mercoledì 6 agosto 2008

MISSIONE URUGUAY - 2008

DIARIO DI MISSIONE

4 Agosto 2008

Gli urumissionari sono giunti a destinazione e addirittura con tutte le valigie, nonostante il numero (17) e le due ore di attesa al ritiro bagagli a Buenos Aires, senza trascurare un ottimo giro turistico per la Città di Buenos Aires con l'esperta guida Acchiappasogni (ribattezzata Pandistelle dalla sbadata Irbas).
Arrivati a Montevideo abbiam goduto dell'ospitalità delle Hermanas de la Providencia che, dispiaciute per l'assenza di Bretella, Donji e Furia, mandano loro tanti saluti ed abbracci (Hermana Lilia è in gran forma...). Ci aspettano 6 ore di autobus, ma passano rapidamente tra una risata un panino e un sonnellino. Ad aspettarci alla fermata troviamo Hermana Isabel e Angela. Il tempo di arrivare e siamo sommersi dai bambini del barrio. Si ricordano di Nano e Peldicarota e chiedono degli altri, ma ciò non toglie l'euforia per i nuovi clauni. Bastano 5 minuti e Gibbone e Blurp si ritrovano addosso 4 bambini a testa, Etoile passa il suo cappello e scatta foto a ripetizione, Irbas tenta di imparare i nomi e Neva ride alla visione di tutta la baraonda. L'accoglienza è stata più che speciale. Siamo pronti e carichi.

5 Agosto

Al mattino la sveglia suona alle 8 (alle 7.30 per le mujeres, che si sa…). Colazione e ultima prova per lo spettacolo. Alle 10.30 assistiamo ad uno spettacolo preparato per noi, al quale replichiamo con la mitica sigla degli indiani e cauboi. A questo punto la situazione "degenera" e veniamo travolti dall'entusiasmo degli "gurises" (bambini in portugnol). Risultato: Gibbone, 2 vertebre incrinate, Blurp distrutto, Nano sciancato, le regazze in una pozza di sudore (e ricordiamo che è andata via l'acqua…), ma i ragazzini ancora più euforici.


Scene di vita vissuta.

Dunque, l'autobus da Montevideo a Rivera possedeva un cesso. Ad un certo punto Etoile e Neva, in procinto di scoppiare, decidono di scendere al piano di sotto (i piani del pullman erano due, ed i nostri viaggiavano al superiore) per provare il suddetto cesso. Dopo poco tornano disperate: "è chiuso a chiave!!!!, come facciamo? Chiediamo all'autista? Ma è chiuso nella sua cabina stagna! Non si può entrare!!!" e Gibbone "ma il problema sussiste! Ché scappa pure a me!". Al che Nano, eroicamente, decide di scendere per provare a bussare alla cabina. Giunto di sotto si dice "mah, proviamo ancora un attimin a vedere se per caso si apre". Tira, e come per magia la porta si apre... al che le due disperate si liberano. Gibbone, sollevato pure lui, scende a sua volta, dopo aver ricevuto le raccomandazioni "ecco, tu cerca di non aprire la porta a spallate, che poi ti vediam rotolare giù dal bus in corsa....". Il nostro parte fiducioso, giunge alla fatidica porta, che però gli oppone resistenza maggiore alle aspettative. Al che gli balena il pensiero "ma come, sono io forse più deboluccio di Neva ed Etoile?!". Strattona, spintona, carica la spallata, dopodiché al quarto tentativo si interrompe, perchè magicamente la porta si apre e ne esce il povero controllore, che, vista la stazza dell'aspirante entrante, si rannicchia in un cantuccio e lo lascia passare intimorito....

Irbas, che solitamente soffre di intestino pigro, al giungere di un improvviso ed insperato stimolo durante il pranzo, si rivolge a Pel sottovoce dicendo "o, non dire nulla, io quatta quatta me ne vo al cesso, ché la natura chiama..." si alza, gira attorno al tavolo con indifferenza e.... PATATRAMMMM, si incastra in una lamiera appoggiata al caminetto facendola rovinare a terra fragorosamente, attirando gli occhi di tutti su di sé. Bon, va, produce e, tornando soddisfatta e garrula comincia a sparecchiare. Al secondo viaggio verso la cucina... PATATATATRAMM, secondo inciampo rumoroso. Al che Suor Isabel comincia a ridere a crepapancia, e tuttora quando incrocia Irbas sogghigna divertita.

Blurp, Gibbone, Etoile, Neva, Irbas, Peldicarota, Nano

Nessun commento: