giovedì 21 agosto 2008

MISSIONE URUGUAY 2008 - 3

11 agosto

Oggi ci attende la scuola principale di Rivera, la Escuela 1, dove presentiamo uno spettacolo al mattino ed uno al pomeriggio (ogni scuola fa due turni, per cui i ragazzi del turno mattutino sono distinti da quelli del pomeriggio). Come ci aspettavamo essendoci andati già lo scorso anno, c'è una moltitudine di bambini che si schierano nell'anfiteatro del cortile e ci acclamano. L'atmosfera è di quelle esaltanti, ed al termine veniamo letteralmente assaliti, con richieste di autografi dappertutto (su foglietti, su quaderni, sui grembiuli, sulle braccia ecc ecc). Al pomeriggio sono ancora di più. Un delirio. E si ricordano quasi tutti dello spettacolo che facemmo lo scorso anno.
Al termine si va alla volta dell'INAU, una specie di casa-famiglia per bambini e ragazzi. Iniziamo lo spettacolo all'aperto all'imbrunire, e purtroppo la luce non è delle migliori. Comunque lo spettacolo ha avuto successo. Purtroppo al termine, dopo aver distribuito alcuni nasi rossi e palloncini in regalo, ce ne andiamo con un po' di amaro in bocca per l'impressione che i bambini non vivevano in una condizione particolarmente felice. Appena il tempo di mangiare un panino e si va all'Apenjur, dove ci attende il gruppo di teatro per un allenamento sull'espressione corporale tenuto da noi. Nonostante la stanchezza, l'atmosfera familiare ci ricarica, e pare di fare un allenamento a "casa nostra".

12 agosto

Sveglia presto, ché alle ore 9 abbiamo un primo spettacolo in una scuola per sordo muti. Prima di attuare, facciamo un giro nelle due classi, trovando un'atmosfera molto accogliente e simpatica. Anche lo spettacolo va benissimo, e al termine nessuno vorrebbe andarsene. Purtroppo però dobbiamo scappare perché ci attendono in un asilo (Mi Salita) di Mandubì. Prima di andarcene ci accordiamo con il maestro Pablo per una mattinata di laboratori con i ragazzi.
Al Mi Salita veniamo accolti con qualche pianto e sguardi impauriti (erano molto piccolini), ma dopo qualche bolla di sapone, mimo, giocoleria e magia, siam riusciti a conquistarci i bambini e pure le maestre, che ci hanno promesso una torta al cioccolato per il pomeriggio. Solo per questo torniamo dopo il pranzo dalle suore... I nuovi bambini sono più scalmanati. Li intratteniamo con il teatrino e le marionette costruite da Pel, con bolle di sapone grandi e piccine e con molto colore ed allegria.


13 agosto

Al mattino ci attende una folla di bambini in un campo di basket nel quartiere "Il sacrificio de Sonia", uno dei più poveri di Rivera. Ci sono bambini di varie scuole e di varie età. Lo spettacolo risulta alquanto complicato per l'euforia del pubblico che ad un certo punto inizia ad avvicinarsi sempre più e, nonostante i continui inviti a lasciare un po' di spazio per la nostra attuazione, alla fine entra a far parte della scena. Purtroppo i maestri non sembrano molto attenti a ciò che combinano gli alunni ed anche per questo si fa fatica a terminare. Comunque il messaggio passa ed alla fine veniamo invitati a mangiare lì con i ragazzi e bambini di una sorta di dopo scuola (che per alcuni è addirittura un sostituto della scuola) dove imparano qualche lavoretto e a vivere con un po' di regole. Ci mischiamo a loro e per questo alla fine siamo tutti soddisfatti dal punto di vista relazionale, un po' meno da quello culinario... ma sicuramente questo è un fatto secondario.
Al pomeriggio ci attendono alle 3 alla Arenera, una sorta di oratorio qui vicino a Mandubì. Altro spettacolo e poi giochi (un po' disordinati) con gli ospiti. Anche qua colpisce il comportamento degli educatori con i ragazzini, che risultano piuttosto abbandonati a se stessi.
Serata "mondana", con cena fuori insieme al gruppo di teatro di Michel. Sono molto accoglienti e divertenti e parecchio interessati alla nostra attività. Una bella serata in compagnia.


