venerdì 22 agosto 2008

MISSIONE ARGENTINA 2008 - 4

18 agosto

Oggi il gruppo si divide: il programma prevede servizio in ospedale sia al mattino che al pomeriggio, ma tosse, raffreddore e febbre ci hanno decimati….
Al mattino riescono a far servizio solo Palla e Pau, al pomeriggio si aggiungono Pally, Barney e Acchiappasogni.
I “casalinghi” ne approfittano per fare un po’ di lavoretti che altrimenti ci troveremo a fare all’ultimo momento: masterizzare i CD delle foto, dividere le foto dei ragazzi, ecc…
Il pomeriggio regala a Krauta un momento di condivisione con Sandra, che spiega il “rito” del mate e la simbologia legata a questa abitudine argentina… E’ ben più che una bevanda, un momento di condivisione, un attimo di pausa e tranquillità che si regala a se stessi e alle altre persone.
Il servizio in ospedale al mattino scorre bene, anche se in corsia ci sono solo Pau, Palla e Kalabaza supportati da Tomate (claun di VIP SANTA FE che però deve iniziare la formazione per l’ospedale) e Lunita, una ragazza che studia medicina e che all’incontro alla Pastoral aveva chiesto di poterci seguire in corsia.
Arriviamo in ospedale e ci attende la televisione, l’intervista a Pau che si lancia in un castigliano davvero pregiato e poi via, ci si tuffa nei due reparti di oncologia: pediatrica e adulta.

Il servizio scorre veramente bene, grande ascolto, grande fiducia e complicità.
Rimarrà memorabile la “catena del bu”: i pagliacci tutti uniti per mano che si passavano un “bu spaventoso” che ogni volta che arrivava al paziente allettato faceva scoppiare dal ridere chiunque.
Il servizio al pomeriggio invece regala qualche momento di tensione e confusione legata alla presenza, di alcuni claun che gia prestano servizio all’ospedale Iturraspe.
Abbiamo conosciuto questi claun l’anno scorso, quando il loro era ancora un progetto, ma sono tante le differenze tra noi e loro: noi siamo volontari, loro no, noi abbiamo i camici, loro no, il nostro linguaggio è genuino, il loro un po’ meno, noi vogliamo stare con i pazienti, per loro conta molto la performance.
Sono tanti anche i claun di VIP SANTA FE con i quali i servizi in ospedale diventano sempre più divertenti, sempre più belli, alcuni momenti sono commoventi, altri quasi miracolosi.
Torniamo a casa con un pò di amaro in bocca per quella confusione e quel modo di agire in corsia che lascia un po’ basiti.
Avremo modo per fortuna per parlare con Kalabaza, ed è bello vedere come anche lui abbia il nostro punto di vista: la sensibilità e la volontà di questo ragazzo sono davvero eccezionali.

19 agosto
La mattinata è dedicata in parte alle foto da fare ai bambini sostenuti da VIP Torino: passiamo prima alla Casita, poi direttamente a casa dei bambini. Il tempo lascia a desiderare e quando fa più freddo la gente non esce di casa.
Poi Ramon-Kalabazzi ci accompagna a visitare la scuola di circo presso la quale, a partire da fine agosto, si formeranno per due mesi i ragazzi di VIP Santa Fe.
La Scuola Integrale di Circo è ospitata da una palestra in un centro ebraico: ogni volta per le acrobazie (tessuti e trapezio) sono costretti ad arrampicarsi per appendere il materiale necessario: non hanno a disposizione unno spazio tutto loro, almeno per il momento. Chi si occupa di circo e clownerie non riceve, al momento, molto appoggio da parte del governo.
La scuola svolge corsi due giorni alla settimana. Il venerdì, il giorno più gettonato, vede la presenza di 30 ragazzi di età variabile, che si cimentano in tutte le attività: dalla giocoleria all’acrobatica, tutti provano tutto quanto, poi si specializzano nel proprio campo, ma almeno hanno un’infarinatura di tutto.

