18 agosto
Oggi il gruppo si divide: il programma prevede servizio in ospedale sia al mattino che al pomeriggio, ma tosse, raffreddore e febbre ci hanno decimati….
Al mattino riescono a far servizio solo Palla e Pau, al pomeriggio si aggiungono Pally, Barney e Acchiappasogni.
I “casalinghi” ne approfittano per fare un po’ di lavoretti che altrimenti ci troveremo a fare all’ultimo momento: masterizzare i CD delle foto, dividere le foto dei ragazzi, ecc…
Il pomeriggio regala a Krauta un momento di condivisione con Sandra, che spiega il “rito” del mate e la simbologia legata a questa abitudine argentina… E’ ben più che una bevanda, un momento di condivisione, un attimo di pausa e tranquillità che si regala a se stessi e alle altre persone.
Il servizio in ospedale al mattino scorre bene, anche se in corsia ci sono solo Pau, Palla e Kalabaza supportati da Tomate (claun di VIP SANTA FE che però deve iniziare la formazione per l’ospedale) e Lunita, una ragazza che studia medicina e che all’incontro alla Pastoral aveva chiesto di poterci seguire in corsia.
Arriviamo in ospedale e ci attende la televisione, l’intervista a Pau che si lancia in un castigliano davvero pregiato e poi via, ci si tuffa nei due reparti di oncologia: pediatrica e adulta.
Il servizio scorre veramente bene, grande ascolto, grande fiducia e complicità.
Rimarrà memorabile la “catena del bu”: i pagliacci tutti uniti per mano che si passavano un “bu spaventoso” che ogni volta che arrivava al paziente allettato faceva scoppiare dal ridere chiunque.
Il servizio al pomeriggio invece regala qualche momento di tensione e confusione legata alla presenza, di alcuni claun che gia prestano servizio all’ospedale Iturraspe.
Abbiamo conosciuto questi claun l’anno scorso, quando il loro era ancora un progetto, ma sono tante le differenze tra noi e loro: noi siamo volontari, loro no, noi abbiamo i camici, loro no, il nostro linguaggio è genuino, il loro un po’ meno, noi vogliamo stare con i pazienti, per loro conta molto la performance.
Sono tanti anche i claun di VIP SANTA FE con i quali i servizi in ospedale diventano sempre più divertenti, sempre più belli, alcuni momenti sono commoventi, altri quasi miracolosi.
Torniamo a casa con un pò di amaro in bocca per quella confusione e quel modo di agire in corsia che lascia un po’ basiti.
Avremo modo per fortuna per parlare con Kalabaza, ed è bello vedere come anche lui abbia il nostro punto di vista: la sensibilità e la volontà di questo ragazzo sono davvero eccezionali.
19 agosto
La mattinata è dedicata in parte alle foto da fare ai bambini sostenuti da VIP Torino: passiamo prima alla Casita, poi direttamente a casa dei bambini. Il tempo lascia a desiderare e quando fa più freddo la gente non esce di casa.
Poi Ramon-Kalabazzi ci accompagna a visitare la scuola di circo presso la quale, a partire da fine agosto, si formeranno per due mesi i ragazzi di VIP Santa Fe.
La Scuola Integrale di Circo è ospitata da una palestra in un centro ebraico: ogni volta per le acrobazie (tessuti e trapezio) sono costretti ad arrampicarsi per appendere il materiale necessario: non hanno a disposizione unno spazio tutto loro, almeno per il momento. Chi si occupa di circo e clownerie non riceve, al momento, molto appoggio da parte del governo.
La scuola svolge corsi due giorni alla settimana. Il venerdì, il giorno più gettonato, vede la presenza di 30 ragazzi di età variabile, che si cimentano in tutte le attività: dalla giocoleria all’acrobatica, tutti provano tutto quanto, poi si specializzano nel proprio campo, ma almeno hanno un’infarinatura di tutto.
I più grandi hanno poi il compito di aiutare gli istruttori nel formare i ragazzi più piccoli: è la formula vincente della peer education.
Nel pomeriggio siamo al Sardina (scuola materna) di Perla, che si trova in un altro Barrio. Sono con noi Kalabazzi e Tabito. Lo spettacolo scivola via fra risate e divertimento, come sempre. La direttrice e le maestre ci ringraziano regalandoci due torte: ne portiamo una a casa e l’altra la diamo ai ragazzi di VIP S. Fe perché la condividano con gli altri stasera durante la loro riunione.
Belle le parole con cui Perla commenta ai genitori il nostro spettacolo: i bambini in questo paese spesso non hanno la possibilità di essere davvero bambini….
Il taller di foto è una grande emozione. Prima di far entrare i ragazzi prepariamo il salon VIP sistemando a terra tutte le loro foto sparse, e appendiamo alle pareti tulle di diversi colori.
Ecco, il salone è pronto. I ragazzi entrano ad uno ad uno, sorpresi, “Salento” di René Aubry accompagna il loro ingresso. Camminano per il salone guardando le foto, dapprima in un gruppo compatto, poi man mano dividendosi e prendendo ognuno il suo spazio. Camminano, osservano, ogni tanto cercano un compagno per condividere un commento…. Lasciamo loro tutto il tempo di cui hanno bisogno per assorbire le emozioni che queste foto rappresentano… Tenendoci in disparte per non invadere questo momento, che è tutto per loro.
Pian piano ognuno sceglie una foto, quella che lo colpisce di più, senza pensare chi l’abbia scattata, se loro o un compagno. Ci sediamo a terra per commentare le foto scelte. Lo scatto di un bacio attira l’attenzione di Javier, e raccontiamo loro della foto di Doisneau, che tutti conoscono, del bacio di fronte all’Hotel de Ville a Parigi: non importa se i due innamorati ritratti sono due passanti ignari o due modelli, ciò che conta è l’emozione che ci trasmette la foto. Invitiamo tutti a chiudere gli occhi e a pensare all’immagine scelta per far affiorare una parole, una frase, un colore, che possa esprimere l’emozione che trasmette.
Poi ci alziamo, e si passeggia per il salone soffermandoci davanti ai tulle colorati, ascoltando le emozioni e le reazioni “di pancia” che suscita in noi ogni colore. I ragazzi si soffermano davanti al colore che gli “parla” di più, li avvolgiamo nel colore, e li invitiamo nuovamente a condividere le sensazioni che sorgono da ogni colore. Poi ognuno mostra agli altri la foto scelta e di nuvo condividiamo sensazioni, pensieri ed emozioni.
Alla fine del laboratorio tutti si fermano ad aiutare a mettere a posto o a parlare con noi. E’ davvero emozionante per noi renderci conto che quello che prima era una casuale insieme di persone, ognuna per conto suo, ora è un gruppo. Non ci stanchiamo di commentare i grandissimi passi avanti che hanno fatto. Certo, è normale che quando si parla di emozioni scappi qualche commento e qualche risatina per spezzare la tensione, ma c’è attenzione, ascolto e rispetto. Obiettivo raggiunto, anche al di là delle nostre aspettative.
20 agosto
Oggi abbiamo in programma due spettacoli alla scuola Santa Lucia, uno al mattino e uno al pomeriggio.
Al mattino lo spettacolo è davvero uno “spettacolo”, decidiamo di fare quello dei ragazzi di VIP SANTA FE “ Una sonrisa abajo la narice roja” arricchita da alcune gag del nostro spettacolo.
Il tutto si può racchiudere nel commento di Suor Rossana che con un sorriso splendido come quello dei bimbi che ci circondano ci dice: “ma questi ragazza di VIP SANTA FE’ ogni volta sono sempre più bravi”.
Grande Gioia e soddisfazione per tutti, è bello poter condividere praticamente tutto con questi ragazzi.
Nel pomeriggio si torna alla scuola.
Questa volta lo spettacolo è il nostro, “Debujando un sueno” e anche questa volta tutto va davvero come deve andare (a parte esserci dimenticati i tulle per i colori del pittore prontamente recuperati).
E’ bello condividere con i claun santafesini ogni singolo minuto, dal trucco a casa delle suore, alla strada verso la scuola, all’attesa di andare in scena, al “m…a, m…a, m…a” di buon augurio….
Torniamo a casa per prendere il necessario per il laboratorio fotografico e lungo la strada incontriamo Kevin, soprannominato “gomma” per la sua morbidezza e per come si butta tipo lottatore di sumo sui claun… Lo abbiamo conosciuto alla scuola Mons. Zaspe, ma oggi non è il bambino della scorsa settimana. Sembra triste, ci accompagna a casa, poi si siede per terra davanti a casa delle suore con il suo faccino triste, dicendo “io mi fermo qui….”.
Non è proprio facile andare alla Casita lasciandolo lì… Lo accompagniamo all’angolo in cui l’abbiamo incontrato, dove si trova la casa della nonna e ci allontaniamo continuando a girarci per vederlo arrampicarsi sulla staccionata e continuare a salutarci…
Stasera i ragazzi del taller fotografico preparano i propri manifesti per la mostra fotografica. Diamo a ciascuno le foto scattate e li invitiamo a sceglierne dieci, da attaccare sul cartellone. Per ogni foto va scelto un titolo: una frase, un commento, qualsiasi cosa. Poi si conclude con il titolo del manifesto.
Anche questa sera grandi emozioni per noi che li osserviamo lavorare: qualcuno si fa aiutare dagli amici, confrontandosi nelle proprie scelta, altri scelgono di isolarsi e far tutto da soli. Qualcuno lavora senza interrompersi e senza difficoltà, altri hanno bisogno del nostro aiuto per tirare fuori i titoli… Si aiutano a vicenda, collaborano, nessuno prende in giro gli altri….
Si raccontano, raccontano la loro vita e il loro barrio affidandosi alle immagini, ai colori, a singole parole….
Dopo cena viene a trovarci il direttivo di VIP Santa Fe per chiederci consiglio e comunicarci le decisioni circa l’associazione: nelle prossime settimane iscriveranno VIP Santa Fe come associazione e ci sono alcuni particolari da definire. Spieghiamo loro come sono organizzate le associazioni VIP in Italia, in base alla legge del nostro Paese, e qual è l’organigramma di VIP Italia. Chiacchierino, prima o poi dovrai venire ad incontrare i claun santafesini: già ti rispettano e ti temono, e si alzano in piedi quando sentono il tuo nome…!!!!!!!
21 agosto
Ultimi due spettacoli della missione. Oggi siamo allo Sprai, il centro diurno per ragazzi diversamente abili in cui lavora Nani, una delle claun di VIP Santa Fe. I claun santafesini stanno facendo attività in questo centro due volte al mese nell’ambito del progetto “Un claun senza condizioni”, a conclusione del quale i ragazzi dello Sprai faranno spettacoli e servizi con VIP Santa Fe.
Dopo lo spettacolo della mattina ci fermiamo a mangiare la pizza preparata dalla panaderia interna al centro e aspettiamo il pomeriggio per il secondo spettacolo.
Tutto scorre con naturalezza e tranquillità fra chiacchiere, scherzi, balli e giocoleria.
Alle 17 siamo alla Casita e oggi abbiamo con noi anche alcuni ragazzi di VIP Santa Fe per la conclusione del taller.
Quando i ragazzi entrano i loro manifesti sono già appesi alla parete: anche oggi lasciamo loro il tempo di guardarli, di osservare quelle dei compagni…
Abbiamo programmato solo un paio di giochi per introdurre la serata: il cerchio seduti e la bambola. Quasi tutti i ragazzi partecipano… Poi il cerchio abbracciati per la vita per la condivisione finale.
Concludiamo con la consegna dei diplomi, delle foto e delle macchine fotografiche: abbiamo ricevuto moltissimo materiale da molte persone. GRAZIE per la vostra generosità! Senza di voi questo laboratorio non sarebbe stato possibile!
E poi via alle danze…..
Un forte abbraccio dai claunargentini
Barney, Krauta, Paciugo, Palla, Pally, Pau, Pozzanghera
Abuelo Barnì
Ola payasos ( volevo ricordarvi che ola si scrive con la H iniziale … Hola !!! non come ho sempre scritto … meglio tardi che mai )
Siamo arrivati alla chiusura delle valigie, molte cose anche materiali materiali (nasi ,palloncini, magliette ecc ) rimarranno ai ragazzi del Barrio ma stranamente le valigie non si chiudono …. non ho cercato di metterci qualche cucciolo d’uomo anche se avrei voluto, ma non si chiudono sono piene, uno sforzo ancora ed ecco fatto,
che cosa ho messo nelle valige?! i facciotti dei bambini polipo con iloro moccoli, i sorrisi della gente, i loro saluti i loro odori, il tramonto sull’argine, le urla “barnììì “ dei ragazzini, la mia batteria invisibile, il nostro super spettacolo, gli abbracci di Soledad Amanda, Micaela, Javier, Jimena e tutti gli altri, i balli scatenati e tantissime altre emozioni che rimarranno dentro di me per sempre.
Sarà una valigia molto impegnativa da riaprire e da riordinare ….. tieni botta Barney !!
Un abraso mui fuerte ….
Barnì ….. abuelo
PALLA
Ci siamo, le 3 settimane sono volate, mi porto a casa tantissimo, tanti ricordi e tante emozioni, in questo momento non mi vengono le parole più adeguate per descrivere queste 3 settimane, i laboratori, gli spettacoli, i momenti passati con i ragazzi di VIP Santa Fè, tutto è passato veramente veloce e veramente in maniera stupenda,c he altro dire…
Grazie semplicemente grazie a tutti!!
A presto!!
Palla!!
PALLY
Ospedale- Maternità- Reparto Oncologico- Reparto Ginecologico
La gioia di vedere allattare la piccola Florence che è venuta al mondo solo 2 giorni fa tra le braccia della sua mamma, sempre troppo bambina è una qualcosa di meraviglioso… circondata da tre nasi rossi che colorano la stanza… dolce la nostra ninna nanna…e la forza di Dario che non vuole assolutamente abbandonare il dito della mamma…mentre la dolce Anita vuole proprio essere coccolata …per lei tantecanzoncine e mille bolle di sapone…
Si apre un altro reparto : ONCOLOGIA….si ferma un po’ il cuore…a volte lo sento battere con ritmi diversi…rimbomba…anche qui tanti bambini incubati…a volte ci avvolgono tante domande…ovviamente pochissime sono le risposte…e di queste risposte a volte non esiste nessuna parola adatta a quello che si vede…ma anche questi viaggi ti regalano nuovi occhi e un nuovo cuore ..ma l’energia e’ tutta nei pazienti che urlano di gioia, si emozionano, ridono e che anche se salutano da lontano con una mano sentono la forza del naso rosso che arriva anche li dove non si puo’entrare.. in quelle stanze dove il tempo si è fermato…dove il sole sembra essere tramontato da anni …anche li si attraversano i confini, si superano le barriere ..si lascia una piccola fiamma… …e il naso rosso è l’uragano…che travolge e regala una grande speranza…
Dolcissimo anche l’incontro con le nonne nel reparto di Ginecologia…e la magia riesce a trasformare un viso triste in un grande sorriso…che cosa può regalare VOLARE VOLARE anche in un altro continente.
Laboratorio fotografico
Un tappeto di fotografie sparse per la stanza….un tappeto di grandi emozioni…luci e ombre e grandissime sfumature: questi sono i confini tra realtà cruda e dura e immaginazione.. Avrei venduto l’anima per essere anche solo per un attimo il Pavimento del Salone VIP…I loro sguardi meravigliati, entusiasti, incuriositi… alcuni alla ricerca di verità, altri alla ricerca di sicurezza o di riscatto..
Cosi si muovono i ragazzi del Barrio sconfinando tra i metri quadrati …la loro realtà cammina, respira, ha un’anima..
Le foto parlano…il loro linguaggio ha un codice speciale e solo i colori della mente sono in grado di sentire tutto quel mondo che si rivela…
SILENZIO! Chiudo gli occhi .. Riesco ad ascoltare ogni loro battito, ogni respiro, ogni pianto, ogni nostalgia, ogni sorriso…. Anche se solo per un attimo sono entrata a punta di piedi nel loro mondo.. in quella parte nascosta che non parla ma bussa , c’è…si sente….urla….Parla!
Stravolgente è la scelta delle foto (non tutti hanno scelto la propria) e la loro associazione ad un colore che posso definirne la luminosità…Cosi l’ambiente si colora di verde, rosso,blu,bianco e rosa… ogni colore una sensazione unica…E l’energia si diffonde quando i ragazzi, dopo aver scelto 10 foto ciascuno, preparano ciascuno il proprio cartellone per la mostra fotografica…Ad ogni foto è associata una sensazione…e cosi che il bianco si tinteggia di parole come :speranza, Famiglia, Innocenza…Ogni parola porta dentro un piccolo grande mondo….
Pally
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venerdì 22 agosto 2008
MISSIONE ARGENTINA 2008 - 4
martedì 19 agosto 2008
MISSIONE ARGENTINA 2008 - 3
13 agosto
Un altro mercoledì da leoni… Usciamo di casa alle 8.30 e praticamente non vi rientriamo fino a mezzanotte… Ma la parola d’ordine di oggi è ENTUSIASMO ed è questo che ci ispira e ci fa andare avanti nonostante solo uno di noi possa sia davvero in forma: Palla. Tutti gli altri, chi più e chi meno, sono tossicchiosi o febbricitanti…. Il clima argentino…
Al mattino laboratorio alla Scuola Mons. Zaspe con i bimbi che ieri hanno visto il nostro spettacolo. Ci dividiamo in due gruppi e il laboratorio inizia: pian piano da fogli di giornale e buste di plastica nascono cappelli, cravattini, gilet, che i bambini e le mamme presenti abbelliscono con la loro fantasia e creatività.
Tornando a casa delle suore per il pranzo Matilde ci fa passare per le vie più misere del barrio: molte abitazioni – non si possono proprio chiamare case…- sono state costruite dopo l’alluvione del 2003.
Credo non ci siano parole per descrivere la miseria di questi posti, ma anche qui c’è la voglia di sorridere e condividere qualche minuto con i pagliacci venuti dall’Italia. Una signora ci invita ad entrare nella sua casa per scattare una foto con noi, ci ringrazia dicendo che la sua casa è umile ma ha voluto ospitarci con il cuore.
Entriamo anche a casa di Silvana, una ragazza di 26 anni con 6 figli. Prima di pranzo Matilde ci riunisce nel cortile di casa per raccontarci la sua storia: lei e suo marito sono poverissimi, non hanno lavoro e non possono mantenere se stessi e i propri figli. Per questo Silvana è stata costretta a prostituirsi…. Le suore, grazie al sostegno a distanza, hanno potuto dare alla figlia più grande l’opportunità di andare a scuola e di costruirsi un futuro, ma i genitori sono davvero in condizioni disperate. Circa un mese fa Silvana ha chiesto aiuto a Matilde: non hanno più soldi e lei sarà costretta nuovamente a prostituirsi… Ma non vuole, non ce la fa più… E’ l’unica soluzione che hanno per guadagnare abbastanza per comprare un cavallo che servirà per andare in giro per la città e raccogliere rifiuti da vendere (il mestiere di cartonero…). Le suore decidono di dare a Silvana e a suo marito i soldi messi da parte con il sostegno a distanza perché possano comprare un cavallo e prendere in prestito un carretto… Ecco, questa è la storia di Silvana: non sappiamo se abbiamo fatto bene, ci ha detto Matilde, ma io credo di sì: ora Silvana va due volte alla settimana a pulire la chiesa per guadagnare qualcosa. Non possono darle molto ma è un mezzo per darle una possibilità.
Mati ha voluto raccontarci questa storia per farci capire quanto è importante anche ciò che facciamo nel nostro piccolo in Italia. Anche un piccolo gesto può dare una speranza a chi ha molto meno di noi.
Sono piccoli gesti che si fanno in silenzio: l’albero, ci spiega, fa rumore solo quando cade. Mentre cresce, cresce in silenzio….
Nel pomeriggio torniamo alla scuola per lavorare con altri bambini e creare i loro abiti clown.
La direttrice della scuola è una forza della natura, una persona molto in gamba che fa un po’ il clown, fa uscire nasi rossi da una pentola magica e tiene molto ai bimbi del suo jardin, che abitano nella parte più povera del Barrio, e che quindi più che mai hanno bisogno di momenti di allegria e sorrisi.
Subito dopo eccoci pronti per uno spettacolo al comedor per gli adulti che frequentano la scuola di alfabetizzazione.
Poi di corsa alla Casita dove i ragazzi ci aspettano per il laboratorio di fotografia.
L’ENTUSIASMO è davvero la nostra forza vincente perché fra tutti siamo un po’ da rottamare: chi ha la tosse, chi la febbre, chi è raffreddato o ha male al ginocchio… La nostra casa è praticamente un lazzaretto…. Ma la giornata non è ancora finita: alle 20 siamo alla Pastoral de Infancia per un laboratorio con le persone che si occupano di bambini di strada.
C’è stata un po’ di confusione nell’organizzare l’incontro, nel senso che tra Anabela (la referente della Pastoral), Suor Rosana e Ramon non si sono capiti bene su che cosa si aspettano da noi: giochi di fiducia o clownerie/giocoleria?
Sei un claun?... SORRIDI! Quindi ci buttiamo comunque con ENTUSIASMO in quest’altra missione-attività: un paio di giochi per conoscerci e aumentare il livello di energia e concentrazione, poi spieghiamo che cosa è il circo sociale e perché riteniamo utile l’arte circense per lavorare con i bimbi di strada. Segue dimostrazione e prove di acrobalance poi raccontiamo del progetto Circostanza. Alcune persone ci fanno domande e noi raccontiamo che cosa abbiamo fatto. Spieghiamo che non siamo professionisti ma volontari, e che quindi stiamo trasmettendo loro la nostra esperienza, come clown e come missionari della gioia.
14 agosto
Oggi il programma prevede lo spettacolo dei bimbi della scuola Mons. Zaspe: prima assistiamo allo spettacolo di un’organizzazione che svolge attività teatrale con ragazzi di strada.
Tocca ai nostri piccoli, finalmente! Con l’aiuto delle maestre li vestiamo e trucchiamo… Sono uno spettacolo!!!
I tavoli vengono sistemati per formare una passerella ed ecco la sfilata dei nostri piccoli clown: sono una meraviglia, alcuni sfilano più volte, una bimba bellissima balla, alcuni sono più timidi ma si lasciano accompagnare dai claun o dalle maestre.
L’emozione più grande è vedere quanto sia importante per alcune mamme vedere i propri bimbi travestiti da clown (con materiale di riciclo) e fare la propria sfilata… Basta davvero poco per far sorridere qualcuno….
Anche i bimbi del pomeriggio sfilano nei loro abiti clown, e di nuovo è una festa di colori, risate, urla di bimbi, tante, tantissime caccoline e alcuni grossi lacrimoni…
Alle 17 siamo alla Casita per il laboratorio fotografico: dopo i primi giochi per salutarsi e creare un po’ il gruppo, proponiamo la corsa a occhi chiusi: tutti i ragazzi partecipano, alcuni anche più volte. Poi mimo-danza e lo specchio…
Ogni volta abbiamo una scaletta ma la rivoluzioniamo a seconda di come i ragazzi rispondono alle nostre proposte, in modo da seguire la loro predisposizione e la loro disponibilità a lasciarsi coinvolgere. Oggi vediamo che si può davvero “osare”!
Dal primo incontro sono cresciuti tanto e li guardiamo commossi ed emozionati mentre si mettono in gioco con coraggio. La prima sera le risatine e l’imbarazzo erano all’ordine del giorno, i ragazzini erano molto più difficili da contenere e le ragazze tendevano a tenersi più in disparte.
Ora tutti si lasciano coinvolgere, qualcuno con maggiore difficoltà, ma alla fine tutti lavorano con serietà.
Ci commuove quando alla fine di ogni incontro anche i più bulli vengono a chiederci se il giorno dopo ci sarà il laboratorio, si informano sulle macchine fotografiche, ci salutano con affetto…
Quando alla fine ci abbracciamo nel cerchio meraviglioso le parole dei ragazzi sono “pace”, “emozione”, “fiducia”….
Alla sera ci aspettano al Comedor per una cena con le persone che si occupano del catechismo. Ci accolgono con una sorpresa: i bambini sono vestiti e truccati con abiti clown e ci coinvolgono in alcuni bans castellani.
Poi si “compartisce” una pizza tutti assieme: una cosa in famiglia, come ci spiega Rosana, ed è proprio questo il bello di questa missione. Sentirsi a casa, in famiglia, anche con le persone che si vedono per la prima volta.
15 agosto
BUON FERRAGOSTO A TUTTI!!!!
Colazione super energetica per tutti… anche oggi spettacoli, accompagnati da vip santafe che ormai è parte integrante del nostro “Dibujando un sueño”.
Oggi ci rechiamo allo stadio. La scuola dove ci recheremo è infatti legata allo stadio dell’Union (una delle due squadre di calcio di santa fe) e qui i bambini studiano l’italiano, quindi cercheremo di interagire con loro anche nella nostra lingua madre…. Ma la cosa più spettacolare, è che come ringraziamento per i nostri spettacoli, i bambini della scuola (sotto la supervisione della direttora) hanno fatto un banco alimentare… ossia ognuno ha portato delle cibarie che sono state donate alle suorine e che verranno donate al comedor. E’ importante questo tipo di sensibilizzazione… è importante tendere la mano a chi ha più bisogno ed è estremamente importante educare i bambini a condividere ciò che hanno con chi ha meno… così da grandi riusciranno a mantenere generoso il loro cuore e soprattutto riusciranno a compartire ciò che la vita gli porterà in dono.
Gli spettacoli riescono proprio bene, con i ragazzi di vip santa fe ormai l’interazione e la sintonia sono buone… siamo 18 claun e l’energia che ci anima riusciamo a trasmetterla anche al nostro pubblico, che partecipa alla grande… e sono risate a crepapelle, battiti di mani e … OTRA, OTRA….
Verso sera ci prendiamo un po’ di tempo per noi, e andiamo in centro… ed è una sensazione strana… si respira la solita confusione delle città… e ci manca il barrio…. Approfittiamo per fare qualche spesuccia... ma ci sentiamo molto meglio, quando arriviamo a cena da Dani e la sua bella famiglia.
Evvai ancora di hamburghesa e sane risate, i balletti regalati dalle bimbe, le “magie” con i bimbi e concludiamo con la colonna sonora della serata….
Notti magiche, inseguendo un gol, sotto un cielo di un’estate italianaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
16 agosto
Ei! Ma lo sapete cosa si fa oggi?
Qui a Santa Fe si festeggia la GNR!!!!
Ebbene si, ci troviamo con i ragazzi dalle suorine, ci pintiamo (trucchiamo) e vestiamo..facciamo i soliti 3-4 giri con le macchine (in 20 in una macchina non ci si sta… e nemmeno in due macchine)
Giunti in piazza il solito via vai di claun che sistemano casse per la musica, appendono scenografie per lo spettacolo, giocolano con palline e kiwido…
Per terra sono dipinti i fazzoletti bianchi, simboli della protesta silenziosa delle Madres de Plaza de Mayo, che per tanti anni hanno sfilato per chiedere notizie dei loro figli scomparsi.
Ed eccoci pronti: la gente che si ferma è poca, giriamo per la piazza cercando di coinvolgerla, ma la maggior parte passa, ci guarda e se ne va: c’è diffidenza verso gli spettacoli di strada, la gente teme che si chiedano soldi o addirittura hanno paura di essere derubati.
The show must go on, non ci lasciamo scoraggiare, così parte lo spettacolo di VIP Santa Fe e poi quello dei volontari italiani… Noi partecipiamo alle loro gag e loro alle nostre.
La musica si ferma proprio nel momento del bisogno, la scarsità di pubblico non aiuta… Ma la cosa bella è condividere il momento con i claun santafesini!
Pranziamo in fretta per correre al terminal dei bus perché oggi la giornata ci riserva un bellissimo regalo: arriva Acchiappasogni!!!!!!!
Nel pomeriggio si festeggia la Jornada por la vida, dedicata agli anziani e alle donne incinte. Prima del nostro spettacolo ci sono balli folkloristici e tango. Trascorriamo piacevolmente l’attesa tra scherzi, chiacchiere, risate e coccole con i claun santafesini.
Dopo lo spettacolo ci fermiamo con loro per una condivisione sui servizi in ospedale e per ricordare insieme le regole igieniche e per facilitare la collaborazione di gruppo in servizio.
17 agosto
Gita a Parana!
Partiamo il mattino dalla casa delle suore su un colectivo che ci porta al terminal dei bus. Lì compriamo i biglietti per tutti (siamo 36 persone) e partiamo: sembra di tornare alle superiori, i più casinisti in fondo al pullman, si ride, si scherza, si chiacchiera…
Una breve passeggiata e siamo al Parque Urquize. Ci fermiamo in un anfiteatro per condividere il mate, poi il gruppo si sposta verso la spiaggia mentre alcuni vanno a prendere da mangiare per tutti.
La giornata è un fluire tranquillo tra riposo, chiacchiere, massaggi, partite a calcio, foto, condivisioni… C’è una strana magia che ci permette di essere nel posto giusto al momento giusto… Senza forzare nulla, semplicemente lasciandoci trasportare dall’ispirazione del momento…
Una lunga camminata per andare al terminal e si torna a casa...
Un abrazo muy fuerte,
Barney, Krauta, Paciugo, Palla, Pally, Pau, Pozzanghera
Barney ( per i bambini sono Barnì )
Salute
Innanzi tutto anche io come Palla vorrei rassicurare tutti sul mio stato di salute fisico , la voce è tornata e a parte raffreddore , mal di gola tosse ed un ginocchio gonfio tutto ok
Cuccioli d’uomo
Qui i giorni anche se molto impegnativi sia fisicamente che emotivamente volano ,gli spazi vuoti sono praticamente inesistenti ma le emozioni che si vivono ti danno la forza per non mollare .
Lunedì si fa servizio all’ Hospital de ninos , siamo gli angeli dei ragazzi di VIP Santa Fe .
