domenica 13 gennaio 2008

MISSIONE ROMANIA 2006

VCM VOLONTARI CLOWN IN MISSIONE - ROMANIA 2006

DIARIO VCM ROMANIA - 1

Sabato 23 settembre 2006
ore 17.00 Dopo lungo peregrinare per l”Italia con vari mezzi di locomozione, Girandolina sbarca a Roma. Ad attenderla la complice Peperone... l`operazione bilancia elettronica ha inizio....dopo aver ripetutamente assemblato i poooochi bagagli nelle più dispErate fogge, le due si arrendono alla famosa legge “dell`addizione” ... per cui invertendo i fattori il risultato non cambia. Intanto restano in attesa di Funicula` che si presenta con una busta piena di fichidindia.
Ore 18.10: nella Mensolina/Mobile si trattiene il respiro per evitare che le valige esplodano. Ad attenderli a Ciampino: Cremino, Pucci e Cookie.
Ore 19.10: la banda di teppisti ( Funicula` è stata colta in flagrante con un trinciapollo nel bagaglio a mano) è al completo... e ora il check_in. E’ la nostra giornata fortunata, riusciamo ad imbarcare oltre 200kg ( dietro tangente di due barrette di cioccolata) e ora che fare? Due chiacchiere al bar... ops, ma stanno chiamando noi all`altoparlante?.. CORRI CHE PARTE L`AEREOOOOOO!!!
Ore 21.10: non esiste un ordine di prenotazione, ci sediamo sparsi qua e là e cosa più tragica (non per noi...) siamo costretti a fare le parole crociate a distanza...

Bucarest, Aeroporto di Baneasa, 23.55 ora locale: i nostri eroi ce l`hanno fatta... ma seguendo Pucci che finalmente puo` aprire il suo ombrellino, ci accorgiamo che abbiamo dimenticato l`insalata sull`aereo e che manca il bagaglio di Cookie... ce l`aveva una signora che stava andando via con palline e palloncini...
Ore 00.30: dopo aver stipato i sei malcapitati e i bagagli in una sola fiat, padre Solideo ci offre un tour by night di Bucarest prima di poter riabbracciare l`altra falange missionaria: Icselle, Smilzo ed Albatros che aspettano in maniche corte ansiosi alla finestra dell`oratorio dei Giuseppini a Popesti Leordeni.
Alcune strade del centro di Bucarest assomigliano agli Champs/Elisee, grandi palazzi del regime, boutique e negozi italiani, insegne luminose, insomma, una gran bella città” da cui non traspare la povertà”. Ma gia” le strade della periferia sono buie, sterrate e piene di buche, le pozzanghere sembrano laghi, ai lati delle strade case di legno.
Arrivati all’oratorio ormai la fame li stava divorando mentre i tre intrepidi sopracitati non curanti stilavano la lista delle abilità di ciascun claun con ostinazione...e cattiveria. Solo dopo aver preparato la scaletta dello spettacolo, grazie all`intercessione di padre Solideo e della sua pasta, si ha accesso alla tavola!
Ore 2.30: neanche sotto le coperte possiamo essere tranquilli...il pensiero della sveglia dopo solo 4 ore non ci fa chiudere okkio!!!!

Domenica 24 settembre 2006:
ore 6.20 pareva ancora notte... Peperone nelle vesti di grillo parlante sveglia le claune... Icselle e Smilzo infieriscono su Albatros e Cremino che non reagiscono...<> di corsa giu`, con una mano si caricano le valige, con l`altra si prepara il caffè.
Ore 7.20 si parte in direzione di Slobozia. Giro di presentazione del gruppo e foto di rito alla bavetta delle fortunate che riescono a dormire... L`accoglienza è calorosa nonostante ci siano solamente 2~3 gradi in meno (uhm, forse 9 in meno???). Qui a Slobotia siamo ospiti della Caritas che ci ha aperto le porte della mansardina che gia` sentiamo come casa nostra. Nel piccolo cortile c`è Chiquita.. che non è una banana ma un cane.... e la casa di Christi, Marcica ed il piccolo Marco (responsabili Caritas). Oltre il recinto le galline con il gallo...Al piano inferiore della struttura la cucina con i tavoli e la dispensa. Al secondo piano, dopo 10 gradini da mezzo metro l`uno e le capocciate di Smilzo ed Albatros alla trave, ci sono le nostre tre stanze da letto, l`ufficio da cui scriviamo e due bagni. In questi giorni sara` nostro compito fare la spesa e tenere pulita la cucina e la mansarda.
Dopo una merenda abbondante a base di marmellate biologiche delle suorine, tutti (o quasi) in biserica (chiesa). Finalmente iniziano i preparativi dello spettacolo, con la regia di Smilzo si prepara la scaletta:
- entrata veloce di tutti i claun, presentazione di Icselle
- giocoleria Smilzo 5 palline
- l`invadente cookie e cremino
- kiwido pucci e girandolina
- i musichieri icselle e peperone
- clave albatros
- magie (–separazio liquidazio- icselle; lievitazione smilzo, albatros e icselle)
- la mosca funicula` e albatros
- finale bruco bruco tutti insieme
Ore 15 scaletta pronta, claun truccati, regalini presi, musica e oggetti claun con noi, si parte per l’oratorio (20 passi da noi...) radunate le idee, rito scaramantico al grido di m...a, la musica parte, lo spettacolo ha inizio con la regia di Smilzo. Un susseguirsi di colori, sorrisi, occhi incantati, bimbi appesi ai claun, insomma un delirio di gioia! E cosi` i claun, magicamente apparsi, magicamente scompaiono. Dopo esserci struccati Icselle ci invita alla condivisione... e sotto una pioggia scrosciante, ci accoccoliamo sui letti sgranocchiando barrette di cioccolata. L`emozione dello spettacolo è ancora forte, le cose da dire tante...
L`intesa del gruppo ha colpito tutti quanti, sia durante lo spettacolo che durante la preparazione, ognuno ha messo se stesso senza risparmiarsi, l`attenzione, l`ascolto e l`umilta` di tutti noi è risultata vincente... tutti ci siamo affidati alla forza del gruppo sebbene si trattasse della prima vera volta insieme sul campo! È stato fantastico, vogliamo rifarloooo!
La scommessa è riuscire a mantenere lo stesso affiatamento per tutti e 15 i giorni, anzi, perché accontentarsi? sara` un crescendo!...e per questo, l`importante è dirsi tutto soprattutto nei momenti più difficili, nella buona e nella cattiva sorte, in ricchezza e poverta` (ops, questo è un altro film...) e come suggerisce Albatros, non dobbiamo trascurare le ore di sonno...in questo il gruppo è compatto, unico cruccio: capire come spegnere Icselle, visto che la cerbottana col curaro non ha funzionato.
Rimaniamo a chiacchierare per due ore, ma poi inizia a farsi ora di cena: Cookie e Pucci alla cucina, Girandolina e Peperone al pc, Icselle alla tromba... Dopo la specialita` pasta-piselli e colla, si sistema la cucina e si rivede lo spettacolo del pomeriggio filmato da Christi: qualche cosa da migliorare, nuovi spunti e tante risate. È proprio arrivata l`ora di andare a dormire...ma prima...il bacio della buonanotte che i maschietti reclamano da tutte noi...la più astuta ?! (Girandolina) si mette il rossetto claun imbrattando cosi` l`ignaro Icselle. Il gallo sotto la finestra suona la mezzanotte in punto... mettiamo le sveglie alle 8...noapte buna!

