Martedì 30 Settembre
Ore 9 i dodici clown con Funiculà e la mitica Suor Nicoleta partono alla volta del Carcere Minorile di Tichilesti, a una ventina di minuti da Braila. Si trova in aperta campagna, cancelli azzurrini e tanto verde, meno male! Comunque sia è in degrado. Entriamo, stessi agenti dell’anno scorso, veniamo accolti da una rappresentanza degli operatori e ci dirigiamo subito nel viale alberato, direzione teatro.
Ancora una volta polveroso, i tessuti sul palco sporchini e di un rosso spento. I colori entrano e occupano la stanza. Ci prepariamo, allestiamo la scena per il nostro spettacolo delle due tribù e della valigia. In poco tempo una parte dei ragazzi del penitenziario occupano quasi tutti i posti a sedere, via allo spettacolo! Ci divertiamo tantissimo, lo facciamo soprattutto per noi e ci divertiamo talmente tanto che dobbiamo fermarci per gli applausi a scena aperta. A fine spettacolo presento i clown e i vari laboratori e ovviamente suor Nicoleta traduce. Il direttore ci informa che i ragazzi non sono più 45, bensì, 48. Così approfittiamo della situazione per far e entrare un'altra ragazzo di cui avevamo solo sentito parlare, uno dei ragazzi di Parada, Bucarest. Dopo aver conosciuto il procuratore Sarau, aver parlato del progetto e delle intenzioni di entrambi, dello spettacolo al teatro il venerdì pomeriggio e sabato mattina in un parco di Braila sempre con i dieci ragazzi ecco che magicamente otteniamo anche il permesso per Cassian, il ragazzo di Parada, nonostante avesse un procedimento a regime speciale. Uscendo faccio due chiacchere, in rumeno (attenzione) con Sita, la psicologa con cui avevamo collaborato a settembre scorso e nel più vicino marzo. Siamo entrambi felici di collaborare nuovamente assieme e ci auguriamo buon lavoro. Dopo un bel pranzo nella magica casa famiglia rieccoci in viaggio verso il carcere. Io e Mr Cheese alla guida, sempre, date le condizioni di noleggio, conduciamo il gruppo verso Tichilesti, dopo aver attraversato Varsatura e Chischani, due piccoli paesini. Cancelli azzurri, due, un controllo e poi eccoci davanti ai ragazzi che divisi in tre gruppi parteciperanno e turneranno all’interno dei laboratori. Arrivati parliamo col responsabile delle attività e con dei buoni modi io e Suor Nicoletta otteniamo due sale, la palestra e il cortile all’aperto per i laboratori. Eccoli, tanti, una buona decina hanno partecipato ai laboratori dell’anno scorso e così dopo una veloce divisione eccoci nei rispettivi laboratori: giocoleria con Peperone, Salk, Mr Cheese e Pataticchia; acrobatica con: Smilzo, Dudi, Volpina e Agrolino; Clownerie e giochi di fiducia/sintonia/gruppo con Cremino, SIeNO, Zolì, Bonbel e Funiculà. In pochi muniti ci dirigiamo nelle rispettive sale e cortile, distanti fra loro e ci ritroviamo a tu per tu con i ragazzi. Magicamente riesco a tenere il laboratorio in rumeno, sinceramente non so bene come ho fatto. I ragazzi del primo gruppo iniziano in sordina nonostante piramidi e acrobalance. Fra loro anche Cassian, uno dei tanti ragazzi di Parada, Bucarest. Poco dopo inizio un discorso, aiutandomi di tanto in tanto col vocabolario: spiego che è il primo dei loro tre laboratori, che tre o quattro di loro verranno scelti per lo spettacolo finale (come suggerito dalla direzione) e che non ci interessano i muscoli, ma bensì la voglia di fare, di mettersi in gioco, partecipare e condividere certi momenti. Inoltre spiego che è la terza volta che entriamo in questa struttura e che si devono sentire molto fortunati dato che a Tichilesti vengono ospitati più di duecento ristretti. Magicamente il gruppo lavora alla grande con un grande spirito, montano e smontano piramidi, ma la cosa più bella è il modo in cui lo fanno! Ci fa capire tanto la condivisione col naso rosso, escono fuori delle bellissime e alcuni di loro con gli occhi lucidi ci spiazzano. L'ora è mezza vola, così ci ritroviamo a percorrere un pezzo di strada con i ragazzi che raggiungono i dormitori a stringerci le mani e che strette di mano. Incontriamo fuori dai dormitori Sr Nicoletta e i clown del laboratorio di giocoleria. Noi di acrobatica siamo strafelici e loro non sembrano da meno, aspettiamo il gruppo di clownerie, eccoli e assieme in un unico cerchio condividiamo questa prima ora e mezza di laboratori tutto in una sola parola testa. Il viaggio di ritorno è grandioso, qualcuno canta, qualcuno assorto nei suoi pensieri, tutti felici perina i laboratori appena iniziati. La cena nella casa famiglia è un momento magico, 23 bambini, 4 suore, 13 clown, tante risate, capricci, sorrisi per questi bambini che meritano davvero tanto. La condivisione di stasera è impegnativa, si va a letto tardi anche perché non mancano le cretinate.
Mercoledì 1 Ottobre
Sveglia, colazione e via tutti sulle clown mobili, quelle a noleggio ovviamente: destinazione Tichilesti. Arriviamo e dopo una nuova suddivisione dei ragazzi che si divertono a mischiarsi eccoci pronti ad iniziare i laboratori. Ritrovatici a fine laboratorio in poche parole esterniamo quello che abbiamo provato e subito a casa per il pranzo. Per quello che ho potuto vedere nel laboratorio di acrobatica i ragazzi erano un po' sottotono nonostante lavorassero un sacco, c'era qualcosa che non mi convinceva, o forse erano solo l'enorme entusiasmo dei ragazzi del giorno prima. Nel viaggio veniamo a scoprire che Bonbel durante il laboratorio era stato ripreso da un'agente perché aveva addosso il cellulare. Per Bonbel prima esperienza, ma anche vero che in questo carcere i controlli all'ingresso non sono il massimo. Rientriamo subito a Braila, pranzo abbastanza veloce e si ritorna dai ragazzi. All'apertura del cancello troviamo un nuovo agente col metal detector in mano, ci controllano uno per uno e di materiale ne abbiamo parecchio, ma non ci stupiamo di tutto ciò dopo l'avvenimento della mattina. Posteggiamo i mezzi, altro cancello, ci dividiamo e buon laboratorio a tutti. A fine laboratorio siamo tutti molto concentrati: dobbiamo decidere i 10 ragazzi che parteciperanno allo spettacolo. Solo dieci, per noi per poter lavorare meglio e per la direzione a livello logistico, riguardo spostamenti e agenti. Ci vuole un po' per arrivare alla soluzione, sono tanti quelli che si sono impegnati, ma scopriamo che in altri laboratori hanno fatto totalmente altro. Comunque sia c'è un altro problema: data la lista ufficiale i nomi dei ragazzi non combaciano. Così con sr Nicoleta troviamo la soluzione: chiedere di poter vedere i ragazzi nei dormitori e verificare i nomi esatti. Ritornando dagli altri scambiamo qualche parola su questi dieci minuti dentro i dormitori soprattutto sul metodo di scelta imposto dalla direzione, ma va bene così. I ragazzi sono stati scelti e domani li troveremo per la creazione e la messa in scena della prima prova generale. Al rientro a casa dopo la cena eccoci immersi con i bambini, con la loro voglia di sfogarsi e giocare con noi. Baci, abbracci e buonanotte dato che domattina hanno la sveglia prestissimo per andare a scuola. Noi invece condividiamo tutto quello che è successo in questi tre giorni di laboratori, come ci siamo trovati e cosa ci aspettavamo e mettiamo in piedi lo spettacolo per i ragazzi almeno sulla carta.
Noapte Buna.
Giovedì 2 Ottobre
Stamane sveglia presto per me e pochi eletti. Accompagnamo Funiculà alla stazione, deve partire, così tra le risate e gli occhi ancora un po' chiusi salutiamo la nostra accompagnatrice, traduttrice e organizzatrice della prima parte ci missione. Alle 10.30 ci aspettano a Baldovinesti. Un paesino appena fuori da Braila dove esiste un ospedale, sulla carta, ma ha tutta l'aria di una vecchia casa di riposo in mezzo alla campagna. Facciamo visita in questo centro dalla missione del 2006, con oggi la quarta volta. Ci accompagna suor Flavia, la madre superiora, durante il viaggio i nuovi clown chiedono alcune informazione in più sulla storia di questo posto. Dopo i saluti con la direttrice eccoci tutti in cortile, gli ospiti sono sempre gli stessi, arrivano alla spicciolata, hanno tanta voglia di ridere, di giocare e vederci giocare. il tempo è bello e in cortile l'ora e mezza di visita passa tra balli, canti, piramidi clown e non, giocoleria, magie e trenini. Scopriamo che non possiamo salire ai piani per il solito giro, ci dicono che è giorno di bagni, ma personalmente per come conosco questo posto non sono molto convinto. Ritorneremo presto e tra i saluti finali cala un po' l'entusiasmo quando fuori dal cancello ecco una macchina con sopra il portapacchi una bara. Un'altra persona che saluta per posto un po' dimenticato da tutti.
Al rientro accompagniamo suor Flavia a recuperare parte dei bambini a scuola, che belli e che orgogliosi di farsi vedere con noi. Pranzo con calma, prepariamo il materiale e via al carcere per montare lo spettacolo con i ragazzi. Siamo presi di mira e all'ingresso principale ci chiedono se abbiamo i telefoni. Nel cruscotto del furgone ci sono tre telefoni, ma noi, dato che sono spenti e che posteggiamo sempre i mezzi nel parcheggio interno ammettiamo di non averli. Questo pomeriggio sono insistenti, anche questi due agenti mai visti prima e sono belli che arrabbiati, ci controllano le macchine e trovano i telefoni. Dopo due parole in rumeno fra loro e suor Nicoleta ecco che posteggiamo i mezzi fuori dalla struttura su loro richiesta. Entriamo ad uno a uno, cercando di lasciare la carogna fuori nel parcheggio. Personalmente io non ci riesco, nel mio piccolo conosco le procedure di un carcere, ma soprattutto non accetto e suor Nicoleta si accoda il modo in cui ci hanno trattato. Alla porta entra solo sr. Nicoleta, le facce non sono belle e una volta chiusa la porta cerco di tradurre per tutti gli altri. Capisco poche cose, ma non sono state delle belle frasi, tutt'altro. In silenzio e ad uno ad uno entriamo e veniamo perquisiti per bene, nella stradina alberata verso il carcere parlo con Sr. Nicoleta, cerchiamo di calmarci entrambi e decidiamo di vedere il procuratore appena arrivati alla palestra dove si terranno le prove. Ecco i ragazzi, felicissimi di vederci, tranne uno, anche perché non è quello che avevamo selezionato, un nostro errore, ma siamo sicuri che si divertirà. Chiedo a Salk e Dudi di gestire il tutto fino al nostro ritorno dopo la chiaccherata col procuratore. Lo troviamo sul viale, chiediamo di poter chiaccherare un attimo e lui per primo ci accenna quello che è appena successo. Ci chiariamo, ci fa capire la situazione che tutti e tre sappiamo che non è affatto bella, ma il nocciolo della questione è il modo in cui siamo stati trattati, i toni di voce usati contro sr Nicoleta. Lui si scusa a nome degli agenti, ci dice che è stato lui a preferire i mezzi fuori dal carcere per non avere rapporti scritti degli agenti. Così prendo coraggio e parlo anche io e sr Nicoleta traduce. Dico che comprendo la situazione, che mi scuso a nome di tutto il mio gruppo, non concordo anche io con i termini e i modi degli agenti all'ingresso, faccio notare come non si sa chi siamo, che dovrebbero essere informati tutti gli agenti, dato che siamo tre anni che entriamo in questa struttura senza nessun problema e con tanta gentilezza, concludo chiedendo se tutto rimarrà invariato riguardo lo spettacolo dei dieci ragazzi e aggiungo che il nostro corso farebbe bene anche agli agenti. Il procuratore sorridendo ci dice che non cambierà niente così ci salutiamo e dopo un paio di passi io e sr Nicoleta iniziamo a respirare, va decisamente meglio!
Arriviamo alla sala da sport dove si stanno svolgendo le prove. Uno dei ragazzi non è quello che avevamo selezionato, ma capiamo subito l'errore dato che ci sono troppe omonimie e non possiamo rimandarlo nei dormitori, ormai è lì, si vede che non gli importa molto, ma sono sicuro che in poco tempo si ricrederà. Dopo un adeguato riscaldamento fisico, un paio di giochi di gruppo, spiego come si svolgeranno le prove: quattro di loro saranno i giocolieri, sei i clown delle tre gags e tutti insieme acrobatica. Così iniziano ad allenarsi e dopo dieci minuti io, Salk e Mr Cheese decidiamo i quattro giocolieri, mentre SieNO, Cremino e Bonbel osservano i possibili clown mentre gli altri clown preparano i trucchi. Ecco le suddivisioni: Cassian, Razvan, Robert e Vasilica i giocolieri, Andrei, Alin, Cosmin, Iulian, George, Ionutz i clown!