Non avevo mai fatto servizio con tanti bambini e la cosa mi ha toccato veramente tanto ; un cucciolo d’uomo di appena 40 cm con collegati una marea di tubini, che ti guarda e muove la manina ,quasi come una marionetta capisco che questo possa capitare in qualsiasi reparto dove ogni fine settimana andiamo ma, vissuto qui , credetemi è diverso .
Il servizio è stato molto bello , anche l’ostacolo della lingua non ha creato problemi ne con i ragazzi di Vip S. Fe ne tanto meno con i piccoli pazienti e parenti ; che dire alla grande !!
Fuori dal mondo
Ieri durante un trasferimento siamo letteralmente usciti dal mondo per entrare in una dimensione da 4 mondo , descriverlo è quasi impossibile , solo le immagini possono dare una vaga idea di dove e come vivano le persone in questo “mondo” e nonostante tutto,quando passi esce dalle baracche , ti saluta e ti invita ad entrare e bambini ti seguono , ti salutano e riescono anche a sorridere .
Queste situazioni ti entrano ma poi ti danno una carica fortissima per continuare perché un po’ di colore riusciamo a portarlo e credetemi funziona !!
Anche domani ci sarà il sole
Gita a Paranà
E’ stata una giornata molto bella trascorsa stile gita scolastica ed oggi , più di ogni altro giorno , mi sono reso conto che la missione è molto pericolosa , crea dipendenza !!!! E’ fantastico !!!!
Un grazie immenso a tutti ed uno in particolare a Soledad
Un abbraccio da Abuelo Barnì
PAU*
Occhi, tanti occhi, ne ho incrociati mille, di bambini, di ragazzi, di donne, di uomini…non tutti sorridevano, ma tutti, a loro modo parlavano.
Dicevano tante cose, alcuni ci ringraziavano, altri ci raccontavano le loro storie, altri ancora ci domandavano “perché tutto questo?”, altri invece ci guardavano e basta.
E i miei occhi, in silenzio, ascoltavano, guardavano e si incrociavano con gli sguardi che uno dopo l’altro, girando la testa, attraversavano il mio orizzonte.
Si, sono sincero, qualche lacrima e scesa, erano così pesanti che non potevano non cadere giù, non potevano restare li appese ad un niente.
Ora, qui davanti a questo schermo mi ritrovo a ripensare a tutto questo, non ho risposte da dare, non ho molto da dire, ho solo il Naso Rosso appeso al collo ed una grande voglia di sorridere, di abbracciare la gente, di cantare.
Questa è la nostra Missione di Gioia, fuori e dentro di noi, e il sorriso, in Italia come in Argentina, in un casa calda e accogliente oppure in una fatta da quattro muri e sommersa da spazzatura, alla fine, è uguale per tutti.
Un grande abbraccio
PAU*
PALLA
Ci sono tante cose che ti colpiscono quando sei qui,quando sei come noi in prima fila,quando tocchi con mano la povertà di questo posto,ma anche la ricchezza umana che hanno dentro le persone,alle quali basta un niente per sorridere,ai bimbi che ti zompettano addosso solo per il gusto di essere presi in braccio e coccolati un qualche secondo,li vedi fare a gara per saltarti addosso,alle cene in gruppo dove ti ritrovi in una super tavolata con tovaglia e tovaglioli di carta e una semplice pizza che comunque ti fa sentire a casa,vedere che con un semplice naso rosso tutte le barriere linguistiche vengono abbattute,vedere il pieno agli spettacoli e sentire che i bambini si divertono davvero,che non battono ciglio per non perdersi un istante dello spettacolo,per poi correre ad abbracciarti di nuovo,o addirittura a chiederti l’autografo…
Tutto questo credo che sia veramente grandioso.
Sono molto felice di essere qui con questo gruppo e di vedere alcuni frutti del lavoro svolto gli anni passati,i ragazzi di vip santa fe sono veramente fantastici,e quello che mi ha colpito di più è la loro voglia di stare insieme e di divertirsi,emanano gioia in maniera incredibile e di conseguenza con loro si è creato un gran bel gruppo del quale non si può fare a meno che essere orgogliosi e speranzosi per il loro lavoro futuro.
Per finire il servizio in ospedale,ospedale pediatrico,pieno di bambini e bambini pieni di tubicini,genitori che ti cercano,due modi di comunicare diversi,ma anche in questo caso il naso rosso abbatte tutto,non esistono barriere,anche con i ragazzi di santa fe,in alcuni casi basta veramente solo uno sguardo e scatta l’intesa,tutto veramente incredibile oltre che bellissimo.
Un abbraccio Palla ( Oppure Pala come dicono qui…)
(un saluto a tutti i modenesi)
PALLY
Ogni volta penso: “ Ogni viaggio regala nuovi occhi per guardare “…ma stavolta sono gli occhi del cuore che si illuminano…quelli che a volte teniamo nascosti per troppo tempo…ma che in fondo anche loro guardano , si esprimono,vivono…battono allo stesso ritmo..
E’ cosi piena di gioia ho affrontato le lunghissime camerate per raggiungere il reparto di pediatria dell’ospedale dei Ninos.. Io, Paciugo, Pozzanghera, Pau, Palla, Barney, Krauta e i piccoli cuccioli di Santa Fe ci siamo armati di sorriso e di speranza riuscendo a cogliere ogni attimo di quegli istanti tra familiari e pazienti… Ho negli occhi il viso di Fatima e della sua mamma che la stringeva a se...che piangeva ...che ci allontanava. ...ma cosa puo' fare una piccola coccinella tutta rossa con i sette puntini neri?...Guarda il cielo, dolce coccinella, è pieno di nuvole ,ma dietro alle nuvole c'e' sempre il sereno....o gli occhi di Vladimiro che dopo una crisi epilettica non voleva incrociare i nostri sguardi....ma il naso rosso e' una magia...riscalda diffonde.... risuana e vibra come le corde del cuore che cantano tutti insieme......o le due ballerine di can can cosa possono fare di fronte a Elsa che sul letto e' tutta intubata ma sogna con noi di fare un giro sul palco...muove le braccia si sente una vera ballerina!.
..ma la magia piu' vera e' stato il pianto di Facundo (questo nome e' molto usato qui)che ininterrotto continuava a inondare la camera...Siamo nel reparto oncologico.. .il bambino ha due profondi tagli alla testa..non vede piu'...ma cosa puo' fare la canzone I SOGNI SONO DESIDERI cantata come una ninna nanna....dolce, protegge, unisce i nostri cuori...il pianto svanisce...i suoi occhi sono nel vuoto ma io e Palla siamo li vicino a lui ,siamo i suoi angeli continuiamo a cantare le ninnananne.. il pianto diventa sorriso...SMILE diventa una risata...il leggero filo dell'amore.. .unisce ......trasmette energia .... cresce. Dolcissimi gli occhi di Massimo che pur non potendosi muovere perché paralizzato, continuava a soffiare per fare in modo che le bolle volassero sempre piu’ in alto…perche’ prenderle…facciamole volare…costruiamoli delle ali per sollevarsi sempre di piu’ e spiccare il volo…perche’ tutti hanno un paio di ali,ma solo chi sogna incomincia a volare…
Frenetici sono gli occhi di Mattias (affetto da sindrome Down) che continua a chiamarci a circondarci di affetto... e’ pronto a fare il gladiatore nell’arena ,senza paura ,con tanto coraggio,con una determinazione incredibile…..
Lontani gli occhi del bambino che purtroppo e’ affetto da una malformazione ed e’ chiuso all’interno di una barriera di vetro.. Ci poggiamo con i nostri nasi,non ci puo’ vedere ,ma sa come ascoltarci,sa come vivere le nostre emozioni e i nostri cuori Clown risuonano con un solo battito..
Non esiste piu’ VIP Santa Fe,VIP Torino,Vip Venezia,Vip Modena,Vip Roma siamo tutti insieme una grande ed immensa famiglia VIP.... Lasciamo un cagnolino ed un fiore sulla porta...il colore della speranza non potra’ mai essere cancellato!
Continuiamo il nostro viaggio al reparto di pediatria dove anche Kevin che non voleva in nessun modo interagire con noi si trasforma in un grande mago... alla vista delle mie palline magiche. ...e poi bacchetta magica e Abracadabra. ...e la meraviglia nei suoi occhi oceanici...e poi Milena che continua a cantare con noi l’ormai onnipresente canzone di VIP ROMA.....e la dolce Leila diventa una vera principessa di un castello incantato... Meravigliosi sono i tre ninos che dividono la camerata e che con noi cercano il Bruco ovunque....E la piccola Jessy che continua a piangere in braccio alla mamma...vuole farsi proprio coccolare dal nostro affetto e dalle nostra ninna nanna. Ecco che arrivano mamma Pally e mamma Paciugo in soccorso e buonanotte fiorellino trasforma il pianto in un dolce sorriso...Ma la magia piu’ bella e’ quella che i pazienti ci hanno regalato lanciando i loro baci nel mio sacchetto magico....raccolti tutti i baci e dopo aver detto la palabra magica la stanza si illumina di immenso...volano verso l’alto tutti questi Besos che anche se per un attimo colorano la stanza di un’energia immensa....Li dove trionfa la solitudine e il dolore...ora c’e’ un piccolo arcobaleno.. .Anche se solo per un istante...abbiamo lanciato una piccola goccia in mezzo a questo oceano...
IL BARRIO
...Cos’e’ il Barrio? In due parole non si riuscirebbe sicuramente a definire...
BARRIO: quartiere alla periferia di Santa Fe, dove la droga, la prostituzione e la violenza sono all’ordine del giorno.. Dove puoi essere spettatore di uccisioni e violenze anche nelle ore piu’ calde della giornata...qui l’inverno sembra essersi fermato...credo che anche Dio non sia mai entrato tra le mille baracche ,tra le lamiere che inondano la strada e ti trafiggono il cuore .I kg di pattumiera (basura) condivisa da tutte le famiglie del Barrio credo che possa lasciare solo basiti tutti....e nel silenzio di una citta’ quasi fantasma ci siamo trovati a scendere negli inferi ...mille pensieri ci hanno accompagnato quando ci siamo trovati ad entrare in una casa dove mosche,fango e pattumiera circondavano la capanna di lamiera ..
I bambini,i loro occhi ...purtroppo non da bambini...perche’ qui essere bambini e’ un privilegio e non un diritto...continuano a giocare nel fango...mille moscerini intorno...i cani giocano nella pattumiera e il padre tra le mille buste aperte urla : Finalmente c’e’ qualcosa da mangiare...
...Scene di ordinaria follia...Scene che a volte nemmeno i film sono in grado di descrivere cosi bene..il cuore si ferma,cadiamo in un’apnea profonda.... il grigio circonda i nostri sguardi.. ognuno e’ in disparte ...vive le proprie emozioni.. Ascoltiamo il nostro silenzio che urla dentro di noi.
Un urlo si interrompe tra di noi… i ragazzi urlano i nostri nomi e ci incitano a giocare con loro al calcio balilla...come un minimo gesto puo’ attraversare i nostri mille corridoi di pensieri e trovare la luce...e il naso rosso si e’ illuminato di loro... in fondo e’ questa la magia...non il pietismo quello non serve...anzi ad un certo punto proprio la canzone di Vip Roma ha di nuovo preso il sopravvento e incomincia a riscaldare anche le lamiere,la poverta’,il grigio dei nostri pensieri,la voglia di vivere che comunque deve continuare a battere ..
...Ora da Lontano anche la BASURA acquista i colori diversi...i colori caldi della gente che comunque continua a lottare per se e per i suoi figli...la speranza per un giorno migliore bussa sempre alla porta...bisogna solo lasciarla aprire....
Bambini del barrio...anche se i vostri cuori hanno gia’ visto realta’ cosi dure...in fondo al cuore rimangono sempre dei bambini e basta dire un Abracadabra. ..anche se almeno per un istante la magia di un sorriso si diffonde a macchia d’olio....
Si respira una nuova vita.
pally
Un altro mercoledì da leoni… Usciamo di casa alle 8.30 e praticamente non vi rientriamo fino a mezzanotte… Ma la parola d’ordine di oggi è ENTUSIASMO ed è questo che ci ispira e ci fa andare avanti nonostante solo uno di noi possa sia davvero in forma: Palla. Tutti gli altri, chi più e chi meno, sono tossicchiosi o febbricitanti…. Il clima argentino…
Al mattino laboratorio alla Scuola Mons. Zaspe con i bimbi che ieri hanno visto il nostro spettacolo. Ci dividiamo in due gruppi e il laboratorio inizia: pian piano da fogli di giornale e buste di plastica nascono cappelli, cravattini, gilet, che i bambini e le mamme presenti abbelliscono con la loro fantasia e creatività.
Tornando a casa delle suore per il pranzo Matilde ci fa passare per le vie più misere del barrio: molte abitazioni – non si possono proprio chiamare case…- sono state costruite dopo l’alluvione del 2003.
Credo non ci siano parole per descrivere la miseria di questi posti, ma anche qui c’è la voglia di sorridere e condividere qualche minuto con i pagliacci venuti dall’Italia. Una signora ci invita ad entrare nella sua casa per scattare una foto con noi, ci ringrazia dicendo che la sua casa è umile ma ha voluto ospitarci con il cuore.
Entriamo anche a casa di Silvana, una ragazza di 26 anni con 6 figli. Prima di pranzo Matilde ci riunisce nel cortile di casa per raccontarci la sua storia: lei e suo marito sono poverissimi, non hanno lavoro e non possono mantenere se stessi e i propri figli. Per questo Silvana è stata costretta a prostituirsi…. Le suore, grazie al sostegno a distanza, hanno potuto dare alla figlia più grande l’opportunità di andare a scuola e di costruirsi un futuro, ma i genitori sono davvero in condizioni disperate. Circa un mese fa Silvana ha chiesto aiuto a Matilde: non hanno più soldi e lei sarà costretta nuovamente a prostituirsi… Ma non vuole, non ce la fa più… E’ l’unica soluzione che hanno per guadagnare abbastanza per comprare un cavallo che servirà per andare in giro per la città e raccogliere rifiuti da vendere (il mestiere di cartonero…). Le suore decidono di dare a Silvana e a suo marito i soldi messi da parte con il sostegno a distanza perché possano comprare un cavallo e prendere in prestito un carretto… Ecco, questa è la storia di Silvana: non sappiamo se abbiamo fatto bene, ci ha detto Matilde, ma io credo di sì: ora Silvana va due volte alla settimana a pulire la chiesa per guadagnare qualcosa. Non possono darle molto ma è un mezzo per darle una possibilità.
Mati ha voluto raccontarci questa storia per farci capire quanto è importante anche ciò che facciamo nel nostro piccolo in Italia. Anche un piccolo gesto può dare una speranza a chi ha molto meno di noi.
Sono piccoli gesti che si fanno in silenzio: l’albero, ci spiega, fa rumore solo quando cade. Mentre cresce, cresce in silenzio….
Nel pomeriggio torniamo alla scuola per lavorare con altri bambini e creare i loro abiti clown.
