giovedì 4 settembre 2008

MISSIONE URUGUAY 2008 - 4

17 agosto

Come la settimana scorsa ci si alza con calma e si fa colazione alle 9.
Alle 10 messa con un altro prete, un po' più sbrigativo rispetto a quello
precedente (sono entrambi sostituti del prete solito, don Matteo, che
è a montevideo perché coordina un progetto con i giovani).
Terminata la messa ci ritroviamo con i giovani/adolescenti per la seconda
puntata del nostro mini-corso. Oggi insegniamo a costruire le palline
da giocoleria, giocoliamo e facciamo un po' di acrobatica. Sono
un po' casinisti, ma imparano facilmente ed alcuni si appassionano
davvero a ciò che insegniamo loro. Pranziamo rapidamente perché
alle 15 ci attendono alla Brigada, per l'ennesima festa del bambino.
Lo spettacolo è forse uno dei più problematici, dal momento che non
c'è nessuno che controlli i bambini, per cui veniamo accerchiati ed in breve
il palco scompare. Il finale risputa un po' approssimativo, ma l'entusiasmo
è comunque buono. Molto bello il rientro a casa a piedi con i "nostri"
bambini che ci accompagnano e ci aiutano con il materiale.


18 agosto

Stamane abbiamo uno spettacolo nella scuola 129, al Cerro del Marco,
altro quartiere un po' dimenticato. Prima di iniziare, partecipiamo alla
ricreazione, bevendo anche un buon mate. I bambini non sono tantissimi, ma
facendo lo spettacolo in un salone piuttosto piccolo, l'atmosfera è
di quelle molto appassionate. Si nota che anche le maestre sono molto
attente e partecipano coinvolgendo i bambini. Al termine ci ringraziano assai,
ricordandoci che quei bambini non hanno mai avuto la possibilità di vedere

qualcosa di simile e che lo ricorderanno per parecchio.
Al pomeriggio abbiam appuntamento al cerro del Estado, altro quartiere
tipo il precedente. O meglio, noi siam convinti di avere appuntamento. In
relatà quando giungiamo al posto stabilito scopriamo che nessuno ci
aspettava. Probabilmente qualche disguido tra le suore, il responsabile
della struttura ed i maestri. Insomma, dopo qualche telefonata per
capire che non ci attendevano da un'altra parte, iniziamo un mini spettacolo
per i bambini piccolini e per un paio di bulletti di quartiere che seguono
con attenzione e ci danno poi anche una mano a gonfiare i palloncini.
Ci incamminiamo a piedi, ché Barboza ancora non c'è, e facciam una bella
passeggiata.
Alle 18 iniziamo il corso claun per educatori. Sono una ventina e, dopo l'imbarazzo iniziale
ci si ritrova a ridere e scherzare come ad un allenamento solito. La soddisfazione è grande...


19 agosto

Dopo una lunga notte insonne le pagliacce sono riuscite ad escogitare alcuni simpatici acherzetti, realizzati poi durante lo spettacolo alla scuola 96. Il povero Gibbone-donnina di campagna mentre sfoglia la rivista si trova la celebre scritta "ho lettos los cartellos" e, durante il numero di magia della banana, l'assistente dell'ignaro Blurp sostituisce la fascia da samurai con un'altra riportante la scritta "Yo soy burro" (sono un asino), provocando grande ilarità tra bimbi e maestre. Al mattino recitiamo al chiuso, per la pioggia, mentre al pomeriggio nel campo da basket, e nell'intervallo tra i due spettacoli condividiamo con i bimbi un piatto di pasta ed il dulce de leche e pure i loro giochi e passatempi.
Al termine del secondo spettacolo, di corsa all'ospedale per il tanto atteso servizio in pediatria. All'entrata nel grande camerone da 6 letti l'atmosfera è un po' particolare. Tantissima gente tra parenti, infermieri e studenti di infermeria. Per cui il servizio è sicuramente diverso dal solito. Ma dopo un primo momento di difficoltà ci sciogliamo parecchio e le emozioni sgorgano quando riusciamo a far sorridere bimbi intubati e fino a poco prima piangenti.

