domenica 13 gennaio 2008

MISSIONE ARGENTINA 2006

VCM - VOLONTARI CLOWN IN MISSIONE

Diario Missione ARGENTINA 2006

Martedi 15/8
Arrivo (Aureola) alle ore 06.00 con mezzora di anticipo all’Aeroporto di Ezeiza – Buenos Aires
Sbrigate le formalita’ burocratiche, prendo un’auto privata per recarmi a casa di mio padre. Rimango con lui fino alle 15.00 e poi torno in Aeroporto dove mi incontro con Suor Rosana, arrivata da S. Fe con il pulmino che ci condurra’ alla missione.
Il volo dei volontari che provengono dalla Bolivia (Agosto, Canticchio, Donji, Furia, Giogi, Krauta, Nano) dovrebbe arrivare alle 17.45, invece arriva alle 18.30.
Mancano Kasuu’ e Maniglia che arriveranno con un altro volo e raggiungeranno la missione per conto loro, arrivando alle 07.00 del mattino (del 16/8).
Cosi alle 19.00 circa all’Aeroporto di Buenos Aires ci riuniamo tutti, ci abbracciamo e saliamo sul pulmino. Ci fermiamo per una sosta mangereccia e arriviamo in Misisone, a Santa Fe, alle 02.00 di notte circa. Suor Cecilia e Suor Matilda ci aspettano e con loro c’e’ anche Enza, una missionaria laica che vive in missione.
Un the e una tisana di benvenuto e tutti ci sistemiamo per la notte. Le ragazze in una casa offerta da due coniugi amici delle suore, di fronte alla casa delle suore, e i ragazzi nella casa dei volontari, pochi metri piu’ avanti.

Mercoledi 16/8
Ci ritroviamo per colazione alle 9.30 e ci aspetta una colazione meravigliosa, le suore ci coccolano e ci sono molto grate per cio’ che faremo per la missione. E noi... ci facciamo coccolare!
Oggi avremo una giornata libera (abbiamo tutti dormito poco e ci prepariamo il programma che iniziera’ domani. Intanto prenderemo conoscenza della misione e della citta’ di S. Fe.
Ore 11.30: Riunione. Si fa il punto della situazione e si organizza il programma dei prossimi giorni.
Ci attendono: scuole, ospedali, case di riposo, laboratori, mensa dei bambini poveri.
Ore 13.00: pranzo in allegria.
Pomeriggio: visita della Chiesa di S. Francesco, Museo etnologico e centro di S. Fe
E’ tutto per oggi dal VCM (Volontari Clown Missionari) Argentina.
Agosto, Aureola, Canticchio, Donji, Furia, Giogi, Kasuu, Krauta, Maniglia, Nano.

Giovedi 17/8
Colazione alle 08.00
Ci prepariamo e ci avviamo alla scuola elementare del quartiere S. Rosa.
Prima del nostro spettacolo i bambini fanno una rappresentazione per la festa nazionale di San Martin ,un eroe nazionale.
Lo spettacolo ha un grande successo nonostante i bambini siano veramente vivaci. Ma durante lo spettacolo stanno zitti e le maestre e la direttrice sono veramente stupiti.
Al termine dello spettacolo andiamo in giro per il quartiere e vediamo una poverta’ inimmaginabile. Mucchi di sporcizia, discariche riversate dentro le case dove persone separano i rifiuti per çguadagnare pochi pesos. Rqagazze giovanissime con 5-6 figli. Bambini che giocano a due passi dalel fogne a cielo aperto dove d’estate, ci dice la suora, si immergono, per trovare refrigerio.
Rimaniamo sconvolti da tanto degrado perche’ ieri la citta’ di S. Fe ci era apparrsa come una citta’ benestante e quasi simile alle citta’ europee. Qui siamo solo in una periferia.
Mentre la suora si avvicina ad una ragazza per salutarla, questa le dice: “Andate via subito, oggi hanno ammazzato un uomo qui, aspettiamo una sparatoria, e’ pericoloso che rimenete qui”
E noi.... Via!!!!!
Nel pomeriggio inaugurazione nella “Casita” del Salone VIP anzi VEP Vivemos En Positivo. Dato che e’ stato costruito con i fondi inviato da Vip, hanno dato il nostro nome che spicca sulla parete appena si entra.
Il prete ha dato la bvenedizione, e la TV locale, Canal 13 ci ha intervistato.
Poi abbiamo fatto il nostro spettacolo e a seguire i ragazzi hanno fatto per noi danze e canti popolari argentini.
Abbiamo terminato con una pizza insieme ai volontari che aiutano le suore alla “Casita”.
La Casita e’ un casa di accoglienza diurna pèr bambini e adolescenti di strada. Le suore hanno organizzato vari laboratori, tra cui uno di carpenteria, poi di musica e danze folkloristiche.
Il salone servira’ appunto per i laboratori.