La direttrice della scuola è una forza della natura, una persona molto in gamba che fa un po’ il clown, fa uscire nasi rossi da una pentola magica e tiene molto ai bimbi del suo jardin, che abitano nella parte più povera del Barrio, e che quindi più che mai hanno bisogno di momenti di allegria e sorrisi.
Subito dopo eccoci pronti per uno spettacolo al comedor per gli adulti che frequentano la scuola di alfabetizzazione.
Poi di corsa alla Casita dove i ragazzi ci aspettano per il laboratorio di fotografia.
L’ENTUSIASMO è davvero la nostra forza vincente perché fra tutti siamo un po’ da rottamare: chi ha la tosse, chi la febbre, chi è raffreddato o ha male al ginocchio… La nostra casa è praticamente un lazzaretto…. Ma la giornata non è ancora finita: alle 20 siamo alla Pastoral de Infancia per un laboratorio con le persone che si occupano di bambini di strada.
C’è stata un po’ di confusione nell’organizzare l’incontro, nel senso che tra Anabela (la referente della Pastoral), Suor Rosana e Ramon non si sono capiti bene su che cosa si aspettano da noi: giochi di fiducia o clownerie/giocoleria?
Sei un claun?... SORRIDI! Quindi ci buttiamo comunque con ENTUSIASMO in quest’altra missione-attività: un paio di giochi per conoscerci e aumentare il livello di energia e concentrazione, poi spieghiamo che cosa è il circo sociale e perché riteniamo utile l’arte circense per lavorare con i bimbi di strada. Segue dimostrazione e prove di acrobalance poi raccontiamo del progetto Circostanza. Alcune persone ci fanno domande e noi raccontiamo che cosa abbiamo fatto. Spieghiamo che non siamo professionisti ma volontari, e che quindi stiamo trasmettendo loro la nostra esperienza, come clown e come missionari della gioia.
14 agosto
Oggi il programma prevede lo spettacolo dei bimbi della scuola Mons. Zaspe: prima assistiamo allo spettacolo di un’organizzazione che svolge attività teatrale con ragazzi di strada.
Tocca ai nostri piccoli, finalmente! Con l’aiuto delle maestre li vestiamo e trucchiamo… Sono uno spettacolo!!!
I tavoli vengono sistemati per formare una passerella ed ecco la sfilata dei nostri piccoli clown: sono una meraviglia, alcuni sfilano più volte, una bimba bellissima balla, alcuni sono più timidi ma si lasciano accompagnare dai claun o dalle maestre.
L’emozione più grande è vedere quanto sia importante per alcune mamme vedere i propri bimbi travestiti da clown (con materiale di riciclo) e fare la propria sfilata… Basta davvero poco per far sorridere qualcuno….
Anche i bimbi del pomeriggio sfilano nei loro abiti clown, e di nuovo è una festa di colori, risate, urla di bimbi, tante, tantissime caccoline e alcuni grossi lacrimoni…
Alle 17 siamo alla Casita per il laboratorio fotografico: dopo i primi giochi per salutarsi e creare un po’ il gruppo, proponiamo la corsa a occhi chiusi: tutti i ragazzi partecipano, alcuni anche più volte. Poi mimo-danza e lo specchio…
Ogni volta abbiamo una scaletta ma la rivoluzioniamo a seconda di come i ragazzi rispondono alle nostre proposte, in modo da seguire la loro predisposizione e la loro disponibilità a lasciarsi coinvolgere. Oggi vediamo che si può davvero “osare”!
Dal primo incontro sono cresciuti tanto e li guardiamo commossi ed emozionati mentre si mettono in gioco con coraggio. La prima sera le risatine e l’imbarazzo erano all’ordine del giorno, i ragazzini erano molto più difficili da contenere e le ragazze tendevano a tenersi più in disparte.
Ora tutti si lasciano coinvolgere, qualcuno con maggiore difficoltà, ma alla fine tutti lavorano con serietà.
Ci commuove quando alla fine di ogni incontro anche i più bulli vengono a chiederci se il giorno dopo ci sarà il laboratorio, si informano sulle macchine fotografiche, ci salutano con affetto…
Quando alla fine ci abbracciamo nel cerchio meraviglioso le parole dei ragazzi sono “pace”, “emozione”, “fiducia”….
Alla sera ci aspettano al Comedor per una cena con le persone che si occupano del catechismo. Ci accolgono con una sorpresa: i bambini sono vestiti e truccati con abiti clown e ci coinvolgono in alcuni bans castellani.
Poi si “compartisce” una pizza tutti assieme: una cosa in famiglia, come ci spiega Rosana, ed è proprio questo il bello di questa missione. Sentirsi a casa, in famiglia, anche con le persone che si vedono per la prima volta.
15 agosto
BUON FERRAGOSTO A TUTTI!!!!
Colazione super energetica per tutti… anche oggi spettacoli, accompagnati da vip santafe che ormai è parte integrante del nostro “Dibujando un sueño”.
Oggi ci rechiamo allo stadio. La scuola dove ci recheremo è infatti legata allo stadio dell’Union (una delle due squadre di calcio di santa fe) e qui i bambini studiano l’italiano, quindi cercheremo di interagire con loro anche nella nostra lingua madre…. Ma la cosa più spettacolare, è che come ringraziamento per i nostri spettacoli, i bambini della scuola (sotto la supervisione della direttora) hanno fatto un banco alimentare… ossia ognuno ha portato delle cibarie che sono state donate alle suorine e che verranno donate al comedor. E’ importante questo tipo di sensibilizzazione… è importante tendere la mano a chi ha più bisogno ed è estremamente importante educare i bambini a condividere ciò che hanno con chi ha meno… così da grandi riusciranno a mantenere generoso il loro cuore e soprattutto riusciranno a compartire ciò che la vita gli porterà in dono.
Gli spettacoli riescono proprio bene, con i ragazzi di vip santa fe ormai l’interazione e la sintonia sono buone… siamo 18 claun e l’energia che ci anima riusciamo a trasmetterla anche al nostro pubblico, che partecipa alla grande… e sono risate a crepapelle, battiti di mani e … OTRA, OTRA….
Verso sera ci prendiamo un po’ di tempo per noi, e andiamo in centro… ed è una sensazione strana… si respira la solita confusione delle città… e ci manca il barrio…. Approfittiamo per fare qualche spesuccia... ma ci sentiamo molto meglio, quando arriviamo a cena da Dani e la sua bella famiglia.
Evvai ancora di hamburghesa e sane risate, i balletti regalati dalle bimbe, le “magie” con i bimbi e concludiamo con la colonna sonora della serata….
Notti magiche, inseguendo un gol, sotto un cielo di un’estate italianaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
16 agosto
Ei! Ma lo sapete cosa si fa oggi?
Qui a Santa Fe si festeggia la GNR!!!!
Ebbene si, ci troviamo con i ragazzi dalle suorine, ci pintiamo (trucchiamo) e vestiamo..facciamo i soliti 3-4 giri con le macchine (in 20 in una macchina non ci si sta… e nemmeno in due macchine)
Giunti in piazza il solito via vai di claun che sistemano casse per la musica, appendono scenografie per lo spettacolo, giocolano con palline e kiwido…
Per terra sono dipinti i fazzoletti bianchi, simboli della protesta silenziosa delle Madres de Plaza de Mayo, che per tanti anni hanno sfilato per chiedere notizie dei loro figli scomparsi.
Ed eccoci pronti: la gente che si ferma è poca, giriamo per la piazza cercando di coinvolgerla, ma la maggior parte passa, ci guarda e se ne va: c’è diffidenza verso gli spettacoli di strada, la gente teme che si chiedano soldi o addirittura hanno paura di essere derubati.
The show must go on, non ci lasciamo scoraggiare, così parte lo spettacolo di VIP Santa Fe e poi quello dei volontari italiani… Noi partecipiamo alle loro gag e loro alle nostre.
La musica si ferma proprio nel momento del bisogno, la scarsità di pubblico non aiuta… Ma la cosa bella è condividere il momento con i claun santafesini!
Pranziamo in fretta per correre al terminal dei bus perché oggi la giornata ci riserva un bellissimo regalo: arriva Acchiappasogni!!!!!!!
Nel pomeriggio si festeggia la Jornada por la vida, dedicata agli anziani e alle donne incinte. Prima del nostro spettacolo ci sono balli folkloristici e tango. Trascorriamo piacevolmente l’attesa tra scherzi, chiacchiere, risate e coccole con i claun santafesini.
Dopo lo spettacolo ci fermiamo con loro per una condivisione sui servizi in ospedale e per ricordare insieme le regole igieniche e per facilitare la collaborazione di gruppo in servizio.
17 agosto
Gita a Parana!
Partiamo il mattino dalla casa delle suore su un colectivo che ci porta al terminal dei bus. Lì compriamo i biglietti per tutti (siamo 36 persone) e partiamo: sembra di tornare alle superiori, i più casinisti in fondo al pullman, si ride, si scherza, si chiacchiera…
Una breve passeggiata e siamo al Parque Urquize. Ci fermiamo in un anfiteatro per condividere il mate, poi il gruppo si sposta verso la spiaggia mentre alcuni vanno a prendere da mangiare per tutti.
La giornata è un fluire tranquillo tra riposo, chiacchiere, massaggi, partite a calcio, foto, condivisioni… C’è una strana magia che ci permette di essere nel posto giusto al momento giusto… Senza forzare nulla, semplicemente lasciandoci trasportare dall’ispirazione del momento…
Una lunga camminata per andare al terminal e si torna a casa...
Un abrazo muy fuerte,
Barney, Krauta, Paciugo, Palla, Pally, Pau, Pozzanghera
Barney ( per i bambini sono Barnì )
Salute
Innanzi tutto anche io come Palla vorrei rassicurare tutti sul mio stato di salute fisico , la voce è tornata e a parte raffreddore , mal di gola tosse ed un ginocchio gonfio tutto ok
Cuccioli d’uomo
Qui i giorni anche se molto impegnativi sia fisicamente che emotivamente volano ,gli spazi vuoti sono praticamente inesistenti ma le emozioni che si vivono ti danno la forza per non mollare .
Lunedì si fa servizio all’ Hospital de ninos , siamo gli angeli dei ragazzi di VIP Santa Fe .
Non avevo mai fatto servizio con tanti bambini e la cosa mi ha toccato veramente tanto ; un cucciolo d’uomo di appena 40 cm con collegati una marea di tubini, che ti guarda e muove la manina ,quasi come una marionetta capisco che questo possa capitare in qualsiasi reparto dove ogni fine settimana andiamo ma, vissuto qui , credetemi è diverso .
Il servizio è stato molto bello , anche l’ostacolo della lingua non ha creato problemi ne con i ragazzi di Vip S. Fe ne tanto meno con i piccoli pazienti e parenti ; che dire alla grande !!
Fuori dal mondo
Ieri durante un trasferimento siamo letteralmente usciti dal mondo per entrare in una dimensione da 4 mondo , descriverlo è quasi impossibile , solo le immagini possono dare una vaga idea di dove e come vivano le persone in questo “mondo” e nonostante tutto,quando passi esce dalle baracche , ti saluta e ti invita ad entrare e bambini ti seguono , ti salutano e riescono anche a sorridere .
Queste situazioni ti entrano ma poi ti danno una carica fortissima per continuare perché un po’ di colore riusciamo a portarlo e credetemi funziona !!
Anche domani ci sarà il sole
Gita a Paranà
E’ stata una giornata molto bella trascorsa stile gita scolastica ed oggi , più di ogni altro giorno , mi sono reso conto che la missione è molto pericolosa , crea dipendenza !!!! E’ fantastico !!!!
Un grazie immenso a tutti ed uno in particolare a Soledad
Un abbraccio da Abuelo Barnì
PAU*
Occhi, tanti occhi, ne ho incrociati mille, di bambini, di ragazzi, di donne, di uomini…non tutti sorridevano, ma tutti, a loro modo parlavano.
Dicevano tante cose, alcuni ci ringraziavano, altri ci raccontavano le loro storie, altri ancora ci domandavano “perché tutto questo?”, altri invece ci guardavano e basta.
E i miei occhi, in silenzio, ascoltavano, guardavano e si incrociavano con gli sguardi che uno dopo l’altro, girando la testa, attraversavano il mio orizzonte.
Si, sono sincero, qualche lacrima e scesa, erano così pesanti che non potevano non cadere giù, non potevano restare li appese ad un niente.
Ora, qui davanti a questo schermo mi ritrovo a ripensare a tutto questo, non ho risposte da dare, non ho molto da dire, ho solo il Naso Rosso appeso al collo ed una grande voglia di sorridere, di abbracciare la gente, di cantare.
Questa è la nostra Missione di Gioia, fuori e dentro di noi, e il sorriso, in Italia come in Argentina, in un casa calda e accogliente oppure in una fatta da quattro muri e sommersa da spazzatura, alla fine, è uguale per tutti.
Un grande abbraccio
PAU*
PALLA
Ci sono tante cose che ti colpiscono quando sei qui,quando sei come noi in prima fila,quando tocchi con mano la povertà di questo posto,ma anche la ricchezza umana che hanno dentro le persone,alle quali basta un niente per sorridere,ai bimbi che ti zompettano addosso solo per il gusto di essere presi in braccio e coccolati un qualche secondo,li vedi fare a gara per saltarti addosso,alle cene in gruppo dove ti ritrovi in una super tavolata con tovaglia e tovaglioli di carta e una semplice pizza che comunque ti fa sentire a casa,vedere che con un semplice naso rosso tutte le barriere linguistiche vengono abbattute,vedere il pieno agli spettacoli e sentire che i bambini si divertono davvero,che non battono ciglio per non perdersi un istante dello spettacolo,per poi correre ad abbracciarti di nuovo,o addirittura a chiederti l’autografo…
Tutto questo credo che sia veramente grandioso.
Sono molto felice di essere qui con questo gruppo e di vedere alcuni frutti del lavoro svolto gli anni passati,i ragazzi di vip santa fe sono veramente fantastici,e quello che mi ha colpito di più è la loro voglia di stare insieme e di divertirsi,emanano gioia in maniera incredibile e di conseguenza con loro si è creato un gran bel gruppo del quale non si può fare a meno che essere orgogliosi e speranzosi per il loro lavoro futuro.
Per finire il servizio in ospedale,ospedale pediatrico,pieno di bambini e bambini pieni di tubicini,genitori che ti cercano,due modi di comunicare diversi,ma anche in questo caso il naso rosso abbatte tutto,non esistono barriere,anche con i ragazzi di santa fe,in alcuni casi basta veramente solo uno sguardo e scatta l’intesa,tutto veramente incredibile oltre che bellissimo.
Un abbraccio Palla ( Oppure Pala come dicono qui…)
(un saluto a tutti i modenesi)
PALLY
Ogni volta penso: “ Ogni viaggio regala nuovi occhi per guardare “…ma stavolta sono gli occhi del cuore che si illuminano…quelli che a volte teniamo nascosti per troppo tempo…ma che in fondo anche loro guardano , si esprimono,vivono…battono allo stesso ritmo..
