domenica 13 gennaio 2008

MISSIONE CAMBOGIA 2008

VCM (Volontari Clown in Missione) - Missione Cambogia 2008

Partecipanti: Aureola (TO), Donji (TO), Ermione (VR) - Krauta (TO) - Maggiolina (TO) - Smilzo (SS) - Spillo (TO) - Spring (Roma)

DIARIO MISSIONE CAMBOGIA 2008

12 gennaio 2008, l'aereo atterra a Malpensa, piove ci sono 2 gradi...
Come in un video scorrono nei miei occhi le immagini di centinaia di volti di bambini indimenticabili, il vero patrimonio della Cambogia e il ricordo più bello che mi porto nel cuore dopo questa missione.
Bambini che danzano con noi al canto di "Hey baby"... bambini che mimano con Spring "Smile" e con la manina sul volto prima fanno un visino triste e poi sorridono...
Bambini che si impegnano a fare piramidi di acrobatica fino a poco prima mai nemmeno immaginate...
Bambini che mi abbracciano, che stringono le loro manine alle mie...
Bambini che indossano il nostro naso rosso...
Chanda che mi guarda triste quando sa che domani non torneremo...
Okun che mi salta in braccio e poi unisce le manine e continua a ripetere "okun, okun"...
Il bimbo disabile che sorride sempre e lancia la palla con una precisione incredibile...
Il bimbo disabile bellissimo che l'ultimo giorno, quando passiamo a salutarli balla dalla gioia e mi abbraccia forte forte...
ll bambino che danza con l'oola-oop
La bambina che lancia le due palline senza fermarsi per più di un'ora
La bambina con la borsetta che non sorride
I bambini della spiaggia che sniffano colla...
I bambini della spiaggia che mi vendono un pesciolino fatto a mano...
Tanti occhi a mandorla... tanti sorrisi che non scorderò più...
Possa ognuno di questi bambini avere l'opportunità di essere felice!


31/12/2007
Ultimo giorno dell''anno, siamo a Phnom Penh. Stamattina abbiamo visitato il Palazzo Reale e in Tuk/Tuk (mezzo di trasporto locale costituito da una moto con una portantina per 4 persone) siamo tornati all'hotel. Pranzo al ristorante cinese e alle 14.00 ora locale prenderemo il bus per Sihanoukville, dove il 2 gennaio inizieremo la missione. Questi due giorni sono stati di turismo, abbiamo visitato i templi di Angkor, ieri abbiamo vito il museo degi orrori della Cambogia. Il popolo appare gentile, silenzioso e sorridente. Tutti sono molto gentili tranne automobilisti e motociclisti che ti mettono sotto senza alcun problema se non ti scansi a tempo. Il "popolo VIP clown" è ancora sano, nonostante quasi 6 ore di barca da Angkor a Phnom Penh, tranne Spillo che ha avuto una indigestione da templi e ha la febbre. Abbiamo già potuto notare una povertà immensa soprattutto nella zona del porto, dove a gente vive in capanne/palafitte con nulla... Gli hotel sono essenziali e stiamo mangiando spendendo circa 4 dollari a testa.
Un felice anno nuovo a tutti!

31-12-2007 - Lunedì
Phnom Penh/Sihanoukville
Il Bus che ci portera' a Sihanoukville (Mekong Express) è molto bello e confortevole, le strade sono asfaltate, qui l'influenza del turismo si sente. Arriviamo in anticipo verso le 18.00 e troviamo ad attenderci Francesco (fondatore insieme a Maggie del Centro M'lop Tapang - http://www.mloptapang.org/) il quale ci annuncia che per una notte avremo un altro hotel rispetto a quello prenotato e che staremo una sola notte per poi spostarci. C'e' un piccolo disguido, non si trova la chiave della stanza di Maggiolina e Spring e cosi rimangono per un bel po' ad aspettare... poi si trova e... la porta non si apre... Le Guest house cambogiane, equivalenti ad una locanda, sono costruite velocemente per business, spesso da stranieri che poi ne affidano la gestione a personale locale che non ha mai saputo nulla di come si gestisce un hotel... con i risultati facilmente immaginabili.
Il tempo di lasciare i bagagli e andiamo al Centro "Bhor all in art Center", fondato da un francese che vive in Cambogia da circa 4 anni, in arte Bob Passion (al secolo Eric). In qesto centro si sta svolgendo una mostra per informare sulle dipendenze (droghe, fumo, gioco, alcool, cellulari, soldi), una art-therapy molto interessante.
Iniziamo il percorso della mostra e veniamo accolti da un "fantasma" vestito di nero che ci spaventa... poi attraversiamo sale dove si vedono gli effetti dell'alcool, delle droghe, del fumo sul corpo... infine nell'ultima sala troviamo un cadavere (finto) riverso per terra con la faccia sul suo stesso vomito... e per uscire passiamo attraverso un tunnel con una serie di ostacoli che hanno lo scopo di dimostrare la difficoltà di uscire dalle dipendenze...
Rimaniamo molto colpiti da questa mostra e ci riproponiamo di tornare a filmarla.
Andiamo a cenare e finiamo in un locale pieno di turisti sessuali... In un primo tempo ci chiediamo se restare o andarcene... ma poi pensiamo che qui purtroppo molti locali sono pieni di turisti che abbordano le ragazze locali... e poi siamo in periferia, è la notte di Capodanno e non sapremo dove altro andare...
Francesco ci ha lasciati ed è andato a cena dai suoceri, lui ha sposato una ragazza cambogiana (Sophia), inoltre è tornato oggi dall'Italia ed è stanco. Cosi ceniamo li e, a turno ci ricordiamo di non guardarci troppo intorno perché quel che vediamo ci fa stare male...Dopo cena torniamo al centro di Bob e troviamo che lui e il suo gruppo suonano Rock dal vivo... restiamo un po' sentendoci spaesati, non conosciamo nessuno... loro bevono birra, fumano, alcuni bambini di strada giocano lì itnorno... cosi dopo un po' salutiamo tutti, auguriamo loro buon anno e, Aureola torna in Hotel perche' Spillo è rimasto a letto con la febbre... e gli altri vanno a passare il Capodanno in spiaggia...

1 gennaio 2008 - martedì
Mattina libera, andiamo in spiaggia e ci godiamo ancora un momento di relax. Alle 12.30 Francesco viene a prenderci e ci spiega che nel pomeriggio ci porteranno a fare un sopralluogo per vedere dove andremo ad operare con i nostri laboratori negli slum. Ci dice che vorrebbe che lavorassimo negli slum (bidonville) dove i bambini non hanno nessun tipo di attività e proprio per questo gli piacerebbe che insegnassimo loro qualcosa sulle arti circensi e li aiutassimo a preparare uno spettacolo che poi potranno mettere in scena dopo il laboratorio e usarlo anche per il Carnevale. Pranziamo al mare, ma nel ristorante il tempo per servirci supera ogni aspettativa: 2 ore circa (non esagero...) e usciamo senza che abbiano portato il piatto di Spillo, il quale rimane digiuno... Qui funziona cosi, uno straniero investe e compra un locale per fare un ristorante, poi prende personale del luogo per gestirlo, e come accade per gli hotel, queste persone non hanno la minima idea di cosa voglia dire avere un ristorante e non hanno la preparazione per portarlo avanti.