Scene di vita vissuta:

MANIGLIAFa molto freddo e con i vestiti claun un po’ leggeri dello spettacolo tremiamo di freddo.ç, quindi Maniglia stanmattina a colazione dice:
“Che dite, fa lo stesso se mi metto il maglione e scrivo un cartello che mi metto davanti con si scritto: “Sotto sono vestita da mosca?”

Un bambino le chiede: “Dove tenete la Coppa del Mondo?”
Maniglia: “A casa”
Poi si corregge: “A Roma”
Poi si corregge: “Alla FGCI”
Il bambino: “Che??????”

DONJI
Inaugurazioen del salone VEP, si salgono le scale che sono strette, tutti vogliono vedere Aureoal ch etaglia il nastro, ma e’ stretto, Donji sçesordisce:”Ma non potevamo dargli 100 Euro in piu’ e allargare le scale?”

NANOIeri era cosi felice che ci ha sciorinato 11 canti dela Divina Commedia a cena...

Venerdi 18/8

Visita all’Hospital de los Niños (Ospedale dei bambini).
Prima nell’Aula Magna abbiamo fatto il nostro spettacolo per gli operatori sanitari e per i bambini che potevano uscire dalle camere.
Poi abbiamo visitato i reparti camera per camera.
Diversi bambini, Gianni Andrea, di un anno, caduto dal balcone e... miracolato. Sua mamma ci ha fatto firmare la cartella clinica dicendo: “La vostra presenza qui e’ un ricordo che portero’ con me per tutta la vita. Il vostro spettacolo lascia un messaggio semplice ma indimenticabile: con poco si puo’ portare l’allegria e cambiare la vita!”
Un altro bimbo aveva ingoiato una pila ed era stato operato e dimesso stamattina, Aureola ha detto: “Beh, ora basta toccarlo per cambiare i canali!” Canticchio il Re delle Magie ha fatto apparire e sparire fazzoletti e monete ha pompato risate con la A-E-I-O-U e tutti indistintamente ridevano!!!
Il responsabile dell’Internazione era entusiasta, il direttore dell’Ospedale ha voluto fare una foto con noi e coisi pure medici e infermiere ovunque passavamo. Le coccinelle sono andate a ruba!
Lo spettacolo e’ piaciuto molto (grazie Aramis!).
Dobbiamo dire che siamo rimasti favorevolmente impressionati da questo ospedale, nuovo e ben seguito.
Siamo entrati alle 10.00 e usciti alle 13.45.
Pranzo e ... altro spettacolo in una scuola, la stessa di ieri mattina, ma con altri alunni, dai piccoli di primo grado agli adolescenti.
Oggi sia al mattino che al pomeriggio abbiamo cambiato i ruoli: al mattino la bambola l’ha fatta Furia e al pomeriggio Giogi. E’ andata benissimo.
Lo spettacolo continua ad avere molta presa e sembra essere il nostro punto di forza e l’unico modo che abbiamo fino ad ora stabilito per comunicare. I bambini della scuola di oggi si sono divertiti tantissimo.
In condivisione si diceva che gli adolescenti ieri alla Casita ci hanno un po’ spiazzato, e che dopo lo spettacolo ci vorrebbe da un lato creare un maggior contatto con loro, ma non risulta facile, si pensava che forse fare laboratori sarebbe utile, ma ci vorrebbe del tempo come a Torre o al Circostanza a Torino e poi sarebbero utili educatori Claun piu' specializzati.
Oggi alla scuola, dopo lo spettacolo, abbiamo tentato di distribuire caramelle ai bambini, ma per poco non finiva in rissa. Abbiamo dovuto desistere e dare le caramelle alle maestre che le hanno distruibuite in classe.
Non e’ facile stabilire un contatto con gli adolescenti e anche con alcuni bambini, perche’ sono parecchio “arrabbiati”, molti sono seguiti dai Servizi Sociali, molti gia' da piccoli hanno problemi di droga. Si approcciano a noi cercando di prenderci il materiale o quantomeno di romperlo. Ieri sera, non si riusciva a farli uscire dalla Casita, e dato che noi eravamo rimasti per una pizza con gli operatori, alcuni di loro si devono essere risentiti perche' mentre noi cenavamo hanno tirato pietre nel cortile. Mi ricordano tanto i bambini brasiliani. C’e’ parecchia diversita’ anche con i bambini della missione in Bolivia sicuramente meno aggressivi di questi argentini. C'e' anche una diversita' come missione, qui la missione delle suore si estende ad un quartiere di 35.000 abitanti, in Bolivia la missione era chiusa nell'ambito della parrocchia.