E’ cosi piena di gioia ho affrontato le lunghissime camerate per raggiungere il reparto di pediatria dell’ospedale dei Ninos.. Io, Paciugo, Pozzanghera, Pau, Palla, Barney, Krauta e i piccoli cuccioli di Santa Fe ci siamo armati di sorriso e di speranza riuscendo a cogliere ogni attimo di quegli istanti tra familiari e pazienti… Ho negli occhi il viso di Fatima e della sua mamma che la stringeva a se...che piangeva ...che ci allontanava. ...ma cosa puo' fare una piccola coccinella tutta rossa con i sette puntini neri?...Guarda il cielo, dolce coccinella, è pieno di nuvole ,ma dietro alle nuvole c'e' sempre il sereno....o gli occhi di Vladimiro che dopo una crisi epilettica non voleva incrociare i nostri sguardi....ma il naso rosso e' una magia...riscalda diffonde.... risuana e vibra come le corde del cuore che cantano tutti insieme......o le due ballerine di can can cosa possono fare di fronte a Elsa che sul letto e' tutta intubata ma sogna con noi di fare un giro sul palco...muove le braccia si sente una vera ballerina!.
..ma la magia piu' vera e' stato il pianto di Facundo (questo nome e' molto usato qui)che ininterrotto continuava a inondare la camera...Siamo nel reparto oncologico.. .il bambino ha due profondi tagli alla testa..non vede piu'...ma cosa puo' fare la canzone I SOGNI SONO DESIDERI cantata come una ninna nanna....dolce, protegge, unisce i nostri cuori...il pianto svanisce...i suoi occhi sono nel vuoto ma io e Palla siamo li vicino a lui ,siamo i suoi angeli continuiamo a cantare le ninnananne.. il pianto diventa sorriso...SMILE diventa una risata...il leggero filo dell'amore.. .unisce ......trasmette energia .... cresce. Dolcissimi gli occhi di Massimo che pur non potendosi muovere perché paralizzato, continuava a soffiare per fare in modo che le bolle volassero sempre piu’ in alto…perche’ prenderle…facciamole volare…costruiamoli delle ali per sollevarsi sempre di piu’ e spiccare il volo…perche’ tutti hanno un paio di ali,ma solo chi sogna incomincia a volare…
Frenetici sono gli occhi di Mattias (affetto da sindrome Down) che continua a chiamarci a circondarci di affetto... e’ pronto a fare il gladiatore nell’arena ,senza paura ,con tanto coraggio,con una determinazione incredibile…..
Lontani gli occhi del bambino che purtroppo e’ affetto da una malformazione ed e’ chiuso all’interno di una barriera di vetro.. Ci poggiamo con i nostri nasi,non ci puo’ vedere ,ma sa come ascoltarci,sa come vivere le nostre emozioni e i nostri cuori Clown risuonano con un solo battito..
Non esiste piu’ VIP Santa Fe,VIP Torino,Vip Venezia,Vip Modena,Vip Roma siamo tutti insieme una grande ed immensa famiglia VIP.... Lasciamo un cagnolino ed un fiore sulla porta...il colore della speranza non potra’ mai essere cancellato!
Continuiamo il nostro viaggio al reparto di pediatria dove anche Kevin che non voleva in nessun modo interagire con noi si trasforma in un grande mago... alla vista delle mie palline magiche. ...e poi bacchetta magica e Abracadabra. ...e la meraviglia nei suoi occhi oceanici...e poi Milena che continua a cantare con noi l’ormai onnipresente canzone di VIP ROMA.....e la dolce Leila diventa una vera principessa di un castello incantato... Meravigliosi sono i tre ninos che dividono la camerata e che con noi cercano il Bruco ovunque....E la piccola Jessy che continua a piangere in braccio alla mamma...vuole farsi proprio coccolare dal nostro affetto e dalle nostra ninna nanna. Ecco che arrivano mamma Pally e mamma Paciugo in soccorso e buonanotte fiorellino trasforma il pianto in un dolce sorriso...Ma la magia piu’ bella e’ quella che i pazienti ci hanno regalato lanciando i loro baci nel mio sacchetto magico....raccolti tutti i baci e dopo aver detto la palabra magica la stanza si illumina di immenso...volano verso l’alto tutti questi Besos che anche se per un attimo colorano la stanza di un’energia immensa....Li dove trionfa la solitudine e il dolore...ora c’e’ un piccolo arcobaleno.. .Anche se solo per un istante...abbiamo lanciato una piccola goccia in mezzo a questo oceano...
IL BARRIO
...Cos’e’ il Barrio? In due parole non si riuscirebbe sicuramente a definire...
BARRIO: quartiere alla periferia di Santa Fe, dove la droga, la prostituzione e la violenza sono all’ordine del giorno.. Dove puoi essere spettatore di uccisioni e violenze anche nelle ore piu’ calde della giornata...qui l’inverno sembra essersi fermato...credo che anche Dio non sia mai entrato tra le mille baracche ,tra le lamiere che inondano la strada e ti trafiggono il cuore .I kg di pattumiera (basura) condivisa da tutte le famiglie del Barrio credo che possa lasciare solo basiti tutti....e nel silenzio di una citta’ quasi fantasma ci siamo trovati a scendere negli inferi ...mille pensieri ci hanno accompagnato quando ci siamo trovati ad entrare in una casa dove mosche,fango e pattumiera circondavano la capanna di lamiera ..
I bambini,i loro occhi ...purtroppo non da bambini...perche’ qui essere bambini e’ un privilegio e non un diritto...continuano a giocare nel fango...mille moscerini intorno...i cani giocano nella pattumiera e il padre tra le mille buste aperte urla : Finalmente c’e’ qualcosa da mangiare...
...Scene di ordinaria follia...Scene che a volte nemmeno i film sono in grado di descrivere cosi bene..il cuore si ferma,cadiamo in un’apnea profonda.... il grigio circonda i nostri sguardi.. ognuno e’ in disparte ...vive le proprie emozioni.. Ascoltiamo il nostro silenzio che urla dentro di noi.
Un urlo si interrompe tra di noi… i ragazzi urlano i nostri nomi e ci incitano a giocare con loro al calcio balilla...come un minimo gesto puo’ attraversare i nostri mille corridoi di pensieri e trovare la luce...e il naso rosso si e’ illuminato di loro... in fondo e’ questa la magia...non il pietismo quello non serve...anzi ad un certo punto proprio la canzone di Vip Roma ha di nuovo preso il sopravvento e incomincia a riscaldare anche le lamiere,la poverta’,il grigio dei nostri pensieri,la voglia di vivere che comunque deve continuare a battere ..
...Ora da Lontano anche la BASURA acquista i colori diversi...i colori caldi della gente che comunque continua a lottare per se e per i suoi figli...la speranza per un giorno migliore bussa sempre alla porta...bisogna solo lasciarla aprire....
Bambini del barrio...anche se i vostri cuori hanno gia’ visto realta’ cosi dure...in fondo al cuore rimangono sempre dei bambini e basta dire un Abracadabra. ..anche se almeno per un istante la magia di un sorriso si diffonde a macchia d’olio....
Si respira una nuova vita.
pally
giovedì 14 agosto 2008
MISSIONE ARGENTINA 2008 - 2
9 agosto
Questa mattina nuovo spettacolo con i ragazzi di VIP Santa Fe nel cortile della parrocchia per festeggiare il Dia del Nino. I ragazzi sono come sempre carichi ed entusiasti, tanto da contagiare anche chi di noi non è proprio al massimo della sua forma.
Ci sono quasi tutti, ma una di loro, Melocotòn, stamattina non può partecipare allo spettacolo: è in punizione perché arriva sempre in ritardo alle riunioni/allenamenti e stamattina si è presentata non ancora in abiti claun…
Prima e dopo pranzo prepariamo in fretta le palline per l’attività del pomeriggio, che ci vede impegnati con gli scout: i bambini presenti sono molto diversi da quelli con cui lavoriamo alla Casita, sono molto disciplinati e contengono la loro vivacità quando Viviana, la responsabile, li richiama all’ordine.
Ne approfittiamo per proporre acrobalance, che riesce bene grazie alla possibilità di spiegare e mostrare le varie figure senza avere occhi dappertutto perché nessuno si improvvisi acrobata rischiando di farsi male. Poi un po’ di giocoleria. Il tutto inframmezzato da piacevoli conversazioni con i capi e la condivisione del mate: è un’abitudine argentina che abbatte le barriere e avvicina le persone, dal momento che viene offerto a tutti bevendo dalla stessa bombilla (la cannuccia metallica).
Alla sera prepariamo la cena tutti assieme: il menu prevede pasta al ragù di verdure, melanzane alla parmigiana e torta di mele. La cena è un successone, anche se la torta ci mette molto più del previsto a cuocere e la pasta un po’ scotta… Ma è stato bello lavorare tutti junti per preparare la cena per le suore, Padre Diego e i vicini di casa Raquel e Andrei che negli anni passati ci hanno ospitati a casa loro.
10 agosto
Oggi è il compleanno di Padre Diego e la comunità ha preparato un pranzo a sorpresa nel Salon VIP: al mattino andiamo a Messa, esperienza sempre bella ed emozionante anche per chi non è cattolico, perché ti permette di condividere un momento di vista con la gente del Barrio.
E’ anche il Dia del Nino (il giorno dedicato ai bambini) che si festeggia in tutto il Sudamerica, e alla fine della Messa Padre Diego dedica loro una benedizione nella quale include anche noi, che abbiamo sempre un bambino dentro…
Il pranzo è una grande festa in famiglia: conosciamo molte delle persone presenti, alcune anche solo di vista. C’è subito confidenza anche con chi vediamo per la prima volta. Anche oggi ci sentiamo in famiglia, parte integrante della comunità.
Aiutiamo a servire ai tavoli mentre gli “asadores” preparano il pollo arrosto.
Dopo il pranzo si balla, si canta, si chiacchiera, si mette a posto, si pulisce… E si condivide il mate, naturalmente!
Passiamo da casa per qualche minuto e alle cinque siamo di nuovo alla Casita per un incontro con i ragazzi di VIP Santa Fe. Diamo loro il regalo preparato da Canticchio e leggiamo ad alta voce la lettera che ha scritto per i ragazzi (grazie Canti!!!!), poi consegniamo il materiale che ha mandato Aureola: i ragazzi hanno gli occhi che brillano vedendo palline, cerchi, pois, diablo….
Mario, che lavora all’ospedale, introduce l’incontro spiegandoci che ha già fatto degli allenamenti con VIP Santa Fe per preparare i claun al servizio in ospedale. Finora sono stati una volta all’ospedale infantile (a Natale) e una volta in un ospedale per bimbi e adulti a San Javier. I claun santafesini ci raccontano i loro primi servizi, e anche noi condividiamo le emozioni provate al nostro primo ingresso in ospedale: le paure e l’emozione sono esattamente le stesse… Domani faremo servizio assieme all’ospedale infantile e tutti quanti siamo emozionati. Faremo loro da Angeli, che emozione!
11 agosto
Primo giorno dedicato ai servizi in ospedale: oggi è la volta dell’ospedale infantile, che si trova proprio nel nostro quartiere.
Alcuni claun di VIP Santa Fe vengono a prenderci a casa delle suore per prepararsi e arrivare là tutti assieme, dove ci aspetta Mario, che ci guiderà attraverso i servizi.
Siamo tutti emozionantissimi, un po’ come quando si è angeli in Italia, perché vogliamo dare il massimo e fare in modo che i claun argentini si sentano a loro agio. In più temiamo un po’ l’impatto con un ospedale nuovo e la barriera linguistica.
Ma abbiamo tutti i nostri nasi rossi, e questa è un’arma vincente!
Ci dividiamo in gruppetti, in una stanza con un bambino oncologico entrano Pozzanghera e Rapito, mentre Palla e Bichi vanno in un’altra in cui c’è un bambino ematologico. Tavito, Obelisco, Melocotòn, Kalabazzi si dividono fra gli altri claun italiani.
Si riesce a lavorare molto bene con loro, ognuno, come noi, ha le sue caratteristiche e con ognuno il servizio è differente.
Un’immagine di questa mattinata: un bambino piccolo con tubicini che gli escono da tutte le parti ci guarda da dietro il vetro e allunga una manina per salutarci. Dall’altra parte del vetro la manona di Tavito, il gigante buono di VIP Santa Fe….
Dopo pranzo, alle 16 siamo di nuovo all’ospedale infantile per visitare altri reparti. Alcuni ragazzi hanno la scuola, quindi ci sono meno claun santafesini: Melocoton, Tavito e Nikasio.
Anche oggi riusciamo a collaborare e comunicare bene con loro, Nikasio in particolare ha una grande delicatezza nel relazionarsi con i pazienti.
Nel complesso siamo molto contenti,l anche perché davvero l’emozione e il sensp della responsabilità che avevamo erano davvero grandi fin dal mattino. Dopo i servizi abbiamo condiviso con i claun santafesini, rimandando ad una prossima riunione le considerazioni più “tecniche” su igiene, formazione dei gruppi ecc.
A cena ci aspetta un altro incontro di famiglia, un’hamburguesa scrosoppiana: sono invitati gli amici e i collaboratori delle suore, si mangiano panini con hamburger, si canta, si suona la chitarra….
12 agosto
Oggi finalmente mettiamo in scena il nostro spettacolo, a dire il vero con una scena in meno, perché la missione Argentina ha mietuto la sua prima vittima: Pau, che rimane a casa con la febbre. Oggi fa davvero molto freddo, ieri sera c’è stata una tempesta di vento che ha fatto abbassare la temperature e ha sollevato il tetto di alcune case.
Al mattino si va al Corazon de Maria, il comedor (mensa) gestito dalle suore: fino all’anno scorso ogni giorno si dava il pranzo ai bambini che hanno il turno scolastico al pomeriggio (quelli che vanno al mattino ricevono il pranzo dalla scuola). Ora invece le suore organizzano incontri con le mamme e i bambini, nel corso dei quali danno loro gli alimenti per preparare i pasti e spiegano loro come prepararli, spesso con l’aiuto di nutrizionisti. L’obiettivo è creare un momento in cui madri e figli condividano un momento assieme, cosa che raramente avviene.
Pranziamo al comedor: le persone che vi lavorano hanno lavorato tutta la mattina per preparare il pranzo, che per alcuni di noi è un po’… “impegnativo” (tra vegetariani decennali e intolleranti al formaggio…), ma che scegliamo di apprezzare ugualmente per riconoscenza verso la loro ospitalità.
Subito dopo di corsa alla Scuola Primaria, dove dobbiamo comportarci bene e finire puntuali perché la direttrice è un po’ precisetta! Mandiamo avanti Barney che la bacia e la conquista…
Fa un freddo barbino….
Alla fine dello spettacolo siamo letteralmente assaliti dai bimbi che ci chiedono gli autografi… Perdiamo di vista Pally, la piccolina del gruppo… I bimbi sono più alti di lei…
PALLA:
Intanto volevo rassicurare tutti sulla mia condizione fisica,sono l’unico che sta bene e che è sempre stato bene,solo il cambiamento di aria mi svuota un attimo,ma tutto regolare…
Per finire non so veramente come spiegare,come raccontare la situazione qui,ogni parola non mi sembra quella più giusta o quella più adatta.