Lunedi 25/9
ore 8 – tutte le sveglie suonano contemporaneamente nell’indifferenza + totale... solo uno era gia’ in piedi da due ore...lo chiamavano ICSELLE!!!! Alle ore 8.20 Girandolina, Peperone e Funicula’ erano pronte a far danni e cosi’, stereo alla mano, svegliano a suon di gli sventurati che ancora dormivano. Mentre gli uomini sono impegnati a preparare la colazione, le perfide Girandolina e Peperone fanno IL SACCO al letto di Cremino e Icselle... e per depistare fanno il letto anche agli altri passando per gentili e premurose donzelle!!!!
Dopo colazione Cookie, Pucci ed Albatros sono andati in paese a cambiare i soldi e a fare la spesa, Smilzo ha improvvisato un laboratorio di giocoleria con Cremino, Girandolina e Peperone, mentre Funicula` ed Icselle facevano l`inventario dei palloncini, delle caramelle e dei giocattolini da regalare. Le cuoche per pranzo hanno superato loro stesse, preparando un ottimo pasto consumato in fretta e furia: alle 15 ben 30 bimbi ci aspettavano nella loro scuola. Lo spettacolo questa volta si fa all`aperto...tira un vento pazzesco ma nessuno si lascia intimorire e lo spettacolo riscuote grande successo. La scaletta è pressoché identica: aggiungiamo la gag di popcorn, una magia per introdurre il dono finale delle caramelle e ci scambiamo alcuni ruoli nelle gag. Torniamo a casa a piedi: una sfilata claun con tanto di tromba, fischietti, kiwido, clave e tanti bambini per le vie di Slobotia che ha coinvolto tutti i passanti! Arrivati sulla strada di casa scorgiamo Albatros con i trampoli circondato da una miriade di bambini... lo raggiungiamo e ha inizio una grande festa: da ogni vicolo cominciano a spuntare bimbi, mamme dalle gonne coloratissime e passanti incuriositi che si fermano e si lasciano coinvolgere e truccare... molti bimbi sono rom, alcuni hanno i piedi nudi, altri sono sporchi di terra, ma lo sguardo è lo stesso di tutti i bimbi del mondo… tanta voglia di giocare e di ricevere carezze, cercano il nostro contatto fisico, ci parlano, ci capiamo.... solo dopo aver impiastrato e fotografato tutti li salutiamo a malincuore e distrutti torniamo in casa....ma non tutti: Smilzo, Icselle ed Albatros seguono suor Emilia in ospedale a trovare una dott.ssa che li accompagna a salutare i pazienti del suo reparto.
Per ora è tutto.
In attesa della cena e della condivisione vi abbracciamo e vi lasciamo con una frase di Cremino: i bambini qui vogliono avere il contatto con te..e con tutte le cose che hai!!!

Nota al lettore : siamo spiacenti per i frequenti errori ortografici da attribuirsi a questa “picchio” di tastiera che cambia impostazioni autonomamente ogni 5 minuti rendendo difficile e faticosa l`individuazione della punteggiatura giusta al posto giusto !!!

Nota alla nota al lettore : non c`è trucco non c`è inganno, il diario viene scritto ogni giorno man mano che le cose avvengono, ma viene inviato quando c`è la disponibilita` del collegamento.

Martedi` 26
Ore 00:30 si conclude la condivisione durata due ore perché volevamo tirare fuori tutte le emozioni che ci hanno accompagnato durante la giornata. Scrivervi tutto sarebbe impossibile, facciamo una breve sintesi :
 L`organizzazione del gruppo è buona ma bisogna lavorare sulla puntualità in vista dei tanti impegni che ci aspettano domani...e dopodomani...e dopodopodomani....
 Tutti sentono la coesione di gruppo, ognuno lavora per tutti e non solamente per se stesso. Ci impegniamo a rispettare di più lo spazio delle cuoche clown che ogni giorno cucinano per oltre 10 persone.
 Dall`inaspettata esperienza di questo pomeriggio in strada, abbiamo imparato diverse cose: rimanere tutti uniti perché siamo in un contesto particolare in cui restare da soli potrebbe essere pericoloso (apprezzamenti alle claune, cani randagi e bulletti di quartiere in motorino) punto e, occorre preparaci meglio per gestire tanti bimbi in un ambiente che è solo loro: la strada.
Nella mischia generale, in un momento di gioco, Smilzo è stato scippato del naso da un bimbetto rom e per un clown essere derubato con l`inganno del proprio naso rosso fa molto male. Nel tentativo di recuperarlo Smilzo ha seguito il ladruncolo senza pensare troppo al pericolo che stava correndo seguendo un bambino in strade che non conosceva. Il naso, con l`aiuto di altri ragazzi del posto, è stato recuperato. Resosi conto dell`errore fatto Smilzo parlandone in condivisione si è anche rasserenato.
 Durante lo spettacolo nel cortile della scuola ci siamo lasciati distrarre dai bimbi affacciati alle finestre dei palazzi intorno e, scesa la tensione dopo il primo spettacolo fatto ieri, eravamo forse un po` troppo rilassati.
 Alcune di noi sentono l`ostacolo della lingua.
 Chi ha fatto la spesa ci ha raccontato che al supermercato nessuno usava il carrello (noi ne avevamo 3) bensi` il cestino piccolo e non c`erano uomini a fare acquisti.

Ore 7:00 come concordato Icselle sveglia Girandolina e scendono a preparare la colazione seguiti da Peperone...oggi sono tutti puntuali e alle 8:30 si parte diretti alla prima scuola....e poi alla seconda....e poi alla terza...fino all`ora di pranzo !
Dopo la supplica cantata da Suor Emilia per far uscire il sole, gli spettacoli si svolgono all`aperto, come scenografia un enorme telo giallo con scritto PERICOLO CLAUN...la scaletta rimane la stessa di ieri, l`energia sale...come il numero dei bambini che nell`ultima scuola deve aver rasentato i 400 !!!
Si torna a casa, si pranza...non ci crederete ma anche Icselle si mette finalmente in posizione orizzontale e viene fotografato DISTESO sul letto...saranno stati gli innumerevoli colpi di cerbottana al curaro ?!?... Nei 10 minuti di pausa, ognuno steso nel proprio letto, gonfia i suoi 15/20 palloncini da portare ai bimbi a scuola nel pomeriggio....
ALLE 3 E MEZZA SI RIPARTE...ma non tutti : Girandolina raffreddata rimane a casa...ma siccome è astuta!?! pulisce i bagni e si riposa solo 5 minuti prima che gli invasati ritornino distrutti ma felici. Lo spettacolo è stato stravolto tutto all`ultimo momento perché alcuni bimbi erano gli stessi presenti questa mattina...bolle giganti, gag della pulce, nuove magie, giochi improbabili e giocoleria varia...è arrivato il momento dei palloncini : il delirio si è scatenato sui nostri claun che sono comunque riusciti a gestire la difficile situazione. Mentre alcuni claun tornano a casa in macchina gli instancabili Icselle, Smilzo, Cremino e Suor Emilia fanno la strada a piedi intervistando con le clave a posto del microfono tutte le persone che incontrano.
In quel che resta del pomeriggio inizia il relax : Peperone sviene sul letto per resuscitare dopo un’ora, Girandolina guarda il tramonto e scrive una lettera per VipMessina, Cookie e Pucci cucinano per tutti noi, Icselle canta a squarciagola le canzoni suonate con la chitarra da Funicula`, Smilzo prende lezioni di Rumeno da Silvia e per sdebitarsi dà una lezione di giocoleria a Silvia ed Emilia con Cremino come contorno (che al terzo giorno di missione è già passato alle clave), Albatros insegna a Christi ad andare sui trampoli.