Sabato 19/8
Ore 04.00 tutti pronti per partire per Cordoba.
Sosta lungo il tragitto per una colazione veloce e ore 09.30 si arriva a Carlos Paz, una localita’ turistica con lago in zona Sierra Nevada.
La cittadina non offre nulla di interessante, cosi decidiamo di andare subito a Cordoba.
Cordoba, seconda citta’ dell’Argentina ha 7 universita’, un quartiere gesuita e una zona commerciale pedonale. Visitiamo la chiesta dei gesuiti, l’Universita’ Montserrat, la Cattedrale. Pranziamo e dopo pranzo giocoliamo un po’ in Plaza San Martin, poi ci rechiamo ad una Fierra artigianale dove compriamo (soprattutto Furia) ogni ben di Dio. Ma soprattutto un sacco di pupazzi di gommapiuma (stile Mithril e Radicchio), bellissimi a prezzi irrisori.
Ripartiamo da Cordoba alle 19.00 arriviamo a S. Fe in missione alle 00.00.
Un po’ come fare Milano-Roma andata e ritorno in giornata!

Domenica 20/8
Compleanno di Casuu, lo festeggiamo a colazione con le suore e nuovamente a pranzo!
Ma andiamo al principio della giornata.
Ore 10.30 Mesa con Padre Axel che ci fa salire sull’altare al termine della messa per presentarci a tutta la comunita’.
All’uscita della messa abbiamo baciato ed abbracciato tutti quelli che uscivano e ci ringraziavano di essere li con loro a portare la nostra testimonianza. Suor Rosana ci ha detto che tutti erano stupiti della nostra semplicita’.
Pranzo grandioso con Asado argentino e grande torta per compleanno di Kasuu, eravamo in 18!
Per l'occasione tutti ci siamo truccati come Kasuu, con il "monociglio unito" e basettoni (orribbbbili!!!!)
Dopo prando condivisione sulla gita a Cordoba e sulla mattinata.
Pomeriggio: alle 16.30 ci siamo incontrati con i ragazzi e le ragazze della parrocchia. Le suore ci tenevano tanto che facessimo due chiacchiere informali con i ragazzi. Cosi abbiamo deciso che ognuno di noi avrebbe parlato semplicemente della sua vita e del perchce’ aveva deciso di diventare claun. E’ stato molto importante anche per noi stessi ascoltarci per conoscerci meglio. Poi abbiamo fatto domande ai ragazzi, che erano parecchio timidi. Comunque anche loro sono impegnati nell’aiuto al prossimo nella parrocchia o nella missione, solo che si lasciano spesso prendere dalla depressione o dallo sconforto, cosi ci ha detto suor Rosana.
Hanno recepito il nostro messaggio di positivita’, abbiamo detto loro che abbiamo anche noi tante difficolta’, che abbiamo subito sofferenze anche noi e ancora adesso lottiamo per superare le sfide delal vita, ma che l’essere claun, appartrenenti ad una stessa famiglia ci aiuta a superarle con maggiore facilita’. Nessuno di noi e’ santo, ma siamo uguali a loro, anche se apparentemente sembriamo vivere in una realta’ piu’ fortunata.
Stasera abbiamo un incontro con scambio di spettacolo con la gioventu Scout del quartiere.