Il servizio in ospedale è stato bellissimo,mi sono divertito moltissimo ed è stato ancora più interessante non solo fare servizio qui dove non conosco la lingua,ma fare servizio anche con persone con le quali ho difficoltà a comunicare e vedere che con un semplice naso rosso tutte le barriere sono abbattute in un secondo…
Un forte abbraccio dai missionari argentini!!!
Barney, Krauta, Paciugo, Palla, Pally, Pau, Pozzanghera
Krauta
Questa mattina nuovo spettacolo con i ragazzi di VIP Santa Fe nel cortile della parrocchia per festeggiare il Dia del Nino. I ragazzi sono come sempre carichi ed entusiasti, tanto da contagiare anche chi di noi non è proprio al massimo della sua forma.
Ci sono quasi tutti, ma una di loro, Melocotòn, stamattina non può partecipare allo spettacolo: è in punizione perché arriva sempre in ritardo alle riunioni/allenamenti e stamattina si è presentata non ancora in abiti claun…
Prima e dopo pranzo prepariamo in fretta le palline per l’attività del pomeriggio, che ci vede impegnati con gli scout: i bambini presenti sono molto diversi da quelli con cui lavoriamo alla Casita, sono molto disciplinati e contengono la loro vivacità quando Viviana, la responsabile, li richiama all’ordine.
Ne approfittiamo per proporre acrobalance, che riesce bene grazie alla possibilità di spiegare e mostrare le varie figure senza avere occhi dappertutto perché nessuno si improvvisi acrobata rischiando di farsi male. Poi un po’ di giocoleria. Il tutto inframmezzato da piacevoli conversazioni con i capi e la condivisione del mate: è un’abitudine argentina che abbatte le barriere e avvicina le persone, dal momento che viene offerto a tutti bevendo dalla stessa bombilla (la cannuccia metallica).
Alla sera prepariamo la cena tutti assieme: il menu prevede pasta al ragù di verdure, melanzane alla parmigiana e torta di mele. La cena è un successone, anche se la torta ci mette molto più del previsto a cuocere e la pasta un po’ scotta… Ma è stato bello lavorare tutti junti per preparare la cena per le suore, Padre Diego e i vicini di casa Raquel e Andrei che negli anni passati ci hanno ospitati a casa loro.
10 agosto
Oggi è il compleanno di Padre Diego e la comunità ha preparato un pranzo a sorpresa nel Salon VIP: al mattino andiamo a Messa, esperienza sempre bella ed emozionante anche per chi non è cattolico, perché ti permette di condividere un momento di vista con la gente del Barrio.
E’ anche il Dia del Nino (il giorno dedicato ai bambini) che si festeggia in tutto il Sudamerica, e alla fine della Messa Padre Diego dedica loro una benedizione nella quale include anche noi, che abbiamo sempre un bambino dentro…
Il pranzo è una grande festa in famiglia: conosciamo molte delle persone presenti, alcune anche solo di vista. C’è subito confidenza anche con chi vediamo per la prima volta. Anche oggi ci sentiamo in famiglia, parte integrante della comunità.
Aiutiamo a servire ai tavoli mentre gli “asadores” preparano il pollo arrosto.
Dopo il pranzo si balla, si canta, si chiacchiera, si mette a posto, si pulisce… E si condivide il mate, naturalmente!
Passiamo da casa per qualche minuto e alle cinque siamo di nuovo alla Casita per un incontro con i ragazzi di VIP Santa Fe. Diamo loro il regalo preparato da Canticchio e leggiamo ad alta voce la lettera che ha scritto per i ragazzi (grazie Canti!!!!), poi consegniamo il materiale che ha mandato Aureola: i ragazzi hanno gli occhi che brillano vedendo palline, cerchi, pois, diablo….
Mario, che lavora all’ospedale, introduce l’incontro spiegandoci che ha già fatto degli allenamenti con VIP Santa Fe per preparare i claun al servizio in ospedale. Finora sono stati una volta all’ospedale infantile (a Natale) e una volta in un ospedale per bimbi e adulti a San Javier. I claun santafesini ci raccontano i loro primi servizi, e anche noi condividiamo le emozioni provate al nostro primo ingresso in ospedale: le paure e l’emozione sono esattamente le stesse… Domani faremo servizio assieme all’ospedale infantile e tutti quanti siamo emozionati. Faremo loro da Angeli, che emozione!
11 agosto
Primo giorno dedicato ai servizi in ospedale: oggi è la volta dell’ospedale infantile, che si trova proprio nel nostro quartiere.
Alcuni claun di VIP Santa Fe vengono a prenderci a casa delle suore per prepararsi e arrivare là tutti assieme, dove ci aspetta Mario, che ci guiderà attraverso i servizi.
Siamo tutti emozionantissimi, un po’ come quando si è angeli in Italia, perché vogliamo dare il massimo e fare in modo che i claun argentini si sentano a loro agio. In più temiamo un po’ l’impatto con un ospedale nuovo e la barriera linguistica.
Ma abbiamo tutti i nostri nasi rossi, e questa è un’arma vincente!
Ci dividiamo in gruppetti, in una stanza con un bambino oncologico entrano Pozzanghera e Rapito, mentre Palla e Bichi vanno in un’altra in cui c’è un bambino ematologico. Tavito, Obelisco, Melocotòn, Kalabazzi si dividono fra gli altri claun italiani.
Si riesce a lavorare molto bene con loro, ognuno, come noi, ha le sue caratteristiche e con ognuno il servizio è differente.
Un’immagine di questa mattinata: un bambino piccolo con tubicini che gli escono da tutte le parti ci guarda da dietro il vetro e allunga una manina per salutarci. Dall’altra parte del vetro la manona di Tavito, il gigante buono di VIP Santa Fe….
Dopo pranzo, alle 16 siamo di nuovo all’ospedale infantile per visitare altri reparti. Alcuni ragazzi hanno la scuola, quindi ci sono meno claun santafesini: Melocoton, Tavito e Nikasio.
Anche oggi riusciamo a collaborare e comunicare bene con loro, Nikasio in particolare ha una grande delicatezza nel relazionarsi con i pazienti.
Nel complesso siamo molto contenti,l anche perché davvero l’emozione e il sensp della responsabilità che avevamo erano davvero grandi fin dal mattino. Dopo i servizi abbiamo condiviso con i claun santafesini, rimandando ad una prossima riunione le considerazioni più “tecniche” su igiene, formazione dei gruppi ecc.
A cena ci aspetta un altro incontro di famiglia, un’hamburguesa scrosoppiana: sono invitati gli amici e i collaboratori delle suore, si mangiano panini con hamburger, si canta, si suona la chitarra….
12 agosto
Oggi finalmente mettiamo in scena il nostro spettacolo, a dire il vero con una scena in meno, perché la missione Argentina ha mietuto la sua prima vittima: Pau, che rimane a casa con la febbre. Oggi fa davvero molto freddo, ieri sera c’è stata una tempesta di vento che ha fatto abbassare la temperature e ha sollevato il tetto di alcune case.
Al mattino si va al Corazon de Maria, il comedor (mensa) gestito dalle suore: fino all’anno scorso ogni giorno si dava il pranzo ai bambini che hanno il turno scolastico al pomeriggio (quelli che vanno al mattino ricevono il pranzo dalla scuola). Ora invece le suore organizzano incontri con le mamme e i bambini, nel corso dei quali danno loro gli alimenti per preparare i pasti e spiegano loro come prepararli, spesso con l’aiuto di nutrizionisti. L’obiettivo è creare un momento in cui madri e figli condividano un momento assieme, cosa che raramente avviene.
Pranziamo al comedor: le persone che vi lavorano hanno lavorato tutta la mattina per preparare il pranzo, che per alcuni di noi è un po’… “impegnativo” (tra vegetariani decennali e intolleranti al formaggio…), ma che scegliamo di apprezzare ugualmente per riconoscenza verso la loro ospitalità.
Subito dopo di corsa alla Scuola Primaria, dove dobbiamo comportarci bene e finire puntuali perché la direttrice è un po’ precisetta! Mandiamo avanti Barney che la bacia e la conquista…
Fa un freddo barbino….
Alla fine dello spettacolo siamo letteralmente assaliti dai bimbi che ci chiedono gli autografi… Perdiamo di vista Pally, la piccolina del gruppo… I bimbi sono più alti di lei…
PALLA:
Intanto volevo rassicurare tutti sulla mia condizione fisica,sono l’unico che sta bene e che è sempre stato bene,solo il cambiamento di aria mi svuota un attimo,ma tutto regolare…
Per finire non so veramente come spiegare,come raccontare la situazione qui,ogni parola non mi sembra quella più giusta o quella più adatta.
Il servizio in ospedale è stato bellissimo,mi sono divertito moltissimo ed è stato ancora più interessante non solo fare servizio qui dove non conosco la lingua,ma fare servizio anche con persone con le quali ho difficoltà a comunicare e vedere che con un semplice naso rosso tutte le barriere sono abbattute in un secondo…
Un forte abbraccio dai missionari argentini!!!
Barney, Krauta, Paciugo, Palla, Pally, Pau, Pozzanghera
Krauta
sabato 9 agosto 2008
MISSIONE ARGENTINA 2008 - 1
In missione il tempo ha un’estensione differente: siamo arrivati pochi giorni fa, le attività vere e proprie sono appena iniziate, ma già sembra di essere qui da più tempo.
Forse perché l’accoglienza e il calore emanano un profumo di casa che ti fa sentire come se conoscessi le suore e la gente del barrio da tanto, sia per i clown che sono già stati a Santa Fé che per chi è qui per la prima volta.
3 agosto
Il viaggio verso “casa” è iniziato il 2 agosto: da Torino, Venezia, Modena e Roma siamo partiti per incontrarci a Roma e imbarcarci con il gruppo Uruguay per Buenos Aires.
E anche lì un’accoglienza con i fiocchi: Acchiappasogni è venuta a prenderci all’aeroporto per accompagnarci a prendere il pullman per Santa Fé e ci ha portato la colazione e l’immancabile mate, la bevanda tipica argentina.
Il gruppo è finalmente al completo con l’arrivo di Pally, giunta a Buenos Aires il giorno prima.
Sei ore di pullman ed eccoci finalmente!
Suor Rosana ci aspetta con Suor Matilde e due collaboratori delle suore, Mario e Juan, alla stazione, carichiamo le mille valigie e arriviamo alla casa delle suore….
SORPRESA!!!! Una macchia di colore in lontananza in mezzo alla strada dissestata: VIP Santa Fe al completo, con tanto di striscione, camici, nasi rossi e palloncini ci accoglie.
Nessuno di noi ha capito che cosa ci stessero dicendo e che cosa stesse succedendo tanta era l’emozione!!!
Barney, non immaginando che anche in Argentina le auto hanno lo sportello è uscito addirittura dal finestrino…
… E inizia la “dura” vita del missionario: la merenda innanzitutto (o meglio la cena…. O il pranzo???? Che ore sono???? Il fuso orario ha confuso un po’ gli orari dei pasti… Quindi non facciamo che mangiare… Torneremo rotolando…).
Siamo tutti un po’ cotti, e la sera finalmente il meritato sonno in un letto.
4 agosto
Primo giorno a Santa Fé, dedicato al riposo ma soprattutto alle prove dello spettacolo e alla preparazione delle attività delle prossime settimane.
Il nostro spettacolo si intitola “Disegnando un sogno”, perché essere qui in missione è un sogno che si realizza, e un sogno è quello che hanno fatto e stanno facendo i giovani del quartiere, che hanno fondato la prima associazione VIP non italiana.
Al mattino viene a trovarci Kalabaza, il rappresentante di VIP Santa Fe, che racconta tutto ciò che hanno realizzato e i progetti che hanno in mente.
Sono davvero sorprendenti, l’associazione compirà un anno il 25 agosto e in pochi mesi hanno creato un bel gruppo, si sono formati, hanno iniziato servizio. Sono i ragazzi con i quali abbiamo fatto i primi laboratori con giochi di fiducia e un po’ di giocoleria e clownerie il primo anno: ci siamo avvicinati e conosciuti reciprocamente e questo ha permesso, nella missione del 2007, di continuare il lavoro iniziato con loro, approfondendo le dinamiche di fiducia. La loro disponibilità e voglia di mettersi in gioco è stata superiore alle nostre aspettative, e la più bella sorpresa è stata la loro visita due giorni prima della nostra partenza per chiacchierare con noi e capire come potessero avvicinarsi anche loro all’essere clown.
Ed ecco il sogno che si realizza: il 25 agosto del 2007 Ramon-Kalabaza invita i ragazzi ad una serata nel corso della quale nasce VIP Santa Fé. I primi mesi sono di lavoro intenso, con l’obiettivo di formare il gruppo e i soci: integrazione, fiducia e sintonia; incontri con personale ospedaliero per avviarsi verso l’attività di clownterapia, il sostegno di Acchiappasogni per formare l’associazione e per gli incontri dedicati all’igiene in ospedale, allenamenti di improvvisazione, teatro, pantomima e clownerie.
E poi le prime attività, i primi spettacoli, i servizi in ospedale….
VIP Santa Fe è una realtà bellissima, una “semilla de corazon”, un contagio di gioia: come bambini nel giro di un anno sono cresciuti e cambiati: il loro spirito e l’entusiasmo sono un vero esempio.
I progetti per il futuro prevedono l’integrazione in VIP Santa Fé di un gruppo di ragazzi diversamente abili con i quali stanno già facendo attività. A fine agosto i claun santafesini inizieranno un periodo di formazione di due mesi in un circo: trampoli,jumper, giocoleria , acrobalance e clownerie, e alla fine la verifica di un membro del circo social di Buenos Aires che rilascerà loro un attestato finale.
5 agosto
Il gran giorno del debutto. La mattinata è ancora libera e decidiamo di dedicarla alle pulizie di casa e alle prove dello spettacolo: lo abbiamo costruito assieme a poco a poco e prima di essere qui non abbiamo mai avuto occasione di provarlo todos untos.
Nel frattempo Krauta e Suor Matilde vanno a parlare con la direttrice di una scuola materna in cui faremo attività la prossima settimana: proporremo laboratori per creare costumi clown con materiale di riciclo e metteremo su un piccolo spettacolo. La cosa importate è trasmettere il messaggio che si possiedono gli stessi valori e si può comunicare anche se si parlano lingue differenti.
Alle 13 la prima diretta TV: VIP Italia e VIP Santa Fé insieme spiegano chi siamo, che cosa facciamo e quali sono i nostri valori.
Alle 16.30 tutti pronti per andare alla Casita de los Chicos, il centro diurno che accoglie i bambini del barrio. Eccoci di nuovo in questo posto mitico, finalmente! Da fuori si sentono le voci dei bimbi e qualche accenno di murga, la musica di strada argentina, simile alla Capoeira brasiliana, tutta a base di percussioni: entriamo tutti assieme e la murga è tutta per noi, il ballo, la festa, gli abbracci e i saluti dei bimbi e della gente del Barrio… Questa è la missione Argentina. La gente ci conosce da tre anni, “los de la murga sempre estan con los payasos italianos”, questo è ciò che ogni anno ci riporta qui!
I bambini e i ragazzi hanno preparato i balli folkloristici (la chacarera), poi parte il nostro spettacolo.
Quando tutti sono andati via i ragazzi di VIP Santa Fé ci accompagnano su nel Salon VIP, costruito due anni fa grazie ai fondi inviati da ViviamoInPositivo e inaugurato nella prima missione: è stato ridipinto, ai muri sono appesi i disegni dei bimbi con cornici a forma di clown… E un manifesto con il logo di VIP Italia e quello di VIP Santa Fé e la scritta “Uniti per crescere insieme” nelle due lingue… Non c’è bisogno di parole….
Assistiamo allo spettacolo dei ragazzi, che hanno ripreso la bambola triste aggiungendo alcune scene e cambiandola un po’ per far arrivare ancor meglio il messaggio di VIP: sono davvero bravi, fanno morir dal ridere, e anche chi negli anni scorsi sembrava più timido, in scena è un vero spasso.
E poi a ballare e scherzare, a condividere una pizza cui segue la prima riunione VIP Italia-Vip Santa Fé per unire i due spettacoli: domani andremo in scena tutti assieme!
6 agosto
Oggi iniziano i laboratori con i bambini della casita. I bambini sono tanti e di età diverse, così ci dividiamo in due gruppi per poter fare con loro attività diverse.
Pau, Barney e Pally si dedicano ai bimbi più piccoli, mentre Pozzanghera, Paciugo, Palla e Krauta insegnano ai bambini di 5-7 anni a costruire aquiloni con sacchetti di plastica, cannucce e un po’ di scotch.
Anche i più vivaci sono molto interessati, aiutano, qualcuno costruisce anche aquiloni per i fratelli più piccoli…
Tornando a casa ci giunge una brutta notizia: c’è stato un incendio nelle case in cui vivono i pensionati. Corriamo lì con le suore a vedere se possiamo dare una mano: Padre Diego ci accoglie e ci dice che hanno tolto dalle case tutto ciò che si poteva, ora l’unica cosa che possiamo fare è indossare il nostro naso e cercare di far sorridere e portare conforto alle persone.
Beh… Siamo qui per questo!
Ognuno con un “ovosodo” in gola ci diamo da fare… Facciamo giocare i bambini, cerchiamo di consolare le persone colpite dall’incendio… Continuare ad essere clown in questa situazione non è facile... Il naso rosso e il canto ci vengono in aiuto…
Al pomeriggio riprendiamo con i laboratori: Pau e Paciugo con i più piccolini, Pozzanghera, Pally, Palla, Barney e Krauta con quelli un po’ più grandi (e decisamente più vivaci…) a fare acrobalance.
Decisamente il laboratorio non viene bene come al mattino: i bambini sono tanti e tenerli tranquilli è al di là delle nostre forze: faremo tesoro dell’esperienza per riproporlo giovedì più preparati!
Dalle 17 alle 19 laboratorio di fotografia con gli adolescenti!
Cominciamo con alcuni giochi di conoscenza e poi… Pally spiega la prima lezione, Krauta traduce, i ragazzi sono attenti… certo, ci sono sempre i discoli della situazione, ma sembra che “sacar una foto” valga molto di più di ogni distrazione…
E alla fine di tutto c’è un bel clima, c’è una bella energia nell’aria… e c’è la curiosità di vedere come si evolverà la cosa!
Ed ora… PRIMO SPETTACOLO VIP ITALIA E VIP SANTA FE!
Che meraviglia! Ci siamo recati alla Pastoral de Infancia (raggruppa tutte le persone che si occupano di bambini di strada a Santa Fe) per il primo spettacolo assieme ai claun santafesini!
Abbiamo unito i due spettacoli, ed è stato un successo!
E’ una gioia vedere come siano speciali e originali, quanto di creativo e bizzarro ognuno di loro porti dentro…. E anche noi!
E la serata si è conclusa con balli di gruppo e cena per riempire le pance affamate!
Una delle cose più migliori assai, è stato il viaggio con il bus della escuela, dove a suon di canti, battiti di mani e urla a perdifiato claun e payaso si sono inebriati con l’allegria della vita!
E poi… noche!
Hasta mañana!!!!
7 agosto
Yuuuuuuuuuuuuuuuuuu!
Svegliaaaaaaaaaa!!!
Amici, ci aspetta una giornata variopinta… di musica, terra, voci e orizzonti comuni…
Questa mattina ci siamo recati alla Casita, e ci aspettavano i nostri adorati bimbi e ragazzini… a tutti un po’ di colore sul viso, una mano che stringe una manina e… si parte!
Facciamo il giro del barrio, al suono di voci in festa, di un assordante fischietto che ci tiene compagnia come fosse un uccellino… e così, tutti allegri a far affacciare alle finestre la gente…
E sembra una festa.. con questi bimbi dalle buffe facce, con questi payasos dagli occhi sgranati per la felicità di esserci… si gira e rigira, e alla fine si torna a casa, anzi alla Casita!!!!!
Giustamente.. a pranzo mangiamo il giusto per accumulare energia che possa bastarci x il resto della giornata… siamo troppo “gordi”!!!!
Nel pomeriggio ritorniamo alla nostra casita x rifare il giro del barrio con i ragazzi del pome….
Questa volta la parata per le vie del Barrio è un fiume di energia, ci accompagnano i ragazzi della Murga, dipinti e colorati, che con le loro percussioni ci danno anche l’opportunità di risparmiare un po’ le corde vocali….
Quando camminiamo per queste strade anche solo per andare alla casita o tornare a casa non siamo mai soli, tutti ci salutano, ci sorridono: ci sentiamo di casa, in famiglia.
Anche se sappiamo bene che tutto può cambiare da un momento all’altro: due settimane fa proprio davanti alla casa delle suore è stato ucciso un ragazzo, probabilmente per un regolamento di conti.
Ma oggi le strade sono tranquille… O meglio rumorose e colorate per questa ondata di claun, musicisti e bambini che salutano il Barrio con la loro allegria!
Alle 17 siamo pronti per il laboratorio fotografico: il programma che abbiamo preparato viene adattato di giorno in giorno in base alla partecipazione dei ragazzi e a come reagiscono alle attività che proponiamo. Le ragazze sono molto timide, i ragazzi fanno un po’ i provocatori… Sono adolescenti, e in questo per nulla diversi dai ragazzi italiani.
L’interesse per la foto è comunque grande, lo percepiamo dal silenzio con cui ascoltano, dai commenti che fanno alle spiegazioni sull’uso della macchina, sulla luce, sui differenti tipi di fotografia.
Ci fermiamo alla Casita anche per la cena, che condividiamo con la gente che collabora con il centro: ci sono i ragazzi di VIP Santa Fe e le mamme che aiutano nella cucina, nella Guarderai o facendo le pulizie. Siamo stanchi, ma è una bella serata in famiglia, che si conclude con la proiezione dei video sulla storia della Casita e di VIP Santa Fe.
8 agosto
Oggi riproponiamo i laboratori e ci organizziamo in due gruppi come due giorni fa: Pally, Barney e Pau con i più piccolini, Palla, Pozzanghera, Paciugo e Krauta al laboratorio di riciclo con quelli un pochino più grandi. Abbiamo pensato a qualche gioco per farli “scaldare” un po’, ma in realtà non è necessario. Mentre prepariamo il materiale giocano tranquillamente tra di loro, poi diamo il via alla costruzione delle macchinine e marionette con i rotoli della carta igienica. E’ bello vedere come le proposte diventino nelle mani di questi bambini solo un piccolo suggerimento che fanno loro, ampliandolo e trasformandolo con la loro fantasia e creatività… Compreso Palla che, entusiasta del laboratorio, costruisce marionette insieme ai bambini…!!!
Nel pomeriggio Pau e Paciugo si dedicano nuovamente ai bambini più piccoli (decisamente molto vivaci….) mentre gli altri (Palla, Barney, Pozzanghera, Pally e Krauta) ripropongono acrobalance nel Salon VIP: le difficoltà incontrate due giorni prima non ci hanno scoraggiati ma ci hanno permesso di organizzarci meglio… Tutto è decisamente migliorabile, ma questa volta riusciamo a spiegare meglio come fare le varie figure e ad evitare che cerchino di improvvisarle per conto loro rischiando di farsi male. Riusciamo anche a far partecipare i più vivaci e a fargli fare da porteur per le bambine chiedendo loro aiuto.
Terzo giorno di laboratorio fotografico: stasera l’atmosfera è davvero molto bella e ci permette di proporre attività anche di fiducia e di emozione. Ultime spiegazioni sull’uso della macchina fotografica, l’attenzione e l’interesse sono sempre elevatissimi.
Poi proponiamo il gioco della macchina fotografica, in cui una persona accompagna un’altra ad occhi chiusi e quando qualche immagine lo colpisce invita silenziosamente il compagno ad aprire gli occhi, come se fossero l’obiettivo di una macchina fotografica…
Diamo loro le macchine fotografiche invitandoli a scattare 20 foto e a portarcele martedì per farle sviluppare. Possono scegliere le immagini che vogliono, il tema che proponiamo è “Luci ed ombre del Barrio”: i momenti di gioia e di tristezza della realtà in cui vivono…
Torniamo a casa un po’ stanchi e qualcuno un po’ malaticcio ma davvero entusiasti: le emozioni sono forti, difficili da trasmettere a parole, è come se tutti i colori fossero più intensi…
Un forte abbraccio dai missionari argentini: Barney, Krauta, Paciugo, Palla, Pally, Pau, Pozzanghera,
PAU*
Tornare in questi posti, ritrovare questa gente, camminare nuovamente per queste strade provoca sensazioni particolari, uniche, magiche.
Non sembra essere passato un anno, il calore, i visi, gli abbracci delle persone sono così caldi ed incredibili che sembrano aver fermato il tempo.
Eppure di tempo ne è passato tanto, di cose ne sono successe tante e non è facile spiegarle con le parole.
Non resta che ammirare con occhi spalancati, con stupore ed ammirazione, quello che i ragazzi di VIP SANTA FE stanno facendo, quello che testimoniano e l’energia che mettono in campo.
Il primo spettacolo fatto insieme è stato un momento che non potrò dimenticare, di quelli che rimarranno li e che avrò la fortuna di ammirare ogni qual volta che chiuderò i miei occhi e comincerò a sognare.
BARNEY
Sta calando il sole e con le nuvole che questa sera coprono parzialmente il tramonto è molto bello, siamo alla Casita e in un attimo di “pausa” chiedo a Francisco di accompagnarmi sull’argine per poter scattare alcune foto, non voglio perdermi l’attimo.
Il cielo è fantastico, mentre il panorama sottostante è veramente da delirio, lamiere tenute insieme non si sa da cosa, tappeti di pattume e buste di nylon a perdita d’occhio, ma poi inizio a sentire il mio nome arrivare da più parti ed in lontananza vedo dei cuccioli d’uomo che agitano le loro manine per salutarmi continuando ad urlare il mio nome, e due bambine che corrono su per l’argine, mi raggiungono, mi abbracciano e mi baciano: hanno dei sorrisi bellissimi; è ora di rientrare alla Casita, il sole si è nascosto dietro l’orizzonte ma domani tornerà!!
Scene di vita vissuta:
Un paio d’ore dopo la merenda sinoira (più che abbondante) siamo di nuovo a tavola: “chi vuole la minestra”? “Ma no, grazie… Prendiamo solo un tè”… E due minuti dopo siamo tutti lì a mangiare a quattro palmenti…. Torneremo rotolando e rimbalzando….
Abbiamo istituito un nuovo obiettivo per questa missione: il gran premio “Spalman”: per il momento è in testa Palla, che ha già “prodotto” 17 sedute… Seguito a ruota da Pau (voto: 15): praticamente Palla non si è ancora alzato dal water…
Uno dei bimbi più piccoli del “jardin” si chiamava Facundo…Pau non è che avesse capito perfettamente il suo nome, anzi avendo capito che si chiamasse con una espressione italiana più colorita che invita la gente ad andare in un posto molto simpatico, ha evitato di chiamarlo per nome per tutto il tempo del gioco.
Forse perché l’accoglienza e il calore emanano un profumo di casa che ti fa sentire come se conoscessi le suore e la gente del barrio da tanto, sia per i clown che sono già stati a Santa Fé che per chi è qui per la prima volta.
3 agosto
Il viaggio verso “casa” è iniziato il 2 agosto: da Torino, Venezia, Modena e Roma siamo partiti per incontrarci a Roma e imbarcarci con il gruppo Uruguay per Buenos Aires.
E anche lì un’accoglienza con i fiocchi: Acchiappasogni è venuta a prenderci all’aeroporto per accompagnarci a prendere il pullman per Santa Fé e ci ha portato la colazione e l’immancabile mate, la bevanda tipica argentina.
Il gruppo è finalmente al completo con l’arrivo di Pally, giunta a Buenos Aires il giorno prima.
Sei ore di pullman ed eccoci finalmente!
Suor Rosana ci aspetta con Suor Matilde e due collaboratori delle suore, Mario e Juan, alla stazione, carichiamo le mille valigie e arriviamo alla casa delle suore….
SORPRESA!!!! Una macchia di colore in lontananza in mezzo alla strada dissestata: VIP Santa Fe al completo, con tanto di striscione, camici, nasi rossi e palloncini ci accoglie.
Nessuno di noi ha capito che cosa ci stessero dicendo e che cosa stesse succedendo tanta era l’emozione!!!
Barney, non immaginando che anche in Argentina le auto hanno lo sportello è uscito addirittura dal finestrino…
… E inizia la “dura” vita del missionario: la merenda innanzitutto (o meglio la cena…. O il pranzo???? Che ore sono???? Il fuso orario ha confuso un po’ gli orari dei pasti… Quindi non facciamo che mangiare… Torneremo rotolando…).
Siamo tutti un po’ cotti, e la sera finalmente il meritato sonno in un letto.
4 agosto
Primo giorno a Santa Fé, dedicato al riposo ma soprattutto alle prove dello spettacolo e alla preparazione delle attività delle prossime settimane.
Il nostro spettacolo si intitola “Disegnando un sogno”, perché essere qui in missione è un sogno che si realizza, e un sogno è quello che hanno fatto e stanno facendo i giovani del quartiere, che hanno fondato la prima associazione VIP non italiana.
Al mattino viene a trovarci Kalabaza, il rappresentante di VIP Santa Fe, che racconta tutto ciò che hanno realizzato e i progetti che hanno in mente.
Sono davvero sorprendenti, l’associazione compirà un anno il 25 agosto e in pochi mesi hanno creato un bel gruppo, si sono formati, hanno iniziato servizio. Sono i ragazzi con i quali abbiamo fatto i primi laboratori con giochi di fiducia e un po’ di giocoleria e clownerie il primo anno: ci siamo avvicinati e conosciuti reciprocamente e questo ha permesso, nella missione del 2007, di continuare il lavoro iniziato con loro, approfondendo le dinamiche di fiducia. La loro disponibilità e voglia di mettersi in gioco è stata superiore alle nostre aspettative, e la più bella sorpresa è stata la loro visita due giorni prima della nostra partenza per chiacchierare con noi e capire come potessero avvicinarsi anche loro all’essere clown.
