sabato 9 agosto 2008

MISSIONE ARGENTINA 2008 - 1

In missione il tempo ha un’estensione differente: siamo arrivati pochi giorni fa, le attività vere e proprie sono appena iniziate, ma già sembra di essere qui da più tempo.
Forse perché l’accoglienza e il calore emanano un profumo di casa che ti fa sentire come se conoscessi le suore e la gente del barrio da tanto, sia per i clown che sono già stati a Santa Fé che per chi è qui per la prima volta.

3 agosto
Il viaggio verso “casa” è iniziato il 2 agosto: da Torino, Venezia, Modena e Roma siamo partiti per incontrarci a Roma e imbarcarci con il gruppo Uruguay per Buenos Aires.
E anche lì un’accoglienza con i fiocchi: Acchiappasogni è venuta a prenderci all’aeroporto per accompagnarci a prendere il pullman per Santa Fé e ci ha portato la colazione e l’immancabile mate, la bevanda tipica argentina.
Il gruppo è finalmente al completo con l’arrivo di Pally, giunta a Buenos Aires il giorno prima.
Sei ore di pullman ed eccoci finalmente!
Suor Rosana ci aspetta con Suor Matilde e due collaboratori delle suore, Mario e Juan, alla stazione, carichiamo le mille valigie e arriviamo alla casa delle suore….

SORPRESA!!!! Una macchia di colore in lontananza in mezzo alla strada dissestata: VIP Santa Fe al completo, con tanto di striscione, camici, nasi rossi e palloncini ci accoglie.
Nessuno di noi ha capito che cosa ci stessero dicendo e che cosa stesse succedendo tanta era l’emozione!!!
Barney, non immaginando che anche in Argentina le auto hanno lo sportello è uscito addirittura dal finestrino…

… E inizia la “dura” vita del missionario: la merenda innanzitutto (o meglio la cena…. O il pranzo???? Che ore sono???? Il fuso orario ha confuso un po’ gli orari dei pasti… Quindi non facciamo che mangiare… Torneremo rotolando…).
Siamo tutti un po’ cotti, e la sera finalmente il meritato sonno in un letto.

4 agosto

Primo giorno a Santa Fé, dedicato al riposo ma soprattutto alle prove dello spettacolo e alla preparazione delle attività delle prossime settimane.
Il nostro spettacolo si intitola “Disegnando un sogno”, perché essere qui in missione è un sogno che si realizza, e un sogno è quello che hanno fatto e stanno facendo i giovani del quartiere, che hanno fondato la prima associazione VIP non italiana.
Al mattino viene a trovarci Kalabaza, il rappresentante di VIP Santa Fe, che racconta tutto ciò che hanno realizzato e i progetti che hanno in mente.
Sono davvero sorprendenti, l’associazione compirà un anno il 25 agosto e in pochi mesi hanno creato un bel gruppo, si sono formati, hanno iniziato servizio. Sono i ragazzi con i quali abbiamo fatto i primi laboratori con giochi di fiducia e un po’ di giocoleria e clownerie il primo anno: ci siamo avvicinati e conosciuti reciprocamente e questo ha permesso, nella missione del 2007, di continuare il lavoro iniziato con loro, approfondendo le dinamiche di fiducia. La loro disponibilità e voglia di mettersi in gioco è stata superiore alle nostre aspettative, e la più bella sorpresa è stata la loro visita due giorni prima della nostra partenza per chiacchierare con noi e capire come potessero avvicinarsi anche loro all’essere clown.
Ed ecco il sogno che si realizza: il 25 agosto del 2007 Ramon-Kalabaza invita i ragazzi ad una serata nel corso della quale nasce VIP Santa Fé. I primi mesi sono di lavoro intenso, con l’obiettivo di formare il gruppo e i soci: integrazione, fiducia e sintonia; incontri con personale ospedaliero per avviarsi verso l’attività di clownterapia, il sostegno di Acchiappasogni per formare l’associazione e per gli incontri dedicati all’igiene in ospedale, allenamenti di improvvisazione, teatro, pantomima e clownerie.

E poi le prime attività, i primi spettacoli, i servizi in ospedale….
VIP Santa Fe è una realtà bellissima, una “semilla de corazon”, un contagio di gioia: come bambini nel giro di un anno sono cresciuti e cambiati: il loro spirito e l’entusiasmo sono un vero esempio.
I progetti per il futuro prevedono l’integrazione in VIP Santa Fé di un gruppo di ragazzi diversamente abili con i quali stanno già facendo attività. A fine agosto i claun santafesini inizieranno un periodo di formazione di due mesi in un circo: trampoli,jumper, giocoleria , acrobalance e clownerie, e alla fine la verifica di un membro del circo social di Buenos Aires che rilascerà loro un attestato finale.

