci
ringrazia con un meraviglioso sorriso. I baci della piccolissima Adriana,
prima restia al naso rosso, hanno
concluso la mattina.
Al pomeriggio ci dividiamo in due
gruppi: Alakara, Avvì, Caracol, Fricchio, Issima e Zizù vanno in oncologia,
Cuscino, Febe e Fefè vanno in casa famiglia.
In reparto si respira aria di
nuovo, tutto magicamente si è trasformato e si evoluto, pareti con disegni,
stanze più grandi e senza sovra-affolamento di utenti e una piccola sala
giochi!
Gli sguardi dei bambini che iniziano a fidarsi dei nostri giochi donano
ai nostri cuori emozioni uniche ma… continuano ad esserci sguardi di bambini e
ragazzi che si ricordano del nostro passaggio esattamente un anno fa e si
affidano totalmente a noi come se non ci fossimo mai salutati!
Nel frattempo l’altro gruppo è
impegnato a giocare con il paracadute in casa famiglia e il cielo inizia a
colorarsi di mille colori proprio come un arcobaleno!
Preparazione dell’ape nostra
amica di cammino e poi via ognuno nella sua branda, peccato che in 10 in una stanza sembrasse di
essere ad un concerto in “lingua russa!”
22 AGOSTO
Questa mattina si inizia con la
puntualità che fa quasi paura e ciò rende tutto più semplice e tutti pieni di
energia da portare in ospedale con noi!
Si arriva in dormitorio e il buon
giorno viene dato da Micael che con il suo gigante coccodrillo ci vuole
mangiare come segno d’affetto!Si corre avanti e indietro nel corridoio: ebbene
quel corridoio successivamente si è trasformato in un cielo ove volano gli
aquiloni costruiti con i ragazzi più grandi!
Non vogliamo andare via ma è ora
di pranzo e tutti sentiamo la necessità di mangiare verdura e frutta che pare
sia difficile trovare ma rimaniamo fiduciosi!
Fricchio oltre ad indossare
cappelli unici che gli donano tantissimo fa notare che i nostri piedini fino ad
oggi hanno fatto ben 12120 gradini considerando solo quelli per raggiungere i
nostri condomini!complimenti ai tuoi conti!
Il pomeriggio prosegue con
Cuscino,Fefè,Febe,Alakara,Avvì che dopo km percorsi a piedi giungono in
neurochirurgia e … in ogni stanza ognuno si dona, e si ricevono emozioni.
Già a partire dal giardino
incontriamo bambini con evidenti segni di operazioni subite, che li rendevano
più impacciati nei movimenti.
Abbiamo reso tutto il gruppo
un’unica entità con il giro giro tondo… che unisce tutto il mondo!!!
L’altra parte del gruppo ha fatto
volare e sognare le famiglie accolte nella casa famiglia costruendo dei
magnifici aquiloni, frutto di alta ingegneria.
E finalmente all’alba delle 20 di
nuovo insieme per raccontarci le emozioni della giornata proseguendo con passi
-questa volta più lenti- per le strade di Kiev conditi da incontri con
compatrioti.
Mamma saura senza orgoglio!
23 AGOSTO
Dopo aver dormito solo 5 ore, un
gruppo nella mattinata si occupa
dell’acquisto delle provviste per colazione, biscotti per il laboratorio e
soprattutto per l’agoniata Evacuazione(!!!).
Fefè, Issima, Febe, Cuscino e
Avvì, i mattinieri, vengono accolti con l’esclamazione: “Mamma mamma sono
arrivati i Clown!” e proseguono tra un vocabolario e l’altro a farsi smorfie
con le emoticons e ballando bans che hanno permesso di creare una profonda
sintonia tra i ragazzi diffidenti tra di loro.
Post pranzo con calzari e
mascherine ci aspettano i bimbi oncomalati che impazienti fanno capolino dalla
vetrata di ingresso del reparto. Alcuni si dedicano alle singole stanze ed
altri in sala giochi lasciano spazio alla fantasia per creare paesaggi con
forme di vario genere e giochi collaborativi di gruppo. Qualcuno addirittura
con la cartina di Kiev ha cercato il tesoro nei corridoi del reparto facendo
divertire anche il personale medico!
L’altro gruppo dopo un tragitto
articolato tra varie linee metropolitane e lunghe camminate vengono catapultati
in una nuova realtà con l’imprevisto di lasciare fuori tutto il materiale
preparato accuratamente per l’evento! Superato il panico iniziale veniamo
informati che i bambini per la maggior parte sono allettati e non possono
raggiungerci nella sala comune. Quindi due di noi entrano nelle stanze e altri
due giocano con bambini che arrivano in tempi diversi, età ed interessi
differenti!Vista la varietà dei soggetti sperimentiamo la difficoltà nel
trovare stimoli adeguati che soddisfino le aspettative dei bambini!Riscontriamo
l’attenzione di alcuni di loro che in un non nulla scoprono i nostri piccoli
trucchi di magia!
E anche questa sera i condomini
vengono abitati -comprensivi di panni stesi- alle ore 3.
Perché tifi Lazio?l’Amore non si può spiegare!
24 AGOSTO
(Quinto giorno)
Oggi facciamo i biscotti in casa
famiglia! I nostri cuochi Alakara e Fricchio iniziano ad impastare e i piccoli
bimbi subito si siedono a tavola per divertirsi con le loro piccole manine e
poi con le formine!i biscotti sono riusciti e sapete il perché?la ricetta è
stata tradotta anche in ucraino per le super mamme che per ringraziarci ci
offrono, come merenda il “comput”tipico tutti a tavola!Il pomeriggio si
conclude con l’impacchettamento dei biscotti da donare ai bimbi del dormitorio
e in reparto…una vera e propria catena di montaggio e i nostri occhi rimangono
sbalorditi dalla precisione dei genitori a creare fiori,trecce, farfalle,
coccinelle con la carta crespa, per arricchire con colore i pacchettini!
L’altro gruppo dopo un breve
servizio in metro tra sguardi stupiti degli autoctoni ricevono tanti tanti
pollici in su come ringraziamento, giungono al dormitorio dove sbirciando nelle
camere scoviamo Micail che salta sul letto dalla felicità e poi subito eccolo
il suo coccodrillo affamato!Facciamo in salto nel passato per giocare a
quintana all’incontrario e finire con la sua VITTORIA contro il mostro
costruito con molta fantasia ed inventiva.
Ebbene quella VITTORIA ha toccato
i nostri cuori, tutti noi vorremmo che i bambini di qui continuino ad avere la
forza di lottare e vincere contro questo mostro chiamato tumore!
Guarda il cielo e respira!
Ricordate Toto Cotugno?qui va per
la maggiore tant’è che siamo tornati in ostello senza voce per i super concerti
nelle stanze oppure chi rientra dopo i soliti 101 gradini dichiarando amore a
Romeo!
25 AGOSTO
(Sesto giorno)
Servizio in neurochirurgia, come
direbbe Gloria (la nostra compagna di est onlus)…TANTA ROBA. L’ospedale già da
fuori fa letteralmente a pugni con lo sfarzo del centro di Kiev.
C’è un gatto che entra
tranquillamente nel corridoio.
Iniziamo il giro delle stanze, ci
sono tanti bambini che stanno tanto male. Si va di bolle di sapone da scoppiare
anche se si è a letto e non ci si riesce a muovere, si fanno combattimenti con
le spade anche se le gambine non stanno bene, ma ci si muove lo stesso come si
riesce, si regalano nasi rossi quando la testa fa tanto male e non si ha voglia
di giocare, ma per un sorriso c’è sempre spazio.
Eccolo l’imprevisto, non manca
neanche a Kiev…ci presentiamo in dormitorio e mentre si pittura comprensivo di
stampini sulle fronti dei clown, arrivano i catechisti che con la freddezza
tipica del posto ci invitano a capire che è orario del loro intervento!
In reparto, le stanze rimangono
chiuse ma nella sala giochi è Festa!giochi, magie, biglie, palloncini, nasi
rossi portano gioia e tanto bel rumore da rallegrare tutto il corridoio!