Sono le 20:20 Smilzo c`ha appena informato che dopo cena si proveranno nuove gag e tra 10 minuti le cuoche ci vogliono a tavola. Anche stasera la condivisione la faremo prima di andare a letto.
BUON APPETITO !!!

Mercoledi 27 settembre 2006
Anche stamattina sveglia presto, ci aspettano tanti bimbi della scuola materna, ne visitiamo due. Le stanze, piccole ma colorate e a misura di bimbo, erano colme di maestre , bambini e qualche genitore. Gli spettacoli sono andati bene, abbiamo inserito gag nuove (donna di campagna e donna di citta`, equilibrista, chapa/chapa, popcorn,pulce) e sempre nuove magie (es. Libro magico). Sulla strada verso casa, suor Anna Lucia viene fermata da due agenti in borghese che le chiedono informazioni sui claun, sospettando addirittura che lei stessa fosse travestita da suora!A casa ci aspetta Funicula`, che rimane tutto il giorno a casa poiche` influenzata. Il pomeriggio e` ancora piu` magico... alle 15.30 ci aspettano i ragazzi disabili... li troviamo seduti dentro una specie di gazebo di ferro, insomma, ci e` sembrato di essere dentro una gabbia. La platea si e` riempita man mano, ci siamo divertiti tantissimo, Cremino nei panni della donna di campagna con tanto di gamba pelosa si e` espresso al massimo, e che dire di Albatros che esegue la gag della pulce interamente in rumeno???? Abbiamo temuto di perdere Icselle quando, in preda al delirio da chapachapa si e` appeso /fortunatamente solo qualche istante/ al gazebo alla pari di un gorilla...Il momento piu` toccante e` stato al termine dello spettacolo quando il direttore ci ha mostrato le aule dell`istituto. In una di queste, ci attendeva un ragazzo veramente speciale.... vestito da claun, con un drappo nero copriva la mano pronto per la magia che voleva mostrarci..un colpo di bacchetta magica e voila`, tolto il telo, sulla mano “appare” un nido con dei pulcini. Ma a questo claun mancava qualcosa...e cosi` senza esitazione, dopo un rapido scambio di sguardi, Icselle, in qualita` di migliore claun d`Italia, fa dono del suo naso rosso al ragazzo, nella commozione generale. Carichi di emozione, si rientra, ma la giornata non e` ancora finita. Si provano nuove gag e si giocola. Dopo cena, al termine di una condivisione profonda, spazio a cio` che aveva partorito notte tempo la mente malata delle perfide Funicula`, Peperone e Girandolina: il grande claun! Hanno inizio le “nomination”: in diretta dal confessionale (la tazza del bagno n.1) i 9 malcapitati fanno i nomi di due claun che dovranno subire una penitenza scelta tra quelle proposte, solo 1 godra` dell`immunita`... e anche stavolta Icselle la fa franca... e la penitenza tocca a Funicula`: massaggi alla schiena per tutti! Le riprese sono fantastiche...ma che e` sto rumore? La bottiglia dell`acqua gasata? No, secondo me e` il termosifone, vabbe` tanto non si sente piu`, e adesso buonanotte ...oh, ma l`hai sentito? Di nuovo? E si prosegue fino alle 2 con rapimenti claun di matrice sarda, la caccia alle mosche a suon di gualatex, galli artificiali e vi risparmiamo il resto.

Giovedi 28 settembre
Oggi piove. Le strade sono piene di pozzanghere. I palazzi sembrano ancora piu` tristi. Ma noi, con i nostri colori, andiamo nella prima scuola materna. La stanza era piccola, il corridoio <> era stretto e lungo, durante la ricreazione i ragazzi delle altre classi ci hanno raggiunto...alla fine dello spettacolo eravamo tutti sudati. Qualche minuto per cambiarci, mentre Pucci riceve in dono dalle maestre i lavoretti realizzati dai bambini con materiale di riciclo, e si parte per la seconda scuola. Qua le scuole sono individuate non da un nome ma da un numero e le classi vanno dalla scuola materna all`ottava classe (14 anni). Tra palazzi decadenti, un grande cortile dove man mano si radunano gli studenti...500 senza ombra di dubbio... sono troppi, lo spettacolo non si puo` fare all`interno.....inizia a scendere una pioggerella fine che non ci scoraggia ed iniziamo all`aperto il nostro spettacolo. Il cerchio si chiude intorno ai claun e purtroppo la pioggia ha la meglio...non resistiamo alla vista dei bimbetti incuranti di avere i piedini dentro le pozzanghere, con l`acqua fino alle caviglie, erano ipnotizzati da clave, palline, kiwido... ma le maestre li obbligano a rientrare in classe per la pioggia incalzante, e a noi non resta che salutarli sotto la pioggia mentre si sbracciano dalle finestre. Ritornati a casa, di umore un po triste, scambiamo le prime emozioni struccandoci. Pranziamo prima, perche` alle 13.30 la Caritas offre un pasto caldo ai piu` bisognosi. Riposiamo per ben due ore... al risveglio l`instancabile ed intraprendente suor Emilia ci guida a piedi in giro per Slobotia, ammiriamo la chiesetta di legno accanto al museo dell`agricoltura, la cattedrale ancora non completa (gli operai lavoravano su ponteggi di legno...) e, mentre Icselle, Funicula` e sempre lei, l`intrepida manager dei claun, suor Emilia si recano dalle sorelle ortodosse (quelle col tamburello in testa...) gli altri seguono con viva partecipazione il corso accelerato di palloncini condotto da Smilzo... addirittura Cookie fa il suo primo cane!!! sforniamo cosi` ben 80 palloncini che saranno distribuiti in questi giorni dalle suore. La serata prosegue da donna Carmela, pizzeria locale di proprieta` di un campano.... a causa delle risate abbiamo rischiato di perdere Cremino soffocato, Marcica ormai al nono mese,stava per partorire, Cristi ha preferito buttarsi a terra... canzoni intonate da tutti, alle suore affidati i cori !?. Per quello che non possiamo raccontare, vi rimandiamo alle riprese... E anche stasera, condivisione notturna... il pomeriggio passato per le vie di Slobotia e la serata goliardica appena trascorsa, ci hanno riscattato dalla malinconia che ci ha colpito stamattina. Domani e` l`ultimo giorno qui a Slobotia, e ci aspetta una tappa importante:il carcere! Siamo tutti un po` in ansia perche` non sappiamo cosa troveremo...
Buonanotte e speriamo che domani non piova.

