giovedì 14 agosto 2008

MISSIONE ARGENTINA 2008 - 2

9 agosto

Questa mattina nuovo spettacolo con i ragazzi di VIP Santa Fe nel cortile della parrocchia per festeggiare il Dia del Nino. I ragazzi sono come sempre carichi ed entusiasti, tanto da contagiare anche chi di noi non è proprio al massimo della sua forma.
Ci sono quasi tutti, ma una di loro, Melocotòn, stamattina non può partecipare allo spettacolo: è in punizione perché arriva sempre in ritardo alle riunioni/allenamenti e stamattina si è presentata non ancora in abiti claun…

Prima e dopo pranzo prepariamo in fretta le palline per l’attività del pomeriggio, che ci vede impegnati con gli scout: i bambini presenti sono molto diversi da quelli con cui lavoriamo alla Casita, sono molto disciplinati e contengono la loro vivacità quando Viviana, la responsabile, li richiama all’ordine.
Ne approfittiamo per proporre acrobalance, che riesce bene grazie alla possibilità di spiegare e mostrare le varie figure senza avere occhi dappertutto perché nessuno si improvvisi acrobata rischiando di farsi male. Poi un po’ di giocoleria. Il tutto inframmezzato da piacevoli conversazioni con i capi e la condivisione del mate: è un’abitudine argentina che abbatte le barriere e avvicina le persone, dal momento che viene offerto a tutti bevendo dalla stessa bombilla (la cannuccia metallica).

Alla sera prepariamo la cena tutti assieme: il menu prevede pasta al ragù di verdure, melanzane alla parmigiana e torta di mele. La cena è un successone, anche se la torta ci mette molto più del previsto a cuocere e la pasta un po’ scotta… Ma è stato bello lavorare tutti junti per preparare la cena per le suore, Padre Diego e i vicini di casa Raquel e Andrei che negli anni passati ci hanno ospitati a casa loro.

10 agosto
Oggi è il compleanno di Padre Diego e la comunità ha preparato un pranzo a sorpresa nel Salon VIP: al mattino andiamo a Messa, esperienza sempre bella ed emozionante anche per chi non è cattolico, perché ti permette di condividere un momento di vista con la gente del Barrio.
E’ anche il Dia del Nino (il giorno dedicato ai bambini) che si festeggia in tutto il Sudamerica, e alla fine della Messa Padre Diego dedica loro una benedizione nella quale include anche noi, che abbiamo sempre un bambino dentro…
Il pranzo è una grande festa in famiglia: conosciamo molte delle persone presenti, alcune anche solo di vista. C’è subito confidenza anche con chi vediamo per la prima volta. Anche oggi ci sentiamo in famiglia, parte integrante della comunità.
Aiutiamo a servire ai tavoli mentre gli “asadores” preparano il pollo arrosto.

Dopo il pranzo si balla, si canta, si chiacchiera, si mette a posto, si pulisce… E si condivide il mate, naturalmente!
Passiamo da casa per qualche minuto e alle cinque siamo di nuovo alla Casita per un incontro con i ragazzi di VIP Santa Fe. Diamo loro il regalo preparato da Canticchio e leggiamo ad alta voce la lettera che ha scritto per i ragazzi (grazie Canti!!!!), poi consegniamo il materiale che ha mandato Aureola: i ragazzi hanno gli occhi che brillano vedendo palline, cerchi, pois, diablo….
Mario, che lavora all’ospedale, introduce l’incontro spiegandoci che ha già fatto degli allenamenti con VIP Santa Fe per preparare i claun al servizio in ospedale. Finora sono stati una volta all’ospedale infantile (a Natale) e una volta in un ospedale per bimbi e adulti a San Javier. I claun santafesini ci raccontano i loro primi servizi, e anche noi condividiamo le emozioni provate al nostro primo ingresso in ospedale: le paure e l’emozione sono esattamente le stesse… Domani faremo servizio assieme all’ospedale infantile e tutti quanti siamo emozionati. Faremo loro da Angeli, che emozione!