La giornata non è finita perché
il nostro intervento è stato richiesto anche in casa famiglia dove Issima e
Fefè propongono lavoretti con argilla naturale e …non ci crederete un bimbo
dagli occhi azzurri come il cielo ci porta un libro appositamente ideato per la
creazione di animali, cosi prima di rientrare in Italia andremo anche in
libreria ucraina!
Torniamo in ostello stanchi,
accaldati e sudatissimi, ma con tanti occhi spalancati scolpiti nel cuore.
Le pecore le conosce chi le bada!
26 AGOSTO
Giorno libero: lo trascorriamo
tra mercatini, chiese ortodosse e parchi, ognuno è libero, ma ci troviamo tutti
insieme per pranzo…come al solito tutte le vicissitudini della cucina si
abbattono su Avvì, non gli arriva la carne. Poi non lo contano per il dolce. Infine
è costretto a ri-ordinare il caffè, che arriva solo dopo che tutti noi abbiamo
abbondantemente finito di berlo.Avvi sei il solito ritardatario,sei lento, ma
per una volta non è colpa tua!
Siamo proprio un bel gruppo, tanto bello che anche sulla metro ci fissano
tutti…chissà perché poi, cosa ci sarà mai di strano in un clown con scolapasta
e collant rosse come copricapo? O in uno con un cappello da ippopotamo e
occhiali psichedelici? O in un’altra con due conigli in testa che fa foto,
bolle e palloncini a tutto spiano?!? Mah gente strana questi ucraini… ;-)
27 AGOSTO
(Ottavo giorno di missione)
Oggi inizia una nuova settimana:
dopo la domenica libera per ricaricare le batterie Alakara, Avvì, Issima e Zizù
passano la mattina in dormitorio con Micail che ci accoglie felicissimo col solito coccodrillo affamato.
Oggi ci sono nuovi bimbi, conosciamo una piccola timida e dolcissima bimba che
poi si scatena con le bolle di sapone. Oggi ci diamo all’improvvisazione
seguendo le voglie dei nostri piccoli amici: mentre le bimbe dipingono, Micail cerca di mettere ko Zizù, e
al termine del match, si siede in braccio ad Avvì a costruire coccodrilli di
spugna…la scena più bella è quando il piccolo lottatore stampa inaspettatamente
un mega bacio sul naso rosso di Avvì!
Siamo a metà di questa stupenda
missione che aspettavamo con ansia e preparavamo da tantissimo tempo…ora vorremmo fermarlo questo
tempo che sta passando troppo in fretta!
Nel pomeriggio ci aspetta il
reparto di oncologia: Issima e Alakara fanno il giro delle stanze e subito
nasce un ottima intesa e via…è giornata di insegnamento cagnolini “pes” con i
palloncini e ci accorgiamo che la loro
manualità insieme all’apprendimento ci lascia senza parole, ma non solo per i
maschetti grandicelli invece OGGI è il tempo di giocare con palline grandi
piccole morbide ruvide e con i cerchi da un letto all’altro eravamo proprio al
circo di giocoleria comica!!!
Nella saletta dei giochi David
(un piccolo boss con una spiccata propensione al…comando) arriva con una
cassetta di attrezzi e mette a lavorare Avvì per aggiustare prima la casetta di
plastica, e poi un’automobile costruita al momento con dei cuscini. E’ un capo
intransigente e il nostro povero Avvì lavora senza sosta!
Inizia ad essere sempre più
difficile uscire dai reparti per tornare in ostello, perché ormai i bambini
hanno imparato a conoscerci: quando li salutiamo si fermano subito e non fanno
storie (sono molto ligi al rigore) ma i loro occhietti vispi cambiano velocemente espressione mentre un
po’ tristi salutano “pakà pakà”…
In neurochirurgia l’altro gruppo
ha portato colori e sorrisi proprio oggi che il cielo è grigio e piove (cosi
non si vedono le lacrime!) e il paracadute è lo strumento che più ha attirato i
bambini!
28 AGOSTO
Qui a Kiev è arrivato il freddo
polare, ma polare, polare, polare, polare! E noi che ce ne siamo accorti in
ritardo usciamo belli freschi e leggeri brrr!!!