Venerdi` 29 settembre

Oggi e` il grande giorno; ci aspetta lo spettacolo che sentiamo come il piu` importante della nostra missione ed al quale pensavamo gia` prima di partire: il carcere.
Niente macchine fotografiche e telecamere. Dopo la consegna dei passaporti possiamo entrare ed attraversiamo enormi cancelli super blindati. Ci ritroviamo in un cortile: la sensazione e` molto strana, siamo circondati da gabbie, i detenuti ci guardano dalle finestre con le inferriate o dalle verande delle celle che sono completamente isolate da grate; alcuni per vederci si sono dovuti arrampicare in alto, altri sporgevano con le mani dalle sbarre per avere un contatto; fra un bacio lanciatoci e l`altro sentiamo parole che non comprendiamo.
Ci accorgiamo presto che il piazzale in cui ci troviamo sara` il nostro palco e che solo una ventina di detenuti scenderanno fra noi come pubblico, gli altri ci vedranno attraverso le sbarre, altri ancora ci seguiranno in televisione grazie alla telecamera a circuito interno che ci riprende. Difficile superare le sbarre che ci appaiono come un ostacolo molto alto che non ci permette ci comunicare. Siamo tutti molto colpiti, ma concentrati. Lo spettacolo ha inizio e dura piu` di un ora...l`interazione e` stata graduale, la perplessita` iniziale ha lasciato pian piano spazio alle risate e agli incitamenti...specie quando Smilzo ha tenuto una panca da 18 kg sul mento.
Siamo molto carichi, l`energia e` molto alta e per un attimo le grate sembrano sparire...ma appena lo spettacolo finisce ricompaiono con tutta la loro angoscia. Alla fine dello spettacolo Icselle con la sua propria voce, ma con le braccia di Smilzo, declama niente popo` di meno in rumeno il seguente discorso che per comodita` trascriviamo in italiano:
“Eccoci qua,
siamo i claun venuti dall`Italia per conoscervi e stare un po` con voi. Siamo molto felici di aver trascorso questa giornata assieme. Abbiamo messo i nostri occhi nei vostri occhi, il nostro cuore nel vostro cuore. Qualcosa di importante e` avvenuto qui tra tutti noi: siamo diventati amici. Noi claun crediamo che e` possibile skimba` lumea (cambiare il mondo) con l`amore e con il sorriso. Un sorriso non costa niente, non impoverisce chi lo dona, ma arricchisce chi lo riceve. Per questo ringraziamo le autorita` che hanno permesso questo incontro e che ci hanno ospitato e tutti voi che ci avete accolto cosi` calorosi. Siamo commossi e felici e non vi nascondiamo che qualche lacrima di gioia e` scesa sotto il nostro trucco di claun. Allora di tutto cuore vi diciamo: Grazie Slobozia, grazie Romania.”
Funicula` rimane fuori a suonare la chitarra, Albatros sui trampoli e` l`unico che sta alla stessa altezza dei ragazzi, Cremino intavola un discorso mezzo in inglese (l`altra meta` pero` a malincuore non la capisce), Peperone fa bolle di sapone giganti...ma il cortile e` enorme e noi claun sembriamo piccoli piccoli. Gli altri sono entrati all`interno della struttura per lasciare qualcosa in dono: i corridoi sono molto stretti e hanno celle su entrambi i lati che vengono aperte dai secondini. Ogni cella “ospita” fino a 14 ragazzi, ma in tutto il carcere ci dicono che ce ne sono 900...quindi a malincuore ne abbiamo visto solo una piccola parte. Ci colpisce il fatto che sono talmente attirati dai doni che in pochi si accorgono che sono dei claun a darglieli.
Si ritorna a casa a piedi cantando a squarciagola “il coccodrillo” e “bruco bruco bruco”, ma con la testa piena di emozioni quasi a voler nascondere a noi stessi la realta` appena vissuta. Ma all`amarezza si accompagna anche la gioia di aver portato un sorriso in un posto dimenticato da molti e sconosciuto da troppi. A casa ci aspettano le valigie da preparare e le stanze da pulire...il pranzo e` pronto e si mangia insieme a tutte le persone che ci hanno ospitato e sopportato (suore, parintele Octavian, Catalin anche detto Costantin, Cristi, Marcica, Emilia, Silvia...) in questi giorni. Fra un piatto e l`altro abbiamo fatto una condivisione “allargata” in cui ci siamo ringraziati a vicenda e al termine della quale suor Emilia, la nostra P.R, ci ha donato una piccola anfora vuota da tenere al collo come simbolo dell`anima perche` possa essere riempita di gioia. E` proprio l`ora di partire...e dopo un gioco assurdo proposto da Icselle ci apprestiamo a salire sul pullmino appena caricato di bagagli che...mare magia...non si vede piu` all`orizzonte!
Dopo scene di panico iniziale scopriamo che l`autista e` andato a fare la revisione (!?!) e dopo cinque minuti stavamo tutti in viaggio...compresi nel pacchetto suor Emilia, Catalin, Emilia e Silvia. Il viaggio tra soste in improbabili autogrill, canzoni in rumeno e Peperone che lavora una sciarpa all’uncinetto, e’ durato tre ore e si conclude alle 19 con arrivo a Costanza ospiti dai Salesiani. Padre Vinci ci accoglie frettolosamente per i tanti impegni e ci mostra la mansarda dove noi clauni dormiremo tutti insieme...con tanto spirito di sacrificio ed abnegazione visto che ogni sera Cremino ed Icselle si contendo il “russolo” d’oro. Anche qui ci autogestiremo tra cucina e bagni con la supervisione di Mattei il direttore della casa in cui siamo. Sembra strano, eppure, Sr. Emilia & Co. ci mancano ! Per la prima volta a cena siamo da soli...in nove...ma da soli ! Tutti a letto...ma da soli...senza mosche ne zanzare per la prima volta !!! E dopo la condivisione siamo troppo stanchi anche per gli scherzi...che quindi rimandiamo a domani...NUOPTE BUNA !