20/8 sera
Serata veramente speciale: Gli Scout locali hanno organizzato un “Fogon”, ovvero un “Fuoco” attorno al quale si sono svolte danze folkloristiche, bans scout, scenette, canti e soprattutto Murgas (tamburi).
Il cortile adiacente alla parrocchia era gremito.
Noi fondendoci perfettamente con questa stupenda organizzazione, abbiamo fatto il nostro spettacolo, che ogni volta ha delle varianti, sia per le magie di Canticchio (sempre diverse), sia per il cambiamento della bambola (ieri sera era Agosto il bambolotto) e poi abbiamo apportato una innovazione: le mosche erano 2: Maniglia e Kasuu!
Dopo lo spettacolo abbiamo fatto i giochi con i fuochi: Nano alle torce e Giogi con Maniglia alle palle infuocate mentre Agosto aveva i globi fosforescenti, il tutto ritmato dalle Murgas. Ragazzi, una esperienza indimenticabile!
C’e’ stata una fusione meravigliosa tra noi e il gruppo dei ragazzi argentini.
Ci sentiamo veramente accolti in famiglia.
Gli scout ci hanno regalato dei cartoncini con delle frasi bellissime e il quartiere un quadro con un ringraziamento per la nostra allegria.

Lunedi 21 agosto
Oggi e’ festa nazionale in Argentina.
Mattina: condivisione lunga con verifica della prima settimana di missione e del Capogruppo.
Siamo tutti contenti di questa missione, anche i ragazzi che arrivano dalla missioen in Bolivia sentono la missione Argentina piu’ forte per l’accoglienza familiare che abbiamo avuto e ogni giorno di piu’ ci sentiamo parte di questo quartiere che sembra averci adottato.
Oggi Kasuu avrebbe persino trovato lavoro, un signore lo assumeva come pagliaccio per il sabato e la domenica.
Pomeriggio: spettacolo per la casa dei pensionati: un agglomerato di appartamenti per i pensionati che dirige suor Cecilia dove oltre a vivere pensionati vivono anche famiglie abusive con una miriade di bambini.
Lo spettacolo e’ stato cambiato nuovamente, oggi sono entrati in scena 7 “acchiappamosche”, il mosquito era Furia e la bambola Giogi. Maniglia e Nano sui trampoli.
Dopo lo spettacolo ci siamo fermati a giocare con i bambini. I bimbi adorano farsi fare foto con la digitale e poi guardarsi.
Krauta, Sr. Rosana e Furia sono andati ora a fotografare i bambini nelle famiglie poverissime per l’adozione a distanza.
Cena a casa di Raquel e Andres, la coppia che ospita le ragazze. Pizza, empanadas e trippa copn piselli e gelato!
A fine cena Canticchio ci ha rallegrati con le sue mega magie!!!!