In dormitorio troviamo Nikita,
Misha, Alla e Violeta.
La mattinata
scorre tra soffici disegni colorati coi fili di lana insieme a Violeta, corse,
immancabili morsi del coccodrillo e lotte, finchè spunta un nuovo amico dai
denti aguzzi: il grosso squalo disegnato da Caracol, dietro precise (e
piuttosto perentorie) indicazioni di Misha (“disegna, colora,
tagliatagliatagliatagliataglia!!!! colora RUAAAAAAAAAUR!) che lo ha
portato a dormire sul suo cuscino. Alla,
invece, ci stupisce creando un bellissimo cuore di lana, è una stupenda
artista!i attendono poi alla casa famiglia, oggi c’è una nuova mamma a dir poco
spumeggiante e speciale: dopo averci abbracciati uno per uno, ci fa mettere
tutti in cerchio e ci insegna un nuovo gioco:
Aram shim shim. E’ una specie di “la
bella lavanderina” e dopo quelle quindici o venti volte che ce lo fa rifare
pensiamo proprio di aver imparato a memoria anche la canzone!
Parte poi il caraoke in
cirillico, non sapendolo leggere ci difendiamo puntando sulla simpatia e
iniziamo a cantare con le parole di un classico (qui in ucraina) Toto Cutugno,
utilizzando un microfono….alternativo (leggi “scopino-del-bagno-color-fucsia”,
anzi, FUSCHIA FASHION!).
In casa famiglia l’atmosfera è
sempre più calorosa: oggi addirittura un papà è uscito senza farsi vedere per
comprare dei biscottini da mangiare coi bimbi insieme a noi!
Fefè, Avvì, Cuscino e Febe vanno
nel reparto di oncologia di un ospedale mai visitato prima: qui vengono curati
bambini che provengono unicamente da Kiev. Esternamente la struttura appare
fatiscente, ma l’interno e pulito, colorato e ben tenuto. I bambini aspettano
in cerchio di assistere ad uno spettacolino e ne rimangono entusiasti! Dopo lo
spettacolo Avvì e Cuscino vanno nelle camere, mentre Febe e Fefè si dedicano a
laboratori di pittura e di palloncini.
Per cena Fricchio ci coccola
e….spaghettata!!!!!! E’ inutile, un piatto di pasta cucinato e mangiato tutti
assieme è subito casa!
29 AGOSTO
Qui a Kiev, sempre più
infreddoliti, siamo pronti per la giornata pizza!
Con uno zaino pieno di farina,
olio, lievito e qualsiasi altra cosa che possa rendere gustosa una pizza,
partiamo per la casa famiglia. Li ci attendono, insieme a Diniel, Alina, Marina
e le loro mamme, anche Alla, Adriana e Nikita che ci hanno raggiunto.
Scendiamo nella camera dei giochi
e partono tuffi nella piscina di palline, i bambini si stanno divertendo tanto,
soprattutto giocano tutti insieme, malgrado le svariate età. Noi ci divertiamo
con loro e tanto!
Arriva il momento di preparare la
pizza: i nostri chef super speciali Fricchio e Alakara impastano e i bimbi insieme agli altri clown
al grido di “moz-za-rel-la”iniziano a tagliare tutti gli ingredienti…sono
davvero dei pizzaioli provetti, le pizze sono squisite!!
Il pomeriggio passa tra assaggi,
balli canti e lezioni di cirillico: mentre Mamma Svetlana istruisce ed
interroga Avvì, Caracol, Gloria e Zizù, nella stanza dei giochi Cuscino,
Issima, Febe, Fefè, Fricchio e Alakara mettono in piedi una disco-clown
scatenatissima!
E’ ora di tornare a casa, come
sempre tutti ci accompagnano fin fuori dal cancello tra mille saluti, è sempre
commovente questo momento, a volte anche doloroso, come quando dobbiamo
rifiutarci di lasciare i nostri contatti ad una mamma.
Ma dobbiamo farlo, perché la nostra missione è
QUI e ADESSO: testa, naso e cuore.