Io e Salk portiamo all'aperto i giocolieri mentre gli altri clown dimostrano le tre scenette che dovranno rappresentare allo spettacolo: il karateca che taglia la banana senza toccarla, l'aeroplano e il lanciatore di coltelli. Via alle prove! Nel gruppo dei giocolieri Vasilica è nervoso e dopo qualche tentativo andato a male vuole mollare, ma sia io che Salk sappiamo che quando vuole, con calma sa giocolare, così ci parlo prima io, poi Salk e poi sr Nicoleta. Gli altri intanto lavorano sodo, Cassian, il ragazzo di Parada gioca con 3 e 4 palline, Razvan e Robert provano qualche gioco con le tre palline. Alla fine Vasilica si riprende quando inseriamo le piramidi con giocoleria e a lui viene affidato il ruolo più comico. Tutti e quattro truccati provano la scenetta di giocoleria, dura ben 4 minuti, ballano, ridono e si incoraggiano a vicenda a tempo di Gimme Some Lovin' dei Blues Brother concludendo con il gioco delle quattro sedie. Magnifici. Intanto da dentro si sente l'urlo del karateca, il suono dell'aeroplano e si intravede il lanciatore di coltelli con la mela sulla testa! Tutti assieme poco dopo proviamo le piramidi, ognuno dovrà presentare qualcosa. Apre il numero Cassian, acrobata pazzesco, fa delle cose inimmaginabili, con un fischio chiama gli altri che si dispongono a semicerchio, ballano e aspettano il loro turno. Dopo qualche accorgimento di ogni numero, proviamo, tutto di fila e se succede un imprevisto si continua. Azione! Si divertono un sacco e lo vediamo fra noi che ridiamo come matti. Finiamo e tramite gli appunti del gruppo di clownerie e dei giocolieri ricordiamo qualcosa ai neo attori. Sono felicissimi e non vedono l'ora di esibirsi domani davanti ai loro compagni, il teatro sarà pieno, tutto per loro.
Venerdì 3 Ottobre
Questa mattina ci aspetta la visita al reparto pediatrico di uno degli ospedali di Braila, sono tre anni che rincorriamo questo permesso e finalmente riusciamo a metterci piede. Ci accompagna sr Nicoleta e già sui mezzi siamo super energici e ogni semaforo è buono per scendere e fare spettacolo sulle strisce pedonali. Parcheggiamo e via diretti all'ingresso, io e Salk sui unicicli ci facciamo strada fra la gente e gli altri seguono cantando Sa Sueraaaaaaaa... A.. E... I... O... U.... Y... . Dopo sei piani di scale rigorosamente a piedi eccoci davanti al reparto, 5 minuti e si entra. Il corridoio è stretto e piano piano i piccoli pazienti escono dalle camere. Ci riuniamo a fine corridoio, quasi in trappola il pubblico sembra chiuderci la strada, così iniziamo lo spettacolo: palline, magie, gags e piramide finale in 10 in uno spazio piccolissimo. Dobbiamo andare via sia perché stanno per servire il pranzo sia perché dobbiamo andare a prendere i bambini a scuola. Alla fine stiamo li quasi un'ora, è tutto quello che ci concedono, il pubblico non è molto, meno male, ma notiamo che nelle camere ci sono molti bambini che non sono usciti, così eccoci all'azione dalle porte a scherzare con pazienti, parenti, personale ospedaliero. Ritorniamo al parcheggio, armati di volantini preparati dal carcere per lo spettacolo dei dieci ragazzi domani al parco e approfittiamo di ogni sosta o semaforo che spargerli a tutti, come pioggia.
Il pranzo alla casa è sempre divertentissimo, ogni bambino fa a gara per accaparrarsi il clown preferito al tavolo, piacerebbe anche a noi, ma per decisione delle suore e soprattutto nostra turniamo ad ogni pasto. Strane situazioni come Agrolino con Gabi, Marius piccolo e Iulica, che avranno nel totale 12 anni, che tiene banco con lezioni di fisica sui vasi comunicanti o come Bonbel che si ritrova macchiati i pantaloni di pipì del mitico Alex di soli due anni e mezzo, ma anche situazioni e discorsi seri con Ana, Rodica, Lucica, Monica, Pamela e Simona le grandi di casa, dai 13 ai 16 anni. I bambini sono super educati, quasi tutti parlano italiano, intelligentissimi, mangiano composti, non proprio tutti, sono sempre bambini e le grandi controllano la situazione nel complesso infatti anche loro turnano ai tavoli. Per farvi capire meglio basta solo un esempio: Larisa di 3 anni e mezzo mangia la minestra col cucchiaio, da sola, senza cuscino sulla sedia, seriosa, gioca ogni tanto, ma non vuole essere disturbata, dopo si può giocare. Sono bellisimi, sorridenti, sempre allegri, tanti, 23, molti sono piccoli dai 2 e mezzo di Alex ai 7 di Mariana e Alin. C'è anche qualche coppia di fratelli come Liviu e Aurica, Alin e Marius grande, George, Marius piccolo e Alex, Manuela e Ana, Larisa e Ionutz. Dopo pranzo ci dicono sempre che dobbiamo scappare al carcere e molti sono interessati a quello che facciamo con i ragazzi, così dopo pranzo ci salutano sempre con un po' di gelosia. Poco dopo pranzo sr Nicoleta mi avvisa che la direzione del carcere ha chiamato per avvisarci che uno dei ragazzi non potrà uscire per lo spettacolo a Braila del giorno dopo. Ma come può succedere dopo gli accordi presi?
Arriviamo al carcere, il gruppo inizia le prove generali con i ragazzi nel teatro, mentre io e sr Nicoleta andiamo a trovare il procuratore sia per farci timbrare e firmare tutti gli attestati di partecipazione fatti apposta da me per concludere in bellezza i laboratori che per sapere il motivo dell'assenza di domani del ragazzo, Ionutz. Ci accoglie nel suo studio e mentre firma i sessanta attestati ci spiega che tutti i ragazzi erano e sono a conoscenza di chi può o non può uscire dalla struttura per problemi legati al loro tipo di reclusione così ci dice che lui ha già fatto tanto per far uscire i nove, ma proprio Ionutz non può uscire. Capiamo perfettamente il suo discorso, gli chiedo di essere presente allo spettacolo, ma dice che non riesce, sperando di poter venire domani. Ci salutiamo solo dopo aver firmato l'ultimo degli attestati, il suo! Sorride e dice che non può firmarlo lui, così rivolge attestato e penna verso di me.
Il tempo di provare lo spettacolo con solo noi come spettatori, Salk alle musiche e SieNo dietro le quinte per le ultime direttive. Si divertono, sbagliano, ma non importa, l'importante sono i loro sorrisi. Subito, prima che entrino tutti gli altri ragazzi, impartisco le ultime direttive attoriali-teatrali, chiudiamo il sipario e dopo un urlo di incoraggiamento fra attori e un super applauso non voluto siamo, sono pronti per andare in scena. Lo spettacolo va a gonfie vele, sorridono e gli stessi compagni in platea incitano le loro performance. Un successone. Chiudiamo in bellezza consegnando li attestati a tutti i partecipanti al corso compresa suor Nicoleta che per un attimo si rifiuta di salire sul palco, ma solo per un attimo. Mentre salutiamo i ragazzi dandoci appuntamento a domani ecco Ionutz, un po' dispiaciuto, ma consapevole che non avrebbe potuto partecipare allo spettacolo di domani, ci augura buon proseguimento e io, in rumeno (va sempre meglio) gli auguro di rivederci, ma fuori di qui. Sorride e si allontana dalla sala con gli altri per ritornare nei dormitori.
A domani.
Sabato 4 Ottobre
siamo puntualissimi, ma il pullman del carcere è già li che ci aspetta. Dudi sale e consegna gli abiti, io e Sr Nicoleta parliamo con due degli operatori che hanno seguito il tutto, gli altri scaricano i materiali e Zolì e Peperone salgono per truccare i ragazzi. Dopo una serie di posti di blocco clown a macchine, pullman, biciclette e carretti (dove Bonbel sale al volo e riscende morbido col sedere sull'asfalto), ci dirigiamo col pullman e i nostri due mezzi all'interno del parco. Lo spettacolo doveva tenersi all'interno di un parco giochi con ingresso a pagamento, ma daiiii. Così riusciamo a farli esibire fuori chiudendo la strada e creando delle quinte con i mezzi. Non c'è tantissima gente, saranno in tutto un sessantina di persone, comprensibile dato che non sono neanche le 11 del mattino. Dopo un po' di riscaldamento del pubblico da parte mia e di Salk ecco che i veri attori entrano in scena. Noi stiamo in mezzo alla folla per le foto, i video e per la clack. Quest'ultima non serve, il pubblico è felice, sorride e attentissimo a tutto. I ragazzi sono emozionatissimi, si divertono, scatenano risate improvvisando durante il numero finale di acrobatica. Chiudono il tutto con la mega piramide a cui deve prendere parte anche Bonbel, per l'assenza di Ionutz. Alla fine, dopo gli inchini, presento la nostra associazione e chi sono questi ragazzi, gli attori per i laboratori di quest'anno. Gli applausi aumentano e i ragazzi si meritano un bagno di folla, ragazzine che scattano foto, bambini che vogliono conoscerli. Fra il pubblico grande assenza delle autorità, mi spiace tantissimo, unico esponente il direttore del carcere assieme alla famiglia.
D'improvviso i ragazzi vengono richiamati sul pullman, noi dopo l'adunata, carichiamo i mezzi e partiamo: dobbiamo arrivare prima al carcere per i saluti finali. Ci riusciamo e accogliamo il pullman abbastanza moderno con i vetri oscurati facendo la ola. Entra prima il mezzo poco dopo possiamo entrare noi, intanto i ragazzi hanno lasciato i nasi e i vestiti all'ingresso e li ritroviamo al secondo cancello per i saluti. Ci dicono che non possiamo filmare e mettere la musica, tutto il contrario dell'anno scorso quando ci siamo stati una mezzora a urlare, cantare, giocolare e ballare. Tutti in cerchio condividiamo quest'ultimo momento prima di salutarci, dalle loro bocche escono fuori delle bellissime cose, occhi lucidi e tanti calorosi abbracci. Ci chiedono se torneremo l'anno prossimo, risposta: speriamo di si, ma speriamo di non rivedervi qua dentro. Tra le risate finali, si apre il cancello e l'agente invita i ragazzi a dirigersi verso i dormitori, sono davvero i saluti finali. Siamo sicuri che il nostro messaggio di pace e gioia attraverso le arti circensi, lo spettacolo, lo stare insieme e la condivisione, è arrivato! Eccome!
Il viaggio di rientro scorre lento, è smorzato da qualche canzone un po' più allegra delle altre. Rientriamo a Braila per pranzo e stavolta, dato che è sabato, ci sono tutti e 23 i bambini. Alle 16, dopo aver preparato il materiale, esserci vestiti e truccati ci rechiamo a Gradina Mare, un parco, dove ci esibiremo, una specie di toccata e fuga senza dire e chiedere nulla a nessuno. Una parte del gruppo si sistema preparando lo spazio scenico e gli attrezzi, Cremino e Agrolino radunano la folla di curiosi più in là e dopo una mezzora il gruppetto di recupero cavo cassa rotto e petrolio arriva al parco. C'è tanta gente, compresa tutta la casa famiglia al completo, saranno un centinaio di persone se non più. Che lo spettacolo abbia inizio: il gioco delle cinque palline per far applaudire il pubblico e poi via con la gag della mosca, trampoli, unicicli, la gag delle bolle di sapone e del taglio della banana, l'aeroplano, le quattro sedie con i volontari, i kiwido, anelli, le magie, le piramidi e per chiudere in bellezza un numero col fuoco. Gli applausi sono tanti, i bambini sono proprio felici e ci seguono fino al ritorno ai mezzi.
Al rientro alla casa ci aspetta l'ultima cena..per quest'anno. Dopo sappiamo che ci sarà una festicciola per salutarci nel migliore dei modi. Durante la cena siamo abbastanza in tensione, dobbiamo riuscirci a non farci vedere, abbiamo un regalo. L'anno scorso le suore ci avevano parlato che desideravano comprare un proiettore, ma non avevano le possibilità così grazie alla quota della raccolta fondi perugina e una piccola nostra quota a testa riusciamo a compare un signor proiettore. Lo sistemiamo nella sala giochi, colleghiamo pc e casse e ci prepariamo per la visione del video Missione Clown Romania 2007, da me montato. Tutti, tranne noi, erano convinti di vederlo in nella sala da pranzo col televisore, ma poco dopo il raduno di tutti eccoci pronti per la sorpresa. Io, Salk, Mr Cheese e Dudi conduciamo tutti a due a due nella sala, obbligatoriamente ad occhi chiusi. 3, 2, 1 , Via! Buona Visione! Non tutti capiscono subito che c'è un proiettore acceso, così io e Salk dobbiamo presentarlo. Applausi per tutti e via col video. Tanti commenti e facce strane da parte dei bimbi che si rivedono nel video un anno dopo. Buonanotte a tutti e ci vediamo domattina.
Domenica 5 Ottobre
Alle 8.30 siamo tutti a messa, clown bambini e suore. Si ritorna subito a casa per sistemare la casetta che ogni anno ci ospita. I lavori sono tanti e man mano che le valige sono pronte il gruppo di carico mezzi, io, Agrolino e Mr Cheese carichiamo il tutto nel migliore dei modi dato che i bagagli sono tanti. Piano piano riusciamo a fare tutto anche se abbiamo i minuti contati. Ecco i bambini che giocano nel cortile e ci aspettano per la foto finale e soprattutto per gli abbracci. Anche quest'anno, coinvolgendo i clown delle missioni scorse, abbiamo adottato i bambini a distanza. Siamo papà e mamme clown ancora una volta per questi splendidi bambini che meritano davvero tanto! I saluti sono lunghi, scende anche qualche lacrima, sia nostra che da parte di qualche bambino, ma è normalissimo, in questo posto è difficile non lasciarci un pezzetto di cuore. Ahimè, si parte, dobbiamo partire, dato che il viaggio è lungo, dobbiamo rinconsegnare i mezzi puliti e col pieno e non conosciamo la strada, anche se suor Flavia è stata precisa nell'insegnarcela.
Poco dopo inizia a piovere, fa strano, dato che per due settimane c'è stato quasi sempre il sole e il freddo non si faceva sentire, sarà perché stiamo andando via? Forse si! Durante le stradine provinciali ecco vento, pioggia, pioggia e pioggia, non immaginate quanta! Le indicazioni sono giustissime e con un pelino di ritardo dopo tre ore di viaggio eccoci arrivati all'aeroporto di Bucarest Otopeni. I mezzi passano il controllo, andiamo al check-in poco prima che chiuda e in pochissimo tempo siamo sull'aereo. La stanchezza si fa sentire e molti di noi dormono. Ad aspettarci all'aeroporto di Ciampino ecco la zia Cookie (sempre presente nelle scorse missioni), il padre di Peperone, Cremone, il padre di Cremino e MaDeChe, il fratello di SieNO. Agrolino, Volpina e SieNo devono salutarci, domattina si lavora e devono tornare chi a Roma, chi a Perugia e chi a Livorno. Tantissimi abbracci e saluti con l'augurio di rivederci prestissimo. Gli altri in carovana si dirigono verso la Peperon's House dove passeranno la notte. Come? masterizzando dvd colmi di foto, ricordando i bei momenti in terra rumena, progettando idee e guardano il video dell'associazione Parada.
Tanti momenti stupendi, tantissimi sorrisi incontrati, tantissime strette di mano ed emozioni fortissime in questa missione clown appena trascorsa. Come sempre i quindici giorni volano e sembra che ci conosciamo da una vita. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno contribuito a questa Missione Clown: l'associazione ViviamoInPositivo, Agrolino, Mr Cheese, Pataticchia, Peperone, Volpina, Cremino, Zolì, Bonbel, Salk, SieNo, Dudi, Funiculà, l'associazione EnzoB e la Ferma di Izvoarele, la Fondazione Suore Clarisse di Braila, la casa famiglia e i ventritre bellissimi ospiti, il Procuratore Sarau e il Carcere Minorile di Tichilesti, i ragazzi del carcere e tutti coloro che abbiamo incontrato facendo gli scemi ai semafori, agli spettacoli, agli aeroporti, nei taxy, all'ospedale e tutti i simpaticissimi e dolcissimi vecchietti dell'ospedale di Baldovinesti.
Missione Clown Romania 2008 finita???
...secondo me è appena iniziata!
un abbraccio
Smilzo
giovedì 9 ottobre 2008
MISSIONE ROMANIA - 2008 - Finale
domenica 28 settembre 2008
Ricordi della missione in Senegal
“Ciao a tutti, scrivo per condividere un po' con voi la mia missione in Senegal. Ormai è passato un po' di tempo (un paio di mesi) come vi ho già detto sono stato in Senegal, a Malika a circa 30 km dalla capitale Dakar...(che in auto ci si mette tra le 2 ore 2 ore e mezzo negli orari di punta), presso la Casa di Ibraima: è un'associazione italiana che accoglie bambini (li segue nella crescita, finché le loro famiglie non sono in grado di accoglierli di nuovo con loro).
La presenza dei clown è stata di un mese, 2 gruppi da 5 persone che si sono alternati dal 5 giugno al 5 luglio.
Abbiamo fatto laboratori con loro, giochi di fiducia, giocoleria, abbiamo portato il nostro cuore e loro riescono a prendersi tutto con la massima energia e gioia.
E' vero sicuramente noi, mentre giravamo per il paese, eravamo riconosciuti per il solo essere bianchi: il naso rosso era un optional...
Ogni volta che penso al Senegal, quello che mi viene in mente è la loro carica, la loro energia e dignità, anche se non hanno nulla, riescono a trasmettere gioia e carica: con i loro vestiti così accesi, i sorrisi. E' vero, 15 giorni non riescono a farti capire bene la cultura, un po' parlando con le persone sicuramente ci sono tante contraddizioni, ma dove non ci sono? E allora pensi come sia strano, qua da noi sembra che abbiamo tutto, ma cerchiamo sempre altro, il vivere il momento, senza pensieri o semplicemente trovando un ritmo più lento che ci faccia apprezzare la vita e le persone: loro, vivono in questo modo....ma poi vogliono venire in occidente che viene visto come l'oasi la salvezza di una vita migliore. Mi chiedo ma chi sta meglio?
In particolare ricordo:
I bambini: occhi grandi che parlano assieme ad un sorriso splendido, che basta che fanno due passi e già sono indipendenti, giocano con te, ti rispettano, ed hanno una sensibilità che a volte strappa il cuore;
Il sorriso delle persone che incontravamo in strada, nella discarica (dove in una lotta che mi hanno fatto fare, tutti si erano fermati per fare il tifo...), e in ogni posto visitato;
La musica, djambè: le loro percussioni, fare lo spettacolo con loro che ci accompagnano con la musica è qualcosa di fantastico, vederli ballare è come sentire energia, terra, cuore, AFRICA fondersi insieme, ti arriva dentro...
I colori: rosso della sabbia...azzurro dell'oceano, giallo del sole e i mille colori dei loro vestiti che colorano la loro pelle nera...
Le notti stellate...dove si sentiva la voce dell'oceano vicino....
E poi ci eravamo noi 5 claun... che ridevano, scherzava, piangevano, condividevano è bastato entrare all'aeroporto di Torino abbracciarsi e poi già piano piano si è creata una sintonia che sembra magia con quale velocità si sviluppa.
- Le battute di Chiappo, che riusciva a sdrammatizzare qualsiasi situazione;
- Il grande Stropicciato, rivelatosi un mercante nato, che con il suo giocare con .... degli altri riusciva sempre a trovare comunque una soluzione...
- La sensibilità e cura di Ruzzolo, che ci ha dato la possibilità di condividere momenti da lei vissuti perché donna con la loro cultura che altrimenti non saremmo riusciti a vivere;
- L'attenzione e l'equilibrio di Donji, il nostro capomissione sempre attento a tenere un buon equilibrio ma nello stesso momento artefice di tanti situazioni divertenti;
…E poi i continui abbracci dei bimbi, che hanno un calore unico, le risa al buio prima di addormentarsi, il cibo mangiato tutti insieme nello stesso piattone con le mani, e penso ogni momento è stato particolare.
Ed infine si ritorna, stanchi ma felici, con il cuore pieno di tutto ciò che ti spinge a vivere questa cosa bellissima che è la vita, e sempre ancora più forte e consapevole della magia che c'è dietro a questo piccolo naso rosso: riesce ad unire, ad andare oltre, a vivere l'ORA, ad abbattere ogni cosa e parlare direttamente con il cuore.
Grazie a tutti coloro che condividono con me la mia vita.
A questo posso solo magari aggiungere delle considerazioni magari più oggettive riguardo la missione.
Essendo una premissione ci siamo dovuti tenere con i tempi elastici, che forse per noi sembravano un po’ “sprecati” perché essendo lì per loro, credevamo che ci sfruttassero in ogni momento, invece abbiamo capito solo dopo che dovevamo essere noi forse un po’ più determinati nel prendere decisioni: significa che doveva andare così.
La cosa che ho apprezzato moltissimo è stato vivere con loro, con i loro modi, il che ha dato, secondo me, alla missione qualcosa di diverso, perché cmq ci ha integrato al 100% subito nel loro modo di vivere ed è stato bellissimo: sicuramente c’è bisogno di molto adattamento, pero’ non credo sia diverso da altre missioni.
Non so se ha molto senso continuare il progetto con loro, proprio perché per quello ke vogliamo trasmettere noi, forse ci sono altri luoghi in cui si potrebbe lavorare: per esempio capire se i ragazzi a cui abbiamo fatto il corso claun hanno continuato, e quindi lavorare con loro proprio sull’attività del claun; oppure nel centro della discarica dove ci sono adolescenti, li si potrebbe pensare di riuscire a fare qualcosa sempre lavorando sulla fiducia proprio per trasmettere a loro questi valori; oppure al centro di disabili, anche se li servirebbe più un impegno economico, e cmq si potrebbero fare anche laboratori di informatica.
Come gruppo mi sono trovato in modo magnifico, nessun momento di tensione, sempre pronti a scherzare e a prenderci in giro con ironia, sempre pronti ad aiutarci.
Forse durante il vcm ci dovrebbero essere più momenti per i singoli gruppi, o cmq attività che mirino all’iterazione tra i vari componenti del gruppo. Personalmente non ho avuto problemi, è solo una mia opinione.
Altre cose non ho da dire, se non che è stata sicuramente un’esperienza bellissima e comunque la nostra missione è stata compiuta, e lo si è letto anche nell’ultima mail arrivata dalla volontaria francese
“…I clown sono stati uno dei momenti più importanti nella mia permanenza presso la casa, spero che ci siamo altri momenti con voi, sarete sempre i benvenuti con i vostri sorrisi, il vostro sentire positivo. Devo dire che questa vostra presenza qui ci ha veramente lasciato un segno….”
Grazie di tutto
Un abbraccioneStefano - Sbrodolo
La presenza dei clown è stata di un mese, 2 gruppi da 5 persone che si sono alternati dal 5 giugno al 5 luglio.
Abbiamo fatto laboratori con loro, giochi di fiducia, giocoleria, abbiamo portato il nostro cuore e loro riescono a prendersi tutto con la massima energia e gioia.
E' vero sicuramente noi, mentre giravamo per il paese, eravamo riconosciuti per il solo essere bianchi: il naso rosso era un optional...
Ogni volta che penso al Senegal, quello che mi viene in mente è la loro carica, la loro energia e dignità, anche se non hanno nulla, riescono a trasmettere gioia e carica: con i loro vestiti così accesi, i sorrisi. E' vero, 15 giorni non riescono a farti capire bene la cultura, un po' parlando con le persone sicuramente ci sono tante contraddizioni, ma dove non ci sono? E allora pensi come sia strano, qua da noi sembra che abbiamo tutto, ma cerchiamo sempre altro, il vivere il momento, senza pensieri o semplicemente trovando un ritmo più lento che ci faccia apprezzare la vita e le persone: loro, vivono in questo modo....ma poi vogliono venire in occidente che viene visto come l'oasi la salvezza di una vita migliore. Mi chiedo ma chi sta meglio?
In particolare ricordo:
I bambini: occhi grandi che parlano assieme ad un sorriso splendido, che basta che fanno due passi e già sono indipendenti, giocano con te, ti rispettano, ed hanno una sensibilità che a volte strappa il cuore;
Il sorriso delle persone che incontravamo in strada, nella discarica (dove in una lotta che mi hanno fatto fare, tutti si erano fermati per fare il tifo...), e in ogni posto visitato;
La musica, djambè: le loro percussioni, fare lo spettacolo con loro che ci accompagnano con la musica è qualcosa di fantastico, vederli ballare è come sentire energia, terra, cuore, AFRICA fondersi insieme, ti arriva dentro...
I colori: rosso della sabbia...azzurro dell'oceano, giallo del sole e i mille colori dei loro vestiti che colorano la loro pelle nera...
Le notti stellate...dove si sentiva la voce dell'oceano vicino....
E poi ci eravamo noi 5 claun... che ridevano, scherzava, piangevano, condividevano è bastato entrare all'aeroporto di Torino abbracciarsi e poi già piano piano si è creata una sintonia che sembra magia con quale velocità si sviluppa.
- Le battute di Chiappo, che riusciva a sdrammatizzare qualsiasi situazione;
- Il grande Stropicciato, rivelatosi un mercante nato, che con il suo giocare con .... degli altri riusciva sempre a trovare comunque una soluzione...