Ed ecco il sogno che si realizza: il 25 agosto del 2007 Ramon-Kalabaza invita i ragazzi ad una serata nel corso della quale nasce VIP Santa Fé. I primi mesi sono di lavoro intenso, con l’obiettivo di formare il gruppo e i soci: integrazione, fiducia e sintonia; incontri con personale ospedaliero per avviarsi verso l’attività di clownterapia, il sostegno di Acchiappasogni per formare l’associazione e per gli incontri dedicati all’igiene in ospedale, allenamenti di improvvisazione, teatro, pantomima e clownerie.
E poi le prime attività, i primi spettacoli, i servizi in ospedale….
VIP Santa Fe è una realtà bellissima, una “semilla de corazon”, un contagio di gioia: come bambini nel giro di un anno sono cresciuti e cambiati: il loro spirito e l’entusiasmo sono un vero esempio.
I progetti per il futuro prevedono l’integrazione in VIP Santa Fé di un gruppo di ragazzi diversamente abili con i quali stanno già facendo attività. A fine agosto i claun santafesini inizieranno un periodo di formazione di due mesi in un circo: trampoli,jumper, giocoleria , acrobalance e clownerie, e alla fine la verifica di un membro del circo social di Buenos Aires che rilascerà loro un attestato finale.
5 agosto
Il gran giorno del debutto. La mattinata è ancora libera e decidiamo di dedicarla alle pulizie di casa e alle prove dello spettacolo: lo abbiamo costruito assieme a poco a poco e prima di essere qui non abbiamo mai avuto occasione di provarlo todos untos.
Nel frattempo Krauta e Suor Matilde vanno a parlare con la direttrice di una scuola materna in cui faremo attività la prossima settimana: proporremo laboratori per creare costumi clown con materiale di riciclo e metteremo su un piccolo spettacolo. La cosa importate è trasmettere il messaggio che si possiedono gli stessi valori e si può comunicare anche se si parlano lingue differenti.
Alle 13 la prima diretta TV: VIP Italia e VIP Santa Fé insieme spiegano chi siamo, che cosa facciamo e quali sono i nostri valori.
Alle 16.30 tutti pronti per andare alla Casita de los Chicos, il centro diurno che accoglie i bambini del barrio. Eccoci di nuovo in questo posto mitico, finalmente! Da fuori si sentono le voci dei bimbi e qualche accenno di murga, la musica di strada argentina, simile alla Capoeira brasiliana, tutta a base di percussioni: entriamo tutti assieme e la murga è tutta per noi, il ballo, la festa, gli abbracci e i saluti dei bimbi e della gente del Barrio… Questa è la missione Argentina. La gente ci conosce da tre anni, “los de la murga sempre estan con los payasos italianos”, questo è ciò che ogni anno ci riporta qui!
I bambini e i ragazzi hanno preparato i balli folkloristici (la chacarera), poi parte il nostro spettacolo.
Quando tutti sono andati via i ragazzi di VIP Santa Fé ci accompagnano su nel Salon VIP, costruito due anni fa grazie ai fondi inviati da ViviamoInPositivo e inaugurato nella prima missione: è stato ridipinto, ai muri sono appesi i disegni dei bimbi con cornici a forma di clown… E un manifesto con il logo di VIP Italia e quello di VIP Santa Fé e la scritta “Uniti per crescere insieme” nelle due lingue… Non c’è bisogno di parole….
Assistiamo allo spettacolo dei ragazzi, che hanno ripreso la bambola triste aggiungendo alcune scene e cambiandola un po’ per far arrivare ancor meglio il messaggio di VIP: sono davvero bravi, fanno morir dal ridere, e anche chi negli anni scorsi sembrava più timido, in scena è un vero spasso.
E poi a ballare e scherzare, a condividere una pizza cui segue la prima riunione VIP Italia-Vip Santa Fé per unire i due spettacoli: domani andremo in scena tutti assieme!
6 agosto
Oggi iniziano i laboratori con i bambini della casita. I bambini sono tanti e di età diverse, così ci dividiamo in due gruppi per poter fare con loro attività diverse.
Pau, Barney e Pally si dedicano ai bimbi più piccoli, mentre Pozzanghera, Paciugo, Palla e Krauta insegnano ai bambini di 5-7 anni a costruire aquiloni con sacchetti di plastica, cannucce e un po’ di scotch.
Anche i più vivaci sono molto interessati, aiutano, qualcuno costruisce anche aquiloni per i fratelli più piccoli…
Tornando a casa ci giunge una brutta notizia: c’è stato un incendio nelle case in cui vivono i pensionati. Corriamo lì con le suore a vedere se possiamo dare una mano: Padre Diego ci accoglie e ci dice che hanno tolto dalle case tutto ciò che si poteva, ora l’unica cosa che possiamo fare è indossare il nostro naso e cercare di far sorridere e portare conforto alle persone.
Beh… Siamo qui per questo!
Ognuno con un “ovosodo” in gola ci diamo da fare… Facciamo giocare i bambini, cerchiamo di consolare le persone colpite dall’incendio… Continuare ad essere clown in questa situazione non è facile... Il naso rosso e il canto ci vengono in aiuto…
Al pomeriggio riprendiamo con i laboratori: Pau e Paciugo con i più piccolini, Pozzanghera, Pally, Palla, Barney e Krauta con quelli un po’ più grandi (e decisamente più vivaci…) a fare acrobalance.
Decisamente il laboratorio non viene bene come al mattino: i bambini sono tanti e tenerli tranquilli è al di là delle nostre forze: faremo tesoro dell’esperienza per riproporlo giovedì più preparati!
Dalle 17 alle 19 laboratorio di fotografia con gli adolescenti!
Cominciamo con alcuni giochi di conoscenza e poi… Pally spiega la prima lezione, Krauta traduce, i ragazzi sono attenti… certo, ci sono sempre i discoli della situazione, ma sembra che “sacar una foto” valga molto di più di ogni distrazione…
E alla fine di tutto c’è un bel clima, c’è una bella energia nell’aria… e c’è la curiosità di vedere come si evolverà la cosa!
Ed ora… PRIMO SPETTACOLO VIP ITALIA E VIP SANTA FE!
Che meraviglia! Ci siamo recati alla Pastoral de Infancia (raggruppa tutte le persone che si occupano di bambini di strada a Santa Fe) per il primo spettacolo assieme ai claun santafesini!
Abbiamo unito i due spettacoli, ed è stato un successo!
E’ una gioia vedere come siano speciali e originali, quanto di creativo e bizzarro ognuno di loro porti dentro…. E anche noi!
E la serata si è conclusa con balli di gruppo e cena per riempire le pance affamate!
Una delle cose più migliori assai, è stato il viaggio con il bus della escuela, dove a suon di canti, battiti di mani e urla a perdifiato claun e payaso si sono inebriati con l’allegria della vita!
E poi… noche!
Hasta mañana!!!!
7 agosto
Yuuuuuuuuuuuuuuuuuu!
Svegliaaaaaaaaaa!!!
Amici, ci aspetta una giornata variopinta… di musica, terra, voci e orizzonti comuni…
Questa mattina ci siamo recati alla Casita, e ci aspettavano i nostri adorati bimbi e ragazzini… a tutti un po’ di colore sul viso, una mano che stringe una manina e… si parte!
Facciamo il giro del barrio, al suono di voci in festa, di un assordante fischietto che ci tiene compagnia come fosse un uccellino… e così, tutti allegri a far affacciare alle finestre la gente…
E sembra una festa.. con questi bimbi dalle buffe facce, con questi payasos dagli occhi sgranati per la felicità di esserci… si gira e rigira, e alla fine si torna a casa, anzi alla Casita!!!!!
Giustamente.. a pranzo mangiamo il giusto per accumulare energia che possa bastarci x il resto della giornata… siamo troppo “gordi”!!!!
Nel pomeriggio ritorniamo alla nostra casita x rifare il giro del barrio con i ragazzi del pome….
Questa volta la parata per le vie del Barrio è un fiume di energia, ci accompagnano i ragazzi della Murga, dipinti e colorati, che con le loro percussioni ci danno anche l’opportunità di risparmiare un po’ le corde vocali….
Quando camminiamo per queste strade anche solo per andare alla casita o tornare a casa non siamo mai soli, tutti ci salutano, ci sorridono: ci sentiamo di casa, in famiglia.
Anche se sappiamo bene che tutto può cambiare da un momento all’altro: due settimane fa proprio davanti alla casa delle suore è stato ucciso un ragazzo, probabilmente per un regolamento di conti.
Ma oggi le strade sono tranquille… O meglio rumorose e colorate per questa ondata di claun, musicisti e bambini che salutano il Barrio con la loro allegria!
Alle 17 siamo pronti per il laboratorio fotografico: il programma che abbiamo preparato viene adattato di giorno in giorno in base alla partecipazione dei ragazzi e a come reagiscono alle attività che proponiamo. Le ragazze sono molto timide, i ragazzi fanno un po’ i provocatori… Sono adolescenti, e in questo per nulla diversi dai ragazzi italiani.
L’interesse per la foto è comunque grande, lo percepiamo dal silenzio con cui ascoltano, dai commenti che fanno alle spiegazioni sull’uso della macchina, sulla luce, sui differenti tipi di fotografia.
Ci fermiamo alla Casita anche per la cena, che condividiamo con la gente che collabora con il centro: ci sono i ragazzi di VIP Santa Fe e le mamme che aiutano nella cucina, nella Guarderai o facendo le pulizie. Siamo stanchi, ma è una bella serata in famiglia, che si conclude con la proiezione dei video sulla storia della Casita e di VIP Santa Fe.
8 agosto
Oggi riproponiamo i laboratori e ci organizziamo in due gruppi come due giorni fa: Pally, Barney e Pau con i più piccolini, Palla, Pozzanghera, Paciugo e Krauta al laboratorio di riciclo con quelli un pochino più grandi. Abbiamo pensato a qualche gioco per farli “scaldare” un po’, ma in realtà non è necessario. Mentre prepariamo il materiale giocano tranquillamente tra di loro, poi diamo il via alla costruzione delle macchinine e marionette con i rotoli della carta igienica. E’ bello vedere come le proposte diventino nelle mani di questi bambini solo un piccolo suggerimento che fanno loro, ampliandolo e trasformandolo con la loro fantasia e creatività… Compreso Palla che, entusiasta del laboratorio, costruisce marionette insieme ai bambini…!!!
Nel pomeriggio Pau e Paciugo si dedicano nuovamente ai bambini più piccoli (decisamente molto vivaci….) mentre gli altri (Palla, Barney, Pozzanghera, Pally e Krauta) ripropongono acrobalance nel Salon VIP: le difficoltà incontrate due giorni prima non ci hanno scoraggiati ma ci hanno permesso di organizzarci meglio… Tutto è decisamente migliorabile, ma questa volta riusciamo a spiegare meglio come fare le varie figure e ad evitare che cerchino di improvvisarle per conto loro rischiando di farsi male. Riusciamo anche a far partecipare i più vivaci e a fargli fare da porteur per le bambine chiedendo loro aiuto.
Terzo giorno di laboratorio fotografico: stasera l’atmosfera è davvero molto bella e ci permette di proporre attività anche di fiducia e di emozione. Ultime spiegazioni sull’uso della macchina fotografica, l’attenzione e l’interesse sono sempre elevatissimi.
Poi proponiamo il gioco della macchina fotografica, in cui una persona accompagna un’altra ad occhi chiusi e quando qualche immagine lo colpisce invita silenziosamente il compagno ad aprire gli occhi, come se fossero l’obiettivo di una macchina fotografica…
Diamo loro le macchine fotografiche invitandoli a scattare 20 foto e a portarcele martedì per farle sviluppare. Possono scegliere le immagini che vogliono, il tema che proponiamo è “Luci ed ombre del Barrio”: i momenti di gioia e di tristezza della realtà in cui vivono…
Torniamo a casa un po’ stanchi e qualcuno un po’ malaticcio ma davvero entusiasti: le emozioni sono forti, difficili da trasmettere a parole, è come se tutti i colori fossero più intensi…
Un forte abbraccio dai missionari argentini: Barney, Krauta, Paciugo, Palla, Pally, Pau, Pozzanghera,
PAU*
Tornare in questi posti, ritrovare questa gente, camminare nuovamente per queste strade provoca sensazioni particolari, uniche, magiche.
Non sembra essere passato un anno, il calore, i visi, gli abbracci delle persone sono così caldi ed incredibili che sembrano aver fermato il tempo.
Eppure di tempo ne è passato tanto, di cose ne sono successe tante e non è facile spiegarle con le parole.
Non resta che ammirare con occhi spalancati, con stupore ed ammirazione, quello che i ragazzi di VIP SANTA FE stanno facendo, quello che testimoniano e l’energia che mettono in campo.
Il primo spettacolo fatto insieme è stato un momento che non potrò dimenticare, di quelli che rimarranno li e che avrò la fortuna di ammirare ogni qual volta che chiuderò i miei occhi e comincerò a sognare.
BARNEY
Sta calando il sole e con le nuvole che questa sera coprono parzialmente il tramonto è molto bello, siamo alla Casita e in un attimo di “pausa” chiedo a Francisco di accompagnarmi sull’argine per poter scattare alcune foto, non voglio perdermi l’attimo.
Il cielo è fantastico, mentre il panorama sottostante è veramente da delirio, lamiere tenute insieme non si sa da cosa, tappeti di pattume e buste di nylon a perdita d’occhio, ma poi inizio a sentire il mio nome arrivare da più parti ed in lontananza vedo dei cuccioli d’uomo che agitano le loro manine per salutarmi continuando ad urlare il mio nome, e due bambine che corrono su per l’argine, mi raggiungono, mi abbracciano e mi baciano: hanno dei sorrisi bellissimi; è ora di rientrare alla Casita, il sole si è nascosto dietro l’orizzonte ma domani tornerà!!
Scene di vita vissuta:
Un paio d’ore dopo la merenda sinoira (più che abbondante) siamo di nuovo a tavola: “chi vuole la minestra”? “Ma no, grazie… Prendiamo solo un tè”… E due minuti dopo siamo tutti lì a mangiare a quattro palmenti…. Torneremo rotolando e rimbalzando….
Abbiamo istituito un nuovo obiettivo per questa missione: il gran premio “Spalman”: per il momento è in testa Palla, che ha già “prodotto” 17 sedute… Seguito a ruota da Pau (voto: 15): praticamente Palla non si è ancora alzato dal water…
Uno dei bimbi più piccoli del “jardin” si chiamava Facundo…Pau non è che avesse capito perfettamente il suo nome, anzi avendo capito che si chiamasse con una espressione italiana più colorita che invita la gente ad andare in un posto molto simpatico, ha evitato di chiamarlo per nome per tutto il tempo del gioco.
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