11 agosto
Primo giorno dedicato ai servizi in ospedale: oggi è la volta dell’ospedale infantile, che si trova proprio nel nostro quartiere.
Alcuni claun di VIP Santa Fe vengono a prenderci a casa delle suore per prepararsi e arrivare là tutti assieme, dove ci aspetta Mario, che ci guiderà attraverso i servizi.
Siamo tutti emozionantissimi, un po’ come quando si è angeli in Italia, perché vogliamo dare il massimo e fare in modo che i claun argentini si sentano a loro agio. In più temiamo un po’ l’impatto con un ospedale nuovo e la barriera linguistica.
Ma abbiamo tutti i nostri nasi rossi, e questa è un’arma vincente!
Ci dividiamo in gruppetti, in una stanza con un bambino oncologico entrano Pozzanghera e Rapito, mentre Palla e Bichi vanno in un’altra in cui c’è un bambino ematologico. Tavito, Obelisco, Melocotòn, Kalabazzi si dividono fra gli altri claun italiani.
Si riesce a lavorare molto bene con loro, ognuno, come noi, ha le sue caratteristiche e con ognuno il servizio è differente.
Un’immagine di questa mattinata: un bambino piccolo con tubicini che gli escono da tutte le parti ci guarda da dietro il vetro e allunga una manina per salutarci. Dall’altra parte del vetro la manona di Tavito, il gigante buono di VIP Santa Fe….

Dopo pranzo, alle 16 siamo di nuovo all’ospedale infantile per visitare altri reparti. Alcuni ragazzi hanno la scuola, quindi ci sono meno claun santafesini: Melocoton, Tavito e Nikasio.

Anche oggi riusciamo a collaborare e comunicare bene con loro, Nikasio in particolare ha una grande delicatezza nel relazionarsi con i pazienti.

Nel complesso siamo molto contenti,l anche perché davvero l’emozione e il sensp della responsabilità che avevamo erano davvero grandi fin dal mattino. Dopo i servizi abbiamo condiviso con i claun santafesini, rimandando ad una prossima riunione le considerazioni più “tecniche” su igiene, formazione dei gruppi ecc.

A cena ci aspetta un altro incontro di famiglia, un’hamburguesa scrosoppiana: sono invitati gli amici e i collaboratori delle suore, si mangiano panini con hamburger, si canta, si suona la chitarra….

12 agosto
Oggi finalmente mettiamo in scena il nostro spettacolo, a dire il vero con una scena in meno, perché la missione Argentina ha mietuto la sua prima vittima: Pau, che rimane a casa con la febbre. Oggi fa davvero molto freddo, ieri sera c’è stata una tempesta di vento che ha fatto abbassare la temperature e ha sollevato il tetto di alcune case.
Al mattino si va al Corazon de Maria, il comedor (mensa) gestito dalle suore: fino all’anno scorso ogni giorno si dava il pranzo ai bambini che hanno il turno scolastico al pomeriggio (quelli che vanno al mattino ricevono il pranzo dalla scuola). Ora invece le suore organizzano incontri con le mamme e i bambini, nel corso dei quali danno loro gli alimenti per preparare i pasti e spiegano loro come prepararli, spesso con l’aiuto di nutrizionisti. L’obiettivo è creare un momento in cui madri e figli condividano un momento assieme, cosa che raramente avviene.
Pranziamo al comedor: le persone che vi lavorano hanno lavorato tutta la mattina per preparare il pranzo, che per alcuni di noi è un po’… “impegnativo” (tra vegetariani decennali e intolleranti al formaggio…), ma che scegliamo di apprezzare ugualmente per riconoscenza verso la loro ospitalità.
Subito dopo di corsa alla Scuola Primaria, dove dobbiamo comportarci bene e finire puntuali perché la direttrice è un po’ precisetta! Mandiamo avanti Barney che la bacia e la conquista…
Fa un freddo barbino….
Alla fine dello spettacolo siamo letteralmente assaliti dai bimbi che ci chiedono gli autografi… Perdiamo di vista Pally, la piccolina del gruppo… I bimbi sono più alti di lei…

PALLA:
Intanto volevo rassicurare tutti sulla mia condizione fisica,sono l’unico che sta bene e che è sempre stato bene,solo il cambiamento di aria mi svuota un attimo,ma tutto regolare…
Per finire non so veramente come spiegare,come raccontare la situazione qui,ogni parola non mi sembra quella più giusta o quella più adatta.
Il servizio in ospedale è stato bellissimo,mi sono divertito moltissimo ed è stato ancora più interessante non solo fare servizio qui dove non conosco la lingua,ma fare servizio anche con persone con le quali ho difficoltà a comunicare e vedere che con un semplice naso rosso tutte le barriere sono abbattute in un secondo…

Un forte abbraccio dai missionari argentini!!!
Barney, Krauta, Paciugo, Palla, Pally, Pau, Pozzanghera
Krauta

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