Ore 15.00
Andiamo al primo slum: strada sterrata (qui piove molto e quando piove è tutto allagato), non c'è acqua nelle baracche, la luce è poca, non ci sono fogne (nemmeno a cielo aperto)... gli escrementi vengono fatti (credo) all'aperto... Vediamo una situazione talmente difficile che restiamo senza parole: bambini nudi per terra, baracche senza la minima idea di igiene... bambini sporchissimi... la poverta' non è tangibile, è immensa! Mentre camminiamo i bambini si uniscono a noi... la nostra guida, che fa parte dello Staff del M'Lop Tapang, si chiama Wan Tea (non so se si scrive cosi) è un ragazzo di 27 anni, dolcissimo, con molto amore per i bambini. Arriviamo nel Play Ground, una sorta di cortile con giochi per bambini (uno scivolo, dei copertoni, un'altalena, ecc.) con una stanza in legno dove gli educatori del Centro M'Lop Tapang preparano i bambini all'inserimento nel centro stesso per poi, in un secondo tempo, inserirli nelle scuole locali. E' qui che si svolgeranno i nostri laboratori.
Giochiamo un po' con i bimbi, alcuni sono molto piccoli, i ragazzini e le ragazzine più grandi (5/6 anni) tengono in braccio i fratellini di 1/2 anni... I bimbi si affezionano subito a noi e diventano come le piccole "cozze" birmane (termine con il quale avevamo definito le bambine dell'orfanotrofio Bonetta a Kengtung in Birmania che si attaccavano ad ognuno di noi e non ci lasciavano più il braccio... con reciproca soddisfazione!)... si appiccicano ad ognuno di noi...
I bambini piu grandi di giorno vanno in spiaggia a vendere (al mattino al mare abbiamo visto che ne arrivano a frotte... e non ti lasciano facilmente se non compri qualcosa)...

Dopo aver visitato il primo slum, andiamo al Centro M'lomp Tapang dove troviamo ad attenderci Francesco. Il centro è bellissimo, nuovo, è stato inaugurato ad ottobre 2007.
Prima, ci dice Francesco, erano in una piccola stanza e facevano attività per lo piu' fuori, ora hanno uno staff di 62 persone. Nel centro che è solo diurno preparano i bambini di strada ad inserirsi nella scuola ed offrono loro varie attività: computer, danza, Inglese, teatro...
Sulla spiaggia un operatore del centro istruisce i bambini sull'abuso sessuale e crea una rete di bambini stessi che tra loro si aiutano e riferiscono a lui...
In 2 centri notturni viene dato asilo a bambini che non hanno dove dormire la notte.
Francesco ci racconta che da consulente di banca in Canada, "casualmente" è arrivato in Cambogia e ha conosciuto una ragazza inglese, Maggie, con la quale hanno poi deciso di fondare una Ong (Organizzazione non Governativa) per aiutare i bambini di strada.
Ora la Ong, M'Lop Tapang, è grande e funziona, a quanto abbiamo visto, veramente bene.
Tornando in hotel programmiamo il laboratorio di domani suddividendo i compiti.
Ceniamo in un buon ristorante e giochiamo con i camerieri a fare un po' i clown...

2 gennaio 2008 - mercoledì
Ore 08.30 vengono a prenderci e iniziamo i laboratori con i bambini: Smilzo/Ermione/Donji: Acrobatica (dentro la stanza), Krauta/Maggiolina: kiwido-pois (fuori), Aureola/Spring: gioco con i piccoli, Spillo: foto/video.
E' parecchio faticoso per me che sono partita già stanca, giocare con i bambini piccoli, sono tanti, si attaccano e litigano tra di loro... ma sono anche intelligentissimi e hanno una capacità grande di recepire ciò che spieghiamo loro. Imitano e ripetono ogni cosa che proponiamo e imparano subito.
Al mattino va molto bene, i bambini imparano bene nel laboratorio di acrobatica e giocoleria, Smilzo ed Ermione sono molto soddisfatti. Mentre al pomeriggio notiamo molta più dispersione: i piccoli hanno preso più confidenza e calmarli non è facile...
Aureola e Spring truccano i bambini tra mocci e facce piene di sabbia (per terra c'è sabbia) e... nel giro di 2 minuti sono tutti un mascherone... Ci facciamo insegnare le loro canzoni e noi insegnamo loro i nostri bans (il solito "pollice destro avanti e sciusciuscià"...), va alla grande e con divertimento Spillo riprende due bambini che a loro volta, dentro la stanza lo insegnano ad altri loro coetanei ...
Terminiamo il laboratorio nel pomeriggio e torniamo al M'Lop Tapang, dove abbiamo appuntamento con Bob, il francese per organizzare lo spettacolo che si svologerà appunto da lui sabato prossimo.
Il venerdi sera faremo noi uno spettacolo davanti al suo centro in strada su un palco e sabato si esibiranno anche i bambini del laboratorio, i quali, a detta di Smilzo ed Ermione, sanno già fare anche il... Trapezio...
Si torna in Hotel e ci si riunisce subito per organizzarci per domani: costruzione di palline (abbiamo comprato il materiale) laboratori e organizzazione spettacolo dei bambini...
Ora sono le 22.30... abbiamo ancora la condivisione della giornata da fare...a proposito:
BUON 2008!!!

3 gennaio 2008 - giovedì
Ieri sera la condivisione è durata tanto ed è finita oltre mezzanotte e mezza per alzarci alle 06.00. Colazione alle 7.00 e pronti per un'altra giornata di laboratori con i bambini degli Slum.
Arriva Wan Tea e ci dice che stanotte verso le tre ha preso fuoco il mercato grande, detto “Old Market” perché stanno costruendo il mercato nuovo e pare che gli ambulanti non volessero trasferirsi… così forse qualcuno ha risolto il problema…
Con la camionetta passiamo nella zona del mercato e i pompieri sono ancora all’opera lanciando grossi getti d’acqua.
Quando arriviamo agli Slum Wan Tea ci dice che molta della gente che abita lì non ci sarà perché quando accadono disgrazie come quelle del mercato si precipitano a fare saccheggio. Per una povertà come questa che stiamo vedendo ogni giorno capiamo che non ci sono molti modi per sopravvivere.
Arriviamo e abbiamo uno spettacolo nuovo che i bambini fanno a noi: quasi tutti indossano vestitini nuovi, ancora con l’etichetta, mangiano cose strane e capiamo da dove provengono…Questi bambini sono in condizioni disastrose, l’igiene non esiste e vediamo ogni sorta di dermatite e di sporcizia sui loro volti e corpicini.
Al pomeriggio una infermiera arriva e mette qualche cerotto sulle ferite più grosse… Immaginate che i bambini sono a piedi nudi e certamente è facile ferirsi…
Oggi ci siamo scambiati di ruolo: Smilzo viene affiancato da Aureola e Spring alla giocoleria (palline), Krauta e Donji dirigono il laboratorio di Pois (Kiwido), mentre Ermione e Maggiolina si dedicano all’intrattenimento dei bambini piccoli.
Nell’intervallo di pranzo abbiamo costruito palline e pois con la sabbia, lo scotch e la corda di nylon, in modo da poter far giocare tutti e lasciare loro anche il modo per costruirsi da soli gli strumenti.
Il laboratorio di Giocoleria si svolge al chiuso, anche se i piccoli entrano ed escono… acchiappano palline, vogliono partecipare tutti, anche i piccolissimi… Una piccolina di un anno e mezzo circa, tutta di “nuovo” vestita entra e ci lascia come ricordo una bella pipì… così alcune palline cadendo si inzuppano…
Di mattina fuori nel cortile Maggiolina e Ermione intrattengono i bambini con il tiro alla fune, balli, giochi, nel pomeriggio abbiamo la musica e così nasce il “Villaggio vacanze Slum”: i bambini piccoli ballano con piacere e imitano tutte le mosse delle nostre fanciulle, a Mag e Ermione si è unita anche Spring.
Alcuni bambini già tengono in aria tre palline e un paio di bambini sono veri e propri talenti nel girare i pois.
Finito il laboratorio pomeridiano, passiamo da Bob, al suo centro e Smilzo parla con lui per organizzare lo spettacolo di domani.
Un’ora per una doccia (siamo puzzolenti da far schifo…) e si prova lo spettacolo.
Cena, condivisione e… eccoci qui a spedirvi il nostro diario.