Sabato 30 settembre

Questa mattina Pucci, Cookie e XL (d’ora in poi nominato XXL...indovinate un po’ perche’?!?) si sono svegliati prima per andare a fare la spesa; Albatros rimane a letto con 38 di febbre e rifiuta la supposta di tachipirina che resta sul comodino...noi altri invece ce la prendiamo un po’ piu’ comoda perche’ l’oratorio la mattina e’ vuoto, i ragazzi sono a scuola....ma non tutti...dopo colazione conosciamo Don Giorgio il quale ci confessa che XXL viene dalla pIrla dell’Adriatico !!! Ci ragginge Padre Vinci che ci fa visitare la struttura : due case famiglia per minori e adolescenti, la fabbrica tessile che gestiscono, la sala computer dove tengono dei corsi e l’oratorio con tanto di sala giochi e campetti polivalenti.
La casa che accoglie i ragazzi e’ nuova e tenuta bene...ogni bimbo ha un peluche sul letto e quando arriviamo sono intenti nel raccolgiere l’uva dal pergolato...che belli !!!
La giornata e’ soleggiata e calda...si sta proprio bene. Durante il pranzo decidiamo di farci confezionare una maglietta ed una felpa ciascuno che ci ricordino questa fantastica missione.
Alle 14:00 l’oratorio e’ gia’ pieno ed il pomeriggio passa veloce con i ragazzi tra partite a calcio balilla, palloncini, lezioni di Kiwido (chi l’avrebbe mai detto ad Alba che Girandolina, Peperone e Funicula’ avrebbero potuto insegnare a far muovere quei sacchetti infernali senza fare stragi !!!), giocoleria ad alti livelli, costruzione di palline che inizialmente dovevano essere kiwido ma i bimbi ci hanno assalito e non c’e’ stato piu’ nulla da fare !!
In quest’oratorio non e’ la prima volta che i ragazzi incontrano dei clown...anzi qui nella missione precedente ne hanno formati di molto bravi, tant’e’ che siamo un po’ tesi per lo spettacolo di domani !...qui giocolano sul monociclo !!! Dopo cena, incuranti del freddo, proviamo la piramide nel giardino della casa per proporlo domani. XXL, da gran vecchio volpone, rimanda a domani la condivisione...a pranzo c’e’ stato uno scambio di idee sui prodotti, locali o non, da acquistare per la nostra spesa che ha creato un po’ di tensione, ma il forte legame e rispetto che ci unisce ci permette di affrontare tranquillamente la diversita’ di opinioni...e questo ci piace ! Ci ritroviamo cosi’ tutti insieme ammassati davanti alla telecamera a vedere i video della giornata appena trascorsa! ...non abbiamo molta voglia di andare a letto e cosi’ la serata continua a suon di scherzi per concludersi con il letto di Funicula’ pieno di oggetti claun...compresi i trampoli di Albatros...a proposito Albatros sta bene grazie all’effetto placebo, o meglio, al timore reverenziale esercitato dalla supposta !


Domenica 1 Ottobre

Che fatica svegliarsi alle 7:30 dopo tutto il casino fatto ieri sera ! Alle 10:15 siamo in un paesino vicino a seguire la Messa piu’ lunga che mente umana possa concepire e che Girandolina possa sopportare ! La Chiesa e’ ancora in costruzione, infatti, le pareti sono spoglie, ma l’altare e’ adornato...anche perche’ si celebra un battesimo...il che non fa che allungare ancora di piu’ la celebrazione....In questo contesto vi immaginate l’effetto che nove claun vestiti e truccati di tutto punto possano avere su chirichetti e bimbi vari ?!? E che dire di Icselle, che alla terza ora di omelia, si e’ avvicinato furtivamente ad una suora spruzzandola d’acqua col fiore finto e defilandosi di colpo ?!? (la suora sta ancora cercando la perdita dal soffitto!).
Quando ormai avevamo perso ogni speranza, dopo il quarto segno della croce, MISSA EST ! Ci si sposta tutti nel piccolo giardino pieno di vespe per fare lo spettacolo per tutta la gente del villaggio. Non abbiamo la musica e cosi’ addattiamo la scaletta e proviamo per la prima volta la piramide...e capiamo subito che la piramide fara’ la nostra fortuna perche’ Icselle nel poggiare le mani a terra prende in pieno una cacca !!! ...e non sara’ l’unica della giornata perche’ un simpatico usignolo gli centrera’ in pieno la maglietta stesa ad asciugare.
Pranziamo molto tardi, interrogandoci ancora sul contenuto della Messa...visto che non abbiamo capito nulla, ma ci ha fatto piacere che il prete all’inizio ci abbia presentato e dopo lo spettacolo ci abbia ringraziato tantissimo. Nel pomeriggio proseguiamo i giochi ed i laboratori con i bambini e facciamo shopping nella fabbrica dei salesiani...la maglietta che abbiamo ideato e’ fenomenale !!! Non riuscendo ad usare le innumerevoli macchine da cucire per fare kiwido da dare ai ragazzi lasciamo l’indicazione di come farli a Padre Vinci che e’ entusiasta...lo stesso fa Icselle che trasmette la sua esperienza di mago ai ragazzi che gestiscono l’oratorio e Smilzo che prepara un numero di giocoleria insieme a Stefan, un ragazzo di 14 anni, da proporre nello spettacolo. Alle 18:00 l’oratorio si svuota e noi ci prepariamo per lo spettacolo cantando e facendo con i pallocini fantastici cappelli con i quali entreremo in scena.
Ci siamo, sono le 19, l’adrenalina e’ alle stelle, il cortile dell’oratorio pieno..siamo pronti....schiazziamo in scena e non ci fermiamo piu’...sembra che lo facciamo da una vita...l’intesa fra di noi e con i ragazzi e’ fantastica e lo spettacolo ha un gran successo anche a detta del gruppo claun locale (quello del monociclo per capirci) ! Stefan si esibisce insieme a Smilzo in un neumero di giocoleria mentre Irina, Cami e Amalia si cimentano in coreografie di kiwido. Questo per noi vuol dire che siamo riusciti a trasmettere qualcosa di importante !
Una volta smontato tutto Albatros fa salire sui trampoli tre ragazzi che non stavano piu’ nella pelle ! Ci fermiamo ancora un po’ con loro...siamo cosi’ carichi che potremmo ricominciare anche subito...ma la fame ci chiama e dopo poco siamo tutti intorno al tavolo...ma proprio tutti, pure Mattei che festeggia con noi il compleanno di Girandolina. Dopo brindisi e discorsi su in camera per la condisione...abbiamo le emozioni di due giorni da raccontarci e in piu’ domani mattina Pucci tornera’ in Italia. A proposito, dopo ben 8 giorni di missione, alla vigilia della partenza, Pucci finalmente azzecca un nome rumeno senza storpiarlo !!!
Cookie sta poco bene e cosi’ la supposta passa sul suo comodino ormai diventata un amuleto scaccia malanni !
Ma la serata e’ all’insegna degli scherzi: dopo aver scoperto che il compleanno di Girandolina era un bluff ideato da Icselle (prontamente spalleggiato dalla “festeggiata”) i loschi claun tramano alle spalle del capogruppo rinominato Nonno Catetere (detto alla sarda) a causa delle mille pompette spara acqua sparse tra i suoi vestiti ! Il piano e’ malvagio: aspettare che Icselle si addormenti, vestirci di tutto punto, accendere le luci a giorno e preparare un caffe’ da portargli a letto dicendo che se non si sbriga a prepararsi saremo in ritardo per colpa sua !!! ...ma nel dormiveglia la vecchia volpe sospetta qualcosa e cosi’ nel buio generale, mentre Funicula’ faceva la doccia ed il caffe’ era gia’ fumante tra i letti di Girandolina e Peperone, Icselle si alza di soppiatto zompettando di letto in letto per capire cosa stavamo tramando...sentendo Funicula’ uscire dal bagno fa un guizzo nel letto con tutte le scarpe da ginnastica e in men che non si dica e’ sotto le coperte ! Il nostro scherzo non riesce ma le risate continuano fino a notte fonda !!! Dovevate esserci per capire !

Lunedi’ 2 ottobre
Alle 7:30 le nostre maglie sono gia’ pronte...e sono veramente bellissime !!! Alle 10:00 siamo pronti anche noi. Salutiamo i padri salesiani che ci hanno ospitato in questi giorni e prima di partire per Braila ci rechiamo in un asilo tenuto da delle suorine molto accoglienti...come al solito i bimbetti sono entusiasti...a sorpresa, appena finito lo spettacolo, dobbiamo salutare Pucci che ha trovato una soluzione per raggiungere l’areoporto...ci manchera’ tantissimo ! Verso le 11:30 partiamo insieme a Leo e un suo amico che ci fa da autista, ma ci fermiamo quasi subito per acquistare delle cassette per la videocamera e il petrolio bianco per lo spettacolo...vi lasciamo immaginare cosa le menti malvagie di Icselle e Smilzo hanno realizzato nel piazzale antistante il supermercato con i carrelli ! Il viaggio e` stato piu` lungo di quanto immaginavamo... pipi`/stop in una pineta, strade tortuose e dissestate, errori di percorso, Cremino colto da “ingiustificabilissimo” mal d`auto si siede avanti ma con scarsi miglioramenti. In una piazzola, mentre chiediamo indicazioni, offriamo delle ciambelle tipiche a due bimbi rom biondissimi, a piedi nudi, reduci da un colpo di scopa inferto loro da una tipaccia. Ci hanno colpito i loro sguardi stupiti alla vista dei nostri nasi rossi. A soli 30 km da Braila, dopo 3 ore di viaggio, i clown bucolici reclamano un pasto campestre, e cosi`, ad un bivio troviamo un cantuccio per il nostro picnic a base di pane, formaggio, marmellata e di biscotti fatti in casa dalle suore... ci manca PUCCIIII!!!! Intorno a noi, la natura ci mostra i suoi spettacoli: le montagne piu` vecchie d`Europa e pianure coltivate. Rimaniamo affascinati dai ritmi della gente del luogo: carretti, poche macchine, in prevalenza pulmini o camion che si fermano per raccogliere autostoppisti...e come resistere alla tentazione...presto detto... Funicula` e Albatros si lanciano in questa antica pratica del posto.. vestiti da claun naturalmente...non ci crederete, ma al mondo c`e` qualcuno disposto ad aiutarli!!!! Una volta rifocillati, ci rendiamo conto che il viaggio non si conclude con i 30 km rimasti.. ci aspetta una traghettata di 15mn sul Danubio –che non e` per niente blu...- su una chiatta stracolma di macchine e di persone e per fortuna solo prima dello sbarco ci accorgiamo che dietro al nostro pulmino con i nostri bagagli, non c`era nessuna sbarra di contenimento.... che Indiana Claun!!! Dopo svariate telefonate, i nostri accompagnatori riescono a condurci dalle suore francescane, che, nonostante il nostro comemaisuper ritardo, ci accolgono sorridenti.... e capiamo subito il perche`... nenache il tempo di scaricare i bagagli e ci troviamo appesi ovunque un numero indecifrato di bambini, saranno stati 3000... (in realta` erano poco piu` di una decina!!!). Le suore ci mettono a disposizione una casetta situata nel loro giardino e insitono perche` siano loro a cucinare per noi. Pero’ abbiamo poco tempo...solo 15 minuti per riposarci, lavarci, vestirci, truccarci, preparare materiale clown e salire sul pulmino...una bella sfida per i nostri claun... Dicono che ci aspetta una casa di riposo per anziani che ospita anche qualche disabile e che si trova in un posto un po` isolato.... Non ci aspettavamo che anche le suore dicessero le bugie... strada facendo, suor Flavia ci da qualche indizio in piu`... capiamo che siamo arrivati quando scorgiamo una specie di casermone in mezzo al nulla...e ai cancelli troviamo alcune persone che ci aspettano... qualche secondo di esitazione e di raccoglimento prima di aprire la portiera...ma poi si va... non ci sono gli anziani che ci aspettavamo di trovare... o meglio, ci sono anziani, ma ci sono soprattutto molte persone con svantaggio psico-fisico... stringiamo le mani a tutti ed iniziamo il nostro spettacolo all`aperto senza musica, ci ha salvato la chitarra di Funicula`... il gruppo c`e`, ci sosteniamo a vicenda e ci stupiamo per la nostra flessibilita` e per il nostro spirito di improvvisazione...il clima si fa piu` familiare, li sentiamo presenti, la gioia sale, anche negli occhi di chi non ha la carrozzella e deve accontentarsi di due tavole di legno con delle rotelle applicate...Ormai siamo loro amici e percio` ci invitano a visitare le loro stanze... anche per incontrare chi non si poteva alzare dal letto... la struttura, tirata a nuovo per l`occasione, in realta` e` troppo vecchia e sporca ed impregnata di forti odori....le stanze piccole, grige e con i letti uniti per il poco spazio. Quando li salutiamo, ci chiedono se ritorneremo a trovarli a Natale... e accompagnano il nostro pulmino fino al cancello, soglia oltre la quale non c`e` posto per loro... Sulla strada di ritorno verso casa, per la prima volta alla fine di un servizio, nessuno ha parlato... ma provavamo tutti le stesse emozioni....degli uomini isolati e dimenticati da altri uomini, difficile capire perche` questo accada, difficile accettare che non potevamo fare di piu` e che non potremo ritornare a Natale... La riflessione dura il tempo di varcare il cancello della casa delle suore che ospita bambini e adolescenti senza famiglia... subiamo un altro attacco, ogni bimbo reclama un claun per se`... sono adorabili ma terribili... In questi giorni ceneremo con loro e li accompagneremo fin sotto le coperte per la buonaotte. La nostra condvisione e` un po` piu` lunga del solito, perche` deve contenere le tante sensazioni provate oggi, tra l`arrivo in posto nuovo, il saluto con Pucci, e l`impatto immediato con una realta` particolare...
Cremino, ancora spossato dal viaggio riceve in consegna l’ormai famoso amuleto del gruppo che tutti guarisce : la supposta di tachipirina da tenere con se !!! ...domani stara’ sicuramente meglio !
Ma il giorno non e` ancora finito... e cosi`, il gruppo rivoluzionario (Funicula`, Peperone e Girandolina) che ha condotto il sequestro della carta igienica e` stato minacciato dall`anonima sequestri sarda... ma per niente intimorite, appena Albatros e Smilzo vanno a letto, il trio armato di scotch tesse una ragantela sullo stipite della porta della loro camera. Domattina se ne vedranno delle belle...