Raccogliamo il materiale e torniamo a Mandubì, dove alle 18 c'è il secondo incontro del corso per educatori. La pioggia impedisce ad alcuni di venire, ma nonostante ciò l'atmosfera è calda come ieri. Programma: palloncini, camminate e giocoleria.
La giornata si conclude in compagnia, con l'invito a cena a casa di Marco, psicologo facente parte del gruppo di teatro indipendente, con cui abbiamo avuto l'opportunità di scoprire qualcosa in più dell'uruguay, della problematica dei suicidii infantili, ma anche di vedere alcune foto sulla loro attività con i pazienti psichiatrici.


20 agosto

È stata una bella sorpresa scoprire che la scuola 44, dove prestiamo servizio oggi, si chiama "repubblica d'italia". Gli alunni delle classi dove si studia italiano, al termine del primo spettacolo ci deliziano con una canzoncina ed una poesiola, facendoci sentire a casa.
Si pranza a scuola e si presenta lo spettacolo al secondo turno. Al termine si parte con il fidato Barbosa per un paio di commissioni in centro che in realtà si protraggono come al solito fino alle 6 del pomeriggio, giusto in tempo per l'ultimo incontro del corso per educatori. Tra giochi di gruppo e gags si conclude il percorso, tra i ringraziamenti dei partecipanti per aver loro trasmesso energia ed entusiasmo ed aver "regalato" nuove tecniche ed idee da utilizzare nel lavoro quotidiano.
Se uno degli obiettivi era "seminare pagliacci", qualche semino l'abbiamo gettato...


21 agosto

Ci si alza presto, ché alle 9 ci attendono alla scuola 105 (quella dei sordo-muti, in cui eravamo già stati). Accoglienza calorosa, poi assistiamo ad un loro spettacolo, allestito grazie all'aiuto del pagliaccio Tomatito. Si fa merenda insieme a loro, imparando alcune parole del loro linguaggio e riuscendo comunque a comunicare parecchio. Poi un mini laboratorio di giocoleria e di trucco ed infine assistiamo nuovamente ad un ballo ed una canzone cantata con i gesti. Qui l'emozione è forte, e sono copiose le lacrime che scorrono su guance di pagliacci e di maestre. Ci si saluta, anche se non si vorrebbe più andare via. Ma Barboza ci attende (per una volta è giunto puntuale...) per portarci a mangiare a casa. Dopo pranzo ci attendono al collegio San Catelin, una scuola per benestanti. Qui è stato organizzato uno spettacolo per raccogliere fondi per la Obra social di Mandubì. All'inizio paiono un po' freddini, ma col passare dei minuti cresce l'entusiasmo, ed alla fine c'è uno scroscio di applausi (e circa 2000 pesos per le suorine).

Si torna a casa per una lunga condivisione e poi alle 18.30 ci ritroviamo con gli adolescenti per l'ultima parte del mini corso claun. Riusciamo a coinvolgerli molto e notiamo una certa differenza rispetto all'anno scorso, sicuramente merito dell'ottimo lavoro che sta portando avanti suor Sara (suora boliviana giovane che ha molta presa sugli adolescenti) . Cerchiamo anche di mettere insieme uno spettacolino, che presenteranno domenica pomeriggio.


22 agosto

Giornata dedicata ai bimbini del quartiere in occasione della festa del niño (tanto per cambiare...) . Mentre Neva, Irbas, Etoile e Nano sono impegnati con i preparativi della festa e poi con i giochi, Gibbone, Blurp e Pel vanno in giro per commissioni con suor Angela e Barbosa (praticamente un'Odissea). Tra una compera di Angela ed un'altra, i nostri fanno tappa alla scuola "repubblica d'italia" per lasciare, a nome di tutta l'associazione il libro di favole scritto dai carcerati di asti.
Dopo pranzo si continuano i festeggiamenti coi bimbi più grandi che assistono allo spettacolino, in compagnia anche di suor Isabel, che si lascia andare a grasse e sonore risate.
Al termine ci prepariamo per andare a cena con i nostri amici attori (un'ennesima fagiolata... ).
Primo intoppo: si doveva giungere verso le otto ma, giusto mentre si sta per uscire ci si accorge che il prete, che sta dicendo messa nella "nostra" chiesa, ha parcheggiato davanti all'uscita del garage (notare che in tutta la via non c'era una macchina parcehggiata a parte quella...). Attendiam che termmini la messa e giungiamo all'appuntamento con un'ora buona di ritardo ma... siamo i primi!!
Dopo una mezz'ora giungono gli altri e si comincia. Peccato che scopriamo che gli attori avrebbero dovuto portare i piatti anche per noi, ma qualcuno si è scordato...
quindi si mangia a turni. Nonostante ciò e la stanchezza, la serata termina molto bene, con un gran cerchio e, con la guida del maestro Michel, ognuno di noi regala al gruppo una parola che racchiuda il tempo passato insieme.




23 agosto

Oggi mattinata libera. Ne approfittiamo per stare un po' con i nostri bambini, mentre Gibbone
e Neva vanno in centro per compere con suor Angela. Come sempre si sa quando partono, ma non si ha idea di quando riusciranno a rientrare... Si pranza veloce perché alle 13.30 ci attendono in una scuoletta di campagna ad una decina di chilometri da rivera. L'atmosfera è un po' seriosa, ed i bambini ci mettono un pochetto a sciogliersi. Si nota la differenza rispetto ai bambini più vivaci a cui siamo abituati. Al termine assistiamo anche allo spettacolo di Tomatito e poi regaliamo alla scuola il camice dipinto dai bambini di una scuola astigiana. Dovrebbe essere l'inizio di un gemellaggio. Si torna in centro e si va ad una festa del bambino (l'ennesima) in un teatro. Purtroppo siam solo in 6, essendo che Birbas ci abbandona per problemi intestini... Viene però sostituita da Cinthia, un'adolescente del gruppo di Mandubì che interpreta addirittura la parte centrale dell'omino triste.


24 agosto

È arrivato l'ultimo giorno a Mandubì. Sembrava così lontano, ed ora... eccolo!
Dopo colazione, tutti a messa, dove riceviamo il saluto ufficiale da parte della
comunità di Mandubì. Poi fino alle 13 restiamo a giocare con i nostri amici più giovani,
facendo palloncini e partecipando ad un'appassionante partita di pallone.
A pranzo c'è gran festa per festeggiare il compleanno del nostro "chofer oficial"
Barboza (autista ufficiale) e di sua figlia Cristina.Mangiamo tutti insieme un
ricchissimo e gustoso "asado" preparato da Barbosa stesso e Bartolo. Sembra di stare
ad un'antica festa di paese nel sud d'italia!
Alle 15.30 ci ritroviamo con i ragazzi del gruppo adolescenti che hanno seguito il corso di clownerie, per mettere in scena la loro versione del nostro spettacolo. Si divertono, forse più loro del pubblico, ma il finale è un successone. Il resto del pomeriggio è dedicato ai saluti. Salutiamo anche Tomatito, l'amico payaso con cui scambiamo preziose esperienze.

Valige, docce, cena, ancora saluti ai ragazzi più grandi ed alle carissime, generose, preziose
e sempre disponibili Hermanas. Alle 24 si parte per l'ultimo viaggio con Barboza, alla volta
della stazione bus. Ultimo tentativo di rapimento di Neva da parte di Mirta e suor Sara. E si parte.


25 agosto

Si giunge a Montevideo alle 6.30 di mattina, piuttosto addormentati. Si va dalle suore e ci si riposa un paio d'ore. Poi colazione e si va a fare un giretto in centro (a parte Pel ed Eto, che non sono troppo in forma e si fermano a casa). Facciam i turisti ed andiamo a vedere l'oceano (parecchio sporchino, almeno nel tratto che abbiam visto noi).
Al pomeriggio visita alle bambine di una casa famiglia gestita da una suora amica delle "nostre" e poi cena con suor Isabel che dorme a montevideo per partire l'indomani per la bolivia. Qualche lacrima scappa di nuovo...


26 agosto

Ultimo giorno in uruguay. Spettacolo nella scuola gestita dalle suore, poi visita alle suore anziane che sono ricoverate qui. Nel pomeriggio ancora uno spettacolo nella scuola e quindi in un centro diurno che accoglie bambini con problemi, per cercare di toglierli dalla strada.
Qualche problema con il vento forte, ma lo spettacolo viene comunque bene. E alla fine si gioca un po' con loro.
E poi tutti a casa a lavarsi e a preparare le valigie. Domani si parte presto.

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