ERMIONE
Ciao a tutti i clown…siamo in missione… ancora, ed è da tanto che non vi scrivo…che non parlo con voi di me e del clown che tutti insieme ogni giorno portiamo avanti! In questi luoghi in Cambogia ho ascoltato tanti “senti(e)re” diversi, questo luogo ci sta pulendo forse, non vi racconto della missione fuori ma di quella dentro che ci fa piangere e ridere dietro tutto, la dove ancora credo che solo il clown riesca a “toccare”…ad “esistere” e farci crescere come dice il motto vip ["Uniti per crescere insieme"].Siamo già qui tutti in camera pronti a ricominciare, vi lascio perché vi raggiungo…insieme qui, ora! Grazie…

SPRING
Cari amici…clownini di vip Roma e non…. è appena finita la nostra condivisione quotidiana e tra mille emozioni in corto circuito è difficile trasferirvi immagini di quello che sto vivendo in questi giorni. Mi viene in mente una frase del libro di Marco Baliani “Quando la povertà entra dalla porta l’amore scappa dalla finestra e non c’è tempo per amarsi bene”. Mi piace vivere lo scambio d’amore con chi ha inventato il paradiso in terra ...i bambini….quelli cambogiani di questo slum non chiedono né più né meno degli altri che di essere bambini! Ringrazio tutti i miei compagni di viaggio, il nostro essere clown è meraviglioso, ringrazio anche tutti gli amici clown di vip roma che mi stanno mandando forti energie positive. E’ grazie a voi che posso comunicare con il cuore caldo di questi bambini! E l’avventura è appena cominciata! Ci mancano 8 ggg ancora .Lihaiii( arrivederci in cambogiano!):o)

SMILZO
Ecco lo Smilzo asiatico! Come state tutti voi bellissimi clownini? Qui l’avventura è fantastica! Per me è speciale, primo viaggio intercontinentale, 10 ore di volo seduto vicino a due milanesi fighetti che non conoscevo, lontano dai miei compagni di missione, ma solo durante il volo ehh! E poi la Cambogia, il popolo asiatico, pacato, silenzioso, nelle tre città visitate tantissimi motorini che stranamente non fanno rumore, capanne sull’acqua, case galleggianti, il Mekong, templi paurosamente belli e imponenti e tutti i visi incrociati, i sorrisi e i bambini! Belli bellissimi!
Oggi 3 gennaio 2008 eccomi a condividere con tutti voi parti della giornata appena trascorsa. La sveglia è stata tragica, la carovana guidata dallo Smilzo, una moto invisibile con 8 sedili occupati da clown che pian piano diventano sempre di più con l’arrivo di tutti i bambini dello slum che si uniscono alla marcia verso il centro dello slum.
Iniziano le attività, all’interno della classe io, Aureola e Spring teniamo il laboratorio di giocoleria (tutto in inglese) mentre fuori i nostri Donji, Maggiolina, Krauta, Ermione e Spillo si dilettano a insegnare ai bambini i kiwido, i bans e giochi vari!
Il laboratorio mattutino è stato proprio bello, l’educatrice ha contribuito tanto oltre alla traduzione, i bambini si sono impegnati e nonostante la barriera linguistica siamo riusciti a trasmettere quello che volevamo: le palline volavano e volteggiano, i bambini si impegnavano al massimo e ridevano alla grande, Smilzo si destreggiava tra loro cercando di spiegare il tutto in inglese al meglio e azzardando qualche parola di Cambodiano, wow! Le due ore prima di pranzo le abbiamo dedicate a mettere a posto la scaletta delle musiche per lo spettacolo di domani qui a Sihanukville e a costruire kiwido e palline.
Si va! Eccoci ancora li, allo slum, ancora una presentazione per divertirci e permettere a Wan Tea, il nostro referente/traduttore/grande/giovane uomo di scegliere i bambini che avrebbero seguito i laboratori di giocoleria, kiwido e giochi vari ed eventuali.Mi ritrovo con Aureola all’interno della classe, c’è molta più confusione della mattina, comunque si va, procediamo tra un moi, pei, bai, buan, pran (ossia uno, due, tre, quattro e cinque) che scandivano i vari esercizi da me proposti. La confusione aumenta tanto che Aureola si ritrova a fare la bodyguard e a non permettere ai bambini piccoli, quelli veramente piccoli di un anno suppergiù! Il gruppo di “alunni” diminuisce e rimaniamo pochi, ma molto buoni. Gli esercizi da uno passano a due palline e poi finalmente e tre.
Magia! Tre dei giovani cambogiani erano li ad impegnarsi al massimo, ad ascoltare i consigli, i miei consigli finalmente in un cambodiano molto basilare, ma efficace. Finchè eccoli che ci riescono e assieme ai primi lanci con le tre palline vedo le loro facce, sorridenti, ma soprattutto oltre alla tanta felicità trasmettevano l’orgoglio, la soddisfazione personale per esser riuscito in una così ardua e divertente impresa.
Tutti bravi compresi coloro che non hanno mollato davanti al mio moi, pei, bai, buan con le 2 palline!! grandissimiiiiiiiiiii.
Sinceramente non so come ho fatto a trattenere le lacrime per la felicità, li guardavo, felici, contenti per aver imparato una cosa così strana e allo stesso tempo divertentissima! Poco dopo si va via, saluto i volontari del centro ‘M Lop Tapang che ci accompagnano e ci aiutano in questi giorni e con un bel Lihaiiiiiiiiiiiiiiiiiiii salutiamo i baldi giovincelli dello slam, mettiamo in moto il nostro motorino invisibile e partiamo alla volta del fuoristrada che ci riporterà alla guest-house dove pernottiamo!
La missione continua… alla prossima puntata! Ajò. Smilzo

4 gennaio 2008 - venerdì
Anche oggi l’attività con i bambini è stata intensa: Ermione, Maggiolina e Spring hanno proposto varie attività ma hanno fatto una grande fatica: i bambini sono per lo più molto piccoli, litigano tra di loro, mollano pugni (Donji si è preso un bel pugno sullo stomaco…), si buttano sulla terra, sono sporchi all’inverosimile… ma sono bambini, i loro occhi sono meravigliosi, i loro sorrisi speciali! E, come tutti i bambini del mondo giocano, si spingono, litigano...
Al mattino si è riusciti ad avere la musica (l’impianto è molto rovinato e provato, infatti al pomeriggio non ha più funzionato) e, dopo un primo momento iniziale di osservazione, i bambini hanno poi ballato con noi divertendosi loro e noi…
Nel pomeriggio Spring li ha fatti cantare in italiano, dicendo loro le parole delle canzoni una per volta, loro ripetevano facendo i gesti e si divertivano… Il gioco del “Ruba bandiera” e dello “Scalpo” è durato pochi minuti, poi si sono azzuffati tra di loro…
All’interno della stanza Smilzo ha fatto provare acrobatica e giocoleria in vista dell’esibizione dei bambini domani. Tanti bambini desiderosi di imparare, ma anche qui poca concentrazione e mira al risultato finale. Questi bambini imparano subito, ripetono qualunque cosa/gesto e alcuni sono veramente dotati.
Nel pomeriggio abbiamo fatto l’esperienza del“lapidatore”: un “cosino” di circa 3 anni prendeva a sassate la porta della stanza dove si faceva attività e le persone, con una foga incredibile…
Mentre cercavo di dissuaderlo l’ho guardato negli occhi, e in quel momento ho visto un piccolo uomo arrabbiato con il mondo intero… Spero che questa rabbia da adulto si trasformi in energia che gli permetterà nella sua vita di superare la difficoltà e creare qualcosa di bello.
Le foto: a fine attività, mentre Smilzo con l’insegnante sceglievano i bambini per l’esibizione, ho pensato di fare un po’ di foto sparse ai bambini fuori… anche qui è stato un delirio, tutti volevano essere fotografati: chi mi strattonava, chi voleva una foto, chi voleva vedere come era venuta la foto, chi metteva la mano davanti all’obiettivo per non far fare la foto all’amico-a, chi si azzuffava strappandosi ciocche di capelli…
Credo che dopo questa missione ne avremo abbastanza di bambini per qualche mese… (eheheh!!!)

Il nostro spettacolo da Bob: Bob ha fatto un lavorone, quando arriviamo alle 19.00 il palco sulla strada è già montato e le luci ben sistemate, ci ha fornito il materiale che volevamo ed è stato veramente disponibile.
Dopo esserci truccati e vestiti, alle 20.10 iniziamo lo spettacolo. C’è parecchia gente e moltissimi bambini.
Smilzo inizia le sue performance tenendo in equilibrio uno sgabello, una sedia e una scala… poi giocoleria con i cerchi e le palline… quindi inizia la storia: la bambola triste, interpretata magistralmente da Spring è “pesante perché porta addosso tutte le “dipendenze” (alla sua cintura abbiamo attaccato i simboli delle dipendenze, per riprendere il discorso della mostra sulle dipendenze di Bob): una lattina di birra, un pacchetto di sigarette, soldi e carte, un cellulare, un sacchetto per sniffare colla.
Parte la musica della parata circense ed entriamo tutti… la musica cambia ed entra Spring vestita di rosa, ma coperta da un mantello nero, la faccia truccata da mimo triste… tutti ci fermiamo a guardarla e mentre lei entra noi usciamo… lei si trascina a centro palco e si siede…
Tutti i claun che entreranno interagiranno con lei per farla sorridere e uscendo le toglieranno una "dipendenza", buttandola nel cestino della spazzatura che è in scena…
Al finale il mago le metterà il naso rosso e a questo punto la bambola si risveglierà, decidendo lei stessa di buttare via l’ultima dipendenza rimasta: la droga…
E’ andato tutto bene, il pubblico si è divertito e noi siamo soddisfatti.

05 gennaio 2008
DONJI
Ciao sorelline e fratellini claun!!!Eccomi qui a condividere con voi le emozioni di questa nuova missione in Cambogia a Sihanoukville. Caldo umido incredibile.
Questa mattina abbiamo fatto fare lo spettacolo ai bambini: dopo un po’ di acrobatica, giocoleria varia e canti (e un sindacale delirio coi bimbi più piccoli) li abbiamo preparati per lo show. Una parte di ogni gruppo (palline, kiwido, acrobatica, canti) ha presentato agli altri quanto fatto. Con oggi terminiamo il primo ciclo di laboratori in una bidonville (Phom Kiu), da lunedì andremo a fare un analogo progetto in un’altra parte della città, sempre con bambini in particolari condizioni di disagio.
Oggi pomeriggio i bambini verranno portati con un camion in un altro centro e offriranno alla popolazione lo spettacolino fatto al mattino, per loro sarà come andare a giocare una partita importante in trasferta… Gli educatori sono contenti che loro si sentano per la prima volta fieri di sé e i bambini sono super eccitati! Questa mattina,oltre agli educatori, erano presenti anche Francesco e Maggie (fondatori dell’associazione M’lop Tapang con la quale collaboriamo) e una delegazione di partners che sovvenzionano il centro M’lop Tapang (un signore giapponese, una giornalista svedese e un altro paio di persone).
E’ stato bello vedere i visi di questi ultimi stupiti per quanto siamo riusciti a fare in così poco tempo (laboratori in tre giorni su due turni, quindi al massimo 8-9 ore con ogni bambino). Ma ancora di più sentirli dirci che quello che abbiamo fatto è in piena sintonia con lo scopo principale della loro associazione: era la prima volta che venivano organizzati dei laboratori e attività direttamente nello slum, nella mini scuola in mezzo alla bidonville, e non come sempre fatto, raccogliendoli tutti nel centro che si trova distante dalle loro case. Siamo stati noi ad andare da loro, non loro a doversi muovere, cosa che molte volte non gli è possibile, con la naturale dispersione quindi di possibilità per loro.
Francesco ci ha detto che ha sentito alcuni bambini andare dagli educatori fieri ed orgogliosi si se stessi, dicendo: “Finalmente so fare qualcosa anche io!!!”.
Beh…credo possiate capire la soddisfazione che proviamo in questi momenti…ancora di più perché ci sentiamo di condividerla ovviamente con tutti voi, Vip claun… noi ci siamo abbracciati forte per questo… e in quell’abbraccio c’eravate anche voi…
E ora…a grande richiesta…

Scene di vita vissuta:
1. Un bambino si avvicina a me e mi si para davanti, imitando tutto quello che faccio. Inizia un gioco a specchio: faccio un salto, e lo fa anche lui, io gonfio le guance, così fa lui, io alzo un braccio, e lui mi copia, alzo l’altro, lui idem, poi io faccio un sorriso con le mani ancora in alto, lui mi sorride e ‘sto acciughino di bambino mi tira un pugno nella bocca dello stomaco, cogliendomi totalmente di sorpresa… Giuro…nonostante la botta… mi sono divertito un mondo… Mi sono detto: sei sveglio e mi hai fregato bene, sei un genio, ti servirà in questo ambiente difficile…e mi sono fatto una bella risata…(certo, se invece di un bambino di 4 anni fosse stato un omone di 90 chili mi avrebbero portato in infermeria ma…1. l’infermeria qui non esiste e 2. di omoni di 90 kg neanche l’ombra)

2. Ormai ogni volta che saliamo sulla camionetta che ci porta nello slum abbiamo la nostra sigla: Smilzo attacca con il suono della batteria e poi cantiamo la sigla del telefilm A-Team…saliamo tutti velocemente sulla camionetta, aspettando Maggiolina, la versione Inps dell’A-Team…ci mette un po’ di più…ma ci riesce…

3. Le nostre fanciulle hanno appena fondato il gruppo "Padellone": i bambini cambogiani continuano a dare loro dello botte sul sedere. Le educatrici hanno detto che toccare i “culotti” grandi porta fortuna… siccome Smilzo, Donji e Spillo non hanno dimensione apprezzabili…la fortuna sta tutta nel Padellone Team…

4. Grande exploit della mitica Spring, datata di qualche giorno, ma meravigliosa…Eravamo ancora a Siam Reap e aspettando una camionetta che ci riportasse in albergo, Spring comincia a giocolare con le palline. Due turisti da una ventina di metri si fermano ad osservarci.Spring ci dice, mantenendo un tono alto sicura di non essere capita, avendo uno dei due gli occhi leggermente a mandorla:“Ah regà, ce stanno li giapponesi che me fanno na foto, nun mé mai capitato…belli li giapponesini…”I turisti continuano a guardare.Spring: “Aho…ma questi me stanno sempre a guardà…anvedi ‘sti giapponesini…”Il turista, con accento piemontese: “Guarda che sono di Torino…”Noi tutti, ridiamo…Spring non capisce e aggiunge: “Vedi…stanno a parlà strano…”Un mito!!!

SMILZO
Eccomi qua ancora davanti al pc per condividere assieme a voi la mattinata appena trascorsa. Avete appena letto la salita sulla camionetta da parte dell’A-Team (naturalmente tutto filmato by Spillo), poi una volta arrivati al centro dello slum con la nostra motoretta invisibile, colpo si scena per me dato che ero l’autista: i bambini coordinati da Navii (una delle educatrici del M’ Lop Tapang) si esercitavano già con le piramidi, ma non cose facili, bensì una bella piramidona a 5 piani, con un totale di 15 bambini!
Diciamo che il risultato per 3 o 4 volte è stato il crollo totale della piramide, però si poteva ammirare il loro divertimento, la loro voglia di fare e nonostante tutte le botte che incassavano durante il crollo non si lamentavano, ma ridevano e subito a ritentarci.Wan Ti e Navii organizzavano i piccoli gruppi di bambini che si sarebbero esibiti nello spettacolo, si provavano nuove piramidi e prese di acrobalance e chi si sarebbe esibito con le palline e con i kiwido si preparava per il proprio momento.
Poco prima di entrare in scena, aiutato da Navii e dal maestro, ho dato le ultime dritte ai bambini: “Eccoci qua, fra pochi minuti tocca a voi, siete pronti, siete preparati e sapete ripetere gli esercizi provati. Se per caso vi cade una pallina, cadete da una presa di acrobalance o da un piramide, non succederà niente, respirate, pensate all’errore e rieseguite con calma l’esercizio! Ultima cosa, la più importante, DIVERTITEVI, perché se lo fate voi si divertirà anche chi vi sta a guardare”.
Dopo la traduzione eccoli pronti ad entrare in scena, carichi, un po’ preoccupati ed imbarazzati. Entrano in scena, si preparano e prima di iniziare Wan Ti accanto a me mi chiede se voglio introdurre la piccola esibizione. Così sfodero il mio inglese e spiego a tutti i presenti, bambini, mamme, organizzatori, educatori e alla delegazione di partners, cosa stanno per vedere, spiego che è stato tutto creato dopo sole 9 ore scarse di laboratorio in 3 giorni, che i bambini sono forti e preparati e auguro buona visione a tutti.
Bai, pei, moi (3, 2, 1) Via!
Ecco la prima piramide a gattoni a tre piani formata da 12 bambini, poi un’altra in piedi e con due verticali alle estremità formata da 7 bambini e poi il bilanciamento a due con tutti bambini sul palco, 16 in tutto.
E’ la volta della giocoleria, solo due di loro, un bambino e una bambina, si buttano nell’impresa, sono molto bravi, ci credono e soprattutto ascoltano (dopo una dovuta traduzione) i consigli dati dallo Smilzo. Così eseguono, con qualche errore che non fa mai male, la cascata a tre palline e uno di loro (Wannaa) esegue un giochino bloccando la palla sotto il mento e con un lancio sotto la gamba; escono tra gli applausi ed è la volta dei kiwido e della bandiere, 9 bambini si alternano sul palco dimostrando a tutti i vari trick insegnati dalla nostra Krauta, bravissimi!! Chiudiamo l’esibizione cantando la sigla di questo laboratorio, Hey Baby!
Tutti i bambini in scena sui tappeti, tutti in piedi a ballare e a divertirci, cantando la canzone e ballandola coordinati da Spring, fantastico!Durante le varie esibizioni, si potevano notare i visi emozionati dei bambini dopo gli applausi appena ricevuti, la felicità era proprio tanta e anche stavolta sono riuscito a trattenere un paio di lacrime..
Quante emozioni solamente in questa mattinata… e la giornata è ancora lunga!

KRAUTA
Questo paese ti entra nelle ossa… Intorno a te vedi miseria e la vergognosa presenza degli ‘orchi’. Sono immagini che difficilmente ti escono di mente.Il sorriso dei bambini, però, è uguale in tutti i posti del mondo, e quando vedi che devi cavartela con un bel gruppone di terremoti prima ti spaventi, poi pensi che per fortuna sono bambini, ancora possono esserlo, nonostante vivano nella sporcizia e nella miseria tra le peggiori che abbia visto finora.Abbiamo lavorato tre giorni con loro, mattino e pomeriggio, tra polvere, odori più svariati (che vi lascio immaginare), piccole scimmiette che ti si arrampicano addosso ogni momento, botte sul sedere, sotto il sole e con un buon livello di umidità. Se in questi tre giorni ci siamo chiesti che cosa avremmo lasciato loro, stamattina abbiamo ricevuto la risposta più bella.Tanti bambini hanno partecipato al laboratorio di pois. Da subito vedi la costanza, l’attenzione e la pazienza di chi vuole assolutamente imparare. E anche bambine davvero piccole stamattina roteavano i loro pois con grazia ed eleganza. Alcuni, poi, sono davvero eccezionali: basta mostrare loro un movimento che subito sono in grado di ripeterlo, e allora provi con un altro, e un altro ancora.Così, un’oretta di prove per ripassare i movimenti. Il rito propiziatorio per caricarsi prima dello show, e poi in scena: due gruppi di quattro bimbi, e poi il gran finale con il mio “allievo” più promettente che fa roteare le bandiere… Che emozione! E i bambini così orgogliosi!!!Un abbraccio, amici claun: anche qui abbiamo seminato un piccolo naso rosso, un seme di gioia!!!!!

6 gennaio 2007 22.00 ora cambogiana
Maggiolina: Piccoli Grandi CircoStanze Cambogiane
Appunti e spunti di clown in cammino...per condividere ovvero vivere con voi...
Cambogia: terra di piccoli grandi uomini e donne, terra senza una generazione perchè falciata da un genocidio, terra di grande spiritualità, templi, monaci arancioni a piedi nudi, terra di dollari, prostituzione, turismo sessuale, terra che piano piano noi 8 clown stiamo cercando di conoscere, scoprire ed amare...
Non è facile incontrare sul nostro cammino una miriade di uomini occidentali che sono attratti da questa terra per motivi esattamente opposti a quelli nostri...non è facile vivere 3 giorni di lavoro intenso con un gruppo di piccole creature di uno slum cambogiano, giocare con loro, giocolare, vederli diventare acrobati all'età di 2 anni e poi sentirsi raccontare da Francesco che 1 su 4 di quei bambini non arriverà ai 4 anni di vita...
Non è stato facile trattenere le lacrime di gioia ieri quando con il camion giallo siamo andati allo slum, lungo il ciglio della strada i bambini ci aspettavano...e via tutti su...che meraviglia!!!Tutti insieme...davvero uniti per crescere insieme...il pupo più piccolo avrà avuto circa 2 anni...uao!Arrivati al centro di Bob abbiamo immediatamente invaso la zona con trucchi clown, palline, pois e clown!Dopo una piccola performance di noi Clown per richiamare e riscaldare il pubblico ecco salire sul palco (nuovamente allestito per l'occasione) i bambini..ed allora via all'acrobatica, la giocoleria, i pois, le bandiere...
Non pensavo fosse possibile tutto cio'...in un totale di circa 6/8 ore di laboratori insieme questi piccoli esseri hanno raggiunto un livello di preparazione incredibile...ed i loro sorrisi su quel palco..i loro occhi luminosi...
1°Diapositiva di un' emozione: alcuni bambini tra i più piccini hanno proposto un loro numero con gli hula hoop, il più piccolo tra loro prima di iniziare ad esibirsi si è inginocchiato all'interno del cerchio con le mani giunte in segno di preghiera e ringraziamento... pelle d'oca...e poi via..si è scatenato in una danza da sballo!
Dopo aver fatto il pieno di gioia e soddisfazione con lo spettacolo..abbiamo salutato i bambini ricaricandoli sul mitico camion giallo e luminosi come non mai siamo stati invitati da Francesco ad assistere ad uno spettacolo di danza cambogiana.
2°Diapositiva di un'emozione: le ballerine sono ragazze del centro M 'Lop Tapang, alcune di loro sono anche ospiti del centro di accoglienza notturno perchè momentaneamente allontanate dalla famiglia. Il centro propone spettacoli di danza e a di arti varie e con i soldi raccolti viene creato un fondo cassa per i ragazzi che vi partecipano in modo da poterli sostenere negli studi o in caso di necessità da parte della loro famiglia ( problemi di salute, ricostruire il tetto della casa, ecc)Non stò a dirvi l'eleganza, la grazie e la bellezza di queste piccole donne eteree, delicate...
La serata si è chiusa con una condivisione un pò assonnata causa grande stanchezza e pieno di emozioni!
Oggi...giorno della Befana la banda degli 8 si è recata in spiaggia a porre i Padelloni al sole!!! Ma non per troppo tempo!!!
Subito dopo pranzo abbandoniamo il costume e gli abiti clown tornano in scena! andiamo tutti al "campetto" del centro per passare la domenica pomeriggio con i ragazzi delle due "case di accoglienza" del M'Lop Tapang!
Fuori ci aspetta già il camioni giallo carico di ragazzi e ragazze...visi nuovi ma energie simili... in un men che non si dica siamo un gruppone e giunti al campo scatta il gioco... dopo poco gli educatori raggruppano i ragazzi e scatta lo spettacolino: "Bambola triste" in versione breve!Spring è la nostra bambolona!!! che a stento riesce a non ridere dinanzi ad una Aureola versione Pierino va a scuola con tanto di codini, salopette e zainettino!i ragazzi di sbellicano dalle risate e noi pure improvvisando gag e scherzi per far ridere la nostra bambola romana!Finito lo spettacolino ci dividiamo in sottogruppi e diamo il via a piccoli laboratori di giocoleria e acrobatica mentre Aureola con Krauta si danno al truccabimbi! Per l'ennesima volta rimaniamo di stucco (come un barbatrucco!!!) di fronte a bambini che in un men che non si dica si trasformano in acrobati e giocolieri..che magia!!! e domani si torna negli slum...nuovo slum... nuove circostanze...nuovo Circostanza!!!ah..dimenticavo...
3°diapositiva di un'emozione: il giorno dell'incendio al mercato i bambini dello slum si sono dedicati alla ricerca di merce abbandonata fra le macerie e le botteghe non andate a fuoco, per cui quando sono giunti al laboratorio ognuno di loro aveva qualcosa di nuovo.non dimenticherò mai una creaturina che fino a poche ore prima gironzolava in mutande per le strade e l'immondizia, ora coi pantaloni nuovi e magliettina (il tutto ancora dotato di etichetta) volendosi seder sul muretto della scuola leggermente sporco di sabbia, prima ha pulito il muretto e poi ha raccattato una carta di merendina, l'ha aperta e usandola come stuoietta ci si è sedutto sopra tutto orgoglioso di non essersi sporcato!!!! Ora scappo a nanna... domani ci aspetta una lunga giornata...intorno a me i 7 compagni di missione.. stiamo crescendo... come uomini e donne, come clown...come 8 team!!!bhe..speriamo che non crescano pure i nostri padelloni!!!!
Maggiolina (in cambogiano Maiolin!!!)

7 gennaio 2008 - Lunedì
Ore 8.30 si parte per una nuova avventura al secondo slum.
Questo slum è a poche centinaia di metri dall'altro, ma la strada che facciamo per arrivarci ci presenta una parte asfaltata con capanne molto povere sì, ma almeno non poggiate sulla terra battuta.
Arriviamo all'area gioco-studio dei bambini che è decisamente più grande di quella dello slum precedente. C'è sempre una stanza in cui studiano e nella quale faremo il laboratorio di giocoleria-acrobatica.
La formazione attuale è: Giocoleria-acrobatica: Smilzo con la collaborazione di Aureola, Pois-Kiwido: Donji, Ermione, attività con i più piccoli: Krauta, Maggiolina, Spring, Spillo: riprese video e foto.
I bambini qui sono abbastanza piccoli, dopo una bella presentazione in cui Spring ha fatto la bambola triste e noi quelli che la fanno ridere... si dividono i bambini per laboratori.
Smilzo e Aureola nella stanza, gli altri fuori in cortile.
Si inizia con acrobatica e vediamo con piacere che l'operatre che ci ha seguito anche nell'altro slum inizia a preparare i bambini, a spiegare loro le posizioni delle piramidi, acrobalance, ecc. Smilzo lo lascia fare e interviene solo per correggere eventuali errori.
E' bello che si sia riusciti a trasmettere agli operatori la tecnica delle posizioni così potranno mantenere i bambini in esercizio.
I bambini qui sono più piccoli d'età e anche più mingherlini, eseguono tutto, ma con più foga e meno attenzine, così spesso le piramidi crollano rovinosamente.
Fa caldo e c'è tanta umidità, ma insistiamo e alla fine tutti gli esercizi riescono.
Si passa a giocoleria e le palline si spargono ovunque... ogni bambino piccolo e grande ne acchiappa almeno una...Nel frattempo in cortile qualche bambino usa i pois (kiwido) per darli in testa ai compagni, un altro decide che sono belli e li attacca in giro per i cortile a mo' di decorazione...
Maggiolina e Spring fanno fare mimo ai bambini, la marionetta, il muro, la corda... e loro imitano tutto...
Nel pomeriggio abbiamo la bella sorpresa di trovare alcune ragazze provenienti dallo slum dei giorni scorsi che sono venute a trovarci. Wan Tea ci dice che sono venute per noi, perché stranamente i bambini dei due slum non socializzano tra loro...
Anche questi bambini vivono in condizioni difficili, anche loro sono sporchissimi... ma anche loro sono amorevoli e affettuosi e ogni volta che riescono a fare qualcosa ci chiamano per farci vedere quanto sono bravi... Smilzo dice che già si è affezionato tanto e gli mancheranno e... non solo a lui.

Scene di vita vissuta:
Smilzo sta imparando la lingua kmer, oramai si rivolge ai bambini direttamente in cambogiano. Ermione ha preso i pidocchi e ora tutti ci grattiamo la testa... domani scopriremo se li abbiamo presi tutti. A Wan Tea cantiamo la canzone "Che ce frega del cileno noi c'abbiamo Wan Tea Gol..." lanciata da Spring e lui se la ride... La ragazza che gestisce il ristorante della Guest House ha smesso di dire "sorry" ora sbaglia molto meno (Prendiamo sempre gli stessi cibi...).
Stasera siamo andati a cena con Francesco e sua moglie, è stato piacevole. Abbiamo avuto la notizia che il ragazzo russo sorpreso in camera col bambino cambogiano, qui alla nostra guest house è stato arrestato.

8 gennaio 2008 - Martedì

ERMIONE
Dopo un'intensa condivisione emotiva e una cena con Francesco, ieri sera siamo andati tutti a letto presto. Oggi ultimo giorno di laboratori con i bambini...
La magia VIP colpisce ancora quando il mio sguardo si posa su Maggiolina, Spring e Krauta che riescono a dare il volto clown ai bambini: li vedo immaginare fili di bambole, portarsi in giro nell'ipnosi della mano che guida e infine indossare il naso pronti e sorridenti per lo spettacolo di domani. Intanto in disparte Spillo si faceva pilotare come un burattino da una bambina e dopo qualche ora scappava sorridendo inseguito da 6/7 bambini che lo volevano trascinare ovunque.
Smilzo e Donji completavano le ultime piramidi, le ultime girate di palle e giocate di vita...
In questo slum abbiamo dato più spazio a ciò che accadeva nello spazio fuori dalla stanza, siamo riusciti ad ascoltarci di più tra di noi, sia come persone che come clown e anche i ragazzi hanno giocato ascoltandoci...
Mi chiedevo ieri cosa, chi ho amato in questa missione...così strana per il posto, per i compagni, per il periodo della mia vita che sto vivendo...Ed ecco un senso di gratitudine aprire il silenzio che c'è in me...e non trovo risposta a questa domanda...così come ogni altro giorno della mia vita imparo e cresco, ma farlo qui con Vip è ancora molto importante per me...perchè mi mette di fronte a qualcuno che cammina dentro...e li vuole stare e lavorare (chissà se qualcuno capisce ciò che voglio dire).
Siamo qui,tra la sofferenza di ciò che abbiamo incontrato e la gioia di esserci Ringrazio questo gruppo; l'energia di Spring, la fiducia di Aureola, la Bellezza di Krauta, il silenzio di Spillo, la serenità di Donji, il grande cuore dell'uomo Smilzo e le verità di Maggiolina... Rinrgazio anche Ermione...che s'immerge nella vita!

AUREOLA
Anche io come Ermione oggi voglio darvi immagini che traducono le emozioni che stiamo vivendo:
SPRING che mima e canta "Smile" ai bambini, facendo il volto triste per poi passarvi sopra una mani e trasformarlo in un volto allegro, cantando "Smile" e i bambini compenetrati nella parte che drammatizzano all'estremo per poi scoppiare in una risata...
MAGGIOLINA e KRAUTA che arrivano correndo con due bambini per mano e mi dicono: "Aureola, guarda!" e i bambini (di cui uno ritardato mentalmente che unisce sempre le manine e ringrazia) con il naso rosso sul naso che mi guardano, si tolgono il naso e diventano tristi, quasi sul punto di piangere e poi se lo rimettono e scoppiano a ridere.
SPILLO: che diventa marionetta guidata da fili invisibili che i bamini portano da un lato all'altro del cortile.
ERMIONE: che danza con le clave
SMILZO che scrive sul quaderno le frasi in cambogiano che il volontario gli insegna.
DONJI che ripete la cantilena in cambogiano (che tradotta significa: "Sopra sotto in fuori") ai bambini mentre gli insegna i kiwido.
La giornalista svedese, IDA che ci fotografa e ci dice: "Great! Great!"
I volontari del Centro che hanno imparato tutte le nostre tecniche e ora solo nolo a spiegarle ai bambini...
E poi il bambino di 4 anni che arriva con in braccio il fratellino di un anno...
Le mamme con i loro bambini in braccio che ci guardano...
Smilzo che insegna a giocolare a due uomini dello slum che hanno un tanfo di alcool incredibile...
La venditrice di gelati...
La venditrice di uova di papere...
Gli odori più incredibili e a volte insopportabili...
La canionetta del Centro e Wan Tea sempre disponibile e sorridente che ci dice: "Vi torno a prendere alle 08.00 domani mattina..."
Le condivisioni interminabili in cui tutti cresciamo...
La grandezza di questa meravigliosa esperienza...
Ringraziamo VIP FORMAZIONE per questa opportunità e siamo grati ad ognuno di noi e a Chi ci permette di poter offrire i nostri talenti!
Domani è l'ultimo giorno in missione... Poi tormeremo a Phnom Penh e poi ... di nuovo con voi in Italia...

9 gennaio 2008
MAGGIOLINA
"Oriente...si parte per conoscere il mondo. Si torna per conoscere se stessi..."
Che dire... Abbiamo appena concluso la condivisione di fine missione... ci siamo dedicati una intensa fetta di tempo per rielaborare vissuti ed emozioni dell'oggi... un oggi fatto di spettacolino al secondo Slum, di giochi, sabbia, abbracci, saluti, doni che giungono dal profondo del cuore di tutti noi e di ogni persona che abbiamo incontrato sul nostro cammino.
In condivisione ho desiderato esprimere ai miei compagni di cammino come in questa missione io abbia personalmente sentito forte il senso di continuità con ciò che da anni costruiamo con il progetto "Circostanza" (http://circostanza.blogspot.com) a Torino e nelle altre città d'Italia: cambiano i bambini, cambiano le condizioni di vita, combiano le stanze ma non cambia l'essenza del progetto ovvero portare gioia, crescita, amore, miglioramento della qualità della vita, speranza attraverso l'arte che più sentiamo nostra, il clown con il suo naso rosso, le palline, le magie...
Diapositive di un oggi speciale: il piccolo "Aucun" ( così soprannominato in quanto ad ogni gesto che gli viene rivolto lui ringrazia unendo le mani ed inchinandosi) oggi ha avuto il suo momento sul palco, insieme ad altri 3 piccoli si è trasformato in burattino triste che solo dopo aver indossato il naso raggiunge la felicità...uao! così piccolo quel bambino, così delicato e profondo, spirituale ed etereo nel gesti, luminoso negli occhi, nel sentire gli applausi del pubblico a lui rivolti!
la giornata è proseguita con un mini corso Vip per gli educatori e volontari del Centro che operano negli slum: abbiamo trasmesso loro il nostro modo di operare, i nostri valori, la pedagogia di Circo-stanza ma sopratutto l'amore per ciò che viviamo come clown e come uomini e donne da naso rosso!
La sensazione costante nell'osservare questi ragazzi è stata: che onore lavorare al loro fianco...ci e mi hanno insegnato davvero tanto...senza parole!
Concludo condividendo con voi che oggi mi sono sentita non una donna vestita da clown, bensì un clown vestito da donna, da sorella, da madre, da educatrice, da amica....da me stessa...ed ho amato!
maggiolina

SPRING
Finita l'ultima condivisione del gruppo... che dire? cosa cantare? ....SMILE... when your heart is aching SMILE...even though it's breaking, although a tear may be always be near...if you smile, you can keep on trying...smile what's the use of crying, you'll see that life is still worthwhile, if you just smile...mi porto a casa tanti flash....l'ultimo? le bimbe che mi salutano con un....see you tomorrow!spring

KRAUTA
Alla fine di ogni missione si scopre che si è dato molto: le poprie esperienze, la propria energia, il proprio cuore... Ma più di tutto si è ricevuto. In questa missione ho ricevuto l'umiltà e la lucidità di Francesco, che ha dato vita al M'lop Tapang e che sa farsi da parte per dare spazio agli operatori locali, mettendosi a servizio dell'organizzazione nel modo più utile. Porto con me l'esempio degli educatori che ci hanno affiancati in questi giorni, aiutandoci a spiegare ai bambini le tecniche e i giochi, e imparando loro stessi per dare continuità alle attività svolte. Ho nel cuore gli occhi dei bambini cui ho insegnato a giocolare con i pois, lo sguardo attento e concentrato, la costanza nel provare e riprovare, la gioia quando il movimento è diventato loro, la luce nei loro occhi durante lo spettacolo in città.
La dolcezza della sensazione dei piedini dei bimbi che ti si arrampicano addosso per provare le posizioni dell'acrobalance. Porto a casa l'atmosfera dura di questa città meta di turisti 'non responsabili', la consapevolezza di quanto possa esserci di brutto nell'essere umano. La speranza che danno le persone che dedicano la propria vita a lottare contro le brutture della pedofilia e del turismo sessuale.Porto nel cuore l'ulteriore conferma a quanto diceva Madre Teresa: può essere una goccia nel mare, ma senza quella goccia l'oceano ne sarebbe privato per sempre.La missione Cambogia finisce, ma inizia la missione che portiamo avanti tutti i giorni della nostra vita: essere clown nella notra vita quotidiana è una grande sfida, che voglio vincere!Krauta

DONJI
Oggi ...ultimo giorno operativo negli slum... il "noi" ...che anche oggi andiamo per la prima volta dove nessun volontario o gruppo straniero di collaboratori era stato mandato...a realizzare la magia...non quella del mago...ma quella della semplicità dell'offrirsi..."Mi avvicino ogni giorno a questo slum pensando che se non mi prendo la scabbia a 'sto giro è un miracolo...ma subito svanisce tutto...i bambini che mi saltano addosso per provare le prese di acrobatica...che vogliono col gioco provare e dare quelle emozioni che la vita gli ha rubato...statistiche alla mano Francesco ci dice che entro un paio di anni il 25% dei bambini che abbiamo incontrato potrebbe morire (a Sihanoukville non ci sono ospedali...se hai i soldi riesci a farti curare andando in Thailandia)...non ci pensi e vai avanti...lo slum nel quale vivono si vocifera verrà tirato giù entro brevissimo perché quella collina stuzzica gli appetiti edilizi dei signorotti locali...e le famiglie che ci vivono saranno costrette a ricostruirsi il nulla che hanno da un'altra parte...Beh...a volte questo "Viviamo in positivo" che accomuna chi legge e scrive è un pò difficile da mettere in pratica...Ma poi, come detto prima, scatta la magia...e gli sguardi fieri dei bambini che fanno uno spettacolo sono indescrivibili...sono vivi...pulsano energie che ti entrano dentro e ti fanno credere che forse sono solo tre palline che si alzano, forse è solo una piramide umana, forse sono solo piccole cose...ma no...su quelle piccole cose ci potranno costruire ....la forza per sentirsi forti passa anche di lì...un piccolo grande seme sul quale altri operatori locali sapranno costruire per renderli forti in questo posto rovinato dal vuoto egoista che albrega in molti dei turisti che visitano questa spiaggia cambogiana...
Guardami: sono capace a giocolare...mi sono impegnato a fare una cosa...e ci riesco...
Questo è quello che hanno fatto i bambini per la prima volta... E che nel pomeriggio abbiamo fatto con un gruppo di educatori del centro M'Lop Tapang, lasciare copetenze ed emozioni a persone affinchè queste siano loro a volta strumento, anello di una catena, da oggi, un pò più forte... poi il feed back positivo delle persone con le quali abbiamo collaborato...uniti dall'intento comune, con un solo protagonista...i bambini degli slum..Tante emozioni...la scrittura non aiuta sempre...le vedrete nei miei occhi quando ci incontreremo...
Il mio grazie va a Vip che mi permette di crescere...ai miei compagni di missione con i quali abbiamo saputo affrontare nel migliore dei modi i momenti di stanchezza che si sono creati, aiutando ogni singolo a guardarsi dentro...a scoprire nuove forze per ritrovarsi ancora più cresciuto...
Un forte abbraccio, Donji

SMILZO
Eccomi... ebbene sì, oggi è il 9 gennaio e con oggi la nostra operatività clownosa termina qui a Sihanoukville! ultimo giorno di laboratorio allo slum: oggi un pò di caos, ma era un caos simpatico e sopportabile e dal caos ecco che il pubblico inizia a sedersi, i protagonisti vengono truccati e preparati ad hoc per l'evento!pronti partenza via..eccoli in scena, belli, bellissimi e bravissimi come sempre, emozionati per i forti applausi! è ora di andare via, ma i clown non mollano e domattina per l'ultima volta faranno visita, non si può mai andar via da un posto particolarmente bello come lo slum!giornata di workshop al centro M'lop Tapang: pochi, ma non buini, ottimi! ascoltano apprendono, sperimentano, si mettono in giorno mentalmente e fisicamente!siamo un unico gruppo unito per crescere insieme anche a km di distanza! riceviamo un regalo bellissimo, una maglietta, molto significativa per tutti noi, facendola breve...una maglietta che non si può comprare! Domani altro giorno, altra corsa..e a noi piace correre!

FINE: Missione Cambogia 2008 compiuta!

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