Martedi 22 agosto
Mattinata dedicata ai bambini dalla mensa dei poveri. Prima uno spettacolo tutto per loro sul marciapiede davanti ala mensa e poi il pranzo servito ai bambini dai claun i quali hanno anche mangiato coi bambini e poi hanno distribuito chupetines (lecca-lecca) e alfahores (dolce tipico argentino).
Unico episodio un po’ particolare, Mariano, un bambino con problemi di droga (qui sniffano colla e fumano sin da poiccoli) ha minacciato qualcuno dei claun con un coltellino, ma era piu’ un mettersi in mostra che altro.
Alcuni di noi non hanno pratica di adolescenti e a volte ci si sente impreparati ad affrontarli, non si sa se prenderli con le buone, con le cattive o ignorarli. IO ho suggerito a tutti di prenderli con amore, in ricordo dell’episodio in Brasile dell’anno scroso con due dei “capetti” della Scuola ProvidenÇia che ho abbracciato e che hanno ricambiato l’abbraccio smettendo di disturbare tutti imçn classe.
Qui i bambini hanno situazioni familiari difficilissime: le madri hanno spesso cambiato marito (convoivente perche’ qui non si sposano) e i bambini vivono con patrigni (o matrigne) e con altri fratelli nati dalle precedenti convivenze. L’alcool impera e anche la prostutuzione... E le faide familiari...
Nel pomeriggio spettacolo per circa 300 bambini della “Scuola 1.111” (qui le scuole si chiamano con i numeri!). Dopo lo spettacolo abbiamo giocato con loro. Stiamo prendendo sempre piu’ confidenza con i bambini che oramai ci hanno visto in parrocchia, alla Casita e ora a scuola e ci conoscono per nome.

Mercoledi 23 agosto
Prima di condividere la giornata odierna devo raccontarvi il tentativo del Mago Canticchio di “camminare sulle acque... delle fogne” ... Curiosi?
Bene, ieri sera siamo stati invitati a casa di Marisa, una signora dolcissima che collabora in maniera decisa con le suore della Provvidenza e con la parrocchia. C’era mezzo quartiere in questa casa, e ci hanno accolto con amicizia direi fraterna. Abbiamo mangiato, ballato, cantato. All’uscita era un po’ buio e Canticchio ha superato un bambino che lo stava salutando e.... non ha visto che non c’era il ponticello ed e’ caduto con un piede nella fogna a cielo aperto davanti alla casa.
Marisa si e’ precipitata a prender4e un catino di acqua fredda e glielo ha versato sul piede e sui pantaloni e sulal scarpa. Poi a casa il piede e’ stato ampiamente disinfettato.
Non vi sto a raccontare le nostre risate... era terribile e sarebbe potuto capitare ad ognuno di noi, ma ridere e’ stato inevitabile.

Oggi, giornata intensa: 4 spettacoli, due al mattino e due al pomeriggio in scuole elementari e superiori.
Abiamo rivoluzionato nuovamente lo spettacolo, la bambola e’ stata fatta da: Kasuu e poi da Maniglia e il Mosquito da Aureola e poi da Krauta. Donji continua ad imperversare con Kasuu sulla bambola e ci chiedevamo se Alessandro, scrivendo lo spettacolo, intendesse che i due augusti dovessero vessare e maltrattare la bambola...
Dalle 12.30 alle 13.00 siamo stati alla Radio Popular (la piu’ ascoltata,ci dicono,fino a Buenos Aires). Una mega intervista, abbiamo cantato “La canzone della felicita’” in spagnolo e in italiano e il presentatore ci ha presentato in maniera splendida. Tanto che nel pomeriggio hanno telefonato alle suore altre due radio per richiedere la nostra presenza, ma non abbiamo piu’ tenpo.
Le parole delle suore, del giornalista e di tutta la gente del quartiere ci gratificano tantissimo e ci riempiono di gioia e abbiamo constatato tutti che ci sentiamo veramente in famiglia, accolti con tanto amore da tutti.
Oggi i bambini della scuola dove abbiamo fatto lo spettacolo stamattina ci hanno fatto trovare dei disegni ispirati al nostro spettacolo e dedicati a noi. La direttrice ci ha regalato un cartello disegnato con le manine dei bambini e una dedica bellissima. Stamattina a scuola ci hanno regalato cioccolattini e una targa...
Insomma a volte ci sentiamo perfino imbarazzati da tanti riconoscimenti.
Suor Rosana dice che diamo un messaggio tanto forte e che qui nessuno lo aveva mai dato e che i giovani si sentono sfcossi e stimolati da quanto stiamo facendo.
Non possiamo che esserne felici.