- La sensibilità e cura di Ruzzolo, che ci ha dato la possibilità di condividere momenti da lei vissuti perché donna con la loro cultura che altrimenti non saremmo riusciti a vivere;
- L'attenzione e l'equilibrio di Donji, il nostro capomissione sempre attento a tenere un buon equilibrio ma nello stesso momento artefice di tanti situazioni divertenti;
…E poi i continui abbracci dei bimbi, che hanno un calore unico, le risa al buio prima di addormentarsi, il cibo mangiato tutti insieme nello stesso piattone con le mani, e penso ogni momento è stato particolare.
Ed infine si ritorna, stanchi ma felici, con il cuore pieno di tutto ciò che ti spinge a vivere questa cosa bellissima che è la vita, e sempre ancora più forte e consapevole della magia che c'è dietro a questo piccolo naso rosso: riesce ad unire, ad andare oltre, a vivere l'ORA, ad abbattere ogni cosa e parlare direttamente con il cuore.
Grazie a tutti coloro che condividono con me la mia vita.
A questo posso solo magari aggiungere delle considerazioni magari più oggettive riguardo la missione.
Essendo una premissione ci siamo dovuti tenere con i tempi elastici, che forse per noi sembravano un po’ “sprecati” perché essendo lì per loro, credevamo che ci sfruttassero in ogni momento, invece abbiamo capito solo dopo che dovevamo essere noi forse un po’ più determinati nel prendere decisioni: significa che doveva andare così.
La cosa che ho apprezzato moltissimo è stato vivere con loro, con i loro modi, il che ha dato, secondo me, alla missione qualcosa di diverso, perché cmq ci ha integrato al 100% subito nel loro modo di vivere ed è stato bellissimo: sicuramente c’è bisogno di molto adattamento, pero’ non credo sia diverso da altre missioni.
Non so se ha molto senso continuare il progetto con loro, proprio perché per quello ke vogliamo trasmettere noi, forse ci sono altri luoghi in cui si potrebbe lavorare: per esempio capire se i ragazzi a cui abbiamo fatto il corso claun hanno continuato, e quindi lavorare con loro proprio sull’attività del claun; oppure nel centro della discarica dove ci sono adolescenti, li si potrebbe pensare di riuscire a fare qualcosa sempre lavorando sulla fiducia proprio per trasmettere a loro questi valori; oppure al centro di disabili, anche se li servirebbe più un impegno economico, e cmq si potrebbero fare anche laboratori di informatica.
Come gruppo mi sono trovato in modo magnifico, nessun momento di tensione, sempre pronti a scherzare e a prenderci in giro con ironia, sempre pronti ad aiutarci.
Forse durante il vcm ci dovrebbero essere più momenti per i singoli gruppi, o cmq attività che mirino all’iterazione tra i vari componenti del gruppo. Personalmente non ho avuto problemi, è solo una mia opinione.
Altre cose non ho da dire, se non che è stata sicuramente un’esperienza bellissima e comunque la nostra missione è stata compiuta, e lo si è letto anche nell’ultima mail arrivata dalla volontaria francese
“…I clown sono stati uno dei momenti più importanti nella mia permanenza presso la casa, spero che ci siamo altri momenti con voi, sarete sempre i benvenuti con i vostri sorrisi, il vostro sentire positivo. Devo dire che questa vostra presenza qui ci ha veramente lasciato un segno….”
Grazie di tutto
Un abbraccioneStefano - Sbrodolo
venerdì 26 settembre 2008
MISSIONE ROMANIA 2008 - 1
MISSIONE ROMANIA 2008
Ente organizzatore: ViviamoInPositivo APS
Partner: Associazione Enzo B
Partecipanti:
Capogruppo: Nicola Virdis – Smilzo
Volontari: Cremino (VIP Roma), Dudi (VIP Perugia), Peperone (VIP Roma), Zolì (VIP Perugia), Bonbel (VIP Perugia), Pataticchia (VIP Sardegna), Volpina (VIP Livorno), SiEno (VIP Roma, Agrolino (VIP Perugia), Mr Cheese (VIP Sardegna), Salk (VIP Roma)
Località: Izvoare
Attività svolta: Izvoare: - Formazione clown per operatori sociali- Spettacolo- Laboratorio di giocoleria
CONDIVISIONE DEL 22 – 23 -24 Settembre 2008
“ I clown della missione Romania 2008 iniziano alla grande. Tutti e dodici si ritrovano a Roma a casa di Peperone, chiacchierano, pesano valigie per evitare di pagare kg in più e data l’ora non vanno a dormire. “
Ebbene si, è iniziata così! Ciao sono Smilzo il capogruppo e assieme a Cremino, Dudi, Peperone, Zolì, Bonbel, Pataticchia, Volpina, SiEno, Agrolino, Mr Cheese e Salk. Arriviamo all’aeroporto di Roma Ciampino alle 6 del mattino, stanchi, ma entusiasti per la partenza.
Atterriamo all’aeroporto di Bucarest Baneasa alle 10.30, ora locale.
Subito dopo i bagagli, devo sfoggiare quel poco di rumeno che so per contrattare il trasporto su taxi verso la stazione centrale. Alla fine ci riusciamo benissimo in Italiano e come i soliti turisti veniamo fregati, ma non così tanto!
Dopo un paio d’ore alla stazione, dopo aver pranzato eccoci sul treno verso Roman.
Durante il lungo viaggio qualcuno dorme, altri giocolano e ascoltano musica dato che abbiamo un vagone tutto per noi.
Solo 5 ore dopo arriviamo alla stazione di Roman e veniamo accolti da Funiculà e da un cameraman che sta realizzando un video per l’associazione Enzo B. (l’ente ospitante).
Tantissimi abbracci e via verso la ferma di Izvoare, poco fuori il medesimo paese, dove alloggeremo e terremo il corso di formazione per operatori sociali per un totale di 4 giorni.
Dopo aver rivisto Donna Cecilia, Biagio, Adrian, Gabriela e Matilda (coloro che gestiscono la ferma) ed esserci sistemati nella super mansarda ecco una buona cena, una piccola condivisione e tutti a nanna, anche se è sempre difficile andare a letto presto.
Sveglia, colazione e pronti via! Dobbiamo rivedere nella pratica lo spettacolo ideato al Vcm, anche perché si va in scena la sera e riepilogare gli esercizi per il corso di formazione del giorno dopo. Durante i nostri allenamenti ecco arrivare alla spicciolata i partecipanti al corso che ci osservano curiosi. Poco prima della partenza ecco che Biagio, il responsabile della ferma, italiano, presenta l’associazione Enzo B. sia a noi che ai corsisti che intanto sono arrivati quasi tutti.
Intanto il cameraman ci segue con discrezione, filma i nostri allenamenti di giocoleria, acrobatica e ci segue in camera durante la vestizione e il trucco pre- spettacolo. Partiamo in 13 su un furgone 9 posti, alla giuda Funiculà che pensa troppo spesso a quanto potrebbe ammontare una multa in Romania, mah!
Spettacolo:
Arriviamo al paese di Izvoare, dove abbiamo tenuto il nostro primo spettacolo l’anno scorso. Il rito si ripete, così dopo la messa ecco apparire tanti bambini e pochi adulti a differenza dell’anno scorso. Sono le 19.15 e il nostro spettacolo inizia, i due popoli si sfidano in giocoleria, acrobatica, magia e clownerie per poi fare pace alla fine e costruire un paio di belle piramidi assieme, formando con i colori delle nostre magliette la bandiera rumena. Lo spettacolo è durato un’ora, tanto, lo so, ma se contiamo che dal Vcm non l’abbiamo più ripreso in mano è stato un successone.
I bambini hanno sempre continuato a tifare le due popolazioni, i Galb e gli Albastru ossia i Gialli e gli Azzurri.
Tantissime risate e come l’anno scorso la solita invasione di palco per salutarci, stringerci la mano e farci qualche foto.
Ritornati alla ferma eccoci tutti a tavola, clown e corsisti, ospiti anche loro dell’associazione, si parla in italiano dato che molti di loro sono stati in Italia, ma io continuo col rumeno per apprendere sempre più cose. Subito dopo eccoci tutti seduti ad ascoltare la presentazione del corso con Funiculà e Smilzo. Dopo una illustrazione niente male qualcuno alza la mano e qualche domanda viene posta. Domande per curiosare sui contenuti e sui docenti del corso, ma noi rimaniamo sempre molto vaghi. La nostra prima condivisione ci aspetta, è molto profonda e come al solito si va a letto tardi, fra scherzi tra l’anonima clown, io e Mr Cheese e l’anonima pelati, Dudi e Cremino.
Corso per operatori sociali locali
Il mattino seguente alle 8.45, dopo una lauta colazione eccoci pronti ad iniziare. I corsisti sono 13, tutti rumeni della zona e tra loro ci sono assistenti sociali, una suora, due seminaristi, un frate, un prete e altri sono responsabili e operatrici in centri diurni e orfanotrofi.
Tutti noi clown avremo un ruolo, condurremo a turno alcuni esercizi del corso. Così tra un po’ di indiscrezione si inizia tra giochi per la conoscenza dei nomi, giochi di gruppo, sintonia e fiducia. Tante risate, tanti momenti belli e una condivisione stupenda a fine laboratorio quasi inaspettata. Ma non si può andare a mangiare senza aver prima imparato un bans, così ecco che Salk ci scatena tutti!
Laboratorio di giocoleria
Felicissimi al ritorno dalla pausa pranzo ecco li davanti a tutti il nostro laboratorio di giocoleria. Tutti gli attrezzi sono stati sistemati a mo di scenografia e il tavolo è ricoperto di materiali per la costruzione di palline. Grazie all’aiuto di Mr Cheese, il mio braccio, illustro la costruzione delle palline con riso, pellicola trasparente e palloncini. Un successone! Tutti iniziano a produrre palline in velocità, palline perfette, tonde, gialle, blu e rosse. Il modulo di giocoleria con una, due e tre palline va alla grande. Tutti si mettono in gioco, sperimentano cosa si può fare con una palline, come lanciare sotto una gamba e così via, ma soprattutto come divertirsi. Il resto del modulo di giocoleria prosegue con altri due docenti specializzati, Mr Cheese per le clave e Peperone per i kiwido. Le due ore volano, anzi diventano due ore e mezza così dobbiamo fermarci per la pausa. Al ritorno ecco che scaldiamo l’atmosfera con un simpaticissimo gioco, gli omini duracell. Le risate proseguono attraverso una serie di esercizi dove oltre a mettersi totalmente in gioco, sperimentano, si divertono, iniziano a conoscersi fra loro e improvvisano con delle scenette da noi pre-preparate.
Iniziano a improvvisare in sordina e alla fine del laboratorio si rivelano dei grandi.
Ci ritroviamo a cena tutti assieme ancora una volta, si scherza, si ride, anche troppo respirando una bellissima atmosfera diversissima da quella del pranzo, rilassata, amichevole, libera dai giudizi.
Ritornati in camera per la condivisione, dopo una mezzora di giocoleria focosa, facciamo il punto sul primo giorno di laboratorio. Faccio subito i complimenti a tutti per come hanno condotto i loro esercizi e spiego che è stato un pochino difficile dato che abbiamo trasmesso il tutto attraverso Ramona e Funiculà che, a differenza della seconda, deve ancora imparare a conoscerci, non riesci ancora per poco a trasmettere al meglio i contenuti dei nostri esercizi che comunque sia vengono benissimo.
Si va a nanna… secondo voi tardi?? Certo che si!
Un abbraccione da tutti noi!
Smilzo
Ente organizzatore: ViviamoInPositivo APS
Partner: Associazione Enzo B
Partecipanti:
Capogruppo: Nicola Virdis – Smilzo
Volontari: Cremino (VIP Roma), Dudi (VIP Perugia), Peperone (VIP Roma), Zolì (VIP Perugia), Bonbel (VIP Perugia), Pataticchia (VIP Sardegna), Volpina (VIP Livorno), SiEno (VIP Roma, Agrolino (VIP Perugia), Mr Cheese (VIP Sardegna), Salk (VIP Roma)
Località: Izvoare
Attività svolta: Izvoare: - Formazione clown per operatori sociali- Spettacolo- Laboratorio di giocoleria
CONDIVISIONE DEL 22 – 23 -24 Settembre 2008
“ I clown della missione Romania 2008 iniziano alla grande. Tutti e dodici si ritrovano a Roma a casa di Peperone, chiacchierano, pesano valigie per evitare di pagare kg in più e data l’ora non vanno a dormire. “
Ebbene si, è iniziata così! Ciao sono Smilzo il capogruppo e assieme a Cremino, Dudi, Peperone, Zolì, Bonbel, Pataticchia, Volpina, SiEno, Agrolino, Mr Cheese e Salk. Arriviamo all’aeroporto di Roma Ciampino alle 6 del mattino, stanchi, ma entusiasti per la partenza.
Atterriamo all’aeroporto di Bucarest Baneasa alle 10.30, ora locale.