5 agosto

Il gran giorno del debutto. La mattinata è ancora libera e decidiamo di dedicarla alle pulizie di casa e alle prove dello spettacolo: lo abbiamo costruito assieme a poco a poco e prima di essere qui non abbiamo mai avuto occasione di provarlo todos untos.
Nel frattempo Krauta e Suor Matilde vanno a parlare con la direttrice di una scuola materna in cui faremo attività la prossima settimana: proporremo laboratori per creare costumi clown con materiale di riciclo e metteremo su un piccolo spettacolo. La cosa importate è trasmettere il messaggio che si possiedono gli stessi valori e si può comunicare anche se si parlano lingue differenti.


Alle 13 la prima diretta TV: VIP Italia e VIP Santa Fé insieme spiegano chi siamo, che cosa facciamo e quali sono i nostri valori.

Alle 16.30 tutti pronti per andare alla Casita de los Chicos, il centro diurno che accoglie i bambini del barrio. Eccoci di nuovo in questo posto mitico, finalmente! Da fuori si sentono le voci dei bimbi e qualche accenno di murga, la musica di strada argentina, simile alla Capoeira brasiliana, tutta a base di percussioni: entriamo tutti assieme e la murga è tutta per noi, il ballo, la festa, gli abbracci e i saluti dei bimbi e della gente del Barrio… Questa è la missione Argentina. La gente ci conosce da tre anni, “los de la murga sempre estan con los payasos italianos”, questo è ciò che ogni anno ci riporta qui!
I bambini e i ragazzi hanno preparato i balli folkloristici (la chacarera), poi parte il nostro spettacolo.
Quando tutti sono andati via i ragazzi di VIP Santa Fé ci accompagnano su nel Salon VIP, costruito due anni fa grazie ai fondi inviati da ViviamoInPositivo e inaugurato nella prima missione: è stato ridipinto, ai muri sono appesi i disegni dei bimbi con cornici a forma di clown… E un manifesto con il logo di VIP Italia e quello di VIP Santa Fé e la scritta “Uniti per crescere insieme” nelle due lingue… Non c’è bisogno di parole….

Assistiamo allo spettacolo dei ragazzi, che hanno ripreso la bambola triste aggiungendo alcune scene e cambiandola un po’ per far arrivare ancor meglio il messaggio di VIP: sono davvero bravi, fanno morir dal ridere, e anche chi negli anni scorsi sembrava più timido, in scena è un vero spasso.

E poi a ballare e scherzare, a condividere una pizza cui segue la prima riunione VIP Italia-Vip Santa Fé per unire i due spettacoli: domani andremo in scena tutti assieme!

6 agosto

Oggi iniziano i laboratori con i bambini della casita. I bambini sono tanti e di età diverse, così ci dividiamo in due gruppi per poter fare con loro attività diverse.
Pau, Barney e Pally si dedicano ai bimbi più piccoli, mentre Pozzanghera, Paciugo, Palla e Krauta insegnano ai bambini di 5-7 anni a costruire aquiloni con sacchetti di plastica, cannucce e un po’ di scotch.
Anche i più vivaci sono molto interessati, aiutano, qualcuno costruisce anche aquiloni per i fratelli più piccoli…

Tornando a casa ci giunge una brutta notizia: c’è stato un incendio nelle case in cui vivono i pensionati. Corriamo lì con le suore a vedere se possiamo dare una mano: Padre Diego ci accoglie e ci dice che hanno tolto dalle case tutto ciò che si poteva, ora l’unica cosa che possiamo fare è indossare il nostro naso e cercare di far sorridere e portare conforto alle persone.
Beh… Siamo qui per questo!
Ognuno con un “ovosodo” in gola ci diamo da fare… Facciamo giocare i bambini, cerchiamo di consolare le persone colpite dall’incendio… Continuare ad essere clown in questa situazione non è facile... Il naso rosso e il canto ci vengono in aiuto…

Al pomeriggio riprendiamo con i laboratori: Pau e Paciugo con i più piccolini, Pozzanghera, Pally, Palla, Barney e Krauta con quelli un po’ più grandi (e decisamente più vivaci…) a fare acrobalance.
Decisamente il laboratorio non viene bene come al mattino: i bambini sono tanti e tenerli tranquilli è al di là delle nostre forze: faremo tesoro dell’esperienza per riproporlo giovedì più preparati!

Dalle 17 alle 19 laboratorio di fotografia con gli adolescenti!