30 AGOSTO
Oggi è un giorno speciale! Sono
arrivati i frigoriferi per le medicine, i lettini, le veneziane e i cestini
della spazzatura per il reparto di oncologia, donati dalla missione, ma c’è un
regalo in più, dietro unanime decisione i clown comprano un bellissimo tavolino
tutto colorato e delle seggioline per la casa famiglia. Quando Issima arriva a
consegnare il dono, e spieghiamo ai bimbi che è un regalo per loro, la piccola
Alina prende il suo piattino e corre a mangiare sul tavolino tutta sorridente,
è talmente contenta che ogni 10 minuti cambia seggiolina per provare che gusto
ha la pappa con ogni colore!
Il tavolino viene subito
inaugurato anche con pennarelli e colla, mentre costruiamo i cembali con tappi
di alluminio e bastoncini di legno e dei bellissimi braccialetti con cartoncino
e stoffa. Mamma Svetlana ne è entusiasta al punto tale che posa per un
“servizio fotografico” con al polso alcune delle creazioni.
Oggi siamo felicissimi perché
dopo diversi giorni, finalmente riusciamo a conquistare anche la fiducia di
Katia, una ragazza timidissima che oggi passa il pomeriggio giocando con noi. Prima
di tornare in ostello non possiamo sottrarci al gioco, divenuto ormai di rito,
Aram shim shim, oggi ci gioca anche Dinis, uno scricchiolino conquistato da
pompetta e spade di palloncini.
In oncologia il pomeriggio è piuttosto
agitato: troviamo il più monello del dormitorio, il più monello della casa
famiglia e il più monello del reparto tutti nella stessa stanza! Potrebbe
essere un mix esplosivo, ma i nostri eroi-clown riescono a mantenere la
situazione sotto controllo!
Ci avviamo in ostello, ma il
turno non finisce: ormai ci sentiamo clown 24 ore su 24, e in metro causiamo
l’ilarità di tutta la carrozza, oggi siamo particolarmente in forma, sarà la
stanchezza che ci rende più stupidi del solito o sarà che ormai abbiamo
imparato a conoscere i pendolari kievvini, sembrano seri seri, ma con un po’ di
impegno ci regalano sorrisi e risate stupende!
31 AGOSTO
Nuovi sbalzi termici per la gioia
delle nostra gole, è tornato un sole caldissimo.
Dedichiamo la mattinata al
dormitorio: siamo tutti lì oggi. Alcuni sistemano il materiale che abbiamo
deciso di lasciare (speriamo che venga usato e non si faccia un altro anno
intonso nell’armadio), altri giocano con Jenia e Nikita: si fanno partite a
UNO, forza 4, corse e risate a tutto spiano. Nikita ha anche imparato i nostri
nomi! (Anche se alcuni vengono “liberamente riadattati” vedi “CARACUOLLA” o “FEBI”). Nella stanza comune si crea con la
creta.
C’è una stupenda novità: con noi
ci sono Nastia e Sofia , due giovanissime volontarie alle
prime armi che ci seguono per vedere che tipo di attività facciamo. Nastia,
poi, è rimasta con noi tutto il giorno. Ne siamo entusiasti e soprattutto
speranzosi, sembra una ragazza dolcissima e volonterosa, è esattamente ciò di
cui c’è bisogno in questi reparti. In bocca al lupo Nastia, siamo con te…
Alle due siamo tutti pronti, si
va in gita!!!!!!!!
Il pulmino di Zaporuka accompagna
bimbi e mamme al museo di storia: i due cuccioli del gruppo sono entusiasti di
spade, balestre, armature e miti, i “meno cuccioli” si guardano pensando che
una gita al delfinario, forse, sarebbe stata più divertente!
Dopo il museo, tutti al parco
giochi (stupendo) del piccolo principe. Tra corse sugli scivoli, giochi col
paracadute tutto colorato, giocoleria e nastri, tutti si divertono. E’ stato un
pomeriggio meraviglioso e ci commuove la nonna di Jenia quando, salendo sul
pulmino per tornare in dormitorio, ci ringrazia emozionata per ciò che facciamo
per i bambini.