Subito dopo i bagagli, devo sfoggiare quel poco di rumeno che so per contrattare il trasporto su taxi verso la stazione centrale. Alla fine ci riusciamo benissimo in Italiano e come i soliti turisti veniamo fregati, ma non così tanto!
Dopo un paio d’ore alla stazione, dopo aver pranzato eccoci sul treno verso Roman.
Durante il lungo viaggio qualcuno dorme, altri giocolano e ascoltano musica dato che abbiamo un vagone tutto per noi.
Solo 5 ore dopo arriviamo alla stazione di Roman e veniamo accolti da Funiculà e da un cameraman che sta realizzando un video per l’associazione Enzo B. (l’ente ospitante).
Tantissimi abbracci e via verso la ferma di Izvoare, poco fuori il medesimo paese, dove alloggeremo e terremo il corso di formazione per operatori sociali per un totale di 4 giorni.
Dopo aver rivisto Donna Cecilia, Biagio, Adrian, Gabriela e Matilda (coloro che gestiscono la ferma) ed esserci sistemati nella super mansarda ecco una buona cena, una piccola condivisione e tutti a nanna, anche se è sempre difficile andare a letto presto.
Sveglia, colazione e pronti via! Dobbiamo rivedere nella pratica lo spettacolo ideato al Vcm, anche perché si va in scena la sera e riepilogare gli esercizi per il corso di formazione del giorno dopo. Durante i nostri allenamenti ecco arrivare alla spicciolata i partecipanti al corso che ci osservano curiosi. Poco prima della partenza ecco che Biagio, il responsabile della ferma, italiano, presenta l’associazione Enzo B. sia a noi che ai corsisti che intanto sono arrivati quasi tutti.
Intanto il cameraman ci segue con discrezione, filma i nostri allenamenti di giocoleria, acrobatica e ci segue in camera durante la vestizione e il trucco pre- spettacolo. Partiamo in 13 su un furgone 9 posti, alla giuda Funiculà che pensa troppo spesso a quanto potrebbe ammontare una multa in Romania, mah!
Spettacolo:
Arriviamo al paese di Izvoare, dove abbiamo tenuto il nostro primo spettacolo l’anno scorso. Il rito si ripete, così dopo la messa ecco apparire tanti bambini e pochi adulti a differenza dell’anno scorso. Sono le 19.15 e il nostro spettacolo inizia, i due popoli si sfidano in giocoleria, acrobatica, magia e clownerie per poi fare pace alla fine e costruire un paio di belle piramidi assieme, formando con i colori delle nostre magliette la bandiera rumena. Lo spettacolo è durato un’ora, tanto, lo so, ma se contiamo che dal Vcm non l’abbiamo più ripreso in mano è stato un successone.
I bambini hanno sempre continuato a tifare le due popolazioni, i Galb e gli Albastru ossia i Gialli e gli Azzurri.
Tantissime risate e come l’anno scorso la solita invasione di palco per salutarci, stringerci la mano e farci qualche foto.
Ritornati alla ferma eccoci tutti a tavola, clown e corsisti, ospiti anche loro dell’associazione, si parla in italiano dato che molti di loro sono stati in Italia, ma io continuo col rumeno per apprendere sempre più cose. Subito dopo eccoci tutti seduti ad ascoltare la presentazione del corso con Funiculà e Smilzo. Dopo una illustrazione niente male qualcuno alza la mano e qualche domanda viene posta. Domande per curiosare sui contenuti e sui docenti del corso, ma noi rimaniamo sempre molto vaghi. La nostra prima condivisione ci aspetta, è molto profonda e come al solito si va a letto tardi, fra scherzi tra l’anonima clown, io e Mr Cheese e l’anonima pelati, Dudi e Cremino.
Corso per operatori sociali locali
Il mattino seguente alle 8.45, dopo una lauta colazione eccoci pronti ad iniziare. I corsisti sono 13, tutti rumeni della zona e tra loro ci sono assistenti sociali, una suora, due seminaristi, un frate, un prete e altri sono responsabili e operatrici in centri diurni e orfanotrofi.
Tutti noi clown avremo un ruolo, condurremo a turno alcuni esercizi del corso. Così tra un po’ di indiscrezione si inizia tra giochi per la conoscenza dei nomi, giochi di gruppo, sintonia e fiducia. Tante risate, tanti momenti belli e una condivisione stupenda a fine laboratorio quasi inaspettata. Ma non si può andare a mangiare senza aver prima imparato un bans, così ecco che Salk ci scatena tutti!
Laboratorio di giocoleria
Felicissimi al ritorno dalla pausa pranzo ecco li davanti a tutti il nostro laboratorio di giocoleria. Tutti gli attrezzi sono stati sistemati a mo di scenografia e il tavolo è ricoperto di materiali per la costruzione di palline. Grazie all’aiuto di Mr Cheese, il mio braccio, illustro la costruzione delle palline con riso, pellicola trasparente e palloncini. Un successone! Tutti iniziano a produrre palline in velocità, palline perfette, tonde, gialle, blu e rosse. Il modulo di giocoleria con una, due e tre palline va alla grande. Tutti si mettono in gioco, sperimentano cosa si può fare con una palline, come lanciare sotto una gamba e così via, ma soprattutto come divertirsi. Il resto del modulo di giocoleria prosegue con altri due docenti specializzati, Mr Cheese per le clave e Peperone per i kiwido. Le due ore volano, anzi diventano due ore e mezza così dobbiamo fermarci per la pausa. Al ritorno ecco che scaldiamo l’atmosfera con un simpaticissimo gioco, gli omini duracell. Le risate proseguono attraverso una serie di esercizi dove oltre a mettersi totalmente in gioco, sperimentano, si divertono, iniziano a conoscersi fra loro e improvvisano con delle scenette da noi pre-preparate.
Iniziano a improvvisare in sordina e alla fine del laboratorio si rivelano dei grandi.
Ci ritroviamo a cena tutti assieme ancora una volta, si scherza, si ride, anche troppo respirando una bellissima atmosfera diversissima da quella del pranzo, rilassata, amichevole, libera dai giudizi.
Ritornati in camera per la condivisione, dopo una mezzora di giocoleria focosa, facciamo il punto sul primo giorno di laboratorio. Faccio subito i complimenti a tutti per come hanno condotto i loro esercizi e spiego che è stato un pochino difficile dato che abbiamo trasmesso il tutto attraverso Ramona e Funiculà che, a differenza della seconda, deve ancora imparare a conoscerci, non riesci ancora per poco a trasmettere al meglio i contenuti dei nostri esercizi che comunque sia vengono benissimo.
Si va a nanna… secondo voi tardi?? Certo che si!
Un abbraccione da tutti noi!
Smilzo
martedì 16 settembre 2008
Lettera dal gruppo VIP Santa Fe (Argentina)
VIP Santa Fe Blog
VIP Santa Fe alla scuola di Circo
Cari amici,
queste immagini raccontano come i giovani di VIP Santa Fe stanno realizzando la loro nuova attività circense, attraverso la scuola Integrale di Circo (situata in via Francia, 2165 della nostra città).
La nuova attività consiste nel formare il nostro gruppo nelle varie discipline di circo per unirle al nostro spettacolo.
Le attività che impariamo nella scuola sono:
Ginnastica per rivitalizzare il corpo per tutte le discipline circensi, acrobazia, giocoleria, swing con bandiere, swing con cinture, trampoli, ruota, trapezio, espressione corporale con tessuti e clown.
Tutte queste attività sono ben insegnate dai professori: Ariel, Elena, Gonzalo, Florencia, Mauricio, Luzmila, Florencia (la loca) y Cruz.
Questi professori sono “geniali”, gentili e responsabili e molto attenti con tutti gli allievi.
Vogliamo anche parlarvi del meraviglioso lavoro che stanno realizzando gli adolescenti del Laboratorio di Fotografia della “Casita de los Chicos” (condotto dal gruppo VCM durante la missione Argentina di agosto, guidato da Pally di VIP Roma).Vi comunichiamo che gli adolescenti fotografi stanno accompagnando VIP Santa Fe in tutte le sue attività di formazione e molto presto ci accompagneranno negli spettacoli.
Anche a loro siamo molto grati per l’eccellente lavoro che fanno di fotografare tutto ciò che fa VIP Santa Fe. La nuova pagina è stata realizzata con tutte le foto che loro hanno preso con le loro macchine fotografiche. Sono foto molto belle e sono molto in gamba come compagni e fotografi.
Tutte le attività che si realizzano insieme a VIP Italia, Scuola di Circo, Laboratorio di Fotografia e Clownterapia hanno un solo obiettivo, nutrire l’Associazione VIP Santa Fe con nuovi strumenti per poter portare il sorriso e l’allegria a tutti coloro che non sorridono più.
Siamo molto contenti e grati a VIP Italia e alla Scuola Integrale di Circo per averci permesso di partecipare a questa attività e ai ragazzi del laboratorio di Fotografia che possono riprendere tutte le attività con la macchina fotografica.
Vip Italia, VIP Santa Fe, Scuola Integrale di Circo e laboratorio di Fotografia, uniti per crescere insieme.
.
Da: Clowterapia VIP Santa Fe [mailto:vip_santafe@hotmail.com] Inviato: martedì 16 settembre 2008 3.22A: aureola@clownterapia.itOggetto: [Clownterapia VIP Santa Fe] 9/15/2008 03:00:00 PM
El VIP Santa fe en la Escuela Integral de Circo
Queridos amigos:
Este video nos cuenta cómo los jóvenes de VIP Santa Fe están realizando su nueva actividad circense, a través de la Escuela Integral de Circo (ubicada en calle Francia 2165, de nuestra ciudad).
La nueva actividad consiste en formar a nuestra agrupación en varias disciplinas de circo para incorporarla a nuestros espectáculo.
Las actividades que realizamos en la escuela son:
Gimnasia para revitalizar el cuerpo para todas las disciplinas circense; acrobacia, malabarismo, wing con banderas, swin con cintas, jampers, sancos, rueda, trapecio, expresión corporal en tela y clown.
Todas estas actividades con bien instruidas por los profesores Ariel, Elena, Gonzalo, Florencia, Mauricio, Luzmila, Florencia (la loca) y Cruz. Estos profesores son geniales, amables, responsables y muy atentos para con todos los alumnos.
Tambien queremos destacar el maravilloso trabajo que están realizando los adolescentes del taller de fotografía de la Casita de los Chicos. Comentamos que los adolescentes fotógrafos están acompañando al VIP Santa Fe en todas sus actividades de formación y muy pronto nos acompañaran a los espectáculo.
A ellos también les estamos muy agradecidos por su excelente trabajo de fotografiar todo lo que hace el VIP. Esta nueva página y fue realizada con todas las fotos que ellos sacaron con sus propias cámaras. Son muy buenas fotos y muy buenos como compañeros y fotógrafos.
Todas las actividades que se realizan junto al VIP Italia, Escuela de Circo, taller de fotografía y clowntrapia tiene un solo objetivo, nutrir al VIP santa Fe con nuevas herramientas para poder alcanzar la sonrisa y alegría a todos aquellos que ya no sonríen.
Estamos muy contentos y agradecidos con VIP Italia y la Escuela Integral de Circo por permitir la nueva actividad de VIP Santa Fe, como así también al taller de fotografía que capturan todas las actividades a través de sus cámaras fotográficas.
VIP Italia, VIP Santa Fe, Escuela Integral de Circo y Taller de Fotografía, unidos para crecer juntos.
--Publicado por Clowterapia VIP Santa Fe para Clownterapia VIP Santa Fe el 9/15/2008 03:00:00 PM
VIP Santa Fe Blog
VIP Santa Fe alla scuola di Circo
Cari amici,
queste immagini raccontano come i giovani di VIP Santa Fe stanno realizzando la loro nuova attività circense, attraverso la scuola Integrale di Circo (situata in via Francia, 2165 della nostra città).
La nuova attività consiste nel formare il nostro gruppo nelle varie discipline di circo per unirle al nostro spettacolo.
Le attività che impariamo nella scuola sono:
Ginnastica per rivitalizzare il corpo per tutte le discipline circensi, acrobazia, giocoleria, swing con bandiere, swing con cinture, trampoli, ruota, trapezio, espressione corporale con tessuti e clown.
Tutte queste attività sono ben insegnate dai professori: Ariel, Elena, Gonzalo, Florencia, Mauricio, Luzmila, Florencia (la loca) y Cruz.
Questi professori sono “geniali”, gentili e responsabili e molto attenti con tutti gli allievi.
Vogliamo anche parlarvi del meraviglioso lavoro che stanno realizzando gli adolescenti del Laboratorio di Fotografia della “Casita de los Chicos” (condotto dal gruppo VCM durante la missione Argentina di agosto, guidato da Pally di VIP Roma).Vi comunichiamo che gli adolescenti fotografi stanno accompagnando VIP Santa Fe in tutte le sue attività di formazione e molto presto ci accompagneranno negli spettacoli.
Anche a loro siamo molto grati per l’eccellente lavoro che fanno di fotografare tutto ciò che fa VIP Santa Fe. La nuova pagina è stata realizzata con tutte le foto che loro hanno preso con le loro macchine fotografiche. Sono foto molto belle e sono molto in gamba come compagni e fotografi.
Tutte le attività che si realizzano insieme a VIP Italia, Scuola di Circo, Laboratorio di Fotografia e Clownterapia hanno un solo obiettivo, nutrire l’Associazione VIP Santa Fe con nuovi strumenti per poter portare il sorriso e l’allegria a tutti coloro che non sorridono più.
Siamo molto contenti e grati a VIP Italia e alla Scuola Integrale di Circo per averci permesso di partecipare a questa attività e ai ragazzi del laboratorio di Fotografia che possono riprendere tutte le attività con la macchina fotografica.
Vip Italia, VIP Santa Fe, Scuola Integrale di Circo e laboratorio di Fotografia, uniti per crescere insieme.
.
Da: Clowterapia VIP Santa Fe [mailto:vip_santafe@hotmail.com] Inviato: martedì 16 settembre 2008 3.22A: aureola@clownterapia.itOggetto: [Clownterapia VIP Santa Fe] 9/15/2008 03:00:00 PM
El VIP Santa fe en la Escuela Integral de Circo
Queridos amigos:
Este video nos cuenta cómo los jóvenes de VIP Santa Fe están realizando su nueva actividad circense, a través de la Escuela Integral de Circo (ubicada en calle Francia 2165, de nuestra ciudad).
La nueva actividad consiste en formar a nuestra agrupación en varias disciplinas de circo para incorporarla a nuestros espectáculo.
Las actividades que realizamos en la escuela son:
Gimnasia para revitalizar el cuerpo para todas las disciplinas circense; acrobacia, malabarismo, wing con banderas, swin con cintas, jampers, sancos, rueda, trapecio, expresión corporal en tela y clown.
Todas estas actividades con bien instruidas por los profesores Ariel, Elena, Gonzalo, Florencia, Mauricio, Luzmila, Florencia (la loca) y Cruz. Estos profesores son geniales, amables, responsables y muy atentos para con todos los alumnos.
Tambien queremos destacar el maravilloso trabajo que están realizando los adolescentes del taller de fotografía de la Casita de los Chicos. Comentamos que los adolescentes fotógrafos están acompañando al VIP Santa Fe en todas sus actividades de formación y muy pronto nos acompañaran a los espectáculo.
A ellos también les estamos muy agradecidos por su excelente trabajo de fotografiar todo lo que hace el VIP. Esta nueva página y fue realizada con todas las fotos que ellos sacaron con sus propias cámaras. Son muy buenas fotos y muy buenos como compañeros y fotógrafos.
Todas las actividades que se realizan junto al VIP Italia, Escuela de Circo, taller de fotografía y clowntrapia tiene un solo objetivo, nutrir al VIP santa Fe con nuevas herramientas para poder alcanzar la sonrisa y alegría a todos aquellos que ya no sonríen.
Estamos muy contentos y agradecidos con VIP Italia y la Escuela Integral de Circo por permitir la nueva actividad de VIP Santa Fe, como así también al taller de fotografía que capturan todas las actividades a través de sus cámaras fotográficas.
VIP Italia, VIP Santa Fe, Escuela Integral de Circo y Taller de Fotografía, unidos para crecer juntos.
--Publicado por Clowterapia VIP Santa Fe para Clownterapia VIP Santa Fe el 9/15/2008 03:00:00 PM
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giovedì 4 settembre 2008
MISSIONE URUGUAY 2008 - 4
17 agosto
Come la settimana scorsa ci si alza con calma e si fa colazione alle 9.
Alle 10 messa con un altro prete, un po' più sbrigativo rispetto a quello
precedente (sono entrambi sostituti del prete solito, don Matteo, che
è a montevideo perché coordina un progetto con i giovani).
Terminata la messa ci ritroviamo con i giovani/adolescenti per la seconda
puntata del nostro mini-corso. Oggi insegniamo a costruire le palline
da giocoleria, giocoliamo e facciamo un po' di acrobatica. Sono
un po' casinisti, ma imparano facilmente ed alcuni si appassionano
davvero a ciò che insegniamo loro. Pranziamo rapidamente perché
alle 15 ci attendono alla Brigada, per l'ennesima festa del bambino.
Lo spettacolo è forse uno dei più problematici, dal momento che non
c'è nessuno che controlli i bambini, per cui veniamo accerchiati ed in breve
il palco scompare. Il finale risputa un po' approssimativo, ma l'entusiasmo
è comunque buono. Molto bello il rientro a casa a piedi con i "nostri"
bambini che ci accompagnano e ci aiutano con il materiale.
18 agosto
Stamane abbiamo uno spettacolo nella scuola 129, al Cerro del Marco,
altro quartiere un po' dimenticato. Prima di iniziare, partecipiamo alla
ricreazione, bevendo anche un buon mate. I bambini non sono tantissimi, ma
facendo lo spettacolo in un salone piuttosto piccolo, l'atmosfera è
di quelle molto appassionate. Si nota che anche le maestre sono molto
attente e partecipano coinvolgendo i bambini. Al termine ci ringraziano assai,
ricordandoci che quei bambini non hanno mai avuto la possibilità di vedere
qualcosa di simile e che lo ricorderanno per parecchio.
Al pomeriggio abbiam appuntamento al cerro del Estado, altro quartiere
tipo il precedente. O meglio, noi siam convinti di avere appuntamento. In
relatà quando giungiamo al posto stabilito scopriamo che nessuno ci
aspettava. Probabilmente qualche disguido tra le suore, il responsabile
della struttura ed i maestri. Insomma, dopo qualche telefonata per
capire che non ci attendevano da un'altra parte, iniziamo un mini spettacolo
per i bambini piccolini e per un paio di bulletti di quartiere che seguono
con attenzione e ci danno poi anche una mano a gonfiare i palloncini.
Ci incamminiamo a piedi, ché Barboza ancora non c'è, e facciam una bella
passeggiata.
Alle 18 iniziamo il corso claun per educatori. Sono una ventina e, dopo l'imbarazzo iniziale
ci si ritrova a ridere e scherzare come ad un allenamento solito. La soddisfazione è grande...
19 agosto
Dopo una lunga notte insonne le pagliacce sono riuscite ad escogitare alcuni simpatici acherzetti, realizzati poi durante lo spettacolo alla scuola 96. Il povero Gibbone-donnina di campagna mentre sfoglia la rivista si trova la celebre scritta "ho lettos los cartellos" e, durante il numero di magia della banana, l'assistente dell'ignaro Blurp sostituisce la fascia da samurai con un'altra riportante la scritta "Yo soy burro" (sono un asino), provocando grande ilarità tra bimbi e maestre. Al mattino recitiamo al chiuso, per la pioggia, mentre al pomeriggio nel campo da basket, e nell'intervallo tra i due spettacoli condividiamo con i bimbi un piatto di pasta ed il dulce de leche e pure i loro giochi e passatempi.
Al termine del secondo spettacolo, di corsa all'ospedale per il tanto atteso servizio in pediatria. All'entrata nel grande camerone da 6 letti l'atmosfera è un po' particolare. Tantissima gente tra parenti, infermieri e studenti di infermeria. Per cui il servizio è sicuramente diverso dal solito. Ma dopo un primo momento di difficoltà ci sciogliamo parecchio e le emozioni sgorgano quando riusciamo a far sorridere bimbi intubati e fino a poco prima piangenti.
Raccogliamo il materiale e torniamo a Mandubì, dove alle 18 c'è il secondo incontro del corso per educatori. La pioggia impedisce ad alcuni di venire, ma nonostante ciò l'atmosfera è calda come ieri. Programma: palloncini, camminate e giocoleria.
La giornata si conclude in compagnia, con l'invito a cena a casa di Marco, psicologo facente parte del gruppo di teatro indipendente, con cui abbiamo avuto l'opportunità di scoprire qualcosa in più dell'uruguay, della problematica dei suicidii infantili, ma anche di vedere alcune foto sulla loro attività con i pazienti psichiatrici.
20 agosto
È stata una bella sorpresa scoprire che la scuola 44, dove prestiamo servizio oggi, si chiama "repubblica d'italia". Gli alunni delle classi dove si studia italiano, al termine del primo spettacolo ci deliziano con una canzoncina ed una poesiola, facendoci sentire a casa.
Si pranza a scuola e si presenta lo spettacolo al secondo turno. Al termine si parte con il fidato Barbosa per un paio di commissioni in centro che in realtà si protraggono come al solito fino alle 6 del pomeriggio, giusto in tempo per l'ultimo incontro del corso per educatori. Tra giochi di gruppo e gags si conclude il percorso, tra i ringraziamenti dei partecipanti per aver loro trasmesso energia ed entusiasmo ed aver "regalato" nuove tecniche ed idee da utilizzare nel lavoro quotidiano.
Se uno degli obiettivi era "seminare pagliacci", qualche semino l'abbiamo gettato...
21 agosto
Ci si alza presto, ché alle 9 ci attendono alla scuola 105 (quella dei sordo-muti, in cui eravamo già stati). Accoglienza calorosa, poi assistiamo ad un loro spettacolo, allestito grazie all'aiuto del pagliaccio Tomatito. Si fa merenda insieme a loro, imparando alcune parole del loro linguaggio e riuscendo comunque a comunicare parecchio. Poi un mini laboratorio di giocoleria e di trucco ed infine assistiamo nuovamente ad un ballo ed una canzone cantata con i gesti. Qui l'emozione è forte, e sono copiose le lacrime che scorrono su guance di pagliacci e di maestre. Ci si saluta, anche se non si vorrebbe più andare via. Ma Barboza ci attende (per una volta è giunto puntuale...) per portarci a mangiare a casa. Dopo pranzo ci attendono al collegio San Catelin, una scuola per benestanti. Qui è stato organizzato uno spettacolo per raccogliere fondi per la Obra social di Mandubì. All'inizio paiono un po' freddini, ma col passare dei minuti cresce l'entusiasmo, ed alla fine c'è uno scroscio di applausi (e circa 2000 pesos per le suorine).
Si torna a casa per una lunga condivisione e poi alle 18.30 ci ritroviamo con gli adolescenti per l'ultima parte del mini corso claun. Riusciamo a coinvolgerli molto e notiamo una certa differenza rispetto all'anno scorso, sicuramente merito dell'ottimo lavoro che sta portando avanti suor Sara (suora boliviana giovane che ha molta presa sugli adolescenti) . Cerchiamo anche di mettere insieme uno spettacolino, che presenteranno domenica pomeriggio.
22 agosto
Giornata dedicata ai bimbini del quartiere in occasione della festa del niño (tanto per cambiare...) . Mentre Neva, Irbas, Etoile e Nano sono impegnati con i preparativi della festa e poi con i giochi, Gibbone, Blurp e Pel vanno in giro per commissioni con suor Angela e Barbosa (praticamente un'Odissea). Tra una compera di Angela ed un'altra, i nostri fanno tappa alla scuola "repubblica d'italia" per lasciare, a nome di tutta l'associazione il libro di favole scritto dai carcerati di asti.
Dopo pranzo si continuano i festeggiamenti coi bimbi più grandi che assistono allo spettacolino, in compagnia anche di suor Isabel, che si lascia andare a grasse e sonore risate.
Al termine ci prepariamo per andare a cena con i nostri amici attori (un'ennesima fagiolata... ).
Primo intoppo: si doveva giungere verso le otto ma, giusto mentre si sta per uscire ci si accorge che il prete, che sta dicendo messa nella "nostra" chiesa, ha parcheggiato davanti all'uscita del garage (notare che in tutta la via non c'era una macchina parcehggiata a parte quella...). Attendiam che termmini la messa e giungiamo all'appuntamento con un'ora buona di ritardo ma... siamo i primi!!
Dopo una mezz'ora giungono gli altri e si comincia. Peccato che scopriamo che gli attori avrebbero dovuto portare i piatti anche per noi, ma qualcuno si è scordato...
quindi si mangia a turni. Nonostante ciò e la stanchezza, la serata termina molto bene, con un gran cerchio e, con la guida del maestro Michel, ognuno di noi regala al gruppo una parola che racchiuda il tempo passato insieme.
23 agosto
Oggi mattinata libera. Ne approfittiamo per stare un po' con i nostri bambini, mentre Gibbone
e Neva vanno in centro per compere con suor Angela. Come sempre si sa quando partono, ma non si ha idea di quando riusciranno a rientrare... Si pranza veloce perché alle 13.30 ci attendono in una scuoletta di campagna ad una decina di chilometri da rivera. L'atmosfera è un po' seriosa, ed i bambini ci mettono un pochetto a sciogliersi. Si nota la differenza rispetto ai bambini più vivaci a cui siamo abituati. Al termine assistiamo anche allo spettacolo di Tomatito e poi regaliamo alla scuola il camice dipinto dai bambini di una scuola astigiana. Dovrebbe essere l'inizio di un gemellaggio. Si torna in centro e si va ad una festa del bambino (l'ennesima) in un teatro. Purtroppo siam solo in 6, essendo che Birbas ci abbandona per problemi intestini... Viene però sostituita da Cinthia, un'adolescente del gruppo di Mandubì che interpreta addirittura la parte centrale dell'omino triste.