I più grandi hanno poi il compito di aiutare gli istruttori nel formare i ragazzi più piccoli: è la formula vincente della peer education.
Nel pomeriggio siamo al Sardina (scuola materna) di Perla, che si trova in un altro Barrio. Sono con noi Kalabazzi e Tabito. Lo spettacolo scivola via fra risate e divertimento, come sempre. La direttrice e le maestre ci ringraziano regalandoci due torte: ne portiamo una a casa e l’altra la diamo ai ragazzi di VIP S. Fe perché la condividano con gli altri stasera durante la loro riunione.
Belle le parole con cui Perla commenta ai genitori il nostro spettacolo: i bambini in questo paese spesso non hanno la possibilità di essere davvero bambini….

Il taller di foto è una grande emozione. Prima di far entrare i ragazzi prepariamo il salon VIP sistemando a terra tutte le loro foto sparse, e appendiamo alle pareti tulle di diversi colori.
Ecco, il salone è pronto. I ragazzi entrano ad uno ad uno, sorpresi, “Salento” di René Aubry accompagna il loro ingresso. Camminano per il salone guardando le foto, dapprima in un gruppo compatto, poi man mano dividendosi e prendendo ognuno il suo spazio. Camminano, osservano, ogni tanto cercano un compagno per condividere un commento…. Lasciamo loro tutto il tempo di cui hanno bisogno per assorbire le emozioni che queste foto rappresentano… Tenendoci in disparte per non invadere questo momento, che è tutto per loro.

Pian piano ognuno sceglie una foto, quella che lo colpisce di più, senza pensare chi l’abbia scattata, se loro o un compagno. Ci sediamo a terra per commentare le foto scelte. Lo scatto di un bacio attira l’attenzione di Javier, e raccontiamo loro della foto di Doisneau, che tutti conoscono, del bacio di fronte all’Hotel de Ville a Parigi: non importa se i due innamorati ritratti sono due passanti ignari o due modelli, ciò che conta è l’emozione che ci trasmette la foto. Invitiamo tutti a chiudere gli occhi e a pensare all’immagine scelta per far affiorare una parole, una frase, un colore, che possa esprimere l’emozione che trasmette.
Poi ci alziamo, e si passeggia per il salone soffermandoci davanti ai tulle colorati, ascoltando le emozioni e le reazioni “di pancia” che suscita in noi ogni colore. I ragazzi si soffermano davanti al colore che gli “parla” di più, li avvolgiamo nel colore, e li invitiamo nuovamente a condividere le sensazioni che sorgono da ogni colore. Poi ognuno mostra agli altri la foto scelta e di nuvo condividiamo sensazioni, pensieri ed emozioni.
Alla fine del laboratorio tutti si fermano ad aiutare a mettere a posto o a parlare con noi. E’ davvero emozionante per noi renderci conto che quello che prima era una casuale insieme di persone, ognuna per conto suo, ora è un gruppo. Non ci stanchiamo di commentare i grandissimi passi avanti che hanno fatto. Certo, è normale che quando si parla di emozioni scappi qualche commento e qualche risatina per spezzare la tensione, ma c’è attenzione, ascolto e rispetto. Obiettivo raggiunto, anche al di là delle nostre aspettative.

20 agosto
Oggi abbiamo in programma due spettacoli alla scuola Santa Lucia, uno al mattino e uno al pomeriggio.
Al mattino lo spettacolo è davvero uno “spettacolo”, decidiamo di fare quello dei ragazzi di VIP SANTA FE “ Una sonrisa abajo la narice roja” arricchita da alcune gag del nostro spettacolo.
Il tutto si può racchiudere nel commento di Suor Rossana che con un sorriso splendido come quello dei bimbi che ci circondano ci dice: “ma questi ragazza di VIP SANTA FE’ ogni volta sono sempre più bravi”.
Grande Gioia e soddisfazione per tutti, è bello poter condividere praticamente tutto con questi ragazzi.
Nel pomeriggio si torna alla scuola.
Questa volta lo spettacolo è il nostro, “Debujando un sueno” e anche questa volta tutto va davvero come deve andare (a parte esserci dimenticati i tulle per i colori del pittore prontamente recuperati).
E’ bello condividere con i claun santafesini ogni singolo minuto, dal trucco a casa delle suore, alla strada verso la scuola, all’attesa di andare in scena, al “m…a, m…a, m…a” di buon augurio….
Torniamo a casa per prendere il necessario per il laboratorio fotografico e lungo la strada incontriamo Kevin, soprannominato “gomma” per la sua morbidezza e per come si butta tipo lottatore di sumo sui claun… Lo abbiamo conosciuto alla scuola Mons. Zaspe, ma oggi non è il bambino della scorsa settimana. Sembra triste, ci accompagna a casa, poi si siede per terra davanti a casa delle suore con il suo faccino triste, dicendo “io mi fermo qui….”.
Non è proprio facile andare alla Casita lasciandolo lì… Lo accompagniamo all’angolo in cui l’abbiamo incontrato, dove si trova la casa della nonna e ci allontaniamo continuando a girarci per vederlo arrampicarsi sulla staccionata e continuare a salutarci…