Martedi’ 3 ottobre: Braila

Anche stamattina adrenalina altissima.... ma non per il risveglio post scherzi notturni (Smilzo non ci e` cascato e nonostante tutto si vendica facendo scomparire il vestito claun di Girandolina qualche minuto prima di salire sul pulmino per il servizio...) ma perche` ci aspetta il carcere minorile maschile di Braila, dove le suore non sono mai entrate, e` il loro primo contatto. Anche qua non possiamo portare telecamere, macchine fotografiche e telefonini. All`ingresso consegnamo i passaporti alla guardia per il controllo e siamo accolti da diversi uomini in divisa e da una donna che scopriremo essere la psicologa. Notiamo subito la differenza con il carcere di Slobotia... questo e` piu` curato, non ci sono molte grate, sembra di essere dentro un campus...certo, sempre colori grigi e strutture vecchie, ma tenute alla meglio, tra queste la loro scuola e una specie di laboratorio. Certo, questo e` quello che ci e` permesso vedere, ma sembra una dimensione diversa seppure sempre di estrema poverta` e di disagio... tra il personale presente anche alcuni loro professori di lingua rumena e di biologia. Con grande stupore scopriamo che ci e` stato riservato per il nostro spettacolo addirittura il TEATRO!!! Ribadiamo, niente di eccezionale, ma ci fa piacere sapere che questo carcere preveda anche un teatro, fa sperare nel fatto che ai ragazzi venga offerto un percorso oltre alla reclusione. E` la prima volta qui in Romania che ci viene dato un teatro... un palco... l`effetto e` bello, ti gusti il dietro le quinte, le entrate in scena... ma al contempo vogliamo evitare che il palcoscenico ci tenga molto distanti dai ragazzi, cosi` ogni tanto scendiamo e andiamo tra di loro, chi non possiamo raggiungere fisicamente, sara` raggiunto dai nostri sguardi.... L`atmosfera era rilassata, poche le guardie, sembrava una scolaresca al teatro. E` bello sapere che abbiamo donato ai ragazzi una giornata diversa dalle altre, qualcosa in piu` di cui parlare, per cui sorridere, insomma, un ricordo. E ci auguriamo di poter realizzare qualcosa di piu` per loro ed insieme a loro: il direttore stesso ci chiede di ritornare e di fermarci di piu`. E nonostante Funicula’ riesce ad allagare il bagno, ci invitano per pranzo.. ma ci pensate??? Pranzare in un carcere...per un attimo abbiamo creduto che avremmo mangiato con i ragazzi...che claun sognatori... tuttavia il pranzo con direttore, suore, psicologa e altro personale, e` stato allegro, sembrava di essere tra amici di vecchia data, ci siamo scambiati gli indirizzi email, abbiamo donato dei nasi rossi, e siamo riusciti, nonostante Funicula`, a non farci arrestare.... Scherzi a parte il direttore avrebbe voluto trattenerci, ma alle 16 i famosi bimbi temibili ci aspettano per lo spettacolo... e noi non li deludiamo, siamo stanchi, ma riusciamo a dare il massimo anche stavolta...mare magia!!! Smilzo addirittura fa un fantastico numero con il fuoco.
Il momento della cena e` forse tra i piu` belli che abbiamo vissuto in questi giorni... i bambini sanno che domani andremo via, sono molto tristi, ma ci riempiono di coccole e di sorrisi... le suore (Flavia, Nicoleta, Sara e Camilla) sono di una dolcezza e gentilezza indescrivibile, hanno perfino cucinato a parte per Girandolina che e` vegetariana e ci hanno offerto il biglietto del treno con il quale domani raggiungeremo Bucarest. Le suore ci donano un piccolo crocifisso di S. Francesco (quello dove il Cristo ha gli occhi aperti, ci fa notare Funicula`), noi doniamo nasi rossi a tutti, ed un naso rosso con tutte le nostre firme. Prima di lasciare la sala da pranzo, le suore ci chiedono di lasciare un messaggio sul loro quaderno, per intenderci quello che troviamo nei posti belli che visitiamo.... Le suore ci chiedono di ritornare presto e di fermarci per un periodo piu` lungo... la struttura e` stata costruita grazie alla donazione ricevuta dalla fondazione dedicata alla direttrice del coro dello Zecchino d`oro, scomparsa anni addietro. Queste suore, che hanno iniziato da una casetta piccola e povera, sono molto determinate, e si stanno preparando ad ospitare molti piu` bambini, e ne siamo felici, perche` li` i bambini stanno davvero bene anche se, ovviamente, sentono molto la mancanza di una famiglia e sperano che qualcuno li adotti.
Domani si parte alla volta di Popesti Leordeni per l`ultima tappa... partire e` sempre difficile... questi bimbi sono terribilmente scatenati e te li ritrovi sempre addosso, ma hanno tutte le ragioni... Prima della condivisione alcuni di noi preparano i palloncini che le suore faranno trovare ai bimbetti al loro ritorno da scuola, come dono dei claun che sono andati via. Nel frattempo Albatros canta la ninna nanna con due bimbetti abbracciati.
Questi i pensieri durante la condivisione :
Siamo molto commossi e sempre piu’ emozionati. Qui i bimbi ci hanno visto contemporaneamente come gli amici, i confidenti, i fratelli, i genitori...e civili...senza abito sacro. Stiamo perdendo il mantello di superpoteri che ci protegge..siamo meno impermeabili, comincia adesso il vero viaggio, peccato che stiamo quasi per tornare. Il vero io di ognuno di noi e’ uscito fuori cosi’ com’e’...e questo e’ un salto avanti. Ci siamo veramente messi in gioco.
Il gruppo protegge ed aiuta quando c’e’ stanchezza. La generosita’ verso gli altri e fra di noi ci ha colpito. Facciamo discorsi profondi che vanno al di la’ delle due chiacchiere...il gruppo e’ sempre piu’ unito.
Abbiamo fatto il salto : e’ stato lanciato un seme oggi nel carcere con lo scambio degli indirizzi. Il carcere e’ un’esperienza che ci rimarra’ dentro indelebile.
Voglia di dare continuita’ alla nostra esperienza facendo il salto, facendoci conoscere dalle persone e facendo vedere semplicemente quello che facciamo, quello che sappiamo e quello che non sappiamo.
Anche se prendiamo in giro nonno catetere riconosciamo che Icselle ha perfettamente dosato i tempi ed i luoghi scelti per la missione.