24 agosto
È arrivato l'ultimo giorno a Mandubì. Sembrava così lontano, ed ora... eccolo!
Dopo colazione, tutti a messa, dove riceviamo il saluto ufficiale da parte della
comunità di Mandubì. Poi fino alle 13 restiamo a giocare con i nostri amici più giovani,
facendo palloncini e partecipando ad un'appassionante partita di pallone.
A pranzo c'è gran festa per festeggiare il compleanno del nostro "chofer oficial"
Barboza (autista ufficiale) e di sua figlia Cristina.Mangiamo tutti insieme un
ricchissimo e gustoso "asado" preparato da Barbosa stesso e Bartolo. Sembra di stare
ad un'antica festa di paese nel sud d'italia!
Alle 15.30 ci ritroviamo con i ragazzi del gruppo adolescenti che hanno seguito il corso di clownerie, per mettere in scena la loro versione del nostro spettacolo. Si divertono, forse più loro del pubblico, ma il finale è un successone. Il resto del pomeriggio è dedicato ai saluti. Salutiamo anche Tomatito, l'amico payaso con cui scambiamo preziose esperienze.
Valige, docce, cena, ancora saluti ai ragazzi più grandi ed alle carissime, generose, preziose
e sempre disponibili Hermanas. Alle 24 si parte per l'ultimo viaggio con Barboza, alla volta
della stazione bus. Ultimo tentativo di rapimento di Neva da parte di Mirta e suor Sara. E si parte.
25 agosto
Si giunge a Montevideo alle 6.30 di mattina, piuttosto addormentati. Si va dalle suore e ci si riposa un paio d'ore. Poi colazione e si va a fare un giretto in centro (a parte Pel ed Eto, che non sono troppo in forma e si fermano a casa). Facciam i turisti ed andiamo a vedere l'oceano (parecchio sporchino, almeno nel tratto che abbiam visto noi).
Al pomeriggio visita alle bambine di una casa famiglia gestita da una suora amica delle "nostre" e poi cena con suor Isabel che dorme a montevideo per partire l'indomani per la bolivia. Qualche lacrima scappa di nuovo...
26 agosto
Ultimo giorno in uruguay. Spettacolo nella scuola gestita dalle suore, poi visita alle suore anziane che sono ricoverate qui. Nel pomeriggio ancora uno spettacolo nella scuola e quindi in un centro diurno che accoglie bambini con problemi, per cercare di toglierli dalla strada.
Qualche problema con il vento forte, ma lo spettacolo viene comunque bene. E alla fine si gioca un po' con loro.
E poi tutti a casa a lavarsi e a preparare le valigie. Domani si parte presto.
Come la settimana scorsa ci si alza con calma e si fa colazione alle 9.
Alle 10 messa con un altro prete, un po' più sbrigativo rispetto a quello
precedente (sono entrambi sostituti del prete solito, don Matteo, che
è a montevideo perché coordina un progetto con i giovani).
Terminata la messa ci ritroviamo con i giovani/adolescenti per la seconda
puntata del nostro mini-corso. Oggi insegniamo a costruire le palline
da giocoleria, giocoliamo e facciamo un po' di acrobatica. Sono
un po' casinisti, ma imparano facilmente ed alcuni si appassionano
davvero a ciò che insegniamo loro. Pranziamo rapidamente perché
alle 15 ci attendono alla Brigada, per l'ennesima festa del bambino.
Lo spettacolo è forse uno dei più problematici, dal momento che non
c'è nessuno che controlli i bambini, per cui veniamo accerchiati ed in breve
il palco scompare. Il finale risputa un po' approssimativo, ma l'entusiasmo
è comunque buono. Molto bello il rientro a casa a piedi con i "nostri"
bambini che ci accompagnano e ci aiutano con il materiale.
18 agosto
Stamane abbiamo uno spettacolo nella scuola 129, al Cerro del Marco,
altro quartiere un po' dimenticato. Prima di iniziare, partecipiamo alla
ricreazione, bevendo anche un buon mate. I bambini non sono tantissimi, ma
facendo lo spettacolo in un salone piuttosto piccolo, l'atmosfera è
di quelle molto appassionate. Si nota che anche le maestre sono molto
attente e partecipano coinvolgendo i bambini. Al termine ci ringraziano assai,
ricordandoci che quei bambini non hanno mai avuto la possibilità di vedere
qualcosa di simile e che lo ricorderanno per parecchio.
Al pomeriggio abbiam appuntamento al cerro del Estado, altro quartiere
tipo il precedente. O meglio, noi siam convinti di avere appuntamento. In
relatà quando giungiamo al posto stabilito scopriamo che nessuno ci
aspettava. Probabilmente qualche disguido tra le suore, il responsabile
della struttura ed i maestri. Insomma, dopo qualche telefonata per
capire che non ci attendevano da un'altra parte, iniziamo un mini spettacolo
per i bambini piccolini e per un paio di bulletti di quartiere che seguono
con attenzione e ci danno poi anche una mano a gonfiare i palloncini.
Ci incamminiamo a piedi, ché Barboza ancora non c'è, e facciam una bella
passeggiata.
Alle 18 iniziamo il corso claun per educatori. Sono una ventina e, dopo l'imbarazzo iniziale
ci si ritrova a ridere e scherzare come ad un allenamento solito. La soddisfazione è grande...
19 agosto
Dopo una lunga notte insonne le pagliacce sono riuscite ad escogitare alcuni simpatici acherzetti, realizzati poi durante lo spettacolo alla scuola 96. Il povero Gibbone-donnina di campagna mentre sfoglia la rivista si trova la celebre scritta "ho lettos los cartellos" e, durante il numero di magia della banana, l'assistente dell'ignaro Blurp sostituisce la fascia da samurai con un'altra riportante la scritta "Yo soy burro" (sono un asino), provocando grande ilarità tra bimbi e maestre. Al mattino recitiamo al chiuso, per la pioggia, mentre al pomeriggio nel campo da basket, e nell'intervallo tra i due spettacoli condividiamo con i bimbi un piatto di pasta ed il dulce de leche e pure i loro giochi e passatempi.
Al termine del secondo spettacolo, di corsa all'ospedale per il tanto atteso servizio in pediatria. All'entrata nel grande camerone da 6 letti l'atmosfera è un po' particolare. Tantissima gente tra parenti, infermieri e studenti di infermeria. Per cui il servizio è sicuramente diverso dal solito. Ma dopo un primo momento di difficoltà ci sciogliamo parecchio e le emozioni sgorgano quando riusciamo a far sorridere bimbi intubati e fino a poco prima piangenti.
Raccogliamo il materiale e torniamo a Mandubì, dove alle 18 c'è il secondo incontro del corso per educatori. La pioggia impedisce ad alcuni di venire, ma nonostante ciò l'atmosfera è calda come ieri. Programma: palloncini, camminate e giocoleria.
La giornata si conclude in compagnia, con l'invito a cena a casa di Marco, psicologo facente parte del gruppo di teatro indipendente, con cui abbiamo avuto l'opportunità di scoprire qualcosa in più dell'uruguay, della problematica dei suicidii infantili, ma anche di vedere alcune foto sulla loro attività con i pazienti psichiatrici.
20 agosto
È stata una bella sorpresa scoprire che la scuola 44, dove prestiamo servizio oggi, si chiama "repubblica d'italia". Gli alunni delle classi dove si studia italiano, al termine del primo spettacolo ci deliziano con una canzoncina ed una poesiola, facendoci sentire a casa.
Si pranza a scuola e si presenta lo spettacolo al secondo turno. Al termine si parte con il fidato Barbosa per un paio di commissioni in centro che in realtà si protraggono come al solito fino alle 6 del pomeriggio, giusto in tempo per l'ultimo incontro del corso per educatori. Tra giochi di gruppo e gags si conclude il percorso, tra i ringraziamenti dei partecipanti per aver loro trasmesso energia ed entusiasmo ed aver "regalato" nuove tecniche ed idee da utilizzare nel lavoro quotidiano.
Se uno degli obiettivi era "seminare pagliacci", qualche semino l'abbiamo gettato...
21 agosto
Ci si alza presto, ché alle 9 ci attendono alla scuola 105 (quella dei sordo-muti, in cui eravamo già stati). Accoglienza calorosa, poi assistiamo ad un loro spettacolo, allestito grazie all'aiuto del pagliaccio Tomatito. Si fa merenda insieme a loro, imparando alcune parole del loro linguaggio e riuscendo comunque a comunicare parecchio. Poi un mini laboratorio di giocoleria e di trucco ed infine assistiamo nuovamente ad un ballo ed una canzone cantata con i gesti. Qui l'emozione è forte, e sono copiose le lacrime che scorrono su guance di pagliacci e di maestre. Ci si saluta, anche se non si vorrebbe più andare via. Ma Barboza ci attende (per una volta è giunto puntuale...) per portarci a mangiare a casa. Dopo pranzo ci attendono al collegio San Catelin, una scuola per benestanti. Qui è stato organizzato uno spettacolo per raccogliere fondi per la Obra social di Mandubì. All'inizio paiono un po' freddini, ma col passare dei minuti cresce l'entusiasmo, ed alla fine c'è uno scroscio di applausi (e circa 2000 pesos per le suorine).
Si torna a casa per una lunga condivisione e poi alle 18.30 ci ritroviamo con gli adolescenti per l'ultima parte del mini corso claun. Riusciamo a coinvolgerli molto e notiamo una certa differenza rispetto all'anno scorso, sicuramente merito dell'ottimo lavoro che sta portando avanti suor Sara (suora boliviana giovane che ha molta presa sugli adolescenti) . Cerchiamo anche di mettere insieme uno spettacolino, che presenteranno domenica pomeriggio.
22 agosto
Giornata dedicata ai bimbini del quartiere in occasione della festa del niño (tanto per cambiare...) . Mentre Neva, Irbas, Etoile e Nano sono impegnati con i preparativi della festa e poi con i giochi, Gibbone, Blurp e Pel vanno in giro per commissioni con suor Angela e Barbosa (praticamente un'Odissea). Tra una compera di Angela ed un'altra, i nostri fanno tappa alla scuola "repubblica d'italia" per lasciare, a nome di tutta l'associazione il libro di favole scritto dai carcerati di asti.
Dopo pranzo si continuano i festeggiamenti coi bimbi più grandi che assistono allo spettacolino, in compagnia anche di suor Isabel, che si lascia andare a grasse e sonore risate.
Al termine ci prepariamo per andare a cena con i nostri amici attori (un'ennesima fagiolata... ).
Primo intoppo: si doveva giungere verso le otto ma, giusto mentre si sta per uscire ci si accorge che il prete, che sta dicendo messa nella "nostra" chiesa, ha parcheggiato davanti all'uscita del garage (notare che in tutta la via non c'era una macchina parcehggiata a parte quella...). Attendiam che termmini la messa e giungiamo all'appuntamento con un'ora buona di ritardo ma... siamo i primi!!
Dopo una mezz'ora giungono gli altri e si comincia. Peccato che scopriamo che gli attori avrebbero dovuto portare i piatti anche per noi, ma qualcuno si è scordato...
quindi si mangia a turni. Nonostante ciò e la stanchezza, la serata termina molto bene, con un gran cerchio e, con la guida del maestro Michel, ognuno di noi regala al gruppo una parola che racchiuda il tempo passato insieme.
23 agosto
Oggi mattinata libera. Ne approfittiamo per stare un po' con i nostri bambini, mentre Gibbone
e Neva vanno in centro per compere con suor Angela. Come sempre si sa quando partono, ma non si ha idea di quando riusciranno a rientrare... Si pranza veloce perché alle 13.30 ci attendono in una scuoletta di campagna ad una decina di chilometri da rivera. L'atmosfera è un po' seriosa, ed i bambini ci mettono un pochetto a sciogliersi. Si nota la differenza rispetto ai bambini più vivaci a cui siamo abituati. Al termine assistiamo anche allo spettacolo di Tomatito e poi regaliamo alla scuola il camice dipinto dai bambini di una scuola astigiana. Dovrebbe essere l'inizio di un gemellaggio. Si torna in centro e si va ad una festa del bambino (l'ennesima) in un teatro. Purtroppo siam solo in 6, essendo che Birbas ci abbandona per problemi intestini... Viene però sostituita da Cinthia, un'adolescente del gruppo di Mandubì che interpreta addirittura la parte centrale dell'omino triste.
24 agosto
È arrivato l'ultimo giorno a Mandubì. Sembrava così lontano, ed ora... eccolo!
Dopo colazione, tutti a messa, dove riceviamo il saluto ufficiale da parte della
comunità di Mandubì. Poi fino alle 13 restiamo a giocare con i nostri amici più giovani,
facendo palloncini e partecipando ad un'appassionante partita di pallone.