Stasera i ragazzi del taller fotografico preparano i propri manifesti per la mostra fotografica. Diamo a ciascuno le foto scattate e li invitiamo a sceglierne dieci, da attaccare sul cartellone. Per ogni foto va scelto un titolo: una frase, un commento, qualsiasi cosa. Poi si conclude con il titolo del manifesto.
Anche questa sera grandi emozioni per noi che li osserviamo lavorare: qualcuno si fa aiutare dagli amici, confrontandosi nelle proprie scelta, altri scelgono di isolarsi e far tutto da soli. Qualcuno lavora senza interrompersi e senza difficoltà, altri hanno bisogno del nostro aiuto per tirare fuori i titoli… Si aiutano a vicenda, collaborano, nessuno prende in giro gli altri….
Si raccontano, raccontano la loro vita e il loro barrio affidandosi alle immagini, ai colori, a singole parole….


Dopo cena viene a trovarci il direttivo di VIP Santa Fe per chiederci consiglio e comunicarci le decisioni circa l’associazione: nelle prossime settimane iscriveranno VIP Santa Fe come associazione e ci sono alcuni particolari da definire. Spieghiamo loro come sono organizzate le associazioni VIP in Italia, in base alla legge del nostro Paese, e qual è l’organigramma di VIP Italia. Chiacchierino, prima o poi dovrai venire ad incontrare i claun santafesini: già ti rispettano e ti temono, e si alzano in piedi quando sentono il tuo nome…!!!!!!!

21 agosto
Ultimi due spettacoli della missione. Oggi siamo allo Sprai, il centro diurno per ragazzi diversamente abili in cui lavora Nani, una delle claun di VIP Santa Fe. I claun santafesini stanno facendo attività in questo centro due volte al mese nell’ambito del progetto “Un claun senza condizioni”, a conclusione del quale i ragazzi dello Sprai faranno spettacoli e servizi con VIP Santa Fe.
Dopo lo spettacolo della mattina ci fermiamo a mangiare la pizza preparata dalla panaderia interna al centro e aspettiamo il pomeriggio per il secondo spettacolo.
Tutto scorre con naturalezza e tranquillità fra chiacchiere, scherzi, balli e giocoleria.

Alle 17 siamo alla Casita e oggi abbiamo con noi anche alcuni ragazzi di VIP Santa Fe per la conclusione del taller.
Quando i ragazzi entrano i loro manifesti sono già appesi alla parete: anche oggi lasciamo loro il tempo di guardarli, di osservare quelle dei compagni…
Abbiamo programmato solo un paio di giochi per introdurre la serata: il cerchio seduti e la bambola. Quasi tutti i ragazzi partecipano… Poi il cerchio abbracciati per la vita per la condivisione finale.
Concludiamo con la consegna dei diplomi, delle foto e delle macchine fotografiche: abbiamo ricevuto moltissimo materiale da molte persone. GRAZIE per la vostra generosità! Senza di voi questo laboratorio non sarebbe stato possibile!
E poi via alle danze…..


Un forte abbraccio dai claunargentini
Barney, Krauta, Paciugo, Palla, Pally, Pau, Pozzanghera

Abuelo Barnì
Ola payasos ( volevo ricordarvi che ola si scrive con la H iniziale … Hola !!! non come ho sempre scritto … meglio tardi che mai )
Siamo arrivati alla chiusura delle valigie, molte cose anche materiali materiali (nasi ,palloncini, magliette ecc ) rimarranno ai ragazzi del Barrio ma stranamente le valigie non si chiudono …. non ho cercato di metterci qualche cucciolo d’uomo anche se avrei voluto, ma non si chiudono sono piene, uno sforzo ancora ed ecco fatto,
che cosa ho messo nelle valige?! i facciotti dei bambini polipo con iloro moccoli, i sorrisi della gente, i loro saluti i loro odori, il tramonto sull’argine, le urla “barnììì “ dei ragazzini, la mia batteria invisibile, il nostro super spettacolo, gli abbracci di Soledad Amanda, Micaela, Javier, Jimena e tutti gli altri, i balli scatenati e tantissime altre emozioni che rimarranno dentro di me per sempre.
Sarà una valigia molto impegnativa da riaprire e da riordinare ….. tieni botta Barney !!
Un abraso mui fuerte ….
Barnì ….. abuelo


PALLA
Ci siamo, le 3 settimane sono volate, mi porto a casa tantissimo, tanti ricordi e tante emozioni, in questo momento non mi vengono le parole più adeguate per descrivere queste 3 settimane, i laboratori, gli spettacoli, i momenti passati con i ragazzi di VIP Santa Fè, tutto è passato veramente veloce e veramente in maniera stupenda,c he altro dire…
Grazie semplicemente grazie a tutti!!
A presto!!
Palla!!


PALLY

Ospedale- Maternità- Reparto Oncologico- Reparto Ginecologico

La gioia di vedere allattare la piccola Florence che è venuta al mondo solo 2 giorni fa tra le braccia della sua mamma, sempre troppo bambina è una qualcosa di meraviglioso… circondata da tre nasi rossi che colorano la stanza… dolce la nostra ninna nanna…e la forza di Dario che non vuole assolutamente abbandonare il dito della mamma…mentre la dolce Anita vuole proprio essere coccolata …per lei tantecanzoncine e mille bolle di sapone…

Si apre un altro reparto : ONCOLOGIA….si ferma un po’ il cuore…a volte lo sento battere con ritmi diversi…rimbomba…anche qui tanti bambini incubati…a volte ci avvolgono tante domande…ovviamente pochissime sono le risposte…e di queste risposte a volte non esiste nessuna parola adatta a quello che si vede…ma anche questi viaggi ti regalano nuovi occhi e un nuovo cuore ..ma l’energia e’ tutta nei pazienti che urlano di gioia, si emozionano, ridono e che anche se salutano da lontano con una mano sentono la forza del naso rosso che arriva anche li dove non si puo’entrare.. in quelle stanze dove il tempo si è fermato…dove il sole sembra essere tramontato da anni …anche li si attraversano i confini, si superano le barriere ..si lascia una piccola fiamma… …e il naso rosso è l’uragano…che travolge e regala una grande speranza…

Dolcissimo anche l’incontro con le nonne nel reparto di Ginecologia…e la magia riesce a trasformare un viso triste in un grande sorriso…che cosa può regalare VOLARE VOLARE anche in un altro continente.

Laboratorio fotografico

Un tappeto di fotografie sparse per la stanza….un tappeto di grandi emozioni…luci e ombre e grandissime sfumature: questi sono i confini tra realtà cruda e dura e immaginazione.. Avrei venduto l’anima per essere anche solo per un attimo il Pavimento del Salone VIP…I loro sguardi meravigliati, entusiasti, incuriositi… alcuni alla ricerca di verità, altri alla ricerca di sicurezza o di riscatto..
Cosi si muovono i ragazzi del Barrio sconfinando tra i metri quadrati …la loro realtà cammina, respira, ha un’anima..
Le foto parlano…il loro linguaggio ha un codice speciale e solo i colori della mente sono in grado di sentire tutto quel mondo che si rivela…
SILENZIO! Chiudo gli occhi .. Riesco ad ascoltare ogni loro battito, ogni respiro, ogni pianto, ogni nostalgia, ogni sorriso…. Anche se solo per un attimo sono entrata a punta di piedi nel loro mondo.. in quella parte nascosta che non parla ma bussa , c’è…si sente….urla….Parla!
Stravolgente è la scelta delle foto (non tutti hanno scelto la propria) e la loro associazione ad un colore che posso definirne la luminosità…Cosi l’ambiente si colora di verde, rosso,blu,bianco e rosa… ogni colore una sensazione unica…E l’energia si diffonde quando i ragazzi, dopo aver scelto 10 foto ciascuno, preparano ciascuno il proprio cartellone per la mostra fotografica…Ad ogni foto è associata una sensazione…e cosi che il bianco si tinteggia di parole come :speranza, Famiglia, Innocenza…Ogni parola porta dentro un piccolo grande mondo….

Pally

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