Mercoledi 4 ottobre Braila – Popesti Leordeni

Alle 9:50 parte il treno per Bucarest nord ! Tra i binari gli ultimi saluti e le riprese di giocoleria estrema di Smilzo su vagoni d’altri tempi...fortunamente il nostro treno e’ nuovissimo ! Il viaggio trascorre veloce tra giochi, panini con la frittata preparati dalle suore e Icselle che da bravo nonno legge ai suoi nipotini alcune pagine della guida LonelyPlanet.
Arrivati in stazione aspettiamo padre Solideo giusto il tempo di perdere gli occhiali di Funicula’ e di prendere l’efelante lilla per Peperone. Ma in macchina entrano solo le valige e poiche’ sono appena le 14 ed alle 15 abbiamo il nostro primo appuntamento niente popo’ di meno che in ospedale, padre Solideo, Smilzo e le valige si dirigono all’ ospedale pediatrico...gli altri, sotto la guida del responsabile dell’oratorio, osano salire su ben due metropolitane “intonando” tutto, ma proprio tutto, il repertorio di Funicula’ : un successone, nessuno ci ha cacciato ! Ma la chitarra adesso ha solo quattro corde. Ci cambiamo e ci trucchiamo in una saletta piena di giochi impregnata di un forte odore di moquette sporca. Ci diviamo nei vari reparti sotto la supervisione della “streghetta” (una insegnante che ha indossato con orgoglio il naso rosso e il cappello da strega di Peperone) e con entusiasmo iniziamo il primo servizio in corsia da quando siamo arrivati. Visitiamo i reparti di medicina generale e ortopedia, in piu’ Smilzo, Girandolina, Albatros e Peperone vengono condotti anche in oncologia. La struttura e’ vecchia e poco pulita, l’igiene inesistente, le stanze affollate, le medicazioni e le ingessature sembrano fatte in un ospedale da campo con materiale di emergenza, le infermiere sono poco accoglienti, le mamme un po’ diffidenti all’inizio poi ci chiamano nelle stanze, la sensazione che proviamo e’ che i bimbi sono gli stessi in tutto il mondo. Stessi i sorrisi, gli sguardi, i gesti, i respiri, stessa la dignita’. E’ difficile accoregrsi di essere a Bucarest, non fosse che per i materassi macchiati e l’incuria nelle pulizia delle stoviglie. Gli ospedali pediatrici hanno tutti la stessa faccia; luoghi che non dovrebbero esistere e che dovrebbero ospitare per il minor tempo possibile bambini in grado di uscirne con le proprie gambe.
Si torna a casa, cena e condivisione.

Giovedi` 5 ottobre Popesti Leordeni

Icselle si e` mosso a compassione. Ci ha regalato una mezz`ora in piu`di sonno. Ne abbiamo allegramente abusato. Ore 10.00: stipati fino all`ultimo millimetro disponibile, sul pulmino di Padre Solideo ci avventuriamo per la periferia di Bucarest diretti alla volta di due scuole, immerse in una campagna ordinata, assolata, generosa. Ci aspettano, ci attendono: maestre e bambini tirati a lucido stanno sulla soglia, trepidanti alla vista del pulmino e dei nostri abiti colorati. Avvistato il primo clown oltre lo steccato, la vedetta di turno lancia l`allarme e dalle finestre spalancate delle aule, tutte con vasetti di rose e fiori profumati, ci arrivano le grida di attesa. Ed eccoli li`, assiepati sulle panche allineate, pronti a godersi lo spettacolo tanto atteso. Complici del divertimento, applaudono ed inneggiano alla gag e al clown via via preferito. Siamo in un brodo di giuggiole: ce ne andiamo via contenti, trattenuti dall`innocente insistenza di chi ha forse assistito per la prima volta alla vista di un naso rosso live.

Pausa pranzo e riposino d`obbligo. I piu` volenterosi si attivano per terminare la costruzione del piu` grande aereo di carta che la storia dell`aviazione ricordi.

Ore 16: il pulmino blu elettrico di Padre Solideo ci aspetta nel piazzale. Sembra essersi ancora piu` ristretto. Sara` forse solo piu`infuocato, visto che la temperatura esterna oscilla oltre i 30 gradi. Due palleggi di rito con i ragazzi dell`oratorio prima di entrare nella fornace su quattro ruote. Forse avremmo dovuto interpretare il volo degli uccelli o le tante buche schivate, e prese, sulla strada per l`orfanotrofio. Il quartiere ultraperiferico di una citta`, il grigiore improvviso dei muri intorno, ciminiere scrostate lasciate alle intemperie, i cani randagi rinsecchiti dalla tigna e dalla fame facevano da contorno all`ancor piu` deprimente cancello sgarrupato dell`edificio nel quale stavamo entrando. Smilzo, l`isolano, quello che fiuta i pericoli a distanza, ha un sussulto: ``questo posto non mi piace``. Aveva ragione ma l`abbiamo ascoltato solo a meta`. Iniziamo lo spettacolo: disposizione oggetti, scaletta, ultimi assetti alla platea. Copii, gata! Tutti indietro, lasciate spazio alla scena. Che lo spettacolo abbia luogo. Non c`erano solo copii ovvero ragazzini intesi fino ai 10 anni. Ingenuamente, abbiamo pensato che un orfanotrofio ospitasse solo minori minori ma.... i minori arrivano fino ai 18 anni. Ed eccoli spuntare, i gaglioffi strafottenti, accompagnati da inquietanti ragazze senza eta`, a meta` tra la donna vissuta e la bambina impaurita. Non eravamo pronti. Per niente. Affatto. Gli ultra copii, meta` infanti, meta` adulti, minotauri di una periferia avida e matrigna, avevano deciso di boicottare il nostro spettacolo. A modo loro, con l`unico linguaggio che insegna la strada. Strafottenza, aggressivita`, intrusione, derisione. Il gruppo Romania 2006 ha retto. Gli argini non sono stati sfondati, lo spettacolo e` degnamente terminato, i copii veri si sono divertiti ma qualcosa di profondo e` successo e noi lo captiamo. Ce ne andiamo con passo veloce, salutando ma con il cuore che pulsa in gola. Paura fisica, catalogheremo piu` tardi. Paura di essere magari solo accerchiati e derubati di un naso, di un kiwido, di una clava o solo di un semplice braccialetto. Nella condivisione della sera, le sensazioni hanno oscillato tra la consapevolezza di aver lasciato loro qualcosa di nostro ed il senso di disfatta per non essere riusciti ad entrare nei cuori di chi aveva solo tanto bisogno di amore. Siamo scossi, impotenti ma riflessivi. La missione ha avuto uno scossone fino alle fondamenta ma di questo andiamo orgogliosi. E` stata una prova in piu` che abbiamo chiesto a questo naso, a cui ci siamo aggrappati con tutte le nostre forze per non scivolare nelle spire di una provocazione che avrebbe appannato, in modo indelebile, il messaggio che stiamo cercando di trasmettere in questi luoghi. E come succede con le cose in cui credi davvero, aver superato una prova importante non ha fatto altro che rafforzare il senso del nostro stare in questa terra, cosi` generosa e fragile, con la quale forse solo oggi ci siamo per la prima volta specchiati. La sua fragilita`, la nostra fragilita`. I suoi limiti, i nostri limiti. La sua voglia di alzare la testa, la nostra voglia di farcela. Noapte buna.

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