A pranzo c'è gran festa per festeggiare il compleanno del nostro "chofer oficial"
Barboza (autista ufficiale) e di sua figlia Cristina.Mangiamo tutti insieme un
ricchissimo e gustoso "asado" preparato da Barbosa stesso e Bartolo. Sembra di stare
ad un'antica festa di paese nel sud d'italia!
Alle 15.30 ci ritroviamo con i ragazzi del gruppo adolescenti che hanno seguito il corso di clownerie, per mettere in scena la loro versione del nostro spettacolo. Si divertono, forse più loro del pubblico, ma il finale è un successone. Il resto del pomeriggio è dedicato ai saluti. Salutiamo anche Tomatito, l'amico payaso con cui scambiamo preziose esperienze.
Valige, docce, cena, ancora saluti ai ragazzi più grandi ed alle carissime, generose, preziose
e sempre disponibili Hermanas. Alle 24 si parte per l'ultimo viaggio con Barboza, alla volta
della stazione bus. Ultimo tentativo di rapimento di Neva da parte di Mirta e suor Sara. E si parte.
25 agosto
Si giunge a Montevideo alle 6.30 di mattina, piuttosto addormentati. Si va dalle suore e ci si riposa un paio d'ore. Poi colazione e si va a fare un giretto in centro (a parte Pel ed Eto, che non sono troppo in forma e si fermano a casa). Facciam i turisti ed andiamo a vedere l'oceano (parecchio sporchino, almeno nel tratto che abbiam visto noi).
Al pomeriggio visita alle bambine di una casa famiglia gestita da una suora amica delle "nostre" e poi cena con suor Isabel che dorme a montevideo per partire l'indomani per la bolivia. Qualche lacrima scappa di nuovo...
26 agosto
Ultimo giorno in uruguay. Spettacolo nella scuola gestita dalle suore, poi visita alle suore anziane che sono ricoverate qui. Nel pomeriggio ancora uno spettacolo nella scuola e quindi in un centro diurno che accoglie bambini con problemi, per cercare di toglierli dalla strada.
Qualche problema con il vento forte, ma lo spettacolo viene comunque bene. E alla fine si gioca un po' con loro.
E poi tutti a casa a lavarsi e a preparare le valigie. Domani si parte presto.
mercoledì 3 settembre 2008
Lezioni di circo - Samta Fe - Argentina (tradotta)
Prima lezione alla scuola di Circo dei ragazzi di VIP Santa Fe (Argentina)
Siamo molto contenti perché sabato scorso abbiamo iniziato i laboratori di circo. I professori sono ottimi, subito hanno fatto amicizia con VIP Santa Fe e abbiamo sorriso e condiviso bei momenti da amici. Il bello è che la maggior parte dei professori erano della nostra età , ( de 22 a 27 años) jovencitos.Abbiamo 6 professori: Ariel coordinatore generale della scuola di circo, Mauricio incaricato di giocoleria, Florencia, bandiere e pois per swing, Ana y sergio per l'acrobazia.
Per il momento abbiamo iniziato in 10 le lezioni di circo, però il prossimo sabato saremo 12.Abbiamo fatto lezione dalle 11 a 13 hs e a partire da sabato prossimo sarà de 10 a 13 hs. perché i professori hanno molte cose da insegnarci.
Come dicevo, la prima cosa che abbiato fatto è stato correre per dieci volte intorno al campo della scuola, poi abbiamo fatto delle flessioni sulle braccia, molte, estiramientos de piernas y vastante ejercicios fisico. E' un'attività che faremo in tutte le lezioni perché ci dicevano i profe que per imparare le diverse discipline circensi bisogna raggiungere una buona condizione fisica e mantenere il corpo in salute. Cosa che a molti di noi mancava perché non avevamo mai fatto tanti esercizi fisici tutti assieme.
Poi ci siamo divisi in tre gruppi affinché ognuno potesse imparare swing, giocoleria e acrobazia. Però dopo los 45 minutos abbiamo cambiato.
Il gruppo che faceva giocleria è passato ad acrobazia, quello che faceva acrobazia è passato a swing e quello che faceva swing è passato a giocoleria.
Queste rotazioni sono state fatte perché tutti possano apprendere le tre discipline.Avresti dovuto vedere la mia espressione di gioia quando sono riuscito a giocolare con due palline, saltavo di gioia quando sono riuscito a fare qualche cosa anche con tre palline.
Quando il profe ci insegnava eravamo sorpresi di tutte le cose che si possono fare con le palline, le bandiere e con l'acrobatica.
Il cuore di ciascuno dei ragazzi di VIP era pieno di gioia per tutte le cose che stava imparando e le cose favolose che avrebbe imparato, e pensare che siamo solo all'inizio.Quando è giunto il momento di terminare eravamo tutti indolenziti perché non avevamo mai fatto tanti esercisi tutti assieme.
Ma nonostante questo ho notato che tutti avavano voglia di lavorare con attenzione e molta gioia perché nonostante il dolore fisico per la ginnastica ci restavano forze per proseguire la lezione.E' stata una bella lezione, alla quale ci ha accompagnati il laboratorio di fotografia (Amanda, Soledad y Mikaela) hanno fatto tutte le foto necessarie della prima lezione di circo, quando le svilupperanno te le manderemo perché tu posa vederle.
Vi informo che a partire da questo sabato abbiamo deciso con VIP santa Fe y Soledad che i ragazzi del gruppo di fotografia accompagnino con le loro macchine tutte le attività di VIP, abbiamo deciso di lavorare insieme e che ci accompagnino sempre in tutto.
E' stata una bella lezione, è stato molto bello vedere l'espressione di gioia di Obelisco, Melocotón, Tavito, Nikasio, Bichi, Rayito, Risueños, Mate DJ, Pikito y yo. Occhi brillanti e sorrisi da orecchia ad orecchia.
Grazie perché queste attività di circo, gli spettacoli e i servizi in ospedale che abbiamo condiviso dimostrano che VIP Santa Fe y VIP Italia sono uniti per crescere insieme.
Vi manderemo presto molte immagini del circo. I
l mio cuore è pieno di gioia e amo sempre più VIP Italia y VIP Santa Fe.
Siamo molto contenti perché sabato scorso abbiamo iniziato i laboratori di circo. I professori sono ottimi, subito hanno fatto amicizia con VIP Santa Fe e abbiamo sorriso e condiviso bei momenti da amici. Il bello è che la maggior parte dei professori erano della nostra età , ( de 22 a 27 años) jovencitos.Abbiamo 6 professori: Ariel coordinatore generale della scuola di circo, Mauricio incaricato di giocoleria, Florencia, bandiere e pois per swing, Ana y sergio per l'acrobazia.
Per il momento abbiamo iniziato in 10 le lezioni di circo, però il prossimo sabato saremo 12.Abbiamo fatto lezione dalle 11 a 13 hs e a partire da sabato prossimo sarà de 10 a 13 hs. perché i professori hanno molte cose da insegnarci.
Come dicevo, la prima cosa che abbiato fatto è stato correre per dieci volte intorno al campo della scuola, poi abbiamo fatto delle flessioni sulle braccia, molte, estiramientos de piernas y vastante ejercicios fisico. E' un'attività che faremo in tutte le lezioni perché ci dicevano i profe que per imparare le diverse discipline circensi bisogna raggiungere una buona condizione fisica e mantenere il corpo in salute. Cosa che a molti di noi mancava perché non avevamo mai fatto tanti esercizi fisici tutti assieme.
Poi ci siamo divisi in tre gruppi affinché ognuno potesse imparare swing, giocoleria e acrobazia. Però dopo los 45 minutos abbiamo cambiato.
Il gruppo che faceva giocleria è passato ad acrobazia, quello che faceva acrobazia è passato a swing e quello che faceva swing è passato a giocoleria.
Queste rotazioni sono state fatte perché tutti possano apprendere le tre discipline.Avresti dovuto vedere la mia espressione di gioia quando sono riuscito a giocolare con due palline, saltavo di gioia quando sono riuscito a fare qualche cosa anche con tre palline.
Quando il profe ci insegnava eravamo sorpresi di tutte le cose che si possono fare con le palline, le bandiere e con l'acrobatica.
Il cuore di ciascuno dei ragazzi di VIP era pieno di gioia per tutte le cose che stava imparando e le cose favolose che avrebbe imparato, e pensare che siamo solo all'inizio.Quando è giunto il momento di terminare eravamo tutti indolenziti perché non avevamo mai fatto tanti esercisi tutti assieme.
Ma nonostante questo ho notato che tutti avavano voglia di lavorare con attenzione e molta gioia perché nonostante il dolore fisico per la ginnastica ci restavano forze per proseguire la lezione.E' stata una bella lezione, alla quale ci ha accompagnati il laboratorio di fotografia (Amanda, Soledad y Mikaela) hanno fatto tutte le foto necessarie della prima lezione di circo, quando le svilupperanno te le manderemo perché tu posa vederle.
Vi informo che a partire da questo sabato abbiamo deciso con VIP santa Fe y Soledad che i ragazzi del gruppo di fotografia accompagnino con le loro macchine tutte le attività di VIP, abbiamo deciso di lavorare insieme e che ci accompagnino sempre in tutto.
E' stata una bella lezione, è stato molto bello vedere l'espressione di gioia di Obelisco, Melocotón, Tavito, Nikasio, Bichi, Rayito, Risueños, Mate DJ, Pikito y yo. Occhi brillanti e sorrisi da orecchia ad orecchia.
Grazie perché queste attività di circo, gli spettacoli e i servizi in ospedale che abbiamo condiviso dimostrano che VIP Santa Fe y VIP Italia sono uniti per crescere insieme.
Vi manderemo presto molte immagini del circo. I
l mio cuore è pieno di gioia e amo sempre più VIP Italia y VIP Santa Fe.
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lezione di circo - Santa Fe - Argentina
lettera da Santa Fe Argentina (tradotta)
Cara Krauta
Grazie per la mail che ci hai mandato, è molto emozionante per noi tutti perché ci spinge a continuare a colmare di gioia da un barrio tanto povero ma a sua volta pieno di buona gente che vuole continuare a lottare. Nel centro e in altre città di classe media e alta pensano che Santa Rosa de Lima è un barrio molto povero senza capacità né strumenti come quelli che hanno loro. Però nonostante tutto, tra gli obiettivi e le mete che ha VIP Santa Fe ha, uno è il più grande di tutti. VIP Santa Fe dimostrerà attraverso la gioia e il clown che a santa Rosa de Lima ci sono giovani e gruppi che possono sollevare il barrio molto in alto perché Santa Rosa de lima ne ha le possibilità. Perché ci sono giovani che lottano per cambiare, perché ci sono giovani e adulti che si preoccupano per coloro che hanno più bisogno, per i più poveri tra loro, perché ci sono bambini che godono di tutte le attività che diverse istituzioni offrono loro. Santa Rosa de Lima non è povera, perché santa Rosa de Lima ha possibilità e valori che forse nel centro o in altre città di classe media o alta non ci sono.
Questi valori sono Amore verso i più bisognosi, Solidarietà verso il bimbi che soffre, Carità nel tendere una mano all'anziano solo, Coscienza nel voler aiutare i giovani e gli adulti che si drogano o sono alcolizzati. Santa Rosa de Lima è un barrio molto ricco in dignità e valori a partire dall'amore più profondo.
E VIP Santa Fe ha come principale obiettivo portare ovunque con il clown questa ricchezza.
Clown Kalabaza.
Grazie per la mail che ci hai mandato, è molto emozionante per noi tutti perché ci spinge a continuare a colmare di gioia da un barrio tanto povero ma a sua volta pieno di buona gente che vuole continuare a lottare. Nel centro e in altre città di classe media e alta pensano che Santa Rosa de Lima è un barrio molto povero senza capacità né strumenti come quelli che hanno loro. Però nonostante tutto, tra gli obiettivi e le mete che ha VIP Santa Fe ha, uno è il più grande di tutti. VIP Santa Fe dimostrerà attraverso la gioia e il clown che a santa Rosa de Lima ci sono giovani e gruppi che possono sollevare il barrio molto in alto perché Santa Rosa de lima ne ha le possibilità. Perché ci sono giovani che lottano per cambiare, perché ci sono giovani e adulti che si preoccupano per coloro che hanno più bisogno, per i più poveri tra loro, perché ci sono bambini che godono di tutte le attività che diverse istituzioni offrono loro. Santa Rosa de Lima non è povera, perché santa Rosa de Lima ha possibilità e valori che forse nel centro o in altre città di classe media o alta non ci sono.
Questi valori sono Amore verso i più bisognosi, Solidarietà verso il bimbi che soffre, Carità nel tendere una mano all'anziano solo, Coscienza nel voler aiutare i giovani e gli adulti che si drogano o sono alcolizzati. Santa Rosa de Lima è un barrio molto ricco in dignità e valori a partire dall'amore più profondo.
E VIP Santa Fe ha come principale obiettivo portare ovunque con il clown questa ricchezza.
Clown Kalabaza.
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