La condivisione stasera è
particolare, la missione sta quasi finendo e la nostra fantastica capomissione
decide che è il momento per far volare La lanterna…lanterna speciale, lanterna
carica di significati e di ricordi preziosi, lanterna che al primo tentativo
perde del tutto lo stoppino, sembra irrimediabilmente rotta, ma non ci
arrendiamo, non lo facciamo mai perché “NIENTE
E’ IRRIMEDIABILE, GLI IMPREVISTI SONO ALL’ORDINE DEL GIORNO” . Lanterna che
quando la prendiamo tutti insieme, la risistemiamo e incoraggiamo con “davai davai davai!” ,
finalmente prende il volo…
1 settembre
La giornata inizia molto presto:
il programma della giornata non lascia spazio per ciò che non è indispensabile,
dato che bisogna salutare tutti i bambini con i quali abbiamo condiviso le
nostre giornate, volando da un ospedale all’altro e dal dormitorio alla casa
famiglia. Ci siamo mossi in gruppo, ma nonostante ciò siamo stati scattanti
come delle cavallette fin dalle prime luci del giorno, distribuendo sorrisi per
strada e sui mezzi pubblici più degli altri giorni!
Arrivati in dormitorio giochiamo
a Tombola tutti insieme e poi con i bimbi in braccio li facciamo volare nel
corridoio, si volare in alto come i nostri sorrisi per loro.
Pronti si giunge in
Neurochirurgia, il tempo stringe e c’è chi intrattiene alcuni bimbi nella sala
giochi mentre gli altri nelle stanze entrano e lasciano un piccolo regalino con
annesso naso rosso come fiocchetto e matitine colorate e nostra foto di gruppo!
Corriamo nuovamente in metro per
entrare in reparto è qui il luogo dove abbiamo “lavorato di più” e sorridendo a
tutti diciamo: “Zaftra italia” era il nostra frase del giorno!Sorrisi che
nascondevano le lacrime, lacrime che in alcuni momenti abbiamo condiviso tutti
insieme!Nonne che con i bambini sembrano durissime si sono rivelate umane e
piangevano per il nostro saluto!
Paka paka, non è un addio e un
arriverci!
Sulla “masrutcha”che ci porta in
casa famiglia è arrivato il silenzio ognuno di noi è immerso nei propri
pensieri e qualcuno indossa occhiali da sole per mascherare le lacrime!
Ma appena entrati in casa famiglia
pronti a giocare al gioco ucraino insegnatoci e noi a cantare il nostro
tormentone: “lo sceriffo fo con i baffi fi, il cappello lo, gli stivali li, le
pistole le, ma non sa sparare ma non sa sparare, bim bum bam!!!
Apriamo i regali da donare in
casa famiglia e poi…Paka paka!
Tutti fuori dal cancello compresi
bimbi che avevano la febbre o in stappele e fino in fondo alla strada erano li
che ci salutavano, neanche loro rientravano in casa, lasciamo a voi
l’interpretazione di questa scena!
Ma non è finita qui, il caso e/o
destino che dir si voglia saliamo sull’ultima “masrutcha”per il rientro in
ostello e la radio ucraina è con noi…sentiamo le prime note…ebbene canzone
italiana: “felicità, stammi vicino …la felicità”non potevamo non iniziare a
cantare a squarcia gola, tutti ci applaudono,ci sorridono ci fanno i
complimenti e cosi per tutto il tragitto abbiamo cantato e indovinate cosa?Toto
Cotugno!Felicità!
2 settembre
Sveglia ore 6 e poi giungiamo in
aeroporto dove per un attimo crediamo di non riuscire a partire, non ci
comunicano il perché ma noi rimaniamo fiduciosi e dopo un ora di attesa
(ritardo)saliamo sull’aereo dove stanchi anzi stanchissimi tutti dormiamo!
Atterrati in Italia una parte di Vip Pavia ci accoglie con palloncini
all’elio, ci emozionano nuovamente e ci salutiamo lasciando volare un
palloncino e dicendoci: guarda il cielo e respira!
Il nostro cammino è arrivato al
termine ma certi che di strada davanti a noi in quella TERRA non avrà mai fine!
PAKA PAKA
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