14 agosto

Oggi ci attendono al Celer, un centro di aiuto allo studio per i ragazzi con problemi di lettura e di relazione, centro che quest'anno festeggia il cinquantesimo compleanno. Si nota subito l'atmosfera festosa e l'attesa di tutti, maestri in primis. Ci sono palloncini appesi, disegni di pagliacci, scritte di benvenuto. Sono tutti molto partecipi alla rappresentazione (cominciamo a ruotare i ruoli, per cui anche noi siamo più pimpanti rispetto alle ultime uscite) ed alla fine restiamo con loro a "tomar leche" ovvero facciamo colazione. Si va a casa a mangiare e alle 3 siamo di nuovo lì. Stesso successo della mattina e poi alcuni assistono anche ad una canzoncina dei più piccolini accompagnati al piano dal maestro di musica (che tra l'altro aveva gli stessi occhiali di Neva quando fa l'assistente cecato del mago). Alla sera tutto bene, a parte il ko tecnico di Blurp e Pel (problemi di stomaco e pancia).

15 agosto

Giornata piena, con due spattacoli al mattino e due al pomeriggio, prima al Tren de Chocolate (un altro dopo scuola o prima di scuola, a seconda dei turni) e poi alla scuola 128, la "nostra" scuola (dove va la maggior parte dei bambini della Obra social). Due emozioni diverse, ma entrambe molto belle. Al Tren c'è un'atmosfera intima ed accogliente, i maestri partecipano attivamente ed alla fine facciamo colazione con loro (c'era torta di cioccolato, preparata appositamente dalla cuoca per Bretella, la muñeca golosa dell'anno scorso). C'è anche un bel discorso di ringraziamento del professore di ginnastica che commuove un po' tutti.
Alla scuola veniamo accolti con grande entusiasmo, soprattutto dai "nostri", che ci chiamano orgogliosi coi nostri nomi. E partecipano allo spettacolo con grande attenzione, anche se lo hanno già visto altre volte. Alla fine come sempre facciamo le star e firmiamo decine di autografi, dopodiché veniamo accompagnati a casa dai nostri amichetti che fanno a gara per portare il materiale.



Scene di vita vissuta

Verso la fine dello spettacolo c'è una gag in cui Pel entra giocando con un aereoplanino di carta, poi solitamente Blurp giunge dopo, glielo strappa di mano, lo butta a terra e, una volta uscita Pel di scena, ci giuoca lui, passando anche vicino ai bambini. Rientra poi Pel con un aereoplanone di carta e lo insegue; escono entrambi di scena. Bene. Alla scuola 1, con un pubblico di circa 400 bambini festosi, il posto di Blurp viene preso da Gibbone. Entra Pel, e tutto bene. Poi entra Gibbone, strappa l'aereino di mano, comincia a correre contento, ma subito uno sciame di bambini urlanti si alza e comincia ad inseguire il povero Gibbone. Pel gli consiglia di ingoiare l'aereo, ma lui non sente e si rifugia dietro le quinte. Una volta che la folla è scemata, Gibbone esausto si rivolge ai compari con un "ho sbagliato qualchecosa??!".

Nano è ormai diventato Nanonino, grazie all'intercessione di suor Sara.

Irbas fa la mosca in uno degli ultimi spettacoli. All'ultimo momento si ricorda di prendere il kazoo, ma non sa come si usa. Durante una lezione rapida dell'esperta trombettista Neva, Irbas riesce a produrre un flebile rumore e ringrazia "a, grazie, ora ho capito!". Entra in scena e... "... fff ...." nonostante gli sforzi ripetuti, non profferisce suono zanzaroso. Scoppia a ridere, rischiando di ingoiare lo strumento.

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