A domani!
Gruppo Argentina VCM

Giovedi 24 agosto
Anche oggi giornata molto intensa: 4 spettacoli. Due per bimbi di asili, uno per gli anziani di un Centro diurno e uno per una scuola media.
Il primo asilo conteneva un centinaio di bambini deliziosi che si sono divertiti un sacco.
La bambola era Aureola che si e’ divertita anche lei tanto a vedeerte le facce di questi bimbetti, ora stupiti, ora spaventati, ora divertiti.
Il secondo asilo era in una zona di “senza tetto”, case occupate e situazione veramente precaria e di miseria tutt’intorno. Una quindicina di bimbetti si sono goduti Donji come bambola che e’ stato maltrattato all’inverosimile da tutti...
Dagli anziani la bambola era Nano... e non vi dico la sorpresa e le risate di questi nonnini al vedere Nano cosi alto vestito da bambola...
Ora lo sport principale del gruppo e’ far ridere la bambola, si tenta di tutto e ... povera bambola!!!
L’ultimo spettacolo nelal scuola piu’ disastrata del rione, dove vanno i bambini rifiutati dalle altre scuole. Bambini con problemi di droga e con famiglie inesistenti.
Comunque con noi sono stati bravissimi, si sono goduti lo spettacolo, senza disturbare e dopo lo spettacolo ci hanno parlato e considerato amici. Molti di loro vanno alla Casita delle suore, quindi ci avevano gia’ conosciuto.
Dopo l’ultimo spettacolo, visita alla “Costa Negra”, la zona del fiume di Santa Fe.
Stasera condivisione e riposo (siamo un po’ tutti “fusi”!!!


Venerdi 25 agosto
I malati aumentano: Donji a letto con leggera febbre, Aureola mal di gola, Kasuu e Giogi ancora reduci da influenza con tosse e problemi di gola, rimangono a casa, mentre gli altri vanno in ospedale.
Ore 9.00 puntualisima ed efficiente condivisione di tutta la missione.

Fattori positivi: la collaborazione di gruppo e la capacita’ di superare i conflitti, la professionalita’ di tutti. Buon equilibrio delle varie pèrsonalita’ dei singoli elementi del gruppo. Stretto legame creatosi con la comunita’ locale del quartiere, con gli operatori sociali, copn le suore. Conoscenza della cultura locale.Riuscire a fare molte cose sebene il tempo fosse poco. Lasciare un bel messaggio con il nostro spettacolo. Sentirsi sempre in famiglia, sia con le suore, sia a casa di chi ci ha invitato. Accoglienza e coccole da parte delle suore che non solo non ci hanno mai fatto mancare nulla, ma ci hanno anche viziati.

Difficolta’ incontrate: paura della delinquenza e violenza nel rione dove abbiamo vissuto e il disagio a rapportarsi con i ragazzi piu’ difficili. Sarebbe servito avere maggiori competenze per trattare i casi di bambini e adolescenti. Stanchezza. Problemi di salute. Poca conoscenza della lingua spagnola. Dislocazione separata maschi e femmine e capogruppo.

Obiettivi raggiunti: Coesione di gruppo e crescita/conoscenza perrsonale di ognuno dei partecipanti. Messaggio trasmesso attraverso lo spettacolo. Familiarita’ stabilita con le persone che aiutano le suore e con le suore. Visita agli ospedali e messaggio lasciato anche li oltre che nelle numerose scuole dove siamo andati a fare spettacolo. Laboratori.

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