Cominciamo con alcuni giochi di conoscenza e poi… Pally spiega la prima lezione, Krauta traduce, i ragazzi sono attenti… certo, ci sono sempre i discoli della situazione, ma sembra che “sacar una foto” valga molto di più di ogni distrazione…
E alla fine di tutto c’è un bel clima, c’è una bella energia nell’aria… e c’è la curiosità di vedere come si evolverà la cosa!

Ed ora… PRIMO SPETTACOLO VIP ITALIA E VIP SANTA FE!
Che meraviglia! Ci siamo recati alla Pastoral de Infancia (raggruppa tutte le persone che si occupano di bambini di strada a Santa Fe) per il primo spettacolo assieme ai claun santafesini!
Abbiamo unito i due spettacoli, ed è stato un successo!
E’ una gioia vedere come siano speciali e originali, quanto di creativo e bizzarro ognuno di loro porti dentro…. E anche noi!
E la serata si è conclusa con balli di gruppo e cena per riempire le pance affamate!
Una delle cose più migliori assai, è stato il viaggio con il bus della escuela, dove a suon di canti, battiti di mani e urla a perdifiato claun e payaso si sono inebriati con l’allegria della vita!

E poi… noche!
Hasta mañana!!!!

7 agosto
Yuuuuuuuuuuuuuuuuuu!
Svegliaaaaaaaaaa!!!
Amici, ci aspetta una giornata variopinta… di musica, terra, voci e orizzonti comuni…
Questa mattina ci siamo recati alla Casita, e ci aspettavano i nostri adorati bimbi e ragazzini… a tutti un po’ di colore sul viso, una mano che stringe una manina e… si parte!
Facciamo il giro del barrio, al suono di voci in festa, di un assordante fischietto che ci tiene compagnia come fosse un uccellino… e così, tutti allegri a far affacciare alle finestre la gente…
E sembra una festa.. con questi bimbi dalle buffe facce, con questi payasos dagli occhi sgranati per la felicità di esserci… si gira e rigira, e alla fine si torna a casa, anzi alla Casita!!!!!
Giustamente.. a pranzo mangiamo il giusto per accumulare energia che possa bastarci x il resto della giornata… siamo troppo “gordi”!!!!
Nel pomeriggio ritorniamo alla nostra casita x rifare il giro del barrio con i ragazzi del pome….
Questa volta la parata per le vie del Barrio è un fiume di energia, ci accompagnano i ragazzi della Murga, dipinti e colorati, che con le loro percussioni ci danno anche l’opportunità di risparmiare un po’ le corde vocali….
Quando camminiamo per queste strade anche solo per andare alla casita o tornare a casa non siamo mai soli, tutti ci salutano, ci sorridono: ci sentiamo di casa, in famiglia.
Anche se sappiamo bene che tutto può cambiare da un momento all’altro: due settimane fa proprio davanti alla casa delle suore è stato ucciso un ragazzo, probabilmente per un regolamento di conti.
Ma oggi le strade sono tranquille… O meglio rumorose e colorate per questa ondata di claun, musicisti e bambini che salutano il Barrio con la loro allegria!

Alle 17 siamo pronti per il laboratorio fotografico: il programma che abbiamo preparato viene adattato di giorno in giorno in base alla partecipazione dei ragazzi e a come reagiscono alle attività che proponiamo. Le ragazze sono molto timide, i ragazzi fanno un po’ i provocatori… Sono adolescenti, e in questo per nulla diversi dai ragazzi italiani.

L’interesse per la foto è comunque grande, lo percepiamo dal silenzio con cui ascoltano, dai commenti che fanno alle spiegazioni sull’uso della macchina, sulla luce, sui differenti tipi di fotografia.

Ci fermiamo alla Casita anche per la cena, che condividiamo con la gente che collabora con il centro: ci sono i ragazzi di VIP Santa Fe e le mamme che aiutano nella cucina, nella Guarderai o facendo le pulizie. Siamo stanchi, ma è una bella serata in famiglia, che si conclude con la proiezione dei video sulla storia della Casita e di VIP Santa Fe.

8 agosto

Oggi riproponiamo i laboratori e ci organizziamo in due gruppi come due giorni fa: Pally, Barney e Pau con i più piccolini, Palla, Pozzanghera, Paciugo e Krauta al laboratorio di riciclo con quelli un pochino più grandi. Abbiamo pensato a qualche gioco per farli “scaldare” un po’, ma in realtà non è necessario. Mentre prepariamo il materiale giocano tranquillamente tra di loro, poi diamo il via alla costruzione delle macchinine e marionette con i rotoli della carta igienica. E’ bello vedere come le proposte diventino nelle mani di questi bambini solo un piccolo suggerimento che fanno loro, ampliandolo e trasformandolo con la loro fantasia e creatività… Compreso Palla che, entusiasta del laboratorio, costruisce marionette insieme ai bambini…!!!

Nel pomeriggio Pau e Paciugo si dedicano nuovamente ai bambini più piccoli (decisamente molto vivaci….) mentre gli altri (Palla, Barney, Pozzanghera, Pally e Krauta) ripropongono acrobalance nel Salon VIP: le difficoltà incontrate due giorni prima non ci hanno scoraggiati ma ci hanno permesso di organizzarci meglio… Tutto è decisamente migliorabile, ma questa volta riusciamo a spiegare meglio come fare le varie figure e ad evitare che cerchino di improvvisarle per conto loro rischiando di farsi male. Riusciamo anche a far partecipare i più vivaci e a fargli fare da porteur per le bambine chiedendo loro aiuto.

Terzo giorno di laboratorio fotografico: stasera l’atmosfera è davvero molto bella e ci permette di proporre attività anche di fiducia e di emozione. Ultime spiegazioni sull’uso della macchina fotografica, l’attenzione e l’interesse sono sempre elevatissimi.
Poi proponiamo il gioco della macchina fotografica, in cui una persona accompagna un’altra ad occhi chiusi e quando qualche immagine lo colpisce invita silenziosamente il compagno ad aprire gli occhi, come se fossero l’obiettivo di una macchina fotografica…
Diamo loro le macchine fotografiche invitandoli a scattare 20 foto e a portarcele martedì per farle sviluppare. Possono scegliere le immagini che vogliono, il tema che proponiamo è “Luci ed ombre del Barrio”: i momenti di gioia e di tristezza della realtà in cui vivono…

Torniamo a casa un po’ stanchi e qualcuno un po’ malaticcio ma davvero entusiasti: le emozioni sono forti, difficili da trasmettere a parole, è come se tutti i colori fossero più intensi…

Un forte abbraccio dai missionari argentini: Barney, Krauta, Paciugo, Palla, Pally, Pau, Pozzanghera,















PAU*

Tornare in questi posti, ritrovare questa gente, camminare nuovamente per queste strade provoca sensazioni particolari, uniche, magiche.
Non sembra essere passato un anno, il calore, i visi, gli abbracci delle persone sono così caldi ed incredibili che sembrano aver fermato il tempo.
Eppure di tempo ne è passato tanto, di cose ne sono successe tante e non è facile spiegarle con le parole.
Non resta che ammirare con occhi spalancati, con stupore ed ammirazione, quello che i ragazzi di VIP SANTA FE stanno facendo, quello che testimoniano e l’energia che mettono in campo.
Il primo spettacolo fatto insieme è stato un momento che non potrò dimenticare, di quelli che rimarranno li e che avrò la fortuna di ammirare ogni qual volta che chiuderò i miei occhi e comincerò a sognare.

BARNEY
Sta calando il sole e con le nuvole che questa sera coprono parzialmente il tramonto è molto bello, siamo alla Casita e in un attimo di “pausa” chiedo a Francisco di accompagnarmi sull’argine per poter scattare alcune foto, non voglio perdermi l’attimo.
Il cielo è fantastico, mentre il panorama sottostante è veramente da delirio, lamiere tenute insieme non si sa da cosa, tappeti di pattume e buste di nylon a perdita d’occhio, ma poi inizio a sentire il mio nome arrivare da più parti ed in lontananza vedo dei cuccioli d’uomo che agitano le loro manine per salutarmi continuando ad urlare il mio nome, e due bambine che corrono su per l’argine, mi raggiungono, mi abbracciano e mi baciano: hanno dei sorrisi bellissimi; è ora di rientrare alla Casita, il sole si è nascosto dietro l’orizzonte ma domani tornerà!!


Scene di vita vissuta:

Un paio d’ore dopo la merenda sinoira (più che abbondante) siamo di nuovo a tavola: “chi vuole la minestra”? “Ma no, grazie… Prendiamo solo un tè”… E due minuti dopo siamo tutti lì a mangiare a quattro palmenti…. Torneremo rotolando e rimbalzando….


Abbiamo istituito un nuovo obiettivo per questa missione: il gran premio “Spalman”: per il momento è in testa Palla, che ha già “prodotto” 17 sedute… Seguito a ruota da Pau (voto: 15): praticamente Palla non si è ancora alzato dal water…

Uno dei bimbi più piccoli del “jardin” si chiamava Facundo…Pau non è che avesse capito perfettamente il suo nome, anzi avendo capito che si chiamasse con una espressione italiana più colorita che invita la gente ad andare in un posto molto simpatico, ha evitato di chiamarlo per nome per tutto il